SportBar Area
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AreaForum :: Nuvole barocche :: 3
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Re: SportBar Area
Vargas ha scritto: Così facendo, abbiamo bisogno di venti o trenta tentativi per fare un gol, e questo è il perché siamo dietro di otto punti in campionato. Ma quanto a calcio, lasciamo perdere. Ogni tanto dobbiamo ricordarglielo, ai gobbi, com'è che si gioca davvero.
Ho sempre bisogno di una pausa di raccogliemento, prima di esultare pubblicamente: sono meccanismi interiori complicati - che talvolta provocano la perplessità di Lara, ma questo è un altro film.
Come sai, amico & correligionario, Geeervinho mi h incantato da subito, dopo i suoi primi due passi di danza sulla palla: un Sammy Davis con le treccette, un peso piuma in un calcio di pesi massimi, che gioca come noi da bambini sui pratoni di periferia e proprio per questo incomprensibile ai difensori che hanno imparato troppo "mestiere".
Uno come lui i goal li deve sbagliare, quelli obbligatori, per poter sorprendere con quelli impossibili.
Abbiamo bisogno di dieci tentativi per segnarne uno, è vero: non per eccessivo compiacimento, ma per il fatto puro e semplice che non abbiamo un centravanti.
Con un centravanti vero e tosto - un Tevez, un Balbo, Voeller, Gilardino, non dico Pruzzo o Batistuta - la Roma sarebbe già da Champion's così com'è, aggiungendo tutt'al più un terzino sinistro. Una Champion's per fare bella figura, non per vincerla, naturalmente.
I Gobbi hanno un altro problema, non tanto quello del gioco: saper perdere senza incazzarsi e senza arrampicarsi sugli specchi.
Tutti hanno il diritto sacrosanto di incazzarsi e di fare mille obiezioni, perché il calcio è il più discutibile degli sport.
Tutti, ma non loro, i Gobbi, che hanno fatto incazzare pure i pali delle porte, in cent'anni di storia, e grazie alla "discutibilità" sono riusciti a riempire la bacheca ben oltre i loro indiscutibili meriti.
Ciò detto, ancora non abbiamo ottenuto niente. Però noi siamo contenti lo stesso, perché quello che ci fa felici, o infelici, è la singola partita, abbiamo ancora (e spero per sempre) lo stato d'animo di chi con mille euro in tasca si sente un re, diversamente da quelli che sono infelici perché il loro conto in banca è diminuito di un milione.
Rom- Messaggi : 996
Data d'iscrizione : 10.04.13
Re: SportBar Area
Chi si accontenta gode...Rom ha scritto:
Ciò detto, ancora non abbiamo ottenuto niente. Però noi siamo contenti lo stesso, perché quello che ci fa felici, o infelici, è la singola partita, abbiamo ancora (e spero per sempre) lo stato d'animo di chi con mille euro in tasca si sente un re, diversamente da quelli che sono infelici perché il loro conto in banca è diminuito di un milione.
chi come me... gobbo, non s'accontenta mai, gode di più
Tarzan- Messaggi : 222
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Età : 82
Località : Pesaro - Aosta
Re: SportBar Area
Tarzan ha scritto:Chi si accontenta gode...
chi come me... gobbo, non s'accontenta mai, gode di più
A Roma si dice: e chissenefrega non ce lo metti?
Ma no, chi non si accontenta mai è un disgraziato che non è mai contento.
Rom- Messaggi : 996
Data d'iscrizione : 10.04.13
Re: SportBar Area
Oggi primi soavi ruggiti di motore.
Iniziato in Australia il campionato SBK con l'Aprilia già nei primi posti, una sorprendente Suzuki guidata da un ottimo Laverty. La Ducati sembra dare dei buoni segni di risalita, ma sono ancora incerti.
Sicuramente non sono pentito di avere messo la sveglia.
Ora aspettiamo che uno ad uno si accendano gli altri campionati ruggenti.
Iniziato in Australia il campionato SBK con l'Aprilia già nei primi posti, una sorprendente Suzuki guidata da un ottimo Laverty. La Ducati sembra dare dei buoni segni di risalita, ma sono ancora incerti.
Sicuramente non sono pentito di avere messo la sveglia.
Ora aspettiamo che uno ad uno si accendano gli altri campionati ruggenti.
Shaka_Zulu- Messaggi : 452
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Età : 68
Re: SportBar Area
Shaka_Zulu ha scritto:Oggi primi soavi ruggiti di motore.
Iniziato in Australia il campionato SBK con l'Aprilia già nei primi posti, una sorprendente Suzuki guidata da un ottimo Laverty. La Ducati sembra dare dei buoni segni di risalita, ma sono ancora incerti.
Sicuramente non sono pentito di avere messo la sveglia.
