La crisi umanitaria
AreaForum :: Civismo e pensiero :: 1
Pagina 3 di 7
Pagina 3 di 7 • 1, 2, 3, 4, 5, 6, 7
Re: La crisi umanitaria
sulla notizia di sopra il Corriere da qualche informazione in più:
Mosca «Jihadisti in fuga»
Nelle ultime 24 ore l’aviazione militare russa ha effettuato 25 raid colpendo 9 obiettivi dell’Isis, tra cui una posizione di artiglieria e un campo di addestramento con deposito di munizioni nella provincia di Idlib, un centro di comunicazioni a Homs e un posto di comando nella provincia di Hama. Secondo l'agenzia di stampa russa più di tremila militanti dello Stato Islamico e dei gruppi jihadisti Jabhat al-Nusra e Jaish al-Yarmouk hanno lasciato la Siria per fuggire in Giordania, temendo l'imminente offensiva dell'esercito siriano.
Così sappiamo che nelle ultime 24 ore l'aviazione russa è stata ancora operativa. Mentre non si sente nulla dell'aviazione inglese, francese, statunitense, australiana... Ma che ci stanno a fare li, cosa aspettano? Belle domande, vero?
il link:
http://www.corriere.it/esteri/15_ottobre_05/siria-duello-cieli-jet-russo-viola-spazio-aereo-turco-2e7d413c-6b43-11e5-9423-d78dd1862fd7.shtml
Mosca «Jihadisti in fuga»
Nelle ultime 24 ore l’aviazione militare russa ha effettuato 25 raid colpendo 9 obiettivi dell’Isis, tra cui una posizione di artiglieria e un campo di addestramento con deposito di munizioni nella provincia di Idlib, un centro di comunicazioni a Homs e un posto di comando nella provincia di Hama. Secondo l'agenzia di stampa russa più di tremila militanti dello Stato Islamico e dei gruppi jihadisti Jabhat al-Nusra e Jaish al-Yarmouk hanno lasciato la Siria per fuggire in Giordania, temendo l'imminente offensiva dell'esercito siriano.
Così sappiamo che nelle ultime 24 ore l'aviazione russa è stata ancora operativa. Mentre non si sente nulla dell'aviazione inglese, francese, statunitense, australiana... Ma che ci stanno a fare li, cosa aspettano? Belle domande, vero?
il link:
http://www.corriere.it/esteri/15_ottobre_05/siria-duello-cieli-jet-russo-viola-spazio-aereo-turco-2e7d413c-6b43-11e5-9423-d78dd1862fd7.shtml
einrix- Messaggi : 10607
Data d'iscrizione : 10.04.13
Età : 82
Località : Bergamo e Rimini
Re: La crisi umanitaria
Russia a tutto campo:
05/10/2015 20:02
Russia: fly-zone violata per maltempo
20.02
Russia: fly-zone violata per maltempo
Le "condizioni meteo avverse" hanno
causato lo sconfinamento di un jet da
guerra russo nello spazio aereo turco.
Lo riferisce il ministero della Difesa
di Mosca, respingendo "ogni teoria co-
spirazionista".
Intanto, sul canale tv Russia24 vanno
in onda previsioni meteo choc: "Clima
ideale per bombardare in Siria. Cielo
sereno e temperatura mite". L'annuncia-
trice dice: "L'altezza ottimale per
bombardare è tra i 3 e i 5 km di alti-
tudine". Dall'inizio dell'intervento
russo, 100 i raid di sulla Siria.
05/10/2015 20:45
Russia a Nato:15 raid,di cui 10 su Isis
20.45
Russia a Nato:15 raid,di cui 10 su Isis
Durante la giornata di oggi, l'aviazio-
ne militare russa ha effettuato 15 raid
contro 10 obiettivi dell'Isis, distrug-
gendo il quartier generale dei jihadi-
sti vicino ai villaggi di Deir Hafir e
al-Bab, nella provincia di Aleppo.
Lo dichiara il portavoce del ministero
della Difesa russo, generale Igor Kona-
shenkov, rispondendo alla Nato che ha
accusato Mosca di aver violato lo spa-
zio aereo turco e quello dell'Alleanza
e di aver uccisi numerosi civili, ma di
non aver centrato alcun target dei ter-
roristi islamici.
La Russia, se non fosse stato per l'intervento militare di potenze occidentali ed arabe, in Siria non ci sarebbe mai andata a bombardare i guerriglieri anti Assad, non importa se quaedisti o cugini di Isis. Queste, non solo hanno giocato col loro ruolo, cercando di sistemare i curdi (la Turchia), gli iracheni (gli Stati Uniti) e la Siria (L'Arabia Saudita & Co.), ma lo hanno fatto con tanta lentezza e male, che c'è ancora il tempo, per la Russia, di intervenire per difendere i propri interessi in quell'area ed anche per estendere la sua influenza su Iran e Iraq. Ed è quello che a quanto pare, stanno facendo.
