Conflitto di Interesse, proposta Mucchetti, levata di scudi
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Conflitto di Interesse, proposta Mucchetti, levata di scudi
Conflitto di Interesse
Non c'è una legge seria sul conflitto di interesse, nel nostro paese, se un attacchino comunale non può presentarsi candidato alle "Comunali", mentre Berlusconi, Padrone di mediaset, può fare il Parlamentare ed il Presidente del Consiglio. Infatti l'art. 10 del d. P. r. 30 marzo 1957 n. 361 pdf dice:
(T.U. 5 febbraio 1948, n. 26, art. 8) - Non sono eleggibili inoltre:
1) coloro che in proprio o in qualità di rappresentanti legali di società o di imprese private risultino vincolati con lo Stato per contratti di opere o di somministrazioni, oppure per concessioni o autorizzazioni amministrative di notevole entità economica, che importino l’obbligo di adempimenti specifici, l’osservanza di norme generali o particolari protettive del pubblico interesse, alle quali la concessione o la autorizzazione è sottoposta;
2) i rappresentanti, amministratori e dirigenti di società e imprese volte al profitto di privati e sussidiate dallo Stato con sovvenzioni continuative o con garanzia di assegnazioni o di interessi, quando questi sussidi non siano concessi in forza di una legge generale dello Stato;
3) i consulenti legali e amministrativi che prestino in modo permanente l’opera
loro alle persone, società e imprese di cui ai nn. 1 e 2, vincolate allo Stato nei
modi di cui sopra.
Dalla ineleggibilità sono esclusi i dirigenti di cooperative e di consorzi di cooperative, iscritte regolarmente nei registri di Prefettura
Almeno per i possessori di reti televisive, sarebbe necessaria una modifica a quella disposizione, e cioè l'estensione del divieto a "coloro che anche indirettamente controllano imprese televisive" perché azionisti importanti di quelle società.
Ed è quello che pare abbia proposto Mucchetti con altri venticinque parlamentari del PD.
"La principale novità del disegno di legge- scrive il primo firmatario Mucchetti nella relazione del ddl presentato con Zanda in Senato- è rappresentata dalla proposta di qualificare come cause di incompatibilità le situazioni finora definite come cause di ineleggibilità dall'articolo 10 del decreto del presidente della repubblica n. 361 del 1957". Allo stesso modo, "i casi di incompatibilità - continuano gli esponenti del Pd - vanno a loro volta estesi dagli esponenti e dai consulenti delle imprese che si trovino nelle condizioni di cui sopra "agli azionisti che abbiano il controllo di diritto o di fatto o che esercitino il controllo, di diritto o di fatto, in forma congiunta attraverso la partecipazione a patti di sindacato o ad altri accordi".
Questa integrazione, che ha il fine di risolvere il conflitto di interessi che per venti anni ha riguardato Berlusconi, comporta la modifica del termine "ineleggibilità" con "incompatibilità". Quindi ci si domanda del perché il legislatore Mucchetti che dichiara di voler risolvere il conflitto di interessi, introduca il termine "incompatibilità" e non direttamente di "ineleggibilità", a prescindere dalla prevista estensione "agli azionisti che abbiano il controllo di diritto o di fatto o che esercitino il controllo, di diritto o di fatto, in forma congiunta attraverso la partecipazione a patti di sindacato o ad altri accordi". Non bastava solo l'aggiunta e non la modifica del termine "ineleggibilità" con "incompatibilità"?
La spiegazione la da direttamente Mucchetti:
" In tal modo, "si offre ancora la scelta tra il restare parlamentare, rimuovendo in radice la causa di incompatibilità, e il rinunciare al mandato, salvaguardando la propria posizione di azionista". Per rimuovere la causa di incompatibilità, "l'azionista di controllo eletto parlamentare deve conferire entro trenta giorni ad un soggetto non controllato né collegato il mandato irrevocabile a vendere entro trecentosessantacinque giorni le partecipazioni azionarie di cui sopra a soggetti terzi, ossia a soggetti senza rapporti azionari né professionali con il venditore e comunque a soggetti diversi dal coniuge, dal convivente more uxorio e dai parenti fino al quarto grado e affini fino al secondo grado, nonché a soggetti diversi dagli amministratori delle società. I due termini di 30 e di 365 giorni devono intendersi come perentori".
E con una norma transitoria, questa legge può valere anche da questa legislatura.
Complessivamente non vedo male questa proposta di legge, anche se preferirei il termine: "ineleggibilità", seppure, come abbiamo visto, non è il termine in se che ha impedito a Berlusconi di stare in Parlamento in pieno conflitto di interesse sostanziale, solo perché formalmente l'amministratore delegato era l'amico d'infanzia. Semmai, nella discussione dei 30 e 365 giorni si può scendere a 7 e 60, ma potrebbe essere giusto dare la possibilità, ad uno che si candida e viene eletto, di decidere per quale delle due attività vuole impegnarsi. Oppure è superfluo. Con personaggi di quel calibro, il problema non è dargli tempo di vendere bene, ma di tenerli fuori dal Parlamento perché incompatibili, e quindi ineleggibili. Marina è avvisata.
Quello che non trovo logico, è l'alzata di scudi su di una tale proposta, da parte del M5S, visto che per passare ci vuole il loro consenso e quello di SEL, di sicuro quei punti che non sono qualificanti, sarebbero stati oggetto di discussione e di trattativa, mentre il nocciolo duro che fa il 99,99% della proposta è l'estensione agli azionisti che controllano la proprietà della rete televisiva. Possibile che la propaganda debba essere spinta anche contro una legge che ha la finalità di risolvere il conflitto di Berlusconi e famiglia con il Parlamento?
Capisco il giochino del M5S che vuole spingere a dichiarare ineleggibile Berlusconi con questa legge del '57 che con lui non funziona, per mettere in difficoltà il PD, che ha già detto che secondo quella legge non si può fare, non lo si deve fare. Oggi che il PD risponde con una vera legge sul conflitto di interesse ecco che il M5S grida al complotto, ma restituendo pan per focaccia, se non votano la legge Mucchetti, anche modificata in quello zero virgola della "ineleggibilità" con "incompatibilità", sono loro questa volta che aiutano Berlusconi a sfuggire ad una regola di civiltà.
Ovviamente, la sentenza della Cassazione: innocente, colpevole, amnistiato, non c'entra niente, dato che questa modifica non vale solo per Berlusconi, ma anche per Marina, e per ogni proprietario di Tivvù che voglia entrare in politica da protagonista.
-----
http://consiglio.regione.sardegna.it/Manuale%20consiliare/XIV_Legislatura/Tomo%20I/Parte%20II/Leggi%20elettorali/07%20-%20DPR%201957-361.pdf
http://www.huffingtonpost.it/2013/07/12/ineleggibilita-berlusconi-pd-ddl-zanda-mucchetti_n_3585728.html?utm_hp_ref=italy
Non c'è una legge seria sul conflitto di interesse, nel nostro paese, se un attacchino comunale non può presentarsi candidato alle "Comunali", mentre Berlusconi, Padrone di mediaset, può fare il Parlamentare ed il Presidente del Consiglio. Infatti l'art. 10 del d. P. r. 30 marzo 1957 n. 361 pdf dice:
(T.U. 5 febbraio 1948, n. 26, art. 8) - Non sono eleggibili inoltre:
1) coloro che in proprio o in qualità di rappresentanti legali di società o di imprese private risultino vincolati con lo Stato per contratti di opere o di somministrazioni, oppure per concessioni o autorizzazioni amministrative di notevole entità economica, che importino l’obbligo di adempimenti specifici, l’osservanza di norme generali o particolari protettive del pubblico interesse, alle quali la concessione o la autorizzazione è sottoposta;
2) i rappresentanti, amministratori e dirigenti di società e imprese volte al profitto di privati e sussidiate dallo Stato con sovvenzioni continuative o con garanzia di assegnazioni o di interessi, quando questi sussidi non siano concessi in forza di una legge generale dello Stato;
3) i consulenti legali e amministrativi che prestino in modo permanente l’opera
loro alle persone, società e imprese di cui ai nn. 1 e 2, vincolate allo Stato nei
modi di cui sopra.
Dalla ineleggibilità sono esclusi i dirigenti di cooperative e di consorzi di cooperative, iscritte regolarmente nei registri di Prefettura
Almeno per i possessori di reti televisive, sarebbe necessaria una modifica a quella disposizione, e cioè l'estensione del divieto a "coloro che anche indirettamente controllano imprese televisive" perché azionisti importanti di quelle società.
Ed è quello che pare abbia proposto Mucchetti con altri venticinque parlamentari del PD.
"La principale novità del disegno di legge- scrive il primo firmatario Mucchetti nella relazione del ddl presentato con Zanda in Senato- è rappresentata dalla proposta di qualificare come cause di incompatibilità le situazioni finora definite come cause di ineleggibilità dall'articolo 10 del decreto del presidente della repubblica n. 361 del 1957". Allo stesso modo, "i casi di incompatibilità - continuano gli esponenti del Pd - vanno a loro volta estesi dagli esponenti e dai consulenti delle imprese che si trovino nelle condizioni di cui sopra "agli azionisti che abbiano il controllo di diritto o di fatto o che esercitino il controllo, di diritto o di fatto, in forma congiunta attraverso la partecipazione a patti di sindacato o ad altri accordi".
