La pittura oggi

Con Photoshop ho fatto un disegno di base, l'ho filtrato con Plastic Wrap, l'ho passato nel programma di simmetrie, ed infine ho composto questa striscia di pura fantasia. Ci potrebbero essere anche degli ex ragazzi amanti di robot giapponesi che vorrebbero avere in camera loro un poster lungo un metro e mezzo, come questo. Ciao a tutti.

Al mare ho fatto molte foto di detriti portati dalle onde, e dopo averle passate al setaccio delle mie simmetrie, ne ho tirate fuori tredici che a mio avviso sono semplicemente belle. Ve ne mostro qualcuna:

Oppure questa:

o quest'altra:

Solo se si pensa da cosa vengono fuori queste immagini, allora si può comprendere come le simmetrie riescano a ridare forma ordinata a ciò che è già polvere dell'universo.

Dopo aver interpretato liberamente il Palazzo Medolago-Albani, nei pressi di Porta San Giacomo, a Bergamo, disegnando con il computer, ho fatto delle quadrisimmetrie che ho montato su di una striscia.

E la Striscia

Alla ricerca di una forma espressiva che possegga un miglior equilibrio, oggi sono pervenuto a questa astrazione. Non si può dire che sia uguale alle altre, e ciò dimostra come taluni caratteri si formino affinando l'esperienza pittorica. Non importa se ciò viene fatto con un mouse e computer piùttosto che con pennelli e tela, in fondo ciò che davvero conta è ciò che si comunica con la figura, non importa se astratta.

Ma non sempre l'affinamento porta sequenzialmente al miglioramento. Quest'altro, ad esempio, mi piace meno.

Oggi ho lavorato moltissimo e mi sono preparato uno studio per un quadro invernale, approfittando del fatto che seppure manchi la neve, nel mio giardino alcune piante sono già completamente spoglie. Il ritorno al figurato mi è sempre necessario quasi per fare il punto sulla realtà, prima di riabbandonarmi ai sensi.
 
Adesso si tratta di capire se farò un acquerello, oppure una tempera su tela o un olio su tela. Per ora non ho voglia di riprendere in mano i pennelli, domani si vedrà.
 

Anche oggi ho fatto qualche cosa. Se mai dipingerò montagne, potrei dipingere quelle valli e vette in successione che ho visto dal monte Zovo, nelle dolomiti del bellunese, e che ho rappresentato in questo disegno digitale.
Sto migliorando con la tavola Waicom e relativa penna. E' quasi più difficile che usare il pennello, ma è più facile scegliere e stendere i colori.

Il disegno di oggi era un po più complesso. Non mi do un voto molto alto. Ho trovato facile fare i sassolini della strada e difficile fare l'erba. Ad ogni modo, a furia di fare, qualche cosa si impara.

Con gli astratti oggi non ho fatto tanti progressi, ma un certo consolidamento per certe forme, c'è, sempre alla ricerca di un difficile equilibrio.

Mentre la striscia con le otto simmetrie, mi piace di più.
E' quasi sempre così: se non mi piace l'immagine di partenza, mi piacciono le sue simmetrie, e vice versa.
 

In questi giorni sto studiando Illustrator e ne avrò per parecchio prima di fare qualche cosa di decente.
Scartabellando tra le vecchie cose, ho trovato un disegno che riprendeva una mia vecchia foto scattata quando facevo il servizio militare a Messina. Quel giorno ero di servizio sull'estrema punta della Calabria, di guardia ad un passaggio a livello, per uno sciopero di ferrovieri. Nella pausa, sulla spiaggia ho visto una famigliola che lanciava sassi per farli saltellare sull'acqua. Ho scattato una foto memorabile.

Il disegno

Un sito interessante
http://www.repubblica.it/esteri/2010/11/08/foto/galleria_d_arte_segreta-8873300/1/

Studio per una natura morta.
 
Mi è venuto voglia di dipingere una natura morta, ma non sapendo come farla, ho incominciato a cercare gli oggetti per casa.
Ho fatto lo sfondo ad olio (tela 28x35), e la lampada rossa. Poi ho fotografato l'abbozzo di quadro ed in Photoshop gli ho sistemato, nei diversi layer gli altri oggetti, disponendoli cercando di dare equilibrio al tutto.
 