05/10/2015 20:02
Russia: fly-zone violata per maltempo
20.02
Russia: fly-zone violata per maltempo
Le "condizioni meteo avverse" hanno
causato lo sconfinamento di un jet da
guerra russo nello spazio aereo turco.
Lo riferisce il ministero della Difesa
di Mosca, respingendo "ogni teoria co-
spirazionista".
Intanto, sul canale tv Russia24 vanno
in onda previsioni meteo choc: "Clima
ideale per bombardare in Siria. Cielo
sereno e temperatura mite". L'annuncia-
trice dice: "L'altezza ottimale per
bombardare è tra i 3 e i 5 km di alti-
tudine". Dall'inizio dell'intervento
russo, 100 i raid di sulla Siria.
05/10/2015 20:45
Russia a Nato:15 raid,di cui 10 su Isis
20.45
Russia a Nato:15 raid,di cui 10 su Isis
Durante la giornata di oggi, l'aviazio-
ne militare russa ha effettuato 15 raid
contro 10 obiettivi dell'Isis, distrug-
gendo il quartier generale dei jihadi-
sti vicino ai villaggi di Deir Hafir e
al-Bab, nella provincia di Aleppo.
Lo dichiara il portavoce del ministero
della Difesa russo, generale Igor Kona-
shenkov, rispondendo alla Nato che ha
accusato Mosca di aver violato lo spa-
zio aereo turco e quello dell'Alleanza
e di aver uccisi numerosi civili, ma di
non aver centrato alcun target dei ter-
roristi islamici.
La Russia, se non fosse stato per l'intervento militare di potenze occidentali ed arabe, in Siria non ci sarebbe mai andata a bombardare i guerriglieri anti Assad, non importa se quaedisti o cugini di Isis. Queste, non solo hanno giocato col loro ruolo, cercando di sistemare i curdi (la Turchia), gli iracheni (gli Stati Uniti) e la Siria (L'Arabia Saudita & Co.), ma lo hanno fatto con tanta lentezza e male, che c'è ancora il tempo, per la Russia, di intervenire per difendere i propri interessi in quell'area ed anche per estendere la sua influenza su Iran e Iraq. Ed è quello che a quanto pare, stanno facendo.
einrix- Messaggi : 10607
Data d'iscrizione : 10.04.13
Età : 82
Località : Bergamo e Rimini
Re: La crisi umanitaria
Per chi sa l'inglese, si legga questo articolo del NyTimes
http://www.nytimes.com/2015/10/06/world/europe/nato-russia-warplane-turkey.html?hp&action=click&pgtype=Homepage&module=first-column-region®ion=top-news&WT.nav=top-news&_r=0
E' sconclusionato, incerto, non sa neppure che linea politica tenere, per cui le notizie si affastellano in modo confuso, specie nell'ultima frase in cui da una notizia delle Reuter: 53 eclesiastici sauditi hanno emesso un comunicato con cui accusano l'intervento russo come fosse una crociata cristiana contro i mussulmani sunniti, che sono la maggioranza in Syria. (Reuters reported that 53 Saudi clerics issued a statement on Monday calling Russia’s immersion in the conflict a Christian crusade against Sunni Muslims, the majority sect in Syria.)
http://www.nytimes.com/2015/10/06/world/europe/nato-russia-warplane-turkey.html?hp&action=click&pgtype=Homepage&module=first-column-region®ion=top-news&WT.nav=top-news&_r=0
E' sconclusionato, incerto, non sa neppure che linea politica tenere, per cui le notizie si affastellano in modo confuso, specie nell'ultima frase in cui da una notizia delle Reuter: 53 eclesiastici sauditi hanno emesso un comunicato con cui accusano l'intervento russo come fosse una crociata cristiana contro i mussulmani sunniti, che sono la maggioranza in Syria. (Reuters reported that 53 Saudi clerics issued a statement on Monday calling Russia’s immersion in the conflict a Christian crusade against Sunni Muslims, the majority sect in Syria.)
einrix- Messaggi : 10607
Data d'iscrizione : 10.04.13
Età : 82
Località : Bergamo e Rimini
Re: La crisi umanitaria
Ecco un'altra scoperta: Noi ci troviamo ancora con delle truppe in Iraq: chi lo sapeva?
06/10/2015 09:49
Isis,Difesa:bombe su Iraq solo ipotesi
09.49
Isis,Difesa:bombe su Iraq solo ipotesi
Le azioni di bombardamento dei caccia
italiani in Iraq "sono solo ipotesi da
valutare assieme agli alleati e non de-
cisioni prese che,in ogni caso, dovran-
no passare dal Parlamento".
