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Il complotto del Corriere e la lettera del Presidente

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Messaggio Da einrix Mar 11 Feb 2014, 09:54

In questo articolo - anzi, lettera - credo che si possano cogliere proprio questi due elementi.
Ovviamente occorre anche capire ciò che Napolitano scrive; non basta leggere. Ed è necessario rimuovere  quelle gentilezze formali che ingombrano la sostanza e che sono il prezzo per cui una Lettera meriti di essere messa in prima pagina. Ma di sicuro il complotto è di chi intervista Prodi, De Benedetti e Monti, per scrivere un pezzo su Napolitano, per le conseguenze facili da determinare, in un momento in cui il Presidente è sotto accusa di talune forze parlamentari.

Quando parlo del Corriere della Sera come del giornale di Lor Signori, mascherato da giornale indipendente dispensatore di elevate opinioni, è a questo che alludo. E quel compito lo assorbe con piccole dosi di veleno giornaliero, assieme a pietanze gustose.

La lettera di Napolitano pubblicata dal Corriere
"
Gentile Direttore,

posso comprendere che l’idea di «riscrivere», o di contribuire a riscrivere, «la storia recente del nostro Paese» possa sedurre grandemente un brillante pubblicista come Alain Friedman. Ma mi sembra sia davvero troppo poco per potervi riuscire l’aver raccolto le confidenze di alcune personalità (Carlo De Benedetti, Romano Prodi) sui colloqui avuti dall’uno e dall’altro – nell’estate 2011 – con Mario Monti, ed egualmente l’avere intervistato, chiedendo conferma, lo stesso Monti.




Naturalmente non poteva abbandonarsi ad analoghe confidenze (anche se sollecitate dal signor Friedman), il Presidente della Repubblica, che «deve poter contare sulla riservatezza assoluta» delle sue attività formali ed egualmente di quelle informali, «contatti», «colloqui con le forze politiche» e «con altri soggetti, esponenti della società civile e delle istituzioni» (vedi la sentenza n. 1 del 2013 della Corte Costituzionale).




Nessuna difficoltà, certo, a ricordare di aver ricevuto nel mio studio il professor Monti più volte nel corso del 2011, e non solo in estate : conoscendolo da molti anni (già prima che nell’autunno 1994 egli fosse nominato Commissario europeo su designazione del governo Berlusconi), e apprezzando in particolare il suo impegno europeistico che seguii da vicino quando fui deputato al Parlamento di Strasburgo. Nel corso del così difficile – per l’Italia e per l’Europa – anno 2011, Monti era inoltre un prezioso punto di riferimento per le sue analisi e i suoi commenti di politica economico-finanziaria sulle colonne del Corriere della Sera. Egli appariva allora – e di certo non solo a me – una risorsa da tener presente e, se necessario, da acquisire al governo del paese.




Ma i veri fatti, i soli della storia reale del paese nel 2011, sono noti e incontrovertibili. Ed essi si riassumono in un sempre più evidente logoramento della maggioranza di governo uscita vincente dalle elezioni del 2008. Basti ricordare innanzitutto la rottura intervenuta tra il PdL e il suo cofondatore, già leader di Alleanza Nazionale, il successivo distacco dal partito di maggioranza di numerosi parlamentari, il manifestarsi di dissensi e tensioni nel governo (tra il Presidente del Consiglio, il ministro dell’economia ed altri ministri), le dure sollecitazioni critiche delle autorità europee verso il governo Berlusconi che culminarono dell’agosto 2011 nella lettera inviata al governo dal Presidente della Banca Centrale Europea Trichet e dal governatore di Bankitalia Draghi.




L’8 novembre la Camera respinse il rendiconto generale dell’Amministrazione dello Stato, e la sera stessa il Presidente del Consiglio da me ricevuto al Quirinale convenne sulla necessità di rassegnare il suo mandato una volta approvata in Parlamento la legge di stabilità. Fu nelle consultazioni successive a quelle dimissioni annunciate che potei riscontrare una larga convergenza sul conferimento a Mario Monti – da me già nominato, senza alcuna obiezione, senatore a vita – dell’incarico di formare il nuovo governo. Mi scuso per aver assorbito spazio prezioso sul giornale da lei diretto per richiamare quel che tutti dovrebbero ricordare circa i fatti reali che costituiscono la sostanza della storia di un anno tormentato, mentre le confidenze personali e l’interpretazione che si pretende di darne in termini di «complotto» sono fumo, soltanto fumo.




