Riuscirà mr Renzi....
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Re: Riuscirà mr Renzi....
Qui potete trovare alcune statistiche sugli occupati in Europa per fasce di età.
L'Italia è messa male quasi ovunque. Ciò che significa che siamo sotto stress, dato che con 22 milioni di occupati dobbiamo dare da mangiare a 60 milioni di abitanti, garantendogli il welfare, le infrastrutture fisiche e quelle sociali che di solito eroga lo stato: giustizia, ordine pubblico, difesa.
Ne lavorassero 34 di milioni, potremmo migliorare la sanità, la scuola, le pensioni, e si potrebbero pagare anche meno tasse.
Il nocciolo del problema è tutto li, e senza lavoro non se ne esce.
Renzi lo dovrebbe ripetere che le riforme aggiornano lo stato, e che questo può migliorare le condizioni dello sviluppo, ma senza investimenti ed imprenditori ci saranno ancora troppi milioni di persone con le braccia conserte ad aspettare che qualcuno gli dia un lavoro, e le tasse non diminuiranno senza tagliare scuola, sanità e pensioni.
Vorrei che questo fosse chiaro, per evitare che chi crede ai miracoli, poi venga deluso.
Della serie: uomo avvisato, mezzo salvato.
L'Italia è messa male quasi ovunque. Ciò che significa che siamo sotto stress, dato che con 22 milioni di occupati dobbiamo dare da mangiare a 60 milioni di abitanti, garantendogli il welfare, le infrastrutture fisiche e quelle sociali che di solito eroga lo stato: giustizia, ordine pubblico, difesa.
Ne lavorassero 34 di milioni, potremmo migliorare la sanità, la scuola, le pensioni, e si potrebbero pagare anche meno tasse.
Il nocciolo del problema è tutto li, e senza lavoro non se ne esce.
Renzi lo dovrebbe ripetere che le riforme aggiornano lo stato, e che questo può migliorare le condizioni dello sviluppo, ma senza investimenti ed imprenditori ci saranno ancora troppi milioni di persone con le braccia conserte ad aspettare che qualcuno gli dia un lavoro, e le tasse non diminuiranno senza tagliare scuola, sanità e pensioni.
Vorrei che questo fosse chiaro, per evitare che chi crede ai miracoli, poi venga deluso.
Della serie: uomo avvisato, mezzo salvato.
einrix- Messaggi : 10607
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Re: Riuscirà mr Renzi....
In sintesi, per essere in media con l'Europa i nostri 22 milioni di occupati dovrebbero essere 24 milioni e ottocento mila. Per avere le stesse percentuali di occupati della Germania, sempre nella fasci dei 15-64 anni, dovremmo avere 28 milioni di occupati.
Con sei milioni in più che lavorano e che pagano le tasse, saremmo quel paese che vorremmo essere, ma se non ci diamo una mossa e mandiamo avanti solo Renzi con le sue riforme, perché a noi scappa da ridere, allora resteremo come siamo adesso: una nazione sulla via del declino. Renzi ha solo detto che riforma la politica e lo stato, ma a lavorare ci dobbiamo pensare noi.
Con sei milioni in più che lavorano e che pagano le tasse, saremmo quel paese che vorremmo essere, ma se non ci diamo una mossa e mandiamo avanti solo Renzi con le sue riforme, perché a noi scappa da ridere, allora resteremo come siamo adesso: una nazione sulla via del declino. Renzi ha solo detto che riforma la politica e lo stato, ma a lavorare ci dobbiamo pensare noi.
einrix- Messaggi : 10607
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Re: Riuscirà mr Renzi....
http://tv.ilfattoquotidiano.it/2014/09/02/festa-unita-massimo-dalema-renzi-si-sforza-ma-per-ora-risultati-insoddisfacenti/294823/
Da ascoltare per intero. ed è pure stato molto buono.
Da ascoltare per intero. ed è pure stato molto buono.
Rossoverde- Messaggi : 1008
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Re: Riuscirà mr Renzi....
Ho ascoltato per intero. La cosa più giusta che ha detto sul doppio incarico di Renzi:
- il consenso cresce, ma è fluttuante. I partiti sono una comunità di persone che durano nel tempo.
la punzecchiatura:
- il governo fa sforzi, ma i risultati non sono soddisfacenti.
D'Alema è stato messo fuori dagli incarichi di partito, anche se lui ha un suo prestigio personale che gli permette di vivere la vita politica europea ad alto livello. Cerca di non farsi dimenticare, ed è sempre seduto in panchina, come Bersani e tanti altri.
Il governo Renzi opera molto bene ed ottiene buoni risultati, nel senso che muove leggi e Parlamento, senza cadere nelle solite trappole dello stallo o dello scacco al re. Ma poiché le riforme dello stato sono solo una piccola parte di ciò che ci serve, e l'altra la devono fare gli imprenditori e i lavoratori, avrà successo solo se riuscirà a [far] mettere in moto l'economia.
Tre milioni di disoccupati in meno e tre milioni di occupati in più non si fanno per azione del governo, ma solo se si incomincia ad investire pesantemente. E anche se gli imprenditori incominciassero adesso, ci vorrebbero da cinque a dieci anni per mettere al lavoro quella massa di gente. Quindi Renzi fallirà per definizione, perché sarà facilissimo dargli addosso per colpe non sue, specie se saranno imprenditori e lavoratori ad accusarlo di avere fatto poco e male. Ma la verità è un'altra. E' sempre stata un'altra, e l'ho tratteggiata nei miei interventi precedenti.
In aggiunta dico che se il governo potesse investire direttamente i soldi che ricava dalla dismissione di pacchetti azionari delle industrie di stato, in nuove attività manifatturiere, farebbe molto meglio che finanziare con quei soldi gli sgravi fiscali, che se non c'è ripresa, si perdono anche loro in men che non si dica. Insomma, farei un ministro per una [IRI 2.0] nei settori strategici. Ed almeno li il governo costruirebbe nuovi posti di lavoro veri, senza restare in balia del caso, com'è adesso.
D'Alema, avendo governato, ha mostrato già abbondantemente di non essere una cima come Presidente del Consiglio. Per non dire della Guerra alla Serbia, che me lo ha fatto cancellare definitivamente dalla lista dei personaggi che meritino di essere ricordati per il loro contributo allo sviluppo della pace e di questo paese.
- il consenso cresce, ma è fluttuante. I partiti sono una comunità di persone che durano nel tempo.
la punzecchiatura:
- il governo fa sforzi, ma i risultati non sono soddisfacenti.
D'Alema è stato messo fuori dagli incarichi di partito, anche se lui ha un suo prestigio personale che gli permette di vivere la vita politica europea ad alto livello. Cerca di non farsi dimenticare, ed è sempre seduto in panchina, come Bersani e tanti altri.
Il governo Renzi opera molto bene ed ottiene buoni risultati, nel senso che muove leggi e Parlamento, senza cadere nelle solite trappole dello stallo o dello scacco al re. Ma poiché le riforme dello stato sono solo una piccola parte di ciò che ci serve, e l'altra la devono fare gli imprenditori e i lavoratori, avrà successo solo se riuscirà a [far] mettere in moto l'economia.
Tre milioni di disoccupati in meno e tre milioni di occupati in più non si fanno per azione del governo, ma solo se si incomincia ad investire pesantemente. E anche se gli imprenditori incominciassero adesso, ci vorrebbero da cinque a dieci anni per mettere al lavoro quella massa di gente. Quindi Renzi fallirà per definizione, perché sarà facilissimo dargli addosso per colpe non sue, specie se saranno imprenditori e lavoratori ad accusarlo di avere fatto poco e male. Ma la verità è un'altra. E' sempre stata un'altra, e l'ho tratteggiata nei miei interventi precedenti.
In aggiunta dico che se il governo potesse investire direttamente i soldi che ricava dalla dismissione di pacchetti azionari delle industrie di stato, in nuove attività manifatturiere, farebbe molto meglio che finanziare con quei soldi gli sgravi fiscali, che se non c'è ripresa, si perdono anche loro in men che non si dica. Insomma, farei un ministro per una [IRI 2.0] nei settori strategici. Ed almeno li il governo costruirebbe nuovi posti di lavoro veri, senza restare in balia del caso, com'è adesso.
D'Alema, avendo governato, ha mostrato già abbondantemente di non essere una cima come Presidente del Consiglio. Per non dire della Guerra alla Serbia, che me lo ha fatto cancellare definitivamente dalla lista dei personaggi che meritino di essere ricordati per il loro contributo allo sviluppo della pace e di questo paese.
einrix- Messaggi : 10607
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Re: Riuscirà mr Renzi....
Siete in mano ad un parolaio meglio di Berlusconi e non te ne accorgi? Pure la Pinotti con i medici in India siete riusciti a mandare, a parte voli di stato per rientri di un giornalista morto all'estero...non c'è che dire spettacolo puro, ma del resto quello è l'uomo ,non è che ci si possa aspettare altro.einrix ha scritto:Ho ascoltato per intero. La cosa più giusta che ha detto sul doppio incarico di Renzi:
- il consenso cresce, ma è fluttuante. I partiti sono una comunità di persone che durano nel tempo.
la punzecchiatura:
- il governo fa sforzi, ma i risultati non sono soddisfacenti.
D'Alema è stato messo fuori dagli incarichi di partito, anche se lui ha un suo prestigio personale che gli permette di vivere la vita politica europea ad alto livello. Cerca di non farsi dimenticare, ed è sempre seduto in panchina, come Bersani e tanti altri.
Il governo Renzi opera molto bene ed ottiene buoni risultati, nel senso che muove leggi e Parlamento, senza cadere nelle solite trappole dello stallo o dello scacco al re. Ma poiché le riforme dello stato sono solo una piccola parte di ciò che ci serve, e l'altra la devono fare gli imprenditori e i lavoratori, avrà successo solo se riuscirà a [far] mettere in moto l'economia.
