La morte di Regeni e l'Egitto di Abd al-Fattah al-Sisi
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La morte di Regeni e l'Egitto di Abd al-Fattah al-Sisi
La storia ormai la conosciamo. Il giovane ricercatore Regeni, ad un tratto scompare; dopo alcuni giorni di infruttuose ricerche, viene trovato morto.
Le voci che circolano finiscono per sedimentarsi come omicidio di stato. Creduto una spia, è catturato dalle forze di sicurezza egiziane che per interrogarlo, lo torturano, e dopo averlo fracassato, lo uccidono e lo gettano per strada allo scopo di far perdere le tracce degli assassini.
Ma la verità comincia a venire a galla, anche se non sarà una verità dimostrata in un tribunale, visto che in Egitto non esiste un regime democratico, o quanto meno con la certezza del diritto, e la morte di Regeni sarà una delle tante morti di persone scomparse, dopo essere finite nelle mani della polizia egiziana.
Apro questa discussione per annotare tutti gli eventi che si susseguiranno nei prossimi giorni e per vedere come andrà a finire.
Si tratta pur sempre di un cittadino italiano che non può essere scaricato in una strada di una città egiziana, come un problema per le relazioni tra l'Italia e un Egitto retto da una giunta militare, che a mala pena tiene insieme il paese. Anche qui, la Primavera Araba è finita in un triste e grigio autunno piovoso.
Veniamo alla notizia:
14/02/2016 12:27
Regeni, Pm Giza chiede esame telecamere
La procura di Giza ha ordinato l'esame
dei filmati delle telecamere attive
nelle zone visitate da Giulio Regeni il
giorno della sua scomparsa, lo scorso
25 gennaio.Lo riferisce l'agenzia Nova.
I filmati potrebbero far luce sulle te-
stimonianze inerenti il fermo del gio-
vane ricercatore italiano da parte di
membri delle forze di sicurezza nell'
area di piazza Tahrir. Venerdì la pro-
cura ha ricevuto il rapporto sull'au-
topsia effettuata al Cairo, e lo stesso
giorno le prime indiscrezioni di stampa
sulle brutali torture subite da Giulio.
Si dice che per essere passato troppo tempo, i filmati siano stati automaticamente distrutti. Salvo che qualcuno, proprio per sapere ciò che è capitato al vicino di casa, Regeni, li abbia conservati per più tempo, salvandoli così dalla cancellazione. Dopo l'autopsia, sarebbe davvero utile che i filmati consentissero di individuare gli uomini che lo hanno catturato e sequestrato, che di sicuro sono responsabili, come i torturatori, della sua morte.
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Re: La morte di Regeni e l'Egitto di Abd al-Fattah al-Sisi
14/02/2016 13:03
Usa al Cairo:tortura porta a terrorismo
"Quando le persone sono torturate,quan-
do i manifestanti non violenti vengono
uccisi o arrestati, si ipotizza che non
ci sia una strada pacifica per esprime-
re le diverse opinioni:così i dissiden-
ti diventano terroristi,le democrazie
si erodono,le economie sfioriscono".
Così il sottosegretario di Stato Usa,
Sarah Sewall,il 10 febbraio, all'Ameri-
can University del Cairo,la stessa fre-
quentata da Giulio Regeni,parlando del-
le sfide economiche e di sicurezza che
l'Egitto si trova dinnanzi."Allontanare
l'ombra dell'estremismo violento",disse
Chi lo avrebbe mai detto che queste parole fossero uscite dalla bocca di un Sottosegretario di Stato degli Stati Uniti, dopo quello che Bush ci ha fatto vedere in Iraq, in Afganistan e a Guantanamo. Sono davvero momenti epici per la democrazia. Peccato che l'America ne abbia ancora pochi di statisti come Sara Sewall e Obama.
Usa al Cairo:tortura porta a terrorismo
"Quando le persone sono torturate,quan-
do i manifestanti non violenti vengono
uccisi o arrestati, si ipotizza che non
ci sia una strada pacifica per esprime-
re le diverse opinioni:così i dissiden-
ti diventano terroristi,le democrazie
si erodono,le economie sfioriscono".
Così il sottosegretario di Stato Usa,
Sarah Sewall,il 10 febbraio, all'Ameri-
can University del Cairo,la stessa fre-
quentata da Giulio Regeni,parlando del-
le sfide economiche e di sicurezza che
l'Egitto si trova dinnanzi."Allontanare
l'ombra dell'estremismo violento",disse
Chi lo avrebbe mai detto che queste parole fossero uscite dalla bocca di un Sottosegretario di Stato degli Stati Uniti, dopo quello che Bush ci ha fatto vedere in Iraq, in Afganistan e a Guantanamo. Sono davvero momenti epici per la democrazia. Peccato che l'America ne abbia ancora pochi di statisti come Sara Sewall e Obama.
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Re: La morte di Regeni e l'Egitto di Abd al-Fattah al-Sisi
Segnalo l'articolo del Corriere che non dice quasi nulla
http://www.corriere.it/esteri/16_febbraio_14/amico-egiziano-giulio-temo-depistaggi-faida-servizi-regeni-amr-assaad-ea93a50a-d2fe-11e5-9081-3e79e8e2f15c.shtml
Altro articolo del Corriere
http://www.corriere.it/esteri/16_febbraio_13/regeni-fermato-agenti-egiziani-12b69a96-d251-11e5-be28-b2318c4bf6d8.shtml
I due articoli del NY Times, a cui si riferisce il Corriere:
http://www.nytimes.com/2016/02/08/world/middleeast/egypt-italy-giulio-regeni-cairo.html
http://www.nytimes.com/2016/02/13/world/middleeast/giulio-regeni-egypt-killing.html?_r=0
http://www.corriere.it/esteri/16_febbraio_14/amico-egiziano-giulio-temo-depistaggi-faida-servizi-regeni-amr-assaad-ea93a50a-d2fe-11e5-9081-3e79e8e2f15c.shtml
Altro articolo del Corriere
http://www.corriere.it/esteri/16_febbraio_13/regeni-fermato-agenti-egiziani-12b69a96-d251-11e5-be28-b2318c4bf6d8.shtml
I due articoli del NY Times, a cui si riferisce il Corriere:
http://www.nytimes.com/2016/02/08/world/middleeast/egypt-italy-giulio-regeni-cairo.html
http://www.nytimes.com/2016/02/13/world/middleeast/giulio-regeni-egypt-killing.html?_r=0
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Re: La morte di Regeni e l'Egitto di Abd al-Fattah al-Sisi
15/02/2016 09:21
Regeni, Egitto: servizi non coinvolti
Fonti del dipartimento egiziano dell'
Informazione smentiscono le notizie dei
media occidentali sul coinvolgimento di
agenti dell'Intelligence nel caso di
Giulio Regeni. Il ricercatore italiano
non sarebbe stato arrestato dai Servizi
prima della morte. Lo scrive l'agenzia
ufficiale Mena.
"Una grande squadra di indagine,incari-
cata di svelare i moventi dell'omicidio
dell'italiano,coopera pienamente con la
controparte italiana", i risultati sa-
ranno annunciati quando porteranno a
risultati utili", si legge in una nota.
E' credibile questa smentita? No! Mica i servizi portano il cappello. Un giovane ricercatore che si interessava di questioni sociali viene trovato morto e l'autopsia rivela che è stato torturato. Si dice che abbia avuto il sentore in qualche momento, di essere stato pedinato. Scriveva articoli sotto pseudonimo. Chi poteva avere interesse a torturarlo ed ucciderlo? Qualche formazione contraria ai movimenti che Regeni frequentava... Possiamo fare delle ipotesi investigative su chi, al di fuori della polizia, avesse interesse a strappare informazioni e notizie a questo giovane? La pista del serial killer porta al governo, vista la quantità di sparizioni di persone di cui si parla in Egitto. Si può capire che l'Egitto sia in guerra, ma ciò che non si capisce è l'uso che il governo faccia di quella guerra, se si trova un giovane italiano morto per le torture, dopo alcuni giorni dalla sparizione. Chiunque altro avrebbe chiesto un riscatto, e se per qualche altra ragione lo avesse ucciso, avrebbe fatto scomparire il corpo. Senza un corpo è difficile incriminare qualcuno di omicidio, e scavare una buca nel deserto o in un giardino, non è poi così tanto difficile. Portando il cadavere in un angolo notturno di una strada, intanto si vuole allontanare il cadavere dal posto dove è stato torturato ed ucciso, e poi si vuole cercare di addossare ad altri ignoti, e ad altre circostanze, la sua morte. E' in queste congetture che l'ipotesi dei servizi soddisfa molte più variabili. Senza dire delle pressioni che a livello governativo devono aver imposto agli assassini di trovare una soluzione che in primo luogo dimostrasse che Regeni era morto, altrimenti la pressione a livello politico inter statale, sarebbe salita con l'allungarsi del tempo della sparizione. Cosa che però ha portato a circostanze che non scagionano la polizia di Al Sisi, specie dopo che si è accertato delle torture, delle quali non si vuole parlare nei rapporti ufficiali, ma di cui ormai si sa già tutto.
