Europa Europa

Europa in grande a Roma ed in Vaticano, ma l'evento passa quasi inosservato.


http://www.ansa.it/sito/notizie/cronaca/2017/03/24/trattati-roma-juncker-si-allarga-divario-tra-noi-e-persone-_3ab1a33d-34da-48e0-8367-6cc1411768c0.html

25/03/2017 10:06
Raggi dà benvenuto ai leader europei
  
 E' cominciata in Campidoglio la ceri-  
 monia per la firma della Dichiarazione 
 per i 60 anni dei Trattati di Roma.    

 La sindaca Raggi ha detto che 60 anni  
 fa i "padri" dell'Europa misero da     
 parte le distanze tra gli Stati che    
 avevano portato alla guerra e diedero  
 vita a un "progetto visionario" con    
 spirito di pace e prosperità per un'Eu-
 ropa solidale e dei popoli.            

 La sindaca ha rivolto un pensiero a    
 Londra e alle vittime del terrorismo:  
 Roma è con voi. 

Quante frasi di cortesia!
Meglio così. Il rischio, con questi euro-scettici al potere, era ancora peggiore.

Mentre noi ricordiamo la firma dei Trattati...

25/03/2017 13:34
In migliaia contro la Brexit a Londra
 
 Decine di migliaia di persone stanno   
 manifestando a Londra contro la Brexit,
 alla vigilia di un passo importante che
 il premier Theresa May affronterà mer- 
 coledì dando ufficialmente inizio alle 
 pratiche per arrivare al divorzio dall'
 Europa.                                

 La manifestazione vuole dare voce a    
 quel 48,1% di cittadini (quasi la me-  
 tà di tutta la Gb) che ha votato  per  
 rimanere in  Europa e che di fatto non 
 ha voce.

Incomincia a crescere il Partito Pro Europa. Quando si entra o si esce per capriccio, senza sacrificio, la gente non sa cosa fare, o meglio sa cosa fare. In pratica fa una cosa qualsiasi a somma "quasi" zero. Ma è quel "quasi" che in democrazia, fa la differenza. Con quel "quasi" se ne sono andati, ma per rientrare, ci vorrà molto di più.

25/03/2017 14:20
Dichiarazione Roma: "Ue sarà più forte"
 "Siamo determinati ad affrontare le    
 sfide di un mondo in rapido mutamento e
 a offrire ai nostri cittadini sicurezza
 e nuove opportunità". E' uno dei pas-  
 saggi della Dichiarazione di Roma, fir-
 mata a Roma dai leader di 27 Stati Ue. 

 "Renderemo l'Unione europea più forte e
 più resiliente",con "un'unità e una so-
 lidarietà ancora maggiori tra di noi e 
 nel rispetto di regole comuni"."Agiremo
 congiuntamente, a ritmi e con intensità
 diversi se necessario, ma procedendo   
 sempre nella stessa direzione". "La no-
 stra unione è indivisa e indivisibile".

Quante parole di circostanza... si potrebbe aggiungere è la nostra debolezza la nostra forza.
Hanno preferito parlare di resilienza... Forse il discorso è stato preparato da un ingegnere.
Parlare di indivisibilità proprio ora che la GB se ne va, mi sembra un po troppo da sbruffoni.

Eppure, io nell'Europa ci credo, con tutti i limiti che possa avere, ma c'è ancora molta strada da fare. C'è molta sofferenza da sperimentare prima di capire quanto sia importante superare i piccoli stati nazionali, in un Mondo che tende ad ingrandirsi.

Viva l'Italia, viva l'Europa.

29/03/2017 20:31
Accordo clima, Ue: disastro Usa fuori
 
 Il presidente della Commissione europea
 Juncker considera "un disastro" il ri- 
 tiro della firma degli Usa dagli accor-
 di di Parigi sul clima.                