E' quanto precisa il ministero della
Difesa a proposito delle indiscrezioni
del Corsera su raid italiani in Iraq.
Il presidente della Commissione Difesa
del Senato,Latorre (Pd) dice al Gr3
che richieste di un nostro contributo
ai raid dovranno essere valutate dal
Governo e autorizzate dalle Camere. Ora
le regole di ingaggio non sono cambiate
Non credo proprio che il Parlamento italiano debba autorizzare bombardamenti su chi-che-sia in Iraq. C'è già un sacco di stati in lista d'attesa per buttare le proprie bombe, per istinto belluino o per servilismo, che non vedo proprio come la cosa possa interessare anche all'Italia. Sapendo poi che si tratta di una manfrina, e che Isis verrà tenuto in vita tanto quanto serve a giustificare la presenza di truppe straniere in Siria, in Iraq e nel Libano. Se poi si considera che adesso della partita c'è anche la Russia a scombinare i giochini, ci si può solo immaginare quale sia il livello di pericolo a cui si sta giungendo in quel teatro di guerra. Anche il nervosismo in Palestina e le tentazioni israeliane di farsi ancora un po di spazio a Gerusalemme e in Cisgiordania, può fare il resto, per completare il quadro.
06/10/2015 09:49
Isis,Difesa:bombe su Iraq solo ipotesi
09.49
Isis,Difesa:bombe su Iraq solo ipotesi
Le azioni di bombardamento dei caccia
italiani in Iraq "sono solo ipotesi da
valutare assieme agli alleati e non de-
cisioni prese che,in ogni caso, dovran-
no passare dal Parlamento".
E' quanto precisa il ministero della
Difesa a proposito delle indiscrezioni
del Corsera su raid italiani in Iraq.
Il presidente della Commissione Difesa
del Senato,Latorre (Pd) dice al Gr3
che richieste di un nostro contributo
ai raid dovranno essere valutate dal
Governo e autorizzate dalle Camere. Ora
le regole di ingaggio non sono cambiate
Non credo proprio che il Parlamento italiano debba autorizzare bombardamenti su chi-che-sia in Iraq. C'è già un sacco di stati in lista d'attesa per buttare le proprie bombe, per istinto belluino o per servilismo, che non vedo proprio come la cosa possa interessare anche all'Italia. Sapendo poi che si tratta di una manfrina, e che Isis verrà tenuto in vita tanto quanto serve a giustificare la presenza di truppe straniere in Siria, in Iraq e nel Libano. Se poi si considera che adesso della partita c'è anche la Russia a scombinare i giochini, ci si può solo immaginare quale sia il livello di pericolo a cui si sta giungendo in quel teatro di guerra. Anche il nervosismo in Palestina e le tentazioni israeliane di farsi ancora un po di spazio a Gerusalemme e in Cisgiordania, può fare il resto, per completare il quadro.
einrix- Messaggi : 10607
Data d'iscrizione : 10.04.13
Età : 82
Località : Bergamo e Rimini
Re: La crisi umanitaria
Questa notizia, di per se spaventosa, viene completata da un riepilogo per il 2015
06/10/2015 12:32
Migranti,Oim:100 morti Libia in 48 ore
12.32
Migranti,Oim:100 morti Libia in 48 ore
Quasi 100 migranti sono morti da dome-
nica, nel Mediterraneo, al largo delle
coste libiche. Lo riferisce l'Organiz-
zazione internazionale per la migrazio-
ne (Oim), che cita fonti della Mezza
Luna rossa libica.
Il bilancio si basa su due avvistamenti
di cadaveri vicino alla costa della LI-
bia, 85 in una zona e 10 in un'altra.
Secondo l'Oim, 557.899 migranti sono
arrivati quest'anno in Europa via mare
e 2.987 sono morti durante il viaggio.
Queste sono le conseguenze dei conflitti prima, e della miseria, dopo.
06/10/2015 12:32
Migranti,Oim:100 morti Libia in 48 ore
12.32
Migranti,Oim:100 morti Libia in 48 ore
Quasi 100 migranti sono morti da dome-
nica, nel Mediterraneo, al largo delle
coste libiche. Lo riferisce l'Organiz-
zazione internazionale per la migrazio-
ne (Oim), che cita fonti della Mezza
Luna rossa libica.
Il bilancio si basa su due avvistamenti
di cadaveri vicino alla costa della LI-
bia, 85 in una zona e 10 in un'altra.
Secondo l'Oim, 557.899 migranti sono
arrivati quest'anno in Europa via mare
e 2.987 sono morti durante il viaggio.
