Il Cambiamento
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Re: Il Cambiamento
La prescrizione decorre dopo sei mesi dalla data di cessazione del rapporto di lavoro se non c'è inerzia da parte del lavoratore nel rivendicare diritti pregressi con l'istruttoria della controversia nelle sedi competenti, e i diritti rivendicabili possono riferirsi fino a dieci anni addietro, nel caso di contratti a tempo indeterminato e per forme di rapporto non atipiche.Bessarione13 ha scritto:
Veramente le cose non stanno esattamente così.
La prescrizione decorre dalla cessazione del rapporto di lavoro e non dal momento in cui il diritto poteva essere esercitato solo per le aziende in cui non si applichi lo Statuto dei lavoratori. Ciò per elaborazione giurisprudenziale, in considerazione che in dette aziende il lavoratore, parte più debole, se esercitasse il diritto potrebbe trovarsi esposto a ritorsioni senza adeguati meccanismi di tutela.
Di aziende che non riconoscono lo Statuto dei lavoratori nell'applicazione del C.C.N.L., io non ne ho mai conosciute. Se poi tu ti riferisci ad aziende condotte da criminali, questa è altra cosa.
Per quanto mi riguarda non sarebbe affatto giusto perchè, come detto, il lavoratore è per definizione la parte più debole nel rapporto contrattuale e va quindi tutelato, mentre tu vorresti addirittura sottoporre i suoi diritti non solo a prescrizione, ma a prescrizione breve, nemmeno quella ordinaria!
Ad essere "debole" in un rapporto tra persone, che si instauri in ambito lavorativo, affettivo o altro, è la lealtà tra le parti.
Di fronte alla lealtà puoi costruire tutte le definizioni di debolezza di parte che vuoi, che si sbriciolano come castelli di sabbia.
Ci sono o no appropriate sedi sindacali in ogni città, presso cui il lavoratore può far verificare la propria busta paga se è in linea con il contratto di lavoro e se tutte le voci di retribuzione sono state rispettate?
E se ciò non dovesse verificarsi, ossia che che c'è inadempienza da parte del datore di lavoro, ci vuole tanto a prospettargli il problema - al datore di lavoro - per una immediata soluzione, senza attendere anni e una probabile interruzione del rapporto di lavoro per far emergere la lacuna?
In fondo è meglio essere codardi, che soggiacere ad una improbabile, immediata ritorsione. Forse è questo che si vuole intendere con: debolezza nel rapporto contrattuale (sono codardo perchè debole)?
Condor- Messaggi : 132
Data d'iscrizione : 11.04.13
Re: Il Cambiamento
Mi sono espresso male, mi è saltato "l'art. 18": la prescrizione è sospesa ove non si applichi l'art. 18 dello Statuto, per i motivi che ho detto primaCondor ha scritto:
Di aziende che non riconoscono lo Statuto dei lavoratori nell'applicazione del C.C.N.L., io non ne ho mai conosciute. Se poi tu ti riferisci ad aziende condotte da criminali, questa è altra cosa.
"parte più debole" è un'espressione tecnica giuridica ad indicare situazioni di squilibrio in determinati rapporti giuridici; e che il dipendente lo sia non lo nega nemmeno il più "destro" dei giuslavoristi. Con conseguente necessità di tutela.
Ad essere "debole" in un rapporto tra persone, che si instauri in ambito lavorativo, affettivo o altro, è la lealtà tra le parti.
Di fronte alla lealtà puoi costruire tutte le definizioni di debolezza di parte che vuoi, che si sbriciolano come castelli di sabbia.
Ci sono o no appropriate sedi sindacali in ogni città, presso cui il lavoratore può far verificare la propria busta paga se è in linea con il contratto di lavoro e se tutte le voci di retribuzione sono state rispettate?
E se ciò non dovesse verificarsi, ossia che che c'è inadempienza da parte del datore di lavoro, ci vuole tanto a prospettargli il problema - al datore di lavoro - per una immediata soluzione, senza attendere anni e una probabile interruzione del rapporto di lavoro per far emergere la lacuna?
In fondo è meglio essere codardi, che soggiacere ad una improbabile, immediata ritorsione. Forse è questo che si vuole intendere con: debolezza nel rapporto contrattuale (sono codardo perchè debole)?
Espressione tecnica e non morale, come mi sembra tu l'abbia interpretata visto che contrapponi concetti come lealtà, viltà ecc. che operano, appunto, in campo morale. E sottintendono, peraltro e per quanto la mia diversa opinione può valere, una triste visione "eroica" della vita, dato che sono d'accordo con Brecht nel dire "beato il popolo che non ha bisogno di eroi": se ben ricordo nel Galileo, storico esempio di "codardo".
