La risposta dei Cinque Stelle al Pd: i 10 punti
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La risposta dei Cinque Stelle al Pd: i 10 punti
Questa è la risposta dei cinque stelle al PD con tutti "Si, ma".
http://www.repubblica.it/politica/2014/07/07/news/la_risposta_dei_cinque_stelle_al_pd_i_10_punti-90959439/?ref=HREC1-1
Ora vedremo la settimana prossima cosa succederà e quali ulteriori passi verranno fatti, verso le riforme o verso la propaganda di partito.
Sulla legge elettorale a mio avviso prevale più il "Paese" che le "Regole". Applicassimo la nostra legge elettorale agli inglesi e la loro agli italiani, loro resterebbero inglesi e noi italiani, indipendentemente dalla legge.
Sul Senato, qualcosa come idea del "che fare", viene avanti, ma è ancora confusa. Sarà quello il vero problema, e la mancanza di chiarezza delle idee, rappresenterà il motivo di ogni discussione intorno al nulla. Se volevano fare una camera delle Regioni potevano intanto abolire il Senato, poi a parte costruivano l'architettura di questa Camera. Invece stanno facendo un casino che metà basta, mischiando Senato, modo di eleggibilità, funzione istituzionale, tutele degli eletti, senza contare che i costi dell'attuale Senato resteranno ancora li tutti, a cominciare dal personale alla cassa delle pensioni, per finire agli immobili, con buona pace di chi voleva, all'inizio, ridurre le spese e poco più.
http://www.repubblica.it/politica/2014/07/07/news/la_risposta_dei_cinque_stelle_al_pd_i_10_punti-90959439/?ref=HREC1-1
Ora vedremo la settimana prossima cosa succederà e quali ulteriori passi verranno fatti, verso le riforme o verso la propaganda di partito.
Sulla legge elettorale a mio avviso prevale più il "Paese" che le "Regole". Applicassimo la nostra legge elettorale agli inglesi e la loro agli italiani, loro resterebbero inglesi e noi italiani, indipendentemente dalla legge.
Sul Senato, qualcosa come idea del "che fare", viene avanti, ma è ancora confusa. Sarà quello il vero problema, e la mancanza di chiarezza delle idee, rappresenterà il motivo di ogni discussione intorno al nulla. Se volevano fare una camera delle Regioni potevano intanto abolire il Senato, poi a parte costruivano l'architettura di questa Camera. Invece stanno facendo un casino che metà basta, mischiando Senato, modo di eleggibilità, funzione istituzionale, tutele degli eletti, senza contare che i costi dell'attuale Senato resteranno ancora li tutti, a cominciare dal personale alla cassa delle pensioni, per finire agli immobili, con buona pace di chi voleva, all'inizio, ridurre le spese e poco più.
einrix- Messaggi : 10607
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Re: La risposta dei Cinque Stelle al Pd: i 10 punti
Ohps!
Se si va nel sito del Senato si trovano i documenti sulle modifiche della Costituzione: "
Revisione della Parte II della Costituzione.
Si avviano a conclusione i lavori della Commissione Affari costituzionali sulla revisione della Parte II della Costituzione (ddl cost. n. 1429 e connessi). La Conferenza dei Capigruppo ha deciso che i provvedimenti verranno incardinati in Aula domani alle ore 16,30; l'esame proseguirà tutta la prossima settimana, con sedute fino al 17 luglio.
( 9 Luglio 2014)"
Qui trovate i testi, che ora vedrò di leggere:
http://www.senato.it/leg/17/BGT/Schede/Ddliter/testi/44283_testi.htm
Questo, sbrigativamente è il testo in pdf
http://www.senato.it/service/PDF/PDFServer/BGT/00760060.pdf
Ma allora, perché quando si legge la stampa tutto diventa fumoso e inconcludente? Dipende dai contenuti di questa proposta di modifica costituzionale, dagli interessi di editori che puntano al discredito delle istituzioni che pure vogliono cambiare, o semplicemente alla scarsa professionalità dei giornalisti?
Se si va nel sito del Senato si trovano i documenti sulle modifiche della Costituzione: "
Revisione della Parte II della Costituzione.
Si avviano a conclusione i lavori della Commissione Affari costituzionali sulla revisione della Parte II della Costituzione (ddl cost. n. 1429 e connessi). La Conferenza dei Capigruppo ha deciso che i provvedimenti verranno incardinati in Aula domani alle ore 16,30; l'esame proseguirà tutta la prossima settimana, con sedute fino al 17 luglio.
