Leggo, oggi su Repubblica
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Leggo, oggi su Repubblica
un articolo di Liana Milella che si chiede se tutto quello che è dentro il DDL di Letta per l'abolizione del finanziamento pubblico ai partiti sia tutto oro.
Fra le diverse osservazioni lei si domanda:-
-ma i soldi che il decreto stanzia per garantire il 2x1000(7,5 milioni nel 2014, 9,6 nel 2015, 25,7 nel 2016, 45 nel 2017) sono comunque un finanziamento pubblico.
alla quale domanda si risponde
-qui le scuole di pensiero sono varie e il dibattito è aperto
la vostrra "scuola di pensiero" qual'è? Che ne pensate?
Fra le diverse osservazioni lei si domanda:-
-ma i soldi che il decreto stanzia per garantire il 2x1000(7,5 milioni nel 2014, 9,6 nel 2015, 25,7 nel 2016, 45 nel 2017) sono comunque un finanziamento pubblico.
alla quale domanda si risponde
-qui le scuole di pensiero sono varie e il dibattito è aperto
la vostrra "scuola di pensiero" qual'è? Che ne pensate?
cireno- Messaggi : 1510
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Re: Leggo, oggi su Repubblica
- Voglio il finanziamento pubblico, in qualunque forma.
- il finanziamento deve servire all'organizzazione ed alla propaganda.
- voglio una legge sui partiti, come prescrive la costituzione, con regole per la democrazia e la trasparenza.
- il finanziamento deve servire all'organizzazione ed alla propaganda.
- voglio una legge sui partiti, come prescrive la costituzione, con regole per la democrazia e la trasparenza.
einrix- Messaggi : 10607
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Re: Leggo, oggi su Repubblica
Sono d'accordo.einrix ha scritto:- Voglio il finanziamento pubblico, in qualunque forma.
- il finanziamento deve servire all'organizzazione ed alla propaganda.
- voglio una legge sui partiti, come prescrive la costituzione, con regole per la democrazia e la trasparenza.
Infine basta con tutte queste ipocrisie grilline.
Tarzan- Messaggi : 222
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Tarzan- Messaggi : 222
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Re: Leggo, oggi su Repubblica
einrix ha scritto:- Voglio il finanziamento pubblico, in qualunque forma.
- il finanziamento deve servire all'organizzazione ed alla propaganda.
- voglio una legge sui partiti, come prescrive la costituzione, con regole per la democrazia e la trasparenza.
Non voglio nessun finanziamento pubblico ai partiti , ma solo servizi come accesso alle tv ed altre attività simili , senza nessun esborso aggiuntivo per il contribuente, tanto meno il 2 per mille di Letta, non mi dilungo sul perché.
Voglio pagare le tasse come dice la Costituzione e non come hanno detto : Monti Mario o Vincenzo Visco sulla presunzione di ricchezza tassando le cose, purtroppo le cose in quanto tali non producono redditi ma bensì costi.
Rossoverde- Messaggi : 1008
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Re: Leggo, oggi su Repubblica
Rossoverde ha scritto:
Non voglio nessun finanziamento pubblico ai partiti , ma solo servizi come accesso alle tv ed altre attività simili , senza nessun esborso aggiuntivo per il contribuente, tanto meno il 2 per mille di Letta, non mi dilungo sul perché.
Voglio pagare le tasse come dice la Costituzione e non come hanno detto : Monti Mario o Vincenzo Visco sulla presunzione di ricchezza tassando le cose, purtroppo le cose in quanto tali non producono redditi ma bensì costi.
quindi nella tua mente illuminata come li vedi stare in piedi i partiti, con lo sputo? O dovremmo prendere il sistema Grillo come esempio? Facciamo che i partiti si mettono a fare i blogghisti per raccattare soldi della pubblicità così come fanno il duo Grillo-Casaleggio? Nemmeno il 2/1000 ti sta bene? Perchè? Perchè lo ha detto Grillo. Ecco, ti ho anticipato la risposta
Minchia, peggio dei talebani...............
cireno- Messaggi : 1510
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Re: Leggo, oggi su Repubblica
quello che non voglio è che ci siano persone che facciano come Gasparri
http://www.unita.it/italia/fi-indagato-gasparri-senatore-gruppo-pdl-prelievo-denaro-conto-indagine-notifica-avvocati-processo--1.540130
che prelevano da un conto PdL costituito con i soldi del finanziamento pubblico, per i partiti ed i gruppi parlamentari, e questo bel figuro, si prelevi 600 mila euro per farsi una polizza vita, che poi riscatterà anticipatamente, forse perché preoccupato dalle vicende che hanno interessato le indagini sull'uso del denaro da finanziamento pubblico nelle Regioni. Ad ogni modo, pare che gli interessi che ammontano a 10.697,28 €, non li abbia comunque restituiti, ma se li sia tenuti in tasca.
Ma devo dire, che per questi manigoldi, c'è la magistratura che deve sorvegliare, anche su istanza di denuncia delle forze di polizia che hanno il dovere di svolgere le indagini senza guardare in faccia a nessuno.
Quindi:
- va bene il finanziamento,
- con regole di trasparenza nei partiti
- e sorveglianza da parte di polizia e magistratura
Non voglio invece i padroni dei partiti, come Grillo e Berlusconi, perché la politica diventa così soltanto monarchia, essendo io un repubblicano convinto.
http://www.unita.it/italia/fi-indagato-gasparri-senatore-gruppo-pdl-prelievo-denaro-conto-indagine-notifica-avvocati-processo--1.540130
che prelevano da un conto PdL costituito con i soldi del finanziamento pubblico, per i partiti ed i gruppi parlamentari, e questo bel figuro, si prelevi 600 mila euro per farsi una polizza vita, che poi riscatterà anticipatamente, forse perché preoccupato dalle vicende che hanno interessato le indagini sull'uso del denaro da finanziamento pubblico nelle Regioni. Ad ogni modo, pare che gli interessi che ammontano a 10.697,28 €, non li abbia comunque restituiti, ma se li sia tenuti in tasca.
Ma devo dire, che per questi manigoldi, c'è la magistratura che deve sorvegliare, anche su istanza di denuncia delle forze di polizia che hanno il dovere di svolgere le indagini senza guardare in faccia a nessuno.
Quindi:
- va bene il finanziamento,
- con regole di trasparenza nei partiti
- e sorveglianza da parte di polizia e magistratura
Non voglio invece i padroni dei partiti, come Grillo e Berlusconi, perché la politica diventa così soltanto monarchia, essendo io un repubblicano convinto.
einrix- Messaggi : 10607
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Re: Leggo, oggi su Repubblica
cireno ha scritto:
quindi nella tua mente illuminata come li vedi stare in piedi i partiti, con lo sputo? O dovremmo prendere il sistema Grillo come esempio? Facciamo che i partiti si mettono a fare i blogghisti per raccattare soldi della pubblicità così come fanno il duo Grillo-Casaleggio? Nemmeno il 2/1000 ti sta bene? Perchè? Perchè lo ha detto Grillo. Ecco, ti ho anticipato la risposta
Minchia, peggio dei talebani...............
Che si autofinanzino con le tessere degli iscritti e di chi crede nei loro progetti eno con tasse anche di chi non crede affatto in loro anzi è persino contrario. In quanto ai tuoi apprezzamenti sulla mia mente sono cose che non sei nemmeno in grado di giudicare, quindi stattene buonino e rispondi in merito da persona educata, sempre che tu ci riesca.
Rossoverde- Messaggi : 1008
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Re: Leggo, oggi su Repubblica
einrix ha scritto:quello che non voglio è che ci siano persone che facciano come Gasparri
http://www.unita.it/italia/fi-indagato-gasparri-senatore-gruppo-pdl-prelievo-denaro-conto-indagine-notifica-avvocati-processo--1.540130
che prelevano da un conto PdL costituito con i soldi del finanziamento pubblico, per i partiti ed i gruppi parlamentari, e questo bel figuro, si prelevi 600 mila euro per farsi una polizza vita, che poi riscatterà anticipatamente, forse perché preoccupato dalle vicende che hanno interessato le indagini sull'uso del denaro da finanziamento pubblico nelle Regioni. Ad ogni modo, pare che gli interessi che ammontano a 10.697,28 €, non li abbia comunque restituiti, ma se li sia tenuti in tasca.
Ma devo dire, che per questi manigoldi, c'è la magistratura che deve sorvegliare, anche su istanza di denuncia delle forze di polizia che hanno il dovere di svolgere le indagini senza guardare in faccia a nessuno.
Quindi:
- va bene il finanziamento,
- con regole di trasparenza nei partiti
- e sorveglianza da parte di polizia e magistratura
Non voglio invece i padroni dei partiti, come Grillo e Berlusconi, perché la politica diventa così soltanto monarchia, essendo io un repubblicano convinto.