Tre milioni di disoccupati in meno e tre milioni di occupati in più non si fanno per azione del governo, ma solo se si incomincia ad investire pesantemente. E anche se gli imprenditori incominciassero adesso, ci vorrebbero da cinque a dieci anni per mettere al lavoro quella massa di gente. Quindi Renzi fallirà per definizione, perché sarà facilissimo dargli addosso per colpe non sue, specie se saranno imprenditori e lavoratori ad accusarlo di avere fatto poco e male. Ma la verità è un'altra. E' sempre stata un'altra, e l'ho tratteggiata nei miei interventi precedenti.
In aggiunta dico che se il governo potesse investire direttamente i soldi che ricava dalla dismissione di pacchetti azionari delle industrie di stato, in nuove attività manifatturiere, farebbe molto meglio che finanziare con quei soldi gli sgravi fiscali, che se non c'è ripresa, si perdono anche loro in men che non si dica. Insomma, farei un ministro per una [IRI 2.0] nei settori strategici. Ed almeno li il governo costruirebbe nuovi posti di lavoro veri, senza restare in balia del caso, com'è adesso.
D'Alema, avendo governato, ha mostrato già abbondantemente di non essere una cima come Presidente del Consiglio. Per non dire della Guerra alla Serbia, che me lo ha fatto cancellare definitivamente dalla lista dei personaggi che meritino di essere ricordati per il loro contributo allo sviluppo della pace e di questo paese.
Rossoverde- Messaggi : 1008
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Re: Riuscirà mr Renzi....
http://tv.ilfattoquotidiano.it/2014/09/05/pd-serracchiani-vs-bersani-e-dalema-al-servizio-del-partito-anche-senza-poltrona/295298/
Come ,anzi meglio, nella sostanza del vendere fumo, di Renzi e Berlusconi messi insieme, che Renzi stia attento.
Come ,anzi meglio, nella sostanza del vendere fumo, di Renzi e Berlusconi messi insieme, che Renzi stia attento.
Rossoverde- Messaggi : 1008
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Re: Riuscirà mr Renzi....
Se fosse stato per me, c'era Bersani al suo posto. Ma sembra che siano quelli come Renzi a piacere, e io non posso farci nulla. Ad ogni modo sulla crisi Ucraina, si sta comportando bene, e fa bene pure a lasciare che a Cernobbio ci vadano Brunetta e Casaleggio. Ha mandato anche qualche ministro, ma da quel covo di banchieri e finanzieri massoni se si sta alla larga non è male. Idem per la tribuna di Comunione e Liberazione. E' un tipo strano, parla, ma agisce in un paese in cui la gente vuole che lui prometta, e quando cerca di mantenere, si mette di traverso. Mi è anche piaciuto quando alle forze dell'ordine ha detto di non essere ricattabile. Non è da tutti, tirare diritto. Viste le alternative di Berlusconi e Grillo, per ora mi tengo Renzi e spero che non lo rompano in fretta.
A D'Alema cercano di strappargli qualche sassolino, e lui se li tira fuori. Bersani ha fatto un ragionamento che non fa una piega, e lo condivido in tempi normali. Devo dire che con una maggioranza come quella del senato ed un governo di coalizione, chi tiene il partito tiene il governo. Altrimenti le discussioni infinite possono davvero creare più problemi di quanti ne aiuti a risolverne. Certo, la discussione politica nel partito non la si fa proprio per non creare imbarazzo al Presidente del Consiglio che ne è il segretario. Questa scelta è stata fatta proprio per non discutere fuori dalle righe in un momento molto delicato. Spero che vengano tempi migliori e che questa sospensione della discussione interna possa finire. per ora a me va bene così.
Buona notte.
A D'Alema cercano di strappargli qualche sassolino, e lui se li tira fuori. Bersani ha fatto un ragionamento che non fa una piega, e lo condivido in tempi normali. Devo dire che con una maggioranza come quella del senato ed un governo di coalizione, chi tiene il partito tiene il governo. Altrimenti le discussioni infinite possono davvero creare più problemi di quanti ne aiuti a risolverne. Certo, la discussione politica nel partito non la si fa proprio per non creare imbarazzo al Presidente del Consiglio che ne è il segretario. Questa scelta è stata fatta proprio per non discutere fuori dalle righe in un momento molto delicato. Spero che vengano tempi migliori e che questa sospensione della discussione interna possa finire. per ora a me va bene così.
Buona notte.
einrix- Messaggi : 10607
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Re: Riuscirà mr Renzi....
Anch'io l'ho molto apprezzato sulle forze dell'ordine, per me andrebbero dimezzate, sono dei covi di inutilità e rendite di posizione tutto incluso, non andrebbero nemmeno retribuiti. Sotto casa mia ne abita uno, nel pattume della plastica ho visto taniche nuove vuote di gasolio, non l'ho visto buttarle, ma a pensare male si fa presto, molte mattine parte con la sua macchina, dopo un po' rieccolo a casa con la macchina di servizio civile, e tante notti la macchina di servizio dorme nel suo cortile, si potrebbe scrivere un trattato sulle mele marce.... dovrebbe avere il coraggio di accorparle con un taglio netto.einrix ha scritto:Se fosse stato per me, c'era Bersani al suo posto. Ma sembra che siano quelli come Renzi a piacere, e io non posso farci nulla. Ad ogni modo sulla crisi Ucraina, si sta comportando bene, e fa bene pure a lasciare che a Cernobbio ci vadano Brunetta e Casaleggio. Ha mandato anche qualche ministro, ma da quel covo di banchieri e finanzieri massoni se si sta alla larga non è male. Idem per la tribuna di Comunione e Liberazione. E' un tipo strano, parla, ma agisce in un paese in cui la gente vuole che lui prometta, e quando cerca di mantenere, si mette di traverso. Mi è anche piaciuto quando alle forze dell'ordine ha detto di non essere ricattabile. Non è da tutti, tirare diritto. Viste le alternative di Berlusconi e Grillo, per ora mi tengo Renzi e spero che non lo rompano in fretta.
A D'Alema cercano di strappargli qualche sassolino, e lui se li tira fuori. Bersani ha fatto un ragionamento che non fa una piega, e lo condivido in tempi normali. Devo dire che con una maggioranza come quella del senato ed un governo di coalizione, chi tiene il partito tiene il governo. Altrimenti le discussioni infinite possono davvero creare più problemi di quanti ne aiuti a risolverne. Certo, la discussione politica nel partito non la si fa proprio per non creare imbarazzo al Presidente del Consiglio che ne è il segretario. Questa scelta è stata fatta proprio per non discutere fuori dalle righe in un momento molto delicato. Spero che vengano tempi migliori e che questa sospensione della discussione interna possa finire. per ora a me va bene così.
Buona notte.
Anche la Bindi entra nel coro...
http://www.liberoquotidiano.it/news/personaggi/11685041/Rosy-Bindi-velenosissima---Matteo.html
Rossoverde- Messaggi : 1008
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Re: Riuscirà mr Renzi....
Molte di quelle domande sono fatte apposta per fare titoli così. Se non rispondono, il silenzio viene preso per una critica e se dicono mezza parola, quella mezza parola è una grossa critica.
In politica c'è chi vince e c'è chi perde le competizioni, e finché ci saranno competizioni non mancheranno mai quelli che perdono, e chiunque chieda loro se sono contenti d'aver perso, non diranno mai di essere contenti.
A me di D'Alema, Bersani, e Bindi mi interessa se sanno stare al loro ruolo e con che stile ci stanno. Non mi sembra che giochino male, dato che vivono ancora nel partito quasi come semplici iscritti, senza incarichi. E sono una risorsa in panchina nel momento in cui questa nuova generazione facesse flop. Non credo che faccia flop, ma quell'evenienza c'è sempre per tutti dietro l'angolo, anche per la complessità di situazioni che se non si chiariscono, si ingarbugliano.
Fa bene Renzi a dire che ci vuole fiducia nel futuro. Quello lo diceva anche Berlusconi, che però aggiungeva che la crisi era una invenzione delle opposizioni. Renzi deve dire ogni giorno della crisi, senza fare sconti alla realtà, e nello stesso tempo deve alimentare la fiducia nella soluzione dei problemi. Ovviamente se il governo ed il Parlamento riusciranno a portare avanti le azioni previste, la loro parte l'avranno fatta. A quel punto dovranno dire chiaramente qual'è la parte che devono fare Squinzi e il Sindacato, perché la ripresa dipenderà da quanti investimenti e quanto lavoro metteranno in campo loro.
Come mi piacerebbe che lo Stato potesse far partire un IRI due punto zero, con la finalità di impiantare fabbriche innovative per prodotti innovativi che dessero lavoro. E sarebbe bello che quei soldi per gli investimenti venissero dalla vendita di azioni di aziende statali ormai stabili nel processo industriale europeo. Allora si che il governo potrebbe far crescere il lavoro. Le riforme da sole, senza investimenti pubblici o privati sono necessarie, ma non sono sufficienti. E questo concetto devono incominciare a capirlo tutti, cosa che ancora non mi pare che stia accadendo.
In questa intervista (di cui non si sentono le domande della giornalista) c'è quello che ha dato spunto a questa schermaglia post estiva:
http://www.corriere.it/politica/14_settembre_06/governo-boschi-scelte-perche-belle-gia-risposto-coi-fatti-72e2f0f0-35ee-11e4-bdcf-fc2cde10119c.shtml
Dopo aver sentito l'intervista rafforzo l'idea che i giornalisti fanno il verso alla comunicazione facile, e poi, ai contenuti non sono minimamente interessati.
In politica c'è chi vince e c'è chi perde le competizioni, e finché ci saranno competizioni non mancheranno mai quelli che perdono, e chiunque chieda loro se sono contenti d'aver perso, non diranno mai di essere contenti.
A me di D'Alema, Bersani, e Bindi mi interessa se sanno stare al loro ruolo e con che stile ci stanno. Non mi sembra che giochino male, dato che vivono ancora nel partito quasi come semplici iscritti, senza incarichi. E sono una risorsa in panchina nel momento in cui questa nuova generazione facesse flop. Non credo che faccia flop, ma quell'evenienza c'è sempre per tutti dietro l'angolo, anche per la complessità di situazioni che se non si chiariscono, si ingarbugliano.
