La crisi umanitaria
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Re: La crisi umanitaria
23/10/2015 21:31
M.Oriente, Quartetto chiede moderazione
21.31
M.Oriente, Quartetto chiede moderazione
Un appello a israeliani e palestinesi
alla moderazione è stato lanciato da U-
sa, Russia, Onu e Ue. "Il Quartetto -si
legge in un comunicato del gruppo dopo
i colloqui di Vienna- esprime seria
preoccupazione per la continua escala-
tion delle tensioni".
Il Quartetto invita anche le parti ad
adottare misure per "ripristinare fidu-
cia e speranza nella fattibilità di una
soluzione a due stati negoziata". Da
New York la richiesta del segretario O-
nu, Ban Ki-moon,d'un incontro tra Neta-
nyahu e Abu Mazen.
Purtroppo sono solo tranquillanti, e la guerra continua, perché non è ammissibile che un popolo ne cacci un altro senza che succeda qualche cosa di brutto.
O si fondono, oppure uno verrà distrutto.
M.Oriente, Quartetto chiede moderazione
21.31
M.Oriente, Quartetto chiede moderazione
Un appello a israeliani e palestinesi
alla moderazione è stato lanciato da U-
sa, Russia, Onu e Ue. "Il Quartetto -si
legge in un comunicato del gruppo dopo
i colloqui di Vienna- esprime seria
preoccupazione per la continua escala-
tion delle tensioni".
Il Quartetto invita anche le parti ad
adottare misure per "ripristinare fidu-
cia e speranza nella fattibilità di una
soluzione a due stati negoziata". Da
New York la richiesta del segretario O-
nu, Ban Ki-moon,d'un incontro tra Neta-
nyahu e Abu Mazen.
Purtroppo sono solo tranquillanti, e la guerra continua, perché non è ammissibile che un popolo ne cacci un altro senza che succeda qualche cosa di brutto.
O si fondono, oppure uno verrà distrutto.
einrix- Messaggi : 10607
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Re: La crisi umanitaria
Ora comincio a capire anche perché fossero rallentate le operazioni belliche nelle zone dei conflitti. La spiegazione consiste nel fatto che la stessa Europa temeva l'esodo di quelle popolazioni.
E' la Russia che fa precipitare gli eventi con i suoi mille attacchi in un mese, che preparano la contro offensiva delle truppe di Damasco, Teheran e degli Hezbollah libanesi.
Non è che aver rallentato il conflitto significava averlo superato. Anzi, significava incancrenire una situazione ormai putrida, perché se le guerre del golfo hanno ormai quatto lustri, quella siriana è in corso da quattro anni.
Adesso il gioco si è fatto solo più pericoloso per il coinvolgimento della Russia che ha riequilibrato le forze in campo, dando appoggio al governo siriano che è il solo riconosciuto dall'ONU.
Le notizie che mi hanno fatto scattare la molla?
26/10/2015 03:34
Migranti: Ue, accordo in exstremis
3.34
Migranti: Ue, accordo in exstremis
Primo passo avanti nel tentativo di
rallentare e gestire l'esodo dei mi-
granti verso l'Europa lungo la rotta
Balcanica: accordo raggiunto in extre-
mis a Bruxelles.
Punti chiave sono la registrazione dei
migranti che altrimenti non avranno di-
ritti e la creazione di 100mila nuovi
posti d'accoglienza: 50mila in Grecia e
50mila lungo i Balcani. "Abbiamo posto
la prima pietra, ora dobbiamo fare ul-
teriori passi in avanti", ha commentato
Angela Merkel.
Insomma, quella guerra saudita-americana, incominciava a mettere in crisi proprio noi europei che da tempo siamo tagliati fuori da quell'area, anche se il compito di portatori d'acqua, a turno è stato svolto dalla Gran Bretagna, dalla Francia ed anche dall'Italia berlusconiana.
E deve essere arrivato il tempo in cui la crisi umanitaria avrebbe posto proprio quelle domande di cui discutiamo qui, sollevando seri dubbi sul comportamento degli Stati Uniti, della Turchia e della stessa NATO.
L'unificazione dell'Europa deve passare da una riduzione di sovranità. Francia, Gran Bretagna, Polonia si rassegnino, oppure scelgano di restarne fuori. L'Europa deve poter avere una sua politica, che non necessariamente deve coincidere con quella degli Stati Uniti, ma che deve tendere a mantenere le basi per una corretta alleanza. Così però le cose non vanno proprio, e se con Obama tutto è tenuto soft, sotto tono, la crisi esploderà sicuramente quando verrà eletto un presidente che si senta, come Bush, un Dio, pur essendo stupido.
Ed una politica europea non può che volere un M.O. pacificato, indipendente, con regimi che rispettino i diritti dell'uomo, e che intessano con noi rapporti economici e culturali tali che siano di beneficio anche per la loro evoluzione democratica e crescita economica. Gli Stati Uniti, perciò riducano i loro arsenali, le truppe all'estero ed il bilancio della guerra. Solo così il mondo potrà aprirsi ad una speranza di pace, specie se all'ONU verrà concesso il diritto di dirimere le controversie, senza possibilità di veti, che dovrebbero essere tolti dal Consiglio di Sicurezza, lasciando solo a maggioranze molto qualificate, le decisioni da prendere.
E' la Russia che fa precipitare gli eventi con i suoi mille attacchi in un mese, che preparano la contro offensiva delle truppe di Damasco, Teheran e degli Hezbollah libanesi.
Non è che aver rallentato il conflitto significava averlo superato. Anzi, significava incancrenire una situazione ormai putrida, perché se le guerre del golfo hanno ormai quatto lustri, quella siriana è in corso da quattro anni.
Adesso il gioco si è fatto solo più pericoloso per il coinvolgimento della Russia che ha riequilibrato le forze in campo, dando appoggio al governo siriano che è il solo riconosciuto dall'ONU.
Le notizie che mi hanno fatto scattare la molla?
26/10/2015 03:34
Migranti: Ue, accordo in exstremis
3.34
Migranti: Ue, accordo in exstremis
Primo passo avanti nel tentativo di
rallentare e gestire l'esodo dei mi-
granti verso l'Europa lungo la rotta
Balcanica: accordo raggiunto in extre-
mis a Bruxelles.
Punti chiave sono la registrazione dei
migranti che altrimenti non avranno di-
ritti e la creazione di 100mila nuovi
posti d'accoglienza: 50mila in Grecia e
50mila lungo i Balcani. "Abbiamo posto
la prima pietra, ora dobbiamo fare ul-
teriori passi in avanti", ha commentato
Angela Merkel.
Insomma, quella guerra saudita-americana, incominciava a mettere in crisi proprio noi europei che da tempo siamo tagliati fuori da quell'area, anche se il compito di portatori d'acqua, a turno è stato svolto dalla Gran Bretagna, dalla Francia ed anche dall'Italia berlusconiana.
E deve essere arrivato il tempo in cui la crisi umanitaria avrebbe posto proprio quelle domande di cui discutiamo qui, sollevando seri dubbi sul comportamento degli Stati Uniti, della Turchia e della stessa NATO.
L'unificazione dell'Europa deve passare da una riduzione di sovranità. Francia, Gran Bretagna, Polonia si rassegnino, oppure scelgano di restarne fuori. L'Europa deve poter avere una sua politica, che non necessariamente deve coincidere con quella degli Stati Uniti, ma che deve tendere a mantenere le basi per una corretta alleanza. Così però le cose non vanno proprio, e se con Obama tutto è tenuto soft, sotto tono, la crisi esploderà sicuramente quando verrà eletto un presidente che si senta, come Bush, un Dio, pur essendo stupido.
Ed una politica europea non può che volere un M.O. pacificato, indipendente, con regimi che rispettino i diritti dell'uomo, e che intessano con noi rapporti economici e culturali tali che siano di beneficio anche per la loro evoluzione democratica e crescita economica. Gli Stati Uniti, perciò riducano i loro arsenali, le truppe all'estero ed il bilancio della guerra. Solo così il mondo potrà aprirsi ad una speranza di pace, specie se all'ONU verrà concesso il diritto di dirimere le controversie, senza possibilità di veti, che dovrebbero essere tolti dal Consiglio di Sicurezza, lasciando solo a maggioranze molto qualificate, le decisioni da prendere.
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Re: La crisi umanitaria
Sempre brutte notizie dalla Palestina:
26/10/2015 20:19
Erekat: Netanyahu vuole pulizia etnica
20.19
Erekat: Netanyahu vuole pulizia etnica
"Pulizia etnica", così il segretario
dell'Olp, Erekat, ha definito l'ipotesi
del premier israeliano, Netanyahu, di
revoca della residenza per i palestine-
si di Gerusalemme Est, oltre la barrie-
ra di protezione.
Per Hanan Ashrawi, sono "centinaia di
migliaia i palestinesi coinvolti".
E nessuno che se ne curi, proprio come avvenne con lo sterminio degli ebrei in Europa.
Il colonialismo è sterminio per sostituzione. A quel modo sono stati sterminati i popoli americani, e quello australiano, sempre da europei, non importa di quale nazione o di quale fede. Ora è il momento dello sterminio dei palestinesi, a cura di europei di religione ebraica, e loro dicono pure di razza ebraica, perché sono dei razzisti.
26/10/2015 20:19
Erekat: Netanyahu vuole pulizia etnica
20.19
Erekat: Netanyahu vuole pulizia etnica
"Pulizia etnica", così il segretario
dell'Olp, Erekat, ha definito l'ipotesi
del premier israeliano, Netanyahu, di
revoca della residenza per i palestine-
si di Gerusalemme Est, oltre la barrie-
ra di protezione.
Per Hanan Ashrawi, sono "centinaia di
migliaia i palestinesi coinvolti".
E nessuno che se ne curi, proprio come avvenne con lo sterminio degli ebrei in Europa.