Einirx, troppo dispendioso dover indagare pure sul finanziamento dei partiti, quindi nessun finanziamento. Neanche io voglio partiti padronali, ciò non toglie che si possano avere partiti non padronali che si autofinaziano come per esempio fanno i sindacati.
Rossoverde- Messaggi : 1008
Data d'iscrizione : 05.06.13
Re: Leggo, oggi su Repubblica
einrix ha scritto:quello che non voglio è che ci siano persone che facciano come Gasparri
http://www.unita.it/italia/fi-indagato-gasparri-senatore-gruppo-pdl-prelievo-denaro-conto-indagine-notifica-avvocati-processo--1.540130
che prelevano da un conto PdL costituito con i soldi del finanziamento pubblico, per i partiti ed i gruppi parlamentari, e questo bel figuro, si prelevi 600 mila euro per farsi una polizza vita, che poi riscatterà anticipatamente, forse perché preoccupato dalle vicende che hanno interessato le indagini sull'uso del denaro da finanziamento pubblico nelle Regioni. Ad ogni modo, pare che gli interessi che ammontano a 10.697,28 €, non li abbia comunque restituiti, ma se li sia tenuti in tasca.
Ma devo dire, che per questi manigoldi, c'è la magistratura che deve sorvegliare, anche su istanza di denuncia delle forze di polizia che hanno il dovere di svolgere le indagini senza guardare in faccia a nessuno.
Quindi:
- va bene il finanziamento,
- con regole di trasparenza nei partiti
- e sorveglianza da parte di polizia e magistratura
Non voglio invece i padroni dei partiti, come Grillo e Berlusconi, perché la politica diventa così soltanto monarchia, essendo io un repubblicano convinto.
Einirx, troppo dispendioso dover indagare pure sul finanziamento dei partiti, quindi nessun finanziamento. Neanche io voglio partiti padronali, ciò non toglie che si possano avere partiti non padronali che si autofinaziano come per esempio fanno i sindacati.
Rossoverde- Messaggi : 1008
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Re: Leggo, oggi su Repubblica
Rossoverde ha scritto:
Stamane ho sentito due grillofori in TV. Uno, un certo Morra con un'aria che sembrava il padreterno alla domanda
-cosa ne pensa di Renzi?
ha risposto
-Renzi? neanche lo consideriamo
Risposta intelligente, degna delle urla del buffone genovese.
Un altro alla domanda
-perchè non accettate la proposta di Renzi per fare una nuova legge elettorale?
ha risposto
-prima il PD venda le sue sedi, le varie sezioni, e racimoli un miliardo di euro che ha preso dal 1994 a oggi, e lo restituisca ai cittadini, poi ne parliamo.
che come puoi vedere sono risposte arroganti da persone invasate dalle urla e dagli spropositi del loro guru. Gente che non ha nessuna intenzione di aiutare il Paese Italia a risollevarsi. Gente che va ignorata e, speriamo, nemmeno votata.
In quanto alla tua risposta è inutile che ti incazzi: quello che hai scritto contro la proposta di Letta è a livello delle risposte dei grillini. E, tano per dimostrarti che hai sbagliatro risposta, ti informo che la quota 8/1000 la sovvenzioniamo tutti perchè è parte delle tasse che paghiamo. Se uno non vuole dare il 2/1000 ai partiti non deve far altro che non darlo, e comunque quell'8/1000 viene ugualmente dato, anzi ripsrtito, fra gli aventi diritto secondo la Legge. Dire che un partito deve vivere solo con i contributi degli iscritto vuol dire nascondere la realtà che vedrebbe lobbie sovvenzionare gli stessi, con interesse, sottobanco.
cireno- Messaggi : 1510
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Re: Leggo, oggi su Repubblica
cireno ha scritto:
Stamane ho sentito due grillofori in TV. Uno, un certo Morra con un'aria che sembrava il padreterno alla domanda
-cosa ne pensa di Renzi?
ha risposto
-Renzi? neanche lo consideriamo
Risposta intelligente, degna delle urla del buffone genovese.
Un altro alla domanda
-perchè non accettate la proposta di Renzi per fare una nuova legge elettorale?
ha risposto
-prima il PD venda le sue sedi, le varie sezioni, e racimoli un miliardo di euro che ha preso dal 1994 a oggi, e lo restituisca ai cittadini, poi ne parliamo.
che come puoi vedere sono risposte arroganti da persone invasate dalle urla e dagli spropositi del loro guru. Gente che non ha nessuna intenzione di aiutare il Paese Italia a risollevarsi. Gente che va ignorata e, speriamo, nemmeno votata.
In quanto alla tua risposta è inutile che ti incazzi: quello che hai scritto contro la proposta di Letta è a livello delle risposte dei grillini. E, tano per dimostrarti che hai sbagliatro risposta, ti informo che la quota 8/1000 la sovvenzioniamo tutti perchè è parte delle tasse che paghiamo. Se uno non vuole dare il 2/1000 ai partiti non deve far altro che non darlo, e comunque quell'8/1000 viene ugualmente dato, anzi ripsrtito, fra gli aventi diritto secondo la Legge. Dire che un partito deve vivere solo con i contributi degli iscritto vuol dire nascondere la realtà che vedrebbe lobbie sovvenzionare gli stessi, con interesse, sottobanco.
Guarda che il perennemente incazzato sei tu , rassegnati il finanziamento pubblico prima o poi lo leveranno, le lobbies ci sono sempre state in nero e non, e l'8 per mille sarebbe da prendere via anche alle varie confessioni religiose. Non capisco perchè ti ostini a paragonarmi a chicchessia, non sei in grado di rispondere in merito senza fare paragoni gratuiti, per giunta arbitrari, solo tendenti a sminuire l'interlocutore?
Rossoverde- Messaggi : 1008
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Re: Leggo, oggi su Repubblica
"Einirx, troppo dispendioso dover indagare pure sul finanziamento dei partiti, quindi nessun finanziamento. Neanche io voglio partiti padronali, ciò non toglie che si possano avere partiti non padronali che si autofinaziano come per esempio fanno i sindacati."
Ma neanche per sogno, Rossoverde. E' ciò che regolarmente deve accadere, se ci sono organi interni ai partiti che debbano rendicontare ed una magistratura come lo è ad esempio la Corte dei Conti che verifica. Non è possibile lasciare ai capigruppo tutta quell'autonomia che ha portato alle degenerazioni che conosciamo. Quel bel tomo era il capogruppo al Senato. Ha prelevato il denaro senza dover dar conto a qualcuno, e poi se le cose andavano come pare, siano sempre andate, potevano anche sparire nelle pieghe delle spese varie. Se li ha rimessi in cassa è per tutto il casino che è saltato fuori nei consigli regionali del Lazio, della Lombardia, del Piemonte, ed anche altri.
Berlusconi ha fatto fideussioni fino a sessanta miliardi di vecchie lire per Forza Italia, Grillo ha pagato un sacco di soldi per i Vaffa Day. Di Berlusconi sappiamo che se li è fatti ridare dal partito, ma di Grillo non sappiamo nulla. E poi è un genovese taccagno, figuriamoci se scuce un soldo senza il tornaconto.
Il finanziamento pubblico serve a limitare in politica il potere dei ricchi. Certo che deve essere finalizzato all'esercizio della politica e non per rifarsi il guardaroba intimo o le polizze vita, ma per quello basta sorvegliare.
Ma neanche per sogno, Rossoverde. E' ciò che regolarmente deve accadere, se ci sono organi interni ai partiti che debbano rendicontare ed una magistratura come lo è ad esempio la Corte dei Conti che verifica. Non è possibile lasciare ai capigruppo tutta quell'autonomia che ha portato alle degenerazioni che conosciamo. Quel bel tomo era il capogruppo al Senato. Ha prelevato il denaro senza dover dar conto a qualcuno, e poi se le cose andavano come pare, siano sempre andate, potevano anche sparire nelle pieghe delle spese varie. Se li ha rimessi in cassa è per tutto il casino che è saltato fuori nei consigli regionali del Lazio, della Lombardia, del Piemonte, ed anche altri.
Berlusconi ha fatto fideussioni fino a sessanta miliardi di vecchie lire per Forza Italia, Grillo ha pagato un sacco di soldi per i Vaffa Day. Di Berlusconi sappiamo che se li è fatti ridare dal partito, ma di Grillo non sappiamo nulla. E poi è un genovese taccagno, figuriamoci se scuce un soldo senza il tornaconto.
Il finanziamento pubblico serve a limitare in politica il potere dei ricchi. Certo che deve essere finalizzato all'esercizio della politica e non per rifarsi il guardaroba intimo o le polizze vita, ma per quello basta sorvegliare.
einrix- Messaggi : 10607
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Re: Leggo, oggi su Repubblica
einrix ha scritto:"Einirx, troppo dispendioso dover indagare pure sul finanziamento dei partiti, quindi nessun finanziamento. Neanche io voglio partiti padronali, ciò non toglie che si possano avere partiti non padronali che si autofinaziano come per esempio fanno i sindacati."