Fa bene Renzi a dire che ci vuole fiducia nel futuro. Quello lo diceva anche Berlusconi, che però aggiungeva che la crisi era una invenzione delle opposizioni. Renzi deve dire ogni giorno della crisi, senza fare sconti alla realtà, e nello stesso tempo deve alimentare la fiducia nella soluzione dei problemi. Ovviamente se il governo ed il Parlamento riusciranno a portare avanti le azioni previste, la loro parte l'avranno fatta. A quel punto dovranno dire chiaramente qual'è la parte che devono fare Squinzi e il Sindacato, perché la ripresa dipenderà da quanti investimenti e quanto lavoro metteranno in campo loro.
Come mi piacerebbe che lo Stato potesse far partire un IRI due punto zero, con la finalità di impiantare fabbriche innovative per prodotti innovativi che dessero lavoro. E sarebbe bello che quei soldi per gli investimenti venissero dalla vendita di azioni di aziende statali ormai stabili nel processo industriale europeo. Allora si che il governo potrebbe far crescere il lavoro. Le riforme da sole, senza investimenti pubblici o privati sono necessarie, ma non sono sufficienti. E questo concetto devono incominciare a capirlo tutti, cosa che ancora non mi pare che stia accadendo.
In questa intervista (di cui non si sentono le domande della giornalista) c'è quello che ha dato spunto a questa schermaglia post estiva:
http://www.corriere.it/politica/14_settembre_06/governo-boschi-scelte-perche-belle-gia-risposto-coi-fatti-72e2f0f0-35ee-11e4-bdcf-fc2cde10119c.shtml
Dopo aver sentito l'intervista rafforzo l'idea che i giornalisti fanno il verso alla comunicazione facile, e poi, ai contenuti non sono minimamente interessati.
einrix- Messaggi : 10607
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Re: Riuscirà mr Renzi....
Renzi mette all'angolo e rimanda al 2017 la componente Ds del partito, li boccia chiamandoli tecnici da prima repubblica , un Bersani con la faccia di un cane bastonato, e il parolaio di Firenze che continua imperterrito nella sua campagna mediatica con il nuovo che avanza, sbattendo a caso di qua e di la , ma del resto con una ciurma così composta non è che possa andare diversamente, basta sentirli e vederli dalla Picierno alla Bonafè: spettacolo, spettacolo e ancora spettacolo e diciamo nient'altro per essere buoni e non vedere i danni che stanno provocando, con buona pace di chi ancora crede che il Pd possa o avrebbe potuto salvare il paese, era e resta una mandria equiparabile a quella Berlusconiana, né più né meno.
Rossoverde- Messaggi : 1008
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Re: Riuscirà mr Renzi....
I tecnici della Prima Repubblica non sono D'Alema e Bersani. Semmai è Napolitano, ma solo per questioni d'anagrafe. Renzi tiene la segreteria solo per controllare il partito in un momento di estrema delicatezza per la vita del governo che al Senato ha una maggioranza risicata su troppi problemi. E mai dimenticare che il PD ha perso le elezioni e se governa con Renzi e non con Bersani è perché una coalizione con Alfano la può fare Renzi, ma non Bersani.
Approfittando di questa situazione, la stampa, che è libera solo per gli editori dei giornali, tira l'acqua al suo mulino, e cosa fa: fomenta all'interno del PD guerre che di fatto se esistono sono del tutto fisiologiche, con conflitti insanabili. Se poi nel PD non succede niente lo stesso, solo per averne parlato, nella testa della gente resterà la scia di una memoria che vede il PD in difficoltà e lacerato al suo interno.
Credete forse che la stampa di quelli di Cernobbio sia per informarvi? Sbagliato! E' per formarvi una opinione che sia nel loro interesse.
Controllate da vicino tutte le interviste a Bersani a B'Alema, alla Bindi, e vedrete che a domanda (tendenziosa) si risponde con frasette attente proprio con l'intento di non disturbare il manovratore, e ciò nonostante salta fuori il TITOLONE che era lo scopo di quella intervista. Io l'ho fatto, e ti posso garantire che le cose stanno proprio così.
Il PD ormai ha maggioranze e minoranze trasversali alle vecchie storie di partito, perché nella stragrande maggioranza sono i giovani che hanno preso i posti di comando. Lasciamogli fare la loro esperienza che a noi servirà anche per selezionare chi tra loro merita più fiducia e chi meno, con buona pace di chi vuole i partiti in crisi da sempre. Chi ha fondato l'antipolitica ed ora si vede sfuggire di mano il controllo dei partiti ha ben ragione di tentare ogni altra via per ottenere lo stesso risultato, tentando quelle frantumazioni del divide et impera. Qualche cosa sta cambiando anche per loro, il capitale finanziario che con le speculazioni si è messo in mostra con la bolla e la crisi, rischia molta della sua vulnerabilità adesso che gli stati devono trovare la strada per metterli sotto controllo.
Come è stato battuto il capitalismo ottocentesco, trasformato in pura imprenditoria a vantaggio della comunità nazionale, così ora deve essere piegato il capitalismo finanziario che attraverso la globalizzazione fa il bello e il cattivo tempo negli stati da mettere in riga secondo i loro principi. Vedo che la gente è molto in ritardo su queste questioni, proprio perché non se ne parla mai e tutto verte sulle finte liti Renzi-Bersani che riempiono le pagine anche quando, mancando le notizie, si passa alle "allusioni" come hai fatto tu chiamando Bersani: "cane bastonato, per avere l'agio di definire Renzi: il parolaio di Firenze. Loro fanno politica, le chiacchiere le facciamo noi, e neppure in maniera originale, ma spinti dal giornalista di turno, che peggio di così non si potrebbe.
Un saluto
Enrico.
senti quì
http://www.youdem.tv/doc/271424/renzi-ci-attendono-scelte-difficili-ma-nessuno-potr-fermare-il-cambiamento.htm
Ma se hai fretta, leggi qui, l'Unità è tornata ad aggiornare la sua pagina on line:
http://www.unita.it/politica/renzi-chiude-1.587304
E questo è il suo riassunto (del discorso di Renzi alla Festa dell'Unità di Bologna), con qualche commento.
Approfittando di questa situazione, la stampa, che è libera solo per gli editori dei giornali, tira l'acqua al suo mulino, e cosa fa: fomenta all'interno del PD guerre che di fatto se esistono sono del tutto fisiologiche, con conflitti insanabili. Se poi nel PD non succede niente lo stesso, solo per averne parlato, nella testa della gente resterà la scia di una memoria che vede il PD in difficoltà e lacerato al suo interno.
Credete forse che la stampa di quelli di Cernobbio sia per informarvi? Sbagliato! E' per formarvi una opinione che sia nel loro interesse.
Controllate da vicino tutte le interviste a Bersani a B'Alema, alla Bindi, e vedrete che a domanda (tendenziosa) si risponde con frasette attente proprio con l'intento di non disturbare il manovratore, e ciò nonostante salta fuori il TITOLONE che era lo scopo di quella intervista. Io l'ho fatto, e ti posso garantire che le cose stanno proprio così.
Il PD ormai ha maggioranze e minoranze trasversali alle vecchie storie di partito, perché nella stragrande maggioranza sono i giovani che hanno preso i posti di comando. Lasciamogli fare la loro esperienza che a noi servirà anche per selezionare chi tra loro merita più fiducia e chi meno, con buona pace di chi vuole i partiti in crisi da sempre. Chi ha fondato l'antipolitica ed ora si vede sfuggire di mano il controllo dei partiti ha ben ragione di tentare ogni altra via per ottenere lo stesso risultato, tentando quelle frantumazioni del divide et impera. Qualche cosa sta cambiando anche per loro, il capitale finanziario che con le speculazioni si è messo in mostra con la bolla e la crisi, rischia molta della sua vulnerabilità adesso che gli stati devono trovare la strada per metterli sotto controllo.
Come è stato battuto il capitalismo ottocentesco, trasformato in pura imprenditoria a vantaggio della comunità nazionale, così ora deve essere piegato il capitalismo finanziario che attraverso la globalizzazione fa il bello e il cattivo tempo negli stati da mettere in riga secondo i loro principi. Vedo che la gente è molto in ritardo su queste questioni, proprio perché non se ne parla mai e tutto verte sulle finte liti Renzi-Bersani che riempiono le pagine anche quando, mancando le notizie, si passa alle "allusioni" come hai fatto tu chiamando Bersani: "cane bastonato, per avere l'agio di definire Renzi: il parolaio di Firenze. Loro fanno politica, le chiacchiere le facciamo noi, e neppure in maniera originale, ma spinti dal giornalista di turno, che peggio di così non si potrebbe.
Un saluto
Enrico.
senti quì
http://www.youdem.tv/doc/271424/renzi-ci-attendono-scelte-difficili-ma-nessuno-potr-fermare-il-cambiamento.htm
Ma se hai fretta, leggi qui, l'Unità è tornata ad aggiornare la sua pagina on line:
http://www.unita.it/politica/renzi-chiude-1.587304
E questo è il suo riassunto (del discorso di Renzi alla Festa dell'Unità di Bologna), con qualche commento.
einrix- Messaggi : 10607
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Re: Riuscirà mr Renzi....
Si lasciamoli fare le loro esperienze come disse la cantante Iva Zanicchi di Berlusconi, peccato che poi abbiano pagato gli Italiani, e questa new generazione del Pd non mi sembra giustappunto diversa e non per un fatto di antipatia a prescindere ma solo a giudicare da quello che hanno e non hanno fatto in questi 6 mesi di governo, tralascio il puntuale elenco tanto lo conosci meglio di me e potresti senz'altro arriccchirlo. Ti salutoeinrix ha scritto:I tecnici della Prima Repubblica non sono D'Alema e Bersani. Semmai è Napolitano, ma solo per questioni d'anagrafe. Renzi tiene la segreteria solo per controllare il partito in un momento di estrema delicatezza per la vita del governo che al Senato ha una maggioranza risicata su troppi problemi. E mai dimenticare che il PD ha perso le elezioni e se governa con Renzi e non con Bersani è perché una coalizione con Alfano la può fare Renzi, ma non Bersani.