Il colonialismo è sterminio per sostituzione. A quel modo sono stati sterminati i popoli americani, e quello australiano, sempre da europei, non importa di quale nazione o di quale fede. Ora è il momento dello sterminio dei palestinesi, a cura di europei di religione ebraica, e loro dicono pure di razza ebraica, perché sono dei razzisti.
einrix- Messaggi : 10607
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Re: La crisi umanitaria
Se le vanno proprio a cercare..., nel Mar Cinese, poi!
27/10/2015 03:02
Isole contese: tensione tra Usa e Cina
3.02
Isole contese: tensione tra Usa e Cina
Torna altissima la tensione tra Cina e
Usa dopo la decisione di Washington di
sfidare la sovranità rivendicata dalla
Cina sulle isole artificiali costruite
dal nulla nel Mar Cinese meridionale,
inviando un cacciatorpediniere, lo USS
Lassen entro le 12 miglia (limite delle
acque territoriali) da un isolotto nel-
le Spratly.
L'ambasciata cinese a Washington ha
chiesto agli Usa di "asternersi dal di-
re o fare qualsiasi cosa che possa sem-
brare una provocazione" e di agire re-
sponsabilmente per mantenere la pace.
Bellissima la richiesta dell'ambasciatore cinese.
Basta guardare cosa fa la presenza statunitense nel Mediterraneo, per dire che è meglio che stiano fuori dai mari dell'Asia.
Ci sono anche degli odi sopiti, tra i tanti paesi dell'Asia. Ci mancano proprio gli americani per risvegliarli. E sempre per il petrolio, e sempre in casa degli altri, nonostante siano pieni anche gli USA, di petrolio.
La pace la si fa anche con la moderazione nei consumi, e nel trovare vie alternative lecite per la sostituzione di prodotti minerari non rinnovabili. La Tecnica è proprio a disposizione dei popoli per risolversi i propri problemi, al posto della guerra. Chi usa la guerra dimostra prepotenza al di la della propria incapacità di trovare soluzioni lecite e rispettose del Pianeta e dei suoi popoli.
L'unico valore della guerra è quello di imparare a difendersi dagli alieni, e fino a quando ci saranno alieni di questo mondo o di altri mondi, con la guerra, anzi, con l'arte della guerra, dovremo convivere disperatamente, e le crisi umanitarie riguarderanno i vinti. E' questo che vogliamo?
Per me un Mondo così può anche finire con la generazione di mio figlio.
27/10/2015 03:02
Isole contese: tensione tra Usa e Cina
3.02
Isole contese: tensione tra Usa e Cina
Torna altissima la tensione tra Cina e
Usa dopo la decisione di Washington di
sfidare la sovranità rivendicata dalla
Cina sulle isole artificiali costruite
dal nulla nel Mar Cinese meridionale,
inviando un cacciatorpediniere, lo USS
Lassen entro le 12 miglia (limite delle
acque territoriali) da un isolotto nel-
le Spratly.
L'ambasciata cinese a Washington ha
chiesto agli Usa di "asternersi dal di-
re o fare qualsiasi cosa che possa sem-
brare una provocazione" e di agire re-
sponsabilmente per mantenere la pace.
Bellissima la richiesta dell'ambasciatore cinese.
Basta guardare cosa fa la presenza statunitense nel Mediterraneo, per dire che è meglio che stiano fuori dai mari dell'Asia.
Ci sono anche degli odi sopiti, tra i tanti paesi dell'Asia. Ci mancano proprio gli americani per risvegliarli. E sempre per il petrolio, e sempre in casa degli altri, nonostante siano pieni anche gli USA, di petrolio.
La pace la si fa anche con la moderazione nei consumi, e nel trovare vie alternative lecite per la sostituzione di prodotti minerari non rinnovabili. La Tecnica è proprio a disposizione dei popoli per risolversi i propri problemi, al posto della guerra. Chi usa la guerra dimostra prepotenza al di la della propria incapacità di trovare soluzioni lecite e rispettose del Pianeta e dei suoi popoli.
L'unico valore della guerra è quello di imparare a difendersi dagli alieni, e fino a quando ci saranno alieni di questo mondo o di altri mondi, con la guerra, anzi, con l'arte della guerra, dovremo convivere disperatamente, e le crisi umanitarie riguarderanno i vinti. E' questo che vogliamo?
Per me un Mondo così può anche finire con la generazione di mio figlio.
einrix- Messaggi : 10607
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Re: La crisi umanitaria
Ma guarda un po come sono stupidi questi maschietti:
[...] Da parte sua il Pentagono ha specificato che la navigazione nelle vicinanze delle isole artificiali durerà diverse ore. Il Pentagono ha sfruttato il precedente delle 5 navi da guerra cinesi che a settembre passarono a largo dell'Alaska all'interno delle acque territoriali Usa, ricorrendo al principio della libertà di navigazione.
http://www.repubblica.it/esteri/2015/10/26/news/mar_cinese_meridioanle_gli_usa_sfidano_la_cina_una_nave_da_guerra_nelle_spratly_rivendicate_da_pechino-125950641/?ref=HREC1-19
meriterebbero di essere presi a sculacciate dai propri genitori, ed invece si danno arie da grandi strateghi, questi stupidotti in divisa!
einrix- Messaggi : 10607
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Re: La crisi umanitaria
Anche i cinesi, non sono da meno. Guardate dove sono quelle isole:
La cosa migliore sarebbe renderle libere da ogni dominio o sovranità. Ma una cosa simile in un mondo come il nostro, sarebbe inconcepibile, protesi come siamo a piantar bandiere in qualunque cosa si elevi sopra il livello del mare, e tra poco, con la Luna o Marte, anche del cielo.
La cosa migliore sarebbe renderle libere da ogni dominio o sovranità. Ma una cosa simile in un mondo come il nostro, sarebbe inconcepibile, protesi come siamo a piantar bandiere in qualunque cosa si elevi sopra il livello del mare, e tra poco, con la Luna o Marte, anche del cielo.
einrix- Messaggi : 10607
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Re: La crisi umanitaria
Da La Repubblica:
Usa, pressing su Obama dai vertici militari per invio truppe in Iraq e Siria,
questo è il titolo.
Poi il sotto titolo diventa poco comprensibile: chi sono i combattenti locali della prima linea irachena?
Ma anche a leggere l'articolo, non si capisce gran ché. L'articolo non sembra firmato.
Quello che non si capisce dall'articole è perché gli USA avrebbero dovuto cambiare strategia, ora che anche i russi li aiutano a combattere Isis, dovrebbero essere più rilassati, ed invece sembrano più preoccupati.
Ma così si capisce pure che combattere Isis era solo una scusa per restare in Iraq e in Siria, a farsi i propri affari, che generalmente sono di mettere in crisi i governi che non sono amici, come in Afganistan, quando addestravano terroristi contro i russi, che poi si sono ritrovati a sbattere giù le Due Torri. Un capolavoro di politica militare e diplomazia. E anche adesso è così. Isis è foraggiata da turchi, sauditi, ed emirati del golfo succubi della stessa monarchia saudita che la fa da padrona. Senza dire del Pakistan che in passato ha aggiunto i talebani ai guerriglieri afgani ed ai volontari sauditi che hanno fondato Al Qaeda, e adesso fa solo finta di combattere Isis. Anche loro, come i turchi hanno in mente un nuovo impero mussulmano, e la cosa tragica è che gli Stati Uniti appoggiano questo imperialismo teocratico arabo anche contro l'Europa, che è un millennio e mezzo che se li trova attorno a minacciare la pace. Per fortuna ci sono russi e cinesi che hanno sempre trovato il modo di bloccarli sulla Via della Seta.
Speriamo che Obama resista e non si faccia convincere da quegli stupidi militari che pur di prendere promozioni e aumenti di stipendio, quando non bustarelle, dalle società che producono armi, tornerebbero in Irak, ed anche in Siria, da dove molti di loro sono tornati a casa in una bara.
il link
http://www.repubblica.it/esteri/2015/10/27/news/usa_pressing_su_obama_per_inviare_truppe_in_iraq_e_siria-125999153/?ref=HREC1-4
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Re: La crisi umanitaria
"
Turkey Confirms Strikes Against Kurdish Militias in Syria
"
Questo è il titolo del NYTimes. Qui c'è l'articolo:
http://www.nytimes.com/2015/10/28/world/europe/turkey-syria-kurdish-militias.html?hp&action=click&pgtype=Homepage&module=second-column-region®ion=top-news&WT.nav=top-news&_r=0
Se si pensa che i migliori alleati degli americani contro Isis, sono proprio i curdi, deve essere un bel problema far convergere gli interessi turchi e quelli statunitensi su questo obiettivo.
Per questo la lotta contro Isis non funzionava. I turchi usavano Isis proprio per distruggere i curdi in Iraq ed in Siria, così come loro fanno in Turchia.
Al contrario, i russi non bombardano i curdi, perché questi lottano per ritagliarsi il loro spazio in Siria ed in Turchia, e non per sostituire Assad con qualche altro che comunque non sanerebbe la loro situazione. Insomma, per i russi, destabilizzare la Turchia è come per gli Stati Uniti, destabilizzare la Siria e tener prigioniero l'Iraq.
D'altra parte questo è il solo momento buono per i Kurdi di ritagliarsi un pezzo del paese, in Iraq, in Siria, intanto, ma una volta che si fosse costituito, aumenterebbero le pressioni internazionali per la parte curda della Turchia. Un problema nel problema, ma un problema che coinvolge la Turchia come patrocinatore di Isis.
Un bel rompicapo per Obama, che se dovesse stare a sentire tutti (i suoi, ben inteso) diventerebbe pazzo. Forse sono proprio i russi che possono toglierlo dall'angolo in cui si è cacciato, con una bella pace in Siria, la costituzione di uno stato curdo, senza né vincitori e vinti che non fossero i siriani, gli iracheni e i curdi, che escono dalla guerra.
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Re: La crisi umanitaria
La falsità di questa gente è totale
28/10/2015 17:30
Israele replica ad Abu Mazen:propaganda
17.30
Israele replica ad Abu Mazen:propaganda
"Ancora una volta Abu Mazen sceglie la
via della propaganda e dell'istigazio-
ne, invece che quella del dialogo pro-
posto da Israele".
