La Siria

I turchi sono scatenati contro i curdi e pare non vogliano sentire ragioni.

- La Germania esprime preoccupazione per una possibile incursione turca nel nord della Siria
- DonaldTrump: .. quasi 3 anni, ma è tempo per noi di uscire da queste ridicole guerre senza fine, molte delle quali tribali, e portare i nostri soldati a casa. Combatteremo dov'è il nostro vantaggio, e combatteremo solo per vincere. Turchia, Europa, Siria, Iran, Iraq, Russia e curdi dovranno farlo
- DonaldTrump: gli Stati Uniti avrebbero dovuto essere in Siria per 30 giorni, molti anni fa. Rimanemmo sempre più a fondo in battaglia senza alcun obiettivo in vista. Quando sono arrivato a Washington, l'ISIS correva dilagante nella zona. Abbiamo rapidamente sconfitto il 100% del califfato ISIS,
- Trump: è tempo che gli Stati Uniti escano da questa guerra senza fine
- Dozzine di residenti di Tal Abyad e dei suoi dintorni nella campagna di Al-Raqqa stanno evacuando in seguito al ritiro delle forze statunitensi

Ecco, questa è la situazione oggi, e "Il Cremlino chiede di evitare azioni che potrebbero ostacolare la normalizzazione della crisi siriana. Lo ha annunciato ai giornalisti il portavoce del presidente russo Dmitry Peskov, commentando la dichiarazione del capo di Stato turco Recep Tayyip Erdogan riguardo i preparativi di Ankara per un'operazione militare nella Siria nord-orientale.
"In questo caso è molto importante evitare qualsiasi azione che possa creare ostacoli alla risoluzione della crisi siriana. Sappiamo che si stanno aprendo alcune prospettive, comprendiamo che la strada da percorrere è molto lunga e difficile. Ma al momento è completata la formazione della commissione costituzionale siriana, in presenza di tempistiche e date già determinate, è molto importante astenersi da qualsiasi passo che possa compromettere la normalizzazione siriana", la dichiarazione di Peskov."

Se gli USA si ritirano ed i Turchi attaccano, i siriani, appoggiati dai russi chiudono la partita di Idlib ed iniziano una guerra di logoramento contro i turchi ad est dell'Eufrate, in aiuto ai curdi, attraendo la maggioranza araba, ed in competizione con gli USA che così perdono il ruolo. Gli iraniani se ne stanno nell'ombra, pur partecipando in maniera importante al conflitto.

Certo che ce ne sono di colpi di scena, con teste calde come Trump ed Erdogan. Per fortuna Putin ed Assad mantengono i nervi saldi e la determinazione a riprendere il controllo di tutta la Siria, o con le buone o con le cattive.

L'articolo dell'Ansa coglie gli aspetti che stanno emergendo sul campo.

http://www.ansa.it/sito/notizie/mondo/mediooriente/2019/10/07/casa-bianca-turchia-invadera-nord-siria_a4372b26-4979-4a3d-920f-d542cd3f40ef.html

Anche La Repubblica, sempre parca nel dare notizie di quel conflitto fa un articolo su più colonne.

https://www.repubblica.it/esteri/2019/10/07/news/la_turchia_verso_l_invasione_del_nord_della_siria_trump_approva_l_intervento_di_erdogan-237876281/?ref=RHPPTP-BL-I237876282-C12-P2-S1.12-T1

Per la Stampa è un "

Via libera dagli Usa, le truppe turche entreranno a breve nel Nord della Siria. L’Ue: soluzione politica"

Disinformato per mesi, cosa potrà capire il lettore da quelle quattro stupidate che vengono scritte. Una stampa simile, è davvero un problema per l'opinione pubblica.


https://www.lastampa.it/esteri/2019/10/07/news/via-libera-dagli-usa-le-truppe-turche-entreranno-a-breve-nel-nord-est-della-siria-1.37710121

Con il Corriere abbiamo completato abbastanza la rassegna stampa:

"
La Turchia pronta a invadere la Siria Gli Usa ritirano le truppe dal confine

Erdogan lancia un’operazione nel nord del Paese contro i curdi dell’Ypg che hanno combattuto al fianco dell’America contro lo Stato islamico.

