Ecco la strategia dell'Arabia Saudita
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Ecco la strategia dell'Arabia Saudita
Questa immagine potrebbe anche bastare per i nostri scopi, ma è meglio non prendere sottogamba il mondo islamico sunnita, perché è alla ricerca di una sua emancipazione che adesso, con i proventi del petrolio, può persino aspirare ad un ruolo guida, in Africa ed in Asia.
La notizia è questa:
Coalizione di 34 Paesi islamici contro l’Isis
L’iniziativa dell’Arabia Saudita per combattere il terrorismo.
E chi vi partecipa, accanto all’Arabia Saudita, a far parte della coalizione, vi sono: Giordania, Emirati, Pakistan, Bahrein, Bangladesh, Benin, Turchia, Ciad, Togo, Tunisia, Gibuti, Senegal, Sudan, Sierra Leone, Gabon, Somalia, Guinea, l’Autorità nazionale palestinese, Comore, Costa d’Avorio, Kuwait, Libano, Egitto, Libia, Maldive, Marocco, Mauritania, Niger, Nigeria e Yemen. L’Indonesia ed altri dieci paesi islamici, secondo il comunicato, hanno manifestato il loro appoggio alla coalizione. Mancano invece l’Iran, il potente rivale sciita di Riad, né la Siria o l’Iraq.
Se guardate questa carta del mondo, potete vedere su quale titolo confessionale si fondi la coalizione. Credo che quello fosse il sogno recondito di Riad, per il quale ha sparso il terrore ed il terrorismo nel mondo, facendo il doppio gioco, con gli Stati Uniti. Ed oggi, seppure sconfitti in Siria e in Iraq, cercano di trasformare quella sconfitta sul campo in una grande vittoria politica. Noto con piacere che, a quella coalizione, non vi partecipi l'Algeria, e con dispiacere, che vi partecipi la Palestina, mentre un po di meraviglia la provo nel vedere come la Turchia, quella della NATO, si sia accodata alla monarchia saudita.
Adesso si tratterà di capire che significato abbia la coalizione guidata dagli Stati Uniti, visto che molti dei soci si sono riaggregati in funzione dell'appartenenza religiosa. Tutto avviene all'insegna della novità, ma i prodromi erano proprio in quella finzione della guerra contro l'Isis che serviva ad occupare militarmente Iraq e Siria, difese proprio all'ultimo dalla Russia di Putin, e forse, adesso anche da quel che resta degli Stati Uniti di Obama.
A conti fatti, lasciamogli pure il contentino. In fondo sono stati costretti a scoprire le carte, e da questo momento in poi, non solo il Mondo saprà con chi ha a che fare, ma anche di chi è la degenerazione di ciò che sta avvenendo con Boko Haram, Isis e Al Qaeda in tutte le sue derivazioni. Credo che per noi, nei loro confronti, si debba attuare da adesso il criterio della tolleranza zero.
il link a La Stampa
http://www.lastampa.it/2015/12/15/esteri/coalizione-di-paesi-islamici-contro-lisis-DHVYdFfcRzrugZFR5QNIUJ/pagina.html
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Re: Ecco la strategia dell'Arabia Saudita
15/12/2015 19:51
Renzi: 450 uomini per Diga Mosul
Il premier Renzi, durante il programma
di Vespa su Rai1, ha spiegato l'annun-
cio di ieri di Obama circa una maggiore
impegno dell'Italia nella lotta all'Is.
"Ci sono due ambiti di intervento. Da
un lato i musei, le borse di studio, la
scuola. Dall'altro la sicurezza". "L'I-
talia non sarà solo in Afghanistan, Li-
bia, Kosovo e Iraq, ma sarà presente
anche con un'operazione importante alla
diga di Mosul, che rischia il crollo
con la conseguenze distruzione di Bagh-
dad. Noi manderemo 450 uomini per mette-
re la diga in sicurezza".
A questo punto trovo molto utile che l'Italia si impegni in Iraq con 450 uomini per proteggere la diga di Mossul. Ora che la coalizione di Riad ha altro a cui pensare. Credo che la guerra contro Isis, non faccia bene all'Italia, ma ne faccia tantissimo all'Iraq ed alla Siria. A due paesi che sono stati distrutti dalla cieca politica dell'Occidente e che oggi si possono riscattare aiutando proprio quei popoli a ritrovare la loro libertà, con il governo che vorranno darsi e salvaguardando l'unità dei loro paesi.
In questi giorni stiamo assistendo ad un formidabile capovolgimento di alleanze e di fronti. Anche se tutto avviene in modo mascherato e sotto la spinta dell'azione russa.
Vorrei però due cose, prima di cominciare.
La prima è l'autorizzazione dell'Iraq
e la seconda è l'investitura dell'Onu per compiere quello specifico intervento.
A questo punto gli accordi bilaterali con Obama mi interessano molto meno, visto il gioco sporco che l'America, con l'Arabia Saudita e la Turchia, non senza la Gran Bretagna, hanno condotto da quelle parti, sino a pochi mesi fa. Ma che sia il Consiglio di Sicurezza a chiedere quegli interventi di assistenza all'Iraq è inevitabile e senza i quali, obtorto collo, dovremmo restare a casa, sorvegliando che l'Arabia Saudita e la Turchia non sostengano Isis, perché altrimenti la guerra, per chiudere la partita, dovremmo muoverla contro loro. Usando la NATO, naturalmente.
Renzi: 450 uomini per Diga Mosul
Il premier Renzi, durante il programma
di Vespa su Rai1, ha spiegato l'annun-
cio di ieri di Obama circa una maggiore
impegno dell'Italia nella lotta all'Is.
"Ci sono due ambiti di intervento. Da
un lato i musei, le borse di studio, la
scuola. Dall'altro la sicurezza". "L'I-
talia non sarà solo in Afghanistan, Li-
bia, Kosovo e Iraq, ma sarà presente
anche con un'operazione importante alla
diga di Mosul, che rischia il crollo
con la conseguenze distruzione di Bagh-
dad. Noi manderemo 450 uomini per mette-
re la diga in sicurezza".
A questo punto trovo molto utile che l'Italia si impegni in Iraq con 450 uomini per proteggere la diga di Mossul. Ora che la coalizione di Riad ha altro a cui pensare. Credo che la guerra contro Isis, non faccia bene all'Italia, ma ne faccia tantissimo all'Iraq ed alla Siria. A due paesi che sono stati distrutti dalla cieca politica dell'Occidente e che oggi si possono riscattare aiutando proprio quei popoli a ritrovare la loro libertà, con il governo che vorranno darsi e salvaguardando l'unità dei loro paesi.
In questi giorni stiamo assistendo ad un formidabile capovolgimento di alleanze e di fronti. Anche se tutto avviene in modo mascherato e sotto la spinta dell'azione russa.
Vorrei però due cose, prima di cominciare.
La prima è l'autorizzazione dell'Iraq
e la seconda è l'investitura dell'Onu per compiere quello specifico intervento.
A questo punto gli accordi bilaterali con Obama mi interessano molto meno, visto il gioco sporco che l'America, con l'Arabia Saudita e la Turchia, non senza la Gran Bretagna, hanno condotto da quelle parti, sino a pochi mesi fa. Ma che sia il Consiglio di Sicurezza a chiedere quegli interventi di assistenza all'Iraq è inevitabile e senza i quali, obtorto collo, dovremmo restare a casa, sorvegliando che l'Arabia Saudita e la Turchia non sostengano Isis, perché altrimenti la guerra, per chiudere la partita, dovremmo muoverla contro loro. Usando la NATO, naturalmente.
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Re: Ecco la strategia dell'Arabia Saudita
Com'è difficile il Mondo...
15/12/2015 20:46
Russia-Usa: colloqui Siria a New York
I negoziati di pace per la Siria prose-
guiranno venerdì a New York. Lo ha con-
fermato, sciogliendo l'incertezza circa
l'assenso di Mosca alla ripresa delle
trattative multilaterali, il ministro
degli esteri Lavrov, dopo il colloquio
al Cremlino fra il segretario di Stato
Usa Kerry e il presidente Putin. Un in-
contro che Lavrov ha definito "sostan-
ziale".
Con Kerry sono stati concordati "alcuni
passi" per rendere la lotta all'Is "più
coordinata, ha aggiunto Lavrov.
Sono a Mosca a parlare di Siria ed Isis, e la notizia è che i negoziati di pace per la Siria si terranno tra un paio di giorni (venerdì) a New York. Appena il tempo d'andarci.
E poi, negoziati di pace significa che ci saranno le parti siriane o solo russi e statunitensi. Oppure, facciamo un'altra ipotesi. A NY c'è L'ONU e li nel Consiglio di Sicurezza si potrà distutere di quali interventi fare verso isis e verso le parti siriane che combattono la guerra civile.
Ma da quelle poche righe non si capisce nulla.
Aspettiamo gli ulteriori sviluppi per capire, ma sarebbe bene che tutto avvenisse a NY solo se è l'ONU che interviene con il Consiglio di Sicurezza. Altrimenti non è tempo perso, ma di sicuro si gioca a rimpiattino.
Interessante sarà l'impatto che avrà sulla vicenda, la nuova e potente coalizione islamica a guida saudita. Per numero di paesi una qualche influenza potrebbe averla anche in Consiglio di Sicurezza...
Insomma, la situazione si fa anche complicata. Ma noi siamo pazienti, e poiché vogliamo capire, saremo attentissimi ad ogni sviluppo.
PS
Trovate le spiegazioni su interfax (prima di televideo). Sono tradotte automaticamente, ma meno peggio del solito ed il senso si capisce lo stesso.
"Inoltre, Lavrov ha detto che il 18 dicembre a New York ospiterà una riunione del Gruppo di sostegno internazionale della Siria, i suoi risultati saranno consolidati nella risoluzione del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite.
"Abbiamo trovato utile in questa fase, per confermare gli accordi che sono stati raggiunti a Vienna il 30 ottobre e il 14 novembre, sotto forma di una risoluzione del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite. A tal fine, sosteniamo l'idea di convocare a New York il Venerdì, 18 dicembre, la prossima riunione della Internazionale Syrian Support Group a livello ministeriale, "- ha detto Lavrov."
Come pensavo, c'è un legame tra la riunione del 18 a NY ed una risoluzione del Consiglio di Sicurezza che dovrebbe riprendere quegli accordi.
