Episodi o strategia in atto?
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Re: Episodi o strategia in atto?
La Stampa, finalmente, fa una bella analisi su chi finanzi l'Isis e ne viene fuori un quadro interessante.
http://www.lastampa.it/2015/11/22/esteri/chi-davvero-al-fianco-di-isis-ecco-tutte-le-accuse-incrociate-D0eQsYN9JT0hlezc4pEkHJ/pagina.html
Basta fare due più due e si capisce quali di quelle supposizioni siano vere.
Nascono come iracheni e sunniti. Perché? Distrutto l'Iraq sunnita di Saddam, gli americani mettono al governo sciiti e curdi, che ben si guardano dal rimettere in gioco i sunniti, che sono minoranza numerica in Iraq.
Entra in gioco la Siria, che ha come nemici, Israele, la Turchia, l'Arabia Saudita, La Giordania, gli Stati Uniti, ciascuno per qualche ragione diversa. Ci provano col creare combattenti anti Assad, così come fecero gli Inglesi e gli statunitensi in Afganistan, contro i sovietici che sostenevano il governo di Noor Mohammad Taraki. Molti volontari vennero dal Pakistan, dall'Arabia Saudita, dagli emirati del Golfo.
da
http://win.storiain.net/arret/num167/artic3.asp
L'Afghanistan è una delle tante repubbliche asiatiche che vive ancora un travagliato presente. Governato praticamente da clan, è un Paese musulmano fortemente impregnato di nazionalismo. L'ultimo re, Mohammad Zahir Shah (1914-2007), regnò con un sistema feudale fino al 1973 quando, a seguito di un colpo di stato, venne spodestato dal cugino Mohammed Daoud Khan, ex primo ministro del Paese. Il golpe, incruento, venne attuato mentre il re si trovava in Italia.
Con Mohammed Daoud Khan nasceva la prima Repubblica Afghana, destinata però a spegnersi in breve tempo. Nel 1978, infatti, il filo-sovietico Partito Democratico del Popolo afghano (PDPA) dà il via alla Rivoluzione di Aprile che porta alla nascita della "nuova" Repubblica Democratica dell'Afghanistan, governata dal leader del partito Noor Mohammad Taraki, uomo forte ma non gradito alle gerarchie religiose.
Taraki avviò una serie di riforme in senso socialista, volte alla laicizzazione del Paese, tra cui la riforma agraria, la legalizzazione dei sindacati, i rinnovamenti nell'area sanitaria e della salute pubblica, la lotta contro la coltivazione dell'oppio, l'emancipazione femminile (assegnando alle donne il diritto di voto, imponendo loro l'istruzione obbligatoria e vietando il burqa e i matrimoni combinati). Alcune donne ebbero posti nel governo e sette di loro furono elette in Parlamento.
E questi combattenti mantengono le stesse finalità religiose e territoriali, tanto è che in un primo momento gli statunitensi se ne stanno moderatamente fuori, e neppure dissuadono gli arabi sunniti e la Turchia di agire contro la Siria. Diciamo che armano le fazioni meno fondamentaliste, ma che in fin dei conti sono minoritarie rispetto alle altre forze ribelli, aiutate da tutti gli altri.
Se le cose stanno così e se l'Iran e Mosca aiutano fattivamente Assad, come possono avere qualche interesse a gestire Isis. Solo nella prima fase del dopo Saddam, Mosca ha lavorato per dare forza alla componente sunnita nel governo iracheno, ma non certo a quelle schegge impazzite che poi attraverso al Quaeda prima, ed i richiami all'antico impero ottomano, o a quello precedente arabo, creano di fatto Isis. Da quel momento i soldi, le armi i combattenti vengono dai territori arabi sunniti, contro le minoranze di ogni genere, i curdi e gli sciiti.
Sulla base di questi ragionamenti è facile capire chi ci sia dietro isis e l'irredentismo arabo della bandiera nera.
http://www.lastampa.it/2015/11/22/esteri/chi-davvero-al-fianco-di-isis-ecco-tutte-le-accuse-incrociate-D0eQsYN9JT0hlezc4pEkHJ/pagina.html
Basta fare due più due e si capisce quali di quelle supposizioni siano vere.
Nascono come iracheni e sunniti. Perché? Distrutto l'Iraq sunnita di Saddam, gli americani mettono al governo sciiti e curdi, che ben si guardano dal rimettere in gioco i sunniti, che sono minoranza numerica in Iraq.
Entra in gioco la Siria, che ha come nemici, Israele, la Turchia, l'Arabia Saudita, La Giordania, gli Stati Uniti, ciascuno per qualche ragione diversa. Ci provano col creare combattenti anti Assad, così come fecero gli Inglesi e gli statunitensi in Afganistan, contro i sovietici che sostenevano il governo di Noor Mohammad Taraki. Molti volontari vennero dal Pakistan, dall'Arabia Saudita, dagli emirati del Golfo.
da
http://win.storiain.net/arret/num167/artic3.asp
L'Afghanistan è una delle tante repubbliche asiatiche che vive ancora un travagliato presente. Governato praticamente da clan, è un Paese musulmano fortemente impregnato di nazionalismo. L'ultimo re, Mohammad Zahir Shah (1914-2007), regnò con un sistema feudale fino al 1973 quando, a seguito di un colpo di stato, venne spodestato dal cugino Mohammed Daoud Khan, ex primo ministro del Paese. Il golpe, incruento, venne attuato mentre il re si trovava in Italia.
Con Mohammed Daoud Khan nasceva la prima Repubblica Afghana, destinata però a spegnersi in breve tempo. Nel 1978, infatti, il filo-sovietico Partito Democratico del Popolo afghano (PDPA) dà il via alla Rivoluzione di Aprile che porta alla nascita della "nuova" Repubblica Democratica dell'Afghanistan, governata dal leader del partito Noor Mohammad Taraki, uomo forte ma non gradito alle gerarchie religiose.
Taraki avviò una serie di riforme in senso socialista, volte alla laicizzazione del Paese, tra cui la riforma agraria, la legalizzazione dei sindacati, i rinnovamenti nell'area sanitaria e della salute pubblica, la lotta contro la coltivazione dell'oppio, l'emancipazione femminile (assegnando alle donne il diritto di voto, imponendo loro l'istruzione obbligatoria e vietando il burqa e i matrimoni combinati). Alcune donne ebbero posti nel governo e sette di loro furono elette in Parlamento.
E questi combattenti mantengono le stesse finalità religiose e territoriali, tanto è che in un primo momento gli statunitensi se ne stanno moderatamente fuori, e neppure dissuadono gli arabi sunniti e la Turchia di agire contro la Siria. Diciamo che armano le fazioni meno fondamentaliste, ma che in fin dei conti sono minoritarie rispetto alle altre forze ribelli, aiutate da tutti gli altri.
Se le cose stanno così e se l'Iran e Mosca aiutano fattivamente Assad, come possono avere qualche interesse a gestire Isis. Solo nella prima fase del dopo Saddam, Mosca ha lavorato per dare forza alla componente sunnita nel governo iracheno, ma non certo a quelle schegge impazzite che poi attraverso al Quaeda prima, ed i richiami all'antico impero ottomano, o a quello precedente arabo, creano di fatto Isis. Da quel momento i soldi, le armi i combattenti vengono dai territori arabi sunniti, contro le minoranze di ogni genere, i curdi e gli sciiti.
Sulla base di questi ragionamenti è facile capire chi ci sia dietro isis e l'irredentismo arabo della bandiera nera.
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Re: Episodi o strategia in atto?
22/11/2015 16:22
Terrorismo,Gentiloni: piazza importante
16.22
Terrorismo,Gentiloni: piazza importante
"Voglio ringraziare tutti i nostri con-
cittadini di religione islamica che ie-
ri hanno manifestato contro il terrori-
smo. So che non era facile andare in
piazza, nel clima che viviamo. Averlo
fatto è stato importante". Così il mi-
nistro degli Esteri, Gentiloni, su Fa-
cebook, all'indomani delle manifesta-
zioni "Not in my name" organizzate in
risposta agli attentati di Parigi.
I terroristi di Daesh, afferma, "non
rappresentano l'Islam". Ma il loro iso-
lamento richiede mobilitazione e "mes-
saggi forti" dalla comunità islamica.
Concordo
Terrorismo,Gentiloni: piazza importante
16.22
Terrorismo,Gentiloni: piazza importante
"Voglio ringraziare tutti i nostri con-
cittadini di religione islamica che ie-
ri hanno manifestato contro il terrori-
smo. So che non era facile andare in
piazza, nel clima che viviamo. Averlo
fatto è stato importante". Così il mi-
nistro degli Esteri, Gentiloni, su Fa-
cebook, all'indomani delle manifesta-
zioni "Not in my name" organizzate in
risposta agli attentati di Parigi.
I terroristi di Daesh, afferma, "non
rappresentano l'Islam". Ma il loro iso-
lamento richiede mobilitazione e "mes-
saggi forti" dalla comunità islamica.
Concordo
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Re: Episodi o strategia in atto?
In queste ore è in Belgio che sono concentrati gli sforzi di quella polizia, non si sa se per sventare qualche attacco o se per catturare qualche sospetto.
In Italia si dice che il lavoro di investigazione sia molto potente. Da una parte sono contento, ma dall'altra temo che si rischi di perdere un po di quella libertà che si chiama privacy.
le due notizie:
22/11/2015 22:57
Belgio, operazione polizia a Charleroi
22.57
Belgio, operazione polizia a Charleroi
Mentre è rientrato l'allarme attorno a
Grand Place, nel cuore di Bruxelles, u-
na "importante operazione di polizia" è
in corso a Dampremy, sobborgo occiden-
tale di Charleroi. Una persona sarebbe
stata arrestata.
L'agenzia di stampa belga, che si trova
sul posto, riferisce di un "importante
dispositivo di polizia, compresa la po-
lizia federale, che ha steso un grande
perimetro di sicurezza attorno a rue
Arthur Decoux.
22/11/2015 20:23
Isis, 007 monitorano decine di persone
20.23
Isis, 007 monitorano decine di persone
Costantemente monitorate da intelligen-
ce e antiterrorismo decine di persone
che vivono in Italia potenzialmente vi-
cine al fondamentalismo islamico.
Eseguiti controlli nelle carceri, nelle
celle di detenuti jihadisti. Potenziate
le attività di intercettazione telefo-
nica e web. Dopo gli attentati di Pari-
gi, strutture di sicurezza e 007 hanno
ulteriormente intensificato il monito-
raggio dei siti di propaganda islamica
e analizzato commenti sui social. E
vengono seguiti gli spostamenti di so-
spetti foreign fighters.