"
https://www.corriere.it/esteri/19_ottobre_07/turchia-pronta-invadere-siria-usa-ritirano-truppe-confine-acc9bad8-e8cc-11e9-a351-0f862d63c352.shtml

Contr'ordine compagni!
Trump non si ritira più dalla Siria:

https://www.repubblica.it/esteri/2019/10/08/news/siria_la_frenata_usa_nessun_ritiro_l_ordine_di_trump_riguarda_50-100_soldati_-237948923/?ref=RHPPLF-BH-I237948924-C8-P8-S1.8-T1

C'erto che avere a che fare con Trump senza considerare che chi comanda è l'Amministrazione Americana, si finisce per prendere bufale.

Ciò può solo significare che i turchi non hanno via libera da Washington, che vuole proteggere i suoi interessi in M.O. attraverso i curdi, seppure odiatissimi dalla Turchia.
Adesso Assad e Putin devono ripensare alla mossa da fare, sulla casella Idlib, oppure Manbij in chiave filo o contro i curdi. Ad essere tranquillizzati sono i curdi, che in qualche modo hanno vinto questa fase del braccio di ferro.

L'incongruenza per gli USA è che se vogliono separare la Siria, hanno bisogno dei curdi, ma questo genere di separazione preoccupa Ankara. Dal punto di vista degli USA se ne uscirebbe solo controllando militarmente le milizie curde, e sarebbe un ben altro impegno, non bastando soldi ed armamenti, che di fatto giocano il ruolo inverso, com'è avvenuto sino ad oggi e che non è stato di gradimento né per la Siria, né per la Turchia. Quindi, quella strada non si può ripercorrere.
In alternativa, gli USA dovrebbero spingere i curdi a combattere contro i Siriani, ma anche questa, provocando fughe di siriani, dai campi di battaglia, riempirebbero i campi profughi turchi, e la Turchia vuole esattamente il contrario.
Per un verso gli USA accettavano la fascia militarizzata turca profonda una quarantina di chilometri, per insediare profughi siriani, ma per l'altro, a parte la provvisorietà di tutta la faccenda, non l'accettavano i curdi. Per non dire dei siriani che, o vi erano accordi con la Turchia, tramite i russi, oppure non se ne faceva niente.

Insomma, questi sono i pezzi sulla scacchiera, ed i siriani sono pronti, dopo la mossa turca, a spostare il conflitto su Idlib, o su Manbij, in aiuto ai curdi o contro i curdi.

l'ANSA incomincia con le sue notizie: iniziati i bombardamenti a Nord Est.

http://www.ansa.it/sito/notizie/mondo/mediooriente/2019/10/08/siria-usa-non-e-un-ritiro_089a3097-6c70-4fe1-b9e0-5ac9be4893b5.html

Adesso vediamo quanto durano a parlarne.

Sembra che i turchi tra le prime mosse vogliano invadere, sopra Aleppo, l'enclave curda di Tall Rif'at, in cui ci devono essere anche contingenti russi e siriani, almeno nell'aeroporto siriano di Minnigh. 
Un conto è se la Turchia viene stoppata sul nascere, ed un conto è se la spunta. In quest'ultimo caso diventa una potenza regionale ragguardevole che non potendo fare tutto da sola, deve appoggiarsi ad una delle due superpotenze. Tra le mosse russe c'è di sicuro anche questo, da mettere in conto.
Sono i siriani a fare le spese di queste schermaglie e prove muscolari di stati che intendono confrontarsi lontani da casa loro (russi e statunitensi), e che coinvolgono nazioni importanti, come quella turca, che in un mondo in sfacelo, sente di poter ritrovare un ruolo egemonico.

da twitter e https://syria.liveuamap.com/

[...]
Sono 15:36 di martedì 8 ottobre 2019

29 minuti fa                                           
Trump: non abbiamo mai abbandonato i curdi in Siria
36 minuti fa 
@ rea I Dona IdTrump:    comprende che, mentre rimanevano solo 50 soldati in quella sezione della Sina, e sono stati rimossi, qualsiasi combattimento non forzato o inutile da parte della Turchia sarà devastante per la loro economia e per la loro valuta molto fragile Stiamo aiutando i curdi finanziariamente/armi
36  minuti fa 
@ rea I Dona IdTrump: Potremmo essere in procinto di lasciare la Sina, ma non abbiamo mai abbandonato i curdi, che sono persone speciali e combattenti meravigliosi Allo stesso modo le nostre relazioni con la Turchia, un partner NATO e commerciale, sono state molto buone. La Turchia ha già una grande popolazione curda e pienamente