Approfittando di questa situazione, la stampa, che è libera solo per gli editori dei giornali, tira l'acqua al suo mulino, e cosa fa: fomenta all'interno del PD guerre che di fatto se esistono sono del tutto fisiologiche, con conflitti insanabili. Se poi nel PD non succede niente lo stesso, solo per averne parlato, nella testa della gente resterà la scia di una memoria che vede il PD in difficoltà e lacerato al suo interno.
Credete forse che la stampa di quelli di Cernobbio sia per informarvi? Sbagliato! E' per formarvi una opinione che sia nel loro interesse.
Controllate da vicino tutte le interviste a Bersani a B'Alema, alla Bindi, e vedrete che a domanda (tendenziosa) si risponde con frasette attente proprio con l'intento di non disturbare il manovratore, e ciò nonostante salta fuori il TITOLONE che era lo scopo di quella intervista. Io l'ho fatto, e ti posso garantire che le cose stanno proprio così.
Il PD ormai ha maggioranze e minoranze trasversali alle vecchie storie di partito, perché nella stragrande maggioranza sono i giovani che hanno preso i posti di comando. Lasciamogli fare la loro esperienza che a noi servirà anche per selezionare chi tra loro merita più fiducia e chi meno, con buona pace di chi vuole i partiti in crisi da sempre. Chi ha fondato l'antipolitica ed ora si vede sfuggire di mano il controllo dei partiti ha ben ragione di tentare ogni altra via per ottenere lo stesso risultato, tentando quelle frantumazioni del divide et impera. Qualche cosa sta cambiando anche per loro, il capitale finanziario che con le speculazioni si è messo in mostra con la bolla e la crisi, rischia molta della sua vulnerabilità adesso che gli stati devono trovare la strada per metterli sotto controllo.
Come è stato battuto il capitalismo ottocentesco, trasformato in pura imprenditoria a vantaggio della comunità nazionale, così ora deve essere piegato il capitalismo finanziario che attraverso la globalizzazione fa il bello e il cattivo tempo negli stati da mettere in riga secondo i loro principi. Vedo che la gente è molto in ritardo su queste questioni, proprio perché non se ne parla mai e tutto verte sulle finte liti Renzi-Bersani che riempiono le pagine anche quando, mancando le notizie, si passa alle "allusioni" come hai fatto tu chiamando Bersani: "cane bastonato, per avere l'agio di definire Renzi: il parolaio di Firenze. Loro fanno politica, le chiacchiere le facciamo noi, e neppure in maniera originale, ma spinti dal giornalista di turno, che peggio di così non si potrebbe.
Un saluto
Enrico.
senti quì
http://www.youdem.tv/doc/271424/renzi-ci-attendono-scelte-difficili-ma-nessuno-potr-fermare-il-cambiamento.htm
Ma se hai fretta, leggi qui, l'Unità è tornata ad aggiornare la sua pagina on line:
http://www.unita.it/politica/renzi-chiude-1.587304
E questo è il suo riassunto (del discorso di Renzi alla Festa dell'Unità di Bologna), con qualche commento.
Rossoverde- Messaggi : 1008
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Re: Riuscirà mr Renzi....
Da Berlusconi in poi, la sinistra ha governato bene due volte: col primo ed il secondo governo Prodi.
Non che abbia fato miracoli, ma la prima volta ci ha fatto entrare nella moneta unica, per un soffio, e la seconda volta ha ripulito i conti disastrati di Berlusconi, riuscendo a fare anche una IMU leggera per i meno abbienti. I governi D'Alema e Amato sono stati governi senza storia e senza politica. Quello D'Alema, ad eccezione della guerra contro la Serbia (una vera porcheria) si è meritato sei meno meno, ma il governo Amato ha fatto pure peggio, in quell'anno pre elettorale dalla spesa facile. Tant'è che abbiamo perso le elezioni lo stesso. Per un raffronto, i governi Berlusconi erano da voto tre, massimo quattro. Da tre quello della guerra all'Iraq, e meno di quattro quello degli interventi per il terremoto.
Poi è arrivato Monti che ha fatto ordinaria emergenza per portarci fuori dal baratro.
Come vedi, c'era bisogno di nuove generazioni e di cambiare registro. Dopo venti anni di seconda Repubblica la gente non ne poteva proprio più. E qui arriviamo al PD, che a conti fatti è stato il solo partito che ha investito nel futuro, organizzando, prima la fusione dei vecchi gruppi dirigenti del PCI e della sinistra della DC, con tracce di socialisti, e poi, nel giro di tre o quattro anni, con Bersani, ha iniziato un forte rinnovamento e rimescolamento dei quadri, che sono quelli che ora comandano e governano. Ce ne saranno di giovani che non reggeranno all'urto, ma di sicuro nascono in un partito in cui i quadri sono seri e capaci di gestire un grosso cambiamento interno. Lo si vede bene se si fa un confronto col M5S. Se dovessero fare loro un Governo, altro che i giovani ministri del PD. Ci ritroveremmo dei dilettanti allo sbaraglio, da come li possiamo pesare stando all'opposizione. Hanno un partito padronale organizzato alla "se va, va", e lo si vede in ogni sua manifestazione, piena di contraddizioni, fughe in avanti e corse indietro.
Per queste ragioni nutro fiducia. Dietro i giovani del PD c'è un partito forte che di fatto fa politica da tre quarti di secolo, ormai, ed è una fucina per le nuove generazioni, perché ha mostrato di saper fare il suo cambiamento interno, a tutti i livelli.
Ad ogni modo, ritengo che se non ri-partono operai ed imprenditori su nuovi progetti di impresa, noi non decolleremo per quante riforme faremo. E speriamo che tra quei dodici milioni di disoccupati, che dovrebbero essere abbastanza scolarizzati, ve ne siano anche capaci di costruirsi il futuro con il lavoro che loro stessi sapranno inventarsi. La salvezza dell'Italia può venire solo da loro: si diano una mossa.
Non che abbia fato miracoli, ma la prima volta ci ha fatto entrare nella moneta unica, per un soffio, e la seconda volta ha ripulito i conti disastrati di Berlusconi, riuscendo a fare anche una IMU leggera per i meno abbienti. I governi D'Alema e Amato sono stati governi senza storia e senza politica. Quello D'Alema, ad eccezione della guerra contro la Serbia (una vera porcheria) si è meritato sei meno meno, ma il governo Amato ha fatto pure peggio, in quell'anno pre elettorale dalla spesa facile. Tant'è che abbiamo perso le elezioni lo stesso. Per un raffronto, i governi Berlusconi erano da voto tre, massimo quattro. Da tre quello della guerra all'Iraq, e meno di quattro quello degli interventi per il terremoto.
Poi è arrivato Monti che ha fatto ordinaria emergenza per portarci fuori dal baratro.
Come vedi, c'era bisogno di nuove generazioni e di cambiare registro. Dopo venti anni di seconda Repubblica la gente non ne poteva proprio più. E qui arriviamo al PD, che a conti fatti è stato il solo partito che ha investito nel futuro, organizzando, prima la fusione dei vecchi gruppi dirigenti del PCI e della sinistra della DC, con tracce di socialisti, e poi, nel giro di tre o quattro anni, con Bersani, ha iniziato un forte rinnovamento e rimescolamento dei quadri, che sono quelli che ora comandano e governano. Ce ne saranno di giovani che non reggeranno all'urto, ma di sicuro nascono in un partito in cui i quadri sono seri e capaci di gestire un grosso cambiamento interno. Lo si vede bene se si fa un confronto col M5S. Se dovessero fare loro un Governo, altro che i giovani ministri del PD. Ci ritroveremmo dei dilettanti allo sbaraglio, da come li possiamo pesare stando all'opposizione. Hanno un partito padronale organizzato alla "se va, va", e lo si vede in ogni sua manifestazione, piena di contraddizioni, fughe in avanti e corse indietro.
Per queste ragioni nutro fiducia. Dietro i giovani del PD c'è un partito forte che di fatto fa politica da tre quarti di secolo, ormai, ed è una fucina per le nuove generazioni, perché ha mostrato di saper fare il suo cambiamento interno, a tutti i livelli.
Ad ogni modo, ritengo che se non ri-partono operai ed imprenditori su nuovi progetti di impresa, noi non decolleremo per quante riforme faremo. E speriamo che tra quei dodici milioni di disoccupati, che dovrebbero essere abbastanza scolarizzati, ve ne siano anche capaci di costruirsi il futuro con il lavoro che loro stessi sapranno inventarsi. La salvezza dell'Italia può venire solo da loro: si diano una mossa.
einrix- Messaggi : 10607
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Re: Riuscirà mr Renzi....
Il governo Dalema è stato un governo politico, eccome, e ha fatto politiche di destra, chiare ,tonde e nette , altro che governo non politico e senza storia. Se non si vede questo diventa pure inutile e sterile stare a discutere, con la differenza che Berlusconi non l'Ho mai votato, il partito di D'alema e Prodi si. Dopo il secondo Prodi del 2006 ho detto mai più, e questo solo perchè ho visto il perseverare in politiche di dx da parte di un partito che fa riferimento a sx. Farsi fottere una vota va bene , ma perseverare no grazie.Ti saluto
Rossoverde- Messaggi : 1008
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Re: Riuscirà mr Renzi....
Non ho detto, del governo D'Alema (ma anche del governo Amato), "non politico". Ho detto senza storia e senza politica. E quel senza politica e senza storia, sta per "scialbo". Tutti i governi sono per loro natura, politici, compresi quelli tecnici come il governo Monti.