Noi abbiamo necessità che gli stranieri che vogliono vivere nel nostro paese ed in Europa, si integrino, e così, invece, per alcuni potrebbe scattare la persecuzione, anche senza volerlo. Occorre sempre verificare che il prezzo che si deve pagare non sia più alto del danno che si vuole evitare. E qui la saggezza dei popoli insegna molto.
In Italia si dice che il lavoro di investigazione sia molto potente. Da una parte sono contento, ma dall'altra temo che si rischi di perdere un po di quella libertà che si chiama privacy.
le due notizie:
22/11/2015 22:57
Belgio, operazione polizia a Charleroi
22.57
Belgio, operazione polizia a Charleroi
Mentre è rientrato l'allarme attorno a
Grand Place, nel cuore di Bruxelles, u-
na "importante operazione di polizia" è
in corso a Dampremy, sobborgo occiden-
tale di Charleroi. Una persona sarebbe
stata arrestata.
L'agenzia di stampa belga, che si trova
sul posto, riferisce di un "importante
dispositivo di polizia, compresa la po-
lizia federale, che ha steso un grande
perimetro di sicurezza attorno a rue
Arthur Decoux.
22/11/2015 20:23
Isis, 007 monitorano decine di persone
20.23
Isis, 007 monitorano decine di persone
Costantemente monitorate da intelligen-
ce e antiterrorismo decine di persone
che vivono in Italia potenzialmente vi-
cine al fondamentalismo islamico.
Eseguiti controlli nelle carceri, nelle
celle di detenuti jihadisti. Potenziate
le attività di intercettazione telefo-
nica e web. Dopo gli attentati di Pari-
gi, strutture di sicurezza e 007 hanno
ulteriormente intensificato il monito-
raggio dei siti di propaganda islamica
e analizzato commenti sui social. E
vengono seguiti gli spostamenti di so-
spetti foreign fighters.
Noi abbiamo necessità che gli stranieri che vogliono vivere nel nostro paese ed in Europa, si integrino, e così, invece, per alcuni potrebbe scattare la persecuzione, anche senza volerlo. Occorre sempre verificare che il prezzo che si deve pagare non sia più alto del danno che si vuole evitare. E qui la saggezza dei popoli insegna molto.
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Re: Episodi o strategia in atto?
No me lo aspettavo! Così la Turchia di fatto è in guerra con la Russia. Perché su certe cose non si scherza, e la prossima volta saranno i russi a cercare di abbattere caccia turchi. Poi la NATO tiri le conclusioni che vuole.
24/11/2015 16:35 |
Mosca:"Russi non andate più in Turchia" |
16.35 Mosca:"Russi non andate più in Turchia" Il ministro degli Esteri russo, Lavrov, ha annullato la visita in programma per domani in Turchia,in seguito all'abbat- timento del caccia russo da parte del- l'aviazione di Ankara. Si tratta del primo abbattimento di un aereo russo da parte di uno Stato mem- bro della Nato dagli anni '50. Il ministro russo ha anche invitato i cittadini russi a non andare in Turchia Intanto il presidente turco Erdogan ha convocato un vertice di sicurezza. |
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Re: Episodi o strategia in atto?
Diplomatica la risposta di Washington (è una questione tra i due paesi), che in questo modo separa le responsabilità degli USA e di quelli della NATO da questo incidente. Adesso i turchi devono aspettarsi che accada il peggio, per loro, naturalmente.
Basta solo che i russi siano prudenti, corretti e determinati, e la guerra farà il suo corso.
24/11/2015 17:25
Jet, Usa:Russia fu avvertita da Turchia
17.25
Jet, Usa:Russia fu avvertita da Turchia
Il jet russo non ha risposto agli av-
vertimenti turchi. Lo ha affermato il
portavoce del Pentagono, Warren, sotto-
lineando che non c'era personale ameri-
cano nell'area in cui l'aereo è stato
abbattuto.
L'incidente, aggiunge Warren, "non ri-
guarda la coalizione appoggiata dagli
Usa,ma è una questione fra i due Paesi.
Basta solo che i russi siano prudenti, corretti e determinati, e la guerra farà il suo corso.
24/11/2015 17:25
Jet, Usa:Russia fu avvertita da Turchia
17.25
Jet, Usa:Russia fu avvertita da Turchia
Il jet russo non ha risposto agli av-
vertimenti turchi. Lo ha affermato il
portavoce del Pentagono, Warren, sotto-
lineando che non c'era personale ameri-
cano nell'area in cui l'aereo è stato
abbattuto.
L'incidente, aggiunge Warren, "non ri-
guarda la coalizione appoggiata dagli
Usa,ma è una questione fra i due Paesi.
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Re: Episodi o strategia in atto?
Ora che il Pentagono, attraverso il suo portavoce Warren prende le distanze dalla Turchia, è Obama che fa lo spiritoso:"La Turchia ha il diritto di difendere il proprio territorio". E chi glielo può negare.
Il problema è che la Siria è sotto attacco turco ed i russi sono alleati di Assad. Va ancora bene che i russi se ne stiano entro i confini siriani, ma la prossima volta che caccia turchi si avvicineranno a caccia russi, questi avranno già ricevuto l'ordine di difendersi da ogni tipo di minaccia. Anzi, credo che i caccia bombardieri saranno scortati da intercettori, proprio per scongiurare il pericolo di altri abbattimenti.
Non ci saranno nuovi colpi a tradimento, ma tutto quello che avverrà sul confine della Siria e della Turchia avverrà tramite protocolli di combattimento in cui già da adesso i turchi sono i nemici dichiarati dei russi nel conflitto siriano. A giorni vedremo come si muoverà la flotta del Mar Nero in chiave di conflitto con la Turchia.
Poi, Obama recupera, quando dice:"Mosca è benvenuta se il suo
obiettivo è la lotta all'Isis". Recupera solo in parte, perché Mosca in realtà difende la Siria dai suoi nemici esterni, tra i quali Isis non è l'attore principale, anche se con le decapitazioni e gli attentati terroristici, e di più sulla scena di Arabia Saudita e Giordania.
Recupera di più, Obama, quando dice che i fatti dovranno essere accertati, per capire come l'incidente bellico si sia sviluppato. Personalmente non escludo neppure la volontaria provocazione della Turchia per alzare il livello di pericolo di allargamento della guerra in quell'area nevralgica.
Non credo che l'Europa e la NATO vogliano seguirla su questa brutta strada, e frizioni potrebbero esserci anche tra gli alleati.
24/11/2015 18:52
Jet,Obama:diritto di Ankara difendersi
18.52
Jet,Obama:diritto di Ankara difendersi
"La Turchia ha il diritto di difendere
il proprio territorio". Così il presi-
dente degli Usa Obama rispondendo a do-
mande sul jet abbattuto durante la con-
ferenza con Hollande alla Casa Bianca.
Obama sottolinea che è in corso la rac-
colta di informazioni per stabilire
quanto accaduto. Ha riferito che sarà
in diretto contatto con Erdogan.
Poi, ha esortato Russia e Turchia a
evitare un'escalation. Rispetto al ruo-
lo della Russia in Siria, Obama ha ri-
badito che "Mosca è benvenuta se il suo
obiettivo è la lotta all'Isis".
Il problema è che la Siria è sotto attacco turco ed i russi sono alleati di Assad. Va ancora bene che i russi se ne stiano entro i confini siriani, ma la prossima volta che caccia turchi si avvicineranno a caccia russi, questi avranno già ricevuto l'ordine di difendersi da ogni tipo di minaccia. Anzi, credo che i caccia bombardieri saranno scortati da intercettori, proprio per scongiurare il pericolo di altri abbattimenti.
Non ci saranno nuovi colpi a tradimento, ma tutto quello che avverrà sul confine della Siria e della Turchia avverrà tramite protocolli di combattimento in cui già da adesso i turchi sono i nemici dichiarati dei russi nel conflitto siriano. A giorni vedremo come si muoverà la flotta del Mar Nero in chiave di conflitto con la Turchia.
Poi, Obama recupera, quando dice:"Mosca è benvenuta se il suo
obiettivo è la lotta all'Isis". Recupera solo in parte, perché Mosca in realtà difende la Siria dai suoi nemici esterni, tra i quali Isis non è l'attore principale, anche se con le decapitazioni e gli attentati terroristici, e di più sulla scena di Arabia Saudita e Giordania.
Recupera di più, Obama, quando dice che i fatti dovranno essere accertati, per capire come l'incidente bellico si sia sviluppato. Personalmente non escludo neppure la volontaria provocazione della Turchia per alzare il livello di pericolo di allargamento della guerra in quell'area nevralgica.
Non credo che l'Europa e la NATO vogliano seguirla su questa brutta strada, e frizioni potrebbero esserci anche tra gli alleati.
24/11/2015 18:52
Jet,Obama:diritto di Ankara difendersi
18.52
Jet,Obama:diritto di Ankara difendersi
"La Turchia ha il diritto di difendere
il proprio territorio". Così il presi-
dente degli Usa Obama rispondendo a do-
mande sul jet abbattuto durante la con-
ferenza con Hollande alla Casa Bianca.
Obama sottolinea che è in corso la rac-
colta di informazioni per stabilire
quanto accaduto. Ha riferito che sarà
in diretto contatto con Erdogan.
Poi, ha esortato Russia e Turchia a
evitare un'escalation. Rispetto al ruo-
lo della Russia in Siria, Obama ha ri-
badito che "Mosca è benvenuta se il suo
obiettivo è la lotta all'Isis".
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Re: Episodi o strategia in atto?
Leggendo interfax si ha la conferma di quello che dicevo. In una brutta traduzione è scritto:"Egli ha detto (il capo dello stato maggiore delle operazioni) che tutte le azioni di aerei d'attacco saranno effettuati solo sotto la copertura di aerei da combattimento.[...]
A tal fine, l'incrociatore "Moskva", dotato di sistema di difesa aerea "Forte", simile al C-300 prenderà parte nella regione costiera di Latakia."
Speriamo che non ci sia una prossima volta, altrimenti i piloti di caccia turchi dovranno combattere contro i piloti dei caccia russi.
http://www.interfax.ru/world/481329
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Re: Episodi o strategia in atto?
Turchia-Russia,Nato:calma,stop tensioni
La Nato lancia un appello alla "calma e
alla de-escalation" e sottolinea la ne-
cessità di "rafforzare il meccanismo
per evitare questi incidenti nel futu-
ro", in relazione all'abbattimento di
un caccia russo da parte dell'aviazione
turca.