Ma neanche per sogno, Rossoverde. E' ciò che regolarmente deve accadere, se ci sono organi interni ai partiti che debbano rendicontare ed una magistratura come lo è ad esempio la Corte dei Conti che verifica. Non è possibile lasciare ai capigruppo tutta quell'autonomia che ha portato alle degenerazioni che conosciamo. Quel bel tomo era il capogruppo al Senato. Ha prelevato il denaro senza dover dar conto a qualcuno, e poi se le cose andavano come pare, siano sempre andate, potevano anche sparire nelle pieghe delle spese varie. Se li ha rimessi in cassa è per tutto il casino che è saltato fuori nei consigli regionali del Lazio, della Lombardia, del Piemonte, ed anche altri.
Berlusconi ha fatto fideussioni fino a sessanta miliardi di vecchie lire per Forza Italia, Grillo ha pagato un sacco di soldi per i Vaffa Day. Di Berlusconi sappiamo che se li è fatti ridare dal partito, ma di Grillo non sappiamo nulla. E poi è un genovese taccagno, figuriamoci se scuce un soldo senza il tornaconto.
Il finanziamento pubblico serve a limitare in politica il potere dei ricchi. Certo che deve essere finalizzato all'esercizio della politica e non per rifarsi il guardaroba intimo o le polizze vita, ma per quello basta sorvegliare.
Ti ricordo che il Pd ha preso soldi dai gruppi Riva, Marcegaglia e da un altro gruppo di cui al momento mi sfugge il nome, la cui amministratrice è addirittura parlamentare del Pdl, come vedi il marciume per motivi d'interesse è molto trasversale, a me basta e avanza per tagliarli la possibilità di continuare a lucrare. Non finanziandoli oltre al risparmio diretto avremmo anche quello indiretto dei costi per i controlli e giudizi e così potremmo, forse, ridurre la pressione fiscale che è ormai una delle più alte d'Europa.
Rossoverde- Messaggi : 1008
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Re: Leggo, oggi su Repubblica
Lasciamo da parte - come sempre dovremmo fare - le cazzate di Grillo e i grillini, e quelle di Berlusconi, perchè non possono mai essere punto di riferimento per discorsi minimamente seri.
Bisogna riscrivere daccapo il finanziamento, questo è certo, e ridimensionarlo.
Il criterio di partenza dovrebbe essere quello dell'essenzialità funzionale, prendendo a modello l'organizzazione delle industrie editoriali, ossia quelle che "producono" o gestiscono idee e cultura in relazione all'opinione pubblica.
Naturalmente, tenendo conto che la politica, a differenza di queste, non mette in scena spettacoli e manifestazioni con ingaggi milionari alle star, e comunque non ha spese da impresari.
Uno - I gruppi parlamentari devono avere a disposizione servizi essenziali, con dipendenti pagati dallo stato e stipendi commisurati a quelli dei ministeriali con uguali funzioni. Nessuno stanziamento per singoli gruppi.
Due - Gli stipendi dei parlamentari devono essere gagliardamente ridimensionati e resi trasparentemente semplici, comprensivi di tutto, insividuando anche qui un livello di riferimento tra quelli dei dipendenti statali. Da rivedere, anche, la sovrapposizione di redditi diversi, per esempio quelli derivanti da pensioni pubbliche.
Eliminare la figura dell'assistente-portaborse, o in alternativa eliminarne la natura semi-clandestina che alimenta il sottobosco clientelare.
Tre - Estendere la gratuità del trasporto e delle attività strettamente connesse alle funzioni, e cancellare i benefiti legati allo spettacolo, allo sport e al vago concetto di "aggiornamento culturale".
Quattro - Tornare al concetto di finanziamento, eliminando quello di "rimborso", legato alle dimensioni elettorali in modo eccessivamente proporzionale.
Il problema è di non incentivare l'esistenza di partitini finalizzati esclusivamente (o quasi) al finanziamento, e allo stesso tempo limitare il gigantismo economico dei partitoni.
Quindi, il primo passo, necessario e non sufficiente, è la revisione dello status giuridico dei partiti, assimilandoli alle cooperative, ma controllate da una sezione speciale della Corte dei Conti.
L'entità del finanziamento drasticamente ridotta, rispetto agli attuali rimborsi, partendo da un minimo piuttosto basso (e fisso) che non sia sovradimensionato per i piccoli partiti senza strutture territoriali e con una progressività a scaglioni per quelli più grossi, con un rigido tetto massimo, corrispondente a un terzo dei massimi attuali.
La contribuzione privata ugualmente regolata, con tassativo obbligo alla trasparenza in tempo reale e resa pubblica su stampa e internet.
Cinque - Estendere questi criteri a tutti i livelli politico-amministrativi, a cominciare dalle Regioni, che sono il vero buco nero dei costi della politica.
Naturalmente, contro il malcostume e le abitudini più pervicaci alla disonestà non c'è legge che tenga, se non è accompagnata da sanzioni severe e immediate.
Quindi bisogna intervenire anche su questo aspetto.
Bisogna riscrivere daccapo il finanziamento, questo è certo, e ridimensionarlo.
Il criterio di partenza dovrebbe essere quello dell'essenzialità funzionale, prendendo a modello l'organizzazione delle industrie editoriali, ossia quelle che "producono" o gestiscono idee e cultura in relazione all'opinione pubblica.
Naturalmente, tenendo conto che la politica, a differenza di queste, non mette in scena spettacoli e manifestazioni con ingaggi milionari alle star, e comunque non ha spese da impresari.
Uno - I gruppi parlamentari devono avere a disposizione servizi essenziali, con dipendenti pagati dallo stato e stipendi commisurati a quelli dei ministeriali con uguali funzioni. Nessuno stanziamento per singoli gruppi.
Due - Gli stipendi dei parlamentari devono essere gagliardamente ridimensionati e resi trasparentemente semplici, comprensivi di tutto, insividuando anche qui un livello di riferimento tra quelli dei dipendenti statali. Da rivedere, anche, la sovrapposizione di redditi diversi, per esempio quelli derivanti da pensioni pubbliche.
Eliminare la figura dell'assistente-portaborse, o in alternativa eliminarne la natura semi-clandestina che alimenta il sottobosco clientelare.
Tre - Estendere la gratuità del trasporto e delle attività strettamente connesse alle funzioni, e cancellare i benefiti legati allo spettacolo, allo sport e al vago concetto di "aggiornamento culturale".
Quattro - Tornare al concetto di finanziamento, eliminando quello di "rimborso", legato alle dimensioni elettorali in modo eccessivamente proporzionale.
Il problema è di non incentivare l'esistenza di partitini finalizzati esclusivamente (o quasi) al finanziamento, e allo stesso tempo limitare il gigantismo economico dei partitoni.
Quindi, il primo passo, necessario e non sufficiente, è la revisione dello status giuridico dei partiti, assimilandoli alle cooperative, ma controllate da una sezione speciale della Corte dei Conti.
L'entità del finanziamento drasticamente ridotta, rispetto agli attuali rimborsi, partendo da un minimo piuttosto basso (e fisso) che non sia sovradimensionato per i piccoli partiti senza strutture territoriali e con una progressività a scaglioni per quelli più grossi, con un rigido tetto massimo, corrispondente a un terzo dei massimi attuali.
La contribuzione privata ugualmente regolata, con tassativo obbligo alla trasparenza in tempo reale e resa pubblica su stampa e internet.
Cinque - Estendere questi criteri a tutti i livelli politico-amministrativi, a cominciare dalle Regioni, che sono il vero buco nero dei costi della politica.
Naturalmente, contro il malcostume e le abitudini più pervicaci alla disonestà non c'è legge che tenga, se non è accompagnata da sanzioni severe e immediate.
Quindi bisogna intervenire anche su questo aspetto.
Rom- Messaggi : 996
Data d'iscrizione : 10.04.13
Re: Leggo, oggi su Repubblica
"Ti ricordo che il Pd ha preso soldi dai gruppi Riva, Marcegaglia e da un altro gruppo di cui al momento mi sfugge il nome, la cui amministratrice è addirittura parlamentare del Pdl, come vedi il marciume per motivi d'interesse è molto trasversale, a me basta e avanza per tagliarli la possibilità di continuare a lucrare. Non finanziandoli oltre al risparmio diretto avremmo anche quello indiretto dei costi per i controlli e giudizi e così potremmo, forse, ridurre la pressione fiscale che è ormai una delle più alte d'Europa."
Perché non può prendere soldi da chicchesia, il PD. Purché siano soldi dichiarati nei bilanci e dati al partito, non alle correnti. E pure che non ci siano contropartite con leggi e leggine, o emendamenti da ultimo minuto e su misura. Quello è inaccettabile.