Così il portavoce del ministero Emanuel
Hahshon ha replicato alle affermazioni
del presidente palestinese all'Assem-
blea dei diritti dell'uomo dell'Onu a
Ginevra, che ha chiesto alle Nazioni
Unite un regime speciale per la prote-
zione dei palestinesi.
E' propaganda che i coloni ebrei stiano costruendo altri muri ed altre case, col risultato di cacciare i palestinesi da ampie zone di Gerusalemme e della Cisgiordania, dopo averli cacciati dalla Palestina? E' propaganda che li tengano sotto il tiro delle loro armi, privandoli di molti di quei diritti che un uomo ed una donna devono avere? E tutto questo avviene per costruire uno stato fondato sulla razza, cosa che in se è un abominio da nazista. Vi hanno maltrattato i tedeschi, gli italiani, gli spagnoli, i francesi, prendetevela con loro, se proprio volete, ma lasciate stare i palestinesi che sono gli unici ad avere diritto a vivere su quella terra. Se per voi tutto ciò non va bene, e preferite affidarvi al diritto di guerra, allora la propaganda la fate voi, mentre torturate e massacrate quel popolo come degli aguzzini nazisti..
Vergogna, vergogna, vergogna.
Ha ragione Abu Mazen a chiedere protezione all'ONU. Se l'ONU fosse una istituzione giusta, condannerebbe Israele a pagare un prezzo pari alla legge del taglione.
28/10/2015 17:19
Appello Abu Mazen all'Onu: proteggeteci
17.19
Appello Abu Mazen all'Onu: proteggeteci
"Proteggeteci, abbiamo bisogno di voi".
Questo l'appello lanciato dal presiden-
te palestinese Abu Mazen, intervenuto a
Ginevra all'Assemblea dei Diritti Umani
dell'Onu. Secondo Abu Mazen, citato dai
media israeliani, le azioni di Israele
contro i palestinesi hanno condotto
all'attuale "esplosione" di violenza
nella regione.
Abu Mazen ha chiesto al Consiglio di
Sicurezza di stabilire un "regime spe-
ciale per la protezione internazionale
del popolo palestinese, immediatamente
ed urgentemente".
28/10/2015 17:30
Israele replica ad Abu Mazen:propaganda
17.30
Israele replica ad Abu Mazen:propaganda
"Ancora una volta Abu Mazen sceglie la
via della propaganda e dell'istigazio-
ne, invece che quella del dialogo pro-
posto da Israele".
Così il portavoce del ministero Emanuel
Hahshon ha replicato alle affermazioni
del presidente palestinese all'Assem-
blea dei diritti dell'uomo dell'Onu a
Ginevra, che ha chiesto alle Nazioni
Unite un regime speciale per la prote-
zione dei palestinesi.
E' propaganda che i coloni ebrei stiano costruendo altri muri ed altre case, col risultato di cacciare i palestinesi da ampie zone di Gerusalemme e della Cisgiordania, dopo averli cacciati dalla Palestina? E' propaganda che li tengano sotto il tiro delle loro armi, privandoli di molti di quei diritti che un uomo ed una donna devono avere? E tutto questo avviene per costruire uno stato fondato sulla razza, cosa che in se è un abominio da nazista. Vi hanno maltrattato i tedeschi, gli italiani, gli spagnoli, i francesi, prendetevela con loro, se proprio volete, ma lasciate stare i palestinesi che sono gli unici ad avere diritto a vivere su quella terra. Se per voi tutto ciò non va bene, e preferite affidarvi al diritto di guerra, allora la propaganda la fate voi, mentre torturate e massacrate quel popolo come degli aguzzini nazisti..
Vergogna, vergogna, vergogna.
Ha ragione Abu Mazen a chiedere protezione all'ONU. Se l'ONU fosse una istituzione giusta, condannerebbe Israele a pagare un prezzo pari alla legge del taglione.
28/10/2015 17:19
Appello Abu Mazen all'Onu: proteggeteci
17.19
Appello Abu Mazen all'Onu: proteggeteci
"Proteggeteci, abbiamo bisogno di voi".
Questo l'appello lanciato dal presiden-
te palestinese Abu Mazen, intervenuto a
Ginevra all'Assemblea dei Diritti Umani
dell'Onu. Secondo Abu Mazen, citato dai
media israeliani, le azioni di Israele
contro i palestinesi hanno condotto
all'attuale "esplosione" di violenza
nella regione.
Abu Mazen ha chiesto al Consiglio di
Sicurezza di stabilire un "regime spe-
ciale per la protezione internazionale
del popolo palestinese, immediatamente
ed urgentemente".
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Re: La crisi umanitaria
Eccolo uno degli anelli mancanti: il coinvolgimento di Israele con Isis.
29/10/2015 02:51
Iraq, arrestato colonnello israeliano
2.51
Iraq, arrestato colonnello israeliano
"La sicurezza irachena ha arrestato nei
giorni scorsi un colonnello israeliano
della Brigata del Golan insieme ad un
gruppo di terroristi dell'Isis". La no-
tizia è stata diffusa dall'agenzia ira-
niana Fars.
Il colonnello arrestato si chiama Yusi
Oulen Shahak e l'agenzia fornisce anche
il suo numero di matricola. Le forze di
sicurezza irachene lo stanno interro-
gando per capire le ragioni della sua
presenza fra i combattenti dell'Isis.
Un caso inspiegabile? Assolutamente no! stanno lavorando insieme a Sauditi ed Americani contro la Siria in chiave anti Persia.
Strage alla Questura di Milano.
Vi ricordate Bertoli? Quell'anarchico che gettò una bomba a Milano? Una bomba israeliana, dopo essere stato in Israele ad addestrarsi in un kibuz? Israele è stato coinvolto da Gladio e dalla NATO anche nella strategia della tensione nel nostro paese, oltre che per aver fatto crescere Hamas al fine minare l'unità del popolo palestinese sotto Arafat, avvelenato da loro con una sostanza radioattiva.
Insomma sono esperti non solo nel colonizzare, nel maltrattare popoli, ma anche nelle peggiori mistificazioni, costruendo alleanze con altri diavoli come loro.
Il fatto che sia stato preso dalle forze irachene significa che tira brutta aria da quelle parti, per chi come loro vuole spadroneggiare proprio con quella strategia della tensione che anche nel nostro paese ha provocato centinaia di morti.
Non so come questa vicenda andrà a finire, ma penso che si siano capite le ragioni per cui milioni di persone sono state sradicate dalle loro case: doveva essere ucciso il sogno di Nasser per un Medio Oriente ed un'Africa Mediterranea, libera e laica, al posto di quel mostro teocratico che vediamo, tra cristiani nemici di Cristo, mussulmani ed ebrei che sono uno peggio dell'altro, nella gara a chi ammazza più gente.
29/10/2015 02:51
Iraq, arrestato colonnello israeliano
2.51
Iraq, arrestato colonnello israeliano
"La sicurezza irachena ha arrestato nei
giorni scorsi un colonnello israeliano
della Brigata del Golan insieme ad un
gruppo di terroristi dell'Isis". La no-
tizia è stata diffusa dall'agenzia ira-
niana Fars.
Il colonnello arrestato si chiama Yusi
Oulen Shahak e l'agenzia fornisce anche
il suo numero di matricola. Le forze di
sicurezza irachene lo stanno interro-
gando per capire le ragioni della sua
presenza fra i combattenti dell'Isis.
Un caso inspiegabile? Assolutamente no! stanno lavorando insieme a Sauditi ed Americani contro la Siria in chiave anti Persia.
Strage alla Questura di Milano.
Vi ricordate Bertoli? Quell'anarchico che gettò una bomba a Milano? Una bomba israeliana, dopo essere stato in Israele ad addestrarsi in un kibuz? Israele è stato coinvolto da Gladio e dalla NATO anche nella strategia della tensione nel nostro paese, oltre che per aver fatto crescere Hamas al fine minare l'unità del popolo palestinese sotto Arafat, avvelenato da loro con una sostanza radioattiva.
Insomma sono esperti non solo nel colonizzare, nel maltrattare popoli, ma anche nelle peggiori mistificazioni, costruendo alleanze con altri diavoli come loro.
Il fatto che sia stato preso dalle forze irachene significa che tira brutta aria da quelle parti, per chi come loro vuole spadroneggiare proprio con quella strategia della tensione che anche nel nostro paese ha provocato centinaia di morti.
Non so come questa vicenda andrà a finire, ma penso che si siano capite le ragioni per cui milioni di persone sono state sradicate dalle loro case: doveva essere ucciso il sogno di Nasser per un Medio Oriente ed un'Africa Mediterranea, libera e laica, al posto di quel mostro teocratico che vediamo, tra cristiani nemici di Cristo, mussulmani ed ebrei che sono uno peggio dell'altro, nella gara a chi ammazza più gente.
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Re: La crisi umanitaria
Sull'invito rivolto all'Iran per partecipare agli incontri di Vienna sulla guerra in Siria, ci sono questi due articoli del NYTimes
http://www.nytimes.com/2015/10/29/opinion/irans-role-in-the-syrian-crisis.html
http://www.nytimes.com/2015/10/29/world/middleeast/syria-talks-vienna-iran.html
einrix- Messaggi : 10607
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Re: La crisi umanitaria
30/10/2015 18:18
Scontri Palestina, muore bimbo 8 mesi
18.18
Scontri Palestina, muore bimbo 8 mesi
Un bambino palestinese di 8 mesi è mor-
to intossicato dal fumo dei lacrimogeni
lanciati dall'esercito israeliano du-
rante gli scontri nel villaggio di Beit
Fajjar, a sud di Betlemme, in Cisgior-
dania, nel corso dei quali giovani pa-
lestinesi hanno lanciato pietre contro
i soldati israeliani.
Lo riferisce il ministero della Salute
palestinese. Un lacrimogeno è entrato
nella casa della famiglia del piccolo,
il cui nome era Ramadan Thawabteh.