 La decisione di Trump "conduce a un di-
 sastro globale", afferma Juncker rife- 
 rendosi al decreto del presidente Usa  
 che ordina, tra l'altro, la riapertura 
 delle miniere di carbone. Poi il ri-   
 chiamo a tutta la Ue: "Deve giocare un 
 ruolo nel sostenere la necessità di at-
 tenersi agli obiettivi concordati di   
 Parigi". E avverte: "Insisteremo molto 
 pesantemente nei colloqui" con gli Usa.

Bravo Juncker. Sono le prime parole che leggo a nome dell'Europa.
Chi prima firma gli accordi e poi li disattende, è+ un disonesto.
Il Presidente degli USA firma gli accordi internazionali, non certo per se medesimo o per il suo partito, ma per la nazione.
Questo Trump, è davvero un disonesto che fa rimangiare al suo paese la parola data.

Questa notizia la potevo commentare nella discussione di Trump, ma per l'alto valore europeo datogli da Juncker, la metto tra le cose giuste e buone, qui.

Comincia ufficialmente la Brexit. In questo artitcolo della Stampa ci sono varie notizie.

http://www.lastampa.it/2017/03/29/esteri/il-giorno-di-brexit-inizia-il-divorzio-del-regno-unito-dallunione-europea-BIbJkdswwphh2TVcvldHnJ/pagina.html

Questo l'articolo de La Repubblica:
http://www.repubblica.it/esteri/2017/03/29/news/brexit_theresa_may_ha_firmato_la_lettera_di_notifica_dell_articolo_50-161673001/?ref=RHPPLF-BH-I0-C8-P1-S1.8-T1

L'Uscita negoziata della Gran Bretagna dall'UE è ormai iniziata. Vedremo di che genere di divorzio si tratterà.
Nell'articolo ci sono le linee guida dell'Europa, che saranno messe all'attenzione dell'Assemblea Europea per un suo esame.

Sarà un esempio molto importante per vedere come funzionano i trattati anche quando si voglia uscire dall'Unione. Un tempo, tali uscite, sarebbero state accompagnate da conflitti armati, oggi, pare invece che si possa entrare e uscire nell'Unione Europea, attraverso trattative economiche, politiche e di giurisprudenza. E' certamente segno di tempi civili.

In un momento dei crisi dell'URSS, un divorzio consensuale ci fu anche ad Est. Seppure, proprio in seguito a quel divorzio, sono esplosi alcuni conflitti in Ossezia, in Crimea e nelle zone russofone dell'Ucraina.

Anche con la Gran Bretagna non è detto che un divorzio consensuale basti, se si consideri la base aerea a Cipro e la fortezza di Gibilterra. Credo che l'Europa, se vuole difendere la sua integrità territoriale, dovrà assumere atteggiamenti molto chiari intorno a quegli snodi strategici. E poi prima o poi salterà fuori la questione delle basi USA in Europa, visto che oggi gli Stati Uniti sono a favore della dissoluzione dell'Europa ed in quel quadro potrebbero usare quelle basi proprio per diffondere una strategia nazionalista contro l'Europa.

Questa separazione è un bel test proprio per verificare la tenuta dell'Europa in questo insieme di questioni legate alla crisi della Brexit.
Crisi che avrà di sicuro conseguenze, difficili da immaginare a desso, vista la complessità degli sviluppi di ogni qualsivoglia quadro politico.


http://www.lastampa.it/2017/03/31/esteri/il-piano-delleuropa-per-la-brexit-prima-il-divorzio-poi-si-penser-agli-accordi-futuri-ObXIiRtlmxErZYbmp00x4L/pagina.html

Le ipotesi di Enrico Franceschini, da La Repubblica:


In sostanza, se il governo spagnolo si opponesse a estendere alla rocca gli accordi sull'uscita della Gran Bretagna dalla Ue, resterebbero due possibilità: o Londra accetta e Gibilterra rimane in sostanza parte dell'Unione Europea, in pratica una forma di annessione alla Spagna o quasi; oppure Londra rifiuta e allora la Spagna mette un veto agli accordi, cosicchè la Gran Bretagna lascia la Ue senza nessuna intesa commerciale o di altro tipo in sostituzione di quelle attuali.