Ad ogni modo, voglio il finanziamento pubblico - che va ai gruppi parlamentari ed ai partiti, ma non alle correnti - proprio per minimizzare il rischio di possibili imbrogli.
E i soldi che dà un pluriomicida evasore al M5S? Quelli a me non stanno proprio bene, caro Rossoverde, specie se poi se li fa ridare con gli interessi.
Perché non può prendere soldi da chicchesia, il PD. Purché siano soldi dichiarati nei bilanci e dati al partito, non alle correnti. E pure che non ci siano contropartite con leggi e leggine, o emendamenti da ultimo minuto e su misura. Quello è inaccettabile.
Ad ogni modo, voglio il finanziamento pubblico - che va ai gruppi parlamentari ed ai partiti, ma non alle correnti - proprio per minimizzare il rischio di possibili imbrogli.
E i soldi che dà un pluriomicida evasore al M5S? Quelli a me non stanno proprio bene, caro Rossoverde, specie se poi se li fa ridare con gli interessi.
einrix- Messaggi : 10607
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Re: Leggo, oggi su Repubblica
Einirx, tornando indietro con la memoria , mi è venuto in mente un tal ex sindacalista Pugliese, collettore di tangenti in quel di Milano, che in un ' intervista confessione all' Espresso candidamente ammetteva e dichiarava che distribuiva tangenti a tutti i gruppi che contavano , con esclusione di pochi partiti perchè non contavano , come vedi il male parte da lontano, stai tranquillo che se si autofinanziano , prima li spendono con parsimonia ed oculatezza ,poi siamo certi, almeno si spera , che non facciano favori ad hoc. L'imprenditrice multi finanziatrice di partiti , di cui non ricordavo il nome , è Maria Luisa Todini del Pdl, che bontà sua lo disse in una trasmissione televisiva, cos' è , o era, amore per la democrazia?
Rossoverde- Messaggi : 1008
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Re: Leggo, oggi su Repubblica
Un certo grado di corruzione, o di situazioni al limite, nel rapporto tra politica e affari è da considerare fisiologico nelle democrazie occidentali, che rappresentano un sistema socio-economico fondato sul denaro e sul business: a cominciare da quei paesi che spesso definiamo "normali" o perfino modelli etici.
Quindi, togliamoci dalla testa l'idea di una palingenesi morale da ottenere tramite il quadro legislativo.
Quello che più scandalizza, del caso italiano, non è solo l'entità delle cifre in ballo, ma l'estensione corruttiva fino ai circuiti più capillari e la mentalità da pidocchi rifatti che hanno i tanti caporaletti che affollano le stanze del potere: come definire altrimenti le mutande messe in conto a piè di lista, la cena con le ostriche, la festa di matrimonio, la ristrutturazione della casa al mare, il parrucchiere e l'estetista ...?
Altro elemento che fa riflettere, poi, forse più grave, si ricollega a qualcosa che si riflette su una concezione più generale del paese e sulle scelte politico-amministrative: l'esagerazione.
Esagerazione nel lusso inutile: è necessario fare ogni congresso di categoria, ogni convegno, in castelli, monasteri, località turistiche? E' davvero così scontato che la sede dei partiti sia collocata in pregiatissimi edifici del centro storico? E che gli infiniti corridoi e le stanze degli innumerevoli uffici parlamentari, o il Quirinale, somiglino alla reggia di Luigi XIV?
A un livello diverso, ma intimamente simile, viene da chiedersi perché nella provincia italiana si senta l'esigenza di asfaltare, urbanizzare, illuminare con lampioni tecnologici, picchettare, pettinare, allisciare ogni stradina di campagna - salvo poi lasciare incolta e abbandonata la reggia di Caserta o Pompei, naturalmente.
Siamo sempre lì: la mentalità da poveracci arricchiti, che si manifesta nella cura che si mette nell'impiantare cancellate costosamente elaborate intorno case abusive, costruite in assenza di fognature, servite da linee telefoniche arcaiche e da autolinee pubbliche scombiccherate e inaffidabili.
Siamo un paese in cui l'alternativa alla povertà è la pacchianeria: non abbiamo fatto in tempo a trasformare il benessere in sobrietà. Il popolo "democratico" e la piccola borghesia, arrivando ad alimentare la composizione della classe politica, si portano dietro la propria incultura, il proprio cattivo gusto e la pacchianeria da rubagalline: moltiplicate queste galline per i mille e mille centri di piccolo e grande potere, abbiamo l'equivalente di Fort Knox.
Quindi, togliamoci dalla testa l'idea di una palingenesi morale da ottenere tramite il quadro legislativo.
Quello che più scandalizza, del caso italiano, non è solo l'entità delle cifre in ballo, ma l'estensione corruttiva fino ai circuiti più capillari e la mentalità da pidocchi rifatti che hanno i tanti caporaletti che affollano le stanze del potere: come definire altrimenti le mutande messe in conto a piè di lista, la cena con le ostriche, la festa di matrimonio, la ristrutturazione della casa al mare, il parrucchiere e l'estetista ...?
Altro elemento che fa riflettere, poi, forse più grave, si ricollega a qualcosa che si riflette su una concezione più generale del paese e sulle scelte politico-amministrative: l'esagerazione.
Esagerazione nel lusso inutile: è necessario fare ogni congresso di categoria, ogni convegno, in castelli, monasteri, località turistiche? E' davvero così scontato che la sede dei partiti sia collocata in pregiatissimi edifici del centro storico? E che gli infiniti corridoi e le stanze degli innumerevoli uffici parlamentari, o il Quirinale, somiglino alla reggia di Luigi XIV?
A un livello diverso, ma intimamente simile, viene da chiedersi perché nella provincia italiana si senta l'esigenza di asfaltare, urbanizzare, illuminare con lampioni tecnologici, picchettare, pettinare, allisciare ogni stradina di campagna - salvo poi lasciare incolta e abbandonata la reggia di Caserta o Pompei, naturalmente.
Siamo sempre lì: la mentalità da poveracci arricchiti, che si manifesta nella cura che si mette nell'impiantare cancellate costosamente elaborate intorno case abusive, costruite in assenza di fognature, servite da linee telefoniche arcaiche e da autolinee pubbliche scombiccherate e inaffidabili.
Siamo un paese in cui l'alternativa alla povertà è la pacchianeria: non abbiamo fatto in tempo a trasformare il benessere in sobrietà. Il popolo "democratico" e la piccola borghesia, arrivando ad alimentare la composizione della classe politica, si portano dietro la propria incultura, il proprio cattivo gusto e la pacchianeria da rubagalline: moltiplicate queste galline per i mille e mille centri di piccolo e grande potere, abbiamo l'equivalente di Fort Knox.
Rom- Messaggi : 996
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Re: Leggo, oggi su Repubblica
Allora non capisci Rossoverde.Rossoverde ha scritto:Einirx, tornando indietro con la memoria , mi è venuto in mente un tal ex sindacalista Pugliese, collettore di tangenti in quel di Milano, che in un ' intervista confessione all' Espresso candidamente ammetteva e dichiarava che distribuiva tangenti a tutti i gruppi che contavano , con esclusione di pochi partiti perchè non contavano , come vedi il male parte da lontano, stai tranquillo che se si autofinanziano , prima li spendono con parsimonia ed oculatezza ,poi siamo certi, almeno si spera , che non facciano favori ad hoc. L'imprenditrice multi finanziatrice di partiti , di cui non ricordavo il nome , è Maria Luisa Todini del Pdl, che bontà sua lo disse in una trasmissione televisiva, cos' è , o era, amore per la democrazia?
Il finanziamento pubblico ha due finalità
- impedire che dei Berlusconi possano costruire dei partiti in una notte, trasformando gli uffici di Publitalia in sezioni di Forza Italia, con tanto di assunzione di segretari di sezione, o che possano fare delle fideissioni da decine di milioni per sostenere le campagne elettorali. Con la conseguenza che gli Alfano, senza i Berlusconi, scompaiono per mancanza di mezzi, o per sproporzione di mezzi.
- per impedire che i soldi vadano a privati cittadini che finanzino le proprie correnti
Poi ve ne sono altre che soddisfano l'esigenza di retribuire chi nelle istituzioni ci lavora con continuità, com'è per i sindaci e gli assessori di grandi città, i ministri e i sottosegretari, la stragrande maggioranza dei parlamentari.
Oggi non ci sono più gli antifascisti che avevano fatto la Resistenza, e che avendone patite di tutti i colori, sopportavano di fare politica per un tozzo di pane, in alternativa alla disoccupazione, specie se erano comunisti. Oggi ci sono persone che a mala pena hanno partecipato a qualche convegno, che sono stati a scuola, spesso fino alla laurea e che se non portano a casa soldi, non mangiano, e perciò, o fanno un lavoro o ne fanno un altro. Maroni non possiamo pretendere che la sera vada a suonare con l'orchestra, e se fa politica nei ruoli che occupa da anni, deve poter avere uno stipedio
Capitolo dei disonesti:
C'è la finanza, la polizia, il magistrato, le leggi, per loro come per tutti. Perché criminalizzare una categoria così importante come quella dei politici, quando ce ne sono altre, dai calciatori ai notai che ne combinano una più di Bertoldo, in una società di evasori, e con un tasso di criminalità elevato.