Bene!
15/12/2015 20:46
Russia-Usa: colloqui Siria a New York
I negoziati di pace per la Siria prose-
guiranno venerdì a New York. Lo ha con-
fermato, sciogliendo l'incertezza circa
l'assenso di Mosca alla ripresa delle
trattative multilaterali, il ministro
degli esteri Lavrov, dopo il colloquio
al Cremlino fra il segretario di Stato
Usa Kerry e il presidente Putin. Un in-
contro che Lavrov ha definito "sostan-
ziale".
Con Kerry sono stati concordati "alcuni
passi" per rendere la lotta all'Is "più
coordinata, ha aggiunto Lavrov.
Sono a Mosca a parlare di Siria ed Isis, e la notizia è che i negoziati di pace per la Siria si terranno tra un paio di giorni (venerdì) a New York. Appena il tempo d'andarci.
E poi, negoziati di pace significa che ci saranno le parti siriane o solo russi e statunitensi. Oppure, facciamo un'altra ipotesi. A NY c'è L'ONU e li nel Consiglio di Sicurezza si potrà distutere di quali interventi fare verso isis e verso le parti siriane che combattono la guerra civile.
Ma da quelle poche righe non si capisce nulla.
Aspettiamo gli ulteriori sviluppi per capire, ma sarebbe bene che tutto avvenisse a NY solo se è l'ONU che interviene con il Consiglio di Sicurezza. Altrimenti non è tempo perso, ma di sicuro si gioca a rimpiattino.
Interessante sarà l'impatto che avrà sulla vicenda, la nuova e potente coalizione islamica a guida saudita. Per numero di paesi una qualche influenza potrebbe averla anche in Consiglio di Sicurezza...
Insomma, la situazione si fa anche complicata. Ma noi siamo pazienti, e poiché vogliamo capire, saremo attentissimi ad ogni sviluppo.
PS
Trovate le spiegazioni su interfax (prima di televideo). Sono tradotte automaticamente, ma meno peggio del solito ed il senso si capisce lo stesso.
"Inoltre, Lavrov ha detto che il 18 dicembre a New York ospiterà una riunione del Gruppo di sostegno internazionale della Siria, i suoi risultati saranno consolidati nella risoluzione del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite.
"Abbiamo trovato utile in questa fase, per confermare gli accordi che sono stati raggiunti a Vienna il 30 ottobre e il 14 novembre, sotto forma di una risoluzione del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite. A tal fine, sosteniamo l'idea di convocare a New York il Venerdì, 18 dicembre, la prossima riunione della Internazionale Syrian Support Group a livello ministeriale, "- ha detto Lavrov."
Come pensavo, c'è un legame tra la riunione del 18 a NY ed una risoluzione del Consiglio di Sicurezza che dovrebbe riprendere quegli accordi.
Bene!
einrix- Messaggi : 10607
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Re: Ecco la strategia dell'Arabia Saudita
Sulla nostra partecipazione a Mossul con 450 soldati e una ditta di Cesena che deve riparare una diga pericolante in prossimità dei territori occupati da Isis, non mi viene da ridere, ma mi sembra che ci sia molto, troppo ottimismo, se il tutto non rientra in un quadro in cui oltre alla cintura, non ci siano anche le bretelle rinforzate. Si parla di altri contingenti, ma non se ne specifica la consistenza, la nazionalità e la forza. Io terrei nei pressi una brigata aviotrasportata, per ogni emergenza...
Questo è l'articolo, lungo e confuso come sono tutte le notizie che vengono da quel fronte.
http://www.repubblica.it/esteri/2015/12/15/news/lotta_al_terrorismo_is_arabia_saudita_annuncia_coalizione_di_34_paesi_islamici-129494596/?ref=HRER3-1
Adesso possiamo dire che l'Italia è in guerra contro Isis. Speriamo bene davvero, perché si sa sempre come si comincia e mai come si finisce.
A parte le autorizzazioni dell'Iraq, che non ci sono, chiare, le richieste del Consiglio di Sicurezza, di cui pare che tutti se ne freghino, ma anche l'Europa arriva in ordine sparso e con ciascuno che fa i propri interessi, per non parlare della NATO che sembra veramente un reperto d'antiquariato, e questo, forse non è neppure un male. Un'altra occasione perduta per fare passi in avanti, specie con il bisogno che ha il Mediterraneo di diventare un mare di pace.
Buona notte.
Questo è l'articolo, lungo e confuso come sono tutte le notizie che vengono da quel fronte.
http://www.repubblica.it/esteri/2015/12/15/news/lotta_al_terrorismo_is_arabia_saudita_annuncia_coalizione_di_34_paesi_islamici-129494596/?ref=HRER3-1
Adesso possiamo dire che l'Italia è in guerra contro Isis. Speriamo bene davvero, perché si sa sempre come si comincia e mai come si finisce.
A parte le autorizzazioni dell'Iraq, che non ci sono, chiare, le richieste del Consiglio di Sicurezza, di cui pare che tutti se ne freghino, ma anche l'Europa arriva in ordine sparso e con ciascuno che fa i propri interessi, per non parlare della NATO che sembra veramente un reperto d'antiquariato, e questo, forse non è neppure un male. Un'altra occasione perduta per fare passi in avanti, specie con il bisogno che ha il Mediterraneo di diventare un mare di pace.
Buona notte.
einrix- Messaggi : 10607
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Re: Ecco la strategia dell'Arabia Saudita
A questi sauditi, la troppa religione gli da alla testa.
Mettono nella coalizione anche i pakistani che però dicono di non saperne niente. E se non ne sanno niente il pakistani, magari scopriamo che quella lista dei 34 stati era solo una lista ipotetica, basata su qualche congettura.
Nei prossimi giorni vedremo se perverranno altri chiarimenti e puntualizzazioni.
Per non dire della Palestina che non ha gli occhi per piangere e dovrebbe combattere contro l'Isis non riuscendo neppure a trattare con gli israeliani che hanno colonizzato le loro terre.
Per la regola di cui si diceva, Isis è frutto degli interessi di Turchia verso i curdi, dell'Arabia e della Giordania verso L'Iraq e la Siria, ma anche di Israele verso la Siria medesima, e se io palestinese dovessi scegliere, la mia priorità sarebbe la lotta contro Israele, e solo dopo, in terza battuta, quella contro Isis.
questa è la notizia:
16/12/2015 05:39
Coalizione: Pakistan, mai consultati
Il Pakistan ha manifestato "sorpresa"
per la sua inclusione nella coalizione
militare islamica contro il terrorismo
promossa dall'Arabia Saudita, avvenuta
"senza un esplicito consenso". Lo
sostiene oggi Dawnnews tv.
Il sottosegretario agli Esteri Aizaz
Chaudhry ha confermato di "aver scoper-
to che l'Arabia Saudita aveva nominato
il Pakistan fra i 34 membri della coa-
lizione". Chaudgry ha ricordato che la
linea ufficiale del governo è di non
dispiegare truppe fuori dai confini,
tranne che per le forze di pace Onu.
Mettono nella coalizione anche i pakistani che però dicono di non saperne niente. E se non ne sanno niente il pakistani, magari scopriamo che quella lista dei 34 stati era solo una lista ipotetica, basata su qualche congettura.
Nei prossimi giorni vedremo se perverranno altri chiarimenti e puntualizzazioni.
Per non dire della Palestina che non ha gli occhi per piangere e dovrebbe combattere contro l'Isis non riuscendo neppure a trattare con gli israeliani che hanno colonizzato le loro terre.
Per la regola di cui si diceva, Isis è frutto degli interessi di Turchia verso i curdi, dell'Arabia e della Giordania verso L'Iraq e la Siria, ma anche di Israele verso la Siria medesima, e se io palestinese dovessi scegliere, la mia priorità sarebbe la lotta contro Israele, e solo dopo, in terza battuta, quella contro Isis.
questa è la notizia:
16/12/2015 05:39
Coalizione: Pakistan, mai consultati
Il Pakistan ha manifestato "sorpresa"
per la sua inclusione nella coalizione
militare islamica contro il terrorismo
promossa dall'Arabia Saudita, avvenuta
"senza un esplicito consenso". Lo
sostiene oggi Dawnnews tv.
Il sottosegretario agli Esteri Aizaz
Chaudhry ha confermato di "aver scoper-
to che l'Arabia Saudita aveva nominato
il Pakistan fra i 34 membri della coa-
lizione". Chaudgry ha ricordato che la
linea ufficiale del governo è di non
dispiegare truppe fuori dai confini,
tranne che per le forze di pace Onu.
einrix- Messaggi : 10607
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Re: Ecco la strategia dell'Arabia Saudita
Resto su questa discussione anche per parlare della nostra mission impossible a Mossul.
Sul Corriere c'è un articolo ragionato su questo argomento:
http://www.corriere.it/esteri/15_dicembre_16/mosul-mine-kamikaze-mortai-prova-rischio-militari-italiani-6220dc6e-a438-11e5-900d-2dd5b80ea9fe.shtml
In fondo se finiamo anche noi in Iraq è proprio per colpa di turchi e sauditi, che facendo il doppio e triplo gioco hanno permesso ad Isis di organizzarsi, armarsi e fare quello che loro, per altre ragioni hanno sempre voluto: occupare Siria ed Iraq.
Sul fronte della fantomatica lega islamica di 34 stati non si sente più alcuna notizia. L'Arabia Saudita, si sta inabissando nella sabbia del deserto per sfuggire alla vista di chi vorrebbe capire cosa ha in mente di fare e quali siano le sue intenzioni, oltre ciò che già traspare.
Sul Corriere c'è un articolo ragionato su questo argomento:
http://www.corriere.it/esteri/15_dicembre_16/mosul-mine-kamikaze-mortai-prova-rischio-militari-italiani-6220dc6e-a438-11e5-900d-2dd5b80ea9fe.shtml
In fondo se finiamo anche noi in Iraq è proprio per colpa di turchi e sauditi, che facendo il doppio e triplo gioco hanno permesso ad Isis di organizzarsi, armarsi e fare quello che loro, per altre ragioni hanno sempre voluto: occupare Siria ed Iraq.
