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Tragedia in porto. Genova sotto choc

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Messaggio Da Guya Sab 11 Mag 2013, 13:48

Genova 8 maggio 2013 - fonte: il secolo XIX
Le lamiere che stridono, i vetri che esplodono, il cemento che si sgretola, il rumore sordo del crollo, poi il silenzio: la morte si affaccia nel porto di Genova alle 23.30 di una notte di maggio, 43 anni dopo il naufragio della London Valour, il cargo inglese che si schiantò contro gli scogli a protezione della diga. Ma stavolta ad andare a fondo non è la nave ma la torre di controllo del porto ( FOTO -qua ), il centro nevralgico dello scalo, buttata giù dalle 40mila tonnellate della Jolly Nero.

contina al link --> http://www.ilsecoloxix.it/p/genova/2013/05/08/APRP6bTF-tragedia_ipotesi_colloqui.shtml


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Messaggio Da Guya Sab 11 Mag 2013, 13:56

Genova 11 maggio 2013. Fonte Il Secolo XIX

Genova - È stata identificata nella notte, poco prima delle 23.30 di ieri, l’ottava vittima del tragico incidente avvenuto martedì scorso nel porto del capoluogo ligure, dove la Jolly Nero della linea Messina ha abbattuto la Torre Piloti al molo Giano: il corpo estratto dalle macerie è quello del 38enne campano Francesco Cetrola, maresciallo della Guardia Costiera; manca all’appello l’ultima vittima, il sergente spezzino Gianni Jacoviello, di 33 anni.

Questo pomeriggio, intanto, nella sede della Capitaneria di Porto sarà allestita a partire dalle 16 la camera ardente per i familiari delle vittime dell’incidente; domenica, dalle 10 alle 20.30, sarà aperta a tutti quelli che vorranno rendere omaggio.

Mentre l'inchiesta della procura prosegue, c’è da registrare il primo “scontro”, perché ieri sera la società Rimorchiatori Riuniti, proprietaria delle due barche che hanno assistito la Jolly Nero quella tragica notte, ha replicato alle accuse degli armatori Messina (pdf) sull’incidente con un comunicato ufficiale: “Concordiamo con la Società Messina che questo è il tempo del dolore. Pare che essa dimentichi che non è il rimorchiatore a decidere quale sia l’esecuzione della manovra. La manovra è eseguita secondo gli ordini della nave”.

Sempre ieri sera, comunque, la Procura aveva già definito «irrilevanti ai fini dell’indagine» le dichiarazioni rese dagli armatori della Messina, aggiungendo di non avere alcuna intenzione di acquisire il comunicato stampa della compagnia ai fini dell’indagine.

Tragedia in porto, gli aggiornamenti

Attesa per i funerali
Continuano incessanti, ma sinora senza esito, le ricerche nel porto di Genova dello spezzino Gianni Jacoviello, l’ultimo dei dispersi dell’incidente di martedì scorso: smentite le voci, circolate in mattinata, secondo cui il corpo di Jacoviello sarebbe stato individuato.

Nel frattempo si attende la conferma della data dei funerali: l’ipotesi più accreditata è che possano essere celebrati in forma solenne lunedì prossimo, nella cattedrale di Genova. Ma sia i famigliari sia la Capitaneria preferirebbero che le esequie delle vittime venissero celebrate tutte insieme, e ritengono doverosa l’attesa per l’ultima salma.

Di certo i funerali saranno celebrati dall’arcivescovo di Genova, cardinale Angelo Bagnasco.

Anche la Scientifica sulla Jolly Nero
Anche la polizia Scientifica è salita sulla Jolly Nero, delegata dalla Procura di Genova, che indaga sulla morte di piloti e militari nel crollo della Torre Piloti di martedì scorso: gli agenti hanno visitato i locali macchine e la plancia della nave, acquisendo anche in questo caso materiale fotografico e documentale come le carte nautiche e il registro dei movimenti.

Saranno comunque le perizie a dare un indirizzo definito a questa indagine: i magistrati attendono l’esame delle carte da parte dei consulenti e la trascrizione delle conversazioni registrate sia sul Vhf della torre sia sull’apparecchiatura Vdr, una specie di “scatola nera” della nave; proprio quest’ultima sarà inviata lunedì alla società incaricata per la “decriptazione” del contenuto.

I magistrati hanno ribadito di non escludere per la prossima settimana nuove iscrizioni nel registro degli indagati.

Continuano le ricerche dell’ultimo disperso
Proseguono le ricerche dell’ultimo disperso del crollo della Torre Piloti nel porto di Genova: sul posto stanno ancora lavorando i sommozzatori dei vigili del Fuoco, dei carabinieri e della Guardia Costiera e i palombari della Marina. All’appello manca ancora lo spezzino Gianni Jacoviello (33 anni, sergente della Capitaneria): i sommozzatori stanno tagliando il cemento che ancora si trova sul fondo nello stesso punto in cui ieri sera è stata trovata la salma del maresciallo Francesco Cetrola.


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Messaggio Da einrix Dom 12 Mag 2013, 19:07

La mia è solo una osservazione a posteriori: una torre in cemento senza una adeguata protezione è stata veramente una scelta sbagliata.

Se dovessi progettare una torre simile, quanto meno prevederei la possibilità di un urto come quello che c'è stato. E il rimedio non sarebbe tanto nella struttura della torre, quanto nella banchina del porto che con un'area di rispetto, dovrebbe impedire alla struttura della torre, quel genere di crash.