In pratica la Turchia viene minacciata dagli USA di non fare quello che vorrebbe fare. Chissà come si starà sentendo Erdogan in queste ore, dovendo decidere se dare il via alle operazioni contro i curdi, oppure soprassedere. Se si sente come uno che perde la faccia potrebbe anche prendere le decisioni sbagliate.
In fondo ci sono anche altri modi per ottenere lo stesso risultato, attraverso i russi e Damasco, se perora per una riunificazione pacifica dell'area ad est dell'Eufrate ed il resto del paese. Penso che i russi, ed anche gli iraniani, siano quella la soluzione che consigliano alla Turchia e potrebbe essere vincente per tutti.

Una sintesi filmata de La Spampa sui curdi e le guerre in Siria.

https://www.lastampa.it/esteri/2019/10/08/news/raid-turco-sulle-ypg-prima-marcia-indietro-di-trump-1.37713920

Articolo confuso de La Repubblica, così com'è confusa la situazione sul campo.

https://www.repubblica.it/esteri/2019/10/08/news/siria_turchia_erdogan_trump_stati_uniti-237967171/?ref=RHPPLF-BH-I237948924-C8-P12-S1.8-T1

Per quanto i turchi gonfino il petto come i tacchini, anzi proprio per quello, potrebbero finire su qualche tavola a Natale.

La stampa occidentale riprende a dare notizie. Significa che la situazione si complica.


09/10/2019 10:10
Turchia, raid su postazioni curde     
 L'esercito turco continua a schierare  
 uomini al proprio confine sud est con  
 la Siria, in vista di una imminente    
 operazione militare a est del fiume    
 Eufrate.                               

 In base a quanto riferiscono i media   
 turchi un convoglio di 130 mezzi       
 blindati ha raggiunto il confine di    
 Akcakale, nella provincia di Urfa,     
 molto vicino alla città curda di Koba- 
 ne, situata pochi chilometri oltre     
 confine.Si apprende intanto che una se-
 rie di raid di artiglieria sono stati  
 compiuti contro le postazioni curde.

Si fa dura anche per i russi e i siriani, contrastare un tale dispiegamento di mezzi.
Senza contare che se la Russia reagisce contro la Turchia, gli USA riprendono il controllo della situazione.
Quindi i russi dovranno lasciar fare ai turchi, facendo reagire i curdi che ne pagheranno le spese, salvo mettere in piedi una campagna di aiuti a Damasco, che aiuti in prima fila i curdi contro i turchi.

Insomma, devono fare qualunque cosa che non faccia intervenire gli Stati Uniti rinsaldando il legame con la Turchia, legame compromesso dai curdi.

Come sempre, la guerra è piena di risorse, e occorre combatterla per sapere come andrà a finire.

da:
https://it.sputniknews.com/mondo/201910098164226-operazione-turca-in-siria-direttore-comunicazioni-erdogan-esorta-i-miliziani-dellypg-a-disertare-/

1) La Turchia vede le forze curde come una minaccia alla sicurezza nazionale e ha ripetutamente minacciato di voler lanciare un'incursione nel nord della Siria come mezzo per costringerle a lasciare l'area.

2) Ad agosto, Washington e Ankara hanno annunciato di aver concordato di creare un centro operativo congiunto per coordinare e gestire la creazione di una zona sicura nel nord-est della Siria.

3) Se dovesse essere creata una zona sicura, le Unità di protezione popolare curde dovranno ritirare le proprie forze e armi dall'area.

4) Martedì il ministero della Difesa turco ha dichiarato che Ankara aveva completato i preparativi per la sua incursione militare. Una dichiarazione è stata rilasciata poco dopo che attacchi aerei turchi hanno distrutto due ponti al checkpoint di Samalka al confine tra Siria e Iraq. Il checkpoint di Samalka era controllato da unità arabo-curde dell'Esercito Siriano Libero.