D'Alema e Amato, non hanno fatto qualche cosa di sinistra, ma il mantenimento di quello che c'era già, e quindi non hanno cambiato il paese, neppure alla maniera di Prodi.
Tornando ai litigi interni al PD di cui da così ampio conto la stampa, se ti guardi anche solo le prime battute di questa bella discussione, capisci proprio dove stia la bufala:
http://www.youdem.tv/doc/271209/mille-giorni-per-il-futuro-lavoro-industria-fisco-litalia-che-riparte.htm
Il problema del lavoro emerge spesso nella sua forma giusta, e le riforme sono presentate per quello che sono. Mi ritrovo molto nelle analisi che sono fatte da Bersani in quella discussione.
D'Alema e Amato, non hanno fatto qualche cosa di sinistra, ma il mantenimento di quello che c'era già, e quindi non hanno cambiato il paese, neppure alla maniera di Prodi.
Tornando ai litigi interni al PD di cui da così ampio conto la stampa, se ti guardi anche solo le prime battute di questa bella discussione, capisci proprio dove stia la bufala:
http://www.youdem.tv/doc/271209/mille-giorni-per-il-futuro-lavoro-industria-fisco-litalia-che-riparte.htm
Il problema del lavoro emerge spesso nella sua forma giusta, e le riforme sono presentate per quello che sono. Mi ritrovo molto nelle analisi che sono fatte da Bersani in quella discussione.
einrix- Messaggi : 10607
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Re: Riuscirà mr Renzi....
In queste righe dell'Unità, D'Alema sembra criticare (tra le righe) Renzi
http://www.unita.it/politica/d-alema-a-firenze-parla-de-l-unita-br-colpito-dal-silenzio-di-renzi-1.587520
Occorrerebbe trovare la registrazione per capire se è proprio così.
Su youdem non c'è nessuna ripresa-intervista-filmato su D'Alema, dal 20 marzo scorso...
http://www.unita.it/politica/d-alema-a-firenze-parla-de-l-unita-br-colpito-dal-silenzio-di-renzi-1.587520
Occorrerebbe trovare la registrazione per capire se è proprio così.
Su youdem non c'è nessuna ripresa-intervista-filmato su D'Alema, dal 20 marzo scorso...
einrix- Messaggi : 10607
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Re: Riuscirà mr Renzi....
Come sei buono nei confronti di D'Alema, di Amato non ricordo nulla di particolare, il governo D'Alema non fu affatto scialbo, anzi l'esatto contrario, fu un governo molto ma molto politico una per tutte le altre a seguire:einrix ha scritto:Non ho detto, del governo D'Alema (ma anche del governo Amato), "non politico". Ho detto senza storia e senza politica. E quel senza politica e senza storia, sta per "scialbo". Tutti i governi sono per loro natura, politici, compresi quelli tecnici come il governo Monti.
D'Alema e Amato, non hanno fatto qualche cosa di sinistra, ma il mantenimento di quello che c'era già, e quindi non hanno cambiato il paese, neppure alla maniera di Prodi.
Tornando ai litigi interni al PD di cui da così ampio conto la stampa, se ti guardi anche solo le prime battute di questa bella discussione, capisci proprio dove stia la bufala:
http://www.youdem.tv/doc/271209/mille-giorni-per-il-futuro-lavoro-industria-fisco-litalia-che-riparte.htm
Il problema del lavoro emerge spesso nella sua forma giusta, e le riforme sono presentate per quello che sono. Mi ritrovo molto nelle analisi che sono fatte da Bersani in quella discussione.
E stato il primo governo a rompere sul finanziamento pubblico alle scuole private, non era mai successo, eppure il buon D'Alema , nonostante la Costituzione, riusci in un impresa dove neanche la vecchia DC era riuscita, e tu lo chiami sciapo di mantenimento, ma per favore.
Rossoverde- Messaggi : 1008
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Re: Riuscirà mr Renzi....
Sono giovani che dovresti istruire nella scuola pubblica quelli che per qualche motivo scelgono le private? Quanto ti costano se li istruisci tu stato, e quanto ti costano a te stato se dai un contributo alle private perché lo facciano loro?
Ti costano meno, e per loro scelta. Non vedo dov'è il problema:
- il diritto allo studio è rispettato
- per conseguire un titolo devi fare determinati programmi (parificazione)
- e' rispettata anche la libertà di intraprendere una attività di insegnamento privata
non vedo proprio nessuna controindicazione costituzionale.
Mio figlio è andato alla Montessori (asilo + elementari) perché mia moglie lavorava e li si faceva il tempo pieno. Si pagava non poco per quel servizio, che lo stato non riusciva a darci. Poi, quando è cresciuto è andato nella scuola pubblica.
Fa il conto di quanti giovani studiano nelle private e calcola quanto spenderebbe lo stato se lo facesse direttamente - una enormità perché nella scuola privata studiano quasi un milione di ragazzi.
Qui c'è molto di quello che si deve sapere su quell'argomento.
Ti costano meno, e per loro scelta. Non vedo dov'è il problema:
- il diritto allo studio è rispettato
- per conseguire un titolo devi fare determinati programmi (parificazione)
- e' rispettata anche la libertà di intraprendere una attività di insegnamento privata
non vedo proprio nessuna controindicazione costituzionale.
Mio figlio è andato alla Montessori (asilo + elementari) perché mia moglie lavorava e li si faceva il tempo pieno. Si pagava non poco per quel servizio, che lo stato non riusciva a darci. Poi, quando è cresciuto è andato nella scuola pubblica.
Fa il conto di quanti giovani studiano nelle private e calcola quanto spenderebbe lo stato se lo facesse direttamente - una enormità perché nella scuola privata studiano quasi un milione di ragazzi.
Qui c'è molto di quello che si deve sapere su quell'argomento.
einrix- Messaggi : 10607
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Re: Riuscirà mr Renzi....
einrix ha scritto:Sono giovani che dovresti istruire nella scuola pubblica quelli che per qualche motivo scelgono le private? Quanto ti costano se li istruisci tu stato, e quanto ti costano a te stato se dai un contributo alle private perché lo facciano loro?
Ti costano meno, e per loro scelta. Non vedo dov'è il problema:
- il diritto allo studio è rispettato
- per conseguire un titolo devi fare determinati programmi (parificazione)
- e' rispettata anche la libertà di intraprendere una attività di insegnamento privata
non vedo proprio nessuna controindicazione costituzionale.
Mio figlio è andato alla Montessori (asilo + elementari) perché mia moglie lavorava e li si faceva il tempo pieno. Si pagava non poco per quel servizio, che lo stato non riusciva a darci. Poi, quando è cresciuto è andato nella scuola pubblica.
Fa il conto di quanti giovani studiano nelle private e calcola quanto spenderebbe lo stato se lo facesse direttamente - una enormità perché nella scuola privata studiano quasi un milione di ragazzi.
Qui c'è molto di quello che si deve sapere su quell'argomento.
Articolo 33 della Costituzione
L'arte e la scienza sono libere e libero ne è l'insegnamento.
La Repubblica detta le norme generali sull'istruzione ed istituisce scuole statali per tutti gli ordini e gradi.
Enti e privati hanno il diritto di istituire scuole ed istituti di educazione, senza oneri per lo Stato.
La legge, nel fissare i diritti e gli obblighi delle scuole non statali che chiedono la parità, deve assicurare ad esse piena libertà e ai loro alunni un trattamento scolastico equipollente a quello degli alunni di scuole statali.
E` prescritto un esame di Stato per l'ammissione ai vari ordini e gradi di scuole o per la conclusione di essi e per l'abilitazione all'esercizio professionale.
Le istituzioni di alta cultura, università ed accademie, hanno il diritto di darsi ordinamenti autonomi nei limiti stabiliti dalle leggi dello Stato.
Poi ognuno è libero di capire ciò che più gli aggrada. D'alema è stato il primo a rompere questo principio costituzionale, aspettavano un comunista buono, con elevato senso del risparmio per stato.
Peccato che lo stesso D'Alema , nello stesso anno istituiva i Carabinieri 4 forza armata dello Stato.
Devo continuare o ne hai abbastanza per riflettere sulle cazzate fatte dal sinistro col cuore a destra.
Ti saluto
(non a caso è stato nominato nobile papalino, lui brigava per essere nominato conte , salvo errori od omissioni)
Rossoverde- Messaggi : 1008
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Re: Riuscirà mr Renzi....
"Enti e privati hanno il diritto di istituire scuole ed istituti di educazione, senza oneri per lo Stato."
Perché la Consulta non annulla quelle leggi di sostegno alla scuola privata?
A mio parere perché gli oneri dello stato si riducono proprio per quei finanziamenti, senza che vengano toccati gli altri diritti: quelli all'istruzione e quello alla libertà di insegnamento.
l'ideologia va bene, ma qualche volta è meglio riflettere in libertà.
Perché la Consulta non annulla quelle leggi di sostegno alla scuola privata?
A mio parere perché gli oneri dello stato si riducono proprio per quei finanziamenti, senza che vengano toccati gli altri diritti: quelli all'istruzione e quello alla libertà di insegnamento.
l'ideologia va bene, ma qualche volta è meglio riflettere in libertà.
einrix- Messaggi : 10607
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Re: Riuscirà mr Renzi....
Questa discussione ci serve anche da diario: oggi siamo a 11 giorni dal passo dopo passo e mancano 989 giorni alla scadenza.
Sentiamo cosa dice Bersani (televideo)
11/09/2014 20:00
Pd,Bersani:passo indietro Renzi? Io sì
20.00
Pd,Bersani:passo indietro Renzi? Io sì
"Non si parli di gestione unitaria se
non c'è prima una discussione su cosa è
il partito in questo momento".Così Ber-
sani risponde ai giornalisti sull'even-
tuale allargamento della segreteria del
partito alla minoranza dem. E insiste:
"E' ora di fare il punto sul Pd", "10 o
100 teste ragionano meglio di una".