( 9 Luglio 2014)"
Qui trovate i testi, che ora vedrò di leggere:
http://www.senato.it/leg/17/BGT/Schede/Ddliter/testi/44283_testi.htm
Questo, sbrigativamente è il testo in pdf
http://www.senato.it/service/PDF/PDFServer/BGT/00760060.pdf
Ma allora, perché quando si legge la stampa tutto diventa fumoso e inconcludente? Dipende dai contenuti di questa proposta di modifica costituzionale, dagli interessi di editori che puntano al discredito delle istituzioni che pure vogliono cambiare, o semplicemente alla scarsa professionalità dei giornalisti?
Ultima modifica di einrix il Mer 09 Lug 2014, 13:54 - modificato 1 volta.
einrix- Messaggi : 10607
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Re: La risposta dei Cinque Stelle al Pd: i 10 punti
Ho letto sommariamente il documento e devo dire che la riforma costituzionale c'è e può anche funzionare, disegnando un Senato con nuove funzioni che può proprio prendere in mano le briglie di un sistema di autonomia lasciato per troppo tempo in balia di se stesso. Tutte le cose opinabili, non sono tali da inficiare la riforma.
Dopo aver letto la proposta di legge, la mia impressione è buona. Non so davvero a cosa serva alimentare dibattiti capziosi, quando invece sarebbe necessario approfondire i temi per discuterne. In quelle modifiche, vedo poco di ideologico e molto di funzionale, mentre ad essere ideologica è tutta la polemica che si conduce da mesi su queste questioni, spesso distorte dal colore del partito e della corrente da cui le si osserva. Un paese litigioso a causa della zizzania che viene sparsa, non sarà mai unito e non potrà crescere. Senza le Grosse Koalition, la Germania non sarebbe al punto in cui è, e di sicuro sarebbe attraversata come noi da crisi profonde. Ma la colpa non è della gente; è di chi la gente che ha comunque gli stessi problemi, la vuole tenere divisa per poterla dominare, sia che si tratti di minoranze politiche che economiche e di classe nel senso più ottocentesco del termine.
Una società democratica, si modernizza molto più velocemente se è pacificata. Rischia invece di deflagrare se si alimentano gli isterismi collettivi, e sappiamo che vi è interesse di taluni a mantenere alta la tensione per tenere separate proprio quelle masse che, se democratiche, dalla loro unità trarrebbero tutta la loro forza.
Dopo aver letto la proposta di legge, la mia impressione è buona. Non so davvero a cosa serva alimentare dibattiti capziosi, quando invece sarebbe necessario approfondire i temi per discuterne. In quelle modifiche, vedo poco di ideologico e molto di funzionale, mentre ad essere ideologica è tutta la polemica che si conduce da mesi su queste questioni, spesso distorte dal colore del partito e della corrente da cui le si osserva. Un paese litigioso a causa della zizzania che viene sparsa, non sarà mai unito e non potrà crescere. Senza le Grosse Koalition, la Germania non sarebbe al punto in cui è, e di sicuro sarebbe attraversata come noi da crisi profonde. Ma la colpa non è della gente; è di chi la gente che ha comunque gli stessi problemi, la vuole tenere divisa per poterla dominare, sia che si tratti di minoranze politiche che economiche e di classe nel senso più ottocentesco del termine.
Una società democratica, si modernizza molto più velocemente se è pacificata. Rischia invece di deflagrare se si alimentano gli isterismi collettivi, e sappiamo che vi è interesse di taluni a mantenere alta la tensione per tenere separate proprio quelle masse che, se democratiche, dalla loro unità trarrebbero tutta la loro forza.
einrix- Messaggi : 10607
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Re: La risposta dei Cinque Stelle al Pd: i 10 punti
Da L'Unità:
"Gli incontri e gli scambi epistolari tra M5s e Pd continuano a scatenare proteste nella truppa grillina. Critiche piovono sulla delegazione che ha incontrato Renzi due settimane fa, guidata da Luigi Di Maio, per l’eccesso di disponibilità nei confronti dei democratici. Maurizio Buccarella, capogruppo in Senato, fa parte del drappello dei negoziatori.
Senatore, nei vostri gruppi siete sotto accusa per la trattativa. Che succede?