Al Sisi non ha tante altre alternative: o consegna il responsabile di quella uccisione al magistrato italiano, oppure lui è il responsabile di quell'omicidio.
Credo che le autorità di governo italiane non possano dialogare e mantenere corretti rapporti con chi è responsabile dell'omicidio di un nostro giovane connazionale. Credo che un raffreddamento delle relazioni con l'Egitto sia doveroso ed indispensabile.
Ragioni di stato lo impediscono? Facciamo allora pagare all'Egitto un prezzo elevato perché capisca che non è quello il modo di trattare un giovane ricercatore italiano che aveva fatto della conoscenza una missione di vita.
Regeni, Egitto: servizi non coinvolti
Fonti del dipartimento egiziano dell'
Informazione smentiscono le notizie dei
media occidentali sul coinvolgimento di
agenti dell'Intelligence nel caso di
Giulio Regeni. Il ricercatore italiano
non sarebbe stato arrestato dai Servizi
prima della morte. Lo scrive l'agenzia
ufficiale Mena.
"Una grande squadra di indagine,incari-
cata di svelare i moventi dell'omicidio
dell'italiano,coopera pienamente con la
controparte italiana", i risultati sa-
ranno annunciati quando porteranno a
risultati utili", si legge in una nota.
E' credibile questa smentita? No! Mica i servizi portano il cappello. Un giovane ricercatore che si interessava di questioni sociali viene trovato morto e l'autopsia rivela che è stato torturato. Si dice che abbia avuto il sentore in qualche momento, di essere stato pedinato. Scriveva articoli sotto pseudonimo. Chi poteva avere interesse a torturarlo ed ucciderlo? Qualche formazione contraria ai movimenti che Regeni frequentava... Possiamo fare delle ipotesi investigative su chi, al di fuori della polizia, avesse interesse a strappare informazioni e notizie a questo giovane? La pista del serial killer porta al governo, vista la quantità di sparizioni di persone di cui si parla in Egitto. Si può capire che l'Egitto sia in guerra, ma ciò che non si capisce è l'uso che il governo faccia di quella guerra, se si trova un giovane italiano morto per le torture, dopo alcuni giorni dalla sparizione. Chiunque altro avrebbe chiesto un riscatto, e se per qualche altra ragione lo avesse ucciso, avrebbe fatto scomparire il corpo. Senza un corpo è difficile incriminare qualcuno di omicidio, e scavare una buca nel deserto o in un giardino, non è poi così tanto difficile. Portando il cadavere in un angolo notturno di una strada, intanto si vuole allontanare il cadavere dal posto dove è stato torturato ed ucciso, e poi si vuole cercare di addossare ad altri ignoti, e ad altre circostanze, la sua morte. E' in queste congetture che l'ipotesi dei servizi soddisfa molte più variabili. Senza dire delle pressioni che a livello governativo devono aver imposto agli assassini di trovare una soluzione che in primo luogo dimostrasse che Regeni era morto, altrimenti la pressione a livello politico inter statale, sarebbe salita con l'allungarsi del tempo della sparizione. Cosa che però ha portato a circostanze che non scagionano la polizia di Al Sisi, specie dopo che si è accertato delle torture, delle quali non si vuole parlare nei rapporti ufficiali, ma di cui ormai si sa già tutto.
Al Sisi non ha tante altre alternative: o consegna il responsabile di quella uccisione al magistrato italiano, oppure lui è il responsabile di quell'omicidio.
Credo che le autorità di governo italiane non possano dialogare e mantenere corretti rapporti con chi è responsabile dell'omicidio di un nostro giovane connazionale. Credo che un raffreddamento delle relazioni con l'Egitto sia doveroso ed indispensabile.
Ragioni di stato lo impediscono? Facciamo allora pagare all'Egitto un prezzo elevato perché capisca che non è quello il modo di trattare un giovane ricercatore italiano che aveva fatto della conoscenza una missione di vita.
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Re: La morte di Regeni e l'Egitto di Abd al-Fattah al-Sisi
L'articolo de La Repubblica (CARLO BONINI E GIULIANO FOSCHINI) documenta alcune dichiarazioni dei Tutor di Regeni a Roma e a Cambridge, da cui trae lo spunto per una idea che esprime così:
L'OSSESSIONE DEI SERVIZI
Non è difficile immaginare, dunque, perché il lavoro accademico di Giulio Regeni possa essere diventato un potente carburante della paranoia degli apparati egiziani. A maggior ragione se quel lavoro - come accade nel mondo accademico - viene condiviso e ha, sia pure in modo limitato, una sua circolazione non necessariamente solo universitaria. Quindi, la possibilità di essere rubato o intercettato, non fosse altro in un Paese dove il regime fa del controllo sistematico delle comunicazioni una religione.
http://www.repubblica.it/esteri/2016/02/15/news/giulio_tradito_dai_suoi_report_sui_gruppi_di_opposizione_intercettati_dagli_apparati_-133450148/?ref=HREC1-1
Le smentite dei servizi egiziani, non riescono proprio a smentire nulla. Se non trovano un altro improbabile colpevole, gli indizi su di loro sono ormai prove!
L'OSSESSIONE DEI SERVIZI
Non è difficile immaginare, dunque, perché il lavoro accademico di Giulio Regeni possa essere diventato un potente carburante della paranoia degli apparati egiziani. A maggior ragione se quel lavoro - come accade nel mondo accademico - viene condiviso e ha, sia pure in modo limitato, una sua circolazione non necessariamente solo universitaria. Quindi, la possibilità di essere rubato o intercettato, non fosse altro in un Paese dove il regime fa del controllo sistematico delle comunicazioni una religione.
http://www.repubblica.it/esteri/2016/02/15/news/giulio_tradito_dai_suoi_report_sui_gruppi_di_opposizione_intercettati_dagli_apparati_-133450148/?ref=HREC1-1
Le smentite dei servizi egiziani, non riescono proprio a smentire nulla. Se non trovano un altro improbabile colpevole, gli indizi su di loro sono ormai prove!
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Re: La morte di Regeni e l'Egitto di Abd al-Fattah al-Sisi
16/02/2016 14:18
Regeni, famiglia: "Non era dei Servizi"
La famiglia Regeni, attraverso il pro-
prio legale, "smentisce categoricamente
ed inequivocabilmente che Giulio sia
stato un agente o un collaboratore di
qualsiasi servizio segreto, italiano o
straniero".
"Provare ad avvalorare l'ipotesi che
Giulio Regeni fosse un uomo al servizio
dell'intelligence - prosegue la fami-
glia - significa offendere la memoria
di un giovane universitario che aveva
fatto della ricerca sul campo una le-
gittima ambizione di studio e di vita".
il riferimento è a questo articolo de Il Giornale
http://www.ilgiornale.it/news/mondo/i-lavori-regeni-pista-dellintelligence-1225307.html
Questione difficile da appurare per la natura stessa di quel genere di attività, ma non tale da giustificare tortura e omicidio.
Regeni, famiglia: "Non era dei Servizi"
La famiglia Regeni, attraverso il pro-
prio legale, "smentisce categoricamente
ed inequivocabilmente che Giulio sia
stato un agente o un collaboratore di
qualsiasi servizio segreto, italiano o
straniero".
"Provare ad avvalorare l'ipotesi che
Giulio Regeni fosse un uomo al servizio
dell'intelligence - prosegue la fami-
glia - significa offendere la memoria
di un giovane universitario che aveva
fatto della ricerca sul campo una le-
gittima ambizione di studio e di vita".
il riferimento è a questo articolo de Il Giornale
http://www.ilgiornale.it/news/mondo/i-lavori-regeni-pista-dellintelligence-1225307.html
Questione difficile da appurare per la natura stessa di quel genere di attività, ma non tale da giustificare tortura e omicidio.
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Re: La morte di Regeni e l'Egitto di Abd al-Fattah al-Sisi
18/02/2016 19:05
Cairo: presto identità killer Regeni
"La procura egiziana si sta avvicinando
all'identificazione dell'assassino" del
giovane ricercatore friulano, Giulio
Regeni, torturato e ucciso in Egitto.
Lo scrive il sito web 'Youm7'.