Questa integrazione, che ha il fine di risolvere il conflitto di interessi che per venti anni ha riguardato Berlusconi, comporta la modifica del termine "ineleggibilità" con "incompatibilità". Quindi ci si domanda del perché il legislatore Mucchetti che dichiara di voler risolvere il conflitto di interessi, introduca il termine "incompatibilità" e non direttamente di "ineleggibilità", a prescindere dalla prevista estensione "agli azionisti che abbiano il controllo di diritto o di fatto o che esercitino il controllo, di diritto o di fatto, in forma congiunta attraverso la partecipazione a patti di sindacato o ad altri accordi". Non bastava solo l'aggiunta e non la modifica del termine "ineleggibilità" con "incompatibilità"?
La spiegazione la da direttamente Mucchetti:
" In tal modo, "si offre ancora la scelta tra il restare parlamentare, rimuovendo in radice la causa di incompatibilità, e il rinunciare al mandato, salvaguardando la propria posizione di azionista". Per rimuovere la causa di incompatibilità, "l'azionista di controllo eletto parlamentare deve conferire entro trenta giorni ad un soggetto non controllato né collegato il mandato irrevocabile a vendere entro trecentosessantacinque giorni le partecipazioni azionarie di cui sopra a soggetti terzi, ossia a soggetti senza rapporti azionari né professionali con il venditore e comunque a soggetti diversi dal coniuge, dal convivente more uxorio e dai parenti fino al quarto grado e affini fino al secondo grado, nonché a soggetti diversi dagli amministratori delle società. I due termini di 30 e di 365 giorni devono intendersi come perentori".
E con una norma transitoria, questa legge può valere anche da questa legislatura.
Complessivamente non vedo male questa proposta di legge, anche se preferirei il termine: "ineleggibilità", seppure, come abbiamo visto, non è il termine in se che ha impedito a Berlusconi di stare in Parlamento in pieno conflitto di interesse sostanziale, solo perché formalmente l'amministratore delegato era l'amico d'infanzia. Semmai, nella discussione dei 30 e 365 giorni si può scendere a 7 e 60, ma potrebbe essere giusto dare la possibilità, ad uno che si candida e viene eletto, di decidere per quale delle due attività vuole impegnarsi. Oppure è superfluo. Con personaggi di quel calibro, il problema non è dargli tempo di vendere bene, ma di tenerli fuori dal Parlamento perché incompatibili, e quindi ineleggibili. Marina è avvisata.
Quello che non trovo logico, è l'alzata di scudi su di una tale proposta, da parte del M5S, visto che per passare ci vuole il loro consenso e quello di SEL, di sicuro quei punti che non sono qualificanti, sarebbero stati oggetto di discussione e di trattativa, mentre il nocciolo duro che fa il 99,99% della proposta è l'estensione agli azionisti che controllano la proprietà della rete televisiva. Possibile che la propaganda debba essere spinta anche contro una legge che ha la finalità di risolvere il conflitto di Berlusconi e famiglia con il Parlamento?
Capisco il giochino del M5S che vuole spingere a dichiarare ineleggibile Berlusconi con questa legge del '57 che con lui non funziona, per mettere in difficoltà il PD, che ha già detto che secondo quella legge non si può fare, non lo si deve fare. Oggi che il PD risponde con una vera legge sul conflitto di interesse ecco che il M5S grida al complotto, ma restituendo pan per focaccia, se non votano la legge Mucchetti, anche modificata in quello zero virgola della "ineleggibilità" con "incompatibilità", sono loro questa volta che aiutano Berlusconi a sfuggire ad una regola di civiltà.
Ovviamente, la sentenza della Cassazione: innocente, colpevole, amnistiato, non c'entra niente, dato che questa modifica non vale solo per Berlusconi, ma anche per Marina, e per ogni proprietario di Tivvù che voglia entrare in politica da protagonista.
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http://consiglio.regione.sardegna.it/Manuale%20consiliare/XIV_Legislatura/Tomo%20I/Parte%20II/Leggi%20elettorali/07%20-%20DPR%201957-361.pdf
http://www.huffingtonpost.it/2013/07/12/ineleggibilita-berlusconi-pd-ddl-zanda-mucchetti_n_3585728.html?utm_hp_ref=italy
einrix- Messaggi : 10607
Data d'iscrizione : 10.04.13
Età : 82
Località : Bergamo e Rimini
Re: Conflitto di Interesse, proposta Mucchetti, levata di scudi
Strano che Mucchetti non abbia deciso di impedire all'attachino comunale di fare politica, con questi chiari di luna non ci sarebbe da sorprendersi. Comunque non capisco chi parla di Soccorso Rosso per il satiro di Hardcore: che ha il pd di rosso, se non la vergogna?
Montalbano- Messaggi : 1137
Data d'iscrizione : 30.04.13
Re: Conflitto di Interesse, proposta Mucchetti, levata di scudi
Tranquilli, tranquilli. Berlusconi non c'entra niente....
"Sono estremamente stupito dal clamore che suscita adesso questa proposta, rispetto allo scarso interesse che ha avuto quando è stata presentata. In compenso, l'attenzione di oggi appare del tutto strumentale poiché il mio ddl, che esprime norme di buon senso, deve essere ancora assegnato alla commissione affari costituzionali e per cui collegare il suo iter a quello delle decisioni della giunta sulle immunità è pura fantapolitica su un testo che non farebbe mai in tempo ad essere approvato e applicato al caso in questione. E' chiaro ed evidente che il mio testo mira a evitare che si ripetano situazioni analoghe a quelle create dalla presenza in politica di Berlusconi". Lo dichiara il senatore del Pd Massimo Mucchetti.
http://www.partitodemocratico.it/doc/257382/mucchetti-clamore-strumentale-la-mia-proposta-non-salvare-berlusconi.htm
"Sono estremamente stupito dal clamore che suscita adesso questa proposta, rispetto allo scarso interesse che ha avuto quando è stata presentata. In compenso, l'attenzione di oggi appare del tutto strumentale poiché il mio ddl, che esprime norme di buon senso, deve essere ancora assegnato alla commissione affari costituzionali e per cui collegare il suo iter a quello delle decisioni della giunta sulle immunità è pura fantapolitica su un testo che non farebbe mai in tempo ad essere approvato e applicato al caso in questione. E' chiaro ed evidente che il mio testo mira a evitare che si ripetano situazioni analoghe a quelle create dalla presenza in politica di Berlusconi". Lo dichiara il senatore del Pd Massimo Mucchetti.
http://www.partitodemocratico.it/doc/257382/mucchetti-clamore-strumentale-la-mia-proposta-non-salvare-berlusconi.htm
Osservatore- Messaggi : 155
Data d'iscrizione : 01.05.13
Re: Conflitto di Interesse, proposta Mucchetti, levata di scudi
Montalbano ha scritto:Strano che Mucchetti non abbia deciso di impedire all'attachino comunale di fare politica, con questi chiari di luna non ci sarebbe da sorprendersi. Comunque non capisco chi parla di Soccorso Rosso per il satiro di Hardcore: che ha il pd di rosso, se non la vergogna?
Adam, scusa, ti sembra pertinente un intervento simile?
Cosa centra Mucchetti con l'attacchino comunale (la citazione era di Bersani che ricordava come l'attacchino del suo paese non poteva candidarsi alle comunali, per la legge elettorale che riguardava quelle elezioni). Qui si sta parlando della legge del '57, D.P.R. 30 marzo 1957, n. 361 relativa alle norme per la elezione della Camera dei deputati, e relativa correzione da parte della proposta Mucchetti-Zanda e altri.
E cosa sono poi quelle sparate sul soccorso rosso? Anche per una legge che vuole correggere la 361/57, per quanto possa essere perfettibile in sede di discussione?
Non aggiungo altro, ma sono indignato.
einrix- Messaggi : 10607
Data d'iscrizione : 10.04.13
Età : 82
Località : Bergamo e Rimini
Re: Conflitto di Interesse, proposta Mucchetti, levata di scudi
einrix ha scritto:Montalbano ha scritto:Strano che Mucchetti non abbia deciso di impedire all'attachino comunale di fare politica, con questi chiari di luna non ci sarebbe da sorprendersi. Comunque non capisco chi parla di Soccorso Rosso per il satiro di Hardcore: che ha il pd di rosso, se non la vergogna?
Adam, scusa, ti sembra pertinente un intervento simile?
Cosa centra Mucchetti con l'attacchino comunale (la citazione era di Bersani che ricordava come l'attacchino del suo paese non poteva candidarsi alle comunali, per la legge elettorale che riguardava quelle elezioni). Qui si sta parlando della legge del '57, D.P.R. 30 marzo 1957, n. 361 relativa alle norme per la elezione della Camera dei deputati, e relativa correzione da parte della proposta Mucchetti-Zanda e altri.
E cosa sono poi quelle sparate sul soccorso rosso? Anche per una legge che vuole correggere la 361/57, per quanto possa essere perfettibile in sede di discussione?
Non aggiungo altro, ma sono indignato.
Beh, l'attacchino comunale lo hai citato tu e il "guastatore" missionario ne ha approfittato, costruendo la sua battuta sul filo dell'ironia.
