Episodi o strategia in atto?
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Re: Episodi o strategia in atto?
Eccoci arrivati ad un punto di snodo del conflitto:
http://www.repubblica.it/esteri/2017/06/19/news/mosca_jet_droni_usa_potenziali_bersagli-168531671/?ref=RHPPLF-BH-I0-C8-P1-S1.8-T1
Non credo che le parole di Lavrov siano solo una minaccia. credo invece che corrispondano alle nuove regole di ingaggio per la difesa missilistica e l'aviazione russa in Siria.
La controversia deve essere intorno a Raqqa ed alla fretta che gli americani hanno di allargare la zona sotto la loro influenza. I bombardamenti siriani delle forze ribelli corrispondono proprio alla volontà di impedirlo ed in questo la Russia li sostiene.
In fondo, ISIS è un problema temporaneo in via di eliminazione, mentre gli americani a Raqqa rappresentano un pericolo per l'unità della Siria.
Adesso si vedrà cosa succederà, perché i siriani hanno ormai carta bianca (da parte dei russi) nel bombardare i ribelli che ancora non sono addivenuti agli accordi di armistizio, e i russi di conseguenza dovranno sostenerli nello sforzo, anche contro le aviazioni dell'alleanza americana.
Diciamo che se Lavrov parla di presenza dei propri aerei forse non intende anche degli aerei siriani, ma... tutto dipende da quanto pericolosa si farà l'offensiva su Raqqa nella prospettiva di dividere il paese. Il punto di rottura coinciderà con quello della disfatta di Isis, e la corsa a Raqqa ci sarà sia da parte degli americani, che dei siriani. Insomma, si sta preparando un bel Armageddon! E si vedrà chi ha più fegato e forza sul campo di quello scontro.
http://www.repubblica.it/esteri/2017/06/19/news/mosca_jet_droni_usa_potenziali_bersagli-168531671/?ref=RHPPLF-BH-I0-C8-P1-S1.8-T1
Non credo che le parole di Lavrov siano solo una minaccia. credo invece che corrispondano alle nuove regole di ingaggio per la difesa missilistica e l'aviazione russa in Siria.
La controversia deve essere intorno a Raqqa ed alla fretta che gli americani hanno di allargare la zona sotto la loro influenza. I bombardamenti siriani delle forze ribelli corrispondono proprio alla volontà di impedirlo ed in questo la Russia li sostiene.
In fondo, ISIS è un problema temporaneo in via di eliminazione, mentre gli americani a Raqqa rappresentano un pericolo per l'unità della Siria.
Adesso si vedrà cosa succederà, perché i siriani hanno ormai carta bianca (da parte dei russi) nel bombardare i ribelli che ancora non sono addivenuti agli accordi di armistizio, e i russi di conseguenza dovranno sostenerli nello sforzo, anche contro le aviazioni dell'alleanza americana.
Diciamo che se Lavrov parla di presenza dei propri aerei forse non intende anche degli aerei siriani, ma... tutto dipende da quanto pericolosa si farà l'offensiva su Raqqa nella prospettiva di dividere il paese. Il punto di rottura coinciderà con quello della disfatta di Isis, e la corsa a Raqqa ci sarà sia da parte degli americani, che dei siriani. Insomma, si sta preparando un bel Armageddon! E si vedrà chi ha più fegato e forza sul campo di quello scontro.
einrix- Messaggi : 10607
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Re: Episodi o strategia in atto?
Da questa foto si vede cosa intendono dire i russi: potete stare ad oriente dell'Eufrate, ma se vi spostate ad occidente allora sono guai. Quello che non sappiamo e se i siriani hanno bombardato i ribelli a oriente o a occidente dell'Eufrate. Insomma i russi impongono una No Fly Zone per gli americani. E pensare che una volta erano gli americani che imponevano di non sorvolare questo o quello.
einrix- Messaggi : 10607
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Re: Episodi o strategia in atto?
20/06/2017 14:02
Yemen, 1.146 morti in 2 mesi per colera
Sono 1.146 le persone decedute in Yemen
dal 27 aprile, a causa dell'epidemia di
colera in corso nel Paese. Lo fa sapere
l'Organizzazione Mondiale della Sanità
(OMS).
Secondo l'Oms, 7,6 mln di yemeniti vi-
vano in aree a elevato rischio contagio
L'Ufficio delle Nazioni Unite per il
coordinamento degli affari umanitari
(OCHA) descrive la situazione come "la
più grande crisi umanitaria del mondo",
con 18,8 mln di persone che necessitano
di assistenza o difesa, di cui 10,3 mln
hanno bisogno di aiuto immediato.
Ed in queste condizioni Stati Uniti e Arabia Saudita aggrediscono quello stato senza che l'indignazione si diffonda per il mondo. E' così basso il senso etico del mondo, rispetto alle ingiustizie?
Yemen, 1.146 morti in 2 mesi per colera
Sono 1.146 le persone decedute in Yemen
dal 27 aprile, a causa dell'epidemia di
colera in corso nel Paese. Lo fa sapere
l'Organizzazione Mondiale della Sanità
(OMS).
Secondo l'Oms, 7,6 mln di yemeniti vi-
vano in aree a elevato rischio contagio
L'Ufficio delle Nazioni Unite per il
coordinamento degli affari umanitari
(OCHA) descrive la situazione come "la
più grande crisi umanitaria del mondo",
con 18,8 mln di persone che necessitano
di assistenza o difesa, di cui 10,3 mln
hanno bisogno di aiuto immediato.
Ed in queste condizioni Stati Uniti e Arabia Saudita aggrediscono quello stato senza che l'indignazione si diffonda per il mondo. E' così basso il senso etico del mondo, rispetto alle ingiustizie?
einrix- Messaggi : 10607
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Re: Episodi o strategia in atto?
Finalmente Giordano Stabile ci spiega bene come stiano le cose sul terreno e nei cieli della Siria. Grazie!
http://www.lastampa.it/2017/06/20/esteri/la-corsa-per-la-presa-di-raqqa-dietro-lo-scontro-washingtonmosca-A4C3YSsYFO0R3wxNygJb0N/pagina.html
In sintesi: gli USA vorrebbero separare gli sciiti iracheni dai siriani, ma la mia idea è che non ce la faranno. Il massimo che potranno ottenere è un confine per i curdi sull'Eufrate, con Turchia, Siria, Iraq e Iran ostili, e con la contraddizione di alleati imperialisti che come l'Arabia Saudita sono molto più pericolosi degli iraniani, siriani e iracheni messi assieme. Quando dovranno trarne le conclusioni si accorgeranno di essere stati sconfitti. Obama, pur non avendo il coraggio di cambiare campo, ha cercato di sfuggire a quella contraddizione. Trump invece è finito nel sacco a capo fitto. Succede quando gli stupidi vanno al potere.
http://www.lastampa.it/2017/06/20/esteri/la-corsa-per-la-presa-di-raqqa-dietro-lo-scontro-washingtonmosca-A4C3YSsYFO0R3wxNygJb0N/pagina.html
In sintesi: gli USA vorrebbero separare gli sciiti iracheni dai siriani, ma la mia idea è che non ce la faranno. Il massimo che potranno ottenere è un confine per i curdi sull'Eufrate, con Turchia, Siria, Iraq e Iran ostili, e con la contraddizione di alleati imperialisti che come l'Arabia Saudita sono molto più pericolosi degli iraniani, siriani e iracheni messi assieme. Quando dovranno trarne le conclusioni si accorgeranno di essere stati sconfitti. Obama, pur non avendo il coraggio di cambiare campo, ha cercato di sfuggire a quella contraddizione. Trump invece è finito nel sacco a capo fitto. Succede quando gli stupidi vanno al potere.
einrix- Messaggi : 10607
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Re: Episodi o strategia in atto?
21/06/2017 23:54
Gli Usa: nessun nostro raid su moschea
Un portavoce della coalizione a guida
Usa in Iraq ha negato che siano stati
compiuti bombardamenti sulla moschea
di Mosul, divenuta il simbolo dei ter-
roristi dell'Isis. Il colonnello Dillon
ha confermato che la moschea è stata
distrutta, ma precisando che non sono
stati gli americani ad abbatterla.