Sul fronte della fantomatica lega islamica di 34 stati non si sente più alcuna notizia. L'Arabia Saudita, si sta inabissando nella sabbia del deserto per sfuggire alla vista di chi vorrebbe capire cosa ha in mente di fare e quali siano le sue intenzioni, oltre ciò che già traspare.
einrix- Messaggi : 10607
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Re: Ecco la strategia dell'Arabia Saudita
Apparentemente è una notizia che allontana l'Arabia Saudita dal coinvolgimento in Al Qaeda e Isis, ma... leggete la notizia fino in fondo:
02/01/2016 09:11
Riad: giustiziati 47 "terroristi"
Sono stati giustiziati in Arabia Saudi-
ta 47 "terroristi". Lo riferisce il mi-
nistero dell'Interno saudita, secondo
il quale i condannati erano coinvolti
in attacchi attribuiti ad Al Qaeda, tra
il 2003-2006, e provenivano da varie
regioni del Paese.
Tra di loro, il religioso sciita Nimr
al Nimr, condannato per sedizione. Ar-
restato nel luglio 2012, era uno dei
principali leader delle proteste sciite
nell'Est del Paese. Secondo organizza-
zioni umanitarie, l'anno scorso ci sono
state 157 esecuzioni.
Cosa ci sta a fare un religioso sciita tra quelli di Al Qaeda, che non sono sciiti. Anzi, che combattono gli sciiti in Iraq, in Siria, in Libano, e se potessero, anche in Persia. Ma per questo ci pensa direttamente l'Arabia Saudita, con l'aiuto degli americani.
Non sappiamo nulla di quei 46 condannati a morte, salvo la balla che ci viene confezionata, per la loro esecuzione in massa, proprio alla maniera di Isis. Anzi, a giudicare da come eseguono con brutalità le esecuzioni in massa dei loro nemici, sembrano proprio Isis in persona.
Non è un caso che sia la satira a dire esattamente il contrario di ciò che viene scritto ufficialmente
https://www.google.it/search?q=isis+e+l%27arabia+saudita&rlz=1C1FDUM_enIT472IT472&espv=2&biw=1187&bih=1036&source=lnms&tbm=isch&sa=X&ved=0ahUKEwibp6bM5IrKAhULWhoKHdobBNcQ_AUICCgD#tbm=isch&tbs=rimg%3ACfI9ba18_1tbbIjhbnQMr9ig9ohSjcUIMAikM9HyCueBw5c_12mYoBE3gFviNTPMp92JmqrrsoC4ijrHeJufNSi3vkjSoSCVudAyv2KD2iEWf47LnQiDvyKhIJFKNxQgwCKQwROOFHJNlW5GsqEgn0fIK54HDlzxFn_181LvnGTgioSCfaZigETeAW-EUhINs6wcLdoKhIJI1M8yn3YmaoRkfK8Lv12FLUqEgmuuygLiKOsdxECLosLXeoKoCoSCYm581KLe-SNEZk3ZDZ4tq-w&q=isis%20e%20l%27arabia%20saudita&imgrc=_
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Re: Ecco la strategia dell'Arabia Saudita
A confondere ulteriormente le idee, saltano fuori notizie come queste:
02/01/2016 05:29
Arabia Saudita riapre ambasciata Iraq
Dopo 25 anni, l'Arabia Saudita ha ria-
perto la propria ambasciata a Baghdad
aprendo la strada a una maggiore coope-
razione con l'Iraq nella lotta al ter-
rorismo. Lo riferisce il sito della tv
al Arabiya citando il nuovo ambasciato-
re saudita in Iraq, Thamer al-Sabhan.
L'ambasciata era stata chiusa nel 1990,
dopo l'invasione irachena del Kuwait.
Si tratta di un miglioramento nelle te-
se relazioni tra la monarchia saudita e
l'Iraq che potrebbe rafforzare un'al-
leanza regionale contro l'Isis.
Che io considero: di puro opportunismo politico, di cui l'Arabia Saudita ha dato più volte dimostrazione. In realtà, sta incontrando molti ostacoli nel perseguire il suo sogno di una nazione mussulmana, e le sconfitte di Isis in Iraq e Siria ne sono il segno più tangibile. L'America, essendo ridiventata nazione che esporta petrolio, è meno sensibile agli interessi nell'area del Golfo. Almeno dopo i disastri provocati dalle amministrazioni Bush. Ed è ripresa la politica attiva, anche della Russia, che vuole salvaguardare il suo quadro di alleanze nel M.O. e nel Mediterraneo. Per non dire della Turchia che vive il suo passato con le difficoltà economiche e politiche del presente, e che rischia più di perdere parti del suo territorio Kurdo, che conquistarsi un impero. Di questo passo, l'Iraq e la Siria, salvate dall'Isis, e sotto la protezione della Persia, sono pedine della strategia di Mosca. La Turchia, deve sentirsi in una morsa, e l'Arabia Saudita, sempre più tagliata fuori dalla sponda Sud del Mediterraneo. Senza dire di quei paesi dell'Africa del Nord che guardano all'Europa geografica, molto diversa da quella NATO o politica.
Insomma, sono questi i temi di questo secondo decennio. Son in molti ad avere progetti e ad avere iniziato delle azioni, ma come sempre accade quando il gioco è complesso, nessuno conosce come questa storia andrà a finire, e lo si capirà solo nel momento in cui, dopo bluff e rilanci, si metteranno le carte sul tavolo.
02/01/2016 05:29
Arabia Saudita riapre ambasciata Iraq
Dopo 25 anni, l'Arabia Saudita ha ria-
perto la propria ambasciata a Baghdad
aprendo la strada a una maggiore coope-
razione con l'Iraq nella lotta al ter-
rorismo. Lo riferisce il sito della tv
al Arabiya citando il nuovo ambasciato-
re saudita in Iraq, Thamer al-Sabhan.
L'ambasciata era stata chiusa nel 1990,
dopo l'invasione irachena del Kuwait.
Si tratta di un miglioramento nelle te-
se relazioni tra la monarchia saudita e
l'Iraq che potrebbe rafforzare un'al-
leanza regionale contro l'Isis.
Che io considero: di puro opportunismo politico, di cui l'Arabia Saudita ha dato più volte dimostrazione. In realtà, sta incontrando molti ostacoli nel perseguire il suo sogno di una nazione mussulmana, e le sconfitte di Isis in Iraq e Siria ne sono il segno più tangibile. L'America, essendo ridiventata nazione che esporta petrolio, è meno sensibile agli interessi nell'area del Golfo. Almeno dopo i disastri provocati dalle amministrazioni Bush. Ed è ripresa la politica attiva, anche della Russia, che vuole salvaguardare il suo quadro di alleanze nel M.O. e nel Mediterraneo. Per non dire della Turchia che vive il suo passato con le difficoltà economiche e politiche del presente, e che rischia più di perdere parti del suo territorio Kurdo, che conquistarsi un impero. Di questo passo, l'Iraq e la Siria, salvate dall'Isis, e sotto la protezione della Persia, sono pedine della strategia di Mosca. La Turchia, deve sentirsi in una morsa, e l'Arabia Saudita, sempre più tagliata fuori dalla sponda Sud del Mediterraneo. Senza dire di quei paesi dell'Africa del Nord che guardano all'Europa geografica, molto diversa da quella NATO o politica.
Insomma, sono questi i temi di questo secondo decennio. Son in molti ad avere progetti e ad avere iniziato delle azioni, ma come sempre accade quando il gioco è complesso, nessuno conosce come questa storia andrà a finire, e lo si capirà solo nel momento in cui, dopo bluff e rilanci, si metteranno le carte sul tavolo.
einrix- Messaggi : 10607
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Re: Ecco la strategia dell'Arabia Saudita
E' veramente la satira quella che mette a nudo ciò che ci mostrano i giornali.
Eccovi quella più significativa:
Corrisponde esattamente a quello che sostenevo, all'inizio di questa vicenda incominciata per noi come "Crisi umanitaria", ma pianificata da "Loro", come una guerra imperialista del mondo mussulmano.
E poiché c'entrano gli USA, ecco i due aspetti della loro politica:
- Dick Cheney, che ci fa...
- Zitto, ci sta spiegando come conquistare l'Iraq!
- In primo luogo, supponiamo che sarete accolti come liberatori...
- Obama sta cercando di confonderci con i suoi giochi di parole, come ha fatto con gli americani
- Presto la nostra mente sarà così incasinata che dimenticheremo chi siamo e per che cosa lottiamo
- bene, sembra che non funzioni. bla-bla-bla... Non posso ascoltarlo!
- Ehi, io sono l'unico che ha un improvviso desiderio di costine di maiale?
Eccovi quella più significativa:
Corrisponde esattamente a quello che sostenevo, all'inizio di questa vicenda incominciata per noi come "Crisi umanitaria", ma pianificata da "Loro", come una guerra imperialista del mondo mussulmano.
E poiché c'entrano gli USA, ecco i due aspetti della loro politica:
- Dick Cheney, che ci fa...
- Zitto, ci sta spiegando come conquistare l'Iraq!
- In primo luogo, supponiamo che sarete accolti come liberatori...
- Obama sta cercando di confonderci con i suoi giochi di parole, come ha fatto con gli americani
- Presto la nostra mente sarà così incasinata che dimenticheremo chi siamo e per che cosa lottiamo
- bene, sembra che non funzioni. bla-bla-bla... Non posso ascoltarlo!
- Ehi, io sono l'unico che ha un improvviso desiderio di costine di maiale?
einrix- Messaggi : 10607
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Re: Ecco la strategia dell'Arabia Saudita
Pensavo che la situazione fosse drammatica, ma è molto peggio. Una spietata monarchia della morte si aggira violenta sull'Arabia Saudita e su tutti i popoli arabi e mussulmani.
Guardatevi questo video
http://www.lastampa.it/2016/01/02/multimedia/esteri/il-sermone-dello-sceicco-alnimr-cAUsg7VKQ3oYLh4dgA6H0L/pagina.html
di Francesco Semprini
Il video risale al 7 ottobre 2011, è la preghiera del venerdì tenuta dallo sceicco Nimr al-Nimr, la cui condanna a morte è stata eseguita questa notte in Arabia Sauditi. Il leader sciita denuncia le oppressioni del governo di Riad e chiede il rispetto dei diritti civili e religiosi professando la necessità di un Islam senza violenze e all’insegna della pace. E’ questo il sermone che ha decretato i destini dello sceicco, arrestato successivamente e quindi condannato all’esecuzione.
