Bergamo - una città da conoscere
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Bergamo - una città da conoscere
Abito a Bergamo dal '71, ma è dal '64 che la frequento, e la trovo una città irresistibile per la sua bellezza.
Comincerò a mostrarvela da una qualsiasi veduta di città bassa, dalle mura, in una bella e limpida giornata di primavera.
E conto di pubblicare in questa sezione, le foto che per qualche ragione riterrò significative, senza seguire un itinerario prestabilito, ma andando a zonzo come mi capita di fare quasi ogni domenica.
Sullo sfondo si vede appena la cima innevata del monte Guglielmo che si trova sul lato bresciano del lago di Iseo.
Sulla sua sinistra, sembra più alto, ma solo per la prospettiva (circa 1000 metri appena), c'è il Monte Misma, in cima appena ricoperto dell'ultima neve. Il M. Misma si trova a destra dell'imbocco della Valle Seriana, che in passato è stata un importante centro tessile e di lavorazioni meccaniche.
Comincerò a mostrarvela da una qualsiasi veduta di città bassa, dalle mura, in una bella e limpida giornata di primavera.
E conto di pubblicare in questa sezione, le foto che per qualche ragione riterrò significative, senza seguire un itinerario prestabilito, ma andando a zonzo come mi capita di fare quasi ogni domenica.
Sullo sfondo si vede appena la cima innevata del monte Guglielmo che si trova sul lato bresciano del lago di Iseo.
Sulla sua sinistra, sembra più alto, ma solo per la prospettiva (circa 1000 metri appena), c'è il Monte Misma, in cima appena ricoperto dell'ultima neve. Il M. Misma si trova a destra dell'imbocco della Valle Seriana, che in passato è stata un importante centro tessile e di lavorazioni meccaniche.
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Re: Bergamo - una città da conoscere
La foto sopra è stata presa dal ponte che collega la Via Sant'Alessandro con la Porta San Giacomo (1). Basta girare la macchina fotografica di circa 90 gradi ed ecco che si può riprendere la bellissima porta in marmo bianco.
nota
1) PORTA SAN GIACOMO
Progettata da Buonaiuto Lorini, la Porta risale alla seconda metà del Cinquecento. Pare si dovesse aprire più ad est, ma fu costruita nel luogo attuale per motivi economici. Il ponte in muratura fu costruito nel 1780, all’epoca del podestà Contarini. All’inizio dell’Ottocento, la porta fu rimaneggiata per allargare lo spazio davanti al neoclassicoPalazzo Medolago Albani. Nel 1939 furono eliminati dei vani e aperti i due fornici laterali. La facciata - sovrastata da due pinnacoli - si caratterizza per due belle semicolonne toscane, con modanature.
nota
1) PORTA SAN GIACOMO
Progettata da Buonaiuto Lorini, la Porta risale alla seconda metà del Cinquecento. Pare si dovesse aprire più ad est, ma fu costruita nel luogo attuale per motivi economici. Il ponte in muratura fu costruito nel 1780, all’epoca del podestà Contarini. All’inizio dell’Ottocento, la porta fu rimaneggiata per allargare lo spazio davanti al neoclassicoPalazzo Medolago Albani. Nel 1939 furono eliminati dei vani e aperti i due fornici laterali. La facciata - sovrastata da due pinnacoli - si caratterizza per due belle semicolonne toscane, con modanature.
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Re: Bergamo - una città da conoscere
Gli spalti, che in genere ospitano le cannoniere, sono diventati una Promenade bellissima, per passeggiate sulle mura.
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Re: Bergamo - una città da conoscere
Appena si oltrepassa la Porta San Giacomo, si vede di fronte, sulla destra a salire, il Palazzo Medolago Albani.
Si tratta di importante esempio di palazzo neoclassico che appartenne fino al 1835 alla nobile famiglia Vailetti, nominati Conti e Cavalieri con diploma del 25 gennaio 1695 dal Duca di Parma Francesco Farnese. Fu il conte Luigi Vailetti, ultimo rappresentante della famiglia, che, alla fine del XVIII secolo e precisamente nel 1770, affidò all’architetto brianzolo Simone Cantoni l’incarico di erigere il palazzo ad ampliamento della vecchia casa Vailetti. Nel 1835 l’edificio venne acquistato dal Comune di Bergamo con l’intenzione di destinarlo ad accogliere il pubblico Liceo. Ma in seguito, visto come in pratica male si adattava alle esigenze di usi scolastici, fu dall’Amministrazione della città rimesso in vendita nel 1841 ed acquistato quindi dal conte Giacomo Medolago Albani, avo degli attuali proprietari. In breve il palazzo fu trasformato, abbellito e divenne uno tra i più signorili della città; e sede dei più importanti avvenimenti storici e culturali dell’epoca, quale la visita dell’imperatore Francesco Giuseppe I d’Austria.
