Un lavoro da sballo, fatti assumere all'Expo (dl del Fare ?!)
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Un lavoro da sballo, fatti assumere all'Expo (dl del Fare ?!)
questa la notizia...
Ora.. questa storia dell'Expo come occasione per "far ripartire la crescita" è una di quelle cazzate così grosse che non si capisce come qualcuno possa crederci... e chi ci casca dovrà ammettere di essere un vero cojone ( vabbe'.. un cabassiso.. )
Quando a Milano ci sarà l' Expo, arriverà gente da varie parti del mondo - mica turisti, eh ? ..ma operatori economici - ai quali verrà mostrata la convenienza dell'investire in Italia: contratti inesistenti, lavoro - volendo - anche gratuito, garanzie e obblighi zero, agevolazioni fiscali mirate, precarietà a volontà... venghino siore e siori, un'occassione da non perdere !
Questo accordo di mer... ( vabbe'.. un residuo degli alimenti digeriti che viene espulso..) l'hanno firmato ovviamente Cgil, Cisl e Uil. E subito il presidente del Consiglio, Enrico Letta, ha dichiarato di sperare che le condizioni di lavoro lì previste.. diventino presto valide su tutto il territorio nazionale (emmecojoni ce lo mettiamo ?)
Dovrà attendere solo qualche mese, la dichiarazione di un nuovo "stato di emergenza economica" - ci penserà Napolitano, si capisce e il gioco sarà fatto...
Ora comprendo un po' meglio perchè c'è chi esalta così tanto il volontariato...
dov'è... dov'è l'ombrello ?
testo in PDF dell'accordo (clicca)
di seguito un'articolo tratto dal manifesto..
http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2013-07-24/expo-flessibilita-intesa-assunzioni-064213.shtml?uuid=AbVJwwGI
Expo spa, ok alla flessibilità: intesa per 800 assunzioni
ROMA
Un accordo di secondo livello nel nome della maggiore flessibilità e targato Expo 2015. Eccolo l'oggetto dell'intesa annunciata ieri dai vertici della società che dovrà gestire l'Esposizione universale di Milano e i rappresentanti lombardi di Cgil, Cisl e Uil nonché dalle categorie del commercio.
L'accordo arriva alla vigilia della votazione in Aula al Senato del Dl lavoro, con le ultime correzioni che verranno presentate dal Governo, ed è stato salutato dal premier, Enrico Letta, come un'ottima intesa sulla cui base «si può pensare a un modello nazionale». Soddisfatto anche il ministro Enrico Giovannini: «Le parti sociali – ha dichiarato – hanno compreso l'importanza dell'evento internazionale come occasione storica per il Paese, soprattutto in termini di opportunità per un rilancio dell'occupazione, dando prova di grande responsabilità».
Il focus del protocollo è puntato in particolare sull'apprendistato (340 le assunzioni previste), i contratti a termine (300 addetti che saranno individuati almeno per il 10% dalle liste di mobilità e da ex lavoratori ora disoccupati) e gli stagisti (195, che saranno coinvolti in 17 ambiti di orientamento professionale e ai quali sarà garantito un congruo rimborso spese).
Le prime assunzioni partiranno già quest'anno, per arrivare alle circa 800 previste entro il 2015, quando Expo 2015 Spa sarà nel frattempo passata dagli attuali 200 dipendenti a 325. In totale quindi saranno oltre mille gli addetti coinvolti nella gestione dell'Esposizione. Per quello che riguarda l'apprendistato sono introdotte nuove figure professionali (operatore Grandi Eventi, specialità Grandi Eventi e tecnico sistemi di gestione Grandi Eventi) con specifici piani formativi soprattutto on the job. Mentre per i contratti a termine si prevede l'ampliamento dei limiti quantitativi di utilizzo «a fronte della predeterminazione della causale all'interno dell'accordo stesso» e specifiche durate contrattuali (minimo 6, massimo 12 mesi). Il testo definisce poi il perimetro delle attività dei volontari che saranno ingaggiati direttamente da Expo 2015 Spa: 475 addetti/equivalenti che, con le rotazioni previste, dovrebbero coinvolgere fino a 18.500 addetti [..]
(continua al link)
Ora.. questa storia dell'Expo come occasione per "far ripartire la crescita" è una di quelle cazzate così grosse che non si capisce come qualcuno possa crederci... e chi ci casca dovrà ammettere di essere un vero cojone ( vabbe'.. un cabassiso.. )
Quando a Milano ci sarà l' Expo, arriverà gente da varie parti del mondo - mica turisti, eh ? ..ma operatori economici - ai quali verrà mostrata la convenienza dell'investire in Italia: contratti inesistenti, lavoro - volendo - anche gratuito, garanzie e obblighi zero, agevolazioni fiscali mirate, precarietà a volontà... venghino siore e siori, un'occassione da non perdere !