Guardatevi questo video
http://www.lastampa.it/2016/01/02/multimedia/esteri/il-sermone-dello-sceicco-alnimr-cAUsg7VKQ3oYLh4dgA6H0L/pagina.html
di Francesco Semprini
Il video risale al 7 ottobre 2011, è la preghiera del venerdì tenuta dallo sceicco Nimr al-Nimr, la cui condanna a morte è stata eseguita questa notte in Arabia Sauditi. Il leader sciita denuncia le oppressioni del governo di Riad e chiede il rispetto dei diritti civili e religiosi professando la necessità di un Islam senza violenze e all’insegna della pace. E’ questo il sermone che ha decretato i destini dello sceicco, arrestato successivamente e quindi condannato all’esecuzione.
einrix- Messaggi : 10607
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Re: Ecco la strategia dell'Arabia Saudita
Sull'esecuzione di Al-Nimr ci sono molti articoli con commenti:
http://www.repubblica.it/esteri/2016/01/02/news/arabia_saudita_giustiziati_47-130499096/?ref=HREA-1
Un oppositore politico condannato a morte per le sue idee, in un paese che non dovrebbe sedere all'ONU per il mancato rispetto dei diritti civili che sono sanciti proprio nei Principi di quell'organismo internazionale.
http://www.corriere.it/esteri/16_gennaio_02/arabia-saudita-giustiziati-47-terroristi-c-anche-leader-sciita-691eeca0-b125-11e5-b083-4e1e773a98ad.shtml
su La Stampa
http://www.lastampa.it/2016/01/02/esteri/arabia-saudita-esecuzioni-per-terrorismo-88OQLAtpUYTpDGIdfyWKxL/pagina.html
Un giornale indipendente.
http://www.lindro.it/arabia-saudita-al-nimr-potrebbe-deflagrare-il-regno/
Molto interessante questo articolo, perché lo contestualizza con le vicende della primavera araba, scoppiata nell'11, e che ha avuto i suoi risvolti anche nel regno saudita.
Questo è Salman, il re dispotico dell'Arabia Saudita: il suo bieco carnefice, che speriamo faccia presto la fine che il suo popolo senza diritti, vuole che faccia.
Non fatelo venire in Italia, tenetelo lontano dall'Europa. La Germania smetta di produrre bombe in Sardegna, da sganciare nello Yemen. Ed il Parlamento italiano, che autorizza quelle produzioni e quelle esportazioni belliche, la prossima volta non dorma, come invece ha fatto, anche con dentro quelli del M5S, bravi a gridare, ma incapaci di capire, e che neppure loro si sono accorti di quello che il Parlamento in cui siedono, andava autorizzando.
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Re: Ecco la strategia dell'Arabia Saudita
della serie: meglio riderci sopra
- Chiunque osi violare i diritti dell'uomo, sarà decapitato
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Re: Ecco la strategia dell'Arabia Saudita
Forse adesso abbiamo capito perché c'è una crisi umanitaria da quelle parti.
E qui c'è materia per riflettere sulla Stampa, che per anni ci ha tenuto all'oscuro di tutto, fino al punto in cui i profughi siriani e iracheni non hanno preso a sciamare in Europa.
Adesso La Stampa scopre quello che abbiamo scoperto senza di loro, e come sempre, cercano pure di fare i primi della classe, ma intanto hanno fatto guadagnare ai mostri, anni di cattiva politica, senza che nessuno in Europa, li disturbasse.
Era successo anche con Mani pulite. Fino ad un solo minuto prima, nessuno sapeva della corruzione in Italia e a Milano. Si erano avuti sprazzi di informazione, in passato, ma subito sepolti sotto il velo dell'oblio. Poi, dopo le arringhe di Di pietro, ecco che scoprono anche loro quello che ormai tutti, sapevano.
Adesso che il caso dei regni sauditi e delle politiche americane in M.O. è scoppiato, cercheranno di ricucire; e piano piano, il buco che si è aperto sulla realtà, verrà tessuto al punto che tra qualche anno tutto sembrerà, o non accaduto, oppure diverso da ciò che è stato.
Non ci deve essere solo la libertà di stampa, ma ci deve anche essere l'obbligo per la stampa, di dire la verità. Senza questa seconda condizione, la libertà sarà utile solo a chi la stampa la mantiene per gli scopi propri e non per il ruolo che il popolo pensa che la stampa debba avere.
Anche l'Unità, ha partorito un topolino...
http://www.unita.tv/focus/alta-tensione-tra-arabia-saudita-e-iran/
Di certo non è più il giornale attento di una volta, sui problemi del mondo. Pazienza. Nulla è eterno!
E qui c'è materia per riflettere sulla Stampa, che per anni ci ha tenuto all'oscuro di tutto, fino al punto in cui i profughi siriani e iracheni non hanno preso a sciamare in Europa.
Adesso La Stampa scopre quello che abbiamo scoperto senza di loro, e come sempre, cercano pure di fare i primi della classe, ma intanto hanno fatto guadagnare ai mostri, anni di cattiva politica, senza che nessuno in Europa, li disturbasse.
Era successo anche con Mani pulite. Fino ad un solo minuto prima, nessuno sapeva della corruzione in Italia e a Milano. Si erano avuti sprazzi di informazione, in passato, ma subito sepolti sotto il velo dell'oblio. Poi, dopo le arringhe di Di pietro, ecco che scoprono anche loro quello che ormai tutti, sapevano.
Adesso che il caso dei regni sauditi e delle politiche americane in M.O. è scoppiato, cercheranno di ricucire; e piano piano, il buco che si è aperto sulla realtà, verrà tessuto al punto che tra qualche anno tutto sembrerà, o non accaduto, oppure diverso da ciò che è stato.
Non ci deve essere solo la libertà di stampa, ma ci deve anche essere l'obbligo per la stampa, di dire la verità. Senza questa seconda condizione, la libertà sarà utile solo a chi la stampa la mantiene per gli scopi propri e non per il ruolo che il popolo pensa che la stampa debba avere.
Anche l'Unità, ha partorito un topolino...
http://www.unita.tv/focus/alta-tensione-tra-arabia-saudita-e-iran/
Di certo non è più il giornale attento di una volta, sui problemi del mondo. Pazienza. Nulla è eterno!
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Re: Ecco la strategia dell'Arabia Saudita
E' molto poco, ma è pur sempre qualche cosa
03/01/2016 16:27
Onu: esecuzioni saudite inquietanti
Le esecuzioni compiute dall'Arabia Sau-
dita "rappresentano uno sviluppo davve-
ro inquietante, in particolare perché
alcuni di quelli messi a morte era ac-
cusati di crimini non-violenti".
Così l'Alto commissario per i diritti
umani dell'Onu, il giordano Zeid Raad
al-Hussein. Il diritto internazionale,
ha spiegato al-Hussein, consente la pe-
na di morte solo per i più gravi reati.
Il crimine di Al Nimr, se così lo si deve chiamare, era poi quello di accusare il governo saudita, di crimini...
E l'ONU avrebbe il dovere di dire chi avesse ragione, se Al Nimr o il boia di Salman.
03/01/2016 16:27
Onu: esecuzioni saudite inquietanti
Le esecuzioni compiute dall'Arabia Sau-
dita "rappresentano uno sviluppo davve-
ro inquietante, in particolare perché
alcuni di quelli messi a morte era ac-
cusati di crimini non-violenti".
Così l'Alto commissario per i diritti
umani dell'Onu, il giordano Zeid Raad
al-Hussein. Il diritto internazionale,
ha spiegato al-Hussein, consente la pe-
na di morte solo per i più gravi reati.
Il crimine di Al Nimr, se così lo si deve chiamare, era poi quello di accusare il governo saudita, di crimini...
E l'ONU avrebbe il dovere di dire chi avesse ragione, se Al Nimr o il boia di Salman.
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Re: Ecco la strategia dell'Arabia Saudita
in questo articolo dell'ANSA c'è qualche informazione sulla vicenda saudita
http://www.ansa.it/sito/notizie/mondo/mediooriente/2016/01/02/iran-invoca-la-vendetta-divina-contro-riad-siete-come-lisis.-arabia-interrompe-relazioni-con-teheran_790f23b9-3cf8-4a4f-9332-985a16ae3f99.html
http://www.ansa.it/sito/notizie/mondo/mediooriente/2016/01/02/iran-invoca-la-vendetta-divina-contro-riad-siete-come-lisis.-arabia-interrompe-relazioni-con-teheran_790f23b9-3cf8-4a4f-9332-985a16ae3f99.html
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Re: Ecco la strategia dell'Arabia Saudita
05/01/2016 16:00
Arabia-Iran, il 9 vertice Paesi Golfo
Sabato prossimo ci sarà un vertice
straordinario dei Paesi del Golfo sul-
le tensioni tra sauditi e iraniani.
L'iniziativa è stata presa dal Consi-
glio di Cooperazione dei Paesi del Gol-
fo. Alla riunione prenderanno parte A-
rabia Saudita, Emirati Arabi Uniti,
Kuwait, Bahrain, Oman e Qatar.
Dopo la rottura diplomatica, l'Arabia
Saudita ha cancellato tutti i voli e i
rapporti commerciali con l'Iran,mentre
questo ultimo ha deciso di sospendere
ogni pellegrinaggio alla Mecca.
Questi sono i responsabili delle guerre in Iraq ed in Siria, che hanno prodotto la crisi umanitaria che sta finendo sulle spalle dell'Europa. Sarà meglio che con questa gente si usi il pugno di ferro, perché la smettano di fomentare la guerra nel mondo. Credo che abbiano passato il limite, e la comunità internazionale deve mandare loro un segnale alto e forte. Libia, Egitto, Siria, Iraq hanno avuto solo il torto di emancipare i propri popoli dal feudalesimo turco e saudita. Come pure, hanno avuto il torto di mettersi contro gli Stati Uniti, per scrollarsi di dosso il colonialismo, e per difendere i diritti dei palestinesi, ma sono loro l'espressione del miglior tentativo di uscire dal regno delle monarchie assolute, alla ricerca di una qualche espressione di libertà. Non ci sono riusciti per le tensioni che hanno suscitato, arrivando a mala pena a governi sostenuti dall'esercito. In un mondo che avesse accolto la loro primavera, già oltre cinquant'anni fa, avrebbero fatto enormi passi avanti. Invece, furono proprio Francesi ed inglese, che occuparono il Canale di Suez, e poi gli israeliani che distrussero quel sogno di emancipazione, a portarci nel mondo schifoso in cui viviamo oggi, con lutti quotidiani dovuti alla guerra, che ha perso anche la cognizione delle sue origini imperialiste, e che hanno dato inizio a questo difficile, lungo e lento, processo storico.