La dichiarazione conferma quanto affer-
mato dal ministero della Difesa irache-
no, secondo cui sono stati gli stessi
terroristi a farla saltare in aria per
evitare verosimilmente che cada in man
nemica.
Non ci credo neanche un po. perché avrebbero dovuto distruggerla! Per non farla cadere in mani nemiche? E' un ragionamento da stupidi. Per la coalizione, distruggere la Moschea ha un preciso valore psicologico, solo che non può dire di averlo fatto, altrimenti il valore psicologico cambia di segno rispetto a chi, nella coalizione si sente offeso.
E così si inventa la balla dell'autodistruzione. D'altra parte non è che l'ultima balla, visto com'è incominciato questo conflitto, negato sino all'evidenza di due anni fa quando quattro milioni di siriani si sono messi in marcia verso la frontiera turca per scappare alla guerra. E ancora, se chiedi alla gente, non sa, non capisce, tale è la forza della disinformazione messa in campo. Viva la Stampa, abbasso la stampa.
Gli Usa: nessun nostro raid su moschea
Un portavoce della coalizione a guida
Usa in Iraq ha negato che siano stati
compiuti bombardamenti sulla moschea
di Mosul, divenuta il simbolo dei ter-
roristi dell'Isis. Il colonnello Dillon
ha confermato che la moschea è stata
distrutta, ma precisando che non sono
stati gli americani ad abbatterla.
La dichiarazione conferma quanto affer-
mato dal ministero della Difesa irache-
no, secondo cui sono stati gli stessi
terroristi a farla saltare in aria per
evitare verosimilmente che cada in man
nemica.
Non ci credo neanche un po. perché avrebbero dovuto distruggerla! Per non farla cadere in mani nemiche? E' un ragionamento da stupidi. Per la coalizione, distruggere la Moschea ha un preciso valore psicologico, solo che non può dire di averlo fatto, altrimenti il valore psicologico cambia di segno rispetto a chi, nella coalizione si sente offeso.
E così si inventa la balla dell'autodistruzione. D'altra parte non è che l'ultima balla, visto com'è incominciato questo conflitto, negato sino all'evidenza di due anni fa quando quattro milioni di siriani si sono messi in marcia verso la frontiera turca per scappare alla guerra. E ancora, se chiedi alla gente, non sa, non capisce, tale è la forza della disinformazione messa in campo. Viva la Stampa, abbasso la stampa.
einrix- Messaggi : 10607
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Re: Episodi o strategia in atto?
27/06/2017 06:00
Usa:Assad prepara nuovo attacco chimico
06.00
Usa:Assad prepara nuovo attacco chimico
"Gli Stati Uniti hanno identificato i
possibili preparativi per un altro at-
tacco con armi chimiche da parte del
regime di Assad che probabilmente cau-
serebbe una strage di civili, compresi
bambini", si legge in un comunicato
della Casa Bianca.
Le attività in questione "sono simili
ai preparativi fatti dal regime prima
del suo attacco del 4 aprile",dicono
gli Usa e avvertono: siamo in Siria per
eliminare l'Isis,se però Assad condurrà
un altro attacco di massa con armi chi-
miche lui e il suo esercito pagheranno.
Trump sta preparando un attacco chimico per accusare Assad. Come sono ripetitivi questi generali del Pentagono. Adesso il problema non è tanto se il falso attacco chimico ci sarà o non ci sarà, ma quale risposta darà Putin. Se attaccherà le navi e gli aeroporti da cui arriveranno gli attacchi, sarà un fatto e se invece se ne starà con la coda tra le gambe, allora l'America comincerà a giocare come il gatto col topo.
Per me resta solo da registrare che gli USA in Siria hanno alzato il loro livello di conflitto, poi, tutto il resto è propaganda.
Usa:Assad prepara nuovo attacco chimico
06.00
Usa:Assad prepara nuovo attacco chimico
"Gli Stati Uniti hanno identificato i
possibili preparativi per un altro at-
tacco con armi chimiche da parte del
regime di Assad che probabilmente cau-
serebbe una strage di civili, compresi
bambini", si legge in un comunicato
della Casa Bianca.
Le attività in questione "sono simili
ai preparativi fatti dal regime prima
del suo attacco del 4 aprile",dicono
gli Usa e avvertono: siamo in Siria per
eliminare l'Isis,se però Assad condurrà
un altro attacco di massa con armi chi-
miche lui e il suo esercito pagheranno.
Trump sta preparando un attacco chimico per accusare Assad. Come sono ripetitivi questi generali del Pentagono. Adesso il problema non è tanto se il falso attacco chimico ci sarà o non ci sarà, ma quale risposta darà Putin. Se attaccherà le navi e gli aeroporti da cui arriveranno gli attacchi, sarà un fatto e se invece se ne starà con la coda tra le gambe, allora l'America comincerà a giocare come il gatto col topo.
Per me resta solo da registrare che gli USA in Siria hanno alzato il loro livello di conflitto, poi, tutto il resto è propaganda.
einrix- Messaggi : 10607
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Re: Episodi o strategia in atto?
http://www.ilsole24ore.com/art/commenti-e-idee/2017-07-06/trump-fa-gioco-putin-mettere-crisi-l-ordine-globale-173519.shtml?uuid=AEgIu3sB
Il ragionamento non fa una grinza. Trump ha un suo pensiero ristretto del Mondo, ma viene condizionato dal potere economico militare che governa gli Stati Uniti. E' stato così anche per Obama, che un pensiero più largo ce lo aveva.
E sarebbe stato lo stesso con la Clinton, perfetto funzionario dello stato, ma debole personaggio politico.
Neanche Clinton marito voleva la guerra contro la Serbia. Gli fu imposta da alcuni stati europei (la Germania in testa, non da sola) e dal Pentagono, nel quadro di una strategia globale. Allora i russi non avevano neppure il carburante per muovere i carri armati.
Al di la dei Presidenti, negli Stati Uniti c'è un potere più forte della democrazia che tiene il paese al suo servizio. Quello rappresenta il vero pericolo, per l'egemonia che vuole mettere in campo, e non c'entra nulla il comunismo che non c'è più.
Il ragionamento non fa una grinza. Trump ha un suo pensiero ristretto del Mondo, ma viene condizionato dal potere economico militare che governa gli Stati Uniti. E' stato così anche per Obama, che un pensiero più largo ce lo aveva.
E sarebbe stato lo stesso con la Clinton, perfetto funzionario dello stato, ma debole personaggio politico.
Neanche Clinton marito voleva la guerra contro la Serbia. Gli fu imposta da alcuni stati europei (la Germania in testa, non da sola) e dal Pentagono, nel quadro di una strategia globale. Allora i russi non avevano neppure il carburante per muovere i carri armati.
Al di la dei Presidenti, negli Stati Uniti c'è un potere più forte della democrazia che tiene il paese al suo servizio. Quello rappresenta il vero pericolo, per l'egemonia che vuole mettere in campo, e non c'entra nulla il comunismo che non c'è più.
einrix- Messaggi : 10607
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Re: Episodi o strategia in atto?
Il Qatar non accetta le condizioni dei quattro del Golfo. Blitz del segretario di Stato americano
http://www.lastampa.it/2017/07/07/esteri/il-qatar-non-accetta-le-condizioni-dei-quattro-del-golfo-blitz-del-segretario-di-stato-americano-kQvXW3u3aArgSPCZM1LfWO/pagina.html
Il vero stato canaglia, oltre agli USA di Trump ed alla Gran Bretagna di May, è l'Arabia Saudita di Salman.
Non so bene cosa faccia il Qatar a favore o contro il terrorismo, ma sono sicuro che il terrorismo è frutto delle politiche degli USA, ancor prima di Trump, della Gran Bretagna, con conservatori o laburisti al governo e della monarchia arabica. Se loro accusano il Qatar di terrorismo può solo significare che il Qatar lotta contro il terrorismo di quei tre stati canaglia.
Fa bene il Qatar a resistere. Ora si tratta di aiutare il Qatar a sopravvivere.
Salman è in nazista che ha tentato di distruggere l'Iraq e la Siria, e che oggi sta bombardando lo Yemen e fornendo di soldi ed armi tutti i terroristi dell'Asia e dell'Africa.
einrix- Messaggi : 10607
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Re: Episodi o strategia in atto?