E l'ironia, quando non offensiva lo capisci anche tu che non è sanzionabile.
Se vuoi vivere tranquillo, accetta il suggerimento virgiliano: non ragioniam di lor, ma guarda e passa
Adam- Messaggi : 609
Data d'iscrizione : 10.04.13
Età : 92
Località : Roma
Re: Conflitto di Interesse, proposta Mucchetti, levata di scudi
Vedo che Zanda-Mucchetti giocano la loro palla con molta attenzione alla comunicazione, e su rimessa di un Grillo che a furia di parlare dice anche cose che vorrebbe non avere mai detto. Così sull'Unità di oggi c'è il pdf della Proposta, che riporto integralmente, tanto per non saper né leggere e né scrivere:
"DISEGNO DI LEGGE n. 853
DISEGNO DI LEGGE
d’iniziativa dei senatori MUCCHETTI, ZANDA, FEDELI, MARTINI, CHITI, GOTOR,
MIRABELLI, MIGLIAVACCA, TOMASELLI, TONINI, TOCCI, GUERRIERI, DEL
BARBA, COLLINA, DI GIORGI, CORSINI, ZANONI, LO MORO, TRONTI, PIZZETTI,
Mauro MARINO, DIRINDIN, FATTORINI, PAGLIARI e Rita GHEDINI
Integrazione della legge 15 febbraio 1953, n. 60, in materia di incompatibilità, parlamentare, e
abrogazione dell'articolo 10 del testo unico delle leggi recanti norme per la elezione della Camera
dei deputati,
di cui al decreto del Presidente della Repubblica 30 marzo 1957, n. 361,
in materia di ineleggibilità
Art. 1.
(Integrazione della legge 15 febbraio1953, n. 60)
1. Dopo l’articolo 2 della legge 15 febbraio 1953, n. 60, è inserito il seguente:
«Art. 2-bis. -- 1. Anche fuori dei casi previsti dall'articolo 2 e ferma restando l'applicazione del
medesimo articolo, i membri del Parlamento non possono avere, nelle imprese che siano in rapporti
con amministrazioni pubbliche, interessi rilevanti determinati da una delle seguenti condizioni:
a) la qualità di rappresentante legale, amministratore o dirigente di imprese costituite in qualsiasi
forma, anche a partecipazione pubblica:
1) quando si tratta di imprese che hanno rapporti contrattuali o negoziali di qualsiasi natura con una
pubblica amministrazione, il rapporto comporta l'obbligo di adempimenti specifici o l'osservanza di
prescrizioni normative a tutela di un interesse pubblico e l'impresa ha un volume d'affari di almeno
100 milioni annui, ovvero pari almeno al 3 per cento del volume d'affari complessivo nel mercato di
riferimento in ambito nazionale;
2) quando si tratta di imprese che operano nelle attività economiche regolate in base a titoli di
concessione, licenza d'uso o comunque in base a titoli della stessa o di analoga natura, rilasciati o
conferiti da un'amministrazione pubblica statale, da istituzioni o enti pubblici nazionali ovvero da
una regione o da una provincia autonoma;
b) il controllo, anche per interposta persona, ai sensi dell'articolo 7 della legge 10 ottobre 1990,
n. 287, o dell'articolo 23, comma 2, del testo unico di cui al decreto legislativo 1º settembre 1993,
n. 385, nelle imprese di cui alla lettera a);
c) la prestazione d'opera a favore delle imprese di cui alla lettera a), per consulenze a carattere
continuativo della durata complessiva di almeno ventiquattro mesi.
2. Ai sensi del comma 1, lettera b), si ha interposizione di persona quando nelle condizioni indicate
è il coniuge, il convivente di fatto, un parente fino al quarto grado, un affine fino al secondo grado.
3. L'istruttoria preliminare sui casi di cui al comma 1 è affidata all'Autorità garante della
concorrenza e del mercato. A tal fine, ricevuta dal Presidente della Camera di appartenenza la
dichiarazione personale concernente le condizioni di cui al comma 1, resa dall'eletto alla stessa
Presidenza nel termine di dieci giorni dalla proclamazione, l'Autorità compie, nei trenta giorni
successivi, ogni adempimento necessario, anche con i poteri di cui all'articolo 10 della legge 10
ottobre 1990, n. 287, in quanto compatibili. La dichiarazione dell'eletto è comunicata alle Camere in
seduta pubblica dai rispettivi Presidenti. In esito ai propri accertamenti, l'Autorità trasmette una
relazione al Presidente della Camera interessata, per gli adempimenti della Giunta competente ai sensi dell'articolo 8.
4. Quando una condizione di incompatibilità prevista dal presente articolo è accertata dalla Giunta
competente ai sensi dell'articolo 8, che vi provvede entro i trenta giorni successivi alla trasmissione
della relazione di cui al comma 3, il membro del Parlamento, ricevutane comunicazione dalla
Giunta, può, entro i trenta giorni successivi, rimuovere la causa di incompatibilità mediante rinuncia
idonea alla cessazione della condizione medesima.
5. Si ha rinuncia, nei casi di controllo da partecipazione proprietaria previsti dalle disposizioni di
cui al comma 1, lettera b), quando l'interessato conferisce un mandato irrevocabile per la vendita
delle proprie quote di partecipazione rilevanti ai sensi delle stesse disposizioni. Il mandato è valido,
per gli effetti di cui al presente comma:
a) se vincolato al termine di trecentosessantacinque giorni;
b) se conferito a persona o ente nei cui riguardi il membro del Parlamento interessato non è in
alcuna delle condizioni di cui al comma 1;
c) se diretto a vendere a persone o enti che non hanno, neanche per interposta persona ai sensi del
comma 2, rapporti contrattuali, di partecipazione azionaria o di natura professionale con il membro
del Parlamento interessato;
d) se non è diretto a vendere al coniuge, al convivente di fatto, ai parenti fino al quarto grado, agli
affini fino al secondo grado dello stesso membro del Parlamento.
6. Conferito il mandato a vendere, il mandatario ha la piena responsabilità, propria ed esclusiva,
concernente i rapporti giuridici connessi alle quote di partecipazione in vendita.
7. La rinuncia è comunicata, per il tramite del Presidente della Camera di appartenenza, alla
competente Giunta delle elezioni dal membro del Parlamento interessato, che ne fornisce idonea
documentazione entro trenta giorni dalla comunicazione della Giunta, di cui al comma 4.
8. Gli adempimenti di rinuncia sono immediatamente comunicati dalla Giunta competente
all'Autorità garante della concorrenza e del mercato. Entro quindici giorni dalla comunicazione,
l'Autorità accerta se l'adempimento è conforme alle prescrizioni di cui ai commi 4 e 5. In caso
negativo, indica all'interessato le misure necessarie per assicurare la conformità e i termini di
adempimento, non superiori a trenta giorni. L'Autorità comunica immediatamente l'esito
dell'accertamento al Presidente della Camera di appartenenza, per il seguito di competenza della
Giunta, ai sensi dell'articolo 8».
Art. 2.
(Norma transitoria)
1. In sede di prima applicazione, le disposizioni di cui all'articolo 2-bis della legge 13 febbraio
1953, n. 60, introdotto dall'articolo l della presente legge, hanno effetto nei riguardi dei membri del
Parlamento in carica alla data di entrata in vigore della presente legge, dalla quale decorrono i
termini previsti dal medesimo articolo 2-bis.
Art. 3.
(Abrogazione)
1. L'articolo 10 del testo unico delle leggi recanti norme per la elezione della Camera dei deputati,
di cui al decreto del Presidente della Repubblica 30 marzo 1957, n. 361, è abrogato.
Art. 4.
(Entrata in vigore)
1. La presente legge entra in vigore il giorno successivo a quello della sua pubblicazione nella
Gazzetta ufficiale."
Adesso occorrerà aiutarli (M5S e SEL) a dire che hanno sbagliato, senza dire che hanno sbagliato.
Poi, se la proposta viene calendarizzata e va in aula (dipenderà anche da SEL e M5S), si potrà discutere il testo al fine di migliorarlo nella certezza che questa volta non sia aggirabile, come il precedente.
http://www.unita.it/italia/proposta-mucchetti-del-pd-br-cambiare-legge-ineleggibilita-berlusconi-conflitto-interessi-politica-1.510569
"DISEGNO DI LEGGE n. 853
DISEGNO DI LEGGE
d’iniziativa dei senatori MUCCHETTI, ZANDA, FEDELI, MARTINI, CHITI, GOTOR,
MIRABELLI, MIGLIAVACCA, TOMASELLI, TONINI, TOCCI, GUERRIERI, DEL
BARBA, COLLINA, DI GIORGI, CORSINI, ZANONI, LO MORO, TRONTI, PIZZETTI,
Mauro MARINO, DIRINDIN, FATTORINI, PAGLIARI e Rita GHEDINI
Integrazione della legge 15 febbraio 1953, n. 60, in materia di incompatibilità, parlamentare, e
abrogazione dell'articolo 10 del testo unico delle leggi recanti norme per la elezione della Camera
dei deputati,
di cui al decreto del Presidente della Repubblica 30 marzo 1957, n. 361,
in materia di ineleggibilità
Art. 1.