Arabia-Iran, il 9 vertice Paesi Golfo
Sabato prossimo ci sarà un vertice
straordinario dei Paesi del Golfo sul-
le tensioni tra sauditi e iraniani.
L'iniziativa è stata presa dal Consi-
glio di Cooperazione dei Paesi del Gol-
fo. Alla riunione prenderanno parte A-
rabia Saudita, Emirati Arabi Uniti,
Kuwait, Bahrain, Oman e Qatar.
Dopo la rottura diplomatica, l'Arabia
Saudita ha cancellato tutti i voli e i
rapporti commerciali con l'Iran,mentre
questo ultimo ha deciso di sospendere
ogni pellegrinaggio alla Mecca.
Questi sono i responsabili delle guerre in Iraq ed in Siria, che hanno prodotto la crisi umanitaria che sta finendo sulle spalle dell'Europa. Sarà meglio che con questa gente si usi il pugno di ferro, perché la smettano di fomentare la guerra nel mondo. Credo che abbiano passato il limite, e la comunità internazionale deve mandare loro un segnale alto e forte. Libia, Egitto, Siria, Iraq hanno avuto solo il torto di emancipare i propri popoli dal feudalesimo turco e saudita. Come pure, hanno avuto il torto di mettersi contro gli Stati Uniti, per scrollarsi di dosso il colonialismo, e per difendere i diritti dei palestinesi, ma sono loro l'espressione del miglior tentativo di uscire dal regno delle monarchie assolute, alla ricerca di una qualche espressione di libertà. Non ci sono riusciti per le tensioni che hanno suscitato, arrivando a mala pena a governi sostenuti dall'esercito. In un mondo che avesse accolto la loro primavera, già oltre cinquant'anni fa, avrebbero fatto enormi passi avanti. Invece, furono proprio Francesi ed inglese, che occuparono il Canale di Suez, e poi gli israeliani che distrussero quel sogno di emancipazione, a portarci nel mondo schifoso in cui viviamo oggi, con lutti quotidiani dovuti alla guerra, che ha perso anche la cognizione delle sue origini imperialiste, e che hanno dato inizio a questo difficile, lungo e lento, processo storico.
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Re: Ecco la strategia dell'Arabia Saudita
ormai che l'abbiamo capito da soli, ecco che Renzo Guolo, pur annuendo soltanto, in certi passaggi, ci racconta su La Repubblica, dell'Arabia Saudita e della sua politica bellica.
http://www.repubblica.it/esteri/2016/01/05/news/usa_russia_ed_europa_cosi_i_sauditi_mobilitano_ex_avversari_e_vecchi_amici-130634240/?ref=HREC1-1
Seppure in ritardo, fa piacere constatare d'aver visto giusto, già qualche mese fa.
http://www.repubblica.it/esteri/2016/01/05/news/usa_russia_ed_europa_cosi_i_sauditi_mobilitano_ex_avversari_e_vecchi_amici-130634240/?ref=HREC1-1
Seppure in ritardo, fa piacere constatare d'aver visto giusto, già qualche mese fa.
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Re: Ecco la strategia dell'Arabia Saudita
Dopo il fallimento dell'aggressione militare dei turchi e dei sauditi, all'Iraq ed alla Siria, grazie agli iraniani ed ai russi, ecco che inizia la contro offensiva, proprio degli iraniani, attraverso le grandi minoranze sciite che vivono nel nord dell'Arabia e che si possono fondere in un Bahrain, anch'esso da conquistare.
La guerra chiama guerra, purtroppo! E la pace è sempre più irraggiungibile, quando le forze militari e le alleanze, tendono ad entrare in equilibrio, senza fondarsi sul reciproco rispetto dei confini e delle minoranze.
E' quello che sta accadendo nell'area medio-orientale.
La Stampa, con un approfondimento di Giordano Stabile, ci aiuta a comprendere la situazione, in quei paesi, oggi:
http://www.lastampa.it/2016/01/07/esteri/cos-dal-bahrein-liran-mette-piede-nelle-province-sciite-dellarabia-nzNXflzWyXS6YH17sCDxPL/pagina.html
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Re: Ecco la strategia dell'Arabia Saudita
Leggetevi questa articolo di Maurizio Molinari:
http://www.lastampa.it/2015/07/15/esteri/cos-laccordo-stravolge-la-regione-parte-la-controffensiva-dei-sauditi-15XXriu1heDuKnQj9MBReP/pagina.html
Il punto che trovo molto debole, è quello di attribuire all'Iran le capacità nucleari che non ha.
«Un programma nucleare che consentirà all’Iran di avere l’atomica - dice il ministro degli Esteri Sheik Khaled al-Khalifa alla tv Bbc - porterà senza dubbio a una corsa nucleare, non solo l’Arabia Saudita ma altre nazioni dell’area vorranno avere tale capacità»
All'Iran potrà essere contestata una volontà egemonica, ma non è vero che possa acquisire una capacità nucleare se si rispetteranno gli accordi di Vienna.
Dell'Iran mi è piaciuta la rivolta contro lo Shah perché era un volersi affrancare dalle tutele coloniali di Londra (le sette sorelle del petrolio) e dall'imperialismo di Gringolandia, come chiamano gli Stati Uniti, in Messico.
E lo stesso mi sono piaciuti i colpi di stato dei militari arabi che hanno mandato in pensione i re dell'Egitto, della Libia, ed il reggente della Siria. Certo, mi sono piaciute meno le dittature (in genere, militari) che non sono riuscite a trasformarsi in democrazie, non solo per non cadere nel tribalismo senza monarchia, ma anche per essere finite sotto attacco di francesi, inglesi, israeliani, e statunitensi, che hanno fatto di tutto per abbatterle. Senza quel clima di terrore, imposto dalle guerre imperialiste dell'occidente e degli israeliani, la primavera araba avrebbe dato non solo i fiori delle rivoluzioni degli anni cinquanta, ma anche i frutti di un superamento rapido del loro feudalesimo. Con la guerra sono precipitati nel gorgo del fanatismo religioso, unico vero collante per resistere all'influenza culturale e militare, di un Occidente che non vuole demordere dall'idea, ormai anacronistica, di assoggettare i popoli dell'Africa e dell'Asia.
http://www.lastampa.it/2015/07/15/esteri/cos-laccordo-stravolge-la-regione-parte-la-controffensiva-dei-sauditi-15XXriu1heDuKnQj9MBReP/pagina.html
Il punto che trovo molto debole, è quello di attribuire all'Iran le capacità nucleari che non ha.
«Un programma nucleare che consentirà all’Iran di avere l’atomica - dice il ministro degli Esteri Sheik Khaled al-Khalifa alla tv Bbc - porterà senza dubbio a una corsa nucleare, non solo l’Arabia Saudita ma altre nazioni dell’area vorranno avere tale capacità»
All'Iran potrà essere contestata una volontà egemonica, ma non è vero che possa acquisire una capacità nucleare se si rispetteranno gli accordi di Vienna.
Dell'Iran mi è piaciuta la rivolta contro lo Shah perché era un volersi affrancare dalle tutele coloniali di Londra (le sette sorelle del petrolio) e dall'imperialismo di Gringolandia, come chiamano gli Stati Uniti, in Messico.
E lo stesso mi sono piaciuti i colpi di stato dei militari arabi che hanno mandato in pensione i re dell'Egitto, della Libia, ed il reggente della Siria. Certo, mi sono piaciute meno le dittature (in genere, militari) che non sono riuscite a trasformarsi in democrazie, non solo per non cadere nel tribalismo senza monarchia, ma anche per essere finite sotto attacco di francesi, inglesi, israeliani, e statunitensi, che hanno fatto di tutto per abbatterle. Senza quel clima di terrore, imposto dalle guerre imperialiste dell'occidente e degli israeliani, la primavera araba avrebbe dato non solo i fiori delle rivoluzioni degli anni cinquanta, ma anche i frutti di un superamento rapido del loro feudalesimo. Con la guerra sono precipitati nel gorgo del fanatismo religioso, unico vero collante per resistere all'influenza culturale e militare, di un Occidente che non vuole demordere dall'idea, ormai anacronistica, di assoggettare i popoli dell'Africa e dell'Asia.
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Re: Ecco la strategia dell'Arabia Saudita
Su un giornale iraniano, leggiamo questa notizia:
Yemen: Londra, "aiutiamo Arabia Saudita in operazioni militari"
LONDRA (IRIB) - Il cancelliere britannico, Philip Hammond, ha confermato in una dichiarazione ufficiale rilasciata martedì, che il suo paese sta appoggiando il regime saudita nella sua offensiva contro lo Yemen.
Il Regno Unito dispone di una presenza militare in Arabia Saudita nella sua guerra scatenata contro lo Yemen. Inolte Hammond ha ammesso che le truppe britanniche stanno aiutando i sauditi nell’identificazione degli obiettivi militari per la campagna di bombardamenti sauditi nello Yemen e non hanno riscontrato violazioni “deliberate” del diritto umanitario. La scorsa settimana il giornale britannico "The Independent" ha rivelato che Londra ha autorizzato la vendita per oltre 8 milioni di dollari di armamenti all'Arabia Saudita da quando il primo ministro David Cameron aveva assunto l'incarico nel maggio del 2010. Dal 26 di Marzo, l'Arabia Saudita ha intrapreso una campagna militare contro lo Yemen senza l'avallo delle Nazioni Unite, ma con la luce verde degli Stati Uniti, per un tentativo di riportare al potere il fuggitivo ex presidente Abdu Rabu Mansur Hadi, un fedele alleato di Rijad. La campagna militare ha prodotto fino ad oggi un numero impressionante di vittime
http://italian.irib.ir/notizie/mondo/item/209218-
E così apprendiamo che in Europa, ognuno va alla guerra per conto suo, a cominciare dalla Gran Bretagna. E la Mogherini che ci sta a fare?