07/07/2017 13:28
Gentiloni:è dovere unità su terrorismo
"Possono esserci visioni geopolitiche
diverse tra noi,ma abbiamo il dovere di
essere uniti contro il terrorismo. Sul-
la scia della dichiarazione di Taormina
è importante un messaggio del G20". Lo
ha detto il premier Gentiloni nella
sessione del G20 dedicata al terrorismo
"In queste settimane potremmo ottenere
una vittoria militare decisiva contro
Daesh. Ma è centrale lottare contro i
finanziamenti e contro la radicaliz-
zazione. Servono investimenti per to-
gliere spazio al reclutamento del ter-
rore", ha continuato il premier.
Caro Gentiloni, fino a che non dai un nome al terrorismo e ti limiti solo a Daesh i cui creatori vogliono distruggere, non avendo portato a termine il compito di distruggere iraq e Siria, non sei credibile.
Parla chiaro: dì che Salman è quello che finanzia il terrorismo per creare un impero islamico dalla Filippine alla costa atlantica dell'Africa, e che con lui ci sono inglesi e statunitensi, in un quadro di strategia globale che va contro gli interessi europei.
Non puoi dirlo? Allora non sei libero; non siamo liberi, ma prigionieri di quel Patto Atlantico che un tempo aveva di fronte il Patto di Varsavia, ormai morto e sepolto.
Gentiloni:è dovere unità su terrorismo
"Possono esserci visioni geopolitiche
diverse tra noi,ma abbiamo il dovere di
essere uniti contro il terrorismo. Sul-
la scia della dichiarazione di Taormina
è importante un messaggio del G20". Lo
ha detto il premier Gentiloni nella
sessione del G20 dedicata al terrorismo
"In queste settimane potremmo ottenere
una vittoria militare decisiva contro
Daesh. Ma è centrale lottare contro i
finanziamenti e contro la radicaliz-
zazione. Servono investimenti per to-
gliere spazio al reclutamento del ter-
rore", ha continuato il premier.
Caro Gentiloni, fino a che non dai un nome al terrorismo e ti limiti solo a Daesh i cui creatori vogliono distruggere, non avendo portato a termine il compito di distruggere iraq e Siria, non sei credibile.
Parla chiaro: dì che Salman è quello che finanzia il terrorismo per creare un impero islamico dalla Filippine alla costa atlantica dell'Africa, e che con lui ci sono inglesi e statunitensi, in un quadro di strategia globale che va contro gli interessi europei.
Non puoi dirlo? Allora non sei libero; non siamo liberi, ma prigionieri di quel Patto Atlantico che un tempo aveva di fronte il Patto di Varsavia, ormai morto e sepolto.
einrix- Messaggi : 10607
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Re: Episodi o strategia in atto?
09/07/2017 12:06
Tregua in Siria dopo intesa Usa-Russia
Come annunciato ieri, il cessate il
fuoco nella Siria meridionale è scatta-
to alle 12, ora locale. La tregua è
frutto dell'accordo raggiunto tra il
presidente Usa Trump e quello russo,Pu-
tin, a margine del G20 di Amburgo.Nell'
intesa è coinvolta anche la Giordania.
L'Osservatorio siriano per i diritti
umani ha riferito che la situazione è
calma nelle regioni interessate dalla
tregua: Al Quneitra, Suwaida e Deraa,
teatro nell'ultimo mese di una escala-
tion di violenza.
E' tutto da decifrare, questo accordo. Potrebbe trattarsi di un gesto distensivo e propositivo proprio verso nuovi accordi per i quali non è ancora chiaro il quadro. Molto dipenderà dalla Turchia e dall'Iraq responsabili della questione curda, ormai il solo appiglio di Washington per restare in Mesopotamia.
Tregua in Siria dopo intesa Usa-Russia
Come annunciato ieri, il cessate il
fuoco nella Siria meridionale è scatta-
to alle 12, ora locale. La tregua è
frutto dell'accordo raggiunto tra il
presidente Usa Trump e quello russo,Pu-
tin, a margine del G20 di Amburgo.Nell'
intesa è coinvolta anche la Giordania.
L'Osservatorio siriano per i diritti
umani ha riferito che la situazione è
calma nelle regioni interessate dalla
tregua: Al Quneitra, Suwaida e Deraa,
teatro nell'ultimo mese di una escala-
tion di violenza.
E' tutto da decifrare, questo accordo. Potrebbe trattarsi di un gesto distensivo e propositivo proprio verso nuovi accordi per i quali non è ancora chiaro il quadro. Molto dipenderà dalla Turchia e dall'Iraq responsabili della questione curda, ormai il solo appiglio di Washington per restare in Mesopotamia.
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Re: Episodi o strategia in atto?
Cambiando argomento...
18/08/2017 19:55
Usa, Trump silura silura Steve Bannon
Secondo il New York Times, il presiden-
te Usa Trump ha deciso di licenziare il
suo consigliere stratega Steve Bannon
esponente della cosiddetta "Alt-Right"
(Destra alternativa).
Il giornale cita due fonti dell'ammini-
strazione. Trump avrebbe già comunicato
la decisione ai suoi consiglieri più
stretti, ma non è ancora chiaro quando
avverrà. Sempre secondo il New York Ti-
mes, Bannon aveva già consegnato le di-
missioni a Trump il 7 agosto. I fatti
di Charlottesville, in Virginia, hanno
fatto slittare l'addio dello stratega.
Tutti questi cambiamenti, significano che Trump non era preparato per vincere e governare. E la sua compagine improvvisata era stata resa possibile dalla sua immensa disponibilità di denaro.
Quando ciò è possibile, in Italia come negli USA, allora può significare che la democrazia è debole perché le forze politiche stanno degenerando di fronte alle trasformazioni sociali.
Non riesco ad andare oltre questa espressione del pensiero, che si può legare anche alle ragioni del populismo, ma una regia a livello internazionale ci deve essere, perché nel mondo abbiamo assistito a cambiamenti epocali nel campo della scienza che ha modificato gran parte degli strumenti del lavoro. Così sono cambiati molti rapporti sociali, all'interno degli stati, che attendono i nuovi posizionamenti.
18/08/2017 19:55
Usa, Trump silura silura Steve Bannon
Secondo il New York Times, il presiden-
te Usa Trump ha deciso di licenziare il
suo consigliere stratega Steve Bannon
esponente della cosiddetta "Alt-Right"
(Destra alternativa).
Il giornale cita due fonti dell'ammini-
strazione. Trump avrebbe già comunicato
la decisione ai suoi consiglieri più
stretti, ma non è ancora chiaro quando
avverrà. Sempre secondo il New York Ti-
mes, Bannon aveva già consegnato le di-
missioni a Trump il 7 agosto. I fatti
di Charlottesville, in Virginia, hanno
fatto slittare l'addio dello stratega.
Tutti questi cambiamenti, significano che Trump non era preparato per vincere e governare. E la sua compagine improvvisata era stata resa possibile dalla sua immensa disponibilità di denaro.
Quando ciò è possibile, in Italia come negli USA, allora può significare che la democrazia è debole perché le forze politiche stanno degenerando di fronte alle trasformazioni sociali.
Non riesco ad andare oltre questa espressione del pensiero, che si può legare anche alle ragioni del populismo, ma una regia a livello internazionale ci deve essere, perché nel mondo abbiamo assistito a cambiamenti epocali nel campo della scienza che ha modificato gran parte degli strumenti del lavoro. Così sono cambiati molti rapporti sociali, all'interno degli stati, che attendono i nuovi posizionamenti.
einrix- Messaggi : 10607
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Re: Episodi o strategia in atto?
22/08/2017 08:22
Iraq,offensiva Tal Afar:Mattis a Bagdad
Visita a sorpresa in Iraq del segreta-
rio di Stato Usa, Mattis, a due giorni
dall'inizio dell'offensiva dell'eserci-
to iracheno su Tal Afar, ultima rocca-
forte dell'Isis nel nord dell'Iraq.
Il capo del Pentagono avrà incontri con
il premier iracheno al-Abadi, con i
vertici militari di Bagdad e con il
presidente del Kurdistan iracheno, Bar-
zani.