Non è Zyclon B, ma è pur sempre gas che ha stroncato la vita di un bambino.
Questi coloni israeliani non hanno proprio imparato niente di buono dalla loro stessa storia, e replicano solo le cattiverie possibili. In fondo nazisti non si nasce, ma lo si diventa quando si fanno quelle cose, in nome della propria razza.
Scontri Palestina, muore bimbo 8 mesi
18.18
Scontri Palestina, muore bimbo 8 mesi
Un bambino palestinese di 8 mesi è mor-
to intossicato dal fumo dei lacrimogeni
lanciati dall'esercito israeliano du-
rante gli scontri nel villaggio di Beit
Fajjar, a sud di Betlemme, in Cisgior-
dania, nel corso dei quali giovani pa-
lestinesi hanno lanciato pietre contro
i soldati israeliani.
Lo riferisce il ministero della Salute
palestinese. Un lacrimogeno è entrato
nella casa della famiglia del piccolo,
il cui nome era Ramadan Thawabteh.
Non è Zyclon B, ma è pur sempre gas che ha stroncato la vita di un bambino.
Questi coloni israeliani non hanno proprio imparato niente di buono dalla loro stessa storia, e replicano solo le cattiverie possibili. In fondo nazisti non si nasce, ma lo si diventa quando si fanno quelle cose, in nome della propria razza.
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Re: La crisi umanitaria
Quella che agli inizi d'agosto di quest'anno era soltanto una minaccia, dal 27 ottobre è divenuta una sanzione russa contro le compagnie aeree europee.
Il titolo di un vecchio articolo di La Repubblica:
«Sanzioni, la Russia risponde alla Ue: forse stop ai voli sulla Siberia».
http://www.repubblica.it/esteri/2014/08/05/news/sanzioni_russia_ucraina_ue_voli_siberia-93189322/
Basta guardare il tracking dei giorni prima del 27 ottobre e si vede che la rotta polare per il volo AZ 785, da Tokyo Narita a Roma Ciampino, si allunga quasi del 50%, passando da circa diecimila chilometri a circa quattordicimila e trecento chilometri.
https://it.flightaware.com/live/flight/AZA785/history/20151029/0415Z/RJAA/LIRF
E nessuno dice niente di questa cosa, come se funzionasse la censura militare su certe notizie. Allora siamo in guerra, senza che il Parlamento ne abbia preso atto e deciso nel merito.
Mala tempora currunt.
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Re: La crisi umanitaria
La notizia che Obama manda una cinquantina di militari presso i curdi che combattono in Siria, è tutto sommato buona. Da questo momento sarà difficile per Ankara bombardare postazioni curde, senza correre il rischio di colpire posizioni statunitensi.
La parte meno buona, è che se per caso Damasco accettasse la nascita di una nazione curda, loro, gli americani, si troverebbero presi tra due fuochi: quello dei curdi, a cui danno assistenza, e quello turco, di cui sono alleati, che cerca ogni pretesto per bombardarli. Senza dire di Isis che loro hanno foraggiato insieme ai sauditi, per far fuori curdi e siriani, in un colpo solo. Ma a quanto pare gli deve essere andata male.
Se fossi Assad firmerei subito una pace con i curdi, dando loro l'amministrazione del territorio abitato da popolazioni curde.
Credo che questo potrà essere un futuro sviluppo, e non è detto che se l'America sia contraria, altrettanto lo sia il buon Obama che si sta meritando, credo, quel premio nobel per la pace che gli hanno già dato.
http://www.nytimes.com/2015/10/31/world/obama-will-send-forces-to-syria-to-help-fight-the-islamic-state.html?hp&action=click&pgtype=Homepage&module=first-column-region®ion=top-news&WT.nav=top-news
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Re: La crisi umanitaria
Come fa un aereo a spaccarsi in due, specie se si tratta di un modello super sperimentato. Se fosse vero, andrebbe tolto da tutte le rotte perché strutturalmente incapace di sostenere le sollecitazioni del volo.
E invece, ti raccontano che si è spaccato in due per una avaria.
Dall'articolo: ""l'aereo si è spezzato in due: una piccola parte sulla coda che si è bruciata e una parte più grande che si è schiantata sulla roccia"."
"
Egitto, aereo russo precipita per avaria sul Sinai: in 224 a bordo. Soccorritori: "Nessun superstite"
"
Se non si è trattato di un missile, allora è stata una bomba a bordo, passata con la complicità di chi è addetto ai servizi aeroportuali.
http://www.repubblica.it/esteri/2015/10/31/news/egitto_scomparso_aereo_di_linea_sul_sinai-126296724/?ref=HRER3-1
I piloti avevano segnalato problemi a bordo con il wifi, ma che è troppo poco per capire se un telecomando possa avere innescato l'eventuale esplosione.
Che si tratti di un aereo super sperimentato lo vediamo leggendo Wikipedia:
" La prima consegna di un A320 ebbe luogo nel 1988. L'Airbus A320 fu il primo aeroplano civile con pilotaggio fly-by-wire esclusivamente digitale. Fino ad oggi i membri della famiglia degli A320 hanno avuto un ottimo successo di vendita, con un totale di oltre 6 700 ordini.[2] La maggiore concorrente dell'Airbus A320 è rappresentata dalla famiglia dei Boeing 737."
Aspettiamo che i russi facciano le loro indagini e poi capiremo come stanno le cose. Ovviamente gli egiziani non vogliono spaventare ulteriormente i turisti, che adesso potrebbero vedersi minacciati, anche in volo.
Salvo smentite, questa è la guerra che si combatte da quelle parti e che è bene far cessare prima che divampi più estesamente.
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Re: La crisi umanitaria
Aggiungiamo queste informazioni di televideo, per allargare il quadro.
31/10/2015 13:12
Aereo caduto, trovata la scatola nera
13.12
Aereo caduto, trovata la scatola nera
Non ci sono superstiti nello schianto
dell'Airbus 321 della low cost russa
Kogalymavia, precipitato nella penisola
del Sinai, di cui i soccorritori hanno
recuperato la scatola nera. Lo ha rife-
rito una fonte della sicurezza egiziana
all'agenzia tedesca Dpa.
Secondo la fonte, da un primo esame dei
rottami non sono emersi elementi che
facciano pensare che l'aereo sia stato
abbattuto e al momento la causa piu'
probabile dell'incidente appare un'ava-
ria.
Il fatto che la scatola nera sia stata recuperata, può dare la possibilità di chiarire tutti gli aspetti tecnici e di pilotaggio, del disastro. Non è invece tranquillizzante quello buttare avanti che non sembra stato un missile e che si tratti invece di una avaria, per le cose che dicevo prima:
- se è un'avaria (del tipo l'aereo si spacca in due) devono sospendere i voli dei 6700 airbus 320 che sono stati costruiti e venduti,
- e se non è una avaria, allora in qualche modo è stato abbattuto, o con un missile o con una bomba in una valigia.
- penso di poter escludere che il pilota abbia puntato l'aereo verso terra, per schiantarsi.
Altro fatto è che il disastro sia stato repentino. Con molti tipi di avarie, arresto dei motori compreso, la dinamica segue processi temporali più lunghi. Con uno schianto strutturale, comunque provocato, si precipita molto in fretta, come sembra essere avvenuto in questo caso.
Aspettiamo ulteriori notizie.
31/10/2015 13:12
Aereo caduto, trovata la scatola nera
13.12
Aereo caduto, trovata la scatola nera
Non ci sono superstiti nello schianto
dell'Airbus 321 della low cost russa
Kogalymavia, precipitato nella penisola
del Sinai, di cui i soccorritori hanno
recuperato la scatola nera. Lo ha rife-
rito una fonte della sicurezza egiziana
all'agenzia tedesca Dpa.
Secondo la fonte, da un primo esame dei
rottami non sono emersi elementi che
facciano pensare che l'aereo sia stato
abbattuto e al momento la causa piu'
probabile dell'incidente appare un'ava-
ria.
Il fatto che la scatola nera sia stata recuperata, può dare la possibilità di chiarire tutti gli aspetti tecnici e di pilotaggio, del disastro. Non è invece tranquillizzante quello buttare avanti che non sembra stato un missile e che si tratti invece di una avaria, per le cose che dicevo prima:
- se è un'avaria (del tipo l'aereo si spacca in due) devono sospendere i voli dei 6700 airbus 320 che sono stati costruiti e venduti,
- e se non è una avaria, allora in qualche modo è stato abbattuto, o con un missile o con una bomba in una valigia.
- penso di poter escludere che il pilota abbia puntato l'aereo verso terra, per schiantarsi.
Altro fatto è che il disastro sia stato repentino. Con molti tipi di avarie, arresto dei motori compreso, la dinamica segue processi temporali più lunghi. Con uno schianto strutturale, comunque provocato, si precipita molto in fretta, come sembra essere avvenuto in questo caso.
Aspettiamo ulteriori notizie.
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Re: La crisi umanitaria
31/10/2015 15:43
Isis rivendica abbattimento aereo russo
15.43
Isis rivendica abbattimento aereo russo
Il gruppo fondamentalista egiziano le-
gato all'Isis, e attivo nella penisola
del Sinai, ha rivendicato l'abbattimen-
to dell'Airbus 321 della compagnia low
cost russa Metrojet, che è costato la
vita a 224 persone.
"I soldati del Califfato sono riusciti
ad abbattere un aereo russo nel Sinai",
recita una dichiarazione che sta circo-
lando sui siti jihadisti. Ma fonti del-
la sicurezza egiziana smentiscono l'au-
tenticità della rivendicazione e affer-
mano che il velivolo volava troppo alto
per poter essere colpito dai miliziani.
Né la rivendicazione di Isis, né la smentita di Mosca fanno testo. Entrambi hanno interesse a sostenere il loro punto di vista. Ma se si giudica dalle prime notizie che sono arrivate senza essere state controllate completamente, dalla censura, allora la tesi della bomba o del missile è molto più probabile del cedimento strutturale dell'aereo, o di qualunque altra anomalia che provoca una caduta improvvisa, senza neppure tentare una planata. Anche gli egiziani hanno interesse a mentire... per il turismo e per non perdere la faccia contro Isis.