Capitolo delle ragioni:
Lo scopo di "Lor Signori" è di toglierci il potere che abbiamo impiegato secoli, noi ex plebe, e molti anche ex schiavi, o ex servi della gleba, a conquistarci i diritti che oggi possediamo. Io il potere e i diritti che mi sono conquistato non li mollo, e il finanziamento ai partiti è una parte del Welfare come la scuola, la sanità e la previdenza. E lo voglio perché vivo in un paese di gente poco responsabile che fa magari l'elemosina per salvarsi l'anima dal diavolo, ma che non si iscrive al sindacato, non si iscrive ai partiti e poi pretende di vivere in un paese democratico. E' contro questa gente egoista che ha la macchina intestata alla ditta per non pagare le tasse e che parla di auto di servizio chiamandole auto blu, insomma è contro questa gente furba e menefreghista che voglio il finanziamento pubblico, pagato anche da loro, perché sono stufo che continuino a vivere sul mio impegno politico e sulle mie spalle democratiche. Che vadano all'inferno, ma prima paghino la loro quota di civiltà.
einrix- Messaggi : 10607
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Re: Leggo, oggi su Repubblica
einrix ha scritto:1 - Il finanziamento pubblico ha due finalità
- impedire che dei Berlusconi possano costruire dei partiti in una notte...
...
2 - Poi ve ne sono altre che soddisfano l'esigenza di retribuire chi nelle istituzioni ci lavora con continuità, com'è per i sindaci e gli assessori di grandi città, i ministri e i sottosegretari, la stragrande maggioranza dei parlamentari.
2a - Oggi non ci sono più gli antifascisti che avevano fatto la Resistenza, e che avendone patite di tutti i colori, sopportavano di fare politica per un tozzo di pane, in alternativa alla disoccupazione, specie se erano comunisti...
1 - Con o senza finanziamento per gli altri, i Berlusconi possono comunque costruire partiti in una notte.
Forse volevi dire che il finanziamento serve a bilanciare, non impedire, questo genere di partiti-fungo.
2 - Una cosa sono le istituzioni, una cosa i partiti: chi lavora dentro le prime deve essere inquadrato e retribuito in modo chiaro e, appunto, istituzionale; il lavoro nei partiti è assai più vario e meno determinato sul piano professionale, dato che va dal militante che fa il volantinaggio al responsabile del centro studi, all'autista del segretario, alla centralinista, etc.
Il problema - nel caso dei partiti, ma anche per altro verso delle istituzioni - è quello che dicevo nel mio post: stabilire i limiti, o decidere se sia necessario quella quantità di personale, quel livello di "lusso", fatto di commessi, segretarie, autisti, dirigenti, consulenti, e quant'altro.
Nei giornali, nelle università, nei centri di ricerca scientifica, gli operatori svolgono un lavoro qualificato e culturalmente, organizzativamente difficile, ma non hanno tutta la "fureria" che hanno i politici: lo scienziato va in metropolitana, o si guida la macchina da solo, il giornalista si scrive gli articoli al computer da solo, etc. Organizzare le tante sedi politico-amministrative come se si trattasse della sala operativa della NASA, dove gli operatori non possono distrarsi un attimo e devono essere assistiti anche per un bicchiere d'acqua, è grottesco.
2a - Il paragone con il dopoguerra varrebbe semmai al contrario: quando c'era una società povera, la militanza politica aveva più bisogno di finanziamenti, per consentire anche una modesta sopravvivenza a chi ci dedicava la totalità del tempo.
Sia i quadri, sia i dirigenti del partito facevano comunque una vita uguale a quella degli altri lavoratori, soprattutto nell'ambito della sinistra.
Oggi la situazione è molo diversa, per quanto riguarda sia le retribuzioni, sia il tipo di vita sociale che deriva dal reddito: non vale solo per chi vive di politica, ma per chiunque appartenga a una corporazione o a una cosiddetta "casta". Non si tratta solo del reddito, ma anche di separatezza, di allontanamento dai problemi comuni dei cittadini. E' un discorso lungo e complicato: per esempio, perché i dipendenti della Banca d'Italia devono avere a disposizione un centro sportivo bellissimo e organizzatissimo, oltre tutto in una zona centrale di Roma? - mentre la stessa pubblica amministrazione assume una quantità di precari trimestrali, che devono scegliere se mangiare o pagarsi un'ora in piscina, e mentre nelle scuole manca la carta igienica, per non parlare delle palestre.
Rom- Messaggi : 996
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Re: Leggo, oggi su Repubblica
"
- Voglio il finanziamento pubblico, in qualunque forma.
- il finanziamento deve servire all'organizzazione ed alla propaganda.
- voglio una legge sui partiti, come prescrive la costituzione, con regole per la democrazia e la trasparenza"
rif. 1
Non posso sempre ripetere tutto Rom. Qui c'è scritto che voglio una legge sui partiti, che di fatto dovrebbero impedire le nascite improvvise di partiti azienda, o di partiti personali. Li invece parlavo di soldi e quindi, per economia, ho preso solo un corno del problema. Mi meraviglio che tu non lo abbia colto.
rif. 2
Si vede, Rom, che non hai mai lavorato in una grande azienda, o se ci hai lavorato avevi la benda sugli occhi. In giro c'è di tutto, ma proprio di tutto e di più.
rif 2a
"quando c'era una società povera, la militanza politica aveva più bisogno di finanziamenti"
questa è la più bella di tutte. Mi fermo qui.
Buona notte.
- Voglio il finanziamento pubblico, in qualunque forma.
- il finanziamento deve servire all'organizzazione ed alla propaganda.
- voglio una legge sui partiti, come prescrive la costituzione, con regole per la democrazia e la trasparenza"
rif. 1
Non posso sempre ripetere tutto Rom. Qui c'è scritto che voglio una legge sui partiti, che di fatto dovrebbero impedire le nascite improvvise di partiti azienda, o di partiti personali. Li invece parlavo di soldi e quindi, per economia, ho preso solo un corno del problema. Mi meraviglio che tu non lo abbia colto.
rif. 2
Si vede, Rom, che non hai mai lavorato in una grande azienda, o se ci hai lavorato avevi la benda sugli occhi. In giro c'è di tutto, ma proprio di tutto e di più.
rif 2a
"quando c'era una società povera, la militanza politica aveva più bisogno di finanziamenti"
questa è la più bella di tutte. Mi fermo qui.
Buona notte.
einrix- Messaggi : 10607
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Re: Leggo, oggi su Repubblica
einrix ha scritto:Si vede, Rom, che non hai mai lavorato in una grande azienda, o se ci hai lavorato avevi la benda sugli occhi. In giro c'è di tutto, ma proprio di tutto e di più.
rif 2a
"quando c'era una società povera, la militanza politica aveva più bisogno di finanziamenti"
questa è la più bella di tutte. Mi fermo qui.
Ci ho lavorato, ma non c'è bisogno di lavorarci per sapere e capire quello che si vede anche da esterni: del resto, tu, come me, non hai lavorato in parlamento e nemmeno in un consiglio regionale, eppure ne parli convinto di sapere e capire.
Ma non è nemmeno questione di grande o piccola organizzazione. Basta l'esperienza personale, professionale, per sapere che non è necessario avere una corte di servitori e una sede col parquet scintillante per fare quattro ricerche giuridiche o per scrivere un documento: come ho detto, conosco le redazioni e ho frequentato le stanze universitarie e la gente che ci lavora non ha intorno tutto l'armamentario che esiste negli ambienti politici - conosco anche questi.
La sede della Regione Lazio sembra il palazzo dell'ONU. Ci sono decine e decine di dependance di uffici pubblici annidate in palazzi rinascimentali, con centinaia di stanze e corridoi pieni di armadi inzeppati di scartoffie. Abbiamo un gran numero di municipi italiani insediati in palazzi storici, che in altri paesi sarebbero degni di ospitare la sede del governo nazionale.
La ramificazione politico-amministrativa è incalcolabile nella sua estensione e occupa una quantità di risorse ambientali e logistiche altrettanto incalcolabile, e spesso si tratta di localizzazioni scomodissime per i cittadini che sono costretti a frequentarle, con conseguente spreco di tempo e di denaro, e occupazione di suolo pubblico per i parcheggi privilegiati di chi ci lavora.
La megalomania costa.