Adesso mi pare che il quadro così possa andare bene. Settimana prossima (forse) incomincerò a lavorare sulla tela.
 
Oviamente, con gli stessi oggetti e con diversi sfondi si possono fare altre nature morte.
 
Per ora sono arrivato qui:

Se come collezione di pezzi e centraggio della scena, mi può anche piacere, trovo questo progetto di natura morta, nell'insieme, troppo scuro e definito, mentre preferirei costruire qualche cosa di più etereo, con colori più soft.
Così ho cercato diverse interpretazioni coloristiche dello stesso soggetto, utilizzando i filtri che mi sono costruito qualche anno fa. Adesso ve ne mostro progressivamente gli effetti.

Col primo filtraggio, ho voluto semplicemente fare un negativo, per far diventare bianche quei solidi di rivoluzione che vorrebbero essere delle piccole anfore a bottiglia.
Prima però ho trasformato l'immagine di base con un filtro che ho chiamato acquerello, anche se non è proprio quella l'azione di trasformazione che compie.

E poi, finalmente, per vedere che effetto fanno quelle bottiglie nere stilizzate, ho filtrato tutto con un filtro che inverte i colori.

Anche cambiando i parametri dell'acquerello, si ottiene una immagine più morbida-tenue, almeno come colore.

E ripetendo l'inversione si perviene ad un bozzetto più eroso
 


Errata corrige: ho invertito le due immagini negative

Infine, come indagine, ho anche visto cosa succede se si vuole rendere graficamente a inchiostro, con questo filtro che sotto un certo valore di colore fa il nero e sopra quello stesso valore, fa il bianco dell'immagine.

Giunto a questo punto vorrei prendere uno ad uno quegli oggetti, anche filtrati singolarmente, con gli stessi parametri che ho sperimentato nell'assieme, per costruire una immagine complessiva, che ad esempio nella tazza mantenga un bianco col giusto dettaglio, che conservi un melograno con il suo bel rosso, e magari trasformi in bianco le bottigliette stilizzate,..eccetera. Ci lavorerò nei prossimi giorni e poi vi farò vedere.
Questa descrizione del modo che sto mettendo in campo per cercare di trovare un soggetto piacevole da dipingere, può essere utile per capire quante siano le strade che si possono percorrere per arrivare ad un qualche risultato. E come i frammenti di queste strade siano nati separatamente nel tempo con la pittura, l'informatica, la fotografia e come cerchino in tutti i modi di mettersi assieme per pervenire ad una qualche forma di espressione che possegga un qualche valore in se.

Buona giornata a tutti.

Ed eccoci arrivati ad una soluzione che si avvicina a quello che pensavo dovessi fare, anche se ancora c'è troppo colore. Vorrei qualche cosa di più tenue.
Per ora accontentiamoci di questo risultato e fermiamoci a riflettere, prima di fare altre prove.

Questa mattina sono stato in negozio a comperare i pigmenti per fare i colori. Domani passerò a ritirare il materiale, ma nel frattempo ho voluto ridurre gli oggetti scena per vedere se il quadro "funziona meglio".
E così è venuta fuori l'immagine che segue. Con un programma digitale lo si fa abbastanza facilmente, spegnendo il layer delle parti che si vogliono togliere, e poi spostando, negli altri layer, gli oggetti che devono essere riposizionati.
Voi che dite, è meglio l'uno o l'altro, o sono brutti tutti e due?

ed ecco la versione olio su tela 28x35

Devo dire che tutto sommato preferisco ancora le nature morte che facevo trenta anni fa..., come questa.
Ma almeno ho ripreso a dipingere.
 

E da quello che si vede, non sono neppure portato a quei colori sfumati e tenui di Morandi. Escono proprio dalla mia sensibilità.

Qui c'è un altro esempio di Morandi. Tra i reperti del suo laboratorio, vi erano anche delle scatole di cartone. Lui le utilizzava, come in questo quadro per avere una idea dei volumi, e talvolta anche come oggetti da rappresentare.
 

Nel 19 Morandi dipingeva così, e c'erano tutte le basi - che in seguito verranno semplificate - della sua iconografia.