Insomma, siamo in guerra, anche se per ora non piovono bombe sulle nostre teste.
Isis rivendica abbattimento aereo russo
15.43
Isis rivendica abbattimento aereo russo
Il gruppo fondamentalista egiziano le-
gato all'Isis, e attivo nella penisola
del Sinai, ha rivendicato l'abbattimen-
to dell'Airbus 321 della compagnia low
cost russa Metrojet, che è costato la
vita a 224 persone.
"I soldati del Califfato sono riusciti
ad abbattere un aereo russo nel Sinai",
recita una dichiarazione che sta circo-
lando sui siti jihadisti. Ma fonti del-
la sicurezza egiziana smentiscono l'au-
tenticità della rivendicazione e affer-
mano che il velivolo volava troppo alto
per poter essere colpito dai miliziani.
Né la rivendicazione di Isis, né la smentita di Mosca fanno testo. Entrambi hanno interesse a sostenere il loro punto di vista. Ma se si giudica dalle prime notizie che sono arrivate senza essere state controllate completamente, dalla censura, allora la tesi della bomba o del missile è molto più probabile del cedimento strutturale dell'aereo, o di qualunque altra anomalia che provoca una caduta improvvisa, senza neppure tentare una planata. Anche gli egiziani hanno interesse a mentire... per il turismo e per non perdere la faccia contro Isis.
Insomma, siamo in guerra, anche se per ora non piovono bombe sulle nostre teste.
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Re: La crisi umanitaria
Sono sempre molto duro con gli israeliani, perché un colono è un colono anche se vuole convivere con i palestinesi,e a mio avviso dovrebbe tornarsene in Europa o in Russia, da dove è venuto, non restare li, togliendo lo spazio vitale ai palestinesi.
Ma convengo che alcuni sono migliori di altri e con questi è possibile che un giorno si possa addivenire ad una qualche forma di convivenza.
Un esempio è in questa giornata di commemorazione di rabin:
31/10/2015 23:37
Migliaia a commemorazione morte Rabin
23.37
Migliaia a commemorazione morte Rabin
Migliaia di israeliani hanno commemora-
to l'omicidio di Rabin, ucciso 20 anni
fa a Tel Aviv da un fanatico di destra
pochi mesi dopo aver firmato gli accor-
di di pace di Oslo con Arafat.
Alla cerimonia hanno partecipato il
presidente israeliano Rivlin e l'ex
presidente Usa Bill Clinton. L'attuale
leader Usa, Obama, ha inviato un mes-
saggio in cui sottolinea che "la pace è
necessaria, giusta e possibile. Gli i-
sraeliani hanno diritto di vivere nella
loro patria e i palestinesi hanno il
diritto di vivere liberi nella loro".
Belle anche le parole di Obama. peccato che anche l'America sia come Israele: piena di brava gente, ma comandano gli altri.
Ma convengo che alcuni sono migliori di altri e con questi è possibile che un giorno si possa addivenire ad una qualche forma di convivenza.
Un esempio è in questa giornata di commemorazione di rabin:
31/10/2015 23:37
Migliaia a commemorazione morte Rabin
23.37
Migliaia a commemorazione morte Rabin
Migliaia di israeliani hanno commemora-
to l'omicidio di Rabin, ucciso 20 anni
fa a Tel Aviv da un fanatico di destra
pochi mesi dopo aver firmato gli accor-
di di pace di Oslo con Arafat.
Alla cerimonia hanno partecipato il
presidente israeliano Rivlin e l'ex
presidente Usa Bill Clinton. L'attuale
leader Usa, Obama, ha inviato un mes-
saggio in cui sottolinea che "la pace è
necessaria, giusta e possibile. Gli i-
sraeliani hanno diritto di vivere nella
loro patria e i palestinesi hanno il
diritto di vivere liberi nella loro".
Belle anche le parole di Obama. peccato che anche l'America sia come Israele: piena di brava gente, ma comandano gli altri.
einrix- Messaggi : 10607
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Re: La crisi umanitaria
01/11/2015 00:01
Morte Rabin,Obama: sogno pace non muore
00.01
Morte Rabin,Obama: sogno pace non muore
In ricordo del premier israeliano Ra-
bin, assassinato 20 anni fa, il presi-
dente Usa, Obama, ha sottolineato che
il "suo sogno di pace non morirà mai".
Obama ha parlato in occasione delle
commemorazioni a Tel Aviv.
"Un proiettile può prendersi la vita di
un uomo, ma il suo spirito, il suo so-
gno di pace non moriranno mai", ha det-
to in un videomessaggio. Presente alla
cerimonia Bill Clinton (presidente Usa
ai tempi dell'attentato a Rabin): "I-
sraele deve decidere se Rabin aveva ra-
gione: dare alla pace una possibilità".
Altre belle parole, vogliamo i fatti!
Grazie lo stesso, Obama!
Morte Rabin,Obama: sogno pace non muore
00.01
Morte Rabin,Obama: sogno pace non muore
In ricordo del premier israeliano Ra-
bin, assassinato 20 anni fa, il presi-
dente Usa, Obama, ha sottolineato che
il "suo sogno di pace non morirà mai".
Obama ha parlato in occasione delle
commemorazioni a Tel Aviv.
"Un proiettile può prendersi la vita di
un uomo, ma il suo spirito, il suo so-
gno di pace non moriranno mai", ha det-
to in un videomessaggio. Presente alla
cerimonia Bill Clinton (presidente Usa
ai tempi dell'attentato a Rabin): "I-
sraele deve decidere se Rabin aveva ra-
gione: dare alla pace una possibilità".
Altre belle parole, vogliamo i fatti!
Grazie lo stesso, Obama!
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Re: La crisi umanitaria
01/11/2015 00:59
Compagnie aeree evitano sorvolo Sinai
00.59
Compagnie aeree evitano sorvolo Sinai
Air France, Emirates e Lufthansa deci-
dono di evitare il sorvolo della peni-
sola del Sinai, in attesa che si chia-
riscano le cause dello schianto del jet
passeggeri russo in volo da Sharm el-
Sheikh a San Pietroburgo.
"Abbiamo preso la decisione", dicono i
portavoce di Air France e Lufthansa,
"per ragioni di sicurezza. Continueremo
a evitare l'area fin quando non saranno
chiare le cause dell'incidente". Per
Emirates, un portavoce aggiunge: "Stia-
mo monitorando la situazione".
Riflettendo sulle cause del disastro, è facile ammettere che per abbattere un aereo che vola a diecimila metri di quota, un missile lanciato da Isis non basti, essendo necessari missili antiaerei più potenti.
Allora resta la bomba a bordo del veicolo ed i controlli all'aeroporto di partenza, sia nella fase di imbarco che in quella di sosta dell'aereo, al terminal o sulla pista. E' in quella fase che qualcuno degli addetti ai controlli o ai servizi aeroportuali, può aver messo o lasciato passare una bomba. Saranno le analisi visive, metallurgiche e chimiche, in corrispondenza della sezione di rottura, a determinare le cause del disastro, unitamente, com'è ovvio ai dati registrati nella scatola nera.
Per le ragioni di cui si diceva sopra, non è detto che quel tipo di notizie verranno comunicate all'opinione pubblica, per gli interessi più vari che riguardano i protagonisti di questa vicenda: russi ed egiziani.
Notizia analoga viene dalla compagnia dell'aereo precipitato.
01/11/2015 13:46
Sinai,sospesi voli linea Kogalymavia
13.46
Sinai,sospesi voli linea Kogalymavia
Tutti i voli Airbus A321 della compa-
gnia russa Kogalymavia (che dal 2102
opera con il marchio Metrojet),la stes-
sa dell'aereo precipitato ieri nel Si-
nai centrale, sono stati sospesi:lo ha
deciso l'agenzia federale dei trasporti
(Rostransnadzor).
Lo riferisce l'Interfax. Intanto mini-
stri ed esperti russi sono partiti per
il Sinai, sul luogo del disastro aereo.
Due aerei sono partiti con i ministri
dei Trasporti, Sololov,e per le Emergen-
ze, Puchkov, assieme a una squadra di
inquirenti e una di recupero dei corpi.
Penso che tra qualche giorno, si capirà qualche cosa di più. Anche perché la cosa è troppo grossa.
Compagnie aeree evitano sorvolo Sinai
00.59
Compagnie aeree evitano sorvolo Sinai
Air France, Emirates e Lufthansa deci-
dono di evitare il sorvolo della peni-
sola del Sinai, in attesa che si chia-
riscano le cause dello schianto del jet
passeggeri russo in volo da Sharm el-
Sheikh a San Pietroburgo.
"Abbiamo preso la decisione", dicono i
portavoce di Air France e Lufthansa,
"per ragioni di sicurezza. Continueremo
a evitare l'area fin quando non saranno
chiare le cause dell'incidente". Per
Emirates, un portavoce aggiunge: "Stia-
mo monitorando la situazione".
Riflettendo sulle cause del disastro, è facile ammettere che per abbattere un aereo che vola a diecimila metri di quota, un missile lanciato da Isis non basti, essendo necessari missili antiaerei più potenti.
Allora resta la bomba a bordo del veicolo ed i controlli all'aeroporto di partenza, sia nella fase di imbarco che in quella di sosta dell'aereo, al terminal o sulla pista. E' in quella fase che qualcuno degli addetti ai controlli o ai servizi aeroportuali, può aver messo o lasciato passare una bomba. Saranno le analisi visive, metallurgiche e chimiche, in corrispondenza della sezione di rottura, a determinare le cause del disastro, unitamente, com'è ovvio ai dati registrati nella scatola nera.
Per le ragioni di cui si diceva sopra, non è detto che quel tipo di notizie verranno comunicate all'opinione pubblica, per gli interessi più vari che riguardano i protagonisti di questa vicenda: russi ed egiziani.