Che dicevo... Passi per Mosul, ma se l'esercito iracheno si avvicina troppo ai confini dello stato curdo che gli USA hanno in mente, allora le cose non vanno più bene, ed ecco che il segretario di stato Mattis, corre ai ripari.
Poi c'è la Turchia, minacciata anch'essa da uno stato curdo in essere. Insomma, così si preparano le guerre del futuro senza neppure aver terminato di combattere quelle del presente. I curdi? Loro non c'entrano! In questo caso sono gli USA che vogliono mantenere quell'area del mondo in tensione, per privarla di quella pace che farebbe molto bene all'Europa. E Israele è d'accordo.
Iraq,offensiva Tal Afar:Mattis a Bagdad
Visita a sorpresa in Iraq del segreta-
rio di Stato Usa, Mattis, a due giorni
dall'inizio dell'offensiva dell'eserci-
to iracheno su Tal Afar, ultima rocca-
forte dell'Isis nel nord dell'Iraq.
Il capo del Pentagono avrà incontri con
il premier iracheno al-Abadi, con i
vertici militari di Bagdad e con il
presidente del Kurdistan iracheno, Bar-
zani.
Che dicevo... Passi per Mosul, ma se l'esercito iracheno si avvicina troppo ai confini dello stato curdo che gli USA hanno in mente, allora le cose non vanno più bene, ed ecco che il segretario di stato Mattis, corre ai ripari.
Poi c'è la Turchia, minacciata anch'essa da uno stato curdo in essere. Insomma, così si preparano le guerre del futuro senza neppure aver terminato di combattere quelle del presente. I curdi? Loro non c'entrano! In questo caso sono gli USA che vogliono mantenere quell'area del mondo in tensione, per privarla di quella pace che farebbe molto bene all'Europa. E Israele è d'accordo.
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Re: Episodi o strategia in atto?
01/09/2017 12:05
Nordcorea,Putin:su orlo conflitto vasto
La situazione nella penisola coreana
"nell'ultimo periodo si è aggravata ed
è sull'orlo di un conflitto di vasta
scala". Lo sostiene il presidente russo
Vladimir Putin, in un articolo che
sarà pubblicato sulle maggiori testate
dei paesi Brics (Brasile, Russia,
India, Cina e Sudafrica), alla vigilia
del vertice di Xiamen, in Cina.
A detta del leader del Cremlino,
"provocazioni, pressione e retorica
bellicosa e offensiva non portano da
nessuna parte".
In pratica, Putin, non a torto, equipara Stati Uniti, Corea del Nord e Giappone, definendoli paesi che provocano e dalla retorica offensiva e bellicosa. E' quello un modo per creare una comunità di paesi che si chiamano fuori e che criticano chi della guerra ne fa le basi della sua azione politica. Ovviamente, Putin, in Ucraina o in Crimea non è che si comporti in modo molto diverso, cosa che rende il quadro sempre meno attraente e più instabile. E se si pensa che in Medio Oriente la guerra non si è ancora conclusa, ogni allargamento del conflitto non può che preoccupare chi ami la pace e la convivenza civile tra i popoli, come si diceva una volta, ormai tanto tempo fa.
Nordcorea,Putin:su orlo conflitto vasto
La situazione nella penisola coreana
"nell'ultimo periodo si è aggravata ed
è sull'orlo di un conflitto di vasta
scala". Lo sostiene il presidente russo
Vladimir Putin, in un articolo che
sarà pubblicato sulle maggiori testate
dei paesi Brics (Brasile, Russia,
India, Cina e Sudafrica), alla vigilia
del vertice di Xiamen, in Cina.
A detta del leader del Cremlino,
"provocazioni, pressione e retorica
bellicosa e offensiva non portano da
nessuna parte".
In pratica, Putin, non a torto, equipara Stati Uniti, Corea del Nord e Giappone, definendoli paesi che provocano e dalla retorica offensiva e bellicosa. E' quello un modo per creare una comunità di paesi che si chiamano fuori e che criticano chi della guerra ne fa le basi della sua azione politica. Ovviamente, Putin, in Ucraina o in Crimea non è che si comporti in modo molto diverso, cosa che rende il quadro sempre meno attraente e più instabile. E se si pensa che in Medio Oriente la guerra non si è ancora conclusa, ogni allargamento del conflitto non può che preoccupare chi ami la pace e la convivenza civile tra i popoli, come si diceva una volta, ormai tanto tempo fa.
einrix- Messaggi : 10607
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Re: Episodi o strategia in atto?
Col titolo: Iraq, il Kurdistan verso il referendum. Bagdad teme una nuova guerra civile, Vincenzo Nigro fa il punto sulla situazione curda in Iraq e nei paesi vicini: Turchia e Iran.
http://www.repubblica.it/esteri/2017/09/14/news/iraq_il_curdistan_verso_il_referendum_bagdad_teme_una_nuova_guerra_civile-175436765/?ref=RHRS-BH-I0-C6-P6-S1.6-T1
Gli Stati Uniti hanno un comportamento ambiguo. Da una parte non vogliono perdere il controllo della situazione, dall'altra rischiano di perderlo, proprio perché la Turchia e l'Iraq finiscono per mettersi contro la loro vera politica, che è di destabilizzazione di quell'area. Destabilizzazione dopo che l'Arabia Saudita e Stati del Golfo, non sono riusciti, con Isis e la rivolta siriana a conquistare tutta l'area medio orientale, imponendo una pax sunnita. In fondo, sono stati proprio Bush padre e figlio a sconfiggere i sunniti in Iraq e a dar forza alla minoranza sciita che ora domina la scena a Bagdad. Per vincere una battaglia, rischiano di perdere la guerra. Va anche detto che la guerra americana, non è la guerra saudita, che con i petrol dollari e ottanta miliardi di spese in armamenti all'anno, punta a rifondare, col terrorismo, una confederazione islamica di stati, dalle Filippine alla Somalia, alla Nigeria. Forse sono quei petroldollari trasformati in armi per i sunniti e i terroristi la torta di fetta che fa gola a Washington, in chiave destabilizzazione del Mondo, per un controllo statunitense di un Mondo in frantumi. Contro questo disegno, sono molti gli stati che iniziano a reagire. Questa politica americana e britannica, verrà sconfitta appena anche l'Europa si unirà a chi vuole stabilizzare il Mondo.
Obama ha cercato di frenare quella politica, senza però riuscire a cambiarla, perché una nazione che spende oltre seicento miliardi di dollari in armamenti ed eserciti, deve considerare il punto di vista di una trentina di milioni di cittadini che con quella politica vivono e prosperano.
http://www.repubblica.it/esteri/2017/09/14/news/iraq_il_curdistan_verso_il_referendum_bagdad_teme_una_nuova_guerra_civile-175436765/?ref=RHRS-BH-I0-C6-P6-S1.6-T1
Gli Stati Uniti hanno un comportamento ambiguo. Da una parte non vogliono perdere il controllo della situazione, dall'altra rischiano di perderlo, proprio perché la Turchia e l'Iraq finiscono per mettersi contro la loro vera politica, che è di destabilizzazione di quell'area. Destabilizzazione dopo che l'Arabia Saudita e Stati del Golfo, non sono riusciti, con Isis e la rivolta siriana a conquistare tutta l'area medio orientale, imponendo una pax sunnita. In fondo, sono stati proprio Bush padre e figlio a sconfiggere i sunniti in Iraq e a dar forza alla minoranza sciita che ora domina la scena a Bagdad. Per vincere una battaglia, rischiano di perdere la guerra. Va anche detto che la guerra americana, non è la guerra saudita, che con i petrol dollari e ottanta miliardi di spese in armamenti all'anno, punta a rifondare, col terrorismo, una confederazione islamica di stati, dalle Filippine alla Somalia, alla Nigeria. Forse sono quei petroldollari trasformati in armi per i sunniti e i terroristi la torta di fetta che fa gola a Washington, in chiave destabilizzazione del Mondo, per un controllo statunitense di un Mondo in frantumi. Contro questo disegno, sono molti gli stati che iniziano a reagire. Questa politica americana e britannica, verrà sconfitta appena anche l'Europa si unirà a chi vuole stabilizzare il Mondo.