Il Link:

http://www.repubblica.it/esteri/2017/04/02/news/brexit_tensione_gb-spagna_su_gibilterra_may_non_cederemo_sovranita_-162039231/?ref=RHPPLF-BH-I0-C4-P5-S1.4-T1

Come dicevo altrove, le guerre mondiali scoppiarono per cause analoghe a quelle che agitano l'Europa, l'Africa e l'Asia Minore, oggi. E in politica tutto è possibile, specie senza Europa.

La Spagna deve poter rivendicare tutto quello che vuole, con l'Europa, e senza l'Europa non può rivendicare niente, perché potrebbe fare la fine dell'Argentina.

07/04/2017 13:40
Siria, Ue: lavoreremo con gli Usa
     
 "L'Unione Europea lavorerà con gli Sta-
 ti Uniti per porre fine alla brutalità 
 in Siria". Lo ha detto il presidente   
 del Consiglio europeo, Tusk. "Il bom-  
 bardamento americano dimostra la deter-
 minazione necessaria contro gli attac- 
 chi chimici barbarici", ha detto Tusk. 

 Il raid-dice la portavoce del presiden-
 te della Commissione- giunge "in rispo-
 sta" all'"orribile" attacco chimico di 
 Idlib. Juncker "è stato inequivocabile 
 nella sua condanna dell'uso delle armi 
 chimiche e sul fatto che il ripetuto   
 uso delle stesse doveva avere risposta"

Questi attacchi alla Siria sono minacce per l'Europa che divisa si arrende al Pentagono ed all'apparato industriale-militare americano.
Siamo davvero entrati nell'era del terrore di Trump e senza neppure un minimo di resistenza.

Condivido punto per punto ciò che dice Prodi nel commento dell'Unità! Meno quello che sostiene nelle interviste in mezz'ora.

http://www.unita.tv/focus/prodi-avanti-su-una-difesa-comune-europee/


http://www.rai.it/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-ade6a046-4f67-4d50-89e7-fe9220795f38.html

http://www.raiplay.it/video/2017/04/In-12-h-836cee85-7556-4d83-a0ff-6736048d175d.html

Le elezioni francesi danno vincenti al primo turno, Macron e la Le Pen. Il primo, europeista e liberal socialista, e la seconda, contro l'Europa e fascista.
Vincerà Macron, ma non ha un partito tradizionale per avere una maggioranza in parlamento, quindi i giochi ritorneranno in campo con le prossime elezioni legislative, dove i vecchi partiti tenteranno di resistere.

La crisi dei partiti socialisti ormai è conclamata, salvo che non si identifichino con le nuove tendenze liberal socialiste. Dopo Karl Marx è Karl Popper, con la sua Società aperta ed i suoi nemici, a porre il problema ideologico delle società moderne, così diverso da quello di un secolo e mezzo fa, dato che i proletari lavoratori ora sono consumatori, anche se disoccupati.

In Italia, con il Partito Democratico si è voluto anticipare il futuro. Peccato che Renzi non lo abbia capito, pensando bastasse "Parrocchia & Margherita". Ma presto dovrà rendersi conto d'aver sbagliato.

Adesso scopriamo che Kaliningrad è un pericolo perché i russi piazzano missili in quella località che si trova tra la Polonia e la Lituania, sul Mar Baltico. Nessuno ormai ricorda dei missili che furono puntati sull'allora Unione Sovietica. La risposta russa è arrivata in ritardo, ma è arrivata con il tempo che c'è voluto per ricostruire le istituzioni di un paese che si è liberato da una dittatura che era ormai diventata una camicia di forza.
Senza contare la politica Europea-NATO, che dai Carpazi all'Ucraina, passando per la Serbia, ha fomentato il conflitto. Adesso che è ritornato l'equilibrio strategico ecco che si grida "Al Lupo", ma è ormai troppo tardi e gran parte della colpa è proprio nostra, alludendo specificamente all'occidente. Avessimo portato avanti quella politica di pace e di amicizia che in un certo momento pareva si facesse avanti, sarebbe stato meglio per tutti.