5) Nel frattempo, gli Stati Uniti hanno iniziato a ritirare le proprie truppe dalla zona. La Casa Bianca ha dichiarato di non "sostenere o di non essere coinvolta nella" prossima operazione della Turchia.

6) Il governo siriano ha ripetutamente sollecitato i curdi a unirsi al dialogo e ha criticato la loro dipendenza dalle forze statunitensi che operano illegalmente nel paese.

Queste sono tutte le mosse sulla scacchiera, sia quelle già fatte che quelle da farsi, ed il gioco si fa duro.

Le notizie di oggi, alla vigilia dell'invasione della Siria.
https://www.lastampa.it/esteri/2019/10/09/news/siria-l-esercito-turco-passera-il-confine-a-breve-1.37722568
https://www.repubblica.it/esteri/2019/10/09/news/turchia_siria_curdi_raid-238059474/?ref=RHPPLF-BH-I237948924-C8-P2-S1.8-T1

Qualche dettaglio militare in più a cura di Giordano Stabile per la Stampa.

https://it.sputniknews.com/mondo/201910098164455-truppe-turche-iniziano-ad-attraversare-la-frontiera-siriana/

Sputnik ci tiene ad avvalorare l'idea che il conflitto non è ancora iniziato, perché forse quella è la speranza della Russia, ma... ci sono pro e contro in ogni caso e ciascuno è pronto a cogliere i pro, o a far in modo che la piega fornisca dei pro.

Sta di fatto che l'invasione turca è come sospesa da almeno due giorni. Si vede che anche Erdogan non vuole infilarsi in un ginepraio senza una vittoria sicura, anche se l'ha messa come una operazione umanitaria. Dopo i primi scontri con tanto di morti, la questione potrebbe diventare evidente in tanti modi, secondo le convenienze di curdi, siriani, russi, americani e così via.
Stiamo a vedere.

Fa un po ridere la dichiarazione di Damasco...

"Una fonte del ministero degli Esteri siriano conferma l'intenzione di Damasco di contrastare l'attacco turco con ogni mezzo legale"

Ma è perfettamente intonata alla situazione complicata dalla presenza di troppi attori.

Se non sono i curdi a chiedere aiuto a Damasco, non è questo il momento di fare la voce grossa, avendo troppi problemi aperti. La prima mossa adesso spetta alla Turchia, poi a seguire, ai curdi, agli Stati Uniti e solo in quarta battuta alla Russia. Siriani e iraniani che è meglio che per ora non giochino.



Se poi, questa dichiarazione fosse vera: "Parlando a una conferenza stampa, Cavusoglu ha affermato che l'unico obiettivo dell'operazione (turche, ndr.) sono i militanti curdi nella regione" Damasco non potrebbe che tirare un sospiro di sollievo. Ma in guerra anche le false informazioni fanno parte del repertorio, per cui meglio tenere la guardia alta e non aspettarsi nulla di buono. Quando si mettono in campo le armi, poi finisce che le si usano.

L'attacco turco è iniziato.
Per ora la consegna di Trump è Bocche cucite! Poi si vedrà.
L'Europa che non conta nulla, nonostante i francesi e i britannici, chiede a Erdogan di fermarsi, ma lo chiede senza opporsi e senza argomenti decisivi, e quindi è solo un salvare la faccia.
Ovviamente i siriani protestano ed i curdi che sono sulla linea del fuoco, reagiscono, non si fa con quanta forza.
Come prevedibile i russi aspettano le mosse degli USA ed il Parlamento USA sta mettendo a punto un elenco di sanzioni. Loro quindi, agiranno dopo, ovviamente se troveranno lo spazio per un ruolo, dato che il loro primo problema è di allontanare la Turchia dagli USA, prima di ogni altra cosa.

le prime notizie dal fronte:

https://www.lastampa.it/esteri/2019/10/09/news/siria-l-esercito-turco-passera-il-confine-a-breve-1.37722568

https://www.repubblica.it/esteri/2019/10/09/news/turchia_siria_curdi_raid-238059474/?ref=RHPPLF-BL-I0-C8-P2-S1.8-T1

https://www.lemonde.fr/international/article/2019/10/09/la-turquie-annonce-le-debut-d-une-offensive-dans-le-nord-est-syrien_6014849_3210.html

https://www.faz.net/aktuell/politik/ausland/tuerkei-startet-offensive-in-nordsyrien-16424775.html

https://www.nytimes.com/2019/10/09/world/middleeast/turkey-attacks-syria.html

Interessante anche l'articolo dell'ANSA:

http://www.ansa.it/sito/notizie/mondo/2019/10/09/siria-ong-raid-artiglieria-turca-su-postazioni-curde-_6faa2463-a45e-4792-adc2-0517e86aa1dd.html