Obama ha cercato di frenare quella politica, senza però riuscire a cambiarla, perché una nazione che spende oltre seicento miliardi di dollari in armamenti ed eserciti, deve considerare il punto di vista di una trentina di milioni di cittadini che con quella politica vivono e prosperano.
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Re: Episodi o strategia in atto?
Maurizio Molinari, spiega in un modo alquanto personale ciò che sta avvenendo, ed incolpando la Russia di svolgere una politica che abbia la la finalità di indebolire le alleanze con l'America.
http://www.lastampa.it/2017/09/17/multimedia/cultura/leditoriale-del-direttore-molinari-putin-cerca-di-spezzare-loccidente-cVkWZmnLv1qagNa6IrPADL/pagina.html
Le alleanze americane, in occidente come in oriente vacillano per gli errori politici delle amministrazioni Bush e Trump, e per il mantenimento di politiche tradizionali, fatte da Clinton e Obama. In Europa non tutti sono d'accordo per le politiche sulla frontiera sovietica, e non tutti sono d'accordo sui problemi creati da Francia e Gran Bretagna in Libia e in Siria o gli USA, in Turchia. Come non tutti apprezzano l'alleanza statunitense con l'Arabia Saudita che è il vero stato canaglia che organizza il terrorismo dalle Filippine alla sponda atlantica dell'Africa.
http://www.lastampa.it/2017/09/17/multimedia/cultura/leditoriale-del-direttore-molinari-putin-cerca-di-spezzare-loccidente-cVkWZmnLv1qagNa6IrPADL/pagina.html
Le alleanze americane, in occidente come in oriente vacillano per gli errori politici delle amministrazioni Bush e Trump, e per il mantenimento di politiche tradizionali, fatte da Clinton e Obama. In Europa non tutti sono d'accordo per le politiche sulla frontiera sovietica, e non tutti sono d'accordo sui problemi creati da Francia e Gran Bretagna in Libia e in Siria o gli USA, in Turchia. Come non tutti apprezzano l'alleanza statunitense con l'Arabia Saudita che è il vero stato canaglia che organizza il terrorismo dalle Filippine alla sponda atlantica dell'Africa.
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Re: Episodi o strategia in atto?
A proposito delle dichiarazioni di Trump sun nucleare iraniano, finalmente l'Alto Rappresentate della politica estera dell'Europa ha detto qualche cosa, e mi piace: «A difendere strenuamente l’intesa è stata Federica Mogherini, alta rappresentante per la politica estera Ue. «Non c’è alcun motivo per smantellare un accordo che funziona e dà risultati», ha sostenuto, riferendo che tutte le parti concordano sul fatto che finora è stato rispettato, come certificato dall’Aiea». Certo è che quella bestia di Trump, minaccia e aggredisce i paesi che vuole e nessuno che gli tiene testa.
Io non avrei dubbi: se fossi la Cina direi: questa è casa mia e voi, rivolta in special modo agli USA, dovete starne fuori. La questione del nucleare Coreano lo controllo io e nessun altro, al nord come al sud. Così voglio evitare quei pericoli sulla porta di casa che mi state provocando. La Cina può farlo. E se fossi la Russia, direi chiaro e tondo ai paesi che minacciano l'Iran: guai a voi se mi portate la guerra sulle porte di casa. L'Iran risponde a me dei suoi comportamenti e della sua politica e se viene minacciata mi impegno a difenderla.
Solo così gli USA possono essere allontanati dall'Asia e dall'Estremo Oriente, altrimenti saranno sempre li a provocare disastri. E' ora che il mondo si muova, prendendo l'iniziativa, per battere questi imperialismi da strapazzo che hanno prodotto ben più del terrorismo, disastri immani nel corso di tutto il secolo scorso.
E per battere il terrorismo islamico occorre distruggere Riyadh, come a suo tempo fu distrutta Cartagine.
il link
http://www.lastampa.it/2017/09/21/esteri/nucleare-iraniano-trump-ho-preso-una-decisione-ma-non-la-rivelo-ora-PT1GpPwoTA215uOvZezXfO/pagina.html
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Re: Episodi o strategia in atto?
E' chiaro che qui siamo alla strategia a tutto campo: dal Baltico al Mar Nero e dalla Siria alla Corea.
http://www.lastampa.it/2017/09/22/esteri/giochi-di-guerra-in-europa-fVIFlskQISXKKFbwNsv7aI/pagina.html
L'articolo è ricco di informazioni giornalistiche.
http://www.lastampa.it/2017/09/22/esteri/giochi-di-guerra-in-europa-fVIFlskQISXKKFbwNsv7aI/pagina.html
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Re: Episodi o strategia in atto?
06/10/2017 04:50
Trump: l'Iran non ha rispettato accordo
"Non dobbiamo consentire all'Iran di
ottenere le armi nucleari", ha detto
Trump incontrando i leader militari
alla Casa Bianca. "Il regime iraniano
-ha aggiunto- sostiene il terrorismo ed
esporta violenza, spargimenti di sangue
e caos nel Medio Oriente. Questo è il
motivo per cui dobbiamo mettere fine
alle continue aggressioni e alle ambi-
zioni nucleari dell'Iran".
"Non sono stati all'altezza dello spi-
to dell'accordo", ha detto Trump.
La descrizione dei misfatti è vera. Peccato che i responsabili siano gli USa e l'Arabia Saudita, con codazzo di stati e staterelli amici.
Ciò significa che gli ottanta miliardi di armi venduti da Trump all'Arabia, quest'anno, dovranno ammazzare altra gente.
Nel passare da Obama a Trump, le cose stanno peggiorando, anche se con Obama non fossero eccellenti.
Trump: l'Iran non ha rispettato accordo
"Non dobbiamo consentire all'Iran di
ottenere le armi nucleari", ha detto
Trump incontrando i leader militari
alla Casa Bianca. "Il regime iraniano
-ha aggiunto- sostiene il terrorismo ed
esporta violenza, spargimenti di sangue
e caos nel Medio Oriente. Questo è il
motivo per cui dobbiamo mettere fine
alle continue aggressioni e alle ambi-
zioni nucleari dell'Iran".
"Non sono stati all'altezza dello spi-
to dell'accordo", ha detto Trump.
La descrizione dei misfatti è vera. Peccato che i responsabili siano gli USa e l'Arabia Saudita, con codazzo di stati e staterelli amici.
Ciò significa che gli ottanta miliardi di armi venduti da Trump all'Arabia, quest'anno, dovranno ammazzare altra gente.
Nel passare da Obama a Trump, le cose stanno peggiorando, anche se con Obama non fossero eccellenti.
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Re: Episodi o strategia in atto?
Un esempio lo leggiamo qui:
"NEW YORK - Sono 683 i bambini uccisi, feriti o mutilati in Yemen da parte della coalizione militare guidata dall'Arabia Saudita. Lo afferma il rapporto del segretario generale dell'Onu sui minori nei conflitti armati. La coalizione militare guidata dall'Arabia Saudita è stata inserita nella lista nera, anche se le viene riconosciuto di aver messo in atto misure per migliorare la protezione dei bambini. (ANSA)"
http://www.ansa.it/sito/notizie/mondo/africa/2017/10/05/yemen-onu-683-bimbi-uccisi-e-feriti-da-coalizione-riad_fb0b544b-6acf-4891-ae73-b1a12f9b95aa.html
Armi americane, soldati e terroristi sauditi.
"NEW YORK - Sono 683 i bambini uccisi, feriti o mutilati in Yemen da parte della coalizione militare guidata dall'Arabia Saudita. Lo afferma il rapporto del segretario generale dell'Onu sui minori nei conflitti armati. La coalizione militare guidata dall'Arabia Saudita è stata inserita nella lista nera, anche se le viene riconosciuto di aver messo in atto misure per migliorare la protezione dei bambini. (ANSA)"
http://www.ansa.it/sito/notizie/mondo/africa/2017/10/05/yemen-onu-683-bimbi-uccisi-e-feriti-da-coalizione-riad_fb0b544b-6acf-4891-ae73-b1a12f9b95aa.html
Armi americane, soldati e terroristi sauditi.
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Re: Episodi o strategia in atto?
09/10/2017 21:00
Nigeria: via maxi-processo a Boko Haram
21.00
Nigeria: via maxi-processo a Boko Haram
In Nigeria si sono svolti i preparativi
per avviare un maxi-processo ai 1.670
imputati detenuti, accusa di legami con
i terroristi islamici Boko Haram.Lo ri-
ferisce il sito nigeriano Vanguard.