Questo accordo di mer... ( vabbe'.. un residuo degli alimenti digeriti che viene espulso..) l'hanno firmato ovviamente Cgil, Cisl e Uil. E subito il presidente del Consiglio, Enrico Letta, ha dichiarato di sperare che le condizioni di lavoro lì previste.. diventino presto valide su tutto il territorio nazionale (emmecojoni ce lo mettiamo ?)
Dovrà attendere solo qualche mese, la dichiarazione di un nuovo "stato di emergenza economica" - ci penserà Napolitano, si capisce e il gioco sarà fatto...
Ora comprendo un po' meglio perchè c'è chi esalta così tanto il volontariato...
dov'è... dov'è l'ombrello ?
testo in PDF dell'accordo (clicca)
di seguito un'articolo tratto dal manifesto..
In 18.500 lavoreranno gratis
Roberto Ciccarelli
Flessibilità e precariato nell'accordo tra le parti sociali. Ma per Letta è «un'ottima intesa da estendere all'Italia» L'accordo sulla flessibilità del lavoro a termine e sugli stage per l'Expo 2015 - firmato ieri dai rappresentanti sindacali di Cgil, Cisl, Uil, Filcams Cgil, Fisacat Cisl e UilTucs con l'amministrazione delegato di Expo 2015 Giuseppe Sala - prevede l'assunzione di 835 persone mediante contratto di apprendistato da 7 o 12 mesi. 340 giovani under 29 anni parteciperanno ad un percorso formativo rispettivamente di 70 e 120 ore per il conseguimento delle qualifiche di «operatore Grande Evento», «specialista grande Evento» o di «tecnico sistemi di gestione Grande Evento».
A partire dal 2014 verranno assunti altri 300 lavoratori per i ruoli di supporto e segreteria e 195 stagisti con un rimborso da 516 euro mensili. Una parte di queste assunzioni a termine, il 10%, verranno effettuate tra i lavoratori che si trovano in cassa integrazione straordinaria o in deroga, sono in mobilità o in disoccupazione. Con ogni probabilità, al termine dell'esposizione, torneranno ad essere tali. Il protocollo siglato dalle parti sociali prevede inoltre 18.500 volontari che dovranno alternarsi in «attività ausiliare» al ritmo di 475 per cinque ore al giorno nei sei mesi di durata dell'Expo.
Il loro impegno, si legge nel protocollo d'intesa, dev'essere svolto esclusivamente «con uno scopo di partecipazione, solidarietà e pluralismo». L'accordo è stato salutato ieri dal presidente del Consiglio Enrico Letta come «un'ottima intesa la cui base può essere applicata a livello nazionale». Maurizio Sacconi auspica invece l'abolizione della causalità dei contratti a termine. Ribadisce la necessità di convertire rapidamente il decreto «Letta-Giovannini» che elimina la «causalità» sul primo contratto e preme per un secondo decreto nel mese di settembre «una volta esperito il tentativo di avviso comune tra le parti sociali».
In realtà, l'intesa tra le parti sociali ha raggiunto un compromesso stabilendo una causalità vincolata all'«avvio e presidio dei servizi». Gli apprendisti e i lavoratori a termine potrebbero così sperare di lavorare anche fino a 12 mesi, augurandosi di tornare a lavorare a termine in altri «grandi eventi» milanesi come il salone del mobile o la settimana della moda. I sindacati e il comune di Milano hanno dichiarato la propria soddisfazione.
Per i primi conta il fatto di avere inquadrato il limitato numero di apprendisti Expo nel contratto nazionale sul terziario, distribuzione e servizi. «L'intesa - ha detto il segretario generale della Uil Milano Walter Galbusera -dà una risposta equilibrata alle forti esigenze di flessibilità connesse all'evento».
Per il segretario Cgil Milano Graziano Goria, l'accordo rappresenta un esempio da seguire «quando apriranno i cantieri per la realizzazione delle varie opere legate all'esposizione».
Cristina Tajani, assessore al lavoro del comune di Milano (ex "speranza" della pattuglia negriana, al pari dell'estensore dell'articolo, ndr), ha rilanciato l'aspetto «innovativo» delle formule che regolano l'apprendistato e il volontariato.
