Viva Grillo

io non ho una grande stima di Bersani, nemmeno come ministro, ma credo che farne un capro espiatorio degli errori di un intero gruppo dirigente e delle mai risolte contraddizioni del pd sia - oltre che ingeneroso nei confronti della persona - l'ennesimo cedimento al berlusconismo dell'uomo solo al comando.
Quando si fanno errori di tale portata e un partito si decompone in otto pezzi, prendersela col segretario pro tempore è il miglior modo per continuare a fare errori.

Bessarione13 ha scritto:io non ho una grande stima di Bersani, nemmeno come ministro, ma credo che farne un capro espiatorio degli errori di un intero gruppo dirigente e delle mai risolte contraddizioni del pd sia - oltre che ingeneroso nei confronti della persona - l'ennesimo cedimento al berlusconismo dell'uomo solo al comando.
Quando si fanno errori di tale portata e un partito si decompone in otto pezzi, prendersela col segretario pro tempore è il miglior modo per continuare a fare errori.

Bersani è stato il miglior presidente della Regione Emilia Romagna e il miglior ministro del governo Prodi. E' una persona seria e intelligente e non ha nemmeno un osso di scheletro nell'armadio: un galantuomo, con una sola parola. Purtroppo limitato come caratura da leader.
Ripeto, e vedrai che si saprà: la scelta di un candidato gradito a Berlusconi è di NAPOLITANO che voleva, aimè, un governo di larghe intese PD-PDL. Grazie a Dio il popolo e i dirigenti del PD hanno fatto saltare il progetto. Ma i colpevoli sono Napolitano e la parte del PD (Letta in testa) ex margherita.

bersani è una brava persona per quello che se ne sa
che sia stato il miglior ministro del governo Prodi è possibile, vista la qualità di quel governo
che le sue proposte - da ministro e da segretario del pd - non siano state all'altezza dei bisogni mi sembra evidente
sono anche io convinto - e mi pare di averlo anche scritto qui sul forum - che Napolitano abbia le sue responsabilità nella scelta del "PdR condiviso", ma quello che ho detto sopra vale anche per lui: non se ne può fare un capro espiatorio.
I problemi della sinistra sono molto più antichi e profondi e fin quando non si deciderà ad affrontarli, rifuggiandosi invece nel politicismo, non potrà che continuare a vivacchiare tra un errore e l'altro.

Quando si è visto che Bersani, dopo la seconda votazione ha detto: adesso si cambia, si è capito meglio il gioco di Bersani. Poteva dire: andate tutti a quel paese, per avere votato contro il candidato di bandiera. Invece, come se avesse scampato un pericolo, grazie alle intemperanze dei renziani e dei rodotàliani, con quel "adesso si cambia" ha mostrato il suo vero intendimento: proteggere il suo vero candidato da una sicura bocciatura: Prodi.

Anche puntare su Rodotà con tre scrutini e maggioranza dei due terzi, non aveva senso, perché PD e M5S non fa i due terzi. La candidatura di Marini poteva essere solo sacrificale, sull'altare della massima condivisione chiesta dalla Costituzione, e forse anche da Napolitano, come dice Cireno. Semmai Rodotà poteva essere il candidato da maggioranza semplice, con il voto del M5S e del PD con l'assicurazione di un governo di legislatura: cosa che di fatto non c'è nelle dichiarazioni del M5S. A questo punto la candidatura di Prodi viene naturale, specie se è richiesta anche dai quei renziani che si sono impuntati per Marini.

Ecco, adesso se il centro sinistra riuscisse nell'intento di far eleggere Prodi al quarto scrutinio, avrebbe compiuto un capolavoro, alla faccia di tutti quelli che hanno bistrattato il buon Bersani, anche se votando per Turigliatto e Ingroia, hanno davvero fatto correre al paese, il rischio che ci fosse ora una maggioranza in grado di eleggere il pluri inquisito Berlusconi o il suo fido amico Letta.

Visto che da adesso in poi si gioca a carte scoperte, Bersani chiedendo di votare Prodi anche nella terza votazione, lo fa perché vuole vederci davvero chiaro nelle file del Centro Sinistra e del PD: insomma fa una prova generale della quarta votazione.

Stiamo a vedere se queste congetture troveranno la loro dimostrazione entro questa sera.