Lo dichiara il segretario generale del-
la Nato,Stoltenberg,al termine del Con-
siglio Atlantico, indicando che oggi ci
sono stati contatti diretti tra Ankara
e Mosca. Stoltemberg ha anche affermato
che diversi alleati hanno confermato la
versione turca dell'incidente.
Come bisogna leggere tra le righe...
Intanto si dice calma, perché la NATO preferisce starsene fuori dal conflitto siriano, non essendoci i presupposti per un intervento, dato che la Siria è aggredita da una paese della NATO: la Turchia, e non il vice versa.
Poi, sibillinamente, si dice che vi sono paesi che credono alla versione turca,(dicono: hanno confermato la versione turca) ma sembra solo una quadratura del cerchio. La NATO è divisa su tutta la questione Medio Orientale, dalle guerre di Bush sino ad oggi, e chi vuole battersi è già li a farlo o a fingere di farlo, come noi italiani con i quattro caccia ricognitori che si trovano o in Qwait o giù di li, e che operano in Iraq a difesa delle linee curde. Pensa un po te se ciò può far piacere ai turchi, che appena possono, li bombardano loro! Ma non possono, perché sono sotto la tutela statunitense: gli unici soldati a piedi che hanno mandato in Siria, sono finiti proprio a ridosso delle linee difensive curde, e io penso, più in funzione anti turca (che li aveva già bombardati) che anti Isis, che a quelli ci pensano i curdi stessi, ormai.
Insomma, un bel pasticcio. Un groviglio di interessi, difficili da dipanare.
La Nato lancia un appello alla "calma e
alla de-escalation" e sottolinea la ne-
cessità di "rafforzare il meccanismo
per evitare questi incidenti nel futu-
ro", in relazione all'abbattimento di
un caccia russo da parte dell'aviazione
turca.
Lo dichiara il segretario generale del-
la Nato,Stoltenberg,al termine del Con-
siglio Atlantico, indicando che oggi ci
sono stati contatti diretti tra Ankara
e Mosca. Stoltemberg ha anche affermato
che diversi alleati hanno confermato la
versione turca dell'incidente.
Come bisogna leggere tra le righe...
Intanto si dice calma, perché la NATO preferisce starsene fuori dal conflitto siriano, non essendoci i presupposti per un intervento, dato che la Siria è aggredita da una paese della NATO: la Turchia, e non il vice versa.
Poi, sibillinamente, si dice che vi sono paesi che credono alla versione turca,(dicono: hanno confermato la versione turca) ma sembra solo una quadratura del cerchio. La NATO è divisa su tutta la questione Medio Orientale, dalle guerre di Bush sino ad oggi, e chi vuole battersi è già li a farlo o a fingere di farlo, come noi italiani con i quattro caccia ricognitori che si trovano o in Qwait o giù di li, e che operano in Iraq a difesa delle linee curde. Pensa un po te se ciò può far piacere ai turchi, che appena possono, li bombardano loro! Ma non possono, perché sono sotto la tutela statunitense: gli unici soldati a piedi che hanno mandato in Siria, sono finiti proprio a ridosso delle linee difensive curde, e io penso, più in funzione anti turca (che li aveva già bombardati) che anti Isis, che a quelli ci pensano i curdi stessi, ormai.
Insomma, un bel pasticcio. Un groviglio di interessi, difficili da dipanare.
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Re: Episodi o strategia in atto?
Il ragionamento di Putin non fa una piega.
Quindi gli ordini sono: se è il caso reagire. Che potrebbe pure essere: non aspettare che ti prendano di mira, spara per primo!
25/11/2015 12:00
Jet colpito,Putin:se ripetuto,reagiremo
12.00
Jet colpito,Putin:se ripetuto,reagiremo
"Dopo quello che è successo ieri, non
possiamo escludere qualche altro inci-
dente e, se succederà, dovremo reagire
in un modo o nell'altro". Lo ha detto
il presidente russo Putin, a proposito
dell'abbattimento del jet russo da par-
te di Ankara."I nostri connazionali in
Turchia po rebbero trovarsi in una si-
tuazione di pericolo", ha aggiunto.
Intanto, il portavoce di Putin afferma
che Mosca continuerà "senza dubbio" i
raid aerei contro obiettivi Isis vicino
al confine turco.
Tu pensa un po. Isis è vicino al confine turco ed i turchi sparano sugli aerei che cercano di colpirli. Non potrebbero farlo loro?
Si vede che ciò che fanno i turchi è di intervenire contro i russi, per difendere Isis.
Dobbiamo dire che la NATO difende Isis? Che a Bruxelles si diano una mossa, altrimenti c'è da scoppiare dalle risate, dopo essere saltati in aria proprio grazie a Isis che viene difeso dai turchi che sono la NATO. Più che paradossale è patetico.
Quindi gli ordini sono: se è il caso reagire. Che potrebbe pure essere: non aspettare che ti prendano di mira, spara per primo!
25/11/2015 12:00
Jet colpito,Putin:se ripetuto,reagiremo
12.00
Jet colpito,Putin:se ripetuto,reagiremo
"Dopo quello che è successo ieri, non
possiamo escludere qualche altro inci-
dente e, se succederà, dovremo reagire
in un modo o nell'altro". Lo ha detto
il presidente russo Putin, a proposito
dell'abbattimento del jet russo da par-
te di Ankara."I nostri connazionali in
Turchia po rebbero trovarsi in una si-
tuazione di pericolo", ha aggiunto.
Intanto, il portavoce di Putin afferma
che Mosca continuerà "senza dubbio" i
raid aerei contro obiettivi Isis vicino
al confine turco.
Tu pensa un po. Isis è vicino al confine turco ed i turchi sparano sugli aerei che cercano di colpirli. Non potrebbero farlo loro?
Si vede che ciò che fanno i turchi è di intervenire contro i russi, per difendere Isis.
Dobbiamo dire che la NATO difende Isis? Che a Bruxelles si diano una mossa, altrimenti c'è da scoppiare dalle risate, dopo essere saltati in aria proprio grazie a Isis che viene difeso dai turchi che sono la NATO. Più che paradossale è patetico.
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Re: Episodi o strategia in atto?
La Repubblica:
"Il capo del ministero della difesa, generale dell'esercito Sergei Shoigu, ha annunciato che nelle acque vicino alla base di Latakia si trova l'incrociatore Moskva, "pronto a distruggere qualsiasi bersaglio aereo, che rappresenti una potenziale minaccia per i nostri aerei". Il presidente Vladimir Putin, dal canto suo, ha reso noto che saranno dislocati nella base russa in Siria di Hamimim, sempre nella provincia di Latakia, sistemi missilistici di difesa aerea S-300. "
il link
http://www.repubblica.it/esteri/2015/11/25/news/terrorismo_russia_turchia_merkel-128112017/?ref=HREC1-2
Se dovesse accadere un fatto del genere, i caccia turchi diverrebbero bersagli per gli S-300, e naturalmente l'incrociatore Moskva sarebbe a sua volta bersaglio della difesa antinave Turca. Insomma, ci sono tutte le premesse per dare inizio ad un conflitto tra Russia e Turchia, e poi tra NATO e Russia. Ecco cosa ci sta facendo rischiare la Turchia col proteggere Isis e fare la guerra alla Siria.
"Il capo del ministero della difesa, generale dell'esercito Sergei Shoigu, ha annunciato che nelle acque vicino alla base di Latakia si trova l'incrociatore Moskva, "pronto a distruggere qualsiasi bersaglio aereo, che rappresenti una potenziale minaccia per i nostri aerei". Il presidente Vladimir Putin, dal canto suo, ha reso noto che saranno dislocati nella base russa in Siria di Hamimim, sempre nella provincia di Latakia, sistemi missilistici di difesa aerea S-300. "
il link
http://www.repubblica.it/esteri/2015/11/25/news/terrorismo_russia_turchia_merkel-128112017/?ref=HREC1-2
Se dovesse accadere un fatto del genere, i caccia turchi diverrebbero bersagli per gli S-300, e naturalmente l'incrociatore Moskva sarebbe a sua volta bersaglio della difesa antinave Turca. Insomma, ci sono tutte le premesse per dare inizio ad un conflitto tra Russia e Turchia, e poi tra NATO e Russia. Ecco cosa ci sta facendo rischiare la Turchia col proteggere Isis e fare la guerra alla Siria.
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Re: Episodi o strategia in atto?
Un esempio di rara ipocrisia!
"Dal canto suo, il presidente turco Recep Tayyp Erdogan, ha assicurato che Ankara vuole evitare un'escalation nelle tensioni con Mosca spiegando che l'intervento dei caccia turchi era volto soltanto a difendere la sicurezza nazionale e "i diritti dei nostri fratelli" in Siria. "La Russia", ha aggiunto Erdogan, è nostra "amica e vicina"
Sembra che sia stato Erdogan ad autorizzare il lancio del missile che ha abbattuto l'aereo russo... Visto che tutto è durato 17 sec, deve averlo autorizzato in anticipo, a scopo provocatorio o per dare sfogo ad un risentimento: i russi stanno rovinando tutto il loro lavoro di destabilizzazione dei curdi in Iraq ed in Siria, e della Siria stessa.
I sauditi, che sono i maggiori responsabili di quella guerra ed i principali finanziatori dei tagliagole di Isis, mantengono un profilo basso, anche se spendono in armamenti, quanto la Russia stessa (80 miliardi di dollari).
Senpre nello stesso articolo de La Repubblica di cui si dice sopra
"Dal canto suo, il presidente turco Recep Tayyp Erdogan, ha assicurato che Ankara vuole evitare un'escalation nelle tensioni con Mosca spiegando che l'intervento dei caccia turchi era volto soltanto a difendere la sicurezza nazionale e "i diritti dei nostri fratelli" in Siria. "La Russia", ha aggiunto Erdogan, è nostra "amica e vicina"
Sembra che sia stato Erdogan ad autorizzare il lancio del missile che ha abbattuto l'aereo russo... Visto che tutto è durato 17 sec, deve averlo autorizzato in anticipo, a scopo provocatorio o per dare sfogo ad un risentimento: i russi stanno rovinando tutto il loro lavoro di destabilizzazione dei curdi in Iraq ed in Siria, e della Siria stessa.
I sauditi, che sono i maggiori responsabili di quella guerra ed i principali finanziatori dei tagliagole di Isis, mantengono un profilo basso, anche se spendono in armamenti, quanto la Russia stessa (80 miliardi di dollari).