Con un cordiale saluto.

"

Ma non è da meno neanche La Repubblica, avendo in primo luogo da difendere gli interessi del suo proprietario: De Benedetti, nelle guerre economiche contro Berlusconi. Appena scattano questioni che riguardino la Confindustria, riacquista subito la sua posizione nello schieramento di Lor Signori, mentre nel tempo restante, blandisce proprio quelli che vuole addomesticare a se. Questo dobbiamo saperlo, che si paga la propaganda che fa per noi, con il prezzo nascosto che ci viene imposto di non toccare determinati interessi.
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Messaggio Da Arzak Mar 11 Feb 2014, 15:35

Sintetizzo ciò che penso con la solita brutalità:
- Napolitano aveva tutto il diritto, e persino il dovere, di interpellare chicchessia per prevenire future crisi.
- In questo senso non vi è dunque alcun complotto.
- Non ritengo peraltro che nemmeno l'iniziativa Friedman faccia parte di un complotto ordito con Grillo per aggiungere carburante al tentativo di messa in stato d'accusa.

Per due ovvie ragioni: pare assai improbabile che vi sia una sintonia di intenti fra i due personaggi, ed è del tutto ragionevole pensare che le interviste siano state rilasciate prima di tale richiesta. Che siano uscite ora per un qualche diabolico piano degli ambienti economici di cui il giornalista sarebbe il portavoce può essere ipotizzato ma non è assolutamente provato nè probabile. D'altra parte c'è sempre in Italia chi parla di complotti e di interventi ad orologeria, essendoci sempre una crisi od un'elezione in vista.

Non pare però altrettanto improbabile che le oscillazioni dello spread, pur giustificate dalla situazione economica italiana, possano essere per così dire state "accentuate" proprio per togliere di mezzo Berlusconi. Se Napolitano si fosse prestato ad un simile giochetto allora sì che qualche responsabilità se la sarebbe assunta.
Ciò che però è indiscutibile è il fatto che Monti e la sua cricca siano stati imposti di prepotenza agli italiani senza passare da alcun mandato popolare. Certo, la crisi... Nello stesso periodo però la Spagna, in condizioni non meno critiche, alle elezioni c'è andata.
E' qui che l'azione di forza di N non può essere esente da critiche.
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Messaggio Da einrix Mar 11 Feb 2014, 16:29

Il complotto è del Corriere della Sera, anche se l'articolo è di Friedman. Friedman deve fare pubblicità al suo libro che conosceremo quando l'avremo letto, e il Corriere gli mette a disposizione la prima pagina perché quella forma di comunicazione ha senso per la sua politica editoriale.

Ha senso l'idea del complotto di Napolitano, proprio in un momento ed in un contesto in cui si decide la sua messa in stato d'accusa per alto tradimento. Il fatto è che se non vi è nessun complotto da parte di Napolitano che con quella lettera ristabilisce ogni verità, allora il complotto è del Corriere della Sera e dei suoi editori.

Discreditare Napolitano è un pezzo da novanta del discredito della politica, e cos'hanno fatto sino ad ora se non discreditare la politica, anziché discreditare Berlusconi - un politico che viene dalla loro società civile, che esce dal loro salotto buono - la vera anomalia per vent'anni in questo paese.

La stampa e la televisione sono state colpite da un retrovirus che l'hanno infettate. Oggi quello che vediamo è la multimedialità nelle sue espressioni, ma dietro, dentro, vi è il virus di Lor Signori che agisce con tutta la virulenza di cui il potere economico li rende capaci.
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Messaggio Da Amiter Mar 11 Feb 2014, 16:34

Io invece mi sono fatto un'idea sensibilmente diversa...
E' chiaro che il presidente aveva tutto il diritto di... ma sono le modalità con cui la faccenda è iniziata che le trovo abbastanza gravi... anche perché è altrettanto chiaro che egli si sia prestato "al giochetto", tuttavia NON credo proprio ai danni di Berlusconi in quanto anche questo era a conoscenza e d'accordo col medesimo giochetto...
In pratica, secondo me, tutti erano consapevoli delle dolorose prescrizioni imposte "dall'alto", ma nè Berlusconi nè il governo ad ampia maggioranza PD, che sarebbe certamente venuto fuori se si fosse votato, avevano la benché minima intenzione di fare... quindi hanno fatto il pastrocchio sostenendo Monti unanimemente... pastrocchio che peraltro ancora perdura...