Un passo indietro di Renzi dalla carica
di segretario? "Non l'ho chiesto", "ma
io non avrei perso un nanosecondo a di-
mettermi". E sui possibili tagli mette
in guardia: il Pd "non può tradire il
welfare e l'universalismo della sanità"
Mi piace Bersani che rimette al centro la discussione politica sul partito e sul welfare. Sono due temi sui quali non si deve sbagliare, senza voler strafare, visto il governo di coalizione e la crisi che attraversa il paese, ma senza perdere l'orizzonte. E qualche parola andrebbe detta sulla guerra, che ormai è scoppiata.
Sentiamo cosa dice Bersani (televideo)
11/09/2014 20:00
Pd,Bersani:passo indietro Renzi? Io sì
20.00
Pd,Bersani:passo indietro Renzi? Io sì
"Non si parli di gestione unitaria se
non c'è prima una discussione su cosa è
il partito in questo momento".Così Ber-
sani risponde ai giornalisti sull'even-
tuale allargamento della segreteria del
partito alla minoranza dem. E insiste:
"E' ora di fare il punto sul Pd", "10 o
100 teste ragionano meglio di una".
Un passo indietro di Renzi dalla carica
di segretario? "Non l'ho chiesto", "ma
io non avrei perso un nanosecondo a di-
mettermi". E sui possibili tagli mette
in guardia: il Pd "non può tradire il
welfare e l'universalismo della sanità"
Mi piace Bersani che rimette al centro la discussione politica sul partito e sul welfare. Sono due temi sui quali non si deve sbagliare, senza voler strafare, visto il governo di coalizione e la crisi che attraversa il paese, ma senza perdere l'orizzonte. E qualche parola andrebbe detta sulla guerra, che ormai è scoppiata.
einrix- Messaggi : 10607
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Re: Riuscirà mr Renzi....
La Corte Costituzionale non interviene sua sponte, deve essere un giudice di merito a rimettere gli atti alla corte se nel processo ne ravvisa gli estremi e chi poteva nel merito dare il via ad un processo: nessuno.einrix ha scritto:"Enti e privati hanno il diritto di istituire scuole ed istituti di educazione, senza oneri per lo Stato."
Perché la Consulta non annulla quelle leggi di sostegno alla scuola privata?
A mio parere perché gli oneri dello stato si riducono proprio per quei finanziamenti, senza che vengano toccati gli altri diritti: quelli all'istruzione e quello alla libertà di insegnamento.
l'ideologia va bene, ma qualche volta è meglio riflettere in libertà.
Poi sappiamo come sono nominati i giudici della Corte Costituzionale, pensa se potevano permettersi uno sgarro agli ex Pci che soddisfacevano un bisogno degli ex DC?
Del resto , basta vedere quello che sta succedendo adesso per quelle nomine, a parte che all'occorrenza s'è sempre piegata alla ragion di stato, ne poteva o può essere diversamente, ne andrebbe della sua stessa esistenza. Il testo sull'articolo 33 è chiaro, tant'è che fino all' avvento di D'alema le scuole confessionali non beccavano un bel niente. Ma il Governo doveva dimostrare la sua "affidabilità" e così fu l'anno della Treu, dei Carabinieri 4 Forza armata, dell'eliminazione del tetto ai fini Irpef per la prima casa e dei soldi alle scuole private. Altro che ideologia, mance per tutti le elezioni erano li, purtroppo non furono sufficienti e dovette accontentarsi solo del riconoscimento di vice conte....papalino. Che tristezza, poi una pezza su un occhio la si può sempre mettere e far finta di niente.
Buonanotte
Rossoverde- Messaggi : 1008
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Re: Riuscirà mr Renzi....
Intanto è stato Luigi Berlinguer nel 98 a finanziare la scuola privata. D'Alema viene due anni dopo.
Per quanto riguarda la Costituzione, Wikipedia scrive:
"Si precisa che l'Art. 33 della Costituzione italiana, al 3° comma, dispone che: [...] Enti e privati hanno il diritto di istituire scuole ed istituti di educazione, senza oneri per lo Stato. [...] Ma dice anche che: [...] "La legge, nel fissare i diritti e gli obblighi delle scuole non statali che chiedono la parità, deve assicurare ad esse piena libertà e ai loro alunni un trattamento scolastico equipollente a quello degli alunni di scuole statali." [...]"
Ma se vuoi altri elementi di dubbio, leggi qui:
http://www.gazzettaufficiale.it/atto/serie_generale/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1989-01-23&atto.codiceRedazionale=089A0288&elenco30giorni=false
questi cittadini che promuovono una legge per impedirla avvalorano l'ipotesi che anche secondo loro dalla Consulta non avrebbero ottenuto soddisfazione.
Prima ti appelli alla Costituzione e poi dici che i giudici costituzionali sono altra roba... perché, perché , ecc. Fai prima a dire che non ti piace, che preferiresti non finanziare la scuola pubblica, piuttosto che attaccarti alla Legge (la Costituzione) che è interpretata in ben altro modo, dalla normativa vigente.
A me ciò che interessa è
- che lo studio sia un diritto riconosciuto a tutti (scuola dell'obbligo)
- che ognuno possa studiare quello che vuole e dove vuole
- che la qualità dell'insegnamento nella scuola statale sia ai massimi livelli.
Fatto questo, se lo stato, finanziando la scuola privata (parificata) risparmia, non sarò certo io a dire che non sono d'accordo.
Spero si sappia cosa vuole dire: parificata!
Per quanto riguarda la Costituzione, Wikipedia scrive:
"Si precisa che l'Art. 33 della Costituzione italiana, al 3° comma, dispone che: [...] Enti e privati hanno il diritto di istituire scuole ed istituti di educazione, senza oneri per lo Stato. [...] Ma dice anche che: [...] "La legge, nel fissare i diritti e gli obblighi delle scuole non statali che chiedono la parità, deve assicurare ad esse piena libertà e ai loro alunni un trattamento scolastico equipollente a quello degli alunni di scuole statali." [...]"
Ma se vuoi altri elementi di dubbio, leggi qui:
http://www.gazzettaufficiale.it/atto/serie_generale/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1989-01-23&atto.codiceRedazionale=089A0288&elenco30giorni=false
questi cittadini che promuovono una legge per impedirla avvalorano l'ipotesi che anche secondo loro dalla Consulta non avrebbero ottenuto soddisfazione.
Prima ti appelli alla Costituzione e poi dici che i giudici costituzionali sono altra roba... perché, perché , ecc. Fai prima a dire che non ti piace, che preferiresti non finanziare la scuola pubblica, piuttosto che attaccarti alla Legge (la Costituzione) che è interpretata in ben altro modo, dalla normativa vigente.
A me ciò che interessa è
- che lo studio sia un diritto riconosciuto a tutti (scuola dell'obbligo)
- che ognuno possa studiare quello che vuole e dove vuole
- che la qualità dell'insegnamento nella scuola statale sia ai massimi livelli.
Fatto questo, se lo stato, finanziando la scuola privata (parificata) risparmia, non sarò certo io a dire che non sono d'accordo.
Spero si sappia cosa vuole dire: parificata!
einrix- Messaggi : 10607
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Re: Riuscirà mr Renzi....
Hai ragione mi ero proprio scordato dell'altro sinistro....Beringuer, cmq:einrix ha scritto:Intanto è stato Luigi Berlinguer nel 98 a finanziare la scuola privata. D'Alema viene due anni dopo.
Per quanto riguarda la Costituzione, Wikipedia scrive:
"Si precisa che l'Art. 33 della Costituzione italiana, al 3° comma, dispone che: [...] Enti e privati hanno il diritto di istituire scuole ed istituti di educazione, senza oneri per lo Stato. [...] Ma dice anche che: [...] "La legge, nel fissare i diritti e gli obblighi delle scuole non statali che chiedono la parità, deve assicurare ad esse piena libertà e ai loro alunni un trattamento scolastico equipollente a quello degli alunni di scuole statali." [...]"
Ma se vuoi altri elementi di dubbio, leggi qui:
http://www.gazzettaufficiale.it/atto/serie_generale/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1989-01-23&atto.codiceRedazionale=089A0288&elenco30giorni=false
questi cittadini che promuovono una legge per impedirla avvalorano l'ipotesi che anche secondo loro dalla Consulta non avrebbero ottenuto soddisfazione.
Prima ti appelli alla Costituzione e poi dici che i giudici costituzionali sono altra roba... perché, perché , ecc. Fai prima a dire che non ti piace, che preferiresti non finanziare la scuola pubblica, piuttosto che attaccarti alla Legge (la Costituzione) che è interpretata in ben altro modo, dalla normativa vigente.
A me ciò che interessa è
- che lo studio sia un diritto riconosciuto a tutti (scuola dell'obbligo)
- che ognuno possa studiare quello che vuole e dove vuole
- che la qualità dell'insegnamento nella scuola statale sia ai massimi livelli.
Fatto questo, se lo stato, finanziando la scuola privata (parificata) risparmia, non sarò certo io a dire che non sono d'accordo.
Spero si sappia cosa vuole dire: parificata!
"Il governo D’Alema bis con la legge 62/2000 sancisce l’entrata a pieno titolo nel sistema di istruzione nazionale delle scuole private, che pertanto devono essere trattate “alla pari” anche sul piano economico. La legge prevede anche:
- l’applicazione anche alle scuole paritarie del trattamento fiscale riservato agli enti senza fini di lucro;
- l'istituzione di fatto dei buoni scuola statali (stanziamento di 300 miliardi di lire a decorrere dal 2001);
- l'aumento di 60 miliardi di lire dello stanziamento per i contributi per il mantenimento di scuole elementari parificate;
- l'aumento di 280 miliardi di lire dello stanziamento per le spese di partecipazione alla realizzazione del sistema prescolastico integrato;
- lo stanziamento di un fondo di 7 miliardi di lire per favorire l'inserimento dei disabili nelle scuole private e la costruzione delle strutture necessarie.