Senpre nello stesso articolo de La Repubblica di cui si dice sopra
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Re: Episodi o strategia in atto?
In questo articolo, Paolo Mastrolilli, per la Stampa, mette in evidenza le varie contraddizioni che ci sono nella politica che si fa e quella che si racconta.
E costruisce bene i dialoghi che devono esserci stati tra Obama e Hollande, e le stesse difficoltà del Presidente francese a smussare la posizione degli USA sulla questione Siriana e Assad, e di come l'abbattimento del Jet russo da parte della Turchia potrebbe avere un contesto più ampio di quello relativo ad un semplice sconfinamento o finto tale. Perché quell'abbattimento ha alzato la soglia del pericolo, per tutti. Quasi un rilancio degli USA sul piatto della guerra, ed ora è Putin che deve giocare a sua volta, la sua partita... forse con gli S-300... e l'incrociatore al largo delle coste siriane. Forse un po poco, ma forse abbastanza, se a bluffare è Obama.
il link
http://www.lastampa.it/2015/11/25/esteri/lammonimento-di-obama-e-hollande-alla-russia-combattere-lisis-non-difendere-assad-c9tgqws1lDNbCT2WxNPCDL/pagina.html
E costruisce bene i dialoghi che devono esserci stati tra Obama e Hollande, e le stesse difficoltà del Presidente francese a smussare la posizione degli USA sulla questione Siriana e Assad, e di come l'abbattimento del Jet russo da parte della Turchia potrebbe avere un contesto più ampio di quello relativo ad un semplice sconfinamento o finto tale. Perché quell'abbattimento ha alzato la soglia del pericolo, per tutti. Quasi un rilancio degli USA sul piatto della guerra, ed ora è Putin che deve giocare a sua volta, la sua partita... forse con gli S-300... e l'incrociatore al largo delle coste siriane. Forse un po poco, ma forse abbastanza, se a bluffare è Obama.
il link
http://www.lastampa.it/2015/11/25/esteri/lammonimento-di-obama-e-hollande-alla-russia-combattere-lisis-non-difendere-assad-c9tgqws1lDNbCT2WxNPCDL/pagina.html
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Re: Episodi o strategia in atto?
Queste condoglianze, proprio, capitano a fagiolo!
25/11/2015 17:03
Jet, condoglianze Ankara.Russia:era ora
17.03
Jet, condoglianze Ankara.Russia:era ora
Il ministro degli Esteri turco, Davuto-
glu, ha espresso rammarico per l'abbat-
timento del jet russo e offerto le sue
condoglianze al collega russo Lavrov in
una conversazione telefonica.
"Meglio tardi che mai.Abbiamo aspet-
tato spiegazioni ieri. Il ministro ha
offerto le proprie condoglianze e ha e-
spresso rammarico, ma allo stesso tempo
ha tentato di giustificare l'azione in-
trapresa", ha risposto Lavrov.
I due ministri hanno concordato un col-
loquio nei prossimi giorni per discute-
re dell'abbattimento del jet di Mosca.
Si potrebbe pensare che non accadrà più un duello aereo nelle stesse circostanze di quello che vi è stato, e che Ankara sarà molto più prudente nel mostrare i muscoli.
Ora che va a Mosca, Hollande può anche decidere con Putin quello che vuole, e di sicuro non sarà proprio quello desiderato da Sauditi e Pentagono.
25/11/2015 17:03
Jet, condoglianze Ankara.Russia:era ora
17.03
Jet, condoglianze Ankara.Russia:era ora
Il ministro degli Esteri turco, Davuto-
glu, ha espresso rammarico per l'abbat-
timento del jet russo e offerto le sue
condoglianze al collega russo Lavrov in
una conversazione telefonica.
"Meglio tardi che mai.Abbiamo aspet-
tato spiegazioni ieri. Il ministro ha
offerto le proprie condoglianze e ha e-
spresso rammarico, ma allo stesso tempo
ha tentato di giustificare l'azione in-
trapresa", ha risposto Lavrov.
I due ministri hanno concordato un col-
loquio nei prossimi giorni per discute-
re dell'abbattimento del jet di Mosca.
Si potrebbe pensare che non accadrà più un duello aereo nelle stesse circostanze di quello che vi è stato, e che Ankara sarà molto più prudente nel mostrare i muscoli.
Ora che va a Mosca, Hollande può anche decidere con Putin quello che vuole, e di sicuro non sarà proprio quello desiderato da Sauditi e Pentagono.
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Re: Episodi o strategia in atto?
Ecco quello che i nostri giornali non dicono, come se non lo sapessero:
La brutta traduzione in italiano dal russo:
"Mosca. Il 25 novembre. INTERFAX.RU - La Russia ha da tempo noto che i terroristi usano territorio turco per la preparazione delle operazioni in Siria, attacchi terroristici, ma questo non è stato reso pubblico, ha detto il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov.
"Certo, molto di ciò che stiamo parlando di come i terroristi utilizzano territorio turco per la preparazione delle sue operazioni in Siria per la preparazione di atti terroristici in diversi paesi, con il tentativo o non cercano di combattere le autorità turche, come tutti sanno" - ha detto Lavrov in una conferenza stampa il Mercoledì.
«Ma quello che stiamo cercando di chiudere gli occhi, ma abbiamo cercato di tenere conto degli interessi legittimi dei nostri vicini turchi, abbiamo cercato nella fiducia dialogo per portare la nostra linea di che hanno speso politica più equilibrata, non cucita solo a rovesciare il (presidente siriano Bashar) Assad ha assunto al riguardo da ogni alleanza con i più staccati, gruppi estremisti otvyaznyh, "- ha detto il ministro.
No-fly zone
Lavrov si augura che le "invasioni" di Ankara per stabilire una no-fly zone nel nord della Siria, non si arriva a continuare.
«Gli ho ricordato, e che quando a Antalya nostri presidenti sono incontrati a margine del vertice" Gruppo dei Venti ", la parte turca, ancora una volta sondato questo argomento - rispetto al buffer, una no-fly zone, e ha auspicato che tali tentativi che coinvolgono l'invasione nel territorio siriano verso il territorio di uno Stato sovrano, non sarà possibile ottenere di continuare, "- ha detto ai giornalisti Lavrov, parlando della sua conversazione con il ministro degli Esteri turco.
Cause
Lavrov ha espresso la speranza che l'incidente con l'aereo militare russo Su-24 ha avuto luogo dopo VCS Russia ha inflitto un colpo finalizzato alla industria petrolifera militante "Stato islamico" (vietato in Russia - SE).
Egli ha detto: "L'incidente è avvenuto ieri dopo per i camion di carburante che, in generale, l'olio ha cominciato a essere applicato a queste Goldfields luoghi e molto, molto efficace colpire i nostri aerei."
Come riportato in precedenza, il velivolo russo in cinque giorni spazzato via più di un migliaio di carburante camion nalivnyakov, Driven raffinerie di petrolio greggio, in cui la materia prima viene elaborato e successivamente rilasciato sul mercato nero.
50 km a sud del villaggio di Raqqa Su-34 bombardieri distrutto la raffineria, controllato dai terroristi. Questi oggetti sono nelle zone di Palmira, Deir ez-Zor e Raqqa controllate dai terroristi e sono una delle loro principali fonti di finanziamento."
----------------------------
Rifacendo la sintassi e dando un senso a quelle frasi il succo è questo:
- i turchi fanno utilizzare ai guerriglieri anti Assad, il loro territorio, e tra questi ve ne sono anche di quelli nella lista nera dei russi.
- a margine del G20 i turchi hanno chiesto una no-fly zone sul nord della Siria, proprio per impedire ai russi di bombardare i guerriglieri che sono sulla loro lista nera.
- i russi hanno dichiarato che non accettano nessuna no-fly zone che impedisca di colpire entro i confini siriani, i ribelli che sono sulla loro lista nera.
- allora i Turchi, abbattono un aereo russo che volava in quella che per loro dovrebbe essere una no-fly zone, proprio per affermare che quella no-fly zone esiste.
- i russi, confermando di non accettare una qualsiasi no-fly zone sulla Siria, hanno dichiarato che difenderanno i loro aerei che bombarderanno guerriglieri della loro black list.
- Dopo gli ultimi balletti sembra che i turchi siano rassegnati a non pretendere alcuna no-fly zone. Da qui le condoglianze e la ripresa del dialogo con i russi.
Perché della vera ragione del contendere non veniamo informati dalla Stampa, dal Corriere e dalla Repubblica? Perché devo leggere io Interfax per farmi una opinione corretta? Io lo so il perché!
il link di Interfax
http://www.interfax.ru/world/481491 (potete farvelo tradurre)
La brutta traduzione in italiano dal russo:
"Mosca. Il 25 novembre. INTERFAX.RU - La Russia ha da tempo noto che i terroristi usano territorio turco per la preparazione delle operazioni in Siria, attacchi terroristici, ma questo non è stato reso pubblico, ha detto il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov.
"Certo, molto di ciò che stiamo parlando di come i terroristi utilizzano territorio turco per la preparazione delle sue operazioni in Siria per la preparazione di atti terroristici in diversi paesi, con il tentativo o non cercano di combattere le autorità turche, come tutti sanno" - ha detto Lavrov in una conferenza stampa il Mercoledì.
«Ma quello che stiamo cercando di chiudere gli occhi, ma abbiamo cercato di tenere conto degli interessi legittimi dei nostri vicini turchi, abbiamo cercato nella fiducia dialogo per portare la nostra linea di che hanno speso politica più equilibrata, non cucita solo a rovesciare il (presidente siriano Bashar) Assad ha assunto al riguardo da ogni alleanza con i più staccati, gruppi estremisti otvyaznyh, "- ha detto il ministro.
No-fly zone
Lavrov si augura che le "invasioni" di Ankara per stabilire una no-fly zone nel nord della Siria, non si arriva a continuare.
«Gli ho ricordato, e che quando a Antalya nostri presidenti sono incontrati a margine del vertice" Gruppo dei Venti ", la parte turca, ancora una volta sondato questo argomento - rispetto al buffer, una no-fly zone, e ha auspicato che tali tentativi che coinvolgono l'invasione nel territorio siriano verso il territorio di uno Stato sovrano, non sarà possibile ottenere di continuare, "- ha detto ai giornalisti Lavrov, parlando della sua conversazione con il ministro degli Esteri turco.
