Indignados di stato

Leggo sulla Repubblica on-line: Indignazione bipartizan - Giorgio Napolitano denuncia episodi di tensione di diversa matrice, così sottolineando che la situazione del Paese resta difficile e bisogna essere uniti. Colpito dagli insulti alla Kyenge, le minacce alla Carfagna e il rogo al liceo Socrate.

Napolitano denuncia. E' colpito. Nientedimeno.
Il primo pensiero è: finalmente se ne sono accorti.
Ma poi viene da riflettere.
La faccenda della Carfagna si aggiunge a quella della Boldrini, e ha un sapore strano, nel momento in cui in Italia, e non solo, c'è una grande preoccupazione da parte dei governi di limitare la libertà del web, e non solo quella, visto che sono in cantiere leggine per sanzionare i "disturbatori di piazza". Come se non bastassero la Guardia Civil in tenuta antisommossa e il plotoncino di bodyguard in nero, con la testa pelata e l'auricolare, ponti a tirare calci e manganellate.

I roghi nelle scuole, le svastiche, gli striscioni allo stadio "onore al camerata Arkan", i saluti romani, i raid antisemiti, i parlamentari che partecipano ai raduni neonazisti, i leader carismatici che si puliscono il culo con la bandiera italiana, i sindaci che tolgono le panchine per non farci dormire i clochard, i senzatetto e gli immigrati ...: sono vent'anni che assistiamo a questo spettacolo, derubricato talvolta a "folklore", altre volte a "esagerazione".
I voti della Lega hanno fatto comodo a tutti, una volta o l'altra, e per i voti si è stati disposti a chiudere gli occhi e le orecchie di fronte a qualunque vergogna - ammesso che, per molti, fosse davvero necessario chiudere gli occhi, dato che probabilmente di quello spettacolo se ne fregavano, non trovandoci niente di scandaloso e anzi, in fondo, condividendone certi aspetti.
Con chi andava ai raduni neonazi si sono fatte giunte regionali, si è pranzato insieme alla bouvette. Chi non aveva mai fatto mistero del proprio razzismo è stato il firmatario di leggi pprovate a maggioranza ed è stato nominato presidente di commissioni parlamentari. Vecchi camerati sono diventati assessori e consiglieri comunali e regionali, mentre si moltiplicavano le svastiche e i raid antisemiti.
Nessuno si è "indignato". Nessun Presidente è stato "colpito": non al punto da farlo sapere urbi et orbi, comunque.
Adesso è tardi. Qesta indignazione di stato - naturalmente bipartizan - puzza.