Si è detto che la nave aveva un motore in avaria, ma significa molto poco. Le navi moderne hanno anche eliche laterali per compiere manovre nei porti. Per questa ragione c'è un minor impiego di rimorchiatori che un tempo servivano in special modo a farle ruotare, cosa che adesso si fa con le eliche laterali. La responsabilità principale è di chi era al comando a bordo, forse un pilota del porto, e la colpa può essere dovuta all'errore umano, oppure ad un guasto a sua volta accompagnato o meno da altro errore umano.

La cosa, non l'ho seguita molto, e quindi non sono informatissimo sulle cose che si sono dette o sulle polemiche. Il mio è solo un ragionamento terra terra, mantenuto sull'essenziale.
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Messaggio Da Guya Mer 15 Mag 2013, 15:33

Einrix quella era una posizione strategica ed ottimale... il problema piuttosto è stato che queste manovre, purtroppo, sono - ed erano -all'ordine del giorno.
E' andata bene migliaia di volte... questa volta no. Infatti per spostare la nave, hanno impiegato il tempo corretto: ovvero più di mezza giornata, mentre normalmente queste manovre (in porto vige la legge del "meno tempo si impiega, più si risparmia...") le facevano in poco più di un paio d'ore e con un numero di rimorchiatori, inferiore al necessario.
Questo tipo di manovre, in genere vengono fatte dai piloti portuali che salgono a bordo e prendono in mano la situazione ... ma le macchine in avaria non hanno permesso il perfezionamento


Ultima modifica di Guya il Mer 15 Mag 2013, 20:33 - modificato 1 volta.
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Messaggio Da Guya Mer 15 Mag 2013, 20:31




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Messaggio Da Guya Ven 17 Mag 2013, 17:39

Genova - Nel giorno in cui è stato ritrovato il corpo dell’ultimo disperso , l’Autorità Portuale di Genova si è costituita come parte offesa nell’ambito dell’incidente avvenuto in porto il 7 maggio scorso al molo Giano dove la Jolly Nero della Compagnia Messina, manovrando in retromarcia, ha abbattuto la torre piloti provocando nove morti e quattro feriti. Per il momento si sono costituiti parti offese anche i familiari di due vittime.

Intanto si è appreso in Procura che la “scatola nera” della nave potrebbe non essere trasferita all’estero per essere aperta. La società Sperry Marine, costruttrice dell’apparecchiatura, aveva comunicato che era possibile aprire la capsula in sicurezza solo presso un suo laboratorio europeo. Pare, invece, che ci siano buone probabilità che una società spezzina che collabora con la Sperry Marine possa occuparsi dell’operazione di apertura della “scatola nera” e forse anche della lettura del contenuto operando in sicurezza. «L’intento - ha detto il procuratore capo Michele Di Lecce - è quello di leggere l’originale». «Stiamo verificando - ha spiegato - si tratta di un’offerta generica di prestazione»

continua qua ---> http://www.ilsecoloxix.it/p/genova/2013/05/17/APsBDBYF-ultimo_disperso_ritrovato.shtml
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Tragedia in porto. Genova sotto choc Empty Il gip: strage per risparmiare 1.200 euro

Messaggio Da Guya Sab 06 Lug 2013, 15:48


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http://www.ilsecoloxix.it/p/genova/2013/07/06/AP5dUCuF-risparmiare_euro_strage.shtml

Genova - La tragedia della Torre piloti poteva essere evitata ordinando ai rimorchiatori una manovra più prudente che sarebbe costata 1.200 euro e qualche minuto di tempo in più. Così non ci sarebbero stati nove morti. È la tesi - agghiacciante - contenuta nell’ordinanza con cui il Tribunale di Genova ordina la sospensione per due mesi del comandante della Jolly Nero, Roberto Paoloni, il pilota Antonio Anfossi e il primo ufficiale Lorenzo Repetto.

Un documento che alza il velo su una serie incredibile di errori e imperizie compiuti dai tre nella notte della tragedia, quando la nave, uscendo “in retromarcia” da Sampierdarena, nella manovra di evoluzione colpì la Torre piloti, che collassò crollando in acqua.

«Le condotte di tutti e tre - scrive il Gip Ferdinando Baldini - sono contrassegnate da evidente imprudenza e da negligenze francamente inescusabili, e hanno palesato la sostanziale incapacità di far fronte a situazioni eccezionali».

E il gip ha respinto la richiesta di incidente probatorio avanzata dai difensori del comandante della Jolly Nero Roberto Paoloni e del primo ufficiale Lorenzo Repetto. Secondo il magistrato questo accertamento sarebbe «secondario e poco rilevante». Gli avvocati Romano Raimondo e Pasquale Tonani avevano chiesto una perizia tecnica sulla ricostruzione dell’incidente e su tutte le cause che possono avere concorso a determinarlo, sull’eventuale possibilità di intervento dei rimorchiatori per frenare il cargo e sulla opportunità di costruire la Torre Piloti in testa al molo Giano.

La richiesta di incidente probatorio sarebbe servita, in particolare, a verificare, oltre all’opportunità di aver costruito la Torre Piloti in testa al Molo Giano, anche la correttezza della manovra effettuata dai due rimorchiatori la notte del crollo.
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