"La procura di Giza sud sta portando
avanti gli sforzi per svelare i misteri
e le circostanze" della morte del 28en-
ne italiano, riferisce il portale egi-
ziano, che parla di "importanti indizi
raccolti dopo aver ricevuto il rapporto
medico e un resoconto dalle chiamate in
entrata e uscita" (dal telefono, ndr)
di Regeni.
Adesso vediamo quale scenario riusciranno ad escogitare gli ispettori ed i magistrati egiziani.
Cairo: presto identità killer Regeni
"La procura egiziana si sta avvicinando
all'identificazione dell'assassino" del
giovane ricercatore friulano, Giulio
Regeni, torturato e ucciso in Egitto.
Lo scrive il sito web 'Youm7'.
"La procura di Giza sud sta portando
avanti gli sforzi per svelare i misteri
e le circostanze" della morte del 28en-
ne italiano, riferisce il portale egi-
ziano, che parla di "importanti indizi
raccolti dopo aver ricevuto il rapporto
medico e un resoconto dalle chiamate in
entrata e uscita" (dal telefono, ndr)
di Regeni.
Adesso vediamo quale scenario riusciranno ad escogitare gli ispettori ed i magistrati egiziani.
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Re: La morte di Regeni e l'Egitto di Abd al-Fattah al-Sisi
18/02/2016 20:24
Regeni,fonti Giza: è stata fratellanza
Giulio Regeni "sarebbe stato ucciso da
agenti segreti sotto copertura,molto
probabilmente appartenenti alla confra-
ternita terrorista dei Fratelli musul-
mani per imbarazzare il governo egizia-
no". Lo scrive il quotidiano filo-
governativo egiziano Alyoum7 online ci-
tando fonti vicine alla procura egizia-
na che indaga sul caso.
Le stesse fonti aggiungono che "il pro-
curatore egiziano e la sua controparte
italiana stanno raccogliendo tutti gli
elementi possibili per individuare
l'autore del crimine".
Mi pareva che non dovesse venir fuori qualche cosa che non fosse imbarazzante per il governo egiziano. Loro dicono che è stata la fratellanza ad uccidere il giovane italiano per mettere in imbarazzo al Sisi, ma loro, quelli che parlano, sono Al Sisi.
Regeni,fonti Giza: è stata fratellanza
Giulio Regeni "sarebbe stato ucciso da
agenti segreti sotto copertura,molto
probabilmente appartenenti alla confra-
ternita terrorista dei Fratelli musul-
mani per imbarazzare il governo egizia-
no". Lo scrive il quotidiano filo-
governativo egiziano Alyoum7 online ci-
tando fonti vicine alla procura egizia-
na che indaga sul caso.
Le stesse fonti aggiungono che "il pro-
curatore egiziano e la sua controparte
italiana stanno raccogliendo tutti gli
elementi possibili per individuare
l'autore del crimine".
Mi pareva che non dovesse venir fuori qualche cosa che non fosse imbarazzante per il governo egiziano. Loro dicono che è stata la fratellanza ad uccidere il giovane italiano per mettere in imbarazzo al Sisi, ma loro, quelli che parlano, sono Al Sisi.
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Re: La morte di Regeni e l'Egitto di Abd al-Fattah al-Sisi
L'ANSA su questa notizia, da molta informazione:
http://www.ansa.it/sito/notizie/politica/2016/02/15/giulio-regeni-si-indaga-su-30-contatti-lavoro-chiave-delitto_395a24a4-74d2-4b02-8467-636fd95c5093.html
Si insiste sul fatto che la fratellanza abbia voluto mettere in cattiva luce il governo egiziano, ma anche che qualcuno potrebbe aver utilizzato i report dello studente, per altri scopi non accademici . Insomma, si prepara un quadro che assolva il governo egiziano. Ora si tratta di vedere quanto forte sarà questo tentativo e cosa dirà la magistratura italiana che segue il caso.
http://www.ansa.it/sito/notizie/politica/2016/02/15/giulio-regeni-si-indaga-su-30-contatti-lavoro-chiave-delitto_395a24a4-74d2-4b02-8467-636fd95c5093.html
Si insiste sul fatto che la fratellanza abbia voluto mettere in cattiva luce il governo egiziano, ma anche che qualcuno potrebbe aver utilizzato i report dello studente, per altri scopi non accademici . Insomma, si prepara un quadro che assolva il governo egiziano. Ora si tratta di vedere quanto forte sarà questo tentativo e cosa dirà la magistratura italiana che segue il caso.
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Re: La morte di Regeni e l'Egitto di Abd al-Fattah al-Sisi
Questo è ciò che dice il Professor David Runciman, nell'intervista:
«Io sono il capo del dipartimento di Politica e Studi internazionali e questo include il centro per gli Studi dello sviluppo dove lavorava Giulio. Ho la supervisione di tutti gli studenti che lavorano all’estero, sappiamo delle ricerche che conducono e ci assicuriamo che si tratti di lavoro accademico convenzionale, ho avuto questo ruolo con Giulio, ed eravamo consapevoli che stava lavorando anche con l’American University in Cairo».
Il link all'articolo del Corriere:
http://www.corriere.it/cronache/16_febbraio_20/regeni-non-faceva-ricerca-politica-a9ea7f4c-d74f-11e5-a4d1-c8704a1e2204.shtml
Si lavora più per insabbiare che per scoprire...
«Io sono il capo del dipartimento di Politica e Studi internazionali e questo include il centro per gli Studi dello sviluppo dove lavorava Giulio. Ho la supervisione di tutti gli studenti che lavorano all’estero, sappiamo delle ricerche che conducono e ci assicuriamo che si tratti di lavoro accademico convenzionale, ho avuto questo ruolo con Giulio, ed eravamo consapevoli che stava lavorando anche con l’American University in Cairo».
Il link all'articolo del Corriere:
http://www.corriere.it/cronache/16_febbraio_20/regeni-non-faceva-ricerca-politica-a9ea7f4c-d74f-11e5-a4d1-c8704a1e2204.shtml
Si lavora più per insabbiare che per scoprire...
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Re: La morte di Regeni e l'Egitto di Abd al-Fattah al-Sisi
Una dichiarazione di Renzi che annotiamo diligentemente.
0/02/2016 21:18
Renzi: verità su Regeni,non arretriamo
Anticipazioni dell'intervento di Renzi
domani all'Assemblea del Pd.
Caso Regeni: "Non faremo nessun passo
indietro" sulla verità, "abbiamo pro-
messo ai genitori di Giulio che saremmo
andati fino in fondo".
0/02/2016 21:18
Renzi: verità su Regeni,non arretriamo
Anticipazioni dell'intervento di Renzi
domani all'Assemblea del Pd.
Caso Regeni: "Non faremo nessun passo
indietro" sulla verità, "abbiamo pro-
messo ai genitori di Giulio che saremmo
andati fino in fondo".
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Re: La morte di Regeni e l'Egitto di Abd al-Fattah al-Sisi
la notizia
21/02/2016 11:24
Renzi:non dimentichiamo Solesin, Regeni
Matteo Renzi apre l'Assemblea nazionale
del Pd ricordando Valeria Solesin e
Giulio Regeni,i due giovani ricercato-
ri italiani, morti a Parigi la prima,al
Cairo il secondo. Ha sottolineato l'im-
portanza dell'amicizia con l'Egitto,
strategico nella lotta all'Isis,ma sul-
la morte di Regeni "pretendiamo la ve-
rità", ha detto il segretario del Pd.
Renzi ha rivendicato l'importanza delle
primarie, "grande partecipazione di po-
polo" a Milano e l'abbassamento delle
tasse: "E' il Pd il partito che le ha
abbassate, non il centrodestra".
Abbiamo proprio dei begli amici...caro Rossoverde.
Ti piace che Renzi ti ha abbassato le tasse, sei contento?
Un saluto.
21/02/2016 11:24
Renzi:non dimentichiamo Solesin, Regeni
Matteo Renzi apre l'Assemblea nazionale
del Pd ricordando Valeria Solesin e
Giulio Regeni,i due giovani ricercato-
ri italiani, morti a Parigi la prima,al
Cairo il secondo. Ha sottolineato l'im-
portanza dell'amicizia con l'Egitto,
strategico nella lotta all'Isis,ma sul-
la morte di Regeni "pretendiamo la ve-
rità", ha detto il segretario del Pd.
Renzi ha rivendicato l'importanza delle
primarie, "grande partecipazione di po-
polo" a Milano e l'abbassamento delle
tasse: "E' il Pd il partito che le ha
abbassate, non il centrodestra".
Abbiamo proprio dei begli amici...caro Rossoverde.
Ti piace che Renzi ti ha abbassato le tasse, sei contento?
Un saluto.
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Re: La morte di Regeni e l'Egitto di Abd al-Fattah al-Sisi
Ma guarda un po cosa si vanno a inventare i poliziotti egiziani. Cercando accuratamente di indagare in casa loro, potrebbero facilmente trovare nome e cognome dei suoi assassini, solo dai verbali di chi lo ha arrestato e torturato a morte.