http://www.lastampa.it/2017/04/26/esteri/speciali/le-mappe-della-crisi/missili-nucleari-e-truppe-della-russia-il-buco-nero-di-kaliningrad-preoccupa-loccidente-nffB48UU7MIixpHNel2XBM/pagina.html

26/04/2017 16:53
Brexit:Gb ci ripensa,valuta transizione

 La Gran Bretagna potrebbe alleggerire  
 la linea negoziale sulla Brexit indica-
 ta finora dalla premier conservatrice  
 Theresa May, accettando di continuare a
 versare una quota al bilancio Ue almeno
 fino al 2020 in cambio di un accordo   
 transitorio sul mercato unico.         

 Lo affermano fonti governative di alto 
 livello citate oggi dal Daily Thelegra-
 ph, giornale filo Tory, secondo cui    
 Londra spera così di mantenere durante 
 l'ipotetica fase di transizione almeno 
 un piede in quel 'single market' caro  
 agli interessi della City. 

La Gran Bretagna è stata una palla di piombo al piede per il cammino dell'Europa.
Se ne vada e basta. Come se non bastassero gli egoismi che già ci sono in Europa. Mancava solo il portaborse degli Stati Uniti.
Vuole tornare nella Comunità Europea? Capo cosparso di cenere e addio agli USA, e poi se ne parla.

27/04/2017 11:25
Merkel: Brexit, Gb non si illuda
     
 In vista del Consiglio Ue sulla Brexit,
 la cancelliera Merkel parla dei futuri 
 rapporti col Regno Unito esprimendo -ha
 detto al Bundestag - "anche concetti   
 che sembrano scontati"."Un terzo Stato,
 quale sarà la Gran Bretagna, non potrà 
 avere gli stessi diritti di uno stato  
 Ue. Ho la sensazione che qualcuno in GB
 si faccia illusioni". La cooperazione  
 continuerà nella lotta al terrorismo.  

 "Gravemente danneggiati" i rapporti con
 Ankara;Merkel chiede che riferisca all'
 Osce sul referendum costituzionale, pur
 ovviamente rispettandone l'esito. 

Registro questa dichiarazione della Germania, unita alla dichiarazione di Gentiloni sull'Europa nel suo complesso.



27/04/2017 09:36
Brexit,Gentiloni:riflettore su crisi Ue

 La "Brexit è stato in un certo senso un
 riflettore acceso su uno dei momenti di
 difficoltà e crisi più significativi   
 nella storia dell'Ue". Così il premier,
 Gentiloni, alla Camera in vista del    
 Consiglio europeo straordinario del 29 
 aprile sulla Brexit. La riunione avvia 
 il processo previsto dall'art. 50 dei  
 Trattati di Lisbona.                   

 A 10 mesi dal referendum,i "dati econo-
 mici e politici hanno alimentato la    
 speranza di conservare il progetto eu- 
 ropeo e di poter lavorare per una Unio-
 ne più forte", ha detto Gentiloni.

La BCE, comprando il debito europeo degli stati in difficoltà di bilancio, fa un po di inflazione, come del resto facevano gli stati nazionali in passato. Questo è però il segno di quella integrazione che qualche prezzo lo dovrà pur pagare, in cambio dei vantaggi che da l'unità.

Tutto questo ottimismo io non lo vedo:

http://www.ansa.it/europa/notizie/rubriche/altrenews/2017/04/29/oggi-vertice-ue-su-brexit.-tusk-negoziare-uniti-con-gb_a76c1a24-adee-4d1e-9646-5c702cbafc3a.html

E' più un : - vai avanti te che a me scappa da ridere!
Comunque, la GB non è che in passato abbia aiutato molto l'Europa. E' stata più una palla di piombo al piede. Di fatto, non sarà una grande perdita, ma un intralcio in meno!