Notizia analoga viene dalla compagnia dell'aereo precipitato.
01/11/2015 13:46
Sinai,sospesi voli linea Kogalymavia
13.46
Sinai,sospesi voli linea Kogalymavia
Tutti i voli Airbus A321 della compa-
gnia russa Kogalymavia (che dal 2102
opera con il marchio Metrojet),la stes-
sa dell'aereo precipitato ieri nel Si-
nai centrale, sono stati sospesi:lo ha
deciso l'agenzia federale dei trasporti
(Rostransnadzor).
Lo riferisce l'Interfax. Intanto mini-
stri ed esperti russi sono partiti per
il Sinai, sul luogo del disastro aereo.
Due aerei sono partiti con i ministri
dei Trasporti, Sololov,e per le Emergen-
ze, Puchkov, assieme a una squadra di
inquirenti e una di recupero dei corpi.
Penso che tra qualche giorno, si capirà qualche cosa di più. Anche perché la cosa è troppo grossa.
einrix- Messaggi : 10607
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Re: La crisi umanitaria
Non ci voleva molto, ma prima che uscisse questa agenzia, ho scritto:
"Riflettendo sulle cause del disastro, è facile ammettere che per abbattere un aereo che vola a diecimila metri di quota, un missile lanciato da Isis non basti, essendo necessari missili antiaerei più potenti.
Allora resta la bomba a bordo del veicolo ed i controlli all'aeroporto di partenza, sia nella fase di imbarco che in quella di sosta dell'aereo, al terminal o sulla pista. E' in quella fase che qualcuno degli addetti ai controlli o ai servizi aeroportuali, può aver messo o lasciato passare una bomba. "
e questa è di televideo:
01/11/2015 17:33
Aereo Sinai, esperti:esploso in volo
17.33
Aereo Sinai, esperti:esploso in volo
L'airbus russo precipitato in Sinai "è
esploso in volo".
Lo ha rivelato il direttore del Comita-
to interstatale dell'Aviazione russa,
Sorochenko, che fa parte del team di e-
sperti russi, egiziani e francesi che
analizzano le scatole nere. "La disin-
tegrazione è avvenuta in aria e i rot-
tami sono sparsi in un'area molto va-
sta, di 20kmq", ha spiegato Sorochenko,
precisando che comunque "è troppo pre-
sto per parlare di conclusioni". La no-
tizia è stata ripresa dalla Cnn, che ha
parlato di 'aereo spaccato in volo'.
"Riflettendo sulle cause del disastro, è facile ammettere che per abbattere un aereo che vola a diecimila metri di quota, un missile lanciato da Isis non basti, essendo necessari missili antiaerei più potenti.
Allora resta la bomba a bordo del veicolo ed i controlli all'aeroporto di partenza, sia nella fase di imbarco che in quella di sosta dell'aereo, al terminal o sulla pista. E' in quella fase che qualcuno degli addetti ai controlli o ai servizi aeroportuali, può aver messo o lasciato passare una bomba. "
e questa è di televideo:
01/11/2015 17:33
Aereo Sinai, esperti:esploso in volo
17.33
Aereo Sinai, esperti:esploso in volo
L'airbus russo precipitato in Sinai "è
esploso in volo".
Lo ha rivelato il direttore del Comita-
to interstatale dell'Aviazione russa,
Sorochenko, che fa parte del team di e-
sperti russi, egiziani e francesi che
analizzano le scatole nere. "La disin-
tegrazione è avvenuta in aria e i rot-
tami sono sparsi in un'area molto va-
sta, di 20kmq", ha spiegato Sorochenko,
precisando che comunque "è troppo pre-
sto per parlare di conclusioni". La no-
tizia è stata ripresa dalla Cnn, che ha
parlato di 'aereo spaccato in volo'.
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Re: La crisi umanitaria
Se vi guardate il video di Isis, l'esplosione sembra proprio quella giusta, in coda. Se dicono d'averlo abbattuto, visto che è caduto, dicono la verità. Lo hanno fatto precipitare con una bomba a bordo, grazie alle connivenze che hanno all'interno dell'aeroporto da cui l'aereo è partito. Adesso bisogna cercare i mandanti in Turchia, in Arabia Saudita, e in qualche altro stato del Golfo arabico, senza tralasciare Israele, visto che un loro alto ufficiale è stato catturato pochi giorni fa in Iraq, insieme ad un gruppo di combattenti di Isis.
Occorrerà sentire anche i russi, per vedere quale versione ufficiale vorranno mantenere, per ragioni di strategia politico-militare.
http://bc.ilfattoquotidiano.it/rtmp/1328010481001/2015/10/1328010481001_4589232032001_4589190094001.mp4
PS
Si dice che l'aereo avesse avuto problemi alla coda, in fase d'atterraggio... se anche fosse vero, un tale problema non avrebbe avuto come conseguenza, un cedimento strutturale così grande, in volo, mentre ne avrebbe avuta sempre in fase di atterraggio, in manovre al limite della sollecitazione . Non credo al cedimento strutturale della coda, in volo, salvo che qualcuno non l'avesse sabotata, manomettendo gli organi di collegamento. Ipotesi che cade, se sulla coda verranno rinvenute tracce d'esplosivo, come a questo punto è più probabile attendersi.
Occorrerà sentire anche i russi, per vedere quale versione ufficiale vorranno mantenere, per ragioni di strategia politico-militare.
http://bc.ilfattoquotidiano.it/rtmp/1328010481001/2015/10/1328010481001_4589232032001_4589190094001.mp4
PS
Si dice che l'aereo avesse avuto problemi alla coda, in fase d'atterraggio... se anche fosse vero, un tale problema non avrebbe avuto come conseguenza, un cedimento strutturale così grande, in volo, mentre ne avrebbe avuta sempre in fase di atterraggio, in manovre al limite della sollecitazione . Non credo al cedimento strutturale della coda, in volo, salvo che qualcuno non l'avesse sabotata, manomettendo gli organi di collegamento. Ipotesi che cade, se sulla coda verranno rinvenute tracce d'esplosivo, come a questo punto è più probabile attendersi.
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Re: La crisi umanitaria
01/11/2015 18:20
Israele non renderà corpi pugnalatori
18.20
Israele non renderà corpi pugnalatori
I corpi dei palestinesi uccisi in at-
tacchi a colpi di coltello contro gli
israeliani non verranno restituiti alle
famiglie se l'Autorità palestinese non
garantirà uno svolgimento discreto dei
funerali.
Lo ha dichiarato oggi il ministro i-
sraeliano della Difesa Yaalon, aggiun-
gendo che le salme potrebbero essere
sepolte in tombe anonime in Israele.Il
governo israeliano aveva chiesto che i
funerali fossero celebrati a tarda not-
te alla sola presenza dei parenti più
stretti,in modo da non farne degli eroi
Sono degli eroi, stanchi di vivere sotto la dominazione dei coloni israeliani, senza diritti.
Preferiscono la morte, quella morte, proprio perché la ritengono migliore e più dignitosa della stessa vita che Israele vuole far loro vivere.
Se non fossero degli eroi, farebbero i cecchini, da lontano, sparando su gente inerme e sparendo nel nulla, e continuerebbero a colpire senza essere colpiti.
Quei giovani vanno onorati per il loro gesto di estrema ribellione, non importa se quei copi sono rubati dalle autorità israeliane, gli onori vi possono e vi devono essere anche con le bare vuote dei loro corpi e piene della rabbia dei loro parenti e amici, costretti a vivere, nella loro Patria, sulla loro Terra, come schiavi.
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Re: La crisi umanitaria
Adesso anche al Cairo pensano che si sia trattato di una bomba...
02/11/2015 11:21 |
Airbus russo,non esclusa ipotesi bomba |
11.21 Airbus russo,non esclusa ipotesi bomba Dubbi sull'origine del disastro dell' Airbus russo precipitato nel Sinai con 224 persone a bordo. Secondo fonti in- vestigative del Cairo, citate dall'a- genzia Interfax, il pilota non avrebbe inviato l'Sos né avrebbe chiesto di ef- fettuare un atterraggio di emergenza. L'ipotesi di un'esplosione a bordo è a- limentata anche dal fatto che l'aereo "si è rovesciato precipitando". Anche un dirigente della compagnia ae- rea sostiene che l'unica causa della sciagura può essere "un fattore ester- no". |
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Re: La crisi umanitaria
2/11/2015 22:12
Etichette Ue su prodotti palestinesi
22.12
Etichette Ue su prodotti palestinesi
L'Unione europea pubblicherà l'11 no-
vembre le linee guida sull'etichettatu-
ra dei prodotti degli insediamenti e-
braici in Cisgiordania.
L'etichettatura Ue dei prodotti delle
colonie israeliane in Cisgiordania "in
questo momento rappresenta un bonus per
la violenza palestinese, incoraggia il
boicottaggio contro Israele ed è di na-
tura discriminatoria", dicono fonti di-
plomatiche israeliane commentando la
decisione dell'Unione Europea. "Un pre-
mio al terrorismo", sottolinea Israele.
Di questa notizia voi ci avete capito qualche cosa? Io non ho capito niente!
P.S.
Infatti...
se andate a cercare tra le notizie di Televideo, questa, non la troverete più!
La notizia delle 03/11/2015 06:02 è "Nomination: Obama deride i Repubblicani"
Che è migliore, e della serie: "dice la verità ridendo", ma anche un po, sottacendola, la verità.
la notizia:
Barack Obama punzecchia i repubblicani:
durante una serata di raccolta fondi a
New York ha deriso i candidati alla no-
mination e la loro performance all'ul-
timo dibattito in tv.
"Dicono sempre: 'quando parlero' con
Putin lo faro raddrizzare'. E poi si
scopre che non sono neanche in grado di
gestire un gruppo di moderatori", ha
detto Obama. "Se non siete in grado di
gestire quelle persone, non credo che
cinesi e russi saranno molto preoccupa-
ti da voi", ha aggiunto il presidente
tra le risate dei partecipanti.