24/02/2016 15:16
Regeni,Cairo:vendetta possibile movente
Un omicidio premeditato per una vendet-
ta dovuta a motivi personali. E' una
delle ipotesi possibili, secondo un co-
municato del ministero degli Interni
del Cairo, per la morte di Giulio Rege-
ni, il ricercatore ucciso in Egitto.
Le indagini avrebbero accertato che la
vittima aveva numerose relazioni con
abitanti del quartiere in cui viveva.Le
forze di sicurezza egiziane "lavorano
intensamente", "indagando sui collega-
menti della vittima",recita il comuni-
cato, sottolineando la collaborazione
con gli investigatori italiani.
Bella collaborazione quella degli investigatori italiani che stanno sempre zitti, e non dicono nulla, mentre qualche loro impressione sarebbe altrettanto utile per capire come stanno le cose.
E' proprio vero che ci sono molti ispettori, e pochi Sherlock Holmes, specie quando devono far finta di fare indagini accurate, ma in realtà, lavorando alacremente per depistaggi.
Non è che i nostri ispettori siano meno bravi di quegli egiziani, in fatto di depistaggi. Abbiamo avuto modo di conoscerli da Ustica alla fine degli anni di piombo. E a quanto pare potrebbero essere ancora tra i migliori.
24/02/2016 15:16
Regeni,Cairo:vendetta possibile movente
Un omicidio premeditato per una vendet-
ta dovuta a motivi personali. E' una
delle ipotesi possibili, secondo un co-
municato del ministero degli Interni
del Cairo, per la morte di Giulio Rege-
ni, il ricercatore ucciso in Egitto.
Le indagini avrebbero accertato che la
vittima aveva numerose relazioni con
abitanti del quartiere in cui viveva.Le
forze di sicurezza egiziane "lavorano
intensamente", "indagando sui collega-
menti della vittima",recita il comuni-
cato, sottolineando la collaborazione
con gli investigatori italiani.
Bella collaborazione quella degli investigatori italiani che stanno sempre zitti, e non dicono nulla, mentre qualche loro impressione sarebbe altrettanto utile per capire come stanno le cose.
E' proprio vero che ci sono molti ispettori, e pochi Sherlock Holmes, specie quando devono far finta di fare indagini accurate, ma in realtà, lavorando alacremente per depistaggi.
Non è che i nostri ispettori siano meno bravi di quegli egiziani, in fatto di depistaggi. Abbiamo avuto modo di conoscerli da Ustica alla fine degli anni di piombo. E a quanto pare potrebbero essere ancora tra i migliori.
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Re: La morte di Regeni e l'Egitto di Abd al-Fattah al-Sisi
24/02/2016 15:49
Gentiloni: da Egitto verità su Regeni
"L'Italia chiede semplicemente ad un
paese alleato la verità e la punizione
dei colpevoli" per la fine atroce di
Giulio Regeni, torturato e barbaramente
ucciso. Non ci accontenteremo di una
verità di comodo né di piste improbabi-
bili, come quelle evocate oggi dal Cai-
ro".
Lo ha detto il ministro degli Esteri
Paolo Gentiloni in un question time al-
la Camera. "Il passare del tempo non ci
farà desistere", ha concluso, "Lo dob-
biamo alla famiglia e alla dignità del
nostro Paese".
Gentiloni deve spiegare perché dice quello che dice.
Non si fida degli egiziani pur chiamandoli alleati?
Cosa dicono i nostri magistrati-investigatori-poliziotti che stanno indagando con loro. Li ha sentiti?
Queste sue cose di principio non sono risposte vere, ma solo giri di parole per non dire nulla. Un vero diplomatico!
Gentiloni: da Egitto verità su Regeni
"L'Italia chiede semplicemente ad un
paese alleato la verità e la punizione
dei colpevoli" per la fine atroce di
Giulio Regeni, torturato e barbaramente
ucciso. Non ci accontenteremo di una
verità di comodo né di piste improbabi-
bili, come quelle evocate oggi dal Cai-
ro".
Lo ha detto il ministro degli Esteri
Paolo Gentiloni in un question time al-
la Camera. "Il passare del tempo non ci
farà desistere", ha concluso, "Lo dob-
biamo alla famiglia e alla dignità del
nostro Paese".
Gentiloni deve spiegare perché dice quello che dice.
Non si fida degli egiziani pur chiamandoli alleati?
Cosa dicono i nostri magistrati-investigatori-poliziotti che stanno indagando con loro. Li ha sentiti?
Queste sue cose di principio non sono risposte vere, ma solo giri di parole per non dire nulla. Un vero diplomatico!
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Re: La morte di Regeni e l'Egitto di Abd al-Fattah al-Sisi
Su La Repubblica Gentiloni viene discolpato dalle mie accuse:
IL CAIRO - Gli agenti italiani impegnati al Cairo nelle indagini sulla morte di Giulio Regeni "devono avere accesso a tutti i documenti sonori e filmati, ai referti medici e a tutti gli atti del processo nelle mani della procura di Giza". Lo ha detto il ministro degli Esteri Paolo Gentiloni rispondendo al question time di Sinistra Italiana alla Camera. "Il governo - ha continuato il titolare della Farnesina - trasmetterà richieste specifiche su questo attraverso i canali diplomatici. Lo dobbiamo alla famiglia di Regeni e alla dignità del nostro Paese".
Non posso che prenderne atto con soddisfazione. Ma a me Gentiloni pare "Moscio" con gli egiziani, ed i miei preconcetti non lo aiutano ad essermi simpatico. Spero di sbagliarmi.
IL CAIRO - Gli agenti italiani impegnati al Cairo nelle indagini sulla morte di Giulio Regeni "devono avere accesso a tutti i documenti sonori e filmati, ai referti medici e a tutti gli atti del processo nelle mani della procura di Giza". Lo ha detto il ministro degli Esteri Paolo Gentiloni rispondendo al question time di Sinistra Italiana alla Camera. "Il governo - ha continuato il titolare della Farnesina - trasmetterà richieste specifiche su questo attraverso i canali diplomatici. Lo dobbiamo alla famiglia di Regeni e alla dignità del nostro Paese".
Non posso che prenderne atto con soddisfazione. Ma a me Gentiloni pare "Moscio" con gli egiziani, ed i miei preconcetti non lo aiutano ad essermi simpatico. Spero di sbagliarmi.
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Re: La morte di Regeni e l'Egitto di Abd al-Fattah al-Sisi
Penso che ci fermeremo qui...
"Gli sono state strappate un’unghia della mano e una del piede, mozzate le parti superiori delle orecchie, numerosi tagli (con un punteruolo o un taglierino) sono stati inferti su torace, braccia, gambe e la pianta dei piedi. Su una coscia c’è un segno compatibile con la bruciatura di sigaretta. Mistero su chi abbia fatto tutto questo. E affinché la verità non venga insabbiata, ieri pomeriggio una delegazione di Amnesty International Italia ha incontrato l’ambasciatore egiziano a Roma. Ma il giallo, oltre all’imbarazzo diplomatico per la scarsa collaborazione del Cairo, resta irrisolto"
http://www.lastampa.it/2016/02/26/italia/cronache/giulio-regeni-temo-di-essere-stato-schedato-chi-mi-ha-fotografato-non-era-un-reporter-uPlueOYEk2OpltErBs8GDO/pagina.html
"Gli sono state strappate un’unghia della mano e una del piede, mozzate le parti superiori delle orecchie, numerosi tagli (con un punteruolo o un taglierino) sono stati inferti su torace, braccia, gambe e la pianta dei piedi. Su una coscia c’è un segno compatibile con la bruciatura di sigaretta. Mistero su chi abbia fatto tutto questo. E affinché la verità non venga insabbiata, ieri pomeriggio una delegazione di Amnesty International Italia ha incontrato l’ambasciatore egiziano a Roma. Ma il giallo, oltre all’imbarazzo diplomatico per la scarsa collaborazione del Cairo, resta irrisolto"
http://www.lastampa.it/2016/02/26/italia/cronache/giulio-regeni-temo-di-essere-stato-schedato-chi-mi-ha-fotografato-non-era-un-reporter-uPlueOYEk2OpltErBs8GDO/pagina.html
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Re: La morte di Regeni e l'Egitto di Abd al-Fattah al-Sisi
Lo avevamo capito!
26/02/2016 18:24
Pm Roma: Regeni ucciso per sue ricerche
Giulio Regeni è stato ucciso da profes-
sionisti della tortura, persone esperte
in crudeltà. Arriva dalla procura di
Roma la smentita sulle ricostruzioni
fornite dall'Egitto per la morte del
ricercatore italiano.