(Integrazione della legge 15 febbraio1953, n. 60)
1. Dopo l’articolo 2 della legge 15 febbraio 1953, n. 60, è inserito il seguente:
«Art. 2-bis. -- 1. Anche fuori dei casi previsti dall'articolo 2 e ferma restando l'applicazione del
medesimo articolo, i membri del Parlamento non possono avere, nelle imprese che siano in rapporti
con amministrazioni pubbliche, interessi rilevanti determinati da una delle seguenti condizioni:
a) la qualità di rappresentante legale, amministratore o dirigente di imprese costituite in qualsiasi
forma, anche a partecipazione pubblica:
1) quando si tratta di imprese che hanno rapporti contrattuali o negoziali di qualsiasi natura con una
pubblica amministrazione, il rapporto comporta l'obbligo di adempimenti specifici o l'osservanza di
prescrizioni normative a tutela di un interesse pubblico e l'impresa ha un volume d'affari di almeno
100 milioni annui, ovvero pari almeno al 3 per cento del volume d'affari complessivo nel mercato di
riferimento in ambito nazionale;
2) quando si tratta di imprese che operano nelle attività economiche regolate in base a titoli di
concessione, licenza d'uso o comunque in base a titoli della stessa o di analoga natura, rilasciati o
conferiti da un'amministrazione pubblica statale, da istituzioni o enti pubblici nazionali ovvero da
una regione o da una provincia autonoma;
b) il controllo, anche per interposta persona, ai sensi dell'articolo 7 della legge 10 ottobre 1990,
n. 287, o dell'articolo 23, comma 2, del testo unico di cui al decreto legislativo 1º settembre 1993,
n. 385, nelle imprese di cui alla lettera a);
c) la prestazione d'opera a favore delle imprese di cui alla lettera a), per consulenze a carattere
continuativo della durata complessiva di almeno ventiquattro mesi.
2. Ai sensi del comma 1, lettera b), si ha interposizione di persona quando nelle condizioni indicate
è il coniuge, il convivente di fatto, un parente fino al quarto grado, un affine fino al secondo grado.
3. L'istruttoria preliminare sui casi di cui al comma 1 è affidata all'Autorità garante della
concorrenza e del mercato. A tal fine, ricevuta dal Presidente della Camera di appartenenza la
dichiarazione personale concernente le condizioni di cui al comma 1, resa dall'eletto alla stessa
Presidenza nel termine di dieci giorni dalla proclamazione, l'Autorità compie, nei trenta giorni
successivi, ogni adempimento necessario, anche con i poteri di cui all'articolo 10 della legge 10
ottobre 1990, n. 287, in quanto compatibili. La dichiarazione dell'eletto è comunicata alle Camere in
seduta pubblica dai rispettivi Presidenti. In esito ai propri accertamenti, l'Autorità trasmette una
relazione al Presidente della Camera interessata, per gli adempimenti della Giunta competente ai sensi dell'articolo 8.
4. Quando una condizione di incompatibilità prevista dal presente articolo è accertata dalla Giunta
competente ai sensi dell'articolo 8, che vi provvede entro i trenta giorni successivi alla trasmissione
della relazione di cui al comma 3, il membro del Parlamento, ricevutane comunicazione dalla
Giunta, può, entro i trenta giorni successivi, rimuovere la causa di incompatibilità mediante rinuncia
idonea alla cessazione della condizione medesima.
5. Si ha rinuncia, nei casi di controllo da partecipazione proprietaria previsti dalle disposizioni di
cui al comma 1, lettera b), quando l'interessato conferisce un mandato irrevocabile per la vendita
delle proprie quote di partecipazione rilevanti ai sensi delle stesse disposizioni. Il mandato è valido,
per gli effetti di cui al presente comma:
a) se vincolato al termine di trecentosessantacinque giorni;
b) se conferito a persona o ente nei cui riguardi il membro del Parlamento interessato non è in
alcuna delle condizioni di cui al comma 1;
c) se diretto a vendere a persone o enti che non hanno, neanche per interposta persona ai sensi del
comma 2, rapporti contrattuali, di partecipazione azionaria o di natura professionale con il membro
del Parlamento interessato;
d) se non è diretto a vendere al coniuge, al convivente di fatto, ai parenti fino al quarto grado, agli
affini fino al secondo grado dello stesso membro del Parlamento.
6. Conferito il mandato a vendere, il mandatario ha la piena responsabilità, propria ed esclusiva,
concernente i rapporti giuridici connessi alle quote di partecipazione in vendita.
7. La rinuncia è comunicata, per il tramite del Presidente della Camera di appartenenza, alla
competente Giunta delle elezioni dal membro del Parlamento interessato, che ne fornisce idonea
documentazione entro trenta giorni dalla comunicazione della Giunta, di cui al comma 4.
8. Gli adempimenti di rinuncia sono immediatamente comunicati dalla Giunta competente
all'Autorità garante della concorrenza e del mercato. Entro quindici giorni dalla comunicazione,
l'Autorità accerta se l'adempimento è conforme alle prescrizioni di cui ai commi 4 e 5. In caso
negativo, indica all'interessato le misure necessarie per assicurare la conformità e i termini di
adempimento, non superiori a trenta giorni. L'Autorità comunica immediatamente l'esito
dell'accertamento al Presidente della Camera di appartenenza, per il seguito di competenza della
Giunta, ai sensi dell'articolo 8».
Art. 2.
(Norma transitoria)
1. In sede di prima applicazione, le disposizioni di cui all'articolo 2-bis della legge 13 febbraio
1953, n. 60, introdotto dall'articolo l della presente legge, hanno effetto nei riguardi dei membri del
Parlamento in carica alla data di entrata in vigore della presente legge, dalla quale decorrono i
termini previsti dal medesimo articolo 2-bis.
Art. 3.
(Abrogazione)
1. L'articolo 10 del testo unico delle leggi recanti norme per la elezione della Camera dei deputati,
di cui al decreto del Presidente della Repubblica 30 marzo 1957, n. 361, è abrogato.
Art. 4.
(Entrata in vigore)
1. La presente legge entra in vigore il giorno successivo a quello della sua pubblicazione nella
Gazzetta ufficiale."
Adesso occorrerà aiutarli (M5S e SEL) a dire che hanno sbagliato, senza dire che hanno sbagliato.
Poi, se la proposta viene calendarizzata e va in aula (dipenderà anche da SEL e M5S), si potrà discutere il testo al fine di migliorarlo nella certezza che questa volta non sia aggirabile, come il precedente.
http://www.unita.it/italia/proposta-mucchetti-del-pd-br-cambiare-legge-ineleggibilita-berlusconi-conflitto-interessi-politica-1.510569
Ultima modifica di einrix il Dom 14 Lug 2013, 08:56 - modificato 1 volta.
einrix- Messaggi : 10607
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Re: Conflitto di Interesse, proposta Mucchetti, levata di scudi
Io, invece, vorrei tornare sul tuo intervento per ragionare sul merito dell'iniziativa di Muchetti/Zanda e sull'opportunità di portarla alla luce di questi tempi, dopo che per vent'anni se ne è discusso ma mai nulla è approdato in Parlamento. E questa è una delle accuse più frequenti (e giustificate) rivolte al centro sinistra nelle sue varie evoluzioni aggregative.
Nel merito, direi che c'è poco da eccepire: l'articolo 10 della legge vigente del 57 parla di "concessioni" di spazi emittenti, mentre oggi si parla di assegnazioni di frequenze, moltiplicatesi per progresso tecnico. Inoltre, la legge '57 si proponeva di evitare un conflitto tra lo Stato concedente e l'interessato concessionario, puntando quindi più sul conflitto relativo al corrispettivo della concessione, piuttosto sul potere mediatico che sottende le concessioni stesse attraverso il mezzo televisivo. Quindi il concetto di incompatibilità è molto più corretto di quello di ineleggibilità per contrasto di interessi ed è applicabile, sia pure come norma transitoria, alla legislazione presente. Secondo logica, inoltre, il ddl prevede un periodo di 365 giorni concessi agli interessati per scegliere tra la cessione categorica della proprietà e disponibilità del bene controverso, o la dimissioni dalla carica di parlamentare.
In conclusione un buon disegno di legge che democraticamente rimette a posto le cose secondo le regole democratiche.
Ma sull'opportunità di presentarlo ora, invece, ho molto da dire e per dirlo tiro in ballo la differenza che c'è tra furbizia e intelligenza e tra ingenuità e malafede. Il ddl è frutto di intelligenza; il momento di presentarlo all'approvazione del Parlamento è frutto di poca furbizia.
La conseguenza è che l'opinione pubblica, che certamente non ha ne voglia, ne tempo, ne predisposizione culturale per analizzare il caso, soggiace alla demolitrice azione propagandistica di chi accusa il PD di collusione con il finto-odiato Cavaliere e pensa che l'iniziativa sia un insperato assist per salvare ancora una volta le chiappe all'ex PdC. Perché in quell'anno di tempo che il ddl concede, possono succedere mille cose e altre mille contrarie ad esse ed è una dilazione assai pericolosa che Berlusconi può sfruttare a suo vantaggio.