«È normale non avere una visione monolitica. Probabilmente anche tra i democratici, e tra i loro attivisti, ci sono opinioni diverse sul confronto con noi, tra chi ha più fiducia e chi invece resta diffidente».
Lei cosa ne pensa?
«Che questo dialogo tra il principale partito della maggioranza e l’opposizione più forte sulla legge elettorale sia una bella novità: tutto avviene in modo pubblico e trasparente, sono certo che i cittadini apprezzano»...
"
Occasioni di incontro ci sono ogni giorno nelle Commissioni e in Parlamento. Il fatto che il gruppo M5S voglia incontrare a livello politico il PD è parte della loro strategia comunicativa. Il PD ovviamente risponde con lo streaming e le lettere pubbliche, proprio per togliere di mezzo quel rumore di fondo che ci sarebbe se tutto non avvenisse alla luce del sole, alimentando quelle favole metropolitane che piacciono così tanto "a chi finisce nella rete", pur pensando di usarla. Ad ogni modo ciò che dice il Capogruppo in Senato del M5S, sul piano del metodo, è ragionevole e condivisibile.
"Gli incontri e gli scambi epistolari tra M5s e Pd continuano a scatenare proteste nella truppa grillina. Critiche piovono sulla delegazione che ha incontrato Renzi due settimane fa, guidata da Luigi Di Maio, per l’eccesso di disponibilità nei confronti dei democratici. Maurizio Buccarella, capogruppo in Senato, fa parte del drappello dei negoziatori.
Senatore, nei vostri gruppi siete sotto accusa per la trattativa. Che succede?
«È normale non avere una visione monolitica. Probabilmente anche tra i democratici, e tra i loro attivisti, ci sono opinioni diverse sul confronto con noi, tra chi ha più fiducia e chi invece resta diffidente».
Lei cosa ne pensa?
«Che questo dialogo tra il principale partito della maggioranza e l’opposizione più forte sulla legge elettorale sia una bella novità: tutto avviene in modo pubblico e trasparente, sono certo che i cittadini apprezzano»...
"
Occasioni di incontro ci sono ogni giorno nelle Commissioni e in Parlamento. Il fatto che il gruppo M5S voglia incontrare a livello politico il PD è parte della loro strategia comunicativa. Il PD ovviamente risponde con lo streaming e le lettere pubbliche, proprio per togliere di mezzo quel rumore di fondo che ci sarebbe se tutto non avvenisse alla luce del sole, alimentando quelle favole metropolitane che piacciono così tanto "a chi finisce nella rete", pur pensando di usarla. Ad ogni modo ciò che dice il Capogruppo in Senato del M5S, sul piano del metodo, è ragionevole e condivisibile.
einrix- Messaggi : 10607
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Re: La risposta dei Cinque Stelle al Pd: i 10 punti
Perché non voto il M5S o la Lega. Vediamoli all'opera:
L'articolo 67 della Costituzione dice: "Ogni membro del Parlamento rappresenta la Nazione ed esercita le sue funzioni senza vincolo di mandato"
Il nuovo Disegno di legge Costituzionale che modifica il Senato, all'articolo 4 sancisce: "1. L’articolo 67 della Costituzione è sostituito
dal seguente:
«Art. 67. – I membri del Parlamento esercitano le loro funzioni senza vincolo di mandato »."
Questo perché i membri del Senato rappresentano le autonomie, non la nazione. Sono poi le autonomie che costituiscono la nazione, e quindi si è ritenuto che non si potesse più tenere l'art. 67 della Costituzione e che occorresse riformularlo con l'Art. 5 del Disegno di modifica costituzionale.
Vediamo adesso cosa aggiungono i nostri leghisti e pentastellati:
CANDIANI, ARRIGONI, BELLOT, BITONCI, COMAROLI, CONSIGLIO, CROSIO, DIVINA, MUNERATO, STEFANI, STUCCHI, VOLPI (sono sia del M5S che della Lega)
"Sostituire l'articolo con il seguente:
«Art. 5. - (Revoca del mandato parlamentare) – 1. L'articolo 67 della Costituzione è sostituito dal seguente:
''Art. 67. – Ogni membro del Parlamento rappresenta la Nazione ed esercita le sue funzioni senza vincolo di mandato.