Sarebbero da escludere le ipotesi giun-
te dal Cairo secondo cui Regeni sarebbe
stato ucciso da criminali di strada o
per una questione legata ai rapporti
intrattenuti dal giovane. Non emergono
poi legami con servizi segreti ma che
invece l'omicidio sia collegato alla
sua attività di ricercatore.
Adesso però ci vuole una forte azione del governo contro Il Cairo, e lo si deve fare con l'Europa.
Nasser non andava bene ad europei e ad americani, ma questo Al Sisi, si! Proprio come non andava bene Assad ed il figlio di Assad, mentre Erdogan e Salman sono governanti perfetti per questo occidente...
Lascio a voi ulteriori commenti!
26/02/2016 18:24
Pm Roma: Regeni ucciso per sue ricerche
Giulio Regeni è stato ucciso da profes-
sionisti della tortura, persone esperte
in crudeltà. Arriva dalla procura di
Roma la smentita sulle ricostruzioni
fornite dall'Egitto per la morte del
ricercatore italiano.
Sarebbero da escludere le ipotesi giun-
te dal Cairo secondo cui Regeni sarebbe
stato ucciso da criminali di strada o
per una questione legata ai rapporti
intrattenuti dal giovane. Non emergono
poi legami con servizi segreti ma che
invece l'omicidio sia collegato alla
sua attività di ricercatore.
Adesso però ci vuole una forte azione del governo contro Il Cairo, e lo si deve fare con l'Europa.
Nasser non andava bene ad europei e ad americani, ma questo Al Sisi, si! Proprio come non andava bene Assad ed il figlio di Assad, mentre Erdogan e Salman sono governanti perfetti per questo occidente...
Lascio a voi ulteriori commenti!
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Re: La morte di Regeni e l'Egitto di Abd al-Fattah al-Sisi
pillole di nulla!
02/03/2016 19:06
Regeni: Cairo consegna primi documenti
L'ambasciata italiana al Cairo ha rice-
vuto dal ministero degli Esteri egizia-
no alcuni dei materiali investigativi
richiesti dal governo italiano sul caso
Regeni. Lo riferisce la Farnesina.
I materiali sono stati subito messi a
disposizione del team investigativo
italiano che opera al Cairo su mandato
della Procura della Repubblica di Roma.
Si tratta di informazioni su interroga-
tori di testimoni, sul traffico del
cellulare di Regeni e una parziale sin-
tesi degli elementi emersi dall'auto-
psia.
E passa il tempo!
02/03/2016 19:06
Regeni: Cairo consegna primi documenti
L'ambasciata italiana al Cairo ha rice-
vuto dal ministero degli Esteri egizia-
no alcuni dei materiali investigativi
richiesti dal governo italiano sul caso
Regeni. Lo riferisce la Farnesina.
I materiali sono stati subito messi a
disposizione del team investigativo
italiano che opera al Cairo su mandato
della Procura della Repubblica di Roma.
Si tratta di informazioni su interroga-
tori di testimoni, sul traffico del
cellulare di Regeni e una parziale sin-
tesi degli elementi emersi dall'auto-
psia.
E passa il tempo!
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Re: La morte di Regeni e l'Egitto di Abd al-Fattah al-Sisi
D- ci sono alcune lesioni sul corpo di Giulio che appaiono indicare in modo incontrovertibile i segni della tortura. Unghie strappate, porzioni di tessuto mancanti dai padiglioni delle orecchie.
R.- “Sulle unghie e alle lesioni alle orecchie si è creato un equivoco: sono stati i medici legali egiziani ad asportare le une e le altre per poter effettuare esami accurati. Nel caso delle unghie si voleva verificare se contenessero tracce che potevano far risalire o dimostrare una colluttazione”.
Prima aveva risposto:
- “Io non immagino niente. E non ho idee. Faccio il pubblico ministero e sto alle prove che riesco a raccogliere”.
Farà carriera, questo giovane magistrato che non ha idee e che si attiene solo alle prove che gli fanno raccogliere.
Questo procuratore aggiunto di Giza, si chiama Hossam Nassar, ricordiamocelo per vedere cosa farà e che tipo di carriera avrà.
Il link dell'articolo
http://www.repubblica.it/esteri/2016/03/08/news/egitto_il_magistrato_regeni_morto_un_giorno_prima_del_ritrovamento_troveremo_gli_assassini_-135020248/?ref=HREC1-5
R.- “Sulle unghie e alle lesioni alle orecchie si è creato un equivoco: sono stati i medici legali egiziani ad asportare le une e le altre per poter effettuare esami accurati. Nel caso delle unghie si voleva verificare se contenessero tracce che potevano far risalire o dimostrare una colluttazione”.
Prima aveva risposto:
- “Io non immagino niente. E non ho idee. Faccio il pubblico ministero e sto alle prove che riesco a raccogliere”.
Farà carriera, questo giovane magistrato che non ha idee e che si attiene solo alle prove che gli fanno raccogliere.
Questo procuratore aggiunto di Giza, si chiama Hossam Nassar, ricordiamocelo per vedere cosa farà e che tipo di carriera avrà.
Il link dell'articolo
http://www.repubblica.it/esteri/2016/03/08/news/egitto_il_magistrato_regeni_morto_un_giorno_prima_del_ritrovamento_troveremo_gli_assassini_-135020248/?ref=HREC1-5
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Re: La morte di Regeni e l'Egitto di Abd al-Fattah al-Sisi
per quello che può valere una notizia così confusa...
12/03/2016 15:29
Regeni,spunta video litigio con giovane
Ventiquattro ore prima della sua scom-
parsa,Regeni avrebbe incontrato un gio-
vane con il quale avrebbe litigato,die-
tro l'edificio del consolato d'Italia
del Cairo.Lo scrive il sito di Youm7,
citando fonti della sicurezza egiziana.
Secondo il sito i due sarebbero stati
inquadrati da una telecamera.Sono in
corso indagini per rintracciare il
giovane.Un'amica di Giulio, Hoda Kamel,
dell'Egyptian Center for Economic and
Social Rights, parla di infiltrazioni
dei servizi segreti nel sindacato e i-
potizza che Giulio sia stato "venduto".
Memorizziamola e poi vedremo dove vuole andare a parare.
Nel sindacato non c'è dubbio che ci siano servizi segreti infiltrati, in uno stato di polizia. Quello che ci devono spiegare è: cosa significa venduto, a chi, con quale valore, perché...
12/03/2016 15:29
Regeni,spunta video litigio con giovane
Ventiquattro ore prima della sua scom-
parsa,Regeni avrebbe incontrato un gio-
vane con il quale avrebbe litigato,die-
tro l'edificio del consolato d'Italia
del Cairo.Lo scrive il sito di Youm7,
citando fonti della sicurezza egiziana.
Secondo il sito i due sarebbero stati
inquadrati da una telecamera.Sono in
corso indagini per rintracciare il
giovane.Un'amica di Giulio, Hoda Kamel,
dell'Egyptian Center for Economic and
Social Rights, parla di infiltrazioni
dei servizi segreti nel sindacato e i-
potizza che Giulio sia stato "venduto".
Memorizziamola e poi vedremo dove vuole andare a parare.
Nel sindacato non c'è dubbio che ci siano servizi segreti infiltrati, in uno stato di polizia. Quello che ci devono spiegare è: cosa significa venduto, a chi, con quale valore, perché...
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Re: La morte di Regeni e l'Egitto di Abd al-Fattah al-Sisi
Non sapevo che il Parlamento Europeo avesse fatto una risoluzione sul caso Regeni.
Abdel Aal si adoperi a far chiarire la vicenda della morte sotto tortura del povero Regeni, piuttosto che polemizzare con un Parlamento più libero del suo.
la notizia
12/03/2016 22:19
Regeni, Egitto: Ue strumentalizza
Ali Abdel Aal, presidente del Parlamen-
to egiziano, critica la risoluzione
dell'Europarlamento di Strasburgo sul-
l'omicidio del ricercatore italiano Re-
geni, in cui si afferma che non si è
trattato di un "incidente isolato", ma
del più recente di una serie di episodi
di "tortura, morti in carcere e spari-
zioni forzate" in Egitto.
Per Abdel Aal, che non esita a parlare
di "incidente strumentalizzato", la ri-
soluzione "viola principi di democrazia
e osservanza della sovranità" altrui.