Tutto il resto secondo me sono solo chiacchiere... non la vedo tutta questa gente che aspetta con l'acquolina in bocca l'uscita del libro di Friedman... e non c'entra nemmeno niente Grillo e l'impeachment, su cui non credo che nessuno (grillini compresi) ci abbia scommesso un tallero bucato...
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Messaggio Da cireno Mar 11 Feb 2014, 17:01


  1. Io non ho mai votato Berlusconi, Grillo si e Casaleggio pure(dichiarato da loro.
    Io non sono mai stato pagato da Berlusconi per scrivere quello che piace a lui, Sallusti si, anche oggi.
    Io non mi sono mai inventato attentati farlocchi per ragioni politiche, Belpietro si, altro sovvenzionato dal Berlusca.
    Io non ho mai scritto su un giornale di destra sparando a parole contro i comunisti, Travaglio si, e non solo quando stava con Montanelli.

    Ora li ritrovo tutti schierati nella stessa trincea-e questo è assolutamente normale- a sparare su Napolitano, ex comunista stalinista(come ha detto Gomez-socio di Travaglio-cosa che Napolitano non è mai stato, stalinista voglio dire).
    E perché questo trio di destraioli spara sul comunista Napolitano? Perché un giornalista americano ha fatto uno scoop su alcune confidenze avute da Prodi e da Monti e da Carlo de Benedetti su certi colloqui informali nei mesi precedenti la nomina di Monti a primo ministro, circa l'interesse che Napolitano, chiaramente preoccupato per la situazione italiana, sembra aver mostrato per la possibile candidatura di un altro primo ministro, nella fattispecie Monti.
    Ora che questo possa essere uno scandalo è addirittura comico, però capisco bene cosa c'è sotto questo scoop e cioè una intelligente, ma squallida, operazione di marketing per lanciare il libro che Alan Friedman presenterà fra tre giorni nelle librerie italiane. Un'operazione che per gli americani è normale ma a me non è piaciuta, per cui quel libro, assolutamente inutile fra l'altro per sapere cose che non mi interessano, non lo comprerò di certo. Lo leggerà il trio Travaglio_Sallusti-Belpietro e ci costruirà su una bella operazione "getta il fango sul nemico", al solito.. 

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Messaggio Da Rom Mar 11 Feb 2014, 17:38

Arzak ha scritto:Sintetizzo ciò che penso con la solita brutalità:
- Napolitano aveva tutto il diritto, e persino il dovere, di interpellare chicchessia per prevenire future crisi.
- In questo senso non vi è dunque alcun complotto.
- Non ritengo peraltro che nemmeno l'iniziativa Friedman faccia parte di un complotto ordito con Grillo per aggiungere carburante al tentativo di messa in stato d'accusa.
...Ciò che però è indiscutibile è il fatto che Monti e la sua cricca siano stati imposti di prepotenza agli italiani senza passare da alcun mandato popolare. Certo, la crisi... Nello stesso periodo però la Spagna, in condizioni non meno critiche, alle elezioni c'è andata.

Sottoscrivo in toto, e sono d'accordo anche con Cireno e Amiter, e con Einrix sul ruolo ambiguo del Corriere, senza arrivare all'estremo comlottistico: i complotti sono, a modo loro, una cosa seria.
Tutto ciò si aggiunge a rendere insopportabile e soffocante il clima comunicativo e politico.
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Messaggio Da einrix Mar 11 Feb 2014, 17:51

Credo che gli interessi siano suddivisi:
- Il Corriere da una mano a Fridman a vendere il suo libro
- Fridman da una mano al Corriere nell'imbastire il suo complotto contro la politica, e questa volta punta al bersaglio grosso: Napolitano che è già sotto richiesta di processo per alto tradimento.
 