http://territorio.comune.bergamo.it/PGT/VarPGT_2/IBCAA/IBCAA_00204.pdf
Si tratta di importante esempio di palazzo neoclassico che appartenne fino al 1835 alla nobile famiglia Vailetti, nominati Conti e Cavalieri con diploma del 25 gennaio 1695 dal Duca di Parma Francesco Farnese. Fu il conte Luigi Vailetti, ultimo rappresentante della famiglia, che, alla fine del XVIII secolo e precisamente nel 1770, affidò all’architetto brianzolo Simone Cantoni l’incarico di erigere il palazzo ad ampliamento della vecchia casa Vailetti. Nel 1835 l’edificio venne acquistato dal Comune di Bergamo con l’intenzione di destinarlo ad accogliere il pubblico Liceo. Ma in seguito, visto come in pratica male si adattava alle esigenze di usi scolastici, fu dall’Amministrazione della città rimesso in vendita nel 1841 ed acquistato quindi dal conte Giacomo Medolago Albani, avo degli attuali proprietari. In breve il palazzo fu trasformato, abbellito e divenne uno tra i più signorili della città; e sede dei più importanti avvenimenti storici e culturali dell’epoca, quale la visita dell’imperatore Francesco Giuseppe I d’Austria.
http://territorio.comune.bergamo.it/PGT/VarPGT_2/IBCAA/IBCAA_00204.pdf
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Re: Bergamo - una città da conoscere
Percorrendo via San Giacomo, al numero 18 vi è il Palazzo di Colleoni.
Palazzo costruito su preesistenze adiacenti alla via degli Anditi, in parte inglobati nel basamento. Loggia e portico sul corpo a valle, corpi edilizi anomali, doppio su strada. Piani tre più sottotetto abitabile su via S. Giacomo. Quattro, piani verso le mura, di cui due sopra il livello cortile.
Caratteristiche particolari: Fronte medioevale con nuove aperture rinascimentali su via S. Giacomo. Cortile con affreschi e fregio monocromo nella guscia di gronda, databili 1470/1520: Androne a lunette ribassate. In cortile portico a tre luci con soprastante loggetta. Balcone sul lato di confine a sud/ovest con mensoloni 400eschi.
Contesto interno ed esterno: Notevoli decorazioni neoclassiche al pianterreno a 1° piano, ad affresco ed a stucco lustro. Affreschi 400eschi nel cortile scoperti nel 1953.
http://territorio.comune.bergamo.it/dettaglio-scheda-monumenti-e-siti?n_scheda=0203216
Portone della casa
Mentre la via ed il fabbricato li si possono vedere meglio con google
https://www.google.com/maps/place/Palazzo+Colleoni/@45.702428,9.66394,3a,75y,87.87h,90t/data=!3m4!1e1!3m2!1skOHGRIczuSOcznLWO7KHvQ!2e0!4m2!3m1!1s0x478151151af83d13:0x670ec17fd77d7b02!6m1!1e1?hl=it
Palazzo costruito su preesistenze adiacenti alla via degli Anditi, in parte inglobati nel basamento. Loggia e portico sul corpo a valle, corpi edilizi anomali, doppio su strada. Piani tre più sottotetto abitabile su via S. Giacomo. Quattro, piani verso le mura, di cui due sopra il livello cortile.
Caratteristiche particolari: Fronte medioevale con nuove aperture rinascimentali su via S. Giacomo. Cortile con affreschi e fregio monocromo nella guscia di gronda, databili 1470/1520: Androne a lunette ribassate. In cortile portico a tre luci con soprastante loggetta. Balcone sul lato di confine a sud/ovest con mensoloni 400eschi.