Quel "quando parlerò con Putin lo farò raddrizzare..." mostra con quanta incoscienza, l'ultimo degli imbecilli affronti il tema della pace e della guerra, come se si trattasse di giochi tra ragazzi di strada.
Di Obama va detto che ha compiuto una grande azione davvero, firmando l'accordo nucleare con l'Iran e promettendo di togliere le sanzioni entro un anno. Per il resto non è riuscito a combinare molto d'altro, in Siria, in Palestina, ed anche in Ucraina, ma Obama è uno, contro un sistema da seicento miliardi di dollari in armamenti, che vale ben più di un Presidente, fosse anche degli Stati Uniti. La stessa Hillary Clinton, pur del Partito Democratico, ha troppa propensione a cedere a quella Lobby in favore della guerra, ancor più di suo marito, che è stato un Obama con qualche successo in meno.
Le risate dei partecipanti più accorti, forse erano soltanto nervose, per celare uno stato di imbarazzo, che visti i precedenti con Bush, fanno temere più lutti e miserie che onore.
Buona giornata a tutti
Enrico
Secondo P.S.
Ho trovato su qualche giornale la spiegazione per le etichette:
"I prodotti provenienti dagli insediamenti israeliani nei territori occupati e venduti nei paesi dell’Unione Europea dovranno presentare un’etichetta diversa da quelli made in Israele"
Ora lo capisco! Nel mio caso è comunque irrilevante, visto che cerco in ogni modo, pur senza perfezione, di non comperare prodotti che vengano da Israele. Dato che il colonialismo è genocidio per sostituzione, e quello israeliano, fondato sulla dottrina e sulla razza, col supporto delle armi e della guerra, è uno dei peggiori della storia del Mondo.
Etichette Ue su prodotti palestinesi
22.12
Etichette Ue su prodotti palestinesi
L'Unione europea pubblicherà l'11 no-
vembre le linee guida sull'etichettatu-
ra dei prodotti degli insediamenti e-
braici in Cisgiordania.
L'etichettatura Ue dei prodotti delle
colonie israeliane in Cisgiordania "in
questo momento rappresenta un bonus per
la violenza palestinese, incoraggia il
boicottaggio contro Israele ed è di na-
tura discriminatoria", dicono fonti di-
plomatiche israeliane commentando la
decisione dell'Unione Europea. "Un pre-
mio al terrorismo", sottolinea Israele.
Di questa notizia voi ci avete capito qualche cosa? Io non ho capito niente!
P.S.
Infatti...
se andate a cercare tra le notizie di Televideo, questa, non la troverete più!
La notizia delle 03/11/2015 06:02 è "Nomination: Obama deride i Repubblicani"
Che è migliore, e della serie: "dice la verità ridendo", ma anche un po, sottacendola, la verità.
la notizia:
Barack Obama punzecchia i repubblicani:
durante una serata di raccolta fondi a
New York ha deriso i candidati alla no-
mination e la loro performance all'ul-
timo dibattito in tv.
"Dicono sempre: 'quando parlero' con
Putin lo faro raddrizzare'. E poi si
scopre che non sono neanche in grado di
gestire un gruppo di moderatori", ha
detto Obama. "Se non siete in grado di
gestire quelle persone, non credo che
cinesi e russi saranno molto preoccupa-
ti da voi", ha aggiunto il presidente
tra le risate dei partecipanti.
Quel "quando parlerò con Putin lo farò raddrizzare..." mostra con quanta incoscienza, l'ultimo degli imbecilli affronti il tema della pace e della guerra, come se si trattasse di giochi tra ragazzi di strada.
Di Obama va detto che ha compiuto una grande azione davvero, firmando l'accordo nucleare con l'Iran e promettendo di togliere le sanzioni entro un anno. Per il resto non è riuscito a combinare molto d'altro, in Siria, in Palestina, ed anche in Ucraina, ma Obama è uno, contro un sistema da seicento miliardi di dollari in armamenti, che vale ben più di un Presidente, fosse anche degli Stati Uniti. La stessa Hillary Clinton, pur del Partito Democratico, ha troppa propensione a cedere a quella Lobby in favore della guerra, ancor più di suo marito, che è stato un Obama con qualche successo in meno.
Le risate dei partecipanti più accorti, forse erano soltanto nervose, per celare uno stato di imbarazzo, che visti i precedenti con Bush, fanno temere più lutti e miserie che onore.
Buona giornata a tutti
Enrico
Secondo P.S.
Ho trovato su qualche giornale la spiegazione per le etichette:
"I prodotti provenienti dagli insediamenti israeliani nei territori occupati e venduti nei paesi dell’Unione Europea dovranno presentare un’etichetta diversa da quelli made in Israele"
Ora lo capisco! Nel mio caso è comunque irrilevante, visto che cerco in ogni modo, pur senza perfezione, di non comperare prodotti che vengano da Israele. Dato che il colonialismo è genocidio per sostituzione, e quello israeliano, fondato sulla dottrina e sulla razza, col supporto delle armi e della guerra, è uno dei peggiori della storia del Mondo.
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Re: La crisi umanitaria
03/11/2015 18:29
Siria, esercitazioni aeree Russia-Usa
18.29
Siria, esercitazioni aeree Russia-Usa
Jet militari russi e americani hanno
effettuato una esercitazione congiunta
sui cieli siriani per evitare incidenti
in caso di "avvicinamenti pericolosi"
tra gli aerei russi e quelli della
coalizione a guida Usa. Lo fa sapere
l'agenzia Ria Novosti.
L'aviazione russa ha intanto compiuto
12 raid contro 24 obiettivi dei terro-
risti in Siria servendosi di coordina-
nate "fornite da rappresentanti dell'
opposizione", con i quali il Ministero
della Difesa di Mosca ha stabilito
gruppi di coordinamento.
Signori miei, questo è Obama, un grande da ricordare.
Si trova invischiato in una guerra voluta dai suoi alleati arabi e turchi e appoggiata dal Pentagono. Ma cerca in ogni modo di minimizzarne gli effetti. Solo che si trascina per quattro anni senza risultati, perché anche la Siria gode di forti appoggi.
Poi arriva Putin a smascherare tutta la commedia di Isis, ed in un mese lo mette a tacere su tutta la linea del fronte siriano, costringendolo sulla difensiva. Non solo, mette in crisi tutti quei movimenti terroristi armati da Turchia e Arabia Saudita. Morale, Obama, anziché cercare lo scontro con Mosca per dare una accelerata alla guerra (roba da mentecatti del Pentagono), fa le esercitazioni con i russi per evitare incidenti.
Non è la pace, ne siamo ancora lontani, ma così la guerra può trovare una soluzione diversa da quella che vogliono turchi e sauditi.
Siria, esercitazioni aeree Russia-Usa
18.29
Siria, esercitazioni aeree Russia-Usa
Jet militari russi e americani hanno
effettuato una esercitazione congiunta
sui cieli siriani per evitare incidenti
in caso di "avvicinamenti pericolosi"
tra gli aerei russi e quelli della
coalizione a guida Usa. Lo fa sapere
l'agenzia Ria Novosti.
L'aviazione russa ha intanto compiuto
12 raid contro 24 obiettivi dei terro-
risti in Siria servendosi di coordina-
nate "fornite da rappresentanti dell'
opposizione", con i quali il Ministero
della Difesa di Mosca ha stabilito
gruppi di coordinamento.
Signori miei, questo è Obama, un grande da ricordare.
Si trova invischiato in una guerra voluta dai suoi alleati arabi e turchi e appoggiata dal Pentagono. Ma cerca in ogni modo di minimizzarne gli effetti. Solo che si trascina per quattro anni senza risultati, perché anche la Siria gode di forti appoggi.
Poi arriva Putin a smascherare tutta la commedia di Isis, ed in un mese lo mette a tacere su tutta la linea del fronte siriano, costringendolo sulla difensiva. Non solo, mette in crisi tutti quei movimenti terroristi armati da Turchia e Arabia Saudita. Morale, Obama, anziché cercare lo scontro con Mosca per dare una accelerata alla guerra (roba da mentecatti del Pentagono), fa le esercitazioni con i russi per evitare incidenti.
Non è la pace, ne siamo ancora lontani, ma così la guerra può trovare una soluzione diversa da quella che vogliono turchi e sauditi.
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Re: La crisi umanitaria
http://www.repubblica.it/esteri/2015/11/03/news/l_aereo_russo_precipitato_nel_sinai_lampo_di_calore_al_momento_dell_incidente-126513764/?ref=HRER1-1
a mio avviso c'è poco da fare: la bomba a bordo è la spiegazione più plausibile.
Adesso si tratta di capire chi abbia messo a bordo la bomba, nell'aeroporto di Sharm el Sheik, con quali connivenze. Se evitano di accennare alla cosa, è per evitare che Sharm chiuda bottega, visto che li ci si va solo in aereo.
Se gli egiziani vogliono lavorare con il turismo, non possono avere un paese ridotto ad un colabrodo, nonostante abbiano una giunta militare al potere.
a mio avviso c'è poco da fare: la bomba a bordo è la spiegazione più plausibile.
Adesso si tratta di capire chi abbia messo a bordo la bomba, nell'aeroporto di Sharm el Sheik, con quali connivenze. Se evitano di accennare alla cosa, è per evitare che Sharm chiuda bottega, visto che li ci si va solo in aereo.
Se gli egiziani vogliono lavorare con il turismo, non possono avere un paese ridotto ad un colabrodo, nonostante abbiano una giunta militare al potere.
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Re: La crisi umanitaria
04/11/2015 21:36
Forse bomba Isis a bordo aereo russo
21.36
Forse bomba Isis a bordo aereo russo
Una bomba a bordo ha fatto esplodere
l'aereo russo precipitato nel Sinai sa-
bato scorso con 224 persone a bordo,
tutte decedute. Lo riferiscono fonti
dell'intelligence Usa citate dalla Cnn.