I membri del Parlamento possono essere soggetti a revoca. Trascorso un anno del loro mandato, un numero di elettori pari ad almeno il 12 per cento degli aventi diritto al voto del collegio elettorale di pertinenza o almeno all'1 per cento dell'intero corpo elettorale nazionale, può presentare una richiesta di votazione popolare di revoca del mandato. Quando la maggioranza dei votanti si esprime a favore della revoca, il mandato del parlamentare è considerato revocato e deve essere intrapresa un'azione immediata per ricoprire la posizione vacante, con le modalità previste dalla legge''».».
In pratica non modificano il testo costituzionale, anche se cambia la figura del senatore; e su questo si potrebbe anche chiudere un occhio, dato che la modifica è opinabile, ma aggiungono una disposizione che è in contraddizione con l'attuale art. 67, dicendo che pur essendo senza vincoli di mandato, il vincolo di mandato non solo ce lo hanno, ma saranno i cittadini che dopo un anno potranno votare per revocarglielo. A parte quel piccolo disturbo di dover andare a votare ogni anno, perché qualcuno che non mi piaccia ci può sempre essere, ed a parte la contraddizione logica, ma di che cosa stiamo parlando? Un deputato eletto dal M5S poi viene processato da tutto il corpo elettorale se non piace a chi? Sembra uno scherzo.
Questi sono gli emendamenti che vengono presentati al decreto di riforma costituzionale da questi poverini che non avrebbero neppure dovuto essere eletti, altro che cacciati dopo un anno. Se quelli del M5S si sono dimezzati lo stipendio, prendono ancora troppo lo stesso se perdono tempo e fanno perdere tempo al Parlamento con emendamenti di questo genere.
I documentidi riferimento:
la Costituzione
http://www.governo.it/rapportiparlamento/normativa/costituzione.pdf
Il testo di riforma costituzionale
http://www.senato.it/service/PDF/PDFServer/BGT/00760060.pdf
Gli emendamenti
http://www.senato.it/japp/bgt/showdoc/frame.jsp?tipodoc=ListEmendc&leg=17&id=00044283&stampa=si&toc=no
Buon lavoro.
L'articolo 67 della Costituzione dice: "Ogni membro del Parlamento rappresenta la Nazione ed esercita le sue funzioni senza vincolo di mandato"
Il nuovo Disegno di legge Costituzionale che modifica il Senato, all'articolo 4 sancisce: "1. L’articolo 67 della Costituzione è sostituito
dal seguente:
«Art. 67. – I membri del Parlamento esercitano le loro funzioni senza vincolo di mandato »."
Questo perché i membri del Senato rappresentano le autonomie, non la nazione. Sono poi le autonomie che costituiscono la nazione, e quindi si è ritenuto che non si potesse più tenere l'art. 67 della Costituzione e che occorresse riformularlo con l'Art. 5 del Disegno di modifica costituzionale.
Vediamo adesso cosa aggiungono i nostri leghisti e pentastellati:
CANDIANI, ARRIGONI, BELLOT, BITONCI, COMAROLI, CONSIGLIO, CROSIO, DIVINA, MUNERATO, STEFANI, STUCCHI, VOLPI (sono sia del M5S che della Lega)
"Sostituire l'articolo con il seguente:
«Art. 5. - (Revoca del mandato parlamentare) – 1. L'articolo 67 della Costituzione è sostituito dal seguente:
''Art. 67. – Ogni membro del Parlamento rappresenta la Nazione ed esercita le sue funzioni senza vincolo di mandato.
I membri del Parlamento possono essere soggetti a revoca. Trascorso un anno del loro mandato, un numero di elettori pari ad almeno il 12 per cento degli aventi diritto al voto del collegio elettorale di pertinenza o almeno all'1 per cento dell'intero corpo elettorale nazionale, può presentare una richiesta di votazione popolare di revoca del mandato. Quando la maggioranza dei votanti si esprime a favore della revoca, il mandato del parlamentare è considerato revocato e deve essere intrapresa un'azione immediata per ricoprire la posizione vacante, con le modalità previste dalla legge''».».