Ora aspettiamo che uno ad uno si accendano gli altri campionati ruggenti.
Il motociclismo è rimasto l'unico sport motoristico capace di emozionare.
Rom- Messaggi : 996
Data d'iscrizione : 10.04.13
Re: SportBar Area
Lo faccio per dovere, non per passione: ormai fare questo discorso è noioso. Come parlare delle tangenti prese dai politici corrotti, o della burocrazia inefficiente, o della prepotenza delle banche.
Juventus -Torino ha visto l'ennesimo favore nei confronti dei bianconeri: Vidal graziato dal doppio cartellino, e un rigore plateale non concesso al Toro.
Una Juve in affanno, grazie all'arbitro è riuscita a portare a casa il risultato che le serviva.
All'andata, c'era stato il goal in fuorigioco di Llorente.
In Torino-Roma, il pareggio del Toro dopo un fallo monumentale su Benatia.
Totale di questi giochetti: come minimo quattro punti.
I commenti del dopo partita sono ancora peggio di quello che è avvenuto sul campo: non solo barano, ma ci prendono pure per il culo, e anzi vogliono avere ragione negando l'evidenza.
Stando così le cose, è inutile parlare di calcio, di tattiche, di giocatori e di mercato: i campionati devono finire in un certo modo, qualunque cosa succeda.
Non è questione di complotti o di arbitri venduti. E' un clima per cui nelle partite della Juve vige un regolamento speciale, che consiste in un singolo articolo: quelli con la maglia a strisce bianche e nere, di Torino, possono fare quello che vogliono - bestemmiare, insultare l'arbitro, mandarlo affanculo e mettergli le mani addosso, esibire striscioni che inneggiano ai morti di Superga, riempire la curva squalificata coi ragazzini che urlano "merda", giocare a pallavolo in area di rigore, stendere i giocatori avversari, intervenire sistematicamente in modo intimidatorio, decidere giorno e orario delle partite.
Poi dicono: ma noi siamo forti, abbiamo la squadra migliore.
Sì, sono forti. Ma il pallone spesso - nelle partite normali - non vuole entrare, e magari gli avversari fanno un'azione sola e battono quello teoricamente più forte. Per questo le partite si giocano, altrimenti basterebbe assegnare lo scudetto a settembre, senza mettere in moto tutta la giostra del campionato.
Tutto questo vale per tutti, ma non è previsto quando gioca la Juve: non basta nemmeno segnare con tiri da fuori area, insindacabili (come successe a Cannavaro con la maglia del Parma). La Juve deve vincere: se basta la bravura, va bene, ma se non basta interviene sempre un buon samaritano col fischietto.
La soluzione ci sarebbe: assegnamo alla Juventus lo scudetto, d'ufficio, e il campionato per il secondo posto se lo giocano gli altri. Se non altro, ci eviteremmo lo spettacolo penoso di un Ventura che s'incazza come una bestia quando pareggia (scorrettamnte) con la Roma, e diventa imprvvisamente mansueto come un agnellino quando viene fregato scandalosamente dalla Juve.
Tanto per citare solo Ventura, tra i tanti che fanno lo stesso.
E ci eviteremmo Sky e Mediaset che fanno vedere per tre mesi, in continuazione, il rigore dato alla Roma su Gervinho, cinque centimetri fuori area, mentre del rigore dato alla Juve (mi pare contro il Chievo) un metro fuori area sparisce nell'oblìo dopo la prima, fugace passata.
Juventus -Torino ha visto l'ennesimo favore nei confronti dei bianconeri: Vidal graziato dal doppio cartellino, e un rigore plateale non concesso al Toro.
Una Juve in affanno, grazie all'arbitro è riuscita a portare a casa il risultato che le serviva.
All'andata, c'era stato il goal in fuorigioco di Llorente.
In Torino-Roma, il pareggio del Toro dopo un fallo monumentale su Benatia.
Totale di questi giochetti: come minimo quattro punti.
I commenti del dopo partita sono ancora peggio di quello che è avvenuto sul campo: non solo barano, ma ci prendono pure per il culo, e anzi vogliono avere ragione negando l'evidenza.
Stando così le cose, è inutile parlare di calcio, di tattiche, di giocatori e di mercato: i campionati devono finire in un certo modo, qualunque cosa succeda.
Non è questione di complotti o di arbitri venduti. E' un clima per cui nelle partite della Juve vige un regolamento speciale, che consiste in un singolo articolo: quelli con la maglia a strisce bianche e nere, di Torino, possono fare quello che vogliono - bestemmiare, insultare l'arbitro, mandarlo affanculo e mettergli le mani addosso, esibire striscioni che inneggiano ai morti di Superga, riempire la curva squalificata coi ragazzini che urlano "merda", giocare a pallavolo in area di rigore, stendere i giocatori avversari, intervenire sistematicamente in modo intimidatorio, decidere giorno e orario delle partite.