Contesto interno ed esterno: Notevoli decorazioni neoclassiche al pianterreno a 1° piano, ad affresco ed a stucco lustro. Affreschi 400eschi nel cortile scoperti nel 1953.
http://territorio.comune.bergamo.it/dettaglio-scheda-monumenti-e-siti?n_scheda=0203216
Portone della casa
Mentre la via ed il fabbricato li si possono vedere meglio con google
https://www.google.com/maps/place/Palazzo+Colleoni/@45.702428,9.66394,3a,75y,87.87h,90t/data=!3m4!1e1!3m2!1skOHGRIczuSOcznLWO7KHvQ!2e0!4m2!3m1!1s0x478151151af83d13:0x670ec17fd77d7b02!6m1!1e1?hl=it
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Re: Bergamo - una città da conoscere
Percorsa la Via San Giacomo, si giunge in Piazza Mercato delle Scarpe dove c'è la stazione d'arrivo della Funicolare, e si dipartono altre vie, la prima a destra è Via Porta Dipinta che ridiscende verso porta S. Agostino. Di fronte c'è una stradina che porta alla Rocca, di fronte a sinistra si apre Via Gombito che porta in centro, a Piazza Vecchia.
"Tra gli edifici prospicienti la piazza quello di maggiore spicco è la stazione superiore della funicolare, costruzione tardo medievale un tempo sede del Consorzio dei Calzolai e dei Macellai, mentre di fronte è l’edificio medievale a botteghe con portico detto degli Orefici. All’angolo con via Rocca è possibile riconoscere il campanile e l’affresco di Madonna col Bambino dell’ex chiesa di San Rocco." Ma la veduta che preferisco è questa, quella che si ha arrivando da Via San Giacomo:
"Tra gli edifici prospicienti la piazza quello di maggiore spicco è la stazione superiore della funicolare, costruzione tardo medievale un tempo sede del Consorzio dei Calzolai e dei Macellai, mentre di fronte è l’edificio medievale a botteghe con portico detto degli Orefici. All’angolo con via Rocca è possibile riconoscere il campanile e l’affresco di Madonna col Bambino dell’ex chiesa di San Rocco." Ma la veduta che preferisco è questa, quella che si ha arrivando da Via San Giacomo:
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Re: Bergamo - una città da conoscere
La Via Gombito è una delle più antiche di Città Alta; si trova su uno degli assi decumani dell'antico municipio romano, ed è tutt'ora molto importante perché affollata di negozi, bar e ristoranti. Congiunge Piazza delle scarpe a Piazza Vecchia e, quasi a metà, c'è la Torre del Gombito, la sola rimasta in piedi, delle tante che si trovavano accanto: quelle dei Muzio, dei Saracini, dei Duzenti, dei Rivola.
Seguono alcune vedute della via.
Seguono alcune vedute della via.
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Re: Bergamo - una città da conoscere
La piazzetta dell'albergo Agnello d'Oro
Il particolare della fontana.
Il particolare della fontana.
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Re: Bergamo - una città da conoscere
La Torre del Gombito vista dalla Torre del Campanone che si trova in Piazza Vecchia
e vista da Via Gombito
e vista da Via Gombito
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Re: Bergamo - una città da conoscere
Qualche altra veduta di Via Gombito, ripresa di mattina presto, senza la gente per strada.
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Re: Bergamo - una città da conoscere
Come tutte le domeniche, quando sono a Bergamo, oggi sono salito con mia moglie in Città Alta, dove troviamo gli amici e i parenti con cui ci diamo appuntamento in Piazza Vecchia, intorno alle undici. Poi andiamo a prendere un caffè in un bar. Al ritorno, ci dirigiamo verso la Porta sant'Agostino, e prima di attraversarla, ci lustriamo la vista con le vedute dei colli, del grande prato de la Fara con la sua cornice di case e la chiesa di Sant'Agostino, con la sua bella facciata, che sin dal tempo della occupazione napoleonica non è più consacrata al culto.
La Fara (toponimo longobardo - 568/9), è stata anche sede dei primi insediamenti celti nel X-IX secolo a.C.
La (ex) Chiesa di Sant'Agostino
La Fara (toponimo longobardo - 568/9), è stata anche sede dei primi insediamenti celti nel X-IX secolo a.C.
La (ex) Chiesa di Sant'Agostino
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Re: Bergamo - una città da conoscere
Ed ecco la bella facciata della Porta Sant'Agostino
Con il Leone di San Marco che ricorda l'appartenenza della città a Venezia.
Le mura venete furono costruite dal 1561 al 1588, demolendo case e chiese che fossero d'impedimento al tracciato difensivo delle mura medesime.
Con il Leone di San Marco che ricorda l'appartenenza della città a Venezia.
Le mura venete furono costruite dal 1561 al 1588, demolendo case e chiese che fossero d'impedimento al tracciato difensivo delle mura medesime.
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