Chi ha spiegato meglio il merito dell'intesa è stato l'Ad Expo Sala (ma guarda un po', ndr) secondo il quale l'intesa «dimostra come si possa flessibilizzare e derogare in materia di lavoro».
Su questo obiettivo sembrano convergere tutti, anche le più alte cariche dello Stato che considerano l'economia dei «grandi eventi» il «volano della ripresa economica».
Sempre ammesso che ci sia, questa «crescita» prevede la creazione di un limitato parco di apprendisti precari specializzati e di un larghissimo uso di lavoro gratuito.
Questo è stato sempre il modello per lo sviluppo delle economie immateriali in Italia (si sente il peso nell'ideologia negriana, così come un po' di sconcerto per il fatto che quel che sembrava una "liberazione" si stia rivelando una schiavitù generalizzata, ndr). Quella milanese non ha mai fatto eccezione.
Oggi la novità è che le parti sociali, e il governo, esprimono un consenso diffuso sulla generalizzazione di questa organizzazione postfordista del lavoro, sia pure nel quadro della contrattazione nazionale.
Un aspetto che non è sfuggito al sito milano-fiera.net che conduce un'inchiesta permanente sul laboratorio Expo.
Uno dei suoi redattori, Andrea del centro sociale Fornace e del Punto San precario, osserva che l'accordo ha messo nero su bianco che un grande evento può essere gestito con il lavoro gratuito.
«Si premura di indicare che le attività dei volontari saranno e "non professionali" - afferma - Non è così perché i volontari vengono formati nelle scuole attraverso progetti come "Genexpo" promosso dal Comune di Rho e dalla Provincia di Milano».
Nelle scuole milanesi sarebbe in corso un processo di formazione «informale» che ricorda quello delle guide turistiche che sono, come noto, una figura professionale.
I 18.500 volontari non potranno tuttavia aspirare a questo titolo.
Per l'Expo, e per l'intera nazione, resteranno liberi prestatori d'opera, diffusori dei «valori etici» nell'economia dei grandi eventi"
Guya- La Pasionaria
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Re: Un lavoro da sballo, fatti assumere all'Expo (dl del Fare ?!)
Muahahahahahahahaha, ma ancora parliamo di sindacati gialli?
Montalbano- Messaggi : 1137
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Re: Un lavoro da sballo, fatti assumere all'Expo (dl del Fare ?!)
Nuove sperimentazioni di futuri accordi contrattuali su larga scala....
Osservatore- Messaggi : 155
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Re: Un lavoro da sballo, fatti assumere all'Expo (dl del Fare ?!)
Osservatore ha scritto:Nuove sperimentazioni di futuri accordi contrattuali su larga scala....
ahimè, sì
Guya- La Pasionaria
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Re: Un lavoro da sballo, fatti assumere all'Expo (dl del Fare ?!)
Il bello è che qualcuno sostiene che la Cgil è diversa da Cisl e Uil...
Montalbano- Messaggi : 1137
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Re: Un lavoro da sballo, fatti assumere all'Expo (dl del Fare ?!)
Montalbano ha scritto:Il bello è che qualcuno sostiene che la Cgil è diversa da Cisl e Uil...
larghe intese... si chiamano larghe intese: unico partito, unico sindacato
il fatto è che se, come purtroppo penso, questo "esperimento" lo allargano a tutti i nuovi contratti, i nostri figli non avranno un futuro
Guya- La Pasionaria
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Re: Un lavoro da sballo, fatti assumere all'Expo (dl del Fare ?!)
I nostri, quelli del cerchio magico invece prosperano alla grande.
Avanti poppolo alla riscossa che la Camusso ve sega l'ossa
E si quarcuno glielo impedisce arriva Bonanni e je fa er culo a strisce
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Montalbano- Messaggi : 1137
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Re: Un lavoro da sballo, fatti assumere all'Expo (dl del Fare ?!)
L'accordo riguarda le condizioni del lavoro precario connesso con l'Esposizione Internazionale di Milano del 2015. E' un buon accordo che si potrà applicare in altri casi di lavoro temporaneo.
Estrapolare a casaccio per sostenere tesi che con l'accordo non c'entrano nulla, significa tentare di modificare a vantaggio di una missione ormai conclamata di opposizione preconcetta al PD - mission che guadagna adepti insospettabili - una buona notizia apprezzata dalle organizzazioni sindacali.
Visto che gli appigli per criticare il PD, sfortunatamente non mancano, si prega di scegliere notizie valide e cercare di capire bene di cosa si parla prima di chinarsi sulla tastiera.