Queste sono le conseguenze dei conflitti prima, e della miseria, dopo.
einrix- Messaggi : 10607
Data d'iscrizione : 10.04.13
Età : 82
Località : Bergamo e Rimini
Re: La crisi umanitaria
Qui c'è la notizia del Corriere che ci dice come arrivarono i nostri aerei, droni e istruttori in Kuwait, in appoggio ai curdi che erano stati cacciati da Mossul. E su questo non ho nulla da obiettare perché in quel momento i curdi erano osteggiati dalla Turchia e non venivano aiutati da nessuno.
http://www.corriere.it/esteri/15_ottobre_05/italia-bombardera-l-isis-iraq-61fd0934-6ba2-11e5-9423-d78dd1862fd7.shtml
Adesso l'emergenza curdi è calata, ragion per cui l'Italia farebbe bene a rientrare, lasciando il campo alle altre forze militari sul campo. E meno che mai pensi di intervenire in Siria, come invece auspica da tempo il Corriere della Sera, e si capisce bene perché, essendo proprio un giornale di Lor Signori, con forti interessi negli USA (la famiglia Agnelli in primis). Le parole scritte dal Corriere:" La presenza dell’Italia nella coalizione compie così un salto di qualità che il Corriere aveva auspicato il 9 e poi ancora il 28 settembre scorsi, ritenendo che il nostro Paese dovesse assumersi responsabilità maggiori della semplice ricognizione in quella che è ormai una guerra in piena regola contro i tagliagole dell’Isis." Dopo quello che abbiamo appreso, sappiamo che razza di mascalzoni siano questi fomentatori di guerre che poi ci regalano le crisi umanitarie, con la scusa di Isis, che senza di loro (sauditi, emirati del Golfo, turchi, e indirettamente, anche americani), sarebbe meno di nulla. Per fortuna "il presidente della Commissione Difesa del Senato, Latorre (Pd) dice al Gr3 che richieste di un nostro contributo ai raid dovranno essere valutate dal Governo e autorizzate dalle Camere. Ora le regole di ingaggio non sono cambiate". Così quel salto di qualità che il Corriere da per già fatto, è tutto da discutere ancora, e quindi è solo una speranza del Corriere, ma non ancora una realtà, e lotteremo per evitare che ciò accada.
http://www.corriere.it/esteri/15_ottobre_05/italia-bombardera-l-isis-iraq-61fd0934-6ba2-11e5-9423-d78dd1862fd7.shtml
Adesso l'emergenza curdi è calata, ragion per cui l'Italia farebbe bene a rientrare, lasciando il campo alle altre forze militari sul campo. E meno che mai pensi di intervenire in Siria, come invece auspica da tempo il Corriere della Sera, e si capisce bene perché, essendo proprio un giornale di Lor Signori, con forti interessi negli USA (la famiglia Agnelli in primis). Le parole scritte dal Corriere:" La presenza dell’Italia nella coalizione compie così un salto di qualità che il Corriere aveva auspicato il 9 e poi ancora il 28 settembre scorsi, ritenendo che il nostro Paese dovesse assumersi responsabilità maggiori della semplice ricognizione in quella che è ormai una guerra in piena regola contro i tagliagole dell’Isis." Dopo quello che abbiamo appreso, sappiamo che razza di mascalzoni siano questi fomentatori di guerre che poi ci regalano le crisi umanitarie, con la scusa di Isis, che senza di loro (sauditi, emirati del Golfo, turchi, e indirettamente, anche americani), sarebbe meno di nulla. Per fortuna "il presidente della Commissione Difesa del Senato, Latorre (Pd) dice al Gr3 che richieste di un nostro contributo ai raid dovranno essere valutate dal Governo e autorizzate dalle Camere. Ora le regole di ingaggio non sono cambiate". Così quel salto di qualità che il Corriere da per già fatto, è tutto da discutere ancora, e quindi è solo una speranza del Corriere, ma non ancora una realtà, e lotteremo per evitare che ciò accada.
einrix- Messaggi : 10607
Data d'iscrizione : 10.04.13
Età : 82
Località : Bergamo e Rimini
Re: La crisi umanitaria
Doccia scozzese, finte collaborazioni, allarmi... insomma, la guerra che ha appena preso la piega che sappiamo, continua.
06/10/2015 15:16
Turchia: nostri caccia puntati da Mig
15.16
Turchia: nostri caccia puntati da Mig
L'esercito turco ha denunciato che i
suoi F16, in volo di ricognizione sul
confine siriano, sono stati "agganciati
da sistemi di puntamento di un Mig 29".
L'incidente avviene dopo due sconfina-
menti di caccia russi, tra sabato e do-
menica, nello spazio aereo di Ankara.
Sugli sconfinamenti dei Mig russi il
segretario Nato Stoltenberg afferma che
"non sembra trattarsi di un incidente,
è stata una violazione". Giovedì il
Consiglio atlantico ne discuterà. In-
tanto Mosca invita la Turchia a un in-
contro per prevenire "gli equivoci".