Il presidente della Commissione europea Jean-Claude Juncker è "dieci volte più scettico" rispetto a prima "su una soluzione positiva dei negoziati sulla Brexit con il Regno Unito", e il suo entourage considera che la probabilità di un fallimento sia "superiore al 50%". Lo scrive la Frankfurter Allgemeine Sonntagszeitung, ripresa oggi da Financial Times e Guardian. Juncker lo avrebbe spiegato alla cancelliera tedesca Angela Merkel, chiamandola la mattina dopo l'incontro con la May, a Londra la scorsa settimana.

http://www.ansa.it/sito/notizie/mondo/2017/05/01/brexit-juncker-molto-pessimista-dopo-cena-con-may_37fd28d1-1ff3-4773-93e9-d5773c119569.html

Detta così non so davvero che commenti fare. Junker non deve essere un bravo negoziatore se si deprime  dopo un colloquio con la May. La GB se ne vuole andare? Se ne vada. Spero che non voglia una buona uscita, per andarsene. Buona uscita che comunque non gli si da. Poi, una volta uscita, se ne discute come se fosse la Turchia o la Macedonia, per quali nuovi rapporti instaurare. E visti i problemi che la GB ci ha creato: di tipo economico, di alleanze militari, di guerre, se ne discuterà e si vedrà cosa fare.

Le direttive europee per la Brexit

http://www.lastampa.it/2017/05/02/esteri/diritti-dei-cittadini-e-conto-da-pagare-per-luscita-ecco-il-piano-di-bruxelles-per-la-brexit-AY0WS2g95CM6vA2AoS2yhM/pagina.html

Niente di chissà cosa. Si tratta di norme di buon senso molto in linea con le normative delle separazioni previste dal codice civile. Non credo che la GB possa avere qualche cosa da ridire. Stiamo a vedere...

Ho sempre meno voglia di commentare certe notizie...

http://www.lastampa.it/2017/05/03/esteri/brexit-la-disfida-sul-conto-da-pagare-per-luscita-DZYMSDhZbC1IK0bEPD6orO/pagina.html
Teniamoci a mente l'informazione!

03/05/2017 20:38
Guardia Costiera: da Malta porti negati
 Le autorità maltesi continuano a negare
 l'attracco nei porti dell'isola alle   
 navi cariche di migranti e limitano al 
 massimo i loro interventi di soccorso. 
 Così, nell'audizione in commissione    
 Schengen, il capo ufficio operazioni   
 della Guardia Costiera, Nicola Carlone.

 "Ogni volta che riceviamo una chiamata 
 di soccorso - ha spiegato - avvisiamo i
 centri più vicini. Ma loro ci dicono di
 no. E' successo un mese fa, almeno un  
 paio di volte con la Tunisia. E succede
 spesso con Malta".Inoltre,Libia e Tuni-
 sia non assicurano"servizi efficienti".

Queste sembrano le audizioni dell'asilo, non della Commissione Schengen.

Certo che Malta dice no. Dove mette tutta quella gente. Poi c'è solo l'Italia come più vicina a quei soccorsi, e l'Italia si è mossa con l'Europa, proprio per distribuire i richiedenti asilo su tutta l'UE. E' questo quello che non funziona. Insomma, per l'accoglimento, non funziona l'Europa. Poi resta il tema dei migranti richiedenti asilo perché sfuggono dalle guerre. Occorrerebbe far guerra a chi le fomenta, ma non esiste un ONU che si rispetti, e così tutto resta in balia del destino.

Proiezioni

13/05/2017 16:01
GB: Ue rischia dover pagare per Brexit

 L'Unione europea rischia di dover dare 
 delle somme al Regno Unito, in conse-  
 guenza della Brexit,e non il contrario.
 Lo afferma il ministro degli Esteri    
 britannico Johnson, al Daily Telegraph.

 L'Ue calcola che Londra dovrebbe pagare
 dai 40 ai 60 miliardi per onorare gli  
 impegni presi.Londra respinge tali cal-
 coli e Johnson denuncia "le tecniche   
 brutali da parte di Bruxelles". Secondo
 quanto riporta il Telegraph, al Regno  
 Unito spetterebbe un rimborso di 9 mld 
 di sterline dalla Banca europea inve-  
 stimenti e altri 14 mld in liquidità.  