Furbizia avrebbe suggerito di dilazionare il più possibile la discussione sulla ineleggibilità presentata dal M5S, aspettare la sentenza della Suprema Corte il 30 di questo mese e, nel deprecabile caso essa sentenza fosse a vantaggio dell'accusato, allora presentare con tutta la forza parlamentare possibile il ddl in questione.
Nel merito, direi che c'è poco da eccepire: l'articolo 10 della legge vigente del 57 parla di "concessioni" di spazi emittenti, mentre oggi si parla di assegnazioni di frequenze, moltiplicatesi per progresso tecnico. Inoltre, la legge '57 si proponeva di evitare un conflitto tra lo Stato concedente e l'interessato concessionario, puntando quindi più sul conflitto relativo al corrispettivo della concessione, piuttosto sul potere mediatico che sottende le concessioni stesse attraverso il mezzo televisivo. Quindi il concetto di incompatibilità è molto più corretto di quello di ineleggibilità per contrasto di interessi ed è applicabile, sia pure come norma transitoria, alla legislazione presente. Secondo logica, inoltre, il ddl prevede un periodo di 365 giorni concessi agli interessati per scegliere tra la cessione categorica della proprietà e disponibilità del bene controverso, o la dimissioni dalla carica di parlamentare.
In conclusione un buon disegno di legge che democraticamente rimette a posto le cose secondo le regole democratiche.
Ma sull'opportunità di presentarlo ora, invece, ho molto da dire e per dirlo tiro in ballo la differenza che c'è tra furbizia e intelligenza e tra ingenuità e malafede. Il ddl è frutto di intelligenza; il momento di presentarlo all'approvazione del Parlamento è frutto di poca furbizia.
La conseguenza è che l'opinione pubblica, che certamente non ha ne voglia, ne tempo, ne predisposizione culturale per analizzare il caso, soggiace alla demolitrice azione propagandistica di chi accusa il PD di collusione con il finto-odiato Cavaliere e pensa che l'iniziativa sia un insperato assist per salvare ancora una volta le chiappe all'ex PdC. Perché in quell'anno di tempo che il ddl concede, possono succedere mille cose e altre mille contrarie ad esse ed è una dilazione assai pericolosa che Berlusconi può sfruttare a suo vantaggio.
Furbizia avrebbe suggerito di dilazionare il più possibile la discussione sulla ineleggibilità presentata dal M5S, aspettare la sentenza della Suprema Corte il 30 di questo mese e, nel deprecabile caso essa sentenza fosse a vantaggio dell'accusato, allora presentare con tutta la forza parlamentare possibile il ddl in questione.
Adam- Messaggi : 609
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Re: Conflitto di Interesse, proposta Mucchetti, levata di scudi
La risposta che ti do è la sintesi di vent'anni di ragionamenti: Il solo governo che aveva i numeri per fare una legge sul conflitto di interessi è stato il Prodi I. Ma si rinviò, tanto Berlusconi era all'opposizione e non poteva farsi le leggi che voleva...
Da quel momento in poi, quando entra Mastella, non c'è più una maggioranza per "punire" (è il pensiero di Mastella) Berlusconi. E nel Prodi II si ha la maggioranza di un senatore, solo perché c'è anche il movimento di Dini. E su quel versante, peggio mi sento.
Questa proposta di legge era pensata per il governo Bersani, ma visto che siamo a questo punto, è un bell'asset anche per il M5S. Adesso sono loro che possono o non possono, che vogliono o non vogliono sistemare la vicenda della incompatibilità di un padrone di televisioni con la politica. Anche il PD può fare le sue manovre come tutti gli altri, ed in questo caso anche meglio degli altri. E credo che questa manovra sia dovuta anche al voto che vuole il M5S sulla ineleggibilità per la legge del '57, o per le continue minacce del PdL che se berlusconi viene condannato, allora loro escono dal governo.
Quindi, questa Proposta di legge è una "dote" che porta il PD per un eventuale prossimo governo.
La politica è complessa, e nascono infinite varianti di un caso, perciò non c'è da meravigliarsi che le cose cambino continuamente, insieme alle prospettive.
http://tv.ilfattoquotidiano.it/2013/07/13/dll-mucchetti-bersani-spero-che-qualche-volta-m5s-voti-qualcosa-di-positivo/239564/
E se lo pubblica il Fatto Quotidiano (...)
Da quel momento in poi, quando entra Mastella, non c'è più una maggioranza per "punire" (è il pensiero di Mastella) Berlusconi. E nel Prodi II si ha la maggioranza di un senatore, solo perché c'è anche il movimento di Dini. E su quel versante, peggio mi sento.
Questa proposta di legge era pensata per il governo Bersani, ma visto che siamo a questo punto, è un bell'asset anche per il M5S. Adesso sono loro che possono o non possono, che vogliono o non vogliono sistemare la vicenda della incompatibilità di un padrone di televisioni con la politica. Anche il PD può fare le sue manovre come tutti gli altri, ed in questo caso anche meglio degli altri. E credo che questa manovra sia dovuta anche al voto che vuole il M5S sulla ineleggibilità per la legge del '57, o per le continue minacce del PdL che se berlusconi viene condannato, allora loro escono dal governo.
Quindi, questa Proposta di legge è una "dote" che porta il PD per un eventuale prossimo governo.
La politica è complessa, e nascono infinite varianti di un caso, perciò non c'è da meravigliarsi che le cose cambino continuamente, insieme alle prospettive.
http://tv.ilfattoquotidiano.it/2013/07/13/dll-mucchetti-bersani-spero-che-qualche-volta-m5s-voti-qualcosa-di-positivo/239564/
E se lo pubblica il Fatto Quotidiano (...)
einrix- Messaggi : 10607
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Re: Conflitto di Interesse, proposta Mucchetti, levata di scudi
Semplicemente patetico da parte di un forumista che ogni giorno dice cose vergognose su M5S...einrix ha scritto:
Adam, scusa, ti sembra pertinente un intervento simile?
Cosa centra Mucchetti con l'attacchino comunale (la citazione era di Bersani che ricordava come l'attacchino del suo paese non poteva candidarsi alle comunali, per la legge elettorale che riguardava quelle elezioni). Qui si sta parlando della legge del '57, D.P.R. 30 marzo 1957, n. 361 relativa alle norme per la elezione della Camera dei deputati, e relativa correzione da parte della proposta Mucchetti-Zanda e altri.
E cosa sono poi quelle sparate sul soccorso rosso? Anche per una legge che vuole correggere la 361/57, per quanto possa essere perfettibile in sede di discussione?
Non aggiungo altro, ma sono indignato.
Montalbano- Messaggi : 1137
Data d'iscrizione : 30.04.13
Re: Conflitto di Interesse, proposta Mucchetti, levata di scudi
Adam ha scritto: ....
Ma sull'opportunità di presentarlo ora, invece, ho molto da dire e per dirlo tiro in ballo la differenza che c'è tra furbizia e intelligenza e tra ingenuità e malafede. Il ddl è frutto di intelligenza; il momento di presentarlo all'approvazione del Parlamento è frutto di poca furbizia.
La conseguenza è che l'opinione pubblica, che certamente non ha ne voglia, ne tempo, ne predisposizione culturale per analizzare il caso, soggiace alla demolitrice azione propagandistica di chi accusa il PD di collusione con il finto-odiato Cavaliere e pensa che l'iniziativa sia un insperato assist per salvare ancora una volta le chiappe all'ex PdC. Perché in quell'anno di tempo che il ddl concede, possono succedere mille cose e altre mille contrarie ad esse ed è una dilazione assai pericolosa che Berlusconi può sfruttare a suo vantaggio.
....
Perché tu Adam pensi che non sia così? Cioè che tutta questa innaturale pubblicità al disegno Mucchetti non serva solo per pararsi le chiappe quando si dovrà, ancora una volta (con più responsabilità che in passato, essendoci una possibile maggioranza parlamentare) votare sul conflitto?
Mi par di sentirli gli (molto poco) onorevoli del PD dire: "anziché attaccarsi ad un'interpretazione dubbia di una legge ormai vecchia di quasi 60 anni, poco chiara e poco adatta allo scopo, impegniamoci per normare in modo chiaro e preciso l'intera materia..." et voilà il salvacondotto è servito.
Bastiano.B.Bucci- Messaggi : 133
Data d'iscrizione : 10.04.13
Re: Conflitto di Interesse, proposta Mucchetti, levata di scudi
Adam, trovo corrette le tue argomentazioni - che riporto:
"Nel merito, direi che c'è poco da eccepire: l'articolo 10 della legge vigente del 57 parla di "concessioni" di spazi emittenti, mentre oggi si parla di assegnazioni di frequenze, moltiplicatesi per progresso tecnico. Inoltre, la legge '57 si proponeva di evitare un conflitto tra lo Stato concedente e l'interessato concessionario, puntando quindi più sul conflitto relativo al corrispettivo della concessione, piuttosto sul potere mediatico che sottende le concessioni stesse attraverso il mezzo televisivo. Quindi il concetto di incompatibilità è molto più corretto di quello di ineleggibilità per contrasto di interessi ed è applicabile, sia pure come norma transitoria, alla legislazione presente. Secondo logica, inoltre, il ddl prevede un periodo di 365 giorni concessi agli interessati per scegliere tra la cessione categorica della proprietà e disponibilità del bene controverso, o la dimissioni dalla carica di parlamentare.