Putin a Erdogan, non compromettete sforzi per la pace  - "Alla luce dei piani per condurre un'operazione militare nel nord-est della Siria annunciato dalla Turchia Vladimir Putin ha invitato i partner turchi a riflettere attentamente sulla situazione in modo da non compromettere gli sforzi congiunti per risolvere la crisi siriana". Lo riporta il Cremlino dando comunicazione di una conversazione telefonica tra il presidente russo e il suo omologo Recep Tayyip Erdogan. 


Juncker, Turchia blocchi operazione militare  - Rivolgo un "appello alla Turchia affinché blocchi l'operazione militare in corso. La via militare non porta mai a buoni risultati". Così il presidente della Commissione dell'Ue Jean Claude Juncker intervenendo al Parlamento europeo. E rivolgendosi ad Ankara ha aggiunto: "non aspettatevi che l'Ue finanzi una cosiddetta zona sicurezza".


E gli USA per ora tacciono...mentre i curdi restano senza aviazione...

"La mossa a lungo pianificata della Turchia per sradicare le forze curde alleate degli Stati Uniti nella Siria nord-orientale è accelerata rapidamente dopo che il presidente Trump ha apparentemente dato il via libera in una chiamata con Mr. Erdogan domenica. L'operazione ha scatenato feroci dibattiti a Washington e potrebbe aprire un nuovo pericoloso fronte nella guerra di otto anni della Siria."

Questa non l'avevo capita, visto che Trump aveva tuonato contro Erdogan, ma detto così pare che dicendo tutto ed il contrario di tutto, quello che conta è ciò che fa Erdogan e ciò che fanno gli USA. Il resto sono tutte chiacchiere.
Non resta che stare a vedere.

https://www.nytimes.com/2019/10/09/world/middleeast/turkey-attacks-syria.html?action=click&module=Top%20Stories&pgtype=Homepage

Sputnik scrive:

"

Dagli Usa sanzioni bipartisan contro la Turchia

Se a livello militare, secondo i curdi, gli Stati Uniti rimarranno neutrali, a livello politico sembra muoversi qualcosa. I membri del Congresso repubblicani e democratici stanno mettendo a punto un disegno di legge che imporrà sanzioni economiche a danno della Turchia, che ha lanciato un'operazione militare nel nord della Siria contro i gruppi curdi sostenuti da Washington.

Trump: non abbiamo abbandonato i curdi

Gli Stati Uniti non hanno abbandonato i curdi siriani, nonostante il ritiro delle truppe dalla Siria. Washington continua a fornire loro assistenza finanziaria e militare. Lo ha affermato in un tweet il presidente degli Stati Uniti Donald Trump.
Precedentemente l'inquilino della Casa Bianca aveva avvertito Ankara che gli Stati Uniti avrebbero distrutto l'economia turca se l'operazione militare in Siria avesse superato i limiti del consentito."

Non è che tutto fili secondo la logica, tanto che i curdi l'hanno capito che agli USA non potranno chiedere un intervento contro la Turchia come lo chiedevano contro ISIS o contro i russi ed i siriani o gli iraniani.

Adesso, molto conterà la misura dell'invasione e delle perdite curde. C'è sempre una dead line in ogni processo, come pure nella guerra.

https://it.sputniknews.com/mondo/201910098166594-curdi-siriani-sicuri-usa-non-ci-difenderanno-dalla-turchia/

09/10/2019 19:46
Siria,Guterres: "No soluzione militare"
 Il segretario generale Onu, Guterres, è
 "molto preoccupato" per quanto sta suc-
 cedendo nel nordest della Siria. "Ogni 
 operazione militare deve rispettare    
 pienamente la Carta delle Nazioni Unite
 e le leggi umanitarie internazionali". 