Poi dicono: ma noi siamo forti, abbiamo la squadra migliore.
Sì, sono forti. Ma il pallone spesso - nelle partite normali - non vuole entrare, e magari gli avversari fanno un'azione sola e battono quello teoricamente più forte. Per questo le partite si giocano, altrimenti basterebbe assegnare lo scudetto a settembre, senza mettere in moto tutta la giostra del campionato.
Tutto questo vale per tutti, ma non è previsto quando gioca la Juve: non basta nemmeno segnare con tiri da fuori area, insindacabili (come successe a Cannavaro con la maglia del Parma). La Juve deve vincere: se basta la bravura, va bene, ma se non basta interviene sempre un buon samaritano col fischietto.
La soluzione ci sarebbe: assegnamo alla Juventus lo scudetto, d'ufficio, e il campionato per il secondo posto se lo giocano gli altri. Se non altro, ci eviteremmo lo spettacolo penoso di un Ventura che s'incazza come una bestia quando pareggia (scorrettamnte) con la Roma, e diventa imprvvisamente mansueto come un agnellino quando viene fregato scandalosamente dalla Juve.
Tanto per citare solo Ventura, tra i tanti che fanno lo stesso.
E ci eviteremmo Sky e Mediaset che fanno vedere per tre mesi, in continuazione, il rigore dato alla Roma su Gervinho, cinque centimetri fuori area, mentre del rigore dato alla Juve (mi pare contro il Chievo) un metro fuori area sparisce nell'oblìo dopo la prima, fugace passata.
Rom- Messaggi : 996
Data d'iscrizione : 10.04.13
Re: SportBar Area
La Juve dei record.
La Juve imbattibile allo Stadium.
La Juve che sportivamente vorrebbe pareggiare certe partite, quando nei secondi tempi si ammoscia: ma non ci riesce, gli arbitri non glielo consentono, nonostante che Pirlo e Bonucci facciano falli da rigore che fanno ammutolire per un attimo perfino Nedved, seduto in tribuna.
Chiunque abbia visto le partite, quest'anno, ha constatato che i venti punti, o gli undici, che separano la Juve dal Napoli, o dalla Roma, non ci sono, ovvero non rispecchiano affatto l'andamento delle partite viste sul campo: tutt' e tre, Napoli, Roma e Juve hanno avuto momenti di sbandamnto, hanno fatto errori, hanno subito a tratti la pressione di avversari in rimonta.
Due hanno pagato, hanno perso punti, una no.
Sicuramente Roma e Napoli sono meno attrezzate a fronteggiare gli eventuali momenti critici, rispetto alla Juve: questo, in un'ipotetica normalità, può portare a un gap di tre, quattro, cinque punti. Non venti: venti punti sono un'enormità, che nemmeno il merito della Juve di aver vinto finora gli scontri diretti può giustificare.
Del resto, tutti questi ragionamenti basati sulla logica sono francamnte superflui, un po' come quelli usati per smontare la tesi di "Ruby nipote di Mubarak".
Basta e avanza la semplice visione delle partite e di certi episodi decisivi, così come per Ruby basta e avanza la nuda e cruda cronaca dei fatti.
Ma la dice lunga - ed è forse l'aspetto peggiore - anche la serie di stranissime reazioni di alcuni avversari, alla fine o durante certe partite: sono andati perfino a consolare un guardalinee che aveva sbagliato a loro danno una segnalazione.
Ormai i giochi sono fatti. W la Juve dei record.
Juve -Parma di ieri non avrebbe cambiato niente. Ma intanto un pareggio avrebbe contribuito a riportare i distacchi a dimensioni più realistiche. Niet.
Al 90' Bonucci stende Parolo a due metri dalla porta. In una fase concitatissima della partita, penseranno i miei piccoli lettori, l'arbitro, benché diligentemente appostato ai limiti dell'area, sarà stato coperto da qualcuno.
E invece no: l'arbitro sta andando, misteriosamente, verso la bandierina del corner.
Se qualcuno ha dei dubbi, non perda tempo a cercare le immagini premendo i tasto verde di Sky: l'episodio non c'è.
Si può consolare rivedendo una decina di volte i cinque centimetri del piede di Destro in fuorigioco, nel caso assai improbabile che gli siano sfuggite le venti volte che è stato mandato in replay dalla stessa Sky, da Mediaset, dalla Domenica sportiva, oltre che nelle fotosequenze di dieci quotidiani nazionali.