Il processo si svolge in una base mili-
tare nello stato nigeriano del Niger ed
è il primo grande processo contro i mi-
litanti del gruppo jihadista affiliato
a Isis che dal 2009 ha ucciso più di 20
mila persone. Altri 651 imputati, dete-
nuti in una caserma di Maiduguri, capi-
tale del Borno, saranno processati in
seguito.
sarebbe bene saltassero fuori i mandanti, e l'origine delle armi. Sono sicuro che Arabia Saudita ed alcuni stati del Golfo, sarebbero implicati in quel disastro.
Nigeria: via maxi-processo a Boko Haram
21.00
Nigeria: via maxi-processo a Boko Haram
In Nigeria si sono svolti i preparativi
per avviare un maxi-processo ai 1.670
imputati detenuti, accusa di legami con
i terroristi islamici Boko Haram.Lo ri-
ferisce il sito nigeriano Vanguard.
Il processo si svolge in una base mili-
tare nello stato nigeriano del Niger ed
è il primo grande processo contro i mi-
litanti del gruppo jihadista affiliato
a Isis che dal 2009 ha ucciso più di 20
mila persone. Altri 651 imputati, dete-
nuti in una caserma di Maiduguri, capi-
tale del Borno, saranno processati in
seguito.
sarebbe bene saltassero fuori i mandanti, e l'origine delle armi. Sono sicuro che Arabia Saudita ed alcuni stati del Golfo, sarebbero implicati in quel disastro.
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Re: Episodi o strategia in atto?
Guardiamo le cose più in grande, oltre la Siria:
http://www.lastampa.it/2017/10/19/esteri/putin-lavoriamo-per-il-disarmo-ma-se-costretti-avremo-armi-avanzate-simili-a-quelle-nucleari-YEzE97gnUSdsrtk6vxZEkL/pagina.html
La Russia è uscita fuori dalla sua crisi del post comunismo, e dotata di armi termonucleari e di tanta tecnologia bellica, si presenta, sulla scena politica, da protagonista, con i muscoli di una media-grande potenza. Inoltre, la sua politica estera è improntata al pragmatismo e non agli schieramenti, per cui i suoi potenziali nemici, sono tutti o nessuno, e solo in base ai comportamenti che di volta in volta si manifestano. Ad Occidente, lo schema del nemico è ancora focalizzato sulla Russia, per la semplice ragione che la NATO ha bisogno di un nemico fisico, per stare in piedi. Altrimenti si spaccherebbe nei due tronconi separati dall'Atlantico. In questo modo è l'Europa ad essere penalizzata, costretta a mantenere cattivi rapporti con Mosca, ciò che tiene sotto pressione la Russia, ma anche l'Europa stessa, senza vederne la convenienza, e solo per l'alleato statunitense che teme di perderne il controllo.
C'è da sperare che sia la stupidità di Trump a forzare i tempi per un distacco dell'Europa da un alleato scomodo e invadente, in senso fisico e letterale. Ovviamente, solo una Europa unità può condurre una politica autonoma, ed è per questo che Washington preferisce vederci divisi.
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Re: Episodi o strategia in atto?
Volevo aprire una discussione sul Kurdistan, ma sono convinto che la vera posta in gioco sia l'Europa, ragione per cui preferisco riportare queste notizie e questo commento qui, dove si parla della strategia dell'Arabia Saudita, degli Stati Uniti e della Gran Bretagna, in Africa, nel Medio Oriente e in Europa, sul confine del Mediterraneo e quello russo, dal Baltico al Mar Nero.
------------------
Adesso inizia la guerra contro i curdi, difesi dagli USA perché rappresentano i soli, nella regione, a fornirgli basi e appoggio logistico.
Da questo momento, la guerra asimmetrica, combattuta in Iraq e Siria, contro quei paesi e l'Iran, utilizzando i terroristi, diventa una guerra vera, combattuta dagli eserciti, come nello Yemen. Questo è il primo articolo che ne da conto. Poiché la forza di siriani e iracheni non è sufficiente per riportare alla pace ed alla normalità la zona, questa guerra potrà durare a lungo, e verrà controllata dalle grandi potenze, che con la loro presenza e partecipazione, le imporranno brusche accelerate o frenate.
http://www.lastampa.it/2017/10/24/esteri/a-kirkuk-sulla-linea-del-fronte-peshmerga-da-qui-gli-iracheni-non-passeranno-mai-m23k161NQGQmunY0471DAO/pagina.html
Peccato, perché noi in Europa, abbiamo bisogno di pace, di commerci e non di guerra e del terrorismo che ci viene imposto dagli Stati Uniti con una strategia della tensione permanente cher sta distruggendo le prospettive di questa grande area continentale.
Ormai è chiaro. I nostri nemici sono Gli Stati Uniti, l'Arabia Saudita, Israele con l'appoggio della Gran Bretagna, e se non reagiamo con la nostra unità e la nostra forza, verremo sopraffatti.
------------------
Adesso inizia la guerra contro i curdi, difesi dagli USA perché rappresentano i soli, nella regione, a fornirgli basi e appoggio logistico.
Da questo momento, la guerra asimmetrica, combattuta in Iraq e Siria, contro quei paesi e l'Iran, utilizzando i terroristi, diventa una guerra vera, combattuta dagli eserciti, come nello Yemen. Questo è il primo articolo che ne da conto. Poiché la forza di siriani e iracheni non è sufficiente per riportare alla pace ed alla normalità la zona, questa guerra potrà durare a lungo, e verrà controllata dalle grandi potenze, che con la loro presenza e partecipazione, le imporranno brusche accelerate o frenate.
http://www.lastampa.it/2017/10/24/esteri/a-kirkuk-sulla-linea-del-fronte-peshmerga-da-qui-gli-iracheni-non-passeranno-mai-m23k161NQGQmunY0471DAO/pagina.html
Peccato, perché noi in Europa, abbiamo bisogno di pace, di commerci e non di guerra e del terrorismo che ci viene imposto dagli Stati Uniti con una strategia della tensione permanente cher sta distruggendo le prospettive di questa grande area continentale.
Ormai è chiaro. I nostri nemici sono Gli Stati Uniti, l'Arabia Saudita, Israele con l'appoggio della Gran Bretagna, e se non reagiamo con la nostra unità e la nostra forza, verremo sopraffatti.
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Re: Episodi o strategia in atto?
Ho fatto bene a non aprire una discussione sul Kurdistan...
[...]Il blocco delle frontiere
Ieri ci sono stati scontri a Tell Skuf, una cittadina cristiana nella Piana di Ninive, a Rabiya, vicino al confine con la Siria e la Turchia, e a Makhmour. I Peshmerga hanno resistito ma il Kurdistan non sembra in grado di reggere all’assedio del governo centrale, dell’Iran e della Turchia. Ankara, dove ieri Al-Abadi ha incontrato il presidente Recep Tayyip Erdogan, continua a minacciare di chiudere il posto di frontiera di Khalil Ibrahim, da dove arrivano le merci essenziali per la sopravvivenza del Kurdistan. Barzani è stato così costretto a cedere, per non ritrovarsi sotto un blocco totale.
Questa notizia spiega molto bene diverse cose. La prima e più importante è che gli USA non si vogliono impegnare per la costruzione dello stato curdo, e che si adeguano alla trattativa che i curdi vogliono e possono fare con la Turchia e l'Iraq. Per gli USA resta aperto solo il fronte siriano, ma solo come coda della guerra che loro stessi, insieme all'Arabia Saudita ed Israele hanno voluto intrapprendere, per distruggere la Siria. Di fatto la guerra curda, si può considerare conclusa.
http://www.lastampa.it/2017/10/25/esteri/il-kurdistan-congela-lindipendenza-e-riapre-il-dialogo-con-baghdad-ZK82Kd7vA1LBVUeiFPuNOJ/pagina.html
[...]Il blocco delle frontiere
Ieri ci sono stati scontri a Tell Skuf, una cittadina cristiana nella Piana di Ninive, a Rabiya, vicino al confine con la Siria e la Turchia, e a Makhmour. I Peshmerga hanno resistito ma il Kurdistan non sembra in grado di reggere all’assedio del governo centrale, dell’Iran e della Turchia. Ankara, dove ieri Al-Abadi ha incontrato il presidente Recep Tayyip Erdogan, continua a minacciare di chiudere il posto di frontiera di Khalil Ibrahim, da dove arrivano le merci essenziali per la sopravvivenza del Kurdistan. Barzani è stato così costretto a cedere, per non ritrovarsi sotto un blocco totale.