Quante stupidate si dicono pur di parlare. Si facciano i conti nel rispetto degli accordi sottoscritti e chi deve pagare pagherà. Credono forse i britannici che l'Europa sia una partita di giro? Che lo vogliano o no è molto di più anche se per ora l'unità è debole e deve essere protetta da regole che spesso hanno messo in difficoltà gli stati più deboli o meno attenti alla spesa ed agli investimenti. Ma nel futuro potrebbe cambiare, perché siamo stanchi di guerre fratricide e l'Europa può garantire una prospettiva di pace, almeno all'interno dei nostri confini.

Ha proprio ragione Roberto Sommella:

[...]l’Europa deve dotarsi di un ministro unico così come hanno fatto gli Stati Uniti subito dopo la guerra di secessione, nel 1795: “Allora un ministro unico del tesoro, Alexander Hamilton, fece inserire nella costituzione il principio del debito comune. Non a caso è l’unico personaggio raffigurato sulle banconote a stelle e strisce a non essere mai stato Presidente degli Stati Uniti”.

Il concetto evidenziato è chiaro: non ci sarà mai integrazione senza condivisione del debito.[...]

Condivido al cento per cento questo concetto che non vale solo per l'Italia o gli Stati Uniti, ma che fino a quando non varrà per l'Europa, non ci sarà Europa.

http://www.unita.tv/interviste/alleuropa-serve-un-pilota-italiano-non-franco-tedesco/

Questa è la prima volta che sento parlare di un problema simile, sulla stampa. Chi bene incomincia è a metà dell'opera.

15/05/2017 19:40
Merkel:con Macron messaggio di Ue forte

 "Lavoreremo insieme in modo molto      
 stretto". Nella conferenza stampa con  
 il neopresidente francese Macron, alla 
 sua prima uscita internazionale, Merkel
 conferma l'asse Berlino-Parigi.        

 "E' un momento critico per la Ue, vanno
 prese decisioni giuste", afferma la    
 cancelliera, che delinea la "road map" 
 dell'accordo franco-tedesco per l'Euro-
 pa: "Non possiamo occuparci solo della 
 Brexit". "Progetti sul sistema fiscale 
 potrebbero dare un nuovo impulso", ag- 
 giunge. "Dobbiamo mandare alla gente il
 messaggio di un'Europa forte".

Questa Europa governata da francesi e tedeschi non mi interessa. O cambiano registro o remo contro! L'Europa deve essere di tutti, non solo di certe personalità di grandi stati.

21/05/2017 20:40
Gentiloni:con Parigi per unione fiscale
  20.40                                 
 Gentiloni:con Parigi per unione fiscale
 L'elezione di Macron all'Eliseo rappre-
 senta un'iniezione di fiducia per l'Eu-
 ropa che va investita nella lotta al   
 terrorismo e per affrontare la questio-
 ne migratoria. Così il premier Gentilo-
 ni entrando all'Eliseo per un colloquio
 con il presidente Francese. E Macron:  
 il grido di aiuto dell'Italia sui mi-  
 granti "sarà ascoltato".               

 Parigi poi intende lavorare in stretta 
 collaborazione anche con l'Italia per  
 una politica monetaria europea per una 
 unione fiscale e bancaria su regole co-
 muni, ha aggiunto Gentiloni. 

Unione fiscale? E' un bel pezzo di integrazione. Speriamo che alle parole seguano i fatti.
Ma se non teniamo lontani gli Stati Uniti e l'Arabia saudita dal Mediterraneo, migranti e miseria per il sud non cesseranno mai.

28/05/2017 18:14
Merkel:noi Ue prendiamo destino in mano

 Tornata dal G7, segnato da forti diver-
 genze con gli Usa, Merkel invoca la ne-
 cessità di reagire con maggiore coesio-
 ne europea. "Il tempo in cui potevamo  
 fidarci completamente degli altri è fi-
 nito. Per questo posso dire solo che   
 noi europei dobbiamo veramente prendere
 in mano il nostro destino".            