Rossoverde- Messaggi : 1008
Data d'iscrizione : 05.06.13
Re: Riuscirà mr Renzi....
dov'è il risparmio è tutto da vedere, anzi s'è permesso a privati di lucrare su un servizio che dovrebbe essere garantito dallo stato laico in favore di scuole confessionali, perche non dimenticartelo ci sono anche quelle.
Rossoverde- Messaggi : 1008
Data d'iscrizione : 05.06.13
Re: Riuscirà mr Renzi....
Scusami rossoverde, se il 10 per cento vanno nelle scuole private, basta vedere cosa costa la scuola pubblica per capire quanto ci costerebbe se anche quell'altro dieci per cento la frequentasse.
40.932.335.002 sono gli euro della previsione di spesa per la scuola pubblica (budget)
http://www.istruzione.it/allegati/2014/bilanci_note_integrative2014.pdf
Quindi, se fosse pubblico anche quel dieci per cento di privato, occorrerebbero 4 miliardi in più, e la spesa salirebbe a circa, 45 miliardi di euro.
Alcuni dati che andrebbero verificati - ma i conti tornano anche indirettamente - dicono:
"In sostanza, allo Stato ogni alunno di scuola paritaria costa annualmente 584 euro nell’infanzia, 866 nella primaria, 106 nella scuola secondaria di primo grado, 51 nella secondaria di secondo grado. Sono cifre interessanti se paragonate al costo annuale di un singolo alunno di scuola statale: la spesa per studente delle istituzioni scolastiche pubbliche nel 2009 si attesta intorno a 6.635 euro (6.351 euro per la scuola primaria, 6.880 per la secondaria). A conti fatti, dunque, l’esistenza delle scuole paritarie garantisce allo Stato un risparmio annuo di oltre 6 miliardi di euro che è quanto spenderebbe se tutti gli alunni che le frequentano passassero alla scuola statale."
il link:
http://www.documentazione.info/scuola-statale-e-scuola-paritaria-quanto-costano
questo è un altro link in conflitto di interesse quanto vuoi, ma la verità è sempre la verità:
http://www.bvlzola.it/Progetto_SPA.pdf
Ora, se qualcuno per questa ragione dicesse: sai che facciamo? Privatizziamo la scuola, così possiamo risparmiare 41 miliardi. Sarebbe uno sciocco, perché non tutte le famiglie sono in grado di pagarsi la scuola per i figli, e quel diritto deve essergli garantito costituzionalmente dallo stato. E lo stato non dice neppure: visto che hai un reddito elevato, i tuoi figli mandateli a scuola dove vuoi e pagati la retta. Cosa che potrebbe fare anche Costituzione alla mano, perché le risorse della famiglia lo garantiscono. E invece, la scuola come la sanità si sono rese universali, lasciando solo alla libertà delle famiglie la decisione di andare a curarsi o a far studiare i figli, dal privato.
E tu vieni a dirmi che lo stato fa male a spendere quattro centesimi nelle scuole private?
Puoi farlo, ma non mi convinci neppure un po. A queste condizioni, se aumentassero le scuole private ne sarei persino felice. Ripeto, a queste condizioni, naturalmente!
40.932.335.002 sono gli euro della previsione di spesa per la scuola pubblica (budget)
http://www.istruzione.it/allegati/2014/bilanci_note_integrative2014.pdf
Quindi, se fosse pubblico anche quel dieci per cento di privato, occorrerebbero 4 miliardi in più, e la spesa salirebbe a circa, 45 miliardi di euro.
Alcuni dati che andrebbero verificati - ma i conti tornano anche indirettamente - dicono:
"In sostanza, allo Stato ogni alunno di scuola paritaria costa annualmente 584 euro nell’infanzia, 866 nella primaria, 106 nella scuola secondaria di primo grado, 51 nella secondaria di secondo grado. Sono cifre interessanti se paragonate al costo annuale di un singolo alunno di scuola statale: la spesa per studente delle istituzioni scolastiche pubbliche nel 2009 si attesta intorno a 6.635 euro (6.351 euro per la scuola primaria, 6.880 per la secondaria). A conti fatti, dunque, l’esistenza delle scuole paritarie garantisce allo Stato un risparmio annuo di oltre 6 miliardi di euro che è quanto spenderebbe se tutti gli alunni che le frequentano passassero alla scuola statale."
il link:
http://www.documentazione.info/scuola-statale-e-scuola-paritaria-quanto-costano
questo è un altro link in conflitto di interesse quanto vuoi, ma la verità è sempre la verità:
http://www.bvlzola.it/Progetto_SPA.pdf
Ora, se qualcuno per questa ragione dicesse: sai che facciamo? Privatizziamo la scuola, così possiamo risparmiare 41 miliardi. Sarebbe uno sciocco, perché non tutte le famiglie sono in grado di pagarsi la scuola per i figli, e quel diritto deve essergli garantito costituzionalmente dallo stato. E lo stato non dice neppure: visto che hai un reddito elevato, i tuoi figli mandateli a scuola dove vuoi e pagati la retta. Cosa che potrebbe fare anche Costituzione alla mano, perché le risorse della famiglia lo garantiscono. E invece, la scuola come la sanità si sono rese universali, lasciando solo alla libertà delle famiglie la decisione di andare a curarsi o a far studiare i figli, dal privato.
E tu vieni a dirmi che lo stato fa male a spendere quattro centesimi nelle scuole private?
Puoi farlo, ma non mi convinci neppure un po. A queste condizioni, se aumentassero le scuole private ne sarei persino felice. Ripeto, a queste condizioni, naturalmente!
einrix- Messaggi : 10607
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Età : 82
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Re: Riuscirà mr Renzi....
Appunto , visto che li chiami 4 centesimi e si tratta di scuole confessionali, molto diverse dalle scuole laiche, per non parlare di come viene sfruttato il corpo docente, per me andrebbero proprio abolite le cosiddette scuole parificate. Come tu dici scuola e sanità , e ci aggiungerei giustizia, si sono rese "universali" sarebbero da garantire esclusivamente dallo stato. Io sono anche contrario al federalismo fiscale, la fiscalità dovrebbe dipendere solo dallo stato e non dai comuni, basta vedere il casino che s'è creato con l'ex ici. Ci sono comuni che sono riusciti a sforare l'aliquota massima concessa , mettendo insieme tasi e imu, facendo cosi pagare molto di più delle ex ici e/o imu.einrix ha scritto:Scusami rossoverde, se il 10 per cento vanno nelle scuole private, basta vedere cosa costa la scuola pubblica per capire quanto ci costerebbe se anche quell'altro dieci per cento la frequentasse.
40.932.335.002 sono gli euro della previsione di spesa per la scuola pubblica (budget)
http://www.istruzione.it/allegati/2014/bilanci_note_integrative2014.pdf
Quindi, se fosse pubblico anche quel dieci per cento di privato, occorrerebbero 4 miliardi in più, e la spesa salirebbe a circa, 45 miliardi di euro.
Alcuni dati che andrebbero verificati - ma i conti tornano anche indirettamente - dicono:
"In sostanza, allo Stato ogni alunno di scuola paritaria costa annualmente 584 euro nell’infanzia, 866 nella primaria, 106 nella scuola secondaria di primo grado, 51 nella secondaria di secondo grado. Sono cifre interessanti se paragonate al costo annuale di un singolo alunno di scuola statale: la spesa per studente delle istituzioni scolastiche pubbliche nel 2009 si attesta intorno a 6.635 euro (6.351 euro per la scuola primaria, 6.880 per la secondaria). A conti fatti, dunque, l’esistenza delle scuole paritarie garantisce allo Stato un risparmio annuo di oltre 6 miliardi di euro che è quanto spenderebbe se tutti gli alunni che le frequentano passassero alla scuola statale."
il link:
http://www.documentazione.info/scuola-statale-e-scuola-paritaria-quanto-costano
questo è un altro link in conflitto di interesse quanto vuoi, ma la verità è sempre la verità:
http://www.bvlzola.it/Progetto_SPA.pdf
Ora, se qualcuno per questa ragione dicesse: sai che facciamo? Privatizziamo la scuola, così possiamo risparmiare 41 miliardi. Sarebbe uno sciocco, perché non tutte le famiglie sono in grado di pagarsi la scuola per i figli, e quel diritto deve essergli garantito costituzionalmente dallo stato. E lo stato non dice neppure: visto che hai un reddito elevato, i tuoi figli mandateli a scuola dove vuoi e pagati la retta. Cosa che potrebbe fare anche Costituzione alla mano, perché le risorse della famiglia lo garantiscono. E invece, la scuola come la sanità si sono rese universali, lasciando solo alla libertà delle famiglie la decisione di andare a curarsi o a far studiare i figli, dal privato.
E tu vieni a dirmi che lo stato fa male a spendere quattro centesimi nelle scuole private?
Puoi farlo, ma non mi convinci neppure un po. A queste condizioni, se aumentassero le scuole private ne sarei persino felice. Ripeto, a queste condizioni, naturalmente!
Ti saluto.
Rossoverde- Messaggi : 1008
Data d'iscrizione : 05.06.13
Re: Riuscirà mr Renzi....
Per te andrebbero abolite le scuole parificate, dici, ma se ci rifletti, commetteresti un errore.
Non puoi impedire il libero insegnamento che è previsto dalla Costituzione, d'altra parte puoi dare valore legale a quegli insegnamenti che siano conformi ai programmi della scuola pubblica.
E sfrutti proprio questa opportunità (la parificazione) per fare in modo che non vengano insegnate materie, che dal punto di vista della scienza, non abbiano fondamento. Poi, si sa, ci sono anche scienziati che credono in Dio, e filosofi di sinistra che hanno studiato dai salesiani, e queste sono ragioni in più per non essere troppo schematici nel discutere di queste cose.