 "Civili e infrastrutture civili devono 
 essere protette". Guterres crede che   
 "non ci sia soluzione militare al con- 
 flitto in Siria": solo "un processo po-
 litico credibile può portare una solu- 
 zione di lungo termine".Domani riunione
 urgente all'Onu richiesta da Belgio,   
 Francia,Germania,Polonia,Gran Bretagna.

Si parla di ONU, non di Consiglio di sicurezza. Se ci fosse una riunione del Consiglio di Sicurezza si potrebbe vedere chi pone il veto all'impresa della Turchia. Occorre anche richiederle le riunioni del Consiglio di sicurezza. Qundi un giudizio lo si può esprimere solo dopo aver capito cosa si riunirà.

Le Monde dice: che domani si riunisce il Consiglio di Sicurezza. Allora va bene. Non resta che vedere cosa decideranno per l'aggressione turca e se gli USA o la Russia metteranno il veto e per quali ragioni
https://www.lemonde.fr/international/article/2019/10/09/la-turquie-annonce-le-debut-d-une-offensive-dans-le-nord-est-syrien_6014849_3210.html

[...]Il segretario generale della Nato, di cui la Turchia fa parte integrante, pur invitando Ankara a una azione proporzionata, rimarca le «preoccupazioni turche per la propria sicurezza, avendo subito degli attacchi terroristici e ospitando milioni di rifugiati siriani».
Questa frase la troviamo su Sole 24Ore, e la dice lunga sui comportamenti degli Stati Uniti quando si tratti di fare i propri interessi, al di la delle belle parole.

Quindi, mi pare di capire che gli USA abbiano autorizzato l'aggressione della Turchia alla Siria. Adesso si deve stabilire quale dovrà essere la misura e come reagirà ciascuno ai progressi che farà la Turchia, sul campo.
Ci sono molti interessi contrastanti ed Erdogan deve essere bravo a fare i suoi, rispettando quelli degli altri. Ovviamente non potrà soddisfare tutti e qualcuno risulterà il perdente di questa vicenda.

Se comandassi io, non avrei dubbi. Nei panni dei russi, distruggerei questa sera stessa sia gli aerei che sorvolano e bombardano la Siria che le colonne di carri e camion che sono entrati in Siria. Senza neppure dire una parola, e senza neanche ammettere d'averlo fatto. Silenzio tombale. Se ci si riuscisse, questo sarebbe il secondo intervento risolutivo per chiudere la guerra in Siria che per i siriani dura da sin troppo tempo.

https://www.ilsole24ore.com/art/la-turchia-sta-invadere-siria-ankara-truppe-passeranno-confine-breve-ACb3sDq

09/10/2019 22:07
Siria:Turchia inizia offensiva di terra
 Le truppe della Turchia hanno oltrepas-
 sato il confine e sono penetrate nel   
 nord della Siria, dando il via all'of- 
 fensiva di terra.                      

 Lo annuncia il ministero della Difesa  
 turco citato dall'agenzia Anadolu.  

Questo è il momento della verità. Anzi, uno dei momenti, perché in guerra succedono sempre cose imprevedibili.

Dice molto bene Le Monde: [...] Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha dichiarato che l'operazione di Ankara è stata "una cattiva idea" . All'inizio di questa settimana, tuttavia, è stato il ritiro delle truppe statunitensi dalle aree di confine in Siria e le dichiarazioni contraddittorie della Casa Bianca che hanno aperto la strada all'offensiva.

Proprio le dichiarazioni contraddittorie per tenere il piede in due scarpe, hanno dato il via libera ad Erdogan. Solo se i curdi riuscissero a far fronte a Erdogan l'America con le armi e i soldi dati, si salverebbe la faccia. Ma se per i curdi le cose andassero male, gli USA farebbero una figura meschina.

Insomma, la pedina l'hanno spostata Trump ed Erdogan. Adesso sono i curdi che rispondono e domani ci sarà il Consiglio di Sicurezza, dopo di che anche i Russi e i siriani, faranno le loro mosse, in questa partita difficile.