Infatti la storia continua con quest'altro spezzone di film.
 
http://www.corriere.it/politica/speciali/2014/ammazziamo-il-gattopardo/notizie/quel-piano-segreto-passera-l-economia-documento-196-pagine-il-rilancio-243d4556-92e5-11e3-aaf6-4579e45c2a0a.shtml
 
Provate a tradurre queste parole della lettera di Napolitano, liberandole dalle frasi di cortesia, e vedrete cosa dice Napolitano.
Questa è la frase di circostanza.
"Mi scuso per aver assorbito spazio prezioso sul giornale da lei diretto per richiamare quel che tutti dovrebbero ricordare circa i fatti reali che costituiscono la sostanza della storia di un anno tormentato, mentre le confidenze personali e l’interpretazione che si pretende di darne in termini di «complotto» sono fumo, soltanto fumo."
 
E questa è la vera risposta di Napolitano che dovrebbe suonare così:
- Vi ricordo i fatti che voi avete accuratamente omesso, per avvalorare l'ipotesi del complotto contro Berlusconi, e avrete sfruttato confidenze e personali interpretazioni, per imbastire, questo si, un complotto contro la politica e le istituzioni. Quindi, i complottisti siete voi.

Ed è questo che terra terra Napolitano ha detto al Corriere della Sera ed a Lor Signori.
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Messaggio Da einrix Mar 11 Feb 2014, 17:58

Caro Arzak, tu scrivi:

"Ciò che però è indiscutibile è il fatto che Monti e la sua cricca siano stati imposti di prepotenza agli italiani senza passare da alcun mandato popolare"

Ma non è assolutamente vero. Quelle sono le buffonate di Berlusconi che scarica sempre sugli elettori che lo votano le sue responsabilità.

La crisi è passata attraverso il Parlamento, e nel Parlamento ha trovato la sua soluzione. Monti è stato sostenuto da Berlusconi e dal PD, che fanno il settanta per cento dell'elettorato, ed è caduto, quando Berlusconi gli ha tolto la fiducia.

Non si può essere così approssimati quando si parla di istituzioni. A quel modo si avvalorano le teorie di gentaglia come Grillo, lo stesso Berlusconi, aiutati dal partito di Lor Signori che non gradiscono la democrazia e le sue regole parlamentari.

Possibile che non ve ne accorgiate, quando scrivete o leggete (Rom) quelle cose?
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Messaggio Da einrix Mar 11 Feb 2014, 18:21

Saltando le polemiche dell'articolo, qui si legge cos'è un giornale di Lor Signori, e chi comanda davvero al Corriere: FIAT e Intesa Sanpaolo

http://www.repubblica.it/economia/finanza/2014/02/11/news/fiat_rcs_della_valle_elkann-78271087/?ref=HRER1-1

Solo con una politica screditata - e loro la screditano in tutti i modi - possono fare quello che vogliono.
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Messaggio Da einrix Mar 11 Feb 2014, 19:03

Leggetevi quest'altro articolo di Lor Signori: La Stampa di Torino, in pratica una succursale del Corriere della Sera

http://www.lastampa.it/2014/02/11/italia/politica/spunta-il-piano-economico-di-passera-scritto-mesi-prima-del-governo-monti-QLI6UbvRqrbkGRHGK1owsK/pagina.html

E come se dicessero: Il comitato archivia, Si, Ma...

Specie adesso che c'è la questione del governo Letta, e delle decisioni sul futuro della politica nel nostro paese. Vogliono entrare in gioco anche loro, non vogliono che siano solo le istituzioni: Presidente e Parlamento a decidere insieme ai partiti cosa fare. Voglio dire la loro, e per farlo minacciano di sputtanare Napolitano, così, sentendosi indebbolito sarà più malneabile e controllabile con suggerimenti e cicchetti di Lor Signori.

E noi come beoti che pensiamo che il Corriere o la Stampa ci stiano informando, mentre ci stanno letteralmente avvelenando.

La metto giù dura? E' dura, cari miei, è proprio così dura, e non mi risparmio nella mia lotta senza quartiere contro questo potere criminale che inquina la vita democratica del nostro paese, con carta stampata e televisione.

Ma vedo che il paese è debole, facilmente suggestionabile, nonostante tutti i laureati con lode che ci sono. Ricordo sempre con nostalgia quella cameriera che sentii parlare nella sezione del PCI di Porta Saragozza, a Bologna. A quella non l'avrebbero fregata di sicuro, anche se credo, non avesse di più della terza elementare.