Per la fiscalità, anche li, possono valere diversi principi. Se uno stato prevede una certa autonomia regionale in fatto di gestione, devi riconoscere che proprio in ragione di quella autonomia, e per ciò che concerne ciò che non è di competenza dello stato - ad esempio la difesa - le regioni possono organizzare il loro territorio in qualche modo, che comporta spese e tasse che dipendono proprio da quello. Non è che io non veda problemi in quella scelta, e la distanza tra le regioni, per motivi diversi, si può allargare, mentre si vorrebbe si restringesse verso le migliori performance. E poi c'è la questione degli standard minimi che devono comunque essere garantiti. Per un paese medio piccolo come l'Italia, lascerei alle regioni le spese che servono alla gestione del territorio e che potrebbero essere sostenute con una tassa patrimoniale sulla casa (IMU), e altre tasse sui servizi (la nettezza urbana). Non aggiungerei altro, e lascerei allo stato la gestione della ripartizione dei fondi per la gestione delle Regioni e dei Comuni.
Quando decentri la spesa, lo fai anche per avere un miglior controllo. Quando il decentramento non funziona, allora lo avochi a te. Occorre essere flessibili dando fiducia e togliendola ogni volta che è necessario. Far arrivare lo stato in sessanta milioni di domicili non è cosa pratica. E' meglio decentrare iniziativa e controllo, mantenendo nel contempo standard adeguati per tutti. Insomma, il Senato delle Regioni ha proprio lo scopo di mettere a sintesi le esperienze e le innovazioni delle regioni, ed è di fatto l'ambito legislativo dove le regioni fanno le proprie leggi. Ha ragione chi dice che le regioni fino a ieri abbiano fatto schifo, ma se sono contemplate dalla Costituzione e vogliamo che funzionino, dobbiamo fare le riforme che abbiamo in mente, correggendo anche quelle (Titolo quinto) che abbiamo già fatto, sbagliando per eccesso di autonomia.
Non puoi impedire il libero insegnamento che è previsto dalla Costituzione, d'altra parte puoi dare valore legale a quegli insegnamenti che siano conformi ai programmi della scuola pubblica.
E sfrutti proprio questa opportunità (la parificazione) per fare in modo che non vengano insegnate materie, che dal punto di vista della scienza, non abbiano fondamento. Poi, si sa, ci sono anche scienziati che credono in Dio, e filosofi di sinistra che hanno studiato dai salesiani, e queste sono ragioni in più per non essere troppo schematici nel discutere di queste cose.
Per la fiscalità, anche li, possono valere diversi principi. Se uno stato prevede una certa autonomia regionale in fatto di gestione, devi riconoscere che proprio in ragione di quella autonomia, e per ciò che concerne ciò che non è di competenza dello stato - ad esempio la difesa - le regioni possono organizzare il loro territorio in qualche modo, che comporta spese e tasse che dipendono proprio da quello. Non è che io non veda problemi in quella scelta, e la distanza tra le regioni, per motivi diversi, si può allargare, mentre si vorrebbe si restringesse verso le migliori performance. E poi c'è la questione degli standard minimi che devono comunque essere garantiti. Per un paese medio piccolo come l'Italia, lascerei alle regioni le spese che servono alla gestione del territorio e che potrebbero essere sostenute con una tassa patrimoniale sulla casa (IMU), e altre tasse sui servizi (la nettezza urbana). Non aggiungerei altro, e lascerei allo stato la gestione della ripartizione dei fondi per la gestione delle Regioni e dei Comuni.
Quando decentri la spesa, lo fai anche per avere un miglior controllo. Quando il decentramento non funziona, allora lo avochi a te. Occorre essere flessibili dando fiducia e togliendola ogni volta che è necessario. Far arrivare lo stato in sessanta milioni di domicili non è cosa pratica. E' meglio decentrare iniziativa e controllo, mantenendo nel contempo standard adeguati per tutti. Insomma, il Senato delle Regioni ha proprio lo scopo di mettere a sintesi le esperienze e le innovazioni delle regioni, ed è di fatto l'ambito legislativo dove le regioni fanno le proprie leggi. Ha ragione chi dice che le regioni fino a ieri abbiano fatto schifo, ma se sono contemplate dalla Costituzione e vogliamo che funzionino, dobbiamo fare le riforme che abbiamo in mente, correggendo anche quelle (Titolo quinto) che abbiamo già fatto, sbagliando per eccesso di autonomia.
einrix- Messaggi : 10607
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Re: Riuscirà mr Renzi....
Non voglio impedire un bel niente in fatto di libero insegnamento, e ci mancherebbe, vuoi andare a studiare dai gesuiti , o in un diplomificio, ci vai , sei libero, ma te lo paghi tu di tasca tua ,senza nessun onere per chi sceglie la scuola pubblica, come del resto era, prima dell'avvento dei ds nella controriforma riforma della scuola.einrix ha scritto:Per te andrebbero abolite le scuole parificate, dici, ma se ci rifletti, commetteresti un errore.
Non puoi impedire il libero insegnamento che è previsto dalla Costituzione, d'altra parte puoi dare valore legale a quegli insegnamenti che siano conformi ai programmi della scuola pubblica.
E sfrutti proprio questa opportunità (la parificazione) per fare in modo che non vengano insegnate materie, che dal punto di vista della scienza, non abbiano fondamento. Poi, si sa, ci sono anche scienziati che credono in Dio, e filosofi di sinistra che hanno studiato dai salesiani, e queste sono ragioni in più per non essere troppo schematici nel discutere di queste cose.
Per la fiscalità, anche li, possono valere diversi principi. Se uno stato prevede una certa autonomia regionale in fatto di gestione, devi riconoscere che proprio in ragione di quella autonomia, e per ciò che concerne ciò che non è di competenza dello stato - ad esempio la difesa - le regioni possono organizzare il loro territorio in qualche modo, che comporta spese e tasse che dipendono proprio da quello. Non è che io non veda problemi in quella scelta, e la distanza tra le regioni, per motivi diversi, si può allargare, mentre si vorrebbe si restringesse verso le migliori performance. E poi c'è la questione degli standard minimi che devono comunque essere garantiti. Per un paese medio piccolo come l'Italia, lascerei alle regioni le spese che servono alla gestione del territorio e che potrebbero essere sostenute con una tassa patrimoniale sulla casa (IMU), e altre tasse sui servizi (la nettezza urbana). Non aggiungerei altro, e lascerei allo stato la gestione della ripartizione dei fondi per la gestione delle Regioni e dei Comuni.
Quando decentri la spesa, lo fai anche per avere un miglior controllo. Quando il decentramento non funziona, allora lo avochi a te. Occorre essere flessibili dando fiducia e togliendola ogni volta che è necessario. Far arrivare lo stato in sessanta milioni di domicili non è cosa pratica. E' meglio decentrare iniziativa e controllo, mantenendo nel contempo standard adeguati per tutti. Insomma, il Senato delle Regioni ha proprio lo scopo di mettere a sintesi le esperienze e le innovazioni delle regioni, ed è di fatto l'ambito legislativo dove le regioni fanno le proprie leggi. Ha ragione chi dice che le regioni fino a ieri abbiano fatto schifo, ma se sono contemplate dalla Costituzione e vogliamo che funzionino, dobbiamo fare le riforme che abbiamo in mente, correggendo anche quelle (Titolo quinto) che abbiamo già fatto, sbagliando per eccesso di autonomia.
Per la fiscalità , basta vedere il mare di contenzioso fra regioni e stato di fronte alle supreme corti per capire che è fallito di fatto ,anche se non lo ammettono.
L'unica tassa che lascerei ai comuni è la nettezza urbana. L' imu tassativamente allo stato vista l'incompetenza di molte delibere dei piccoli comuni e che lo Stato non interviene in merito.
Rossoverde- Messaggi : 1008
Data d'iscrizione : 05.06.13
Re: Riuscirà mr Renzi....
Liberissimo di pensarla come vuoi rossoverde sulla scuola e sulle tasse. L'importante è che le decisioni vengano prese da un governo eletto liberamente dal popolo, e che ci siano degli organi costituzionali di garanzia.
Nulla da dire che il titolo quinto, pur innovando in fatto di decentramento, abbia aperto un mare di contenziosi tra lo stato e le regioni. Da una parte la giurisprudenza che ne è seguita ha insegnato cosa è delle regioni e cosa è dello stato sulla base della legge e della costituzione. Inoltre, proprio nell'ambito delle riforme, il titolo quinto viene rivisto allo scopo di chiarire meglio le competenze, e per trasferire allo stato quelle, che già attribuite alle regioni, hanno mostrato che non conviene siano decentrate.
Per le tasse locali, credo che la spazzatura non debba neppure essere vista come una tassa, ma come il costo di un servizio di smaltimento rifiuti. Chiamare tassa una cosa così è diseducativo, sarebbe come parlare di tassa sul caffè per chi lo prende al bar tutte le mattine, o tassa sul panino quella che chi lavora lontano da casa, mangia a mezzogiorno. E poi c'è la tassa sul giornale per chi compera il giornale ogni mattina, eccetera. Quelle non sono tasse, ma spese per il caffè, il panino ed il giornale, a scanso di equivoci.
Nulla da dire che il titolo quinto, pur innovando in fatto di decentramento, abbia aperto un mare di contenziosi tra lo stato e le regioni. Da una parte la giurisprudenza che ne è seguita ha insegnato cosa è delle regioni e cosa è dello stato sulla base della legge e della costituzione. Inoltre, proprio nell'ambito delle riforme, il titolo quinto viene rivisto allo scopo di chiarire meglio le competenze, e per trasferire allo stato quelle, che già attribuite alle regioni, hanno mostrato che non conviene siano decentrate.
Per le tasse locali, credo che la spazzatura non debba neppure essere vista come una tassa, ma come il costo di un servizio di smaltimento rifiuti. Chiamare tassa una cosa così è diseducativo, sarebbe come parlare di tassa sul caffè per chi lo prende al bar tutte le mattine, o tassa sul panino quella che chi lavora lontano da casa, mangia a mezzogiorno. E poi c'è la tassa sul giornale per chi compera il giornale ogni mattina, eccetera. Quelle non sono tasse, ma spese per il caffè, il panino ed il giornale, a scanso di equivoci.
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