06/10/2015 15:55
Siria, Russia-Usa verso collaborazione
15.55
Siria, Russia-Usa verso collaborazione
Mentre la portavoce del ministro degli
esteri russo, Zakharova, parla di "po-
tente campagna informativa antirussa" a
proposito delle notizie di vittime ci-
vili nei raid in Siria, il ministero
della Difesa prepara un documento per
la cooperazione con gli Usa delle forze
aeree nella lotta all'Isis in Siria.
"Purtroppo -dice il viceministro- gli
americani limitano per ora la collabo-
razione solo alle questioni tecniche".
I "terroristi" in Siria "si nascondono
nelle moschee", aggiunge, e "sanno che
noi non colpiremo mai obiettivi civili"
Ma c'è anche un altro risvolto. leggiamoci questo pezzetto di La repubblica:
"Nella giornata di lunedì otto jet turchi F-16 - si legge nella nota, riportata da Hurriyet - sono stati inseguiti da Mig-29 non identificati per 4 minuti e 30 secondi durante un volo di pattugliamento al confine con la Siria. Inoltre le batterie anti-aeree siriane hanno messo nel mirino i jet turchi per 4 minuti e 15 secondi". Sia l'aviazione siriana che quella russa utilizzano caccia Mig-29."
http://www.repubblica.it/esteri/2015/10/06/news/siria_nato_incursioni_aerei_russi_in_turchia_non_sono_incidentali-124441318/?ref=HREA-1
si possono capire tante cose:
- da che parte erano del confine siriano? "Al confine con la Siria" significa che erano in Turchia, ma che potevano varcarlo per andare a bombardare qualcuno, e trattandosi di turchi, i curdi. Il fatto che fossero nel mirino delle batterie siriane, poiché i siriani volano con i Mig-29, potrebbero essere stati siriani i Mig che li avevano presi di mira. Insomma, anche i turchi sono in ambascia ogni volta che devono fare qualche bombardamento in Siria, dato che i siriani potrebbero reagire, e nel contempo loro non sanno se sono siriani o russi.
Le cose sono tanto ingarbugliate e complesse, che la gente vuole dei riassunti, e i giornali quei riassunti glieli fanno, anche con i titoli. Così è facile far capire quello che si vuole. Da cui discende la conseguenza che vediamo la crisi umanitaria perché ci viene in casa, ma non ci rendiamo conto di come questa continui a svilupparsi, mentre è abbastanza facile capirlo se si seguono le vicende nel loro sviluppo.
06/10/2015 15:16
Turchia: nostri caccia puntati da Mig
15.16
Turchia: nostri caccia puntati da Mig
L'esercito turco ha denunciato che i
suoi F16, in volo di ricognizione sul
confine siriano, sono stati "agganciati
da sistemi di puntamento di un Mig 29".
L'incidente avviene dopo due sconfina-
menti di caccia russi, tra sabato e do-
menica, nello spazio aereo di Ankara.
Sugli sconfinamenti dei Mig russi il
segretario Nato Stoltenberg afferma che
"non sembra trattarsi di un incidente,
è stata una violazione". Giovedì il
Consiglio atlantico ne discuterà. In-
tanto Mosca invita la Turchia a un in-
contro per prevenire "gli equivoci".
06/10/2015 15:55
Siria, Russia-Usa verso collaborazione
15.55
Siria, Russia-Usa verso collaborazione
Mentre la portavoce del ministro degli
esteri russo, Zakharova, parla di "po-
tente campagna informativa antirussa" a
proposito delle notizie di vittime ci-
vili nei raid in Siria, il ministero
della Difesa prepara un documento per
la cooperazione con gli Usa delle forze
aeree nella lotta all'Isis in Siria.
"Purtroppo -dice il viceministro- gli
americani limitano per ora la collabo-
razione solo alle questioni tecniche".
I "terroristi" in Siria "si nascondono
nelle moschee", aggiunge, e "sanno che
noi non colpiremo mai obiettivi civili"
Ma c'è anche un altro risvolto. leggiamoci questo pezzetto di La repubblica:
"Nella giornata di lunedì otto jet turchi F-16 - si legge nella nota, riportata da Hurriyet - sono stati inseguiti da Mig-29 non identificati per 4 minuti e 30 secondi durante un volo di pattugliamento al confine con la Siria. Inoltre le batterie anti-aeree siriane hanno messo nel mirino i jet turchi per 4 minuti e 15 secondi". Sia l'aviazione siriana che quella russa utilizzano caccia Mig-29."
http://www.repubblica.it/esteri/2015/10/06/news/siria_nato_incursioni_aerei_russi_in_turchia_non_sono_incidentali-124441318/?ref=HREA-1
si possono capire tante cose:
- da che parte erano del confine siriano? "Al confine con la Siria" significa che erano in Turchia, ma che potevano varcarlo per andare a bombardare qualcuno, e trattandosi di turchi, i curdi. Il fatto che fossero nel mirino delle batterie siriane, poiché i siriani volano con i Mig-29, potrebbero essere stati siriani i Mig che li avevano presi di mira. Insomma, anche i turchi sono in ambascia ogni volta che devono fare qualche bombardamento in Siria, dato che i siriani potrebbero reagire, e nel contempo loro non sanno se sono siriani o russi.