Sul secondo punto, sarebbe cortese da parte tua spiegare il perché di tanta meraviglia: in una società complessivamnte povera chiunque aveva un maggiore bisogno di avere uno straccio di stipendio per vivere, tanto più che comunicare era allora assai più difficile di oggi, richiedeva più tempo, telefoni e automobili erano più rari e più costosi in relazione ai redditi, il lavoro d'ufficio era molto manuale e richiedeva la competenza di segretarie e dattilografe, etc.
Da molti anni in qua chiunque può avere a casa propria una fotocopiatrice, un fax, un computer e tenere i contatti con mezzo mondo, da solo.
Rom- Messaggi : 996
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Re: Leggo, oggi su Repubblica
Einirx, non c'è niente da capire, abbiamo posizioni diverse , anzi diametralmente diverse, tu lo sostieni ed io no.einrix ha scritto:
Allora non capisci Rossoverde.
Il finanziamento pubblico ha due finalità
- impedire che dei Berlusconi possano costruire dei partiti in una notte, trasformando gli uffici di Publitalia in sezioni di Forza Italia, con tanto di assunzione di segretari di sezione, o che possano fare delle fideissioni da decine di milioni per sostenere le campagne elettorali. Con la conseguenza che gli Alfano, senza i Berlusconi, scompaiono per mancanza di mezzi, o per sproporzione di mezzi.
- per impedire che i soldi vadano a privati cittadini che finanzino le proprie correnti
Poi ve ne sono altre che soddisfano l'esigenza di retribuire chi nelle istituzioni ci lavora con continuità, com'è per i sindaci e gli assessori di grandi città, i ministri e i sottosegretari, la stragrande maggioranza dei parlamentari.
Oggi non ci sono più gli antifascisti che avevano fatto la Resistenza, e che avendone patite di tutti i colori, sopportavano di fare politica per un tozzo di pane, in alternativa alla disoccupazione, specie se erano comunisti. Oggi ci sono persone che a mala pena hanno partecipato a qualche convegno, che sono stati a scuola, spesso fino alla laurea e che se non portano a casa soldi, non mangiano, e perciò, o fanno un lavoro o ne fanno un altro. Maroni non possiamo pretendere che la sera vada a suonare con l'orchestra, e se fa politica nei ruoli che occupa da anni, deve poter avere uno stipedio
Capitolo dei disonesti:
C'è la finanza, la polizia, il magistrato, le leggi, per loro come per tutti. Perché criminalizzare una categoria così importante come quella dei politici, quando ce ne sono altre, dai calciatori ai notai che ne combinano una più di Bertoldo, in una società di evasori, e con un tasso di criminalità elevato.
Capitolo delle ragioni:
Lo scopo di "Lor Signori" è di toglierci il potere che abbiamo impiegato secoli, noi ex plebe, e molti anche ex schiavi, o ex servi della gleba, a conquistarci i diritti che oggi possediamo. Io il potere e i diritti che mi sono conquistato non li mollo, e il finanziamento ai partiti è una parte del Welfare come la scuola, la sanità e la previdenza. E lo voglio perché vivo in un paese di gente poco responsabile che fa magari l'elemosina per salvarsi l'anima dal diavolo, ma che non si iscrive al sindacato, non si iscrive ai partiti e poi pretende di vivere in un paese democratico. E' contro questa gente egoista che ha la macchina intestata alla ditta per non pagare le tasse e che parla di auto di servizio chiamandole auto blu, insomma è contro questa gente furba e menefreghista che voglio il finanziamento pubblico, pagato anche da loro, perché sono stufo che continuino a vivere sul mio impegno politico e sulle mie spalle democratiche. Che vadano all'inferno, ma prima paghino la loro quota di civiltà.
Tu credi sul serio che con un limite al finanziamento non possano crescere nuovi Berlusconi? A me fa scappare da ridere , visto poi come è nato Berlusconi e con che benedizioni, eppoi che c'entra col finanziamento? tutt'al più c'entra con la forma che dovrebbero avere i partiti indipendentemente dal finanziamento, mischiare le due cose serve solo a chi vuole ad ogni costo il finanziamento pubblico.
Perchè fai confusione fra parlamentari, ministri e finanziamento pubblico ai partiti, a che pro? mah!
Anche gli antifascisti di una volta, stessa solfa, stesso pot-pourri.
Capitolo dei disonesti, io non criminalizzo niente, non gliene do e risparmio, che ci mettano i loro e non ho nemmeno il problema dei costi del controllo, sai che bel risparmio si fa?
Capitolo della ragione? ma se c'hanno levato già tutto quello che avevamo con la complicità di quelli che a parole dicevano di volerci difendere. Ormai non ci restano che i Forconi, verrebbe da dire, sai che delusione , stiamo scendendo sempre più in basso , Costituzione violata bellamente, non ci resta che sperare in qualche giudice non allineato, perchè con i filtri che sono in alto o sono allineati o si allineano il più delle volte.
Tu vuoi il finanziamento pubblico dei partiti, io voglio pagare le tasse secondo il dettato costituzionale.
Rossoverde- Messaggi : 1008
Data d'iscrizione : 05.06.13
Re: Leggo, oggi su Repubblica
Non sono stato in Parlamento, ma qualche parente parlamentare di cui so fatti e miracoli ce l'ho. Non sono stato in Consiglio comunale, ma qualche amico sindaco, diversi amici assessori, ed altri amici presidenti di municipalizzate ce li ho, e di loro so non solo quello che mi dicono, ma anche quello che si dice di loro. Senza
contare che di ciò che avviene nelle stanze aperte delle istituzioni (quindi escludiamo i servizi segreti), viene raccontato ogni giorno da un secolo e più, mentre di ciò che avviene nel chiuso delle fabbriche è quasi tutto
segreto aziendale, eccetto ciò che di ufficiale deve essere dichiarato. Ed in questo caso ho partecipato come attento osservatore e talvolta, come protagonista alla trasformazione di grandi società, per almeno un trentennio. Quindi, non baso le mie osservazioni su nozioni di scuola, ma su esperienza ravvicinata, quando non
proprio diretta, e nella vita pubblica le cose di cui si accusa la politica, sono solo un "di cui". E di questo "di cui" se ne fa la bandiera della riscossa di una società marcia dalle fondamenta, perché marci sono i forconi che ne
sono la più patetica espressione, perché marcia è la criminalità organizzata, perché marcia è la società che aspira ad entrare in politica per saccheggiare il paese e per avvilire proprio l'ultimo baluardo che possiamo porre a sua difesa. E tu, tutto ciò lo vedi e non lo vedi, e Rossoverde non lo vede affatto, mentre io lo vedo benissimo, per quel lavoro di riflessione e di critica che vado facendo, con priorità diverse dalle tue e tanto più diverse da quelle di Rossoverde.
E poi, quando parli, per esempio, della regione Lazio che sembra l'ONU, confondi la politica con l'amministrazione, che non è fatta di politici, ma di gente della società civile, quella che critica la politica, perché vorrebbe uffici più grandi, stipendi più robusti, macchine di servizio più grosse. Mi dispiace per te, ma io distinguo, ed è proprio quel continuo lavoro di cernita, di separazione di ciò che è politica da ciò che non lo è, che mi da la possibilità di vedere cos'è la politica. Naturalmente, applicando semplici rudimenti, capisco benissimo che i Berlusconi sono gli alieni della politica, facendo parte della società civile che ha asservito la politica per i propri scopi. Loro non hanno niente a che vedere con Pajetta, tanto per fare un nome simbolico. Per me la politica è Pajetta per l'impeto, l'oratoria, la capacità di lotta, ma è anche Moro, Togliatti, Berlinguer, ed altri mille di destra e di sinistra, per le visioni che avevano della società che volevano condurre per mano, quando non fosse possibile trasformare.
Sul secondo punto, quello del bisogno dei maggiori finanziamenti in una società più povera, ho preferito ridere, perché la frase è in se indeterminata, e neppure quello che scrivevi prima e dopo ne stabiliva le condizioni di determinazione. Quando si scrivono frasi indeterminate, si lavora sull'equivoco, sul fraintendimento, e ho riso
perché mi è venuto da pensare: guarda su che specchi si deve arrampicare Rom.
Certo che più si è poveri e tanto più servono risorse, ma poveri in che, di quali risorse stiamo parlando. E qui si potrebbe aprire un lungo capitolo sulle inadeguatezze ideologiche delle persone che uscivano da un conflitto e da
una guerra civile che aveva traumatizzato il paese. Non parlo dei combattenti, naturalmente; loro una idea dovevano essersela fatta, ma di tutti gli altri che hanno aspettato che la carneficina finisse. Di sicuro c'era anche bisogno di risorse economiche, ma le sezioni furono espugnate al fascio, o costruite con donazioni di denaro e il lavoro volontario. In rapporto ai valori di oggi, quei finanziamenti "più", erano quisquiglie se pensiamo ai costi della politicai. Quindi, quel "più" in realtà era "molto meno", ma stava bene anche il "più" in quella frase, e da ciò si evidenzia l'indeterminatezza.