 "Naturalmente - ha spiegato - dobbiamo 
 continuare a mantenere relazioni di    
 amicizia con Usa e Gran Bretagna, e con
 vicini come la Russia", malgrado non ci
 sia stato accordo su temi cruciali qua-
 li il clima per l'opposizione di Trump.

Parole forti della Merkel, favorite dalla rozzezza di Trump. Tutto sommato sono utili se rafforzano l'idea dell'Europa e se si avvia una più forte integrazione che significa, per i paesi ricchi, farsene economicamente garanti. Staremo a vedere se queste saranno solo delle battute di spirito o delle proposte politiche con una loro consistenza.
Aspettiamo anche quello che diranno la Francia e l'Italia, paesi chiave dell'unità europea.

30/05/2017 13:15
Trump attacca Berlino su commercio,Nato
  13.15                                 
 Trump attacca Berlino su commercio,Nato
 Prosegue a distanza la polemica tra Usa
 e Germania.                            

 "Abbiamo un deficit commerciale enorme 
 con la Germania, in più loro pagano    
 molto meno di quello che dovrebbero per
 la Nato e le forze armate. Terribile   
 per gli Stati Uniti. Questo cambierà". 
 Lo ha scritto il presidente americano  
 Trump in un post su twitter,in risposta
 alla Cancelliera Merkel, secondo cui   
 non si può fare affidamento sugli Usa. 

Mi sembra incredibile. Non avrei mai pensato ad un litigio come questo, approfittando della stupidità di un palazzinaro che diventa presidente degli Stati Uniti. E sono i tedeschi... Pochi mesi dopo che la GB dà forfait e se ne va. 
Per l'Europa unita o meno, si entra in un nuovo secolo.

Il roaming da metà giugno, di fatto scompare e telefonare (o mandare messaggi ) in Europa costa come telefonare nel proprio paese, perché l'Europa è il nostro paese.
Ne sono contento.

12/06/2017 19:16
Guardian,Juncker suggerì a May elezioni

 Il presidente della Commissione Ue Jun-
 cker avrebbe suggerito alla premier    
 britannica May di indire le elezioni   
 anticipate dell'8 giugno scorso.       

 Lo rivela il Guardian citando fonti di-
 plomatiche Ue secondo cui durante in-  
 contri, Juncker avrebbe consigliato May
 in tal senso, al fine di avere una più 
 forte posizione interna con maggioranza
 più ampia ai Comuni e condurre migliori
 trattative sulla Brexit. Il risultato  
 però è stato tutt'altro e ora la posi- 
 zione negoziale di Londra è più debole.

Una notizia che fa ridere. Chissà su quali basi Junker ha consigliato May di andare ad elezioni anticipate. E poi, questa di May che va ad elezioni anticipate, consigliata da Junker fa ancora più ridere.

13/06/2017 17:24
 Ocse: divario redditi senza precedenti 
 "Il divario dei redditi che si riscon- 
 tra attualmente non ha precedenti, e   
 mette a rischio la tenuta sociale", nei
 Paesi dell'Ocse. Lo ha detto a Berlino 
 il segretario generale dell'Organizza- 
 zione, secondo cui lo scarto non è mai 
 stato così forte negli ultimi 50 anni. 

 Meglio invece il mercato del lavoro.Se-
 condo l'Employment Outlook dell'Ocse,  
 nel I trimestre 2017 il tasso d'occupa-
 zione tra i Paesi Ocse è tornato a li- 
 vello pre-crisi,al 61,2%; la disoccupa-
 zione è al 6,1%. Terz'ultima l'Italia  
 con 49,9% d'occupati,11,1% disoccupati.

Redistribuire la ricchezza è la sola strategia che salvaguarda la pace sociale e che rende competitivo un paese; oltre che produrla, la ricchezza, naturalmente. I nemici della Società Aperta, hanno atteso pazientemente la crisi per mettere in campo quelle azioni che hanno portato a quel divario dei redditi a cui tendevano. Adesso che la crisi sta finendo, dobbiamo reagire e riportare il timone che regola l'equità, nella giusta direzione.