PS
Possiamo cominciare a ridere su quello che si sta già dicendo - il peggio deve ancora venire - sullo stadio della Roma, o sarebbe più giusto dire "a Roma", soprattutto in merito al pericolo che il Comune o la Regione o lo Stato dovessero mai trovarsi a sborsare dei soldi per qualche infrastruttura. Ovviamente, in linea di principio la preoccupazione è giusta e corretta, anche se su certi aspetti della questione si può discutere.
Il problema, di tipo mediatico e di costume, nasce laddove è passato in cavalleria, tranquillamente, l'excursus dello Stadium torinese, in relazione al Delle Alpi e al Comunale, tramandato ai posteri come un esempio virtuoso di intraprendenza privata - per non parlare delle Olimpiadi Invernali.
La Juve imbattibile allo Stadium.
La Juve che sportivamente vorrebbe pareggiare certe partite, quando nei secondi tempi si ammoscia: ma non ci riesce, gli arbitri non glielo consentono, nonostante che Pirlo e Bonucci facciano falli da rigore che fanno ammutolire per un attimo perfino Nedved, seduto in tribuna.
Chiunque abbia visto le partite, quest'anno, ha constatato che i venti punti, o gli undici, che separano la Juve dal Napoli, o dalla Roma, non ci sono, ovvero non rispecchiano affatto l'andamento delle partite viste sul campo: tutt' e tre, Napoli, Roma e Juve hanno avuto momenti di sbandamnto, hanno fatto errori, hanno subito a tratti la pressione di avversari in rimonta.
Due hanno pagato, hanno perso punti, una no.
Sicuramente Roma e Napoli sono meno attrezzate a fronteggiare gli eventuali momenti critici, rispetto alla Juve: questo, in un'ipotetica normalità, può portare a un gap di tre, quattro, cinque punti. Non venti: venti punti sono un'enormità, che nemmeno il merito della Juve di aver vinto finora gli scontri diretti può giustificare.
Del resto, tutti questi ragionamenti basati sulla logica sono francamnte superflui, un po' come quelli usati per smontare la tesi di "Ruby nipote di Mubarak".
Basta e avanza la semplice visione delle partite e di certi episodi decisivi, così come per Ruby basta e avanza la nuda e cruda cronaca dei fatti.
Ma la dice lunga - ed è forse l'aspetto peggiore - anche la serie di stranissime reazioni di alcuni avversari, alla fine o durante certe partite: sono andati perfino a consolare un guardalinee che aveva sbagliato a loro danno una segnalazione.
Ormai i giochi sono fatti. W la Juve dei record.
Juve -Parma di ieri non avrebbe cambiato niente. Ma intanto un pareggio avrebbe contribuito a riportare i distacchi a dimensioni più realistiche. Niet.
Al 90' Bonucci stende Parolo a due metri dalla porta. In una fase concitatissima della partita, penseranno i miei piccoli lettori, l'arbitro, benché diligentemente appostato ai limiti dell'area, sarà stato coperto da qualcuno.
E invece no: l'arbitro sta andando, misteriosamente, verso la bandierina del corner.
Se qualcuno ha dei dubbi, non perda tempo a cercare le immagini premendo i tasto verde di Sky: l'episodio non c'è.
Si può consolare rivedendo una decina di volte i cinque centimetri del piede di Destro in fuorigioco, nel caso assai improbabile che gli siano sfuggite le venti volte che è stato mandato in replay dalla stessa Sky, da Mediaset, dalla Domenica sportiva, oltre che nelle fotosequenze di dieci quotidiani nazionali.
PS
Possiamo cominciare a ridere su quello che si sta già dicendo - il peggio deve ancora venire - sullo stadio della Roma, o sarebbe più giusto dire "a Roma", soprattutto in merito al pericolo che il Comune o la Regione o lo Stato dovessero mai trovarsi a sborsare dei soldi per qualche infrastruttura. Ovviamente, in linea di principio la preoccupazione è giusta e corretta, anche se su certi aspetti della questione si può discutere.
Il problema, di tipo mediatico e di costume, nasce laddove è passato in cavalleria, tranquillamente, l'excursus dello Stadium torinese, in relazione al Delle Alpi e al Comunale, tramandato ai posteri come un esempio virtuoso di intraprendenza privata - per non parlare delle Olimpiadi Invernali.
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Re: SportBar Area
Siamo fuori dal Mondiale.
Ci saranno mille cose da dire, mille anaisi da fare e già sono arrivate le dimissioni di Prandelli e Abete.
Come era prevedibile non arrivano le uniche dimissioni che a mio parere veramente dovrebbero arrivare: quelle di Albertini.
Ci saranno mille cose da dire, mille anaisi da fare e già sono arrivate le dimissioni di Prandelli e Abete.
Come era prevedibile non arrivano le uniche dimissioni che a mio parere veramente dovrebbero arrivare: quelle di Albertini.
Shaka_Zulu- Messaggi : 452
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