Per Rossoverde.
Se vuoi togliere di mezzo i partiti aziena o i partiti happening devi fare una legge sui partiti che li obblighi alla democrazia, fissando che non ci sono padroni di simboli che tengono stretta la cassa e che licenziano chi non gli va bene. In quella stessa legge puoi mettergli dentro anche le condizioni del finanziamento, che per individuo non può eccedere oltre certi valori.
Queste cose io le vado ripetendo in continuazione, ma sembra che ti entrino da un lato e ti escano dall'altro, visto che te ne esci fuori ancora con la frasetta: "Tu credi sul serio che con un limite al finanziamento non possano crescere nuovi Berlusconi?"
No che non ci credo, ma se c'è il limite al finanziamento, già non nasce Forza Italia per come è nata, ma se c'è anche una legge sui partiti, non nasce neanche il M5S a quel modo che vediamo. I partiti possono nascere come vogliono, ma non devono avere padroni se si vuole la democrazia e la Repubblica, altrimenti si fa solo finta.
contare che di ciò che avviene nelle stanze aperte delle istituzioni (quindi escludiamo i servizi segreti), viene raccontato ogni giorno da un secolo e più, mentre di ciò che avviene nel chiuso delle fabbriche è quasi tutto
segreto aziendale, eccetto ciò che di ufficiale deve essere dichiarato. Ed in questo caso ho partecipato come attento osservatore e talvolta, come protagonista alla trasformazione di grandi società, per almeno un trentennio. Quindi, non baso le mie osservazioni su nozioni di scuola, ma su esperienza ravvicinata, quando non
proprio diretta, e nella vita pubblica le cose di cui si accusa la politica, sono solo un "di cui". E di questo "di cui" se ne fa la bandiera della riscossa di una società marcia dalle fondamenta, perché marci sono i forconi che ne
sono la più patetica espressione, perché marcia è la criminalità organizzata, perché marcia è la società che aspira ad entrare in politica per saccheggiare il paese e per avvilire proprio l'ultimo baluardo che possiamo porre a sua difesa. E tu, tutto ciò lo vedi e non lo vedi, e Rossoverde non lo vede affatto, mentre io lo vedo benissimo, per quel lavoro di riflessione e di critica che vado facendo, con priorità diverse dalle tue e tanto più diverse da quelle di Rossoverde.
E poi, quando parli, per esempio, della regione Lazio che sembra l'ONU, confondi la politica con l'amministrazione, che non è fatta di politici, ma di gente della società civile, quella che critica la politica, perché vorrebbe uffici più grandi, stipendi più robusti, macchine di servizio più grosse. Mi dispiace per te, ma io distinguo, ed è proprio quel continuo lavoro di cernita, di separazione di ciò che è politica da ciò che non lo è, che mi da la possibilità di vedere cos'è la politica. Naturalmente, applicando semplici rudimenti, capisco benissimo che i Berlusconi sono gli alieni della politica, facendo parte della società civile che ha asservito la politica per i propri scopi. Loro non hanno niente a che vedere con Pajetta, tanto per fare un nome simbolico. Per me la politica è Pajetta per l'impeto, l'oratoria, la capacità di lotta, ma è anche Moro, Togliatti, Berlinguer, ed altri mille di destra e di sinistra, per le visioni che avevano della società che volevano condurre per mano, quando non fosse possibile trasformare.
Sul secondo punto, quello del bisogno dei maggiori finanziamenti in una società più povera, ho preferito ridere, perché la frase è in se indeterminata, e neppure quello che scrivevi prima e dopo ne stabiliva le condizioni di determinazione. Quando si scrivono frasi indeterminate, si lavora sull'equivoco, sul fraintendimento, e ho riso
perché mi è venuto da pensare: guarda su che specchi si deve arrampicare Rom.
Certo che più si è poveri e tanto più servono risorse, ma poveri in che, di quali risorse stiamo parlando. E qui si potrebbe aprire un lungo capitolo sulle inadeguatezze ideologiche delle persone che uscivano da un conflitto e da
una guerra civile che aveva traumatizzato il paese. Non parlo dei combattenti, naturalmente; loro una idea dovevano essersela fatta, ma di tutti gli altri che hanno aspettato che la carneficina finisse. Di sicuro c'era anche bisogno di risorse economiche, ma le sezioni furono espugnate al fascio, o costruite con donazioni di denaro e il lavoro volontario. In rapporto ai valori di oggi, quei finanziamenti "più", erano quisquiglie se pensiamo ai costi della politicai. Quindi, quel "più" in realtà era "molto meno", ma stava bene anche il "più" in quella frase, e da ciò si evidenzia l'indeterminatezza.
Per Rossoverde.
Se vuoi togliere di mezzo i partiti aziena o i partiti happening devi fare una legge sui partiti che li obblighi alla democrazia, fissando che non ci sono padroni di simboli che tengono stretta la cassa e che licenziano chi non gli va bene. In quella stessa legge puoi mettergli dentro anche le condizioni del finanziamento, che per individuo non può eccedere oltre certi valori.
Queste cose io le vado ripetendo in continuazione, ma sembra che ti entrino da un lato e ti escano dall'altro, visto che te ne esci fuori ancora con la frasetta: "Tu credi sul serio che con un limite al finanziamento non possano crescere nuovi Berlusconi?"
No che non ci credo, ma se c'è il limite al finanziamento, già non nasce Forza Italia per come è nata, ma se c'è anche una legge sui partiti, non nasce neanche il M5S a quel modo che vediamo. I partiti possono nascere come vogliono, ma non devono avere padroni se si vuole la democrazia e la Repubblica, altrimenti si fa solo finta.
einrix- Messaggi : 10607
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Re: Leggo, oggi su Repubblica
einrix ha scritto:1 - Non sono stato in Parlamento, ma qualche parente parlamentare di cui so fatti e miracoli ce l'ho. Non sono stato in Consiglio comunale, ma ... E tu, tutto ciò lo vedi e non lo vedi, e Rossoverde non lo vede affatto, mentre io lo vedo benissimo, per quel lavoro di riflessione e di critica che vado facendo, con priorità diverse dalle tue ...
2 - E poi, quando parli, per esempio, della regione Lazio che sembra l'ONU, confondi la politica con l'amministrazione, che non è fatta di politici, ma di gente della società civile...
3 - Sul secondo punto, quello del bisogno dei maggiori finanziamenti in una società più povera, ho preferito ridere, perché la frase è in se indeterminata, e neppure quello che scrivevi prima e dopo ne stabiliva le condizioni di determinazione. ...Quindi, quel "più" in realtà era "molto meno", ma stava bene anche il "più" in quella frase, e da ciò si evidenzia l'indeterminatezza.
1- Non c'era bisogno che tu spiegassi come formi le tue opinioni, cioè con un mix tra esperienza diretta, sentito dire, letture, interpretazioni e riflessioni: è lo stesso mix che vale per tutti, e questo era ciò che intendevo dire.
Che le "priorità" tue, mie, di Rossoverde, di Cireno, Lara o Vargas siano diverse (prorità logiche, immagino) è anche questo talmente ovvio che non varrebbe la pena sottolinearlo: anche perché è chiara quale sia la tua priorità sul tema, cioè quella di giustificare perinde ac cadaver il finanziamento della politica, e di respingere tutte le obiezioni in merito mettendole nel sacco di una salvifica "riforma dello status giuridico dei partiti".
Io però, diversamente da te, rispetto i tuoi processi logici e la tua "prorità", dal punto di vista intellettuale, e non l'attribuisco a un limite patologico della tua "visione" o, peggio, a una tua sudditanza verso una generica "propaganda", o roba del genere.
2 - Che l'esistenza stessa, le scelte, i comportamenti della Regione Lazio (o Toscana, Sicilia, Piemonte) non appartengano a pieno titolo alla politica è francamente un'idea bizzarra, non solo in termini costituzionali, ma anche in senso pratico, effettuale: ci sono elezioni, c'è un parlamento regionale, c'è un esecutivo, ci sono assessorati (ministeri), ci sono presidenti e commissioni, governano sanità, scuole, trasporti, lavori pubblici.
Bizzarra è anche la distinzione che fai tra politica e amministrazione. Immagino che anche i comuni, le circoscrizioni, le province, le comunità montane, l'ICE, l'Anas, l'Enit, le ambasciate all'estero, le forze armate e di polizia, le ASL, le partecipate che gestiscono l'acqa, il gas e l'elettricità, i trasporti, la protezione civile, etc, non rientrino nell'empireo della politica, non solo per ciò che riguarda la contabilità dei costi, ma come principio generale.
3 - Indeterminata. Cosa ti serve per considerarla determinata, almeno quanto basta per smettere di ridere e suggerirti un risposta?
A me, però, sembra che sul punto specifico non ci sia molto da chiarire.