Cause
Lavrov ha espresso la speranza che l'incidente con l'aereo militare russo Su-24 ha avuto luogo dopo VCS Russia ha inflitto un colpo finalizzato alla industria petrolifera militante "Stato islamico" (vietato in Russia - SE).
Egli ha detto: "L'incidente è avvenuto ieri dopo per i camion di carburante che, in generale, l'olio ha cominciato a essere applicato a queste Goldfields luoghi e molto, molto efficace colpire i nostri aerei."
Come riportato in precedenza, il velivolo russo in cinque giorni spazzato via più di un migliaio di carburante camion nalivnyakov, Driven raffinerie di petrolio greggio, in cui la materia prima viene elaborato e successivamente rilasciato sul mercato nero.
50 km a sud del villaggio di Raqqa Su-34 bombardieri distrutto la raffineria, controllato dai terroristi. Questi oggetti sono nelle zone di Palmira, Deir ez-Zor e Raqqa controllate dai terroristi e sono una delle loro principali fonti di finanziamento."
----------------------------
Rifacendo la sintassi e dando un senso a quelle frasi il succo è questo:
- i turchi fanno utilizzare ai guerriglieri anti Assad, il loro territorio, e tra questi ve ne sono anche di quelli nella lista nera dei russi.
- a margine del G20 i turchi hanno chiesto una no-fly zone sul nord della Siria, proprio per impedire ai russi di bombardare i guerriglieri che sono sulla loro lista nera.
- i russi hanno dichiarato che non accettano nessuna no-fly zone che impedisca di colpire entro i confini siriani, i ribelli che sono sulla loro lista nera.
- allora i Turchi, abbattono un aereo russo che volava in quella che per loro dovrebbe essere una no-fly zone, proprio per affermare che quella no-fly zone esiste.
- i russi, confermando di non accettare una qualsiasi no-fly zone sulla Siria, hanno dichiarato che difenderanno i loro aerei che bombarderanno guerriglieri della loro black list.
- Dopo gli ultimi balletti sembra che i turchi siano rassegnati a non pretendere alcuna no-fly zone. Da qui le condoglianze e la ripresa del dialogo con i russi.
Perché della vera ragione del contendere non veniamo informati dalla Stampa, dal Corriere e dalla Repubblica? Perché devo leggere io Interfax per farmi una opinione corretta? Io lo so il perché!
il link di Interfax
http://www.interfax.ru/world/481491 (potete farvelo tradurre)
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Re: Episodi o strategia in atto?
Hollande è proprio suonato...
leggete qui:
25/11/2015 20:42
Hollande:Isis, Germania faccia di più
20.42
Hollande:Isis, Germania faccia di più
"Nessun Paese è al riparo da un'azione
dell'Isis". Lo ha detto il presidente
francese Hollande nella conferenza al
termine dell'incontro a Parigi con la
cancelliera tedesca Angela Merkel.
"Auspico che la Germania si possa impe-
gnare di più contro l'Isis", ha sotto-
lineato. Sul fronte migranti: "E'nostro
dovere accogliere i rifugiati" che fug-
gono dai terroristi dello Stato islami-
co. Domani il vertice con Putin: "Gli
dirò che è contro l'Isis che dobbiamo
batterci".I due leader hanno deposto u-
na corona a place de la Republique.
Non so se è una citazione parziale, ma: "Gli dirò che è contro l'Isis che dobbiamo batterci", credo che a Putin, lo farà proprio ridere.
Lui, Hollande, che è andato in Siria a far finta di combattere Isis per far la pelle ad Assad, e che si sveglia solo dopo il putiferio che i suoi francesi delle periferie, in nome di Isis, fanno con una carneficina (centocinquanta morti), dice a Putin che è contro Isis che si deve combattere?
E' un buon uomo. Prima parla con Putin e ragiona in un modo, poi incontra Obama e rimette a posto i suoi ragionamenti. Per farsi forza chiede aiuto alla Merkel che gli da si dei militari, ma li manda in Mali, in aiuto della Francia, ma se ne guarda bene da infilarsi in quel ginepraio che è la Siria. Adesso vedrà Putin e ritornerà a casa con altre idee oppure con un gran mal di testa non sapendo più che fare.
Anche se socialista, non è neanche lui una cima! Peccato, perché se in Francia almeno ce ne fosse uno coglionuto e di sinistra, tante cose potrebbero cambiare in Europa e nel Medio Oriente, ed invece così, facciamo solo finta di cambiarle, e tutto resta quasi come prima, addirittura come molti secoli fa, al tempo delle crociate.
E' proprio finita la spinta delle rivoluzioni francese e russa, ora siamo tornati nella seconda parte del Medio Evo, e chissà dove e quando ci sarà un nuovo Rinascimento!
Da qui, la vedo brutta.
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Re: Episodi o strategia in atto?
La doccia scozzese
26/11/2015 08:30
Russia-Turchia,Mosca: no a rappresaglia
08.30
Russia-Turchia,Mosca: no a rappresaglia
La Russia non ha intenzione di rispon-
dere in termini militari alla Turchia
per l'abbattimento del suo Su-24 al
confine della Siria, ma difenderà in
modo più forte le operazioni delle sue
forze aeree nel paese mediorientale.
Lo ha ribadito il rappresentante per-
mante della Russia presso l'Ue, Chizov,
che ha parlato di ripercussioni "nega-
ve" sui rapporti bilaterali.
Ieri il ministro degli Esteri russo
Lavrov ha comunque garantito che Mosca
non intende andare in guerra con Ankara
26/11/2015 12:07
Ma....
Mosca schiera missili in Siria
12.07
Mosca schiera missili in Siria
La Russia ha già schierato in Siria i
sistemi di difesa antimissilistica
S-400.Lo riporta l'agenzia Ria Novo-
sti Commentando la decisione russa,il
por- tavoce dell'ambasciata Usa a Mo-
sca, William Stevens, ha affermato che
ciò "non fa che complicare una situa-
zione già difficile" e non contribuirà
inoltre alla lotta contro l'Isis.
"Ci aspettiamo che se la Russia porterà
a termine il dispiegamento, non rivolga
il sistema missilistico contro gli ae-
rei della coalizione", aggiunge Stevens.
E' inutile dire a Stevensen che sono stati gli aerei turchi a sparare contro l'aereo russo, abbattendolo. E poi, Isis non ha aerei... Quindi quel dispiegamento è contro i turchi, i sauditi, gli emirati, e di chiunque altro voglia attaccare battaglia con i caccia russi che da quel momento in poi avranno uno scudo di S-400 e S-300 a proteggerli.
Mentre non si accenna alla No-Flay zone che i turchi volevano imporre ai russi, proprio con quell'abbattimento, e che pare non ci sarà, per evitare un conflitto tra la NATO e la Russia, che è pur sempre una decisiva potenza atomica. C'è anche, chi, con le sanzioni, che pare voglia ritornare alla Cortina di Ferro. Sono sempre stato del parere che se anche in Italia non ci fosse stato Mussolini ed in Germania, Hitler, il secondo conflitto mondiale sarebbe scoppiato lo stesso, perché le ragioni di quei conflitti prescindevano dal regime democratico o dittatoriale che vi era in quegli stati. E le ragioni di allora sono ancora quelel di adesso, e lo dimostra il disinteresse malcelato della Germania a partecipare a queste nuove brutte avventure.
a scopo documentativo, due link interessanti, anche se da leggere con il filtro:
Nel primo c'è l'elenco di quelli che fanno parte (o fingono di far parte) della coalizione contro Isis.
http://www.ilpost.it/2014/09/27/coalizione-isis-italia/
Il secondo parla più specificamente di Turchia, e da un quadro ragionato del rapporto tra Isis e la Turchia di Erdogan. L'ultimo Stato Islamico aveva la capitale proprio in Turchia...
http://www.ilpost.it/2014/09/13/turchia-stato-islamico/
26/11/2015 08:30
Russia-Turchia,Mosca: no a rappresaglia
08.30
Russia-Turchia,Mosca: no a rappresaglia
La Russia non ha intenzione di rispon-
dere in termini militari alla Turchia
per l'abbattimento del suo Su-24 al
confine della Siria, ma difenderà in
modo più forte le operazioni delle sue
forze aeree nel paese mediorientale.
Lo ha ribadito il rappresentante per-
mante della Russia presso l'Ue, Chizov,
che ha parlato di ripercussioni "nega-
ve" sui rapporti bilaterali.
Ieri il ministro degli Esteri russo
Lavrov ha comunque garantito che Mosca
non intende andare in guerra con Ankara
26/11/2015 12:07
Ma....
Mosca schiera missili in Siria
12.07
Mosca schiera missili in Siria
La Russia ha già schierato in Siria i
sistemi di difesa antimissilistica
S-400.Lo riporta l'agenzia Ria Novo-
sti Commentando la decisione russa,il
por- tavoce dell'ambasciata Usa a Mo-
sca, William Stevens, ha affermato che
ciò "non fa che complicare una situa-
zione già difficile" e non contribuirà
inoltre alla lotta contro l'Isis.
"Ci aspettiamo che se la Russia porterà
a termine il dispiegamento, non rivolga
il sistema missilistico contro gli ae-
rei della coalizione", aggiunge Stevens.
E' inutile dire a Stevensen che sono stati gli aerei turchi a sparare contro l'aereo russo, abbattendolo. E poi, Isis non ha aerei... Quindi quel dispiegamento è contro i turchi, i sauditi, gli emirati, e di chiunque altro voglia attaccare battaglia con i caccia russi che da quel momento in poi avranno uno scudo di S-400 e S-300 a proteggerli.
Mentre non si accenna alla No-Flay zone che i turchi volevano imporre ai russi, proprio con quell'abbattimento, e che pare non ci sarà, per evitare un conflitto tra la NATO e la Russia, che è pur sempre una decisiva potenza atomica. C'è anche, chi, con le sanzioni, che pare voglia ritornare alla Cortina di Ferro. Sono sempre stato del parere che se anche in Italia non ci fosse stato Mussolini ed in Germania, Hitler, il secondo conflitto mondiale sarebbe scoppiato lo stesso, perché le ragioni di quei conflitti prescindevano dal regime democratico o dittatoriale che vi era in quegli stati. E le ragioni di allora sono ancora quelel di adesso, e lo dimostra il disinteresse malcelato della Germania a partecipare a queste nuove brutte avventure.
a scopo documentativo, due link interessanti, anche se da leggere con il filtro:
Nel primo c'è l'elenco di quelli che fanno parte (o fingono di far parte) della coalizione contro Isis.
http://www.ilpost.it/2014/09/27/coalizione-isis-italia/
Il secondo parla più specificamente di Turchia, e da un quadro ragionato del rapporto tra Isis e la Turchia di Erdogan. L'ultimo Stato Islamico aveva la capitale proprio in Turchia...
http://www.ilpost.it/2014/09/13/turchia-stato-islamico/
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Re: Episodi o strategia in atto?