Questo è un bell'argomento per protestare con Junker, che resta silenzioso insieme ai suoi ministri, nel momento in cui l'Europa ha il più basso indice di gradimento da parte dei suoi cittadini.
Capisco che nessuno voglia perdere i suoi poteri, ma di questo passo la Confederazione europea rischia di disintegrarsi. Poi resta il fatto abominevole di aiutare un regime feudale a conquistare lo Yemen, sempre per trasformarlo in uno stato feudale. Londra, si vergogni. E non dimentichi che la guerra con la Germania, sarebbe scoppiata lo stesso anche senza il nazismo, proprio per le politiche imperialiste della Gran Bretagna che non erano da meno di quelle naziste. Essere democratici in Inghilterra e imperialisti in giro per il mondo, è una contraddizione da cui se ne escono solo i mentitori.
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Re: Ecco la strategia dell'Arabia Saudita
Il Corriere:
"La regina ha risposto con sofisticata ironia, pubblicando sul suo account un tweet con la vignetta del disegnatore giordano Osama Hajjaj, che ritrae Aylan adulto con il camice di un medico. «Avrebbe potuto diventare un dottore, un insegnante, un padre affettuoso...», ha scritto Rania, ringraziando il disegnatore per aver dato vita ai suoi pensieri. Una lezione davvero regale, che tanti bacchettoni di un estremismo laico che confonde la libertà con l’insulto e l’offesa, dovrebbero seguire."
http://www.corriere.it/esteri/16_gennaio_18/futuro-negato-da-dottore-piccolo-aylan-risposta-rania-44628ef0-bdb7-11e5-b5c4-6241fae93341.shtml
Chiacchiere interessate, caro Corriere della Sera, amico dei potenti, ed anche del Re giordano, come del Re saudita.
Rania è moglie di un re che è responsabile del conflitto siriano, quanto quello saudita.
Isis è partito anche dalla Giordania per aggredire la Siria, e vi è rientrato quando si è trovato sotto attacco sovietico.
Quei profughi scappano e muoiono proprio per la brutalità ed il fanatismo di chi ha trasformato un problema interno siriano in una aggressione internazionale alla Siria, fingendo, come fa Rania, le migliori intenzioni.
E' in queste occasioni che viene fuori l'anima nera del Corriere, sempre a disposizione di Lor Signori. Per mesi fidelizzano i loro sprovveduti lettori, facendo sentire il piacere della bella ed utile informazione edulcorata. Ma è solo un trucco per poter usare quel diabolico mezzo, in difesa dei loro interessi, quando il pericolo fosse imminente. Com'è ora, che si è scoperto il gioco di quei monarchi fanatici ed assassini, che utilizzano Isis per i loro scopi dinastici e tribali. E si incomincia a raccontare iniziando dalla bellissima principessa. Se fosse davvero così come la si rappresenta, lascerebbe suo marito e si ritirerebbe a vivere lontano da un mondo violento e medioevale. A meno che non avesse il coraggio di dare quattro schiaffoni a suo marito, tra i responsabili principali di quell'amara vicenda.
Anche l'Occidente, ha cavalcato ISIS per almeno 4 anni, proprio per gli stessi scopi dei re medio orientali. Tanto è vero che ne trascuravano l'esistenza, fino a quando il loro fanatismo li ha resi impresentabili. Proprio come Al Qaeda, addestrati dagli inglesi in Afganistan, che diventano cattivi quando abbattono le Due Torri.
E adesso che sono stati sconfitti dai bombardamenti di Putin, ecco che tutti cercano di prenderne le distanze.
Ma almeno questa volta vi abbiamo scoperti.
Tana
si diceva da piccoli!
"La regina ha risposto con sofisticata ironia, pubblicando sul suo account un tweet con la vignetta del disegnatore giordano Osama Hajjaj, che ritrae Aylan adulto con il camice di un medico. «Avrebbe potuto diventare un dottore, un insegnante, un padre affettuoso...», ha scritto Rania, ringraziando il disegnatore per aver dato vita ai suoi pensieri. Una lezione davvero regale, che tanti bacchettoni di un estremismo laico che confonde la libertà con l’insulto e l’offesa, dovrebbero seguire."
http://www.corriere.it/esteri/16_gennaio_18/futuro-negato-da-dottore-piccolo-aylan-risposta-rania-44628ef0-bdb7-11e5-b5c4-6241fae93341.shtml
Chiacchiere interessate, caro Corriere della Sera, amico dei potenti, ed anche del Re giordano, come del Re saudita.
Rania è moglie di un re che è responsabile del conflitto siriano, quanto quello saudita.
Isis è partito anche dalla Giordania per aggredire la Siria, e vi è rientrato quando si è trovato sotto attacco sovietico.
Quei profughi scappano e muoiono proprio per la brutalità ed il fanatismo di chi ha trasformato un problema interno siriano in una aggressione internazionale alla Siria, fingendo, come fa Rania, le migliori intenzioni.
E' in queste occasioni che viene fuori l'anima nera del Corriere, sempre a disposizione di Lor Signori. Per mesi fidelizzano i loro sprovveduti lettori, facendo sentire il piacere della bella ed utile informazione edulcorata. Ma è solo un trucco per poter usare quel diabolico mezzo, in difesa dei loro interessi, quando il pericolo fosse imminente. Com'è ora, che si è scoperto il gioco di quei monarchi fanatici ed assassini, che utilizzano Isis per i loro scopi dinastici e tribali. E si incomincia a raccontare iniziando dalla bellissima principessa. Se fosse davvero così come la si rappresenta, lascerebbe suo marito e si ritirerebbe a vivere lontano da un mondo violento e medioevale. A meno che non avesse il coraggio di dare quattro schiaffoni a suo marito, tra i responsabili principali di quell'amara vicenda.
Anche l'Occidente, ha cavalcato ISIS per almeno 4 anni, proprio per gli stessi scopi dei re medio orientali. Tanto è vero che ne trascuravano l'esistenza, fino a quando il loro fanatismo li ha resi impresentabili. Proprio come Al Qaeda, addestrati dagli inglesi in Afganistan, che diventano cattivi quando abbattono le Due Torri.
E adesso che sono stati sconfitti dai bombardamenti di Putin, ecco che tutti cercano di prenderne le distanze.
Ma almeno questa volta vi abbiamo scoperti.
Tana
si diceva da piccoli!
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Re: Ecco la strategia dell'Arabia Saudita
Se ce la fate, leggetevi questa traduzione (google) di un articolo di oggi sul NY Times. Il link è in fondo. Vi troverete tutte le ragioni di quel disastro che è stata ed è, la guerra in Siria, che ha prodotto milioni di esodati-rifugiati.
La traduzione lascia molto desiderare, ma vi garantisco che è abbastanza comprensibile.
il link:
http://www.nytimes.com/2016/01/24/world/middleeast/us-relies-heavily-on-saudi-money-to-support-syrian-rebels.html?_r=0
N.B.
Ho dovuto cancellare la traduzione, perché per qualche ragione, si rovinava....
L'articolo ve lo potete far tradurre voi stessi, direttamente, dal vostro browser...
La traduzione lascia molto desiderare, ma vi garantisco che è abbastanza comprensibile.
il link:
http://www.nytimes.com/2016/01/24/world/middleeast/us-relies-heavily-on-saudi-money-to-support-syrian-rebels.html?_r=0
N.B.
Ho dovuto cancellare la traduzione, perché per qualche ragione, si rovinava....
L'articolo ve lo potete far tradurre voi stessi, direttamente, dal vostro browser...
Ultima modifica di einrix il Dom 24 Gen 2016, 14:46 - modificato 1 volta.
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Re: Ecco la strategia dell'Arabia Saudita
Questo articolo è spaventoso, parlando dei mostri della guerra, con nome e cognome. Peccato che arrivi adesso, a babbo morto, e che non si sia più in tempo per cambiare quella politica disastrosa che ha seminato lutti e distruzioni in Africa, in Asia e nel Mediterraneo.
Anche noi stiamo pagando il prezzo di quella guerra fatta ricadere sulle nostre spalle, ed è ora che si spezzi quel nodo che ci lega a governi che fanno della guerra il loro scopo. Adesso che sappiamo dobbiamo scegliere da che parte stare, specie noi che abbiamo pagato un certo desiderio di libertà con anni di strategia della tensione, in alternativa al colpo di stato greco o cileno. Adesso basta. Dobbiamo emanciparci da quella sudditanza e dobbiamo farlo insieme all'Europa, almeno con tedeschi e francesi, e pazienza se gli inglesi resteranno con gli americani.
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Re: Ecco la strategia dell'Arabia Saudita
Il sommario di quell'articolo, per chi vuole informarsi velocemente:
- il presidente Obama ha segretamente autorizzato la CIA ad armare i ribelli siriani, nel 2013.
- Secondo l'accordo, i sauditi contribuiscono sia con le armi che con ingenti somme di denaro, e la CIA
prende l'iniziativa di formazione dei ribelli su AK-47 fucili d'assalto e missili-anti tank.
- Il supporto per i ribelli siriani è solo l'ultimo capitolo della relazione decennale tra i servizi di spionaggio di Arabia Saudita e degli Stati Uniti,
un'alleanza che ha resistito allo scandalo Iran-contra, al supporto per i mujahidin contro i sovietici in Afghanistan e alla guerra che si combatte per procura, in Africa.
- l'alleanza resiste, tenuta a galla da un mare di denaro saudita e per il reciproco interesse: vaste riserve di petrolio dell'Arabia Saudita e il ruolo di ancora spirituale del mondo musulmano sunnita, e nonostante vi siano gravi problemi di violazione dei diritti umani in Arabia.
- La Casa Bianca ha accettato il finanziamento occulto da Arabia Saudita - e dal Qatar, Giordania e Turchia - nel momento in cui Obama
ha spinto le nazioni del Golfo di assumere un ruolo di protezione e di guida, nella regione.
- Obama ha accettato di armare i ribelli nella primavera del 2013, per cercare di riprendere il controllo della regione, che da tempo gli era sfuggito. Il Qatar e sauditi mandavano armi in Siria da più di un anno. Il Qatar aveva addirittura contrabbandato missili a spalla FN-6 , di fabbricazione cinese.