In conclusione un buon disegno di legge che democraticamente rimette a posto le cose secondo le regole democratiche".
non so dirti se concessioni di spazi emittenti implichi assegnazioni di frequenze.
Nella proposta si parla di: "quando si tratta di imprese che operano nelle attività economiche regolate in base a titoli di concessione, licenza d'uso o comunque in base a titoli della stessa o di analoga natura, rilasciati o conferiti da un'amministrazione pubblica statale, da istituzioni o enti pubblici nazionali ovvero da una regione o da una provincia autonoma;"
Dovrei dire che "l'assegnazione delle frequenze" deve corrispondere abbastanza bene al concetto di "concessione di spazi emittenti".
Indipendentemente dalle polemiche fatue che ha sollevato, credo anche io che sia abbastanza corretto dare ad uno che scelga di restare in politica un congruo tempo per smobilitare le sue proprietà. Noi abbiamo il problema impellente (da vent'anni) di un berlusconi che non molla l'osso, ma in prospettiva occorre pensare anche a chiunque altro e al futuro. Se c'è una legge come quella chi è lo sciocco che entra in politica sapendo che le regole sono quelle; solo uno che venga preso dalla fregola, e sulla fregola non si può fare niente, eccetto che applicare la legge. Diamogli allora il tempo di vendere per essere finalmente un politico in fregola senza secondi fini che il mettersi al servizio del Paese.
Tipi come Berlusconi o sua figlia, non lo farebbero mai, ma altri come Pertini, preferendo la galera alla professione, hanno mostrato che per la politica si può fare quello ed altro, al punto che molti, per un ideale, hanno perso la vita.
"Nel merito, direi che c'è poco da eccepire: l'articolo 10 della legge vigente del 57 parla di "concessioni" di spazi emittenti, mentre oggi si parla di assegnazioni di frequenze, moltiplicatesi per progresso tecnico. Inoltre, la legge '57 si proponeva di evitare un conflitto tra lo Stato concedente e l'interessato concessionario, puntando quindi più sul conflitto relativo al corrispettivo della concessione, piuttosto sul potere mediatico che sottende le concessioni stesse attraverso il mezzo televisivo. Quindi il concetto di incompatibilità è molto più corretto di quello di ineleggibilità per contrasto di interessi ed è applicabile, sia pure come norma transitoria, alla legislazione presente. Secondo logica, inoltre, il ddl prevede un periodo di 365 giorni concessi agli interessati per scegliere tra la cessione categorica della proprietà e disponibilità del bene controverso, o la dimissioni dalla carica di parlamentare.
In conclusione un buon disegno di legge che democraticamente rimette a posto le cose secondo le regole democratiche".
non so dirti se concessioni di spazi emittenti implichi assegnazioni di frequenze.
Nella proposta si parla di: "quando si tratta di imprese che operano nelle attività economiche regolate in base a titoli di concessione, licenza d'uso o comunque in base a titoli della stessa o di analoga natura, rilasciati o conferiti da un'amministrazione pubblica statale, da istituzioni o enti pubblici nazionali ovvero da una regione o da una provincia autonoma;"
Dovrei dire che "l'assegnazione delle frequenze" deve corrispondere abbastanza bene al concetto di "concessione di spazi emittenti".
Indipendentemente dalle polemiche fatue che ha sollevato, credo anche io che sia abbastanza corretto dare ad uno che scelga di restare in politica un congruo tempo per smobilitare le sue proprietà. Noi abbiamo il problema impellente (da vent'anni) di un berlusconi che non molla l'osso, ma in prospettiva occorre pensare anche a chiunque altro e al futuro. Se c'è una legge come quella chi è lo sciocco che entra in politica sapendo che le regole sono quelle; solo uno che venga preso dalla fregola, e sulla fregola non si può fare niente, eccetto che applicare la legge. Diamogli allora il tempo di vendere per essere finalmente un politico in fregola senza secondi fini che il mettersi al servizio del Paese.
Tipi come Berlusconi o sua figlia, non lo farebbero mai, ma altri come Pertini, preferendo la galera alla professione, hanno mostrato che per la politica si può fare quello ed altro, al punto che molti, per un ideale, hanno perso la vita.
einrix- Messaggi : 10607
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Re: Conflitto di Interesse, proposta Mucchetti, levata di scudi
Sull'opportunità di presentarlo ora, Adam non è d'accordo, mentre io sono sempre d'accordo quando si tratti di presentare una proposta di legge sul conflitto di interesse.
In più, questo, dopo il Governo Prodi I, è solo la prima occasione per la quale in Parlamento c'è sulla carta una maggioranza per far passare quella legge.
E nel tiro alla fune di un M5S che vuole mettere alla prova il PD e Alfano che minaccia di far cadere il governo, il PD fa molto bene a tirare diritto per la sua strada.
Questa non è una azione politica furba, ma un'azione politica vera e propria: un "vedo", sul rilancio degli altri due o tre giocatori.
E non è detto che proprio quella Proposta di Legge non costituisca il biglietto di viaggio per una nuova maggioranza, o le credenziali per chiedere agli italiani il voto.
Se si va al voto senza avere risolto il conflitto di interesse, la colpa sarà del M5S e se si va al voto perché Alfano fa cadere il governo, il PD potrà accusare sia Alfano che il M5S di avere messo in difficoltà il paese.
Anche nel governo, Letta deve chiudere con l'IMU che paga l'IVA, senza fare sconti a qualcuno, e fortunosamente, sulla vicenda Mukhtar Ablyazov, nell'occhio del ciclone c'è la Bonino e Alfano, ma solo se Letta taglia le teste che vanno tagliate.
Partito e governo devono fare alta politica. Il Congresso deve mostrare libertà nelle discussioni e capacità di andare a sintesi. Ogni giorno si può lavorare per migliorare il rapporto con il proprio popolo e alcune di queste cose, stanno andando abbastanza bene.
Occorre stare in campana, perché anche piccole fregature, come "abbiamo una banca" o associazioni PD-Monte dei Paschi", giocate sul filo di lana, per noi sono distruttive.
Tutti si aspettano cazzate, carognate, ogni genere di porcheria da Berlusconi e Grillo, ma dal PD tutti vogliono una perfezione che mi auguro ci sia, vera o finta, almeno nelle ultime due settimane di campagna elettorale.
In più, questo, dopo il Governo Prodi I, è solo la prima occasione per la quale in Parlamento c'è sulla carta una maggioranza per far passare quella legge.
E nel tiro alla fune di un M5S che vuole mettere alla prova il PD e Alfano che minaccia di far cadere il governo, il PD fa molto bene a tirare diritto per la sua strada.
Questa non è una azione politica furba, ma un'azione politica vera e propria: un "vedo", sul rilancio degli altri due o tre giocatori.
E non è detto che proprio quella Proposta di Legge non costituisca il biglietto di viaggio per una nuova maggioranza, o le credenziali per chiedere agli italiani il voto.
Se si va al voto senza avere risolto il conflitto di interesse, la colpa sarà del M5S e se si va al voto perché Alfano fa cadere il governo, il PD potrà accusare sia Alfano che il M5S di avere messo in difficoltà il paese.
Anche nel governo, Letta deve chiudere con l'IMU che paga l'IVA, senza fare sconti a qualcuno, e fortunosamente, sulla vicenda Mukhtar Ablyazov, nell'occhio del ciclone c'è la Bonino e Alfano, ma solo se Letta taglia le teste che vanno tagliate.
Partito e governo devono fare alta politica. Il Congresso deve mostrare libertà nelle discussioni e capacità di andare a sintesi. Ogni giorno si può lavorare per migliorare il rapporto con il proprio popolo e alcune di queste cose, stanno andando abbastanza bene.
Occorre stare in campana, perché anche piccole fregature, come "abbiamo una banca" o associazioni PD-Monte dei Paschi", giocate sul filo di lana, per noi sono distruttive.
Tutti si aspettano cazzate, carognate, ogni genere di porcheria da Berlusconi e Grillo, ma dal PD tutti vogliono una perfezione che mi auguro ci sia, vera o finta, almeno nelle ultime due settimane di campagna elettorale.
einrix- Messaggi : 10607
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Re: Conflitto di Interesse, proposta Mucchetti, levata di scudi
"Mi par di sentirli gli (molto poco) onorevoli del PD dire: "anziché attaccarsi ad un'interpretazione dubbia di una legge ormai vecchia di quasi 60 anni, poco chiara e poco adatta allo scopo, impegniamoci per normare in modo chiaro e preciso l'intera materia..." et voilà il salvacondotto è servito."
Caro Bastiano, tu, proprio scrivendo quelle cose, stai dando il salvacondotto a Berlusconi. Ora i casi sono due: o sei in mala fede o in buona fede. Io scrivo, ti documento e ti rispondo, pensando che tu sia in buona fede.
E questi ragionamenti possono far bene anche a Montalbano, se non si intossica ancora alla fonte d'Este.
Ma temo che per lui la disintossicazione dovrà necessariamente essere molto lunga.
Caro Bastiano, tu, proprio scrivendo quelle cose, stai dando il salvacondotto a Berlusconi. Ora i casi sono due: o sei in mala fede o in buona fede. Io scrivo, ti documento e ti rispondo, pensando che tu sia in buona fede.