I tedeschi per ora manderanno in Siria solo aerei da ricognizione, come sta facendo l'Italia per l'Iraq, tanto di fare atto di presenza e subordinazione alle richieste degli Stati Uniti...
Da televideo di oggi:
[...]
"Non rinforzeremo solo la missione di
addestramento nel nord dell'Iraq, ma
invieremo i nostri Tornado di ricogni-
zione in Siria per la guerra contro
l'Isis".
Tanto il problema non sono le ricognizioni, quanto i bombardamenti, che a farli restano davvero in pochi: quelli che vogliono chiudere in fretta la partita con Isis, per aprire l'altra, sulla Siria e la guerra civile, che se finisce, fa crollare i sogni turchi e sauditi di egemonia su tutto il Medio Oriente.
Da televideo di oggi:
[...]
"Non rinforzeremo solo la missione di
addestramento nel nord dell'Iraq, ma
invieremo i nostri Tornado di ricogni-
zione in Siria per la guerra contro
l'Isis".
Tanto il problema non sono le ricognizioni, quanto i bombardamenti, che a farli restano davvero in pochi: quelli che vogliono chiudere in fretta la partita con Isis, per aprire l'altra, sulla Siria e la guerra civile, che se finisce, fa crollare i sogni turchi e sauditi di egemonia su tutto il Medio Oriente.
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Re: Episodi o strategia in atto?
http://www.ilpost.it/2015/11/25/come-sconfiggere-isis/
Complimenti, questo è il primo articolo che fa informazione, che trovo, da quando mi sto informando su queste vicende.
Per sapere chi siano, vedere qui
http://www.ilpost.it/chi-siamo/
Complimenti, questo è il primo articolo che fa informazione, che trovo, da quando mi sto informando su queste vicende.
Per sapere chi siano, vedere qui
http://www.ilpost.it/chi-siamo/
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Re: Episodi o strategia in atto?
Erdogan ha la faccia di Salvini e deve averne anche il carattere da buzzurro turco, come il nostro. Non ce l'ho con i turchi, ce l'ho con i turchi buzzurri che sono come gli italiani buzzurri. La buzzurrite è ciò che li accomuna. Scommetto che la prossima volta che ci prova, Putin che se l'è legata al dito, deve aver già pianificato lo scherzo. D'altra parte, con gente così non si può certo vivere in pace.
Diceva Rousseau: "«la voce del popolo è la voce di Dio»; essa sola è in grado di distinguere l’interesse generale dagli interessi individuali, e dunque non ha soltanto un valore morale di «volontà buona», ma ha anche un contenuto utilitario, perché il bene generale compendia il bene di ciascuno degli associati".
Ma sarà poi vero, se gli Dei sono Erdogan e Salvini tanto per fare degli esempi che si possono allargare?
E se davvero è così,... non so se dire: "poveri Dei" o "povero popolo"!
26/11/2015 16:02
Putin:inspiegabili pugnalate da partner
16.02
Sono "assolutamente inspiegabili le pu-
gnalate alla schiena a tradimento da
coloro che ritenevamo partner e alleati
nella lotta al terrorismo".
Così il presidente russo Putin, dopo
l'abbattimento del jet da parte di F-16
turchi. "Finora-ha aggiunto-non abbiamo
sentito le scuse al massimo livello po-
litico né tantomeno le proposte di ri-
sarcire i danni e punire i criminali".
Dura la replica del presidente turco
Erdogan: "Se c'è una parte che deve
scusarsi,non siamo noi ma chi ha scon-
finato,piloti hanno fatto loro dovere".
Ma passiamo a quest'altra notizia:
Che vi dicevo: Hollande non sa più a chi dare retta
26/11/2015 18:20
Putin:cooperiamo con Parigi contro Isis
18.20
"Pronti a cooperare con la Francia nel-
la lotta all'Isis". Così il presidente
russo Putin ricevendo il suo omologo
francese Hollande al Cremlino. Mosca
"piange per le vittime,perdite pesanti:
130 persone morte, più di 350 feriti",
ha detto Putin: "Anche la Russia ha su-
bito gravi perdite a causa di atroci
attentati contro aerei civili".
Hollande sta conducendo un'ampia campa-
gna diplomatica per formare una vasta
coalizione contro i jihadisti dell'Isis
(Daesh in arabo). Putin plaude: "Su
questo le nostre posizioni coincidono".
Hollande e Putin, da soli, e con l'aiuto dei siriani e degli iracheni, possono battere Isis, che è già stato sconfitto sul piano della propaganda, apparendo mostri sanguinari da distruggere. Non possono far conto su nessun altro, perché Turchia, Stati Uniti e Arabia Saudita, per non dire degli inglesi che mantengono un profilo basso, non faranno nulla contro di loro. Anzi, aggiungeranno altri bastoni tra le ruote.
Ad Hollande consiglierei di dargli dentro e di chiedere all'Europa di pagargli il munizionamento, piuttosto che spendere soldi per dare le armi proprio a quei ribelli che hanno innescato quel disastro.
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Re: Episodi o strategia in atto?
Linea dura del Cremlino: dopo le sanzioni contro Ankara, Putin bombarda i ribelli filo-turchi. Washington protesta.
Ecco, questa è la prima risposta di Putin: un'autentica provocazione contro la Turchia, con diversi risvolti:
- in primo luogo se i turchi vorranno intervenire in loro difesa, dovranno farlo con le armi, ed i russi sono preparati a quell'evenienza. Anzi, è quella la trappola di Putin per prendersi la sua rivincita.
- ora i ribelli siriani filo turchi non sono più soggetti con cui si può trattare, visto che hanno sparato al pilota che scendeva col paracadute, ammazzandolo.
La protesta di Washington la dice lunga sulle grane che stanno piovendo su Obama, che in quella situazione non riesce a manovrare in alcun modo, visto che tutto quello che fa, va contro gli interessi degli USA, esclusi i militari del Pentagono che prendono le mazzette dall'industria degli armamenti.
http://www.lastampa.it/2015/11/26/esteri/gli-usa-i-russi-in-siria-complicano-la-situazione-aWa2WMkLQJcPe4y6fssvAL/pagina.html
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Re: Episodi o strategia in atto?
Questo ragionamento de La Stampa è un aiuto a capire una serie di cose e comportamenti. Lo ritengo un buon articolo.
http://www.lastampa.it/2015/11/25/esteri/aereo-russo-abbattuto-chi-ha-ragione-cpHaaAdvc0Hn23UXHdq3UN/pagina.html
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Re: Episodi o strategia in atto?
26/11/2015 19:04
Hollande: lotta a Isis e pace in Siria
19.04
Hollande: lotta a Isis e pace in Siria
"Sono a Mosca con lei per vedere come
possiamo agire insieme e coordinarci in
modo da poter attaccare questo gruppo
terroristico, ma anche per raggiungere
una soluzione politica per la pace" in
Siria. Lo ha detto il presidente fran-
cese Hollande al Cremlino ricevuto dal
presidente russo Putin.
"Il nostro nemico è Daesh (acronimo di
Isis in arabo Ndr) che ha territori, un
esercito e risorse, quindi dobbiamo
creare una larga coalizione per colpire
questi territori".
Come dicevo: a Mosca Hollande è diventato amico di Putin, ma quando torna in Francia, per dire ai suoi generali cosa fare, avrà i suoi problemi, perché la pace in Siria e la questione Isis, la Russia se la vuole giocare in un modo e gli USA in un altro. Se vuole dare retta a Obama Hollande deve minacciare Putin con le sanzioni per ottenere che molli Assad, ma se vuole dare retta a Putin, occorre far fuori Isis ed intavolare delle trattative tra i siriani ribelli (moderati-si-fa-per-dire) e Assad.
La scena la vedo così: Hollande, Putin e Obama sono seduti sulla stessa macchina. Hollande la guida, con Putin che gli dice di accelerare e dirigersi verso Isis, e Obama che gli dice di rallentare, ed aspettare, in attesa che Isis faccia altri danni in Siria, tanto da mettere in crisi Assad.
C'è poco da fare, o Holland fa come dice Putin, oppure Putin scende dalla macchina e prende un carro armato con Assad che è pronto a dargli un passaggio.
A quel punto, Obama può far sparare dai turchi, sul carro armato di Putin, ma sa che se lo fa scoppia la vera terza guerra mondiale, ed allora...
...Vedremo quello che succederà nella prossima puntata.
Hollande: lotta a Isis e pace in Siria
19.04
Hollande: lotta a Isis e pace in Siria
"Sono a Mosca con lei per vedere come
possiamo agire insieme e coordinarci in
modo da poter attaccare questo gruppo
terroristico, ma anche per raggiungere
una soluzione politica per la pace" in
Siria. Lo ha detto il presidente fran-
cese Hollande al Cremlino ricevuto dal
presidente russo Putin.
"Il nostro nemico è Daesh (acronimo di
Isis in arabo Ndr) che ha territori, un
esercito e risorse, quindi dobbiamo
creare una larga coalizione per colpire
questi territori".
Come dicevo: a Mosca Hollande è diventato amico di Putin, ma quando torna in Francia, per dire ai suoi generali cosa fare, avrà i suoi problemi, perché la pace in Siria e la questione Isis, la Russia se la vuole giocare in un modo e gli USA in un altro. Se vuole dare retta a Obama Hollande deve minacciare Putin con le sanzioni per ottenere che molli Assad, ma se vuole dare retta a Putin, occorre far fuori Isis ed intavolare delle trattative tra i siriani ribelli (moderati-si-fa-per-dire) e Assad.
La scena la vedo così: Hollande, Putin e Obama sono seduti sulla stessa macchina. Hollande la guida, con Putin che gli dice di accelerare e dirigersi verso Isis, e Obama che gli dice di rallentare, ed aspettare, in attesa che Isis faccia altri danni in Siria, tanto da mettere in crisi Assad.
C'è poco da fare, o Holland fa come dice Putin, oppure Putin scende dalla macchina e prende un carro armato con Assad che è pronto a dargli un passaggio.
A quel punto, Obama può far sparare dai turchi, sul carro armato di Putin, ma sa che se lo fa scoppia la vera terza guerra mondiale, ed allora...