Abdel Aal si adoperi a far chiarire la vicenda della morte sotto tortura del povero Regeni, piuttosto che polemizzare con un Parlamento più libero del suo.
la notizia
12/03/2016 22:19
Regeni, Egitto: Ue strumentalizza
Ali Abdel Aal, presidente del Parlamen-
to egiziano, critica la risoluzione
dell'Europarlamento di Strasburgo sul-
l'omicidio del ricercatore italiano Re-
geni, in cui si afferma che non si è
trattato di un "incidente isolato", ma
del più recente di una serie di episodi
di "tortura, morti in carcere e spari-
zioni forzate" in Egitto.
Per Abdel Aal, che non esita a parlare
di "incidente strumentalizzato", la ri-
soluzione "viola principi di democrazia
e osservanza della sovranità" altrui.
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Re: La morte di Regeni e l'Egitto di Abd al-Fattah al-Sisi
l ministero dell'Interno parla di una "banda specializzata in sequestri di stranieri", che operava con divise della polizia. In casa loro "ritrovato il portafoglio" del ricercatore, e spunta una foto con i documenti di identità, carte di credito, effetti personali. Dubbi degli inquirenti italiani
http://www.repubblica.it/esteri/2016/03/24/news/egitto_5_uccisi_polizia_legati_a_omicidio_regeni-136219764/?ref=HREA-1
Ora è lampante: sono stati agenti del governo egiziano che hanno sequestrato, torturato e ucciso, Regeni. E per costruire le false prove, hanno ucciso cinque ignari cittadini egiziani, accusati di averlo sequestrato e ucciso, che non potranno fornire la loro versione, perché così è stato deciso da Al Sisi.
Aver fatto ritrovare il passaporto di Regeni è la farsa di regime che vorrebbero rappresentarci. Se la tengano, la loro farsa, e la famiglia denunci Al Sisi alle autorità italiane come il responsabile della morte del loro figlio e come autore di tutti i depistaggi che ne sono derivati. Un potere, qualunque esso sia, non può attentare alla verità in modo così meschino e funesto. Coprendosi di altri crimini: quelli dei cinque egiziani uccisi per costituire la falsa prova del loro coinvolgimento nella tortura e nell'uccisione di Regeni.
Per una estorsione si custodisce l'ostaggio. Per torturarlo ed alla fine ammazzarlo occorre essere dei servizi segreti di uno stato che usa correntemente quelle pratiche assassine. Che poi è quello che si dice, del governo e della polizia egiziana di Al Sisi.
Il nostro governo se ne guardi bene d'avvallare questa messa in scena che è persino peggio del pur grave omicidio di Regeni, e la nostra magistratura alzi il livello delle indagini. Chi cercherà una medaglia, tra i poliziotti che hanno ucciso quei cinque, sarà del gruppo di quei poliziotti che hanno torturato ed assassinato Regeni. Incominciate a mandare a lui, e a chi lo ha mandato a compiere quel nuovo massacro, un avviso di garanzia, e vediamo cosa succede!
http://www.repubblica.it/esteri/2016/03/24/news/egitto_5_uccisi_polizia_legati_a_omicidio_regeni-136219764/?ref=HREA-1
Ora è lampante: sono stati agenti del governo egiziano che hanno sequestrato, torturato e ucciso, Regeni. E per costruire le false prove, hanno ucciso cinque ignari cittadini egiziani, accusati di averlo sequestrato e ucciso, che non potranno fornire la loro versione, perché così è stato deciso da Al Sisi.
Aver fatto ritrovare il passaporto di Regeni è la farsa di regime che vorrebbero rappresentarci. Se la tengano, la loro farsa, e la famiglia denunci Al Sisi alle autorità italiane come il responsabile della morte del loro figlio e come autore di tutti i depistaggi che ne sono derivati. Un potere, qualunque esso sia, non può attentare alla verità in modo così meschino e funesto. Coprendosi di altri crimini: quelli dei cinque egiziani uccisi per costituire la falsa prova del loro coinvolgimento nella tortura e nell'uccisione di Regeni.
Per una estorsione si custodisce l'ostaggio. Per torturarlo ed alla fine ammazzarlo occorre essere dei servizi segreti di uno stato che usa correntemente quelle pratiche assassine. Che poi è quello che si dice, del governo e della polizia egiziana di Al Sisi.
Il nostro governo se ne guardi bene d'avvallare questa messa in scena che è persino peggio del pur grave omicidio di Regeni, e la nostra magistratura alzi il livello delle indagini. Chi cercherà una medaglia, tra i poliziotti che hanno ucciso quei cinque, sarà del gruppo di quei poliziotti che hanno torturato ed assassinato Regeni. Incominciate a mandare a lui, e a chi lo ha mandato a compiere quel nuovo massacro, un avviso di garanzia, e vediamo cosa succede!
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Re: La morte di Regeni e l'Egitto di Abd al-Fattah al-Sisi
25/03/2016 14:44
Regeni, Cairo:ucciso perché ribellatosi
Sorella e moglie del capo della banda
di criminali indicata dalle autorità
egiziane come responsabile della tortu-
ra a morte di Giulio Regeni hanno so-
stenuto,in una deposizione,che il gio-
vane ricercatore friulano è stato ucci-
so perché resisteva alla rapina.Lo ha
comunicato la Procura egiziana.
Le donne "hanno confermato che l'accu-
sato ha effettivamente commesso l'atto
ma non per ucciderlo,bensì per derubar-
lo"."La vittima però ha resistito,cosa
che ha spinto l'accusato e i suoi com-
pari ad aggredirlo.
Siamo alla più totale e stupida evidenza. Dopo avere ammazzato il marito ed altre quattro persone, voglio vedere cosa si possono far firmare a due donne minacciate, dei poliziotti che per strappare notizie, sequestrano e uccidono Regeni.
Per fortuna, Palazzo Chigi chiede di andare avanti con le indagini, ma se anche non lo chiedesse, non vedo come la magistratura italiana possa avvalorare simili demenze infantili.
25/03/2016 15:22
Regeni, P. Chigi: andare fino in fondo
"Il caso non è affatto chiuso. Non c'è
alcun elemento certo che confermi che
siano stati loro".
Inquirenti italiani impegnati nell'in-
chiesta sulla morte di Regeni,sollevano
dubbi sulla 'svolta' venuta dall'Egit-
to, ricordando che le autorità italiane
sono ancora in attesa di ricevere dal
Cairo fondamentali documenti e atti
dell'inchiesta egiziana.Fonti di Palaz-
zo Chigi fanno sapere di seguire da vi-
cino gli sviluppi della vicenda.Il go-
verno è pronto a andare fino in fondo
per far luce sulla morte del giovane.
Non solo non devono essere stati loro, ma chi li ha uccisi, e non sappiamo in quale circostanze i fatti siano accaduti, devono essere gli stessi assassini di Regeni.
"Gli investigatori italiani presenti in Egitto sono stati informati dalla polizia egiziana dell'uccisione dei membri della banda ma al termine dell'incontro hanno espresso forti dubbi sulla veridicità di questa versione e attendono l'esito di ulteriori indagini. Gli interrogativi che possono sorgere sono molti: ad esempio, perché se lo scopo del rapimento fosse un furto il giovane è stato seviziato per dieci giorni? E ancora, perché conservarne in casa i documenti di identità?"
http://www.repubblica.it/esteri/2016/03/24/news/egitto_5_uccisi_polizia_legati_a_omicidio_regeni-136219764/?ref=HRER3-1
Regeni, Cairo:ucciso perché ribellatosi
Sorella e moglie del capo della banda
di criminali indicata dalle autorità
egiziane come responsabile della tortu-
ra a morte di Giulio Regeni hanno so-
stenuto,in una deposizione,che il gio-
vane ricercatore friulano è stato ucci-
so perché resisteva alla rapina.Lo ha
comunicato la Procura egiziana.
Le donne "hanno confermato che l'accu-
sato ha effettivamente commesso l'atto
ma non per ucciderlo,bensì per derubar-
lo"."La vittima però ha resistito,cosa
che ha spinto l'accusato e i suoi com-
pari ad aggredirlo.
Siamo alla più totale e stupida evidenza. Dopo avere ammazzato il marito ed altre quattro persone, voglio vedere cosa si possono far firmare a due donne minacciate, dei poliziotti che per strappare notizie, sequestrano e uccidono Regeni.
Per fortuna, Palazzo Chigi chiede di andare avanti con le indagini, ma se anche non lo chiedesse, non vedo come la magistratura italiana possa avvalorare simili demenze infantili.
25/03/2016 15:22
Regeni, P. Chigi: andare fino in fondo
"Il caso non è affatto chiuso. Non c'è
alcun elemento certo che confermi che
siano stati loro".
Inquirenti italiani impegnati nell'in-
chiesta sulla morte di Regeni,sollevano
dubbi sulla 'svolta' venuta dall'Egit-
to, ricordando che le autorità italiane
sono ancora in attesa di ricevere dal
Cairo fondamentali documenti e atti
dell'inchiesta egiziana.Fonti di Palaz-
zo Chigi fanno sapere di seguire da vi-
cino gli sviluppi della vicenda.Il go-
verno è pronto a andare fino in fondo
per far luce sulla morte del giovane.