Forza Napolitano, tira diritto, hai tutta la mia solidarietà.
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Messaggio Da Rossoverde Mar 11 Feb 2014, 19:36

einrix ha scritto:Caro Arzak, tu scrivi:

"Ciò che però è indiscutibile è il fatto che Monti e la sua cricca siano stati imposti di prepotenza agli italiani senza passare da alcun mandato popolare"

Ma non è assolutamente vero. Quelle sono le buffonate di Berlusconi che scarica sempre sugli elettori che lo votano le sue responsabilità.

La crisi è passata attraverso il Parlamento, e nel Parlamento ha trovato la sua soluzione. Monti è stato sostenuto da Berlusconi e dal PD, che fanno il settanta per cento dell'elettorato, ed è caduto, quando Berlusconi gli ha tolto la fiducia.

Non si può essere così approssimati quando si parla di istituzioni. A quel modo si avvalorano le teorie di gentaglia come Grillo, lo stesso Berlusconi, aiutati dal partito di Lor Signori che non gradiscono la democrazia e le sue regole parlamentari.

Possibile che non ve ne accorgiate, quando scrivete o leggete (Rom) quelle cose?
La crisi  è stata pilotata all 'esterno del parlamento, Passera mesi prima aveva già disposto il programma, mi dispiace che a te non l'abbiano detto. Si poteva benissimo andare a votare senza  che Napolitano tirasse fuori dal cilindro un Monti che teneva conservato da mesi. Questi i fatti nudi e crudi. Se la stessa cosa l'avesse fatta un pdr di cdx nei confronti di un pdc di csx , apriti cielo , o no?
Ti saluto.
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Messaggio Da Rossoverde Mar 11 Feb 2014, 19:38

Dimenticavo Lor signori che a fasi alterne fanno comodo o meno, sempre di Lor Signori trattasi.
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Messaggio Da einrix Mar 11 Feb 2014, 20:55

Rossoverde ha scritto:Dimenticavo Lor signori che a fasi alterne fanno comodo o meno, sempre di Lor Signori trattasi.

E' arrivata la cavalleria di Berlusconi.

art. 1 ...è fondata sul  lavoro

art. 43 (mi pare) ...l'iniziativa privata...purché serva al paese...

Più o meno sono questi gli articoli della nostra Costituzione che delimitano il perimetro: dentro ci sono i lavoratori e gli imprenditori, fuori da questo perimetro ci sono i vagabondi e Lor Signori.
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Messaggio Da Arzak Mar 11 Feb 2014, 22:09

einrix ha scritto:Caro Arzak, tu scrivi:
"Ciò che però è indiscutibile è il fatto che Monti e la sua cricca siano stati imposti di prepotenza agli italiani senza passare da alcun mandato popolare"
Ma non è assolutamente vero.
Se le parole hanno un senso, quando affermo che non vi è stato mandato popolare intendo dire, come si evince subito dopo dal riferimento alle elezioni spagnole, che quel governo non è passato dal vaglio elettorale. Il fatto che sia stato votato dal parlamento (dei corrotti e dei nominati) non modifica quanto ho detto, che quindi resta vero.

Questo per la forma. Quanto alla sostanza, tutti abbiamo tirato un sospiro di sollievo quando a Berlusconi è succeduto il compassato Monti. Salvo poi pentircene già solo un mese dopo. Resta il fatto che, invece di scegliere una personalità in grado di garantire rimedi a ciò di cui il paese più soffre, e cioè la disuguaglianza sociale, si è scelta una personalità gradita a... Lor signori, che quella diseguaglianza ha ancor più aggravato, senza peraltro che le sue ricette liberiste abbiano prodotto un posto di lavoro in più. Anzi.

punzecchiatina:
"Non si può essere così approssimati"
Forse volevi dire approssimativi. Da buon ingegnere dovresti ricordare che approssimato vuol dire prossimo al vero, ed ha quindi un significato del tutto opposto a quello che intendevi.  Il complotto del Corriere e la lettera del Presidente 780668378 
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Messaggio Da einrix Mar 11 Feb 2014, 22:32

"Se le parole hanno un senso, quando affermo che non vi è stato mandato popolare intendo dire, come si evince subito dopo dal riferimento alle elezioni spagnole, che quel governo non è passato dal vaglio elettorale. Il fatto che sia stato votato dal parlamento (dei corrotti e dei nominati) non modifica quanto ho detto, che quindi resta vero."
 