Le cose sono tanto ingarbugliate e complesse, che la gente vuole dei riassunti, e i giornali quei riassunti glieli fanno, anche con i titoli. Così è facile far capire quello che si vuole. Da cui discende la conseguenza che vediamo la crisi umanitaria perché ci viene in casa, ma non ci rendiamo conto di come questa continui a svilupparsi, mentre è abbastanza facile capirlo se si seguono le vicende nel loro sviluppo.
einrix- Messaggi : 10607
Data d'iscrizione : 10.04.13
Età : 82
Località : Bergamo e Rimini
Re: La crisi umanitaria
Fatti incredibili che ancora accadono in paesi ricchi e incivili
06/10/2015 19:20
Salone Libro, no Arabia Paese ospite
19.20
Salone Libro, no Arabia Paese ospite
L'Arabia Saudita non sarà il Paese o-
spite dell'edizione 2016 del Salone del
Libro di Torino, che avrà però un focus
sulla letteratura araba. Lo ha deciso
il cda della Fondazione. Nominato Er-
nesto Ferrero alla direzione editoriale
La decisione dopo le polemiche sul20en-
ne saudita condannato a essere decapi-
tato e crocifisso. Secca la replica
dell'Arabia che invita gli "amici ita-
liani" a "non "interferire" nei suoi
affari interni, e chiede "a chi mostra
interesse per i diritti umani di appro-
fondire conoscenza di casi particolari"
Ho appena sentito parlare di una simile condanna, che mi è parsa di una brutalità senza pari, indipendentemente dal delitto, che in qualche modo deve essere punito, e l'Arabia ha il coraggio di replicare? Vergogna, Vergogna, Vergogna. Il problema non è di approfondire la conoscenza di omicidi efferati che se ne commettono ovunque nel mondo, ma di considerare quanto sia efferata la giustizia di un paese che ha anche altri limiti in rapporto ai diritti civili ed alla democrazia. Per questo paese gli Stati Uniti non fanno una sacra alleanza, anzi, se lo tengono buono, come il Cile di Pinochet o la Grecia dei Colonnelli. E questi sauditi, sono pure peggio.
06/10/2015 19:20
Salone Libro, no Arabia Paese ospite
19.20
Salone Libro, no Arabia Paese ospite
L'Arabia Saudita non sarà il Paese o-
spite dell'edizione 2016 del Salone del
Libro di Torino, che avrà però un focus
sulla letteratura araba. Lo ha deciso
il cda della Fondazione. Nominato Er-
nesto Ferrero alla direzione editoriale
La decisione dopo le polemiche sul20en-
ne saudita condannato a essere decapi-
tato e crocifisso. Secca la replica
dell'Arabia che invita gli "amici ita-
liani" a "non "interferire" nei suoi
affari interni, e chiede "a chi mostra
interesse per i diritti umani di appro-
fondire conoscenza di casi particolari"
Ho appena sentito parlare di una simile condanna, che mi è parsa di una brutalità senza pari, indipendentemente dal delitto, che in qualche modo deve essere punito, e l'Arabia ha il coraggio di replicare? Vergogna, Vergogna, Vergogna. Il problema non è di approfondire la conoscenza di omicidi efferati che se ne commettono ovunque nel mondo, ma di considerare quanto sia efferata la giustizia di un paese che ha anche altri limiti in rapporto ai diritti civili ed alla democrazia. Per questo paese gli Stati Uniti non fanno una sacra alleanza, anzi, se lo tengono buono, come il Cile di Pinochet o la Grecia dei Colonnelli. E questi sauditi, sono pure peggio.
einrix- Messaggi : 10607
Data d'iscrizione : 10.04.13
Età : 82
Località : Bergamo e Rimini
Re: La crisi umanitaria
Obama ha tutta la mia simpatia, e capisco le sue difficoltà
06/10/2015 23:30
Obama:con repubblicani in 7 guerre
23.30
Obama:con repubblicani in 7 guerre
Se alla Casa Bianca "ci fossero stati i
repubblicani, ora saremmo in sette
guerre". lo ha detto il presidente Usa
Obama a un incontro con i veterani.