Questa notizia spiega molto bene diverse cose. La prima e più importante è che gli USA non si vogliono impegnare per la costruzione dello stato curdo, e che si adeguano alla trattativa che i curdi vogliono e possono fare con la Turchia e l'Iraq. Per gli USA resta aperto solo il fronte siriano, ma solo come coda della guerra che loro stessi, insieme all'Arabia Saudita ed Israele hanno voluto intrapprendere, per distruggere la Siria. Di fatto la guerra curda, si può considerare conclusa.
http://www.lastampa.it/2017/10/25/esteri/il-kurdistan-congela-lindipendenza-e-riapre-il-dialogo-con-baghdad-ZK82Kd7vA1LBVUeiFPuNOJ/pagina.html
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Re: Episodi o strategia in atto?
Jihadisti partiti dalla Francia per la Siria, ma continuano a percepire il sussidio
La rivelazione di Le Figaro: il traffico di denaro sarebbe di 2 milioni di eurohttp://www.lastampa.it/2017/10/26/esteri/jihadisti-partiti-dalla-francia-per-la-siria-ma-continuano-a-percepire-il-sussidio-7xftqFTaz4RK5jxUCihKvO/pagina.html
Ma chi vogliono prendere per il sedere, i francesi? loro hanno permesso che migliaia di cittadini francesi partissero per fare i mercenari in Siria, chiudendo tutti gli occhi. Non si esce dal paese senza lasciare impronte, mentre per questi sono stati costruiti ponti d'oro.
Questi mercenari si ribellano, quando si accorgono che la guerra combattuta da loro, serviva ad altri, ed è per questo che si radicalizzano, e radicalizzandosi diventano nemici proprio di chi li aveva assunti e pagati.
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Re: Episodi o strategia in atto?
01/11/2017 23:55
Bosnia:Kandic era il capo 007 dell'Isis
Il sospetto terrorista Mirsad Kandic,
arrestato a Sarajevo (Bosnia) ed estra-
dato ieri negli Usa, era il capo dell'
intelligence Isis. Lo riferisce il go-
verno bosniaco che lo ha rintracciato.
Era ricercato dagli Usa dal 2014.
"Per lo 'Stato islamico' assolveva com-
piti di maggiore responsabilità, dal
reclutamento dei terroristi al control-
lo degli attentatori e alla realizza-
zione degli ordigni esplosivi per at-
tacchi suicidi". Kandic, nato in Kosovo
nel 1981, ha soggiornato, grazie alla
'Green card', per molti anni negli Usa.
Era ben conosciuto dagli usa perché si vede che prima lavorava per loro in Bosnia e in Kossovo.
Gente sfruttata e poi scaricata che si ribella e che ora finisce a Guantanamo.
Arabia Saudita, Stati Uniti, Israele, Gran Bretagna sono i veri stati che alimentano il terrorismo per la loro politica imperialista. Ma hanno sbagliato secolo.
Anche in Cecenia devono aver alimentato loro, il terrorismo, contro i russi. Del resto hanno agito in qualche modo anche in Ucraina, con stesse finalità di destabilizzazione del vecchio governo filo russo.
Bosnia:Kandic era il capo 007 dell'Isis
Il sospetto terrorista Mirsad Kandic,
arrestato a Sarajevo (Bosnia) ed estra-
dato ieri negli Usa, era il capo dell'
intelligence Isis. Lo riferisce il go-
verno bosniaco che lo ha rintracciato.
Era ricercato dagli Usa dal 2014.
"Per lo 'Stato islamico' assolveva com-
piti di maggiore responsabilità, dal
reclutamento dei terroristi al control-
lo degli attentatori e alla realizza-
zione degli ordigni esplosivi per at-
tacchi suicidi". Kandic, nato in Kosovo
nel 1981, ha soggiornato, grazie alla
'Green card', per molti anni negli Usa.
Era ben conosciuto dagli usa perché si vede che prima lavorava per loro in Bosnia e in Kossovo.
Gente sfruttata e poi scaricata che si ribella e che ora finisce a Guantanamo.
Arabia Saudita, Stati Uniti, Israele, Gran Bretagna sono i veri stati che alimentano il terrorismo per la loro politica imperialista. Ma hanno sbagliato secolo.
Anche in Cecenia devono aver alimentato loro, il terrorismo, contro i russi. Del resto hanno agito in qualche modo anche in Ucraina, con stesse finalità di destabilizzazione del vecchio governo filo russo.
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Re: Episodi o strategia in atto?
12/11/2017 00:32
Turchia, presi
Arrestati in Turchia 109 presunti fo-
reign fighter Isis a Istanbul, Adana,
Smirne e Trabzon, che si sommano ai 220
sospetti presi giovedì e venerdi scorsi
per ordine della questura di Ankara.
Da quanto dichiara la polizia turca, 93
dei 109 arrestati provengono da Paesi
diversi, mentre nelle retate dei giorni
scorsi i foreign fighter furono 82. Per
l'Istituto di ricerca Soufan i foreign
fighter sono almeno 800. Tra gli arre-
stati molti i reduci della guerra in
Siria, anche con evidenti segni di
ferite.
Adesso vediamo dove vannoa finire, e con quali accuse verranno processati, non solo in Turchia, ma nei paesi di provenienza. E vogliamo capire anche come abbia potuto, così tanta gente, andare a fare il mercenario per ISIS senza il consenso dei propri paesi. Se vengono accusati di qualche cosa, devono altrettanto i governi che li hanno assoldati, essere accusati delle stesse colpe. E qui ci sono francesi, britannici, belgi, statunitensi, sauditi, israeliani, giordani, (1) tutti correi di questo traffico di mercenari, senza dimenticare la Turchia di prima che con quelli ci faceva affari.
1) l'Italia la tengo fuori perché non ci sono dati che facciano pensare ad un coinvolgimento dell'Italia nella guerra in Siria.
Turchia, presi
Arrestati in Turchia 109 presunti fo-
reign fighter Isis a Istanbul, Adana,
Smirne e Trabzon, che si sommano ai 220
sospetti presi giovedì e venerdi scorsi
per ordine della questura di Ankara.
Da quanto dichiara la polizia turca, 93
dei 109 arrestati provengono da Paesi
diversi, mentre nelle retate dei giorni
scorsi i foreign fighter furono 82. Per
l'Istituto di ricerca Soufan i foreign
fighter sono almeno 800. Tra gli arre-
stati molti i reduci della guerra in
Siria, anche con evidenti segni di
ferite.
Adesso vediamo dove vannoa finire, e con quali accuse verranno processati, non solo in Turchia, ma nei paesi di provenienza. E vogliamo capire anche come abbia potuto, così tanta gente, andare a fare il mercenario per ISIS senza il consenso dei propri paesi. Se vengono accusati di qualche cosa, devono altrettanto i governi che li hanno assoldati, essere accusati delle stesse colpe. E qui ci sono francesi, britannici, belgi, statunitensi, sauditi, israeliani, giordani, (1) tutti correi di questo traffico di mercenari, senza dimenticare la Turchia di prima che con quelli ci faceva affari.
1) l'Italia la tengo fuori perché non ci sono dati che facciano pensare ad un coinvolgimento dell'Italia nella guerra in Siria.
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Re: Episodi o strategia in atto?