Ma chi se ne frega delle elezioni spagnole, Arzak. Quando si era li sul baratro, o Monti o Morte, eri alla ricerca di elezioni? Allora si decise di salvare il paese, un paese dalla memoria corta a quanto vedo, e che però si ricorda delle elezioni spagnole; non perché allora fossero un chiodo fisso, il problema, ma perché sul Corriere ne hanno appena parlato per rinfrescare la memoria alle masse ed alle massaie. In pratica il Corriere ti costruisce il complotto e poi ti rivernicia anche la memoria delle cose che interessano per farsene una certa idea: le elezioni spagnole. Così torna tutto. Ma questo è puro lavaggio del cervello.
 
Le elezioni spagnole sono state fatte il 20 Novembre 2011, quattro giorni dopo che Monti giurava come Presidente del Consiglio. In quei giorni precedenti lo spred era elevatissimo e presidente del consiglio era Berlusconi, che non dava le dimissioni, non le firmava. Solo sull'orlo del baratro si è prospettata la soluzione Monti, in un Parlamento in cui Berlusconi manteneva ancora una forte compagine. A quel punto, quando Berlusconi si dimette le elezioni non si fanno a novembre, ma a Gennaio, dopo una campagna elettorale che farà precipitare ancora di più i nostri titoli. Quello si è voluto evitare con il governo Monti, dandogli il tempo di stabilizzare l'economia del paese. Ed oggi si parla di elezioni Spagnole? E' ridicolo!
 
E' questo il vero complotto, la manipolazione delle coscienze sapendo che la gente è fatta così: si dimentica del perché le cose sono andate in un modo e non nell'altro, salvo ripensarci con un neurone modificato.
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Messaggio Da Arzak Mar 11 Feb 2014, 22:58

Fortunatamente non leggo il Corriere della sera, ritengo quindi di essere immune da ogni nefasta influenza sulla mia debole e suggestionabile mente.

Sull'opportunità di tenere elezioni in quelle condizioni posso darti ragione, ma occorre tornare a chiedersi quanto l'isterismo sullo spread sia stato montato e quanto giustificato. Se la conclusione della storiella è stata l'incoronazione di un candidato gradito agli stessi ambienti economici che manovrano le leve dei mercati, qualche dubbio credo sia lecito.
Di fatto, la scelta non si è certo rivelata delle più felici. Nemmeno quella del suo successore, peraltro...

Come ho detto, eviterei comunque in questo caso di parlare di complotti, sia attribuibili ad N che al Corriere o Friedman. Chi vede complotti dietro ogni angolo si iscrive acriticamente alla categoria che comprende chi nega l'allunaggio americano e attribuisce l'11 settembre ad un losco piano ebraico...
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Messaggio Da Rossoverde Mar 11 Feb 2014, 23:03

einrix ha scritto:

E' arrivata la cavalleria di Berlusconi.

art. 1 ...è fondata sul  lavoro

art. 43 (mi pare) ...l'iniziativa privata...purché serva al paese...

Più o meno sono questi gli articoli della nostra Costituzione che delimitano il perimetro: dentro ci sono i lavoratori e gli imprenditori, fuori da questo perimetro ci sono i vagabondi e Lor Signori.
Caro Einrix, guarda che i berlusconiani stanno nel Pd, io non sto nel Pd, manco questo t'hanno detto, avete governato insieme  a loro fino all'altro giorno , poi Berlusconi vi ha mandato a cagare per la seconda volta , fosse solo la prima, ma ti tengono all' oscuro di tutto? adesso preparati a digerire il suo vice Renzi, che a quanto pare, io non c'entro , è arrivo prima del previsto, nonostante Letta sia recalcitrante e batta i piedi, dai non prendertela più di tanto , un po' di maalox e tutto passa, poi tu a quanto pare hai pure uno stomaco di ferro, forse non hai nemmeno bisogno del maalox.
Ti saluto
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Messaggio Da Rossoverde Mar 11 Feb 2014, 23:10

Arzak ha scritto:Fortunatamente non leggo il Corriere della sera, ritengo quindi di essere immune da ogni nefasta influenza sulla mia debole e suggestionabile mente.