E questi ragionamenti possono far bene anche a Montalbano, se non si intossica ancora alla fonte d'Este.
Ma temo che per lui la disintossicazione dovrà necessariamente essere molto lunga.
einrix- Messaggi : 10607
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Re: Conflitto di Interesse, proposta Mucchetti, levata di scudi
Meno male che ci sei tu, che in tema di intossicazioni sei uno specialista, con gli ambienti che frequenti. Mi raccomando, stai al fresco, nelle tue condizioni il sole è micidiale, si rischia di credere che Burlesquoni sia combattuto dal pd...
Silvio, ricordate degli amiciiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii...
:lol!:
Silvio, ricordate degli amiciiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii...
:lol!:
Montalbano- Messaggi : 1137
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Re: Conflitto di Interesse, proposta Mucchetti, levata di scudi
Non prendiamoci per il culo.
Il danno più grande che ha fatto il berlusconismo, in questi venti anni, è stato quello di aver costretto tutti - amici e cosiddetti oppositori - a stravolgere la logica e a dire una montagna di cazzate, per giustificare l'ingiustificabile.
Ci siamo abituati a confondere la libertà di pensiero e di parola con la libertà di cazzeggio.
Per favore: non prendiamoci per il culo.
Il danno più grande che ha fatto il berlusconismo, in questi venti anni, è stato quello di aver costretto tutti - amici e cosiddetti oppositori - a stravolgere la logica e a dire una montagna di cazzate, per giustificare l'ingiustificabile.
Ci siamo abituati a confondere la libertà di pensiero e di parola con la libertà di cazzeggio.
Per favore: non prendiamoci per il culo.
Rom- Messaggi : 996
Data d'iscrizione : 10.04.13
Re: Conflitto di Interesse, proposta Mucchetti, levata di scudi
Rom ha scritto:Non prendiamoci per il culo.
Il danno più grande che ha fatto il berlusconismo, in questi venti anni, è stato quello di aver costretto tutti - amici e cosiddetti oppositori - a stravolgere la logica e a dire una montagna di cazzate, per giustificare l'ingiustificabile.
Ci siamo abituati a confondere la libertà di pensiero e di parola con la libertà di cazzeggio.
Per favore: non prendiamoci per il culo.
Bastiano.B.Bucci- Messaggi : 133
Data d'iscrizione : 10.04.13
Re: Conflitto di Interesse, proposta Mucchetti, levata di scudi
Rom ha scritto:Non prendiamoci per il culo.
Il danno più grande che ha fatto il berlusconismo, in questi venti anni, è stato quello di aver costretto tutti - amici e cosiddetti oppositori - a stravolgere la logica e a dire una montagna di cazzate, per giustificare l'ingiustificabile.
Ci siamo abituati a confondere la libertà di pensiero e di parola con la libertà di cazzeggio.
Per favore: non prendiamoci per il culo.
Forza Rom , un altro passo e ce la fai, sono 20 che il Pd prende per il culo il suo elettorato. Mi fa piacere che incominciate ad accorgervene. Ciao
Rossoverde- Messaggi : 1008
Data d'iscrizione : 05.06.13
Re: Conflitto di Interesse, proposta Mucchetti, levata di scudi
Ma che modo è questo di intervenire in una materia come questa. Cerco in ogni modo di fare chiarezza, di mettere in fila le cose e poi arrivi tu Rom, a dirmi che non devo prenderti per il culo?
Come si dice: lascio perdere che è meglio.
Come si dice: lascio perdere che è meglio.
einrix- Messaggi : 10607
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Re: Conflitto di Interesse, proposta Mucchetti, levata di scudi
einrix ha scritto:"Mi par di sentirli gli (molto poco) onorevoli del PD dire: "anziché attaccarsi ad un'interpretazione dubbia di una legge ormai vecchia di quasi 60 anni, poco chiara e poco adatta allo scopo, impegniamoci per normare in modo chiaro e preciso l'intera materia..." et voilà il salvacondotto è servito."
Caro Bastiano, tu, proprio scrivendo quelle cose, stai dando il salvacondotto a Berlusconi. Ora i casi sono due: o sei in mala fede o in buona fede. Io scrivo, ti documento e ti rispondo, pensando che tu sia in buona fede.
E questi ragionamenti possono far bene anche a Montalbano, se non si intossica ancora alla fonte d'Este.
Ma temo che per lui la disintossicazione dovrà necessariamente essere molto lunga.
No io dico solo che sarà questo quello che faranno gli onorevoli (+ o -) per giustificare il loro voto contro la richiesta di espulsione per conflitto di interesse. Si accettano scommesse.
Io sono stato il primo (infatti non ho mai firmato) a dire che ritirarla fuori ora fosse una sciocchezza, visto che Berlusca poteva essere battuto per altre vie, senza concedere ai suoi sodali la possibilità di sospendergli sulla testa l'aureola del martire. Ma visto che altre vie non si sono potute (secondo te), volute (secondo me) percorrere, ora quello diventa uno snodo essenziale. A volte la storia si diverte a ripercorrere strade già percorse.
L'interpretazione della legge del 57, che escluderebbe la sua applicabilità per il padrone di Mediaset è una cojonata, infatti la legge non dice affatto quello che le vogliono far dire, cioè che Berlusconi non è amministratore né proprietario unico (?). La legge parla di chi detiene una concessione sia in proprio che come manager o amministratore. Quindi lo spirito e la lettera della legge sono chiarissimi e l'intenzione del legislatore è quella di fare una norma onnicomprensiva.
Il PD penso che dovrebbe iniziare ad essere chiaro e rispettoso, innanzitutto dei suoi elettori, quindi non mettere in atto questi ridicoli escamotages per salvare questo governo. E' una scelta nella quale si sono cacciati col solito tafazzismo che li contraddistingue da quando esistono, e come al solito per trarsi d'impaccio mettono pezze peggiori del buco...
Il più è chiedersi "quanto ci costa in termini di voti tentare per l'ennesima volta di prendere per culo gli elettori?"
Ti ricordi che feci la stessa domanda quando il partito decise di appoggiare il governo Monti?
Io fossi un iscritto andrei dai dirigenti e li prenderei per la collottola, ma evidentemente voi iscritti, almeno alcuni, non ci tenete poi tanto al il vostro partito. I giovani di occupy ci hanno provato... almeno spalleggiateli...
Bastiano.B.Bucci- Messaggi : 133
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Re: Conflitto di Interesse, proposta Mucchetti, levata di scudi
Bastiano.B.Bucci ha scritto:
No io dico solo che sarà questo quello che faranno gli onorevoli (+ o -) per giustificare il loro voto contro la richiesta di espulsione per conflitto di interesse. Si accettano scommesse.
Io sono stato il primo (infatti non ho mai firmato) a dire che ritirarla fuori ora fosse una sciocchezza, visto che Berlusca poteva essere battuto per altre vie, senza concedere ai suoi sodali la possibilità di sospendergli sulla testa l'aureola del martire. Ma visto che altre vie non si sono potute (secondo te), volute (secondo me) percorrere, ora quello diventa uno snodo essenziale. A volte la storia si diverte a ripercorrere strade già percorse.
L'interpretazione della legge del 57, che escluderebbe la sua applicabilità per il padrone di Mediaset è una cojonata, infatti la legge non dice affatto quello che le vogliono far dire, cioè che Berlusconi non è amministratore né proprietario unico (?). La legge parla di chi detiene una concessione sia in proprio che come manager o amministratore. Quindi lo spirito e la lettera della legge sono chiarissimi e l'intenzione del legislatore è quella di fare una norma onnicomprensiva.
Il PD penso che dovrebbe iniziare ad essere chiaro e rispettoso, innanzitutto dei suoi elettori, quindi non mettere in atto questi ridicoli escamotages per salvare questo governo. E' una scelta nella quale si sono cacciati col solito tafazzismo che li contraddistingue da quando esistono, e come al solito per trarsi d'impaccio mettono pezze peggiori del buco...
Il più è chiedersi "quanto ci costa in termini di voti tentare per l'ennesima volta di prendere per culo gli elettori?"
Ti ricordi che feci la stessa domanda quando il partito decise di appoggiare il governo Monti?
Io fossi un iscritto andrei dai dirigenti e li prenderei per la collottola, ma evidentemente voi iscritti, almeno alcuni, non ci tenete poi tanto al il vostro partito. I giovani di occupy ci hanno provato... almeno spalleggiateli...
Ti capisco Bastiano, ti capisco, ed io sarei così scorretto dal votare quella espulsione anche con la legge del '57 senza modifiche.
Appena iniziò il Prodi II ho scritto una lettera a tutti i parlamentari di centro sinistra che si trovavano nella giunta per le elezioni della camera, proprio per chiedere che mettessero l'ineleggibilità di Berlusconi all'ordine del giorno, perché concessionario dello Stato.
Nessuno, dico, nessuno da Rifondazione Comunista a Italia dei Valori, i DS , Dini, Mastella, nessuno, ripeto ha fatto niente per chiedere che quella ineleggibilità fosse messa al voto.
In quei giorni proprio Di Pietro, parlò di modifiche che erano necessarie per utilizzare quella legge contro un azionista come Berlusconi che la eludeva con un AD amico suo.