Non solo non devono essere stati loro, ma chi li ha uccisi, e non sappiamo in quale circostanze i fatti siano accaduti, devono essere gli stessi assassini di Regeni.
"Gli investigatori italiani presenti in Egitto sono stati informati dalla polizia egiziana dell'uccisione dei membri della banda ma al termine dell'incontro hanno espresso forti dubbi sulla veridicità di questa versione e attendono l'esito di ulteriori indagini. Gli interrogativi che possono sorgere sono molti: ad esempio, perché se lo scopo del rapimento fosse un furto il giovane è stato seviziato per dieci giorni? E ancora, perché conservarne in casa i documenti di identità?"
http://www.repubblica.it/esteri/2016/03/24/news/egitto_5_uccisi_polizia_legati_a_omicidio_regeni-136219764/?ref=HRER3-1
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Re: La morte di Regeni e l'Egitto di Abd al-Fattah al-Sisi
25/03/2016 21:05
Morte Regeni, attesa atti da Egitto
Non vi è chiarezza sulla morte di Giu-
lio Regeni, lo studente italiano ucciso
in Egitto. Gli elementi finora comuni-
cati dalla Procura egiziana agli inve-
stigatori italiani al Cairo non sono
idonei per identificare i responsabili
dell'omicidio". Lo afferma il procura-
tore di Roma Giuseppe Pignatone.
Le indagini devono proseguire, ha ag-
giunto. La Procura "rimane in attesa
che la Procura Generale del Cairo tra-
smetta le informazioni e gli atti, da
tempo richiesti e sollecitati".
Non poteva essere diversamente.
Morte Regeni, attesa atti da Egitto
Non vi è chiarezza sulla morte di Giu-
lio Regeni, lo studente italiano ucciso
in Egitto. Gli elementi finora comuni-
cati dalla Procura egiziana agli inve-
stigatori italiani al Cairo non sono
idonei per identificare i responsabili
dell'omicidio". Lo afferma il procura-
tore di Roma Giuseppe Pignatone.
Le indagini devono proseguire, ha ag-
giunto. La Procura "rimane in attesa
che la Procura Generale del Cairo tra-
smetta le informazioni e gli atti, da
tempo richiesti e sollecitati".
Non poteva essere diversamente.
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Re: La morte di Regeni e l'Egitto di Abd al-Fattah al-Sisi
26/03/2016 19:35
Regeni, Renzi: no a verita' di comodo
"Consideriamo un passo in avanti impor-
tante il fatto che le autorità egiziane
abbiano accettato di collaborare e che
i magistrati locali siano in coordina-
mento con i nostri. Per questo potremo
fermarci solo davanti alla verità". Co-
sì il premier Renzi nella sua E-news.
Prendiamo per buono questo impegno e controlliamo che venga mantenuto.
Regeni, Renzi: no a verita' di comodo
"Consideriamo un passo in avanti impor-
tante il fatto che le autorità egiziane
abbiano accettato di collaborare e che
i magistrati locali siano in coordina-
mento con i nostri. Per questo potremo
fermarci solo davanti alla verità". Co-
sì il premier Renzi nella sua E-news.
Prendiamo per buono questo impegno e controlliamo che venga mantenuto.
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Re: La morte di Regeni e l'Egitto di Abd al-Fattah al-Sisi
Questa è proprio bella:
http://www.repubblica.it/esteri/2016/03/26/news/caso_regeni_i_rapinatori_incriminati_negano_coinvolgimento_il_borsone_rosso_in_nostro_possesso_solo_da_5_giorni_-136333138/?ref=HRER3-1
Adesso la moglie e la sorella del capo della gang ucciso dalla polizia, dicono: "Nessun legame con l'omicidio", ma le fotografie che riprendono i documenti di Regeni, ci sono, le abbiamo viste anche su di un piatto d'argento, è il caso di dirlo. Da dove sono saltate fuori. Chi le aveva è complice o comunque responsabile gerarchico di quell'assassinio. Al Sisi farebbe bene a metterlo agli arresti, visto che si tratta di un suo dipendente!
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Re: La morte di Regeni e l'Egitto di Abd al-Fattah al-Sisi
26/03/2016 23:06
Regeni: pm Roma, ricostruire documenti
Ricostruire e approfondire l'iter che
ha portato i documenti di Regeni nella
disponibilità della persona presso la
quale sono stati trovati.
E' quanto inquirenti e investigatori
romani chiederanno alla polizia egizia-
na nell'incontro del 5 aprile a Roma,
così come concordato in occasione della
trasferta al Cairo del procuratore Pi-
gnatone e del sostituto Colaiocco.
Gli inquirenti hanno accertato come
'non riconducibile' a Regeni lo zainet-
to mostrato alla tv egiziana.
Molto diplomaticamente il magistrato italiano chiede come i documenti di Regeni siano finiti li dove si dice siano stati trovati.
Di sicuro qualcuno ce li ha messi, e chi ce li ha messi è il colpevole o un collega dei colpevoli.
Penso che arrivati a questo punto: falliti questi plateali ritrovamenti per depistare le indagini, adesso o Al Sisi abbandona al loro destino i funzionari di polizia che hanno commesso quel sequestro e quell'omicidio con la tortura, oppure "il caso è chiuso". Che equivale a dire: Al Sisi è il colpevole!
Regeni: pm Roma, ricostruire documenti
Ricostruire e approfondire l'iter che
ha portato i documenti di Regeni nella
disponibilità della persona presso la
quale sono stati trovati.
E' quanto inquirenti e investigatori
romani chiederanno alla polizia egizia-
na nell'incontro del 5 aprile a Roma,
così come concordato in occasione della
trasferta al Cairo del procuratore Pi-
gnatone e del sostituto Colaiocco.
Gli inquirenti hanno accertato come
'non riconducibile' a Regeni lo zainet-
to mostrato alla tv egiziana.
Molto diplomaticamente il magistrato italiano chiede come i documenti di Regeni siano finiti li dove si dice siano stati trovati.
Di sicuro qualcuno ce li ha messi, e chi ce li ha messi è il colpevole o un collega dei colpevoli.
Penso che arrivati a questo punto: falliti questi plateali ritrovamenti per depistare le indagini, adesso o Al Sisi abbandona al loro destino i funzionari di polizia che hanno commesso quel sequestro e quell'omicidio con la tortura, oppure "il caso è chiuso". Che equivale a dire: Al Sisi è il colpevole!
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Re: La morte di Regeni e l'Egitto di Abd al-Fattah al-Sisi
27/03/2016 15:42
Regeni, Egitto: "Vogliamo collaborare"
L'Egitto "lavora con trasparenza e vuo-
le collaborare a fondo con l'Italia:
non abbiamo alcun interesse" che gli
italiani abbiano dubbi e ne risentano
le relazioni.
Così il ministro degli Esteri Sameh
Shoukry al quotidiano al-Youm. "L'Ita-
lia è un partner importante: ciò che
sta accadendo è un caso isolato. L'i-
dentificazione e l'incriminazione dei
responsabili servirà a dissipare "le
nuvole, proverà che la giustizia egi-
ziana funziona",ha aggiunto.
I ministri degli esteri sono sempre molto diplomatici. Parlano di collaborazione e trasparenza, ma aggiungono quel " ciò che sta accadendo è un caso isolato... ", che riapre i dubbi sul che cosa significhi quel "caso isolato"!
E poi, se è un caso isolato basta prendere i colpevoli, di cui la polizia (segreta o meno) conosce nomi e cognomi (visto che sono poliziotti senza alcun dubbio). Il fatto è che ogni giorno vi sono egiziani che perdono la vita sotto tortura, proprio come Regeni, e per gli stessi motivi. Almeno così dicono quelli che conoscono la situazione politica in Egitto, retto da un'altra, l'ennesima dittatura militare.
Per conto mio dovrebbero ammettere di essere stati loro, dovrebbero poi risarcire generosamente la famiglia, ed infine dovrebbero impegnarsi a non compiere atti simili, almeno con cittadini europei. Se hanno motivi per arrestare qualcuno, lo facciano nel rispetto delle leggi in uso nei paesi civili, e dove vige lo stato di diritto, e se sono italiani, verranno anche aiutati a scoprire la verità dalla polizia e dalla magistratura italiana. Ma non si tortura un giovane a quel modo, finendo pure per ucciderlo, perché non parli e denunci i maltrattamenti. Di questo si è trattato, e così si giustifica il ritrovamento quando è intervenuto il governo italiano. Caro ministro, usa la tua diplomazia con Al Sisi, se vuoi che i rapporti tra noi e voi non peggiorino. Altrimenti, di questo passo siamo già arrivati al capolinea.