Sull'opportunità di tenere elezioni in quelle condizioni posso darti ragione, ma occorre tornare a chiedersi quanto l'isterismo sullo spread sia stato montato e quanto giustificato. Se la conclusione della storiella è stata l'incoronazione di un candidato gradito agli stessi ambienti economici che manovrano le leve dei mercati, qualche dubbio credo sia lecito.
Di fatto, la scelta non si è certo rivelata delle più felici. Nemmeno quella del suo successore, peraltro...

Come ho detto, eviterei comunque in questo caso di parlare di complotti, sia attribuibili ad N che al Corriere o Friedman. Chi vede complotti dietro ogni angolo si iscrive acriticamente alla categoria che comprende chi nega l'allunaggio americano e attribuisce l'11 settembre ad un losco piano ebraico...

Anche io penso che lo spread sia stato montato a dismisura per l'entità di quello che avrebbe potuto procurare sulla struttura del debito pubblico, che poi in ultima analisi non c'è mai stato inoptato sui collocamenti italiani, mentre invece c'è stato sui tedeschi.
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Messaggio Da Rom Mer 12 Feb 2014, 08:33

einrix ha scritto:In pratica il Corriere ti costruisce il complotto e poi ti rivernicia anche la memoria delle cose che interessano per farsene una certa idea: le elezioni spagnole. Così torna tutto. Ma questo è puro lavaggio del cervello.
... E' questo il vero complotto, la manipolazione delle coscienze sapendo che la gente è fatta così: si dimentica del perché le cose sono andate in un modo e non nell'altro, salvo ripensarci con un neurone modificato.

Nel giro dei giornalisti sportivi, ce n'è uno (M.) che ha trovato un comodo sistema per risparmiare energie e allo stesso tempo farsi trovare sempre pronto nei commenti, partecipando a numerosi dibattiti radiotelevisivi: ogni anno o due adotta una Tesi Fondamentale e la applica, la ripete, la estende a qualunque argomento, a qualunque giudizio, a qualunque squadra, partita, giocatore, dirigente.
Nonostante l'evidente assurdità di questo tormentone, la ripetitività non solo trasforma il signor M. in un personaggio, ma fa diventare il suo espediente una testimonianza di "fermezza".
Nel tuo caso - al contrario di M. - c'è sicuramente buona fede. E la tua Tesi Fondamentale ha una solida (ma complessa) base di verità, che per altro è largamente acquisita fin dai primi tempi della comunicazione di massa e viene abitualmente messa nel conto di qualunque analisi socio-politica seria.
Ma è inaccettabile che tu sbatta in faccia questa Tesi a chiunque non sia d'accordo al cento per cento con te, con un semplicismo e una faciloneria che poco hanno a che fare con la serietà, e anche con il rispetto per l'intelligenza dei tuoi interlocutori.
Tra l'altro, tanto più questo atteggiamento appare assurdo in un contesto dove la totalità dei presenti non è evidentemente costituita da suggestionabili adolescenti, o da "casalinghe di Voghera", o da gente che si abbevera alla fonte di un solo giornale o di un solo TG: in realtà, molto più semplicemente, sarebbe il caso di astenersi dal trattare da coglioncelli i partecipanti a una discussione, dei quali non si conosce il curriculum, le abitudini e le attitudini.
Oltre tutto, qui si parla di un panorama politico intricato e contraddittorio, non della contrapposizione tra sostenitori della terra piatta e quelli della terra rotonda: lascio al tuo buon senso capire cosa implichi questa elementare constatazione.
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Messaggio Da einrix Mer 12 Feb 2014, 10:02

"Ma è inaccettabile che tu sbatta in faccia questa Tesi a chiunque non sia d'accordo al cento per cento con te, con un semplicismo e una faciloneria che poco hanno a che fare con la serietà, e anche con il rispetto per l'intelligenza dei tuoi interlocutori"
 
Caro Rom, se il mio teorema ha la sua logica, come tu stesso dici, e se faccio notare a te e ad Arzak che vi hanno modificato il neurone delle elezioni spagnole, che rispetto ai nostri problemi, allora non si ponevano, come invece oggi paiono porsi, non puoi prendertela con me. Prenditela col Corriere della Sera. Io ti ho spiegato dove sta il trucco, ti ho detto che Berlusconi non dava le dimissioni, e in quei giorni c'era pure chi diceva che Napolitano avrebbe lo stesso dovuto sciogliere le camere, mentre sostenevo che non era possibile. Oppure che lo spread, alla caduta del governo socialista in Spagna, non era così disastroso come nel momento in cui Berlusconi firma le sue dimissioni per dar vita ad un governo Monti, che deve recuperare in fretta lo sbando della economia.
 