"Non esagero. Le ho contate. Saremmo
impegnati in azioni militari in 7 posti
nel mondo", ha aggiunto. L'incontro c'è
stato il mese scorso, ma la Casa Bianca
ha reso noto il discorso di Obama solo
ora. Il presidente Usa non ha specifi-
cato i potenziali luoghi dei conflitti,
ma il Consiglio di Sicurezza nazionale
parla di Siria, Iraq, Pakistan, Soma-
lia, Libia, Afghanistan e Yemen.
Però, mi creda: cerchi di chiuderle in fretta con la pace, quelle che può, perché se resteranno aperte, succederà come con Bush dopo Klinton.
06/10/2015 23:30
Obama:con repubblicani in 7 guerre
23.30
Obama:con repubblicani in 7 guerre
Se alla Casa Bianca "ci fossero stati i
repubblicani, ora saremmo in sette
guerre". lo ha detto il presidente Usa
Obama a un incontro con i veterani.
"Non esagero. Le ho contate. Saremmo
impegnati in azioni militari in 7 posti
nel mondo", ha aggiunto. L'incontro c'è
stato il mese scorso, ma la Casa Bianca
ha reso noto il discorso di Obama solo
ora. Il presidente Usa non ha specifi-
cato i potenziali luoghi dei conflitti,
ma il Consiglio di Sicurezza nazionale
parla di Siria, Iraq, Pakistan, Soma-
lia, Libia, Afghanistan e Yemen.
Però, mi creda: cerchi di chiuderle in fretta con la pace, quelle che può, perché se resteranno aperte, succederà come con Bush dopo Klinton.
einrix- Messaggi : 10607
Data d'iscrizione : 10.04.13
Età : 82
Località : Bergamo e Rimini
Re: La crisi umanitaria
ieri Gentiloni scrive:
06/10/2015 21:39
Gentiloni: no decisioni su raid in Iraq
21.39
Gentiloni: no decisioni su raid in Iraq
"L'Italia non ha preso nuove decisioni
sull'utilizzo dei propri aerei in Iraq.
E se dovesse prendere tali decisioni,
il governo non lo farebbe di nascosto
ma in Parlamento". Così il ministro de-
gli Esteri, Paolo Gentiloni, alle Com-
missioni Esteri-Difesa del Parlamento.
"Bene coinvolgere la Russia in Siria,
può contribuire alla transizione poli-
tica nel Paese", ma "gli sconfinamenti
in territorio turco sono pericolosi".
Sul bombardamento Usa a Kunduz: "Tragi-
co e ingiustificabile errore".Sulla Li-
bia: vicini a fase finale dell' accordo
Oggi capiamo perché leggendo l'artico de la Stampa, che spiega molto meglio del Corriere la vicenda di Renzi e dell'entrata in guerra dell'Italia a fianco di quella coalizione che sta facendo disastri.
il link:
http://www.lastampa.it/2015/10/07/esteri/quel-s-di-renzi-agli-usa-maturato-al-summit-onu-ZKPsxha2sKMT7wsKjGz95H/pagina.html
Dal momento dell'uscita dell'articolo del Corriere, e per diverse ore, Matteo Renzi si è preoccupato di “gestire” nel modo più indolore possibile una notizia più complicata del solito: una notizia di guerra, per sua natura destinata a turbare il racconto preferito dal premier. Un racconto indolore, rassicurante, votato all’ottimismo della volontà. Per tutta la giornata il sistema politico-mediatico ha cercato di capire se l’Italia si sia effettivamente già impegnata a mobilitare in azioni di guerra i suoi quattro Tornado. A complicare l’esatta comprensione delle cose ha contribuito un comunicato non risolutivo, anche questo insolitamente mattutino, diffuso dal ministero della Difesa, a commento delle anticipazioni pubblicate dal “Corriere”: le azioni di bombardamento dei caccia italiani in Iraq «sono solo ipotesi da valutare assieme agli alleati e non decisioni prese che, in ogni caso, dovranno passare dal Parlamento».
Insomma, per farla breve Renzi ha mostrato di essere un allocco, uno stupido con i gradi di Presidente del consiglio che assume impegni che vanno contro la natura del suo partito e senza che ne fosse fatto un approfondito esame, sulla scia del botta e risposta, come se fosse alla Leopolda. Ora, come certa gente può salire al potere andrebbe chiesto al Corriere della Sera che gli ha fatto campagna a favore, dopo avergli preparato il campo alla rottamazione, con l'antipolitica. Ma anche noi cittadini non siamo meno responsabili se crediamo alle dabbenaggini di certa stampa che difende interessi propri e non nostri, evidentemente.