Estrapolare a casaccio per sostenere tesi che con l'accordo non c'entrano nulla, significa tentare di modificare a vantaggio di una missione ormai conclamata di opposizione preconcetta al PD - mission che guadagna adepti insospettabili - una buona notizia apprezzata dalle organizzazioni sindacali.
Visto che gli appigli per criticare il PD, sfortunatamente non mancano, si prega di scegliere notizie valide e cercare di capire bene di cosa si parla prima di chinarsi sulla tastiera.
Adam- Messaggi : 609
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Re: Un lavoro da sballo, fatti assumere all'Expo (dl del Fare ?!)
Certo certo, queste parole debbo averle già sentite, aspetta. Ah sì, quando Wanna Marchionne buttava fuori la Fiom da Pomigliano, ecco dove...
Montalbano- Messaggi : 1137
Data d'iscrizione : 30.04.13
Re: Un lavoro da sballo, fatti assumere all'Expo (dl del Fare ?!)
Ma di che ci meravigliamo?
Questo è solo l'ultimo atto di una lunga e sporchissima storia.
Hanno demolito tutti i diritti e le garanzie attinenti al lavoro.
Stanno cambiando la costituzione, con trucchi da magliari, nell'indifferenza generale.
Hanno lasciato che l'industria italiana fosse smontata o trasferita all'estero o acquistata da holding straniere.
Stanno facendo passare - sempre tra l'indifferenza generale - l'idea che sia "necessario" svendere il patrimonio pubblico immobiliare, demaniale e artistico.
Non importa, a questo punto, sapere se c'è un dolo o si tratti di semplice stupidità (detto in bella copia: debolezza ideologica): rimane il fatto che questa è la strada sulla quale camminano le principali forze politiche che governano da vent'anni.
La CGIL, in particolare la FIOM, negli anni passati ha tentato di opporsi, e in certi momenti è stata l'unica forza organizzata a farlo: ma un sindacato è "solo" un sindacato, e non può fare politica più di tanto, e oltre tutto il fare politica gli è stato rimproverato come "attività impropria".
Anche di fronte a una proposta come quella citata dell'EXPO - che definire grottesca è un complimento - è comprensibile che il sindacato accetti quello straccio di offerta, così come centinaia di migliaia di giovani e meno giovani accettano gli stracci di lavoro che gli vengono proposti.
Che altro dovrebbero fare? Scendere in piazza con scioperi generali, o con i forconi, o le molotov?
La politica dovrebbe servire a dare rappresentanza a questi problemi e a queste categorie, ma attualmente questa rappresentanza non c'è: non c'è più da parte del centro-sinistra (che è anzi corresponsabile della situazione, da vent'anni in qua) e non c'è da parte del M5S, che è un aggregato caotico di protese contraddittorie.
Questo è solo l'ultimo atto di una lunga e sporchissima storia.
Hanno demolito tutti i diritti e le garanzie attinenti al lavoro.
Stanno cambiando la costituzione, con trucchi da magliari, nell'indifferenza generale.
Hanno lasciato che l'industria italiana fosse smontata o trasferita all'estero o acquistata da holding straniere.
Stanno facendo passare - sempre tra l'indifferenza generale - l'idea che sia "necessario" svendere il patrimonio pubblico immobiliare, demaniale e artistico.
Non importa, a questo punto, sapere se c'è un dolo o si tratti di semplice stupidità (detto in bella copia: debolezza ideologica): rimane il fatto che questa è la strada sulla quale camminano le principali forze politiche che governano da vent'anni.
La CGIL, in particolare la FIOM, negli anni passati ha tentato di opporsi, e in certi momenti è stata l'unica forza organizzata a farlo: ma un sindacato è "solo" un sindacato, e non può fare politica più di tanto, e oltre tutto il fare politica gli è stato rimproverato come "attività impropria".
Anche di fronte a una proposta come quella citata dell'EXPO - che definire grottesca è un complimento - è comprensibile che il sindacato accetti quello straccio di offerta, così come centinaia di migliaia di giovani e meno giovani accettano gli stracci di lavoro che gli vengono proposti.
Che altro dovrebbero fare? Scendere in piazza con scioperi generali, o con i forconi, o le molotov?
La politica dovrebbe servire a dare rappresentanza a questi problemi e a queste categorie, ma attualmente questa rappresentanza non c'è: non c'è più da parte del centro-sinistra (che è anzi corresponsabile della situazione, da vent'anni in qua) e non c'è da parte del M5S, che è un aggregato caotico di protese contraddittorie.
Rom- Messaggi : 996
Data d'iscrizione : 10.04.13
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