Capisco la tua stizza a sentirti ricordare queste cose, ma non è un problema mio.
E poi, perché dovrei cessare io il tormentone di Lor Signori, quando di tormentoni contro la politica alla rinfusa ne è pieno anche questo forum di discussione? Non pensi che ad ogni azione debba corrispondere una reazione?
 
Io smetto di accusare di grillismo o di Lor Signorismo quelli che sparano a zero contro la politica per la politica, e tu puoi continuare insieme a molti altri a propinarci le tue ricette? Se vuoi il monologo dillo pure. Ci sono tante cose inaccettabili in casa propria, ma sulla piazza - anche quella virtuale - la democrazia vuole che siano tutte accettabili, purché ci si metta la dovuta educazione e si portino le prove.
 
Avessi poi detto "è così e basta", ma ve l'ho spiegato dove stava il trucco, la mistificazione delle elezioni spagnole. Questo rendeva corretta e salva la mia affermazione. Tu anziché controbattere sui fatti, mi fai la ramanzina del giornalista che ripete il suoi tormentone, e poi dici che è inaccettabile....
Troppo comodo. E' meglio che rispondi nel merito delle elezioni spagnole, e cosa c'entrano nel nostro caso, così ne riparliamo.
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Messaggio Da Rom Mer 12 Feb 2014, 16:26

einrix ha scritto:Caro Rom, se il mio teorema ha la sua logica, come tu stesso dici, e se faccio notare a te e ad Arzak che vi hanno modificato il neurone delle elezioni spagnole ...

Il teorema e la logica.
Io non ho detto che il tuo è un teorema, o meglio, non ho detto che il condizionamento indotto dall'informazione sia un teorema "tuo": ho detto, semmai, che si tratta di un fatto ampiamente accertato, ma che non può essere usato come chiave di lettura in qualunque ragionamnto o a qualunque livello di analisi, comprese quelle che ciascuno di noi può fare (e fa) direttamente su avvenimenti noti e visibili ad occhio nudo.

Venendo al merito, tu hai deciso di fissare la tua attenzione sull'accenno alle elezioni spagnole, fatto da Arzak, trascurando l'evidenza che tale accenno non era il centro del suo discorso, ma solo un inciso chiarificatore nell'ambito formale.
Diceva infatti Arzak: quando affermo che non vi è stato mandato popolare intendo dire, come si evince subito dopo dal riferimento alle elezioni spagnole, che quel governo non è passato dal vaglio elettorale. Il fatto che sia stato votato dal parlamento (dei corrotti e dei nominati) non modifica quanto ho detto, che quindi resta vero.
Questo per la forma. Quanto alla sostanza ... invece di scegliere una personalità in grado di garantire rimedi a ciò di cui il paese più soffre, e cioè la disuguaglianza sociale, si è scelta una personalità gradita a... Lor signori, che quella diseguaglianza ha ancor più aggravato, senza peraltro che le sue ricette liberiste abbiano prodotto un posto di lavoro in più. Anzi.

Soffermarsi sull'inciso è servito soltanto, a te, per poter esclamare un eroico chissenefrega, e poi ricamare sulla manipolazione delle menti da parte dell'informazione circa gli avvenimenti spagnoli. E tutto il resto, anzi la sostanza, del discorso di Arzak?
Giustamente, mi dirai, una volta accertato che i neuroni di Arzak sono manipolati, voilà, il discredito si estende automaticamente a qualunque altra affermazione contenuta nel suo post.
Io non sto dicendo che tu fai questo per malevolenza o per scorrettezza. Credo, però, che in buona fede non ti accorgi di andare troppo in là con l'autostima e che questa ti induce nel peccato. Un paio di paternostri e tre avemarie possono bastare, fratello.
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Messaggio Da einrix Mer 12 Feb 2014, 17:46

"E tutto il resto, anzi la sostanza, del discorso di Arzak?"
 
Caro Rom, se non ti basta la mia, la trovi nella risposta di Napolitano al Corriere.
E se non ti basta neppure la risposta di Napolitano non so che farci. Posso solo dire che non sei il solo e che sei in buona compagnia. Io, anche questa volta, sto con Napolitano.
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