Adesso occorrerà far muro contro simili iniziative. La sola consolazione è che se ci fosse Grillo al governo, a quest'ora sarebbe alleato di Isis e se ci fosse Berlusconi, saremmo già li a bombardare, o a far finta, anche se in Libia, ad onor del vero, neppure Berlusconi è caduto nella rete, forse per ragioni sciovinistiche, visto che a comandare la partita, a cui non si aveva forza per opporvisi, c'erano Francia e Gran Bretagna che di solito vanno in giro insieme, come il boia ed il suo aiutante.
Insomma, una brutta pagina che speriamo di dimenticare grazie a qualche ripensamento dell'ultima ora, o a qualche trucchetto di cui i furbetti di solito si servono per nascondere la mano sporca di marmellata. Insomma questi giovani rampanti hanno dei grossi limiti e scarsa preparazione, nonostante ostentino una sicurezza che è sostenuta dal vuoto, come nei palloncini colorati.
Anche su l'Unità trovo la notizia, felpata come farebbe un giornale d'opinione.
http://www.unita.tv/focus/bombe-italiane-sullisis-per-decidere-passaggio-in-parlamento/
Non è proprio più l'Unità di una volta! Se non si cambia in fretta la direzione del partito, con Renzi si va a sbattere.
06/10/2015 21:39
Gentiloni: no decisioni su raid in Iraq
21.39
Gentiloni: no decisioni su raid in Iraq
"L'Italia non ha preso nuove decisioni
sull'utilizzo dei propri aerei in Iraq.
E se dovesse prendere tali decisioni,
il governo non lo farebbe di nascosto
ma in Parlamento". Così il ministro de-
gli Esteri, Paolo Gentiloni, alle Com-
missioni Esteri-Difesa del Parlamento.
"Bene coinvolgere la Russia in Siria,
può contribuire alla transizione poli-
tica nel Paese", ma "gli sconfinamenti
in territorio turco sono pericolosi".
Sul bombardamento Usa a Kunduz: "Tragi-
co e ingiustificabile errore".Sulla Li-
bia: vicini a fase finale dell' accordo
Oggi capiamo perché leggendo l'artico de la Stampa, che spiega molto meglio del Corriere la vicenda di Renzi e dell'entrata in guerra dell'Italia a fianco di quella coalizione che sta facendo disastri.
il link:
http://www.lastampa.it/2015/10/07/esteri/quel-s-di-renzi-agli-usa-maturato-al-summit-onu-ZKPsxha2sKMT7wsKjGz95H/pagina.html
Dal momento dell'uscita dell'articolo del Corriere, e per diverse ore, Matteo Renzi si è preoccupato di “gestire” nel modo più indolore possibile una notizia più complicata del solito: una notizia di guerra, per sua natura destinata a turbare il racconto preferito dal premier. Un racconto indolore, rassicurante, votato all’ottimismo della volontà. Per tutta la giornata il sistema politico-mediatico ha cercato di capire se l’Italia si sia effettivamente già impegnata a mobilitare in azioni di guerra i suoi quattro Tornado. A complicare l’esatta comprensione delle cose ha contribuito un comunicato non risolutivo, anche questo insolitamente mattutino, diffuso dal ministero della Difesa, a commento delle anticipazioni pubblicate dal “Corriere”: le azioni di bombardamento dei caccia italiani in Iraq «sono solo ipotesi da valutare assieme agli alleati e non decisioni prese che, in ogni caso, dovranno passare dal Parlamento».
Insomma, per farla breve Renzi ha mostrato di essere un allocco, uno stupido con i gradi di Presidente del consiglio che assume impegni che vanno contro la natura del suo partito e senza che ne fosse fatto un approfondito esame, sulla scia del botta e risposta, come se fosse alla Leopolda. Ora, come certa gente può salire al potere andrebbe chiesto al Corriere della Sera che gli ha fatto campagna a favore, dopo avergli preparato il campo alla rottamazione, con l'antipolitica. Ma anche noi cittadini non siamo meno responsabili se crediamo alle dabbenaggini di certa stampa che difende interessi propri e non nostri, evidentemente.
Adesso occorrerà far muro contro simili iniziative. La sola consolazione è che se ci fosse Grillo al governo, a quest'ora sarebbe alleato di Isis e se ci fosse Berlusconi, saremmo già li a bombardare, o a far finta, anche se in Libia, ad onor del vero, neppure Berlusconi è caduto nella rete, forse per ragioni sciovinistiche, visto che a comandare la partita, a cui non si aveva forza per opporvisi, c'erano Francia e Gran Bretagna che di solito vanno in giro insieme, come il boia ed il suo aiutante.
Insomma, una brutta pagina che speriamo di dimenticare grazie a qualche ripensamento dell'ultima ora, o a qualche trucchetto di cui i furbetti di solito si servono per nascondere la mano sporca di marmellata. Insomma questi giovani rampanti hanno dei grossi limiti e scarsa preparazione, nonostante ostentino una sicurezza che è