Rom- Messaggi : 996
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Re: Leggo, oggi su Repubblica
La frase:
Io però, diversamente da te, rispetto i tuoi processi logici e la tua "prorità", dal punto di vista intellettuale, e non l'attribuisco a un limite patologico della tua "visione" o, peggio, a una tua sudditanza verso una generica "propaganda", o roba del genere.
A me, caro Rom, suona come: ti piacerebbe che ti dicesi "l'attribuisco a un limite patologico della tua "visione" o, peggio, a una tua sudditanza verso una generica "propaganda", o roba del genere" ma che "l'attribuisco a un limite patologico della tua "visione" o, peggio, a una tua sudditanza verso una generica "propaganda", o roba del genere" non te lo dico.
Preferisco sorridere.
A differenza di quanto sostenga tu, c'è differenza tra un dipendente pubblico ed un politico, ovunque lavori, in comune, nella scuola o nelle forze armate. Uno è il dipendente che viene assunto, talvolta con concorso, e l'altro è un rappresentante dei cittadini, che viene eletto.
Io però, diversamente da te, rispetto i tuoi processi logici e la tua "prorità", dal punto di vista intellettuale, e non l'attribuisco a un limite patologico della tua "visione" o, peggio, a una tua sudditanza verso una generica "propaganda", o roba del genere.
A me, caro Rom, suona come: ti piacerebbe che ti dicesi "l'attribuisco a un limite patologico della tua "visione" o, peggio, a una tua sudditanza verso una generica "propaganda", o roba del genere" ma che "l'attribuisco a un limite patologico della tua "visione" o, peggio, a una tua sudditanza verso una generica "propaganda", o roba del genere" non te lo dico.
Preferisco sorridere.
A differenza di quanto sostenga tu, c'è differenza tra un dipendente pubblico ed un politico, ovunque lavori, in comune, nella scuola o nelle forze armate. Uno è il dipendente che viene assunto, talvolta con concorso, e l'altro è un rappresentante dei cittadini, che viene eletto.
einrix- Messaggi : 10607
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Re: Leggo, oggi su Repubblica
einrix ha scritto:A me, caro Rom, suona come: ti piacerebbe che ti dicesi "l'attribuisco a un limite patologico della tua "visione" o, peggio, a una tua sudditanza verso una generica "propaganda", o roba del genere" ma che "l'attribuisco a un limite patologico della tua "visione" o, peggio, a una tua sudditanza verso una generica "propaganda", o roba del genere" non te lo dico.
Rom- Messaggi : 996
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Re: Leggo, oggi su Repubblica
Non è che mi entrino e mi escano, non mi entrano proprio, puoi fare le leggi che vuoi sui partiti , ma che si finanzino da soli, vatti a leggere l'art 49 della costituzione , è chiaro e non prevede alcun finanziamento, ma del resto da un partito che per primo s'è ridotto a finanziare le scuole private, c'è da aspettarsi di tutto e di più.einrix ha scritto:
Per Rossoverde.
Se vuoi togliere di mezzo i partiti aziena o i partiti happening devi fare una legge sui partiti che li obblighi alla democrazia, fissando che non ci sono padroni di simboli che tengono stretta la cassa e che licenziano chi non gli va bene. In quella stessa legge puoi mettergli dentro anche le condizioni del finanziamento, che per individuo non può eccedere oltre certi valori.
Queste cose io le vado ripetendo in continuazione, ma sembra che ti entrino da un lato e ti escano dall'altro, visto che te ne esci fuori ancora con la frasetta: "Tu credi sul serio che con un limite al finanziamento non possano crescere nuovi Berlusconi?"
No che non ci credo, ma se c'è il limite al finanziamento, già non nasce Forza Italia per come è nata, ma se c'è anche una legge sui partiti, non nasce neanche il M5S a quel modo che vediamo. I partiti possono nascere come vogliono, ma non devono avere padroni se si vuole la democrazia e la Repubblica, altrimenti si fa solo finta.
Rossoverde- Messaggi : 1008
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Re: Leggo, oggi su Repubblica
Rossoverde, ma cosa mi devo andare a leggere l'articolo 49, se fai dei commenti del genere. Anche se sei laureato in diritto, non ne conosci nemmeno le aste.
Art. 49
Tutti i cittadini hanno diritto di associarsi liberamente in partiti per concorrere con metodo democratico a determinare la politica nazionale.
"
Dov'è scritto in questo articolo come devono o non devono finanziarsi. E' il Parlamento che lo decide in qualche modo, all'interno di una legge elettorale, o all'interno di un'altra legge che eventualmente - come è auspicabile - riguardi i partiti.
Invece, in quell'articolo c'è espressamente indicato il concetto: "metodo democratico", che a mio avviso non compete né al M5S, né a Forza Italia, proprio in ragione dei loro statuti, e delle forme di controllo organizzativo messe in campo dai loro padroni.
Se dovessi fare una mozione di incostituzionalità - sulla base dell'art. 49 - la farei proprio per Forza Italia e il M5S, perché non permettono al loro interno una vera dialettica democratica, e perché usano il metodo Boffo e la gogna mediatica, per distruggere politicamente gli avversari interni.
Ma che ci parlo a fare, tanto, confessi pure che nemmeno ti entrano in testa certi concetti. Tienti i tuoi e facciamola finita li.
"
Art. 49
Tutti i cittadini hanno diritto di associarsi liberamente in partiti per concorrere con metodo democratico a determinare la politica nazionale.
"
Dov'è scritto in questo articolo come devono o non devono finanziarsi. E' il Parlamento che lo decide in qualche modo, all'interno di una legge elettorale, o all'interno di un'altra legge che eventualmente - come è auspicabile - riguardi i partiti.
Invece, in quell'articolo c'è espressamente indicato il concetto: "metodo democratico", che a mio avviso non compete né al M5S, né a Forza Italia, proprio in ragione dei loro statuti, e delle forme di controllo organizzativo messe in campo dai loro padroni.
Se dovessi fare una mozione di incostituzionalità - sulla base dell'art. 49 - la farei proprio per Forza Italia e il M5S, perché non permettono al loro interno una vera dialettica democratica, e perché usano il metodo Boffo e la gogna mediatica, per distruggere politicamente gli avversari interni.
Ma che ci parlo a fare, tanto, confessi pure che nemmeno ti entrano in testa certi concetti. Tienti i tuoi e facciamola finita li.
"
einrix- Messaggi : 10607
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Età : 82
Località : Bergamo e Rimini
Re: Leggo, oggi su Repubblica
Si, facciamola finita, visto che pur di avallare il finanziamento pubblico ai partiti arrivi a stravolgere il senso letterale del portato della norma costituzionale. Se il legislatore costituzionale avesse voluto il finanziamento pubblico lo avrebbe detto visto che si tratta di associazioni private di cittadini, non lo ha detto, se lo sono inventati in parlamento i partiti per finanziarsi, un successivo referendum lo abolì, e questi che s'inventarono : una macchina mangiasoldi a favore dei partiti. E non mi dilungo sulla sua successiva e continua crescita in costi per il contribuente.einrix ha scritto:Rossoverde, ma cosa mi devo andare a leggere l'articolo 49, se fai dei commenti del genere. Anche se sei laureato in diritto, non ne conosci nemmeno le aste.
Art. 49
Tutti i cittadini hanno diritto di associarsi liberamente in partiti per concorrere con metodo democratico a determinare la politica nazionale.
"
Dov'è scritto in questo articolo come devono o non devono finanziarsi. E' il Parlamento che lo decide in qualche modo, all'interno di una legge elettorale, o all'interno di un'altra legge che eventualmente - come è auspicabile - riguardi i partiti.
Invece, in quell'articolo c'è espressamente indicato il concetto: "metodo democratico", che a mio avviso non compete né al M5S, né a Forza Italia, proprio in ragione dei loro statuti, e delle forme di controllo organizzativo messe in campo dai loro padroni.
Se dovessi fare una mozione di incostituzionalità - sulla base dell'art. 49 - la farei proprio per Forza Italia e il M5S, perché non permettono al loro interno una vera dialettica democratica, e perché usano il metodo Boffo e la gogna mediatica, per distruggere politicamente gli avversari interni.
Ma che ci parlo a fare, tanto, confessi pure che nemmeno ti entrano in testa certi concetti. Tienti i tuoi e facciamola finita li.
"
Metodo democratico è riferito alla determinazione della politica nazionale ,non alla struttura del partito. Soggetto, complemento di mezzo e complemento oggetto, più chiaro di così, ma capisco che a te serve in tutt'altro senso. Poi , con fior di giuristi da Violante, Rodotà, Cordero, Zagrebeski, ed altri, nessuno s'è mai sognato di in base al 49 di supporre l' incostituzionalità di Forza Italia e poi Pdl nonostante fosse e sia chiaramente un partito padronale, a parte che dal Pdl è nata un' altra formazione politica.
Rossoverde- Messaggi : 1008
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