E' chiaro che se Ankara volesse solo confini di pace, controlalti dalla Siria, avrebbe fatto tutt'altra politica ad Afrin ed anche ad Idlib. Invece punta a conquiste territoriali e questa manfrina serve solo ad ottenerli.
Fin'ora hanno giocato anche con i russi, che apparentemente vi hanno visto il loro tornaconto, ma questo è il momento in cui tutta la strategia turca sta venendo a galla  e ognuno, rispetto a quella dovrà assumersi le sue responsabilità.
Devo dire che Trum è dentro e fuori l'uscio. Chi non può star dentro e fuori sono i russi, molto implicati in una guerra che credo si stia allungando anche per loro. per quello io userei ogni mezzo per distruggere gli aerei turchi in volo e la testa di ponte che ha varcato il confine siriano. Non credo che i russi ne abbiano voglia, e così la guerra si trascinerà ancora per tanto tempo, per troppo tempo in un'area che insieme all'Ucraina noi avremmo interesse a che fosse in pace.

Televideo RAI
09/10/2019 22:25
Gb-Usa:raid Siria catastrofe umanitaria
 "Seria preoccupazione per l'invasione  
 della Turchia nel nordest della Siria" 
 da parte del premier britannico Johnson
 e il presidente Usa Trump. Ne dà noti- 
 zia Downing Street che dà conto di una 
 telefonata tra i due leader.           

 Nella telefonata è stato evidenziato   
 anche "il rischio di una catastrofe    
 umanitaria" a causa dell'azione di An- 
 kara contro le milizie curde. Questo   
 secondo Londra. Trump e Johnson poi    
 hanno anche discusso di dazi e del caso
 di una diplomatica Usa sfuggita alla   
 giustizia britannica. 

da queste notizie si capisce che statunitensi e britannici, parlano solo per parlare e per salvarsi la faccia che hanno ormai perduto sul campo.

Continua la sceneggiata di Trump

ed i russi gli tengono bordone...
https://it.sputniknews.com/politica/201910098167147-trump-minaccia-la-turchia/

Articolo lungo, problematico, in qualche parte condivisibile.

https://www.asiatimes.com/2019/10/article/the-puzzling-logic-behind-trumps-syria-withdrawal/

Non si sa chi la spunterà se Trump desideroso d'andarsene da quel ginepraio o se il Pentagono che vive di investimenti, basi, flotte e guerre.

Si, i russi hanno buon gioco, ma il terreno è estremamente scivoloso e a pagare il conto è la popolazione siriana, martoriata da chi vuole fare le proprie guerre, sulla loro pelle, e senza pagarne il giusto prezzo.

Se leggiamo il Washington Post...
"Di Kareem Fahim ,
Sarah Dadouch e
Asser Khattab
9 ottobre alle 15:50

ISTANBUL - Mercoledì il governo turco ha lanciato un'offensiva a lungo attesa nella Siria nord-orientale, con attacchi aerei e bombardamenti contro i combattenti curdi siriani che hanno svolto un ruolo centrale nell'aiutare la battaglia guidata dagli Stati Uniti contro il gruppo militante dello Stato islamico. 
L'operazione - con alcune forze di terra che oltrepassarono il confine in seguito - arrivò pochi giorni dopo l'annuncio sorprendente del presidente Trump che gli Stati Uniti non avrebbero ostacolato la Turchia, portando forti rimproveri anche agli alleati repubblicani del presidente.
L'incursione turca ha minacciato di fratturare ulteriormente una Siria devastata dalla guerra quando Ankara si è mossa per creare una "zona sicura" dopo aver fallito nel concordare le sue dimensioni e natura durante i negoziati con gli Stati Uniti.
L'obiettivo della Turchia è di respingere i curdi siriani - considerati nemici dalla Turchia - dalla regione di confine. La Turchia sostiene inoltre che la regione cuscinetto sarebbe adatta per il reinsediamento di milioni di rifugiati siriani residenti in Turchia. "
https://www.washingtonpost.com/world/middle_east/with-turkish-offensive-looming-syrian-kurds-mobilize-civilian-defense/2019/10/09/4efca794-ea02-11e9-a329-7378fbfa1b63_story.html



Non male come affermazioni, da cui salta fuori tutto il disagio USA. Poi, però uno si deve domandare: amano davvero i curdi, oppure come da sempre servono solo per mettere piede in Iraq, in Siria e magari, domani in Iran e Turchia?