- principe Bandar bin Sultan, all'epoca capo dell'intelligence, ha fatto acquistare, in Europa orientale, per i ribelli siriani, migliaia di AK-47 e milioni di munizioni . La CIA ha aiutato a organizzare gli acquisti di armi per i sauditi, tra cui un grande affare in Croazia nel 2012.
-Nell'estate del 2012, vi era una sensazione di ruota libera che aveva preso piede lungo il confine della Turchia con la Siria, per come le nazioni del golfo
incanalavano denaro e armi ai gruppi ribelli - anche alcuni funzionari americani hanno finito per avere legami con gruppi radicali come Al Qaeda.
- in questo periodo (2012) la CIA si teneva in disparte, e partecipava ad un programma (Sycamore) che consisteva nel portare aiuti ai ribelli, ma non le armi.
- alla fine del 2012, David H. Petraeus, direttore della CIA, tenne una conferenza per funzionari dei servizi segreti di varie nazioni del golfo, in una riunione presso il Mar Morto in Giordania. Egli li rimproverò per l'invio di armi in Siria senza coordinamento tra loro o con gli ufficiali della CIA in Giordania e in Turchia.
- per questa ragione, Obama autorizza la CIA ad armare e ad addestrare i ribelli, mentre i servizi dell'Arabia li hanno riforniti di soldi e missili anticarro TOW.
- Quando i rapporti tra i paesi coinvolti nel programma di formazione sono tesi, sono gli Stati Uniti che assumono la funzione di mediatore, come ad esempio, quando la Giordania lamenta di non essere stata pagata da sauditi ed americani, per i servizi resi.
- Fino ad un certo punto i sauditi hanno finanziato chiunque senza vincoli. Con le autorizzazioni di Obama, le aspettative cambiano. Mi pare di capire che non si possono più finanziare Al Qaeda e Stato Islamico. La CIA infatti, dirige i suoi sforzi verso combattenti che devono combattere contro Assad ed altri che devono combattere contro Al Qaeda e Stato Islamico.
- Questo nuovo indirizzo procura in certi ambienti sauditi, una certa irritazione, visto che gli analisti confermano come cittadini sauditi finanzino ancora gruppi terroristi.
- L'articolo da conto anche di altre attività di guerra e spionaggio sin dal 1970 (Safari Club). una coalizione di nazioni tra cui il Marocco, l'Egitto e la Francia - che compivano operazioni segrete in Africa, in un momento in cui il Congresso aveva tagliato i finanziamenti della CIA per reagire ad anni di abusi.
-Nel 1980, i sauditi hanno aiutato finanziare le operazioni della CIA in Angola, dove gli Stati Uniti hanno sostenuto ribelli contro il governo alleato dei sovietici.
- Altri soldi (sporchi) gli Stati Uniti li hanno ricevuti dall'Arabia, nell'84, per finanziare la guerra in Nicaragua, contro i guerriglieri, dopo lo scandalo Iran Contra, che tagliò i fondi del Congresso.
- il presidente Obama ha segretamente autorizzato la CIA ad armare i ribelli siriani, nel 2013.
- Secondo l'accordo, i sauditi contribuiscono sia con le armi che con ingenti somme di denaro, e la CIA
prende l'iniziativa di formazione dei ribelli su AK-47 fucili d'assalto e missili-anti tank.
- Il supporto per i ribelli siriani è solo l'ultimo capitolo della relazione decennale tra i servizi di spionaggio di Arabia Saudita e degli Stati Uniti,
un'alleanza che ha resistito allo scandalo Iran-contra, al supporto per i mujahidin contro i sovietici in Afghanistan e alla guerra che si combatte per procura, in Africa.
- l'alleanza resiste, tenuta a galla da un mare di denaro saudita e per il reciproco interesse: vaste riserve di petrolio dell'Arabia Saudita e il ruolo di ancora spirituale del mondo musulmano sunnita, e nonostante vi siano gravi problemi di violazione dei diritti umani in Arabia.
- La Casa Bianca ha accettato il finanziamento occulto da Arabia Saudita - e dal Qatar, Giordania e Turchia - nel momento in cui Obama
ha spinto le nazioni del Golfo di assumere un ruolo di protezione e di guida, nella regione.
- Obama ha accettato di armare i ribelli nella primavera del 2013, per cercare di riprendere il controllo della regione, che da tempo gli era sfuggito. Il Qatar e sauditi mandavano armi in Siria da più di un anno. Il Qatar aveva addirittura contrabbandato missili a spalla FN-6 , di fabbricazione cinese.
- principe Bandar bin Sultan, all'epoca capo dell'intelligence, ha fatto acquistare, in Europa orientale, per i ribelli siriani, migliaia di AK-47 e milioni di munizioni . La CIA ha aiutato a organizzare gli acquisti di armi per i sauditi, tra cui un grande affare in Croazia nel 2012.
-Nell'estate del 2012, vi era una sensazione di ruota libera che aveva preso piede lungo il confine della Turchia con la Siria, per come le nazioni del golfo
incanalavano denaro e armi ai gruppi ribelli - anche alcuni funzionari americani hanno finito per avere legami con gruppi radicali come Al Qaeda.
- in questo periodo (2012) la CIA si teneva in disparte, e partecipava ad un programma (Sycamore) che consisteva nel portare aiuti ai ribelli, ma non le armi.
- alla fine del 2012, David H. Petraeus, direttore della CIA, tenne una conferenza per funzionari dei servizi segreti di varie nazioni del golfo, in una riunione presso il Mar Morto in Giordania. Egli li rimproverò per l'invio di armi in Siria senza coordinamento tra loro o con gli ufficiali della CIA in Giordania e in Turchia.
- per questa ragione, Obama autorizza la CIA ad armare e ad addestrare i ribelli, mentre i servizi dell'Arabia li hanno riforniti di soldi e missili anticarro TOW.
- Quando i rapporti tra i paesi coinvolti nel programma di formazione sono tesi, sono gli Stati Uniti che assumono la funzione di mediatore, come ad esempio, quando la Giordania lamenta di non essere stata pagata da sauditi ed americani, per i servizi resi.
- Fino ad un certo punto i sauditi hanno finanziato chiunque senza vincoli. Con le autorizzazioni di Obama, le aspettative cambiano. Mi pare di capire che non si possono più finanziare Al Qaeda e Stato Islamico. La CIA infatti, dirige i suoi sforzi verso combattenti che devono combattere contro Assad ed altri che devono combattere contro Al Qaeda e Stato Islamico.
- Questo nuovo indirizzo procura in certi ambienti sauditi, una certa irritazione, visto che gli analisti confermano come cittadini sauditi finanzino ancora gruppi terroristi.
- L'articolo da conto anche di altre attività di guerra e spionaggio sin dal 1970 (Safari Club). una coalizione di nazioni tra cui il Marocco, l'Egitto e la Francia - che compivano operazioni segrete in Africa, in un momento in cui il Congresso aveva tagliato i finanziamenti della CIA per reagire ad anni di abusi.
-Nel 1980, i sauditi hanno aiutato finanziare le operazioni della CIA in Angola, dove gli Stati Uniti hanno sostenuto ribelli contro il governo alleato dei sovietici.
- Altri soldi (sporchi) gli Stati Uniti li hanno ricevuti dall'Arabia, nell'84, per finanziare la guerra in Nicaragua, contro i guerriglieri, dopo lo scandalo Iran Contra, che tagliò i fondi del Congresso.
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Re: Ecco la strategia dell'Arabia Saudita
Un'altra vittima eccellente dell'Arabia Saudita e degli integralisti che combattono per suo conto nello Yemen.
31/01/2016 21:12
Yemen, imam rapito e ucciso ad Aden
Il cadavere di un religioso salafita,
rapito dopo un discorso contro l'estre-
mismo islamico dell'Isis e di Al Qaeda,
è stato trovato sfigurato e con segni
di tortura ad Aden, in Yemen.
Da luglio Aden è in mano ai governativi
sunniti che hanno costretto al ritiro i
ribelli sciiti Houthi, ma la guerra ci-
vile continua. Il religioso ucciso è
Samahan Abdel-Aziz, conosciuto come
Sheikh Rawi. Per le autorità yemenite,
la zona del ritrovamento del corpo è in
gran parte in mano agli integralisti.
Caro Kerry, sono questi i tuoi alleati? Sei proprio in buona compagnia. Mi dispiace per un veterano della guerra del Vietnam, che pur avendo il potere di non far accadere certe cose, di fatto lo spreca.
E c'è anche la dimostrazione di come Riad produca integralisti, proprio per estendere il suo potere.
leggete qui:
Le forze governative hanno respinto i ribelli sciiti da Aden luglio scorso, ma sono stati in grado di ristabilire l'ordine lì da allora. Con le forze governative ora spingendo a nord verso la capitale in mano ai ribelli, Sanaa, il vuoto di Aden ha dato origine a società affiliate di gruppi estremisti come al-Qaeda e il gruppo Stato islamico, che hanno afferrato le terre ed esercitato il controllo in varie parti della città per mesi.
Lo scrive: AHMED AL-HAJ, ASSOCIATED PRESS
SANAA, Yemen - 31 gennaio, 2016, 01:40 ET
e qui c'è il link:
http://abcnews.go.com/International/wireStory/rights-group-yemen-rebels-blocking-aid-besieged-city-36624182
Più chiaro di così...
31/01/2016 21:12
Yemen, imam rapito e ucciso ad Aden
Il cadavere di un religioso salafita,
rapito dopo un discorso contro l'estre-
mismo islamico dell'Isis e di Al Qaeda,
è stato trovato sfigurato e con segni
di tortura ad Aden, in Yemen.
Da luglio Aden è in mano ai governativi
sunniti che hanno costretto al ritiro i
ribelli sciiti Houthi, ma la guerra ci-
vile continua. Il religioso ucciso è
Samahan Abdel-Aziz, conosciuto come
Sheikh Rawi. Per le autorità yemenite,
la zona del ritrovamento del corpo è in
gran parte in mano agli integralisti.
Caro Kerry, sono questi i tuoi alleati? Sei proprio in buona compagnia. Mi dispiace per un veterano della guerra del Vietnam, che pur avendo il potere di non far accadere certe cose, di fatto lo spreca.