...Vedremo quello che succederà nella prossima puntata.
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Re: Episodi o strategia in atto?
26/11/2015 19:51
Erdogan: non sapevamo jet fosse russo
19.51
Il presidente turco Erdogan interviene
sull'episodio dell'abbattimento del jet
russo da parte dei caccia di Ankara.
Precisa: "La Turchia avrebbe reagito
diversamente se avesse saputo che l'ae-
reo era russo".
"Avremmo potuto forse impedire in altro
modo questa violazione dello spazio ae-
reo", aggiunge. In un'intervista a
France 24, il leader turco critica poi
il comportamento di Putin: dopo il fat-
to "l'ho chiamato, finora non mi ha ri-
sposto". Non ha risposto a un suo omo-
logo, sottolinea Erdogan.
Incredibile. Adesso si dice che pensavano fosse un jet siriano ed è per quello che lo hanno abbattuto.
Quindi, la Turchia è in guerra con la Siria. E come spera di cavarsela la prossima volta? E la NATO, che dice la NATO?
Sui curdi non possono sparare perché ci sono 50 soldati americani che guai se dicono a Obama di essere stati presi dal tiro dei turchi, e sugli aerei siriani non possono sparare perché potrebbero essere russi.
Credo che la Russia proteggerà i caccia di Assad così come protegge i suoi, visto che tanto gli S-300 e gli S-400 ci sono già e quando si fa un servizio, tanto vale farlo completo. Alla faccia della No-Fly zone che i turchi volevano imporre (adesso lo si capisce meglio) in primo luogo ai siriani, ed in subordine anche ai russi, se dimostrassero di non reagire. Ed invece i russi reagiscono, eccome!
Certo che se questa notizia fosse venuta fuori un po prima, avremmo capito ancora meglio la natura delle mire che ha la Turchia, sulla Siria. Non che non le si conoscessero già, ma le prove, e questa è una prova, contano più delle congetture, quando si tratti di emettere una sentenza su chi è responsabile di questa crisi umanitaria per questa guerra civile voluta da sauditi, turchi e americani, e non mi stancherò mai di ripeterlo, a differenza della "buona stampa", tutta orientata a far passare questa guerra, come un male passeggero, completamente staccato dal problema dei profughi. Infatti, per questo non si parla mai delle due cose assieme per evitare una tale associazione di idee, nella testa della "gente", che sarebbe pure peggio di una causa-effetto che, per chi ragiona, è già provato che sia così.
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Re: Episodi o strategia in atto?
Due sistemi S-400 li hanno spediti con un grosso aereo da carico e sono già operativi in Siria.
Adesso ci sono 8 missili pronti per la prima occasione.
E' un crescendo...
La guerra è fatta così, imprevedibile, tanto che può sfuggire di mano...
E non è che non lo si sappia, ma è incredibile come chi comanda poi si trovi invischiato la dove non avrebbe mai voluto essere insieme ai propri soldati ed al proprio popolo.
E pensare che il compito, per come lo avevano presentato, era Isis: un gruppo di fanatici disperati e fuori dalla storia. Poi scopriamo tutti i retroscena, e gli interessi intorno a quella partita e la questione si complica. E pensare che un mese fa parlavamo di profughi come se fossero venuti dal cielo, ed adesso apprendiamo la ragione di quella fuga in massa: quattro anni di guerra civile fomentata dai soliti noti e Isis che irrompe sulla scena come il risolutore della vicenda irachena e siriana.
Gli sta andando male a chi aveva puntato su quella carta, per cambiare il volto del M.O., ma non è ancora finito ed i colpi ed i contraccolpi si susseguiranno, rischiando per tutti il peggio.
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Re: Episodi o strategia in atto?
26/11/2015 23:02
Turchia, chiesto arresto 2 giornalisti
23.02
Turchia, chiesto arresto 2 giornalisti
La procura di Istanbul ha chiesto l'ar-
resto di Can Dundar, direttore del quo-
tidiano di opposizione laica Cumhu-
riyet, e di Erdem Gul, a capo della re-
dazione di Ankara.
Alla base dell'arresto, un'inchiesta in
cui il giornale rivelò un presunto pas-
saggio di camion carichi di armi dalla
Turchia alla Siria.
Il presidente Erdogan aveva definito
l'inchiesta un atto di "tradimento".
"Non siamo traditori, spie o eroi. Sia-
mo giornalisti", ha detto Duran.
Erdogan e la Turchia si stanno rivelando davvero il "Genio del Male", non solo per la politica interna, fascisto-mussulmana che hanno messo in piedi, ma anche per lo spirito guerresco con cui guardano al mondo dei loro vicini, provocando in ogni modo guerre e guerre civili, massacri e sfollati. Insomma sono loro i veri artefici di questa crisi umanitaria della Siria e dell'Iraq del nord, preso d'assalto dai loro sgherri dell'Isis. Non credo che ci vogliano altre dimostrazioni, e penso che basti perché vengano cacciati dalla NATO, se non vuole, quest'ultima, essere trascinata in avventure non richieste e dannose.
Difendiamo il buon diritto di quei giornalisti a dire la verità, al Mondo. Ne trarrà vantaggio anche quella parte del popolo turco, che non ha dato la maggioranza ad Erdogan, convinta e consapevole di ciò che sta succedendo.
E l'ONU che fa, dorme? A star fuori dal fuoco non ci si brucia, ma neppure ci si scalda, e se questo sarà un rigido inverno, quella Istituzione Mondiale, morirà assiderata.
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Re: Episodi o strategia in atto?
27/11/2015 10:00
Isis,Turchia sospende voli su Siria
10.00
Dopo il jet russo abbattutto dalla Tur-
chia "sarebbe appropriato prendere mi-
sure che evitino esperienze di nuove
situazioni indesiderate tra le forze
armate dei due Paesi mantenendo i cana-
li di comunicazione militari e diploma-
tici" con la Russia. Lo comunica l'ae-
ronautica militare della Turchia.
Intanto si è deciso la sospensione dei
voli sulla Siria e quindi dei raid ae-
rei che si attuavano nell'ambito della
campagna militare coordinata con gli
Stati Uniti contro il sedicente stato
islamico (Is). Lo citano fonti turche.
Sono proprio dei coglioni questi vecchi turchi. Chissà cosa ci andavano a fare in Siria, i bombardieri turchi. Su Isis facevano solo finta di sparare, e per gli altri forse facevano ricognizione di quel territorio per fornire informazioni sul posizionamento dell'esercito di Damasco - notizie da passare a turcomanni e a Isis. Forse i soli bombardamenti che hanno fatto, erano sulle postazioni curde, subito dopo la strage del corteo che in Turchia, inneggiava alla pace.
Ed anche li, con i curdi che combattono, la pacchia è finita, visto che ci sono dei militari americani, in veste di osservatori, proprio per evitare che i turchi sparino loro addosso.
Saggia anche la posizione russa, di non bombardare alcuni contingenti di ribelli siriani, proprio per preparare il terreno ad una trattativa per chiudere la guerra civile interna.
Non sarà facile, perché molti vogliono un cambio di regime, come quello fatto in Iraq e che ha prodotto Isis, o quello fatto in Libia, che ha prodotto il caos; ma era più critica la situazione, a metà settembre, quando i russi decisero di intervenire, salvando Assad, e la situazione, che stava precipitando inesorabilmente. Non si vede ancora la luce della fine del tunnel, ma si cammina ancora, avendo motivo di sperare in una soluzione diversa da quella pretesa dai guerrafondai.
Insomma, i turchi volevano la No-Fly zone, sulla Siria, e adesso sono loro che non possono mettere "ala", oltre il confine. Senza contare, che alla prima minaccia di attacco, i russi - che sulla Siria volano quanto e come pare loro - spediranno il "missile che serve", sul radar o sul caccia, o sulla postazione missilistica turca, che possa attuare una qualsivoglia minaccia.
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Re: Episodi o strategia in atto?
http://video.repubblica.it/dossier/iraq-avanzata-is/siria-nuova-notte-di-raid-russi/220023/219223?ref=HREC1-1
Questa notte, attacco sulle infrastrutture... Saranno un bel costo, quando i sirianio dovranno ricostruire, ma adesso il petrolio è denaro, per ISIS; e senza denaro ISIS è più debole.
Questa notte, attacco sulle infrastrutture... Saranno un bel costo, quando i sirianio dovranno ricostruire, ma adesso il petrolio è denaro, per ISIS; e senza denaro ISIS è più debole.
einrix- Messaggi : 10607
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Re: Episodi o strategia in atto?
27/11/2015 12:26
Francia: coinvolgere forze regime Siria
12.26
Francia: coinvolgere forze regime Siria
Il capo della diplomazia francese, Lau-
rent Fabius, ha prospettato, per la
prima volta, la possibilità che le for-
ze del regime siriano possano essere
associate alla battaglia contro i ter-
roristi dell'Isis.
Per lottare contro l'Isis, ha detto Fa-
bius all'emittente Rtl, "ci sono due
tipi di misure: i bombardamenti e le
forze di terra, che non possono essere
le nostre, ma che devono essere le for-
ze dell'Esercito Libero Siriano (l'op-
posizione,ndr), le forze arabe sunnite
e perché no le forze del regime".
Che vi dicevo: Hollande non sa più che pesci pigliare, se con Obama dice che Assad è fuori e Fabius dice che le forze del regime siriano possono essere associate nella battaglia contro Isis. Il buffo è che i siriani di Damasco, già combattono Isis. Sono i francesi che arrivano per ultimi, a doversi scegliere un ruolo. Per ora, mentre pensano e riflettono, sparano, così non perdono tempo. Quello è pure un modo di fare le cose, seppure senza una piena convinzione. Di certo è che prima degli attentati in Francia, e d'aver pagato sulla propria pelle, un prezzo elevatissimo (150 morti e più di trecento feriti), facevano più ricognizioni che bombardamenti. Adesso è il contrario: prima bombardano e poi, con le ricognizioni, contano i danni che hanno fatto.
Veniamo al serio...
le forze siriane ora si accordano con i russi che hanno come obiettivo di bastonare le mire espansioniste di turchi e sauditi, e di distruggere Isis, che ne è l'arma impropria. Poi i russi hanno come obiettivo di chiudere la guerra civile con un accordo politico che dovrebbe comportare un cambio di regime, ma non secondo le aspirazioni di statunitensi, israeliani, turchi e sauditi. Quando i russi dicono che è il popolo siriano che deve decidere e non gli stati confinanti, sarà anche retorico, ma è possibile ed è anche l'unica soluzione che mette al riparo la Siria dal diventare un protettorato saudita, turco o statunitense.