Ospite- Ospite
Re: Il Cambiamento
[quote="Condor"]
Non sono pratico di Diritto del Lavoro, ne ho esperienze tali da poter giudicare la tua idea che, anzi, un po' mi stupisce in quanto pensavo che i problemi connessi con la risoluzione del rapporto di lavoro fossero per loro natura risolvibili o risolti in breve tempo, sempre dentro i termini prescrittivi, a parte le lentezze della Giustizia, che peraltro mi pare che in questo campo goda di corsie preferenziali.
Il mio accenno alla questione era ed è riferito alla inconciliabilità delle posizioni in questo campo all'interno del PD, piuttosto che al merito delle questioni stesse.
Non sono pratico di Diritto del Lavoro, ne ho esperienze tali da poter giudicare la tua idea che, anzi, un po' mi stupisce in quanto pensavo che i problemi connessi con la risoluzione del rapporto di lavoro fossero per loro natura risolvibili o risolti in breve tempo, sempre dentro i termini prescrittivi, a parte le lentezze della Giustizia, che peraltro mi pare che in questo campo goda di corsie preferenziali.
Il mio accenno alla questione era ed è riferito alla inconciliabilità delle posizioni in questo campo all'interno del PD, piuttosto che al merito delle questioni stesse.
Adam- Messaggi : 609
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Località : Roma
Re: Il Cambiamento
Rom ha scritto:
Sì, Rikki, l'accusa di frazionismo è una costante antica. Fa parte di un repertorio anch'esso antico e sperimentato: intellettualismo, massimalismo, sterile contrapposizione, settarismo ... e infine ricordo con particolare affetto quella di illuminismo.
Einrix, quello che tu descrivi non è un grande partito, ma un grosso partito: esattamente, un partito che con la sue dimensioni da mucca da latte ha lo stesso peso d'una capra, e in certi casi d'una gallina.
Mettere insieme tutto e il contrario di tutto non fa aumentare la forza, ma solo le dimensioni.
Col doping si può forse vincere una gara, ma ci si avvelena e si muore.
In ogni caso, il dottor Moreau ha fatto il suo esperimento a "vocazione maggioritaria" e l'esperimento è fallito. Basta. Kaputt. The end.
Cosa altro deve succedere per prenderne atto?
In democrazia, grosso e grande coincidono, perché, a differenze delle tue mucche e capre, tutti i voti (le schede) hanno lo stesso peso, e così che tu li pesi o li conti, il risultato non cambia: vince chi ne prende di più. Poi, sulle parole, mi meraviglio della tua meraviglia. Uso frazionismo per chi parla di frazionare, dividere un partito, per farne due, e poi ancora due, e poi ancora due, come fosse materia da ridurre sino a trovare gli atomi. Si potrebbe parlare anche di divisionismo, che però è più parola usata per quei pittori che nascono dall'impressionismo.
einrix- Messaggi : 10607
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Re: Il Cambiamento
einrix ha scritto:
In democrazia, grosso e grande coincidono, perché, a differenze delle tue mucche e capre, tutti i voti (le schede) hanno lo stesso peso, e così che tu li pesi o li conti, il risultato non cambia: vince chi ne prende di più. Poi, sulle parole, mi meraviglio della tua meraviglia. Uso frazionismo per chi parla di frazionare, dividere un partito, per farne due, e poi ancora due, e poi ancora due, come fosse materia da ridurre sino a trovare gli atomi. Si potrebbe parlare anche di divisionismo, che però è più parola usata per quei pittori che nascono dall'impressionismo.
No Einrix, i voti pesano, se servono a capire e rappresentare una volontà basata sulle idee.
I voti si limitano a contarli solo quei politici che li vedono esclusivamente come legittimazione del loro potere, o strumento per condurre le loro strategie
Una democrazia fatta solo della conta dei numeri è una democrazia vuota, malata, ottusa.
La dirigenza e i parlamanteri del PD hanno avuto i voti, ma li hanno solo contati: se li avessero pesati, saprebbero che non sono i voti di nove miloni di coglioni ai quali si possono raccontare cazzate, e avrebbero saputo che - mai, ma soprattutto in questo momento storico - non si poteva far finta di non sapere cosa volessero.
In altri tempi, il MSI ha avuto, per anni, qualche milione di voti, ma questo non faceva sentire autorizzati i partiti del cosiddetto "arco costituzionale" a comparteciparlo al governo, o fare "compromessi storici", in base al fatto che "rappresentava pur sempre milioni di cittadini italiani".
Rom- Messaggi : 996
Data d'iscrizione : 10.04.13
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