GIORDANO STABILE
INVIATO A BEIRUT: [...]L’assetto è fragile prima di tutto perché il fronte sunnita, e tanto meno Israele, non accettano l’esito della prima fase della guerra. Arabia Saudita, Qatar e Turchia hanno giocato male le loro carte. Hanno puntato su una insurrezione sunnita per rovesciare il governo filo-iraniano di Bashar al-Assad e controbilanciare l’Iraq del dopo Saddam, diventato una potenza sciita legata a doppio filo a Teheran. La situazione è però sfuggita di mano, ed è emersa una forza jihadista sunnita, l’Isis, completamente fuori controllo e che è dilagata sia in Siria sia in Iraq. È stato necessario abbandonare man mano la ribellione anti-Assad, e l’Occidente si è ritrovato alleato obtorto collo dell’Iran e della Russia contro lo Stato islamico.
http://www.lastampa.it/2017/11/12/esteri/sciiti-e-sunniti-corrono-verso-la-seconda-fase-della-guerra-Dro360CZyvyyUKlSYib4vN/pagina.html
Certo che sono dei geni questi giornalisti. Ora che è quasi finita la guerra, hanno capito, e pretendono anche di spiegarcelo.
A settembre del 2015 mi sono chiesto da dove nascesse quell'emergenza umanitaria che scoppiò all'improvviso, con milioni di persone che premevano alle frontiere:
https://areaforum3.forumattivo.it/t1105-la-crisi-umanitaria
Nel novembre di quello stesso anno ho intravvisto una strategia, intorno a quei massacri e ho aperto la discussione " Episodi o strategia in atto?"
https://areaforum3.forumattivo.it/t1123-episodi-o-strategia-in-atto
All'inizio del 2016 ho iniziato a chiedermi cosa stesse succedendo in Siria
https://areaforum3.forumattivo.it/t1177-isis-mercenari-e-fanatici-religiosi-al-servizio-della-politica
perché nessuno ce lo diceva.
E poi ho continuato a farmi domande sull'Arabia Saudita, sullo Yemen, sulla Libia, ma si sarebbero potute aprire discussioni anche sul terrorismo dell'Africa Sun Sahariana, legato a quelle stesse guerre, in un quadro evolutivo più generale.
E' questo che mi fa rabbia. La Stampa avrebbe il compito di farci sapere le cose, per tempo, ed invece opera con altri intenti ed altri interessi, e fa informazione solo a "babbo morto". Così non va, non è così che può funzionare una vera democrazia, con buona pace di chi non si fa troppe domande.
Era successo anche con Mani Pulite. Vi ricordate di qualche giornalista che non fosse dell'Unità che parlasse di corruzione e tangenti? Tutto andava bene. Solo molti mesi dopo l'inizio dello scandalo, la stampa incominciò a cavalcare le notizie che ormai non erano più notizie, trasformandole in pettegolezzi.
Vergogna!
INVIATO A BEIRUT: [...]L’assetto è fragile prima di tutto perché il fronte sunnita, e tanto meno Israele, non accettano l’esito della prima fase della guerra. Arabia Saudita, Qatar e Turchia hanno giocato male le loro carte. Hanno puntato su una insurrezione sunnita per rovesciare il governo filo-iraniano di Bashar al-Assad e controbilanciare l’Iraq del dopo Saddam, diventato una potenza sciita legata a doppio filo a Teheran. La situazione è però sfuggita di mano, ed è emersa una forza jihadista sunnita, l’Isis, completamente fuori controllo e che è dilagata sia in Siria sia in Iraq. È stato necessario abbandonare man mano la ribellione anti-Assad, e l’Occidente si è ritrovato alleato obtorto collo dell’Iran e della Russia contro lo Stato islamico.
http://www.lastampa.it/2017/11/12/esteri/sciiti-e-sunniti-corrono-verso-la-seconda-fase-della-guerra-Dro360CZyvyyUKlSYib4vN/pagina.html
Certo che sono dei geni questi giornalisti. Ora che è quasi finita la guerra, hanno capito, e pretendono anche di spiegarcelo.
A settembre del 2015 mi sono chiesto da dove nascesse quell'emergenza umanitaria che scoppiò all'improvviso, con milioni di persone che premevano alle frontiere:
https://areaforum3.forumattivo.it/t1105-la-crisi-umanitaria
Nel novembre di quello stesso anno ho intravvisto una strategia, intorno a quei massacri e ho aperto la discussione " Episodi o strategia in atto?"
https://areaforum3.forumattivo.it/t1123-episodi-o-strategia-in-atto
All'inizio del 2016 ho iniziato a chiedermi cosa stesse succedendo in Siria
https://areaforum3.forumattivo.it/t1177-isis-mercenari-e-fanatici-religiosi-al-servizio-della-politica
perché nessuno ce lo diceva.
E poi ho continuato a farmi domande sull'Arabia Saudita, sullo Yemen, sulla Libia, ma si sarebbero potute aprire discussioni anche sul terrorismo dell'Africa Sun Sahariana, legato a quelle stesse guerre, in un quadro evolutivo più generale.
E' questo che mi fa rabbia. La Stampa avrebbe il compito di farci sapere le cose, per tempo, ed invece opera con altri intenti ed altri interessi, e fa informazione solo a "babbo morto". Così non va, non è così che può funzionare una vera democrazia, con buona pace di chi non si fa troppe domande.
Era successo anche con Mani Pulite. Vi ricordate di qualche giornalista che non fosse dell'Unità che parlasse di corruzione e tangenti? Tutto andava bene. Solo molti mesi dopo l'inizio dello scandalo, la stampa incominciò a cavalcare le notizie che ormai non erano più notizie, trasformandole in pettegolezzi.
Vergogna!
einrix- Messaggi : 10607
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Re: Episodi o strategia in atto?
In questo articolo
https://it.sputniknews.com/punti_di_vista/201711135273922-Washington-teme-Steve-Bannon-parli/
Bannon ci dice quello che avevamo capito...
Teniamolo a mente.
https://it.sputniknews.com/punti_di_vista/201711135273922-Washington-teme-Steve-Bannon-parli/
Bannon ci dice quello che avevamo capito...
Teniamolo a mente.
einrix- Messaggi : 10607
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Età : 82
Località : Bergamo e Rimini
Re: Episodi o strategia in atto?
Come promemoria segnalo questo articolo
"Così la Russia infiltra i suoi cavalli di Troia anche in Italia"
http://www.repubblica.it/esteri/2017/11/15/news/russia_fake_news_italia_spagna_grecia_influenza_occidente-181205025/?ref=RHPPLF-BH-I0-C8-P3-S1.8-T1
Come se non avessimo già familiarità con le strategie della tensione che hanno seminato il nostro paese con centinaia di morti e che prevalentemente erano azioni NATO/GLADIO/P2.
Staremo attenti e ci difenderemo. Io lo farei attaccando...
einrix- Messaggi : 10607
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Località : Bergamo e Rimini
Re: Episodi o strategia in atto?
16/11/2017 05:48
Editoria, 500 mln $ per gruppo Time
Il gruppo editoriale Time -proprietario
del magazine Time, uno dei più diffusi
e autorevoli al mondo, e di altre pre-
stigiose pubblicazioni come People,
Fortune e Sports Illustrated - potrebbe
finire nelle mani dei miliardari fra-
telli Charles e David Kock, noti per il
loro orientamento conservatore.
I due -riporta il NYT- avrebbero messo
sul piatto un capitale di 500 milioni
di dollari per sostenere l'offerta
avanzata dalla Meredith Corporation.
Quando si usa l'espressione: "potrebbe finire nelle mani..." allora occorrerebbe andare più a fondo, per capire a quale P2 appartengano i fratelli David Kock e la Meredith Corporation.
Se si vuole risalire ai fili del potere per vedere chi li muove, credo che si debba cominciare proprio dalla Stampa.
Editoria, 500 mln $ per gruppo Time
Il gruppo editoriale Time -proprietario
del magazine Time, uno dei più diffusi
e autorevoli al mondo, e di altre pre-
stigiose pubblicazioni come People,
Fortune e Sports Illustrated - potrebbe
finire nelle mani dei miliardari fra-
telli Charles e David Kock, noti per il
loro orientamento conservatore.
I due -riporta il NYT- avrebbero messo
sul piatto un capitale di 500 milioni
di dollari per sostenere l'offerta
avanzata dalla Meredith Corporation.
Quando si usa l'espressione: "potrebbe finire nelle mani..." allora occorrerebbe andare più a fondo, per capire a quale P2 appartengano i fratelli David Kock e la Meredith Corporation.
Se si vuole risalire ai fili del potere per vedere chi li muove, credo che si debba cominciare proprio dalla Stampa.
einrix- Messaggi : 10607
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