Non va dimenticato che prima del 58 era un protettorato francese, e prima ancora, agli inizi del secolo, era una monarchia strettamente imparentata con quelle saudite ed irachena. Ora che i russi si sono messi di mezzo, volendo mantenere i porti siriani a loro disposizione nel Mediterraneo, la soluzione non potrà che essere diversa. Per fare qualche cosa di diverso, occorre sconfiggere i russi, adesso, perché sconfiggere i siriani non basta più, come poteva esserlo un anno o due fa. Da allora i russi si sono riarmati anche per affrontare la crisi in quell'area, e sono rientrati appena in tempo, prima che la sconfitta di Assad fosse definitiva. Ecco quali sono i termini del problema, e la Francia si sbrighi a decidere da che parte stare.
Oppure, come adesso, oscilli... un po di qua, un po di la.
Francia: coinvolgere forze regime Siria
12.26
Francia: coinvolgere forze regime Siria
Il capo della diplomazia francese, Lau-
rent Fabius, ha prospettato, per la
prima volta, la possibilità che le for-
ze del regime siriano possano essere
associate alla battaglia contro i ter-
roristi dell'Isis.
Per lottare contro l'Isis, ha detto Fa-
bius all'emittente Rtl, "ci sono due
tipi di misure: i bombardamenti e le
forze di terra, che non possono essere
le nostre, ma che devono essere le for-
ze dell'Esercito Libero Siriano (l'op-
posizione,ndr), le forze arabe sunnite
e perché no le forze del regime".
Che vi dicevo: Hollande non sa più che pesci pigliare, se con Obama dice che Assad è fuori e Fabius dice che le forze del regime siriano possono essere associate nella battaglia contro Isis. Il buffo è che i siriani di Damasco, già combattono Isis. Sono i francesi che arrivano per ultimi, a doversi scegliere un ruolo. Per ora, mentre pensano e riflettono, sparano, così non perdono tempo. Quello è pure un modo di fare le cose, seppure senza una piena convinzione. Di certo è che prima degli attentati in Francia, e d'aver pagato sulla propria pelle, un prezzo elevatissimo (150 morti e più di trecento feriti), facevano più ricognizioni che bombardamenti. Adesso è il contrario: prima bombardano e poi, con le ricognizioni, contano i danni che hanno fatto.
Veniamo al serio...
le forze siriane ora si accordano con i russi che hanno come obiettivo di bastonare le mire espansioniste di turchi e sauditi, e di distruggere Isis, che ne è l'arma impropria. Poi i russi hanno come obiettivo di chiudere la guerra civile con un accordo politico che dovrebbe comportare un cambio di regime, ma non secondo le aspirazioni di statunitensi, israeliani, turchi e sauditi. Quando i russi dicono che è il popolo siriano che deve decidere e non gli stati confinanti, sarà anche retorico, ma è possibile ed è anche l'unica soluzione che mette al riparo la Siria dal diventare un protettorato saudita, turco o statunitense.
Non va dimenticato che prima del 58 era un protettorato francese, e prima ancora, agli inizi del secolo, era una monarchia strettamente imparentata con quelle saudite ed irachena. Ora che i russi si sono messi di mezzo, volendo mantenere i porti siriani a loro disposizione nel Mediterraneo, la soluzione non potrà che essere diversa. Per fare qualche cosa di diverso, occorre sconfiggere i russi, adesso, perché sconfiggere i siriani non basta più, come poteva esserlo un anno o due fa. Da allora i russi si sono riarmati anche per affrontare la crisi in quell'area, e sono rientrati appena in tempo, prima che la sconfitta di Assad fosse definitiva. Ecco quali sono i termini del problema, e la Francia si sbrighi a decidere da che parte stare.
Oppure, come adesso, oscilli... un po di qua, un po di la.
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Re: Episodi o strategia in atto?
27/11/2015 15:36
Sintonia Renzi-Biden su Siria e Libia
15.36
Sintonia Renzi-Biden su Siria e Libia
"Impegno comune" e "piena sintonia di
vedute" tra Italia e Stati Uniti sulla
difficile situazione geopolitica, con
particolare riferimento a Siria e Li-
bia. Lo hanno ribadito, al termine del
colloquio durato oltre un'ora a Villa
Taverna , il premier Renzi e il vice-
presidente Usa Joe Biden.
Nell'incontro Biden avrebbe espresso
"grande riconoscimento" per Renzi e per
l'impegno nella coalizione contro il
terrorismo dell'Italia, che opera con-
tro l'Isis nel Mediterraneo e nei tea-
tri mediorientali.
Un bell'esempio di ipocrisia politica. Non è assolutamente vero che su Siria e Libia l'Italia e gli USA siano in piena sintonia, oh! Pardon, non mi ero accorto che si diceva "di vedute".
Certo, quello che vedono loro, lo possiamo vedere anche noi, anzi, tutti.
Quello che non capisco però, è il riconoscimento di Biden per Renzi. Cosa avrà mai da riconoscere a Renzi, che scivola di mano come una anguilla, oppure all'Italia, che sulla Libia ha detto già in passato: "fermi tutti, non fate troiate", e le hanno fatte, Cric e Croc, Gran Bretagna e Francia. Tanto è che adesso stavano andando pianino in Siria, anche per quello, e solo su spinta degli Stati Uniti che avevano bisogno di altri complici per sotterrare Assad, come hanno ammazzato Saddam e Gheddafi. Personaggi loschi, certo, ma non meno di chi li ha seppelliti. Questa volta credo che il gioco costerà più caro a tutti.
Alla fine credo che Biden e Renzi si siano incontrati. Qualche sorriso di protocollo, hanno parlato del tempo, Renzi ha chiesto di salutargli Obama. Hanno recitato la loro parte, e poi si sono salutati.
Il che mi ricorda una vecchia poesia di Olindo Guerrini (in arte Stecchetti) VIVA LA SU FAZZA!
VIVA LA SU FAZZA!
Pio X ricevendo un suo intimo amico gli disse: se vi domanderanno chi sarà il nuovo Segretario di Stato, rispondete pure che per ora il Papa osserva, pensa e prega…. (Il Resto del Carlino, 19 agosto 1903
Pio disum, quand ch’us elza la matena, Pio X, quando si alza la mattina,
Us magna du panett cun e’ furmai Si mangia due panetti con il formaggio
E’ to la su acquavita, e’ to un vintai, Prende la sua grappa, prende un ventaglio,
E’ va in zarden fumend la caratena, E va in giardino, fumando la pipa,
Us mett a l’ombra senza papalena Si mette all’ombra senza papalina
E un pezz e’ lezz l’Avanti d’ sparaguai E un poco legge l’Avanti di nascosto
Un pezz us god a corrar dri al parpai Un poco si diverte a correre dietro alle farfalle
E dal volt a sunè la garavlena, E delle volte a suonare lo scacciapensieri
Us botta in t’ la spagnera a cul buson, Si butta sull’erba supino
E’ stend al gamb, e’ sptona la butega Stende le gambe, si sbottona la patta dei calzoni
E pu e’ dorum pinsend a la clazione E poi dorme, pensando alla colazione
Mè, sgond a mè, a direbb che ló us n’infrega, Io, per me, direi che lui se ne frega,
Mo sgond a sti giurnel d’i mi coion Ma secondo questi giornali dei miei quaglioni
«Per ora il Papa osserva, pensa e prega». “Per ora il Papa osserva, pensa e prega”.
Stecchetti
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Re: Episodi o strategia in atto?
Da una parte la coalizione guidata dagli USA (non si dice chi)bombarda Isis in Irak ed un po anche in Siria, dall'altra Mosca vara sanzioni economiche contro la Turchia.
le notizie:
28/11/2015 19:30
Raid aerei da coalizione Usa contro Is
19.30
Sono stati venti i nuovi attacchi aerei
condotti nella ultime 24 ore su obiet-
tivi jihadisti dalla coalizione inter-
nazionale guidata dagli Usa contro lo
Stato Islamico.
Secondo quanto riferito dal comando al-
leato di Washington, la maggior parte
dei raid si sono concentrati in Iraq,
complessivamente 17, tra cui 7 solo su
Ramadi. Dopo la pausa di ieri sono ri-
presi anche quelli in Siria. Tre, tutti
diretti a postazioni dell'Isis nei
pressi di Ayn Issa, a nord di Raqqa, la
capitale di fatto del Califfato.
28/11/2015 19:04
Putin firma sanzioni contro la Turchia
19.04
Il presidente russo Putin ha firmato un
decreto per introdurre rigide sanzioni
economiche contro la Turchia.
E' vietata l'importazione in Russia di
alcuni tipi di prodotti turchi e si in-
troducono divieti e limitazioni alle
attività delle organizzazioni turche.
Dal primo gennaio 2016 i datori di la-
voro russi non potranno inoltre assume-
re cittadini turchi.
Senza contare i morti curdi e dei poliziotti turchi, in manifestazioni contro Erdogan in Turchia.
Insomma, una brutta situazione che tende sempre a peggiorare.
le notizie:
28/11/2015 19:30
Raid aerei da coalizione Usa contro Is
19.30
Sono stati venti i nuovi attacchi aerei
condotti nella ultime 24 ore su obiet-
tivi jihadisti dalla coalizione inter-
nazionale guidata dagli Usa contro lo
Stato Islamico.
Secondo quanto riferito dal comando al-
leato di Washington, la maggior parte
dei raid si sono concentrati in Iraq,
complessivamente 17, tra cui 7 solo su
Ramadi. Dopo la pausa di ieri sono ri-
presi anche quelli in Siria. Tre, tutti
diretti a postazioni dell'Isis nei
pressi di Ayn Issa, a nord di Raqqa, la
capitale di fatto del Califfato.
28/11/2015 19:04
Putin firma sanzioni contro la Turchia
19.04
Il presidente russo Putin ha firmato un
decreto per introdurre rigide sanzioni
economiche contro la Turchia.
E' vietata l'importazione in Russia di
alcuni tipi di prodotti turchi e si in-
troducono divieti e limitazioni alle
attività delle organizzazioni turche.
Dal primo gennaio 2016 i datori di la-
voro russi non potranno inoltre assume-
re cittadini turchi.
Senza contare i morti curdi e dei poliziotti turchi, in manifestazioni contro Erdogan in Turchia.
Insomma, una brutta situazione che tende sempre a peggiorare.
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