"Vi è la netta sensazione che ci fosse
un ordigno esplosivo nel bagagliaio,
anche grazie alla complicità di un im-
piegato aeroportuale a Sharm El Sheik e
alla mancanza di controlli".
La bomba sarebbe stata messa sull'Air-
bus dall'Isis o da un gruppo affiliato.
Gli jihadisti avevano infatti rivendi-
cato la responsabilità della tragedia.
Già tre giorni fa scrivevo:
[...]
Allora resta la bomba a bordo del veicolo ed i controlli all'aeroporto di partenza, sia nella fase di imbarco che in quella di sosta dell'aereo, al terminal o sulla pista. E' in quella fase che qualcuno degli addetti ai controlli o ai servizi aeroportuali, può aver messo o lasciato passare una bomba.
e ieri pure scrivevo:
[...]
la bomba a bordo è la spiegazione più plausibile.
Adesso si tratta di capire chi abbia messo a bordo la bomba, nell'aeroporto di Sharm el Sheik, con quali connivenze.
Chi ha messo la bomba è uno che lavora nell'aeroporto di Sharm el Sheik, o è stato aiutato da un addetto di quell'aeroporto. Occorre capire adesso come sia stato fatto esplodere.
Se si ritiene valido il video che riprende il disastro (non credo fosse una manipolazione), si può pensare ad un radiocomando o simili, innescato proprio da uno dei due che stavano facendo quella ripresa.
Forse bomba Isis a bordo aereo russo
21.36
Forse bomba Isis a bordo aereo russo
Una bomba a bordo ha fatto esplodere
l'aereo russo precipitato nel Sinai sa-
bato scorso con 224 persone a bordo,
tutte decedute. Lo riferiscono fonti
dell'intelligence Usa citate dalla Cnn.
"Vi è la netta sensazione che ci fosse
un ordigno esplosivo nel bagagliaio,
anche grazie alla complicità di un im-
piegato aeroportuale a Sharm El Sheik e
alla mancanza di controlli".
La bomba sarebbe stata messa sull'Air-
bus dall'Isis o da un gruppo affiliato.
Gli jihadisti avevano infatti rivendi-
cato la responsabilità della tragedia.
Già tre giorni fa scrivevo:
[...]
Allora resta la bomba a bordo del veicolo ed i controlli all'aeroporto di partenza, sia nella fase di imbarco che in quella di sosta dell'aereo, al terminal o sulla pista. E' in quella fase che qualcuno degli addetti ai controlli o ai servizi aeroportuali, può aver messo o lasciato passare una bomba.
e ieri pure scrivevo:
[...]
la bomba a bordo è la spiegazione più plausibile.
Adesso si tratta di capire chi abbia messo a bordo la bomba, nell'aeroporto di Sharm el Sheik, con quali connivenze.
Chi ha messo la bomba è uno che lavora nell'aeroporto di Sharm el Sheik, o è stato aiutato da un addetto di quell'aeroporto. Occorre capire adesso come sia stato fatto esplodere.
Se si ritiene valido il video che riprende il disastro (non credo fosse una manipolazione), si può pensare ad un radiocomando o simili, innescato proprio da uno dei due che stavano facendo quella ripresa.
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Re: La crisi umanitaria
Per chi finanzia Isis, ho trovato un articolo che sintetizza molto bene l'idea che mi sono fatto di tutta questa vicenda:
http://www.vietatoparlare.it/chi-finanzia-lisis-in-siria/
Per i nostri scopi, che sono spiegare le origini di questa disfatta umanitaria, questa risposta è tombale:
"Chi finanzia lo Stato Islamico?
Oggi l’Isis è sostenuta finanziariamente dalla Turchia. Come accade? Lo Stato Islamico ruba il petrolio siriano e iracheno, lo trasporta tramite camion verso la Turchia, lo vende dai porti turchi nel mercato nero. Il denaro viene pagato attraverso società turche, alcune delle quali riconducibili perfino a parenti di Erdogan. Il gruppo che è al potere in Turchia prende la sua tangente e il resto di quei soldi finisce nelle casse dell’Isis. Questa operazione è in corso, sotto gli occhi degli Stati Uniti e dell’Onu. E accade ogni ora di ogni giorno. Dal Qatar e dall’Arabia Saudita poi un flusso di finanziamenti arriva all’IS ma anche ad Al Nusra e ai Fratelli Musulmani, che dopo la riconciliazione, fra Arabia Saudita e Turchia, promossa da Usa, hanno riunito i gruppi terroristici sotto il nome di Jaish al Fath, per una nuova escalation di attacchi contro la Siria."
Da ieri i russi bombardano queste milizie, finanziate da chi abbiamo detto, con gli americani a conoscenza di tutto, avendo ricevuto le coordinate per 24 attacchi, dall'opposizione siriana.
Avete letto bene: dall'opposizione siriana. Ciò significa che truppe governative e opposizione siriana possono trovare un accordo politico, per scacciare dalla loro terra gli eserciti mandati dai turchi, dai sauditi, dai giordani e dai quatariani.
Insomma, un bel pasticcio per questi imbroglioni.
Domani, proprio questo modo di fare, può portare a trattative di pace ed alla soluzione interna del conflitto siriano, alla faccia di tutti quelli che volevano distruggere la Siria, dopo aver distrutto l'Iraq.
http://www.vietatoparlare.it/chi-finanzia-lisis-in-siria/
Per i nostri scopi, che sono spiegare le origini di questa disfatta umanitaria, questa risposta è tombale:
"Chi finanzia lo Stato Islamico?
Oggi l’Isis è sostenuta finanziariamente dalla Turchia. Come accade? Lo Stato Islamico ruba il petrolio siriano e iracheno, lo trasporta tramite camion verso la Turchia, lo vende dai porti turchi nel mercato nero. Il denaro viene pagato attraverso società turche, alcune delle quali riconducibili perfino a parenti di Erdogan. Il gruppo che è al potere in Turchia prende la sua tangente e il resto di quei soldi finisce nelle casse dell’Isis. Questa operazione è in corso, sotto gli occhi degli Stati Uniti e dell’Onu. E accade ogni ora di ogni giorno. Dal Qatar e dall’Arabia Saudita poi un flusso di finanziamenti arriva all’IS ma anche ad Al Nusra e ai Fratelli Musulmani, che dopo la riconciliazione, fra Arabia Saudita e Turchia, promossa da Usa, hanno riunito i gruppi terroristici sotto il nome di Jaish al Fath, per una nuova escalation di attacchi contro la Siria."
Da ieri i russi bombardano queste milizie, finanziate da chi abbiamo detto, con gli americani a conoscenza di tutto, avendo ricevuto le coordinate per 24 attacchi, dall'opposizione siriana.
Avete letto bene: dall'opposizione siriana. Ciò significa che truppe governative e opposizione siriana possono trovare un accordo politico, per scacciare dalla loro terra gli eserciti mandati dai turchi, dai sauditi, dai giordani e dai quatariani.
Insomma, un bel pasticcio per questi imbroglioni.
Domani, proprio questo modo di fare, può portare a trattative di pace ed alla soluzione interna del conflitto siriano, alla faccia di tutti quelli che volevano distruggere la Siria, dopo aver distrutto l'Iraq.
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Re: La crisi umanitaria
Chi finanzia Isis?
Se interrogate google, troverete molte informazioni.
intanto vi passo questa:
http://formiche.net/2014/08/27/i-paesi-del-golfo-persico-che-finanziano-lisis/
Ma nella rete si trovano anche altre notizie terrificanti:
"Giovedì 29 ottobre, diversi testimoni oculari e media locali dell’isola di Sardegna hanno fotografato decine di bombe sulla pista dell’aeroporto di Cagliari. Sorvegliate dalla polizia italiana, le bombe sono state caricate a bordo di un aereo cargo Boeing 747.
Le prove suggeriscono che le bombe siano state prodotte presso il vicino impianto di produzione di RWM Italia, società di munizioni che ha venduto migliaia di bombe all’Arabia Saudita e ad altre forze armate che bombardano lo Yemen, come rivelato da questa indagine di reported.ly dello scorso giugno. Questo reporter ha visto prove documentali delle bombe con codici di fabbricazione RWM Italia sul terreno in Yemen."
Il link:
http://www.vietatoparlare.it/la-rotta-delle-nostre-bombe-da-cagliari-alle-teste-dei-bambini-yemeniti/
Poi noi crediamo che le guerre nascano sotto un cavolo, o vengano portate dalle cicogne...
e quando vediamo gente che attraversa il mare per sfuggire alla guerra, restiamo perplessi..., mentre con le guerre ci facciamo affari anche noi. E' una ben triste constatazione.
Se interrogate google, troverete molte informazioni.
intanto vi passo questa:
http://formiche.net/2014/08/27/i-paesi-del-golfo-persico-che-finanziano-lisis/
Ma nella rete si trovano anche altre notizie terrificanti:
"Giovedì 29 ottobre, diversi testimoni oculari e media locali dell’isola di Sardegna hanno fotografato decine di bombe sulla pista dell’aeroporto di Cagliari. Sorvegliate dalla polizia italiana, le bombe sono state caricate a bordo di un aereo cargo Boeing 747.
Le prove suggeriscono che le bombe siano state prodotte presso il vicino impianto di produzione di RWM Italia, società di munizioni che ha venduto migliaia di bombe all’Arabia Saudita e ad altre forze armate che bombardano lo Yemen, come rivelato da questa indagine di reported.ly dello scorso giugno. Questo reporter ha visto prove documentali delle bombe con codici di fabbricazione RWM Italia sul terreno in Yemen."
Il link:
http://www.vietatoparlare.it/la-rotta-delle-nostre-bombe-da-cagliari-alle-teste-dei-bambini-yemeniti/
Poi noi crediamo che le guerre nascano sotto un cavolo, o vengano portate dalle cicogne...
e quando vediamo gente che attraversa il mare per sfuggire alla guerra, restiamo perplessi..., mentre con le guerre ci facciamo affari anche noi. E' una ben triste constatazione.
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