- due depistaggi da bambini
- i documenti personali di Regeni certificano che chi ha fatto finta di ritrovarli, è l'esecutore materiale del suo omicidio.
Regeni, Egitto: "Vogliamo collaborare"
L'Egitto "lavora con trasparenza e vuo-
le collaborare a fondo con l'Italia:
non abbiamo alcun interesse" che gli
italiani abbiano dubbi e ne risentano
le relazioni.
Così il ministro degli Esteri Sameh
Shoukry al quotidiano al-Youm. "L'Ita-
lia è un partner importante: ciò che
sta accadendo è un caso isolato. L'i-
dentificazione e l'incriminazione dei
responsabili servirà a dissipare "le
nuvole, proverà che la giustizia egi-
ziana funziona",ha aggiunto.
I ministri degli esteri sono sempre molto diplomatici. Parlano di collaborazione e trasparenza, ma aggiungono quel " ciò che sta accadendo è un caso isolato... ", che riapre i dubbi sul che cosa significhi quel "caso isolato"!
E poi, se è un caso isolato basta prendere i colpevoli, di cui la polizia (segreta o meno) conosce nomi e cognomi (visto che sono poliziotti senza alcun dubbio). Il fatto è che ogni giorno vi sono egiziani che perdono la vita sotto tortura, proprio come Regeni, e per gli stessi motivi. Almeno così dicono quelli che conoscono la situazione politica in Egitto, retto da un'altra, l'ennesima dittatura militare.
Per conto mio dovrebbero ammettere di essere stati loro, dovrebbero poi risarcire generosamente la famiglia, ed infine dovrebbero impegnarsi a non compiere atti simili, almeno con cittadini europei. Se hanno motivi per arrestare qualcuno, lo facciano nel rispetto delle leggi in uso nei paesi civili, e dove vige lo stato di diritto, e se sono italiani, verranno anche aiutati a scoprire la verità dalla polizia e dalla magistratura italiana. Ma non si tortura un giovane a quel modo, finendo pure per ucciderlo, perché non parli e denunci i maltrattamenti. Di questo si è trattato, e così si giustifica il ritrovamento quando è intervenuto il governo italiano. Caro ministro, usa la tua diplomazia con Al Sisi, se vuoi che i rapporti tra noi e voi non peggiorino. Altrimenti, di questo passo siamo già arrivati al capolinea.
- due depistaggi da bambini
- i documenti personali di Regeni certificano che chi ha fatto finta di ritrovarli, è l'esecutore materiale del suo omicidio.
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Re: La morte di Regeni e l'Egitto di Abd al-Fattah al-Sisi
La teoria non ha retto, tanto che:
28/03/2016 12:48
Cairo: ricerche killer Regeni in corso
Le ricerche degli assassini di Giulio
Regeni sono ancora in corso. Lo ha det-
to il portavoce del ministero dell'In-
terno, il generale Abu Karim. Da quando
sono arrivati gli investigatori italia-
ni - ha spiegato - c'è una costante
collaborazione con loro e li informiamo
di tutti gli sviluppi sul caso".
Fonti della procura di Giza fanno sape-
re che "il Pm e l'apparato di sicurezza
stanno allargando il cerchio dei possi-
bili sospetti". Fino ad ora "siamo si-
curi che il reato è stato intenzionale
e la morte è stata causata da torture".
ma se due giorni fa lo stesso ministero parlava: " di una "banda specializzata in sequestri di stranieri" e ci ha pure fatto vedere i documenti personali di Regeni...
Va indagato il Ministero degli interni. Capisco, cara Procura egiziana, che è difficile indagare il governo, ma in Italia la procura di Milano ha indagato sul governo per il caso di Abu Mazen e la verità è venuta fuori. Insistete anche voi e vedrete che il popolo egiziano vi sosterrà.
C'é poco da ridere, caro Al Sisi. Sei proprio in un bel pasticcio
28/03/2016 12:48
Cairo: ricerche killer Regeni in corso
Le ricerche degli assassini di Giulio
Regeni sono ancora in corso. Lo ha det-
to il portavoce del ministero dell'In-
terno, il generale Abu Karim. Da quando
sono arrivati gli investigatori italia-
ni - ha spiegato - c'è una costante
collaborazione con loro e li informiamo
di tutti gli sviluppi sul caso".
Fonti della procura di Giza fanno sape-
re che "il Pm e l'apparato di sicurezza
stanno allargando il cerchio dei possi-
bili sospetti". Fino ad ora "siamo si-
curi che il reato è stato intenzionale
e la morte è stata causata da torture".
ma se due giorni fa lo stesso ministero parlava: " di una "banda specializzata in sequestri di stranieri" e ci ha pure fatto vedere i documenti personali di Regeni...
Va indagato il Ministero degli interni. Capisco, cara Procura egiziana, che è difficile indagare il governo, ma in Italia la procura di Milano ha indagato sul governo per il caso di Abu Mazen e la verità è venuta fuori. Insistete anche voi e vedrete che il popolo egiziano vi sosterrà.
C'é poco da ridere, caro Al Sisi. Sei proprio in un bel pasticcio
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Re: La morte di Regeni e l'Egitto di Abd al-Fattah al-Sisi
28/03/2016 17:40
Regeni,Cairo:indagini in ogni direzione
Lunga telefonata tra il Procuratore
capo di Roma, Pignatone, e il collega
egiziano sullo sviluppo delle indagini
in corso sulla morte del ricercatore
italiano, Giulio Regeni. Lo ha reso
noto in un comunicato Pignatone.
Il magistrato del Cairo ha "ribadito
l'impegno a continuare le indagini in
ogni direzione" e che la pista della
banda di criminali non è l'unica segui-
ta, si legge nella nota. Nell'incontro
del 5 aprile tra polizia italiana ed
egiziana verranno consegnati gli atti
chiesti dall'Italia, ha assicurato.
Le fonti di stampa stanno reiterando le notizie delle indagini che andranno avanti. Hanno definito poco credibili le dichiarazioni che sono venute dal Ministero degli interni egiziano, e che davano per scoperta la banda degli assassini di Regeni, avendo trovato i suoi documenti. Ma adesso quei documenti ritrovati in modo così roccambolesco, da dove sono saltati fuori. Chi li ha trovati. E' quello il bandolo della matassa che deve finire per portare in qualche carcere dove gli egiziani e non solo , vengono segregati dalla polizia di Al Sisi, torturati, e ammazzati, se nel caso di Regeni nasce un qualche problema di carattere internazionale. Se Regeni non fosse stato ammazzato, avrebbe detto di chi l'aveva torturato. Quindi è stato ammazzato per una ragion di stato, visto che il suo corpo, ricercato da tanti giorni, ormai, da qualche parte doveva saltare fuori, proprio come i suoi documenti. La stampa ci vuole o no informare! Queste notizie sono pinzillacchere da bamboccio di pezza, non certo da premio giornalistico rilevante.
Regeni,Cairo:indagini in ogni direzione
Lunga telefonata tra il Procuratore
capo di Roma, Pignatone, e il collega
egiziano sullo sviluppo delle indagini
in corso sulla morte del ricercatore
italiano, Giulio Regeni. Lo ha reso
noto in un comunicato Pignatone.
Il magistrato del Cairo ha "ribadito
l'impegno a continuare le indagini in
ogni direzione" e che la pista della
banda di criminali non è l'unica segui-
ta, si legge nella nota. Nell'incontro
del 5 aprile tra polizia italiana ed
egiziana verranno consegnati gli atti
chiesti dall'Italia, ha assicurato.
Le fonti di stampa stanno reiterando le notizie delle indagini che andranno avanti. Hanno definito poco credibili le dichiarazioni che sono venute dal Ministero degli interni egiziano, e che davano per scoperta la banda degli assassini di Regeni, avendo trovato i suoi documenti. Ma adesso quei documenti ritrovati in modo così roccambolesco, da dove sono saltati fuori. Chi li ha trovati. E' quello il bandolo della matassa che deve finire per portare in qualche carcere dove gli egiziani e non solo , vengono segregati dalla polizia di Al Sisi, torturati, e ammazzati, se nel caso di Regeni nasce un qualche problema di carattere internazionale. Se Regeni non fosse stato ammazzato, avrebbe detto di chi l'aveva torturato. Quindi è stato ammazzato per una ragion di stato, visto che il suo corpo, ricercato da tanti giorni, ormai, da qualche parte doveva saltare fuori, proprio come i suoi documenti. La stampa ci vuole o no informare! Queste notizie sono pinzillacchere da bamboccio di pezza, non certo da premio giornalistico rilevante.
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