In pratica non modificano il testo costituzionale, anche se cambia la figura del senatore; e su questo si potrebbe anche chiudere un occhio, dato che la modifica è opinabile, ma aggiungono una disposizione che è in contraddizione con l'attuale art. 67, dicendo che pur essendo senza vincoli di mandato, il vincolo di mandato non solo ce lo hanno, ma saranno i cittadini che dopo un anno potranno votare per revocarglielo. A parte quel piccolo disturbo di dover andare a votare ogni anno, perché qualcuno che non mi piaccia ci può sempre essere, ed a parte la contraddizione logica, ma di che cosa stiamo parlando? Un deputato eletto dal M5S poi viene processato da tutto il corpo elettorale se non piace a chi? Sembra uno scherzo.
Questi sono gli emendamenti che vengono presentati al decreto di riforma costituzionale da questi poverini che non avrebbero neppure dovuto essere eletti, altro che cacciati dopo un anno. Se quelli del M5S si sono dimezzati lo stipendio, prendono ancora troppo lo stesso se perdono tempo e fanno perdere tempo al Parlamento con emendamenti di questo genere.
I documentidi riferimento:
la Costituzione
http://www.governo.it/rapportiparlamento/normativa/costituzione.pdf
Il testo di riforma costituzionale
http://www.senato.it/service/PDF/PDFServer/BGT/00760060.pdf
Gli emendamenti
http://www.senato.it/japp/bgt/showdoc/frame.jsp?tipodoc=ListEmendc&leg=17&id=00044283&stampa=si&toc=no
Buon lavoro.
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Re: La risposta dei Cinque Stelle al Pd: i 10 punti
La risposta del PD ai 5 stelle e prossimo appuntamento a breve
http://www.corriere.it/politica/14_luglio_14/pd-scrive-5stelle-ecco-lettera-e85bde5e-0b8d-11e4-9c81-35b5f1c1d8ab.shtml
http://www.corriere.it/politica/14_luglio_14/pd-scrive-5stelle-ecco-lettera-e85bde5e-0b8d-11e4-9c81-35b5f1c1d8ab.shtml
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Re: La risposta dei Cinque Stelle al Pd: i 10 punti
Finalmente una proposta seria su cui discutere.
http://www.unita.it/politica/legge-elettorale-incontro-pd-m5s-live-diretta-streaming-italicum-democratellum-renzi-grillo-di-maio-1.581360
Anche se alcuni punti non sono chiari. Se un partito prende il 20 per cento e va al ballottaggio con uno che ne ha preso il 19, poi, per arrivare al 55% si fa dare il 25% di premio, che mi sembra esagerato. Questa condizione può esserci se non vi sono soglie di sbarramento e si presentano trenta partiti dal 2% in media.
Non è che con una legge elettorale rompi la frammentazione. Quella se c'è, c'è. La puoi solo devitalizzare o in un modo, con le coalizioni, o nell'altro, con il ballottaggio tra due partiti. Alla fine una legge o l'altra pari sono, con buona pace di chi è convinto di poter cambiare la composizione politica solo con l'ingegneria elettorale.
Si è visto che quando non funzionano le coalizioni con cui si va al voto, poi si fanno quelle dopo, in Parlamento, magari con un altro presidente incaricato, come è stato con Bersani, sostituito prima da Letta e poi da Renzi.
Ad ogni modo, meno male che sono scesi dal pero. Adesso, indifesi come sono, mi fanno persino tenerezza.
http://www.unita.it/politica/legge-elettorale-incontro-pd-m5s-live-diretta-streaming-italicum-democratellum-renzi-grillo-di-maio-1.581360
Anche se alcuni punti non sono chiari. Se un partito prende il 20 per cento e va al ballottaggio con uno che ne ha preso il 19, poi, per arrivare al 55% si fa dare il 25% di premio, che mi sembra esagerato. Questa condizione può esserci se non vi sono soglie di sbarramento e si presentano trenta partiti dal 2% in media.
Non è che con una legge elettorale rompi la frammentazione. Quella se c'è, c'è. La puoi solo devitalizzare o in un modo, con le coalizioni, o nell'altro, con il ballottaggio tra due partiti. Alla fine una legge o l'altra pari sono, con buona pace di chi è convinto di poter cambiare la composizione politica solo con l'ingegneria elettorale.
Si è visto che quando non funzionano le coalizioni con cui si va al voto, poi si fanno quelle dopo, in Parlamento, magari con un altro presidente incaricato, come è stato con Bersani, sostituito prima da Letta e poi da Renzi.
Ad ogni modo, meno male che sono scesi dal pero. Adesso, indifesi come sono, mi fanno persino tenerezza.
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