E c'è anche la dimostrazione di come Riad produca integralisti, proprio per estendere il suo potere.
leggete qui:
Le forze governative hanno respinto i ribelli sciiti da Aden luglio scorso, ma sono stati in grado di ristabilire l'ordine lì da allora. Con le forze governative ora spingendo a nord verso la capitale in mano ai ribelli, Sanaa, il vuoto di Aden ha dato origine a società affiliate di gruppi estremisti come al-Qaeda e il gruppo Stato islamico, che hanno afferrato le terre ed esercitato il controllo in varie parti della città per mesi.
Lo scrive: AHMED AL-HAJ, ASSOCIATED PRESS
SANAA, Yemen - 31 gennaio, 2016, 01:40 ET
e qui c'è il link:
http://abcnews.go.com/International/wireStory/rights-group-yemen-rebels-blocking-aid-besieged-city-36624182
Più chiaro di così...
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Re: Ecco la strategia dell'Arabia Saudita
Gli va già bene che non lo brucino sul rogo, o che non gli facciano bere cicuta per empietà.
Questi sono degli autentici mostri della ragione. Come fanno gli Stati Uniti ad avere una particolare amicizia con questa gentaglia che vive ancora nel medio evo.
Come fanno gli inglesi ad addestrare alla guerriglia, combattenti che posseggano un tale fanatismo religioso.
Come fa l'Italia e l'Europa a mantenere buoni rapporti con questi regni della cultura dell'orrore. Nasser, Gheddafi, Assad, lo stesso Saddam, che erano quello che erano, rappresentavano un salto nella modernità, rispetto a questi fanatici religiosi e schiavisti delle idee. Ed è per questo loro desiderio di modernità, di laicità che sono stati aggrediti e distrutti dalla Francia, dall'Inghilterra, dagli Stati Uniti, con la complicità di Turchi e sauditi. E con la scusa di difendere una colonia europea, Israele, fatta di fanatici religiosi e razzisti, proprio come loro, o per frenarne l'impeto proprio quando l'Algeria si ribellava alla Fancia.
Ignoranti, ignoranti, ignoranti!
Vergogna, vergogna, vergogna!
28/02/2016 08:11
Arabia, carcere e frustate a un ateo
Dieci anni di prigione e duemila fru-
state: è la condanna inflitta da un
tribunale saudita a un 28enne reo di
aver manifestato il proprio ateismo su
Twitter.
La polizia religiosa, che monitora i
social network, ha trovato oltre 600
tweet in cui l'uomo negava l'esistenza
di Dio, ridicolizzava i versetti del
Corano e accusava i profeti di alimen-
tare le ostilità con i loro insegnamen-
ti, riferisce il sito di Al Watan. Il
28enne ha confermato di essere un ateo
e ha rifiutato di pentirsi.
Voglio il nome di quel giovane e lo facciamo Santo, Santo, Santo della ragione e della libertà di pensiero. Si devono organizzare delle manifestazioni contro l'Arabia Saudita, accusandola dei crimini che commette, e senza dargli tregua.
Obama, sveglia!
Camerun e Holland, continuate a dormire, che da svegli fate ancora più danni.
Francesco, di qualche cosa tu a Salman il crudele.
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Re: Ecco la strategia dell'Arabia Saudita
Caro Hollande, come socialista vali poco!
0/03/2016 18:30
Sophie Marceau rifiuta Legion d'Onore
Gesto di protesta dell'attrice francese
Sophie Marceau che ha rifiutato la più
alta onorificenza francese: la Legion
d'Onore, che il presidente Hollande
avrebbe dovuto consegnarle. Per prote-
sta contro lo stesso riconoscimento da-
to al principe ereditario saudita, Mo-
hammed ben Nayef, Marceau ha rifiutato
il titolo.
Su Twitter, Marceau scrive: "Legion
d'Onore e decapitazioni. Ecco perché
l'ho rifiutata". E si è così unita a
un'ondata di indignazione che ha visto
in prima linea attori e intellettuali.
Anche Renzi dovrebbe evitare certe brutte compagnie!
0/03/2016 18:30
Sophie Marceau rifiuta Legion d'Onore
Gesto di protesta dell'attrice francese
Sophie Marceau che ha rifiutato la più
alta onorificenza francese: la Legion
d'Onore, che il presidente Hollande
avrebbe dovuto consegnarle. Per prote-
sta contro lo stesso riconoscimento da-
to al principe ereditario saudita, Mo-
hammed ben Nayef, Marceau ha rifiutato
il titolo.
Su Twitter, Marceau scrive: "Legion
d'Onore e decapitazioni. Ecco perché
l'ho rifiutata". E si è così unita a
un'ondata di indignazione che ha visto
in prima linea attori e intellettuali.
Anche Renzi dovrebbe evitare certe brutte compagnie!
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Re: Ecco la strategia dell'Arabia Saudita
La guerra nello Yemen non finirà mai se continueremo a dare bombe ai sauditi.
15/03/2016 22:21
Raid sauditi nello Yemen, 65 morti
Almeno 65 persone sono rimaste uccise
in due raid lanciati da caccia sauditi
su un mercato affollato nel nordest
dello Yemen. Altre 55 persone sono ri-
maste ferite. Lo riferisce l'agenzia di
stato Saba, controllata dai ribelli
Houthi.
La tv degli Houthi, al-Masirah, ha
tramesso immagini di cadaveri carboniz-
zati vicino a sacchi di farina e rotta-
mi. Testimoni hanno riferito che nei
raid sono rimasti danneggiati anche
abitazioni, ristoranti e auto.
Che il Parlamento italiano sia più attento la prossima volta che valuterà la fornitura di bombe prodotte a Cagliari da una ditta tedesca, all'Arabia Saudita. Per dare lavoro ai nostri operai non possiamo armare l'Arabia Saudita che fa le guerre ai suoi vicini.
15/03/2016 22:21
Raid sauditi nello Yemen, 65 morti
Almeno 65 persone sono rimaste uccise
in due raid lanciati da caccia sauditi
su un mercato affollato nel nordest
dello Yemen. Altre 55 persone sono ri-
maste ferite. Lo riferisce l'agenzia di
stato Saba, controllata dai ribelli
Houthi.
La tv degli Houthi, al-Masirah, ha
tramesso immagini di cadaveri carboniz-
zati vicino a sacchi di farina e rotta-
mi. Testimoni hanno riferito che nei
raid sono rimasti danneggiati anche
abitazioni, ristoranti e auto.
Che il Parlamento italiano sia più attento la prossima volta che valuterà la fornitura di bombe prodotte a Cagliari da una ditta tedesca, all'Arabia Saudita. Per dare lavoro ai nostri operai non possiamo armare l'Arabia Saudita che fa le guerre ai suoi vicini.
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Re: Ecco la strategia dell'Arabia Saudita
A seguirle, le notizie che vengono dall'Arabia, sono sempre più brutte:
È sparito un altro principe saudita
Nell'ultimo anno tre membri della famiglia reale che chiedevano riforme e cambiamenti sono scomparsi durante viaggi d'affari, l'ultimo poche settimane fa
leggetevi questo articolo:
http://www.ilpost.it/2016/03/30/principi-sauditi/
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Re: Ecco la strategia dell'Arabia Saudita
18/06/2016 05:20
11/9,Fbi:caso aperto.Dubbi ruolo saudia
05.20
11/9,Fbi:caso aperto.Dubbi ruolo saudia
Gli attacchi dell'11 settembre restano
un caso aperto per l'Fbi. Ma il ruolo
che l'Arabia Saudita potrebbe aver avu-
to continua a creare polemiche. Il "mi-
stero" è intorno a Fahad al Thumairy,
funzionario del consolato arabo a Los
Angeles e imam di una mosche visitata
da due dei dirottatori.
Thumairy -riporta il NYT è stato inter-
rogato 2 volte dagli investigatori ame-
ricani,convinti che determinando un suo
legame con gli attacchi potevano com-
piere un passo in avanti nel provare la
complicità del governo saudita.
Di sicuro, tra i principi di Riad c'è quello o quelli che finanziavano Al Qaeda contro gli Stati Uniti, mentre tutto il governo la finanziava per le imprese dei volontari in Afganistan e altrove, anche a supporto degli stati Uniti. Da Regan in poi, e fino alla distruzione delle Torri Gemelle, quella è stata la politica degli USA, che è cambiata proprio di fronte all'evidenza di un terrorismo islamico che comunque stava all'interno di una politica egemonica di Riad, anche se di fatto, finiva per ostacolarla. I Russi in Siria, hanno vendicato la sconfitta che subirono in Afganistan, proprio ad opera dei fondamentalisti che erano fratelli maggiori e cugini di questi di ISIS. Come dire, anche la Storia ha la sua memoria e se è caduto il comunismo, la Russia è sempre una nazione potente che prima o poi sistema le sue partite di giro.
11/9,Fbi:caso aperto.Dubbi ruolo saudia
05.20
11/9,Fbi:caso aperto.Dubbi ruolo saudia
Gli attacchi dell'11 settembre restano
un caso aperto per l'Fbi. Ma il ruolo
che l'Arabia Saudita potrebbe aver avu-
to continua a creare polemiche. Il "mi-
stero" è intorno a Fahad al Thumairy,
funzionario del consolato arabo a Los
Angeles e imam di una mosche visitata
da due dei dirottatori.
Thumairy -riporta il NYT è stato inter-
rogato 2 volte dagli investigatori ame-
ricani,convinti che determinando un suo
legame con gli attacchi potevano com-
piere un passo in avanti nel provare la
complicità del governo saudita.
Di sicuro, tra i principi di Riad c'è quello o quelli che finanziavano Al Qaeda contro gli Stati Uniti, mentre tutto il governo la finanziava per le imprese dei volontari in Afganistan e altrove, anche a supporto degli stati Uniti. Da Regan in poi, e fino alla distruzione delle Torri Gemelle, quella è stata la politica degli USA, che è cambiata proprio di fronte all'evidenza di un terrorismo islamico che comunque stava all'interno di una politica egemonica di Riad, anche se di fatto, finiva per ostacolarla. I Russi in Siria, hanno vendicato la sconfitta che subirono in Afganistan, proprio ad opera dei fondamentalisti che erano fratelli maggiori e cugini di questi di ISIS. Come dire, anche la Storia ha la sua memoria e se è caduto il comunismo, la Russia è sempre una nazione potente che prima o poi sistema le sue partite di giro.
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