Poi, Di Pietro, ha fatto finta di dimenticarsene, ed ha cavalcato quella zanzara, per tutte le sue campagne pubblicitarie. Ma non solo Di Pietro, anche Rifondazione Comunista e tutta quella diaspora che si aggira a sinistra e che in parte è finita anche nel M5S.
Per riassumere:
1) io, pur di togliermelo dai cabbasisi lo fare, sapendo di fare una scorrettezza
2) capisco il PD se vuole fare le cose in modo corretto, ed i numeri per approvare quella legge ci sono, purché il M5S e SEL lo vogliano. Altrimenti niente. Certe scorrettezze comunicative, devono venire fuori quando si sia ecceduto nell'usarle. E questo è uno dei momenti della verità.
einrix- Messaggi : 10607
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Re: Conflitto di Interesse, proposta Mucchetti, levata di scudi
Siamo tutti abbastanza sgamati per capire a cosa allude Einrix. Che da persona intelligente qual è, credo desisterà dal cadere nuovamente in scorrettezze del genere, che compromettono la serietà del forum e la credibilità di chi lo amministra.einrix ha scritto:E questi ragionamenti possono far bene anche a Montalbano, se non si intossica ancora alla fonte d'Este.
Ma temo che per lui la disintossicazione dovrà necessariamente essere molto lunga.
La regoletta è quella già ricordata in occasioni precedenti: non è accettabile fare riferimenti sgradevoli nei confronti di persone, istituzioni e forum esterni, a meno che non si tratti di soggetti pubblici. Si ricorda però che in entrambi i casi è facoltà della persona offesa invocare l'intervento della polizia postale, che ha pieno accesso ai nostri IP identificando nome e cognome dei responsabili.
Admin- Messaggi : 519
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Re: Conflitto di Interesse, proposta Mucchetti, levata di scudi
Ma è difficile proporre il decreto e votare contro la richiesta del M5S, anche con le migliori intenzioni, la sensazione è quella di voler procrastinare la situazione e poi siamo sicuri che anche il voto alla proposta non farebbe cadere il governo?
Bastiano.B.Bucci- Messaggi : 133
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Re: Conflitto di Interesse, proposta Mucchetti, levata di scudi
Rossoverde ha scritto:
Forza Rom , un altro passo e ce la fai, sono 20 che il Pd prende per il culo il suo elettorato. Mi fa piacere che incominciate ad accorgervene. Ciao
Ho la vaga sensazione che tu stia sbagliando soggetto.
Rom- Messaggi : 996
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Re: Conflitto di Interesse, proposta Mucchetti, levata di scudi
einrix ha scritto:Ma che modo è questo di intervenire in una materia come questa. Cerco in ogni modo di fare chiarezza, di mettere in fila le cose e poi arrivi tu Rom, a dirmi che non devo prenderti per il culo?
Come si dice: lascio perdere che è meglio.
Ho detto "non prendiamoci per il culo", non che tu prendi etc etc.
Te lo traduco in brutta copia: lasciamo stare bizantinismi, arzigogoli & arabeschi fatti di mezze verità e sedicesimi di illazioni.
Questa discussione è avvilente per tutti noi che ne siamo partecipi.
Rom- Messaggi : 996
Data d'iscrizione : 10.04.13
Re: Conflitto di Interesse, proposta Mucchetti, levata di scudi
Per prima cosa distinguiamo l'applicazione di un'eventuale sentenza della Corte di cassazione dalla legge sul conflitto di interessi.
Aver presentato la mozione sull'interpretazione della legge del 1957 prima della sentenza della Corte è stato un regalo a Berlusconi. Si continuerà a parlare di lui fino alla sentenza e a far passare quest'ultima come la continuazione di quella battaglia politica.
la legge del 1957 è difficilmente applicabile a Berlusconi che non è "proprietario" delle reti televisive ma "azionista" della Fininvest. Può sembrare una cazzata dal punto di vista politico, ma da quello legale non lo è affatto.
Non a caso si imputa alla sinistra la responsabilità di non aver mai fatto una legge sul conflitto di interessi.
Per la verità qualche tentativo è stato fatto e durante uno dei due governi Prodi, quella che tutti definivano una buona proposta è stata approvata solo in uno dei due rami del Parlamento, a causa dello scioglimento anticipato delle Camere.
Quella buona proposta, è ne più ne meno quella ripresentata un mese fa dal PD, e in quell'occasione tanto elogiata da tutti.
Trovo curioso che chi fino ad ora rimproverava alla sinistra di non presentare una proposta sul conflitto di interessi, ora ritenga che non sia opportuna. Oltretutto la sua votazione non è all'ordine del giorno del Parlamento prima della sentenza della corte.
E' chiaramente una polemica strumentale che, non a caso, vede uniti nella lotta Grillo e Berlusconi, come evidenziava giustamente ieri l'Unità.
Altra stranezza è il fatto che nessuna proposta di legge in materia sia stata presentata dal M5S, nonostante fosse stato uno dei suoi cavalli di battaglia in campagna elettorale.
Mah.
Aver presentato la mozione sull'interpretazione della legge del 1957 prima della sentenza della Corte è stato un regalo a Berlusconi. Si continuerà a parlare di lui fino alla sentenza e a far passare quest'ultima come la continuazione di quella battaglia politica.
la legge del 1957 è difficilmente applicabile a Berlusconi che non è "proprietario" delle reti televisive ma "azionista" della Fininvest. Può sembrare una cazzata dal punto di vista politico, ma da quello legale non lo è affatto.
Non a caso si imputa alla sinistra la responsabilità di non aver mai fatto una legge sul conflitto di interessi.
Per la verità qualche tentativo è stato fatto e durante uno dei due governi Prodi, quella che tutti definivano una buona proposta è stata approvata solo in uno dei due rami del Parlamento, a causa dello scioglimento anticipato delle Camere.
Quella buona proposta, è ne più ne meno quella ripresentata un mese fa dal PD, e in quell'occasione tanto elogiata da tutti.
Trovo curioso che chi fino ad ora rimproverava alla sinistra di non presentare una proposta sul conflitto di interessi, ora ritenga che non sia opportuna. Oltretutto la sua votazione non è all'ordine del giorno del Parlamento prima della sentenza della corte.
E' chiaramente una polemica strumentale che, non a caso, vede uniti nella lotta Grillo e Berlusconi, come evidenziava giustamente ieri l'Unità.
Altra stranezza è il fatto che nessuna proposta di legge in materia sia stata presentata dal M5S, nonostante fosse stato uno dei suoi cavalli di battaglia in campagna elettorale.
Mah.
Vanni Sandro- Messaggi : 689
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Re: Conflitto di Interesse, proposta Mucchetti, levata di scudi
Rom ha scritto:
Ho la vaga sensazione che tu stia sbagliando soggetto.
Non lo so se sbaglio soggetto, forse è fattibile non lo nego. Ti capisco, il cuore batte lì e purtroppo vedi che l' è un continuo declino, giorno dopo giorno, sempre più giù e non fa che peggiorare, mi dispiace anche per te che vedi le sue speranze perdersi. Ti saluto.
Rossoverde- Messaggi : 1008
Data d'iscrizione : 05.06.13
Re: Conflitto di Interesse, proposta Mucchetti, levata di scudi
Rossoverde ha scritto:
Non lo so se sbaglio soggetto, forse è fattibile non lo nego. Ti capisco, il cuore batte lì e purtroppo vedi che l' è un continuo declino, giorno dopo giorno, sempre più giù e non fa che peggiorare, mi dispiace anche per te che vedi le sue speranze perdersi. Ti saluto.
Ho la sensazione che stai proprio sbagliando soggetto.
Rom- Messaggi : 996
Data d'iscrizione : 10.04.13
Re: Conflitto di Interesse, proposta Mucchetti, levata di scudi
Ma dai, io a differenza di quelli che continuano ad offendere e fanno le verginelle di bosco, la prendo sempre sportivamente. E poi chi parla di disintossicare gli altri, si capisce benissimo da quale tipo di cultura provenga. L'unica sfortuna per costoro, è che Baffone non è mai arrivato...Admin ha scritto:
Siamo tutti abbastanza sgamati per capire a cosa allude Einrix. Che da persona intelligente qual è, credo desisterà dal cadere nuovamente in scorrettezze del genere, che compromettono la serietà del forum e la credibilità di chi lo amministra.
La regoletta è quella già ricordata in occasioni precedenti: non è accettabile fare riferimenti sgradevoli nei confronti di persone, istituzioni e forum esterni, a meno che non si tratti di soggetti pubblici. Si ricorda però che in entrambi i casi è facoltà della persona offesa invocare l'intervento della polizia postale, che ha pieno accesso ai nostri IP identificando nome e cognome dei responsabili.
Montalbano- Messaggi : 1137
Data d'iscrizione : 30.04.13
Re: Conflitto di Interesse, proposta Mucchetti, levata di scudi
chi è baffone?
??
??
Misae- Messaggi : 6
Data d'iscrizione : 14.07.13
Re: Conflitto di Interesse, proposta Mucchetti, levata di scudi
Rom ha scritto:
Ho la sensazione che stai proprio sbagliando soggetto.
Può essere benissimo, se a te piace essere preso per i fondelli, salvo poi criticarli. Ti saluto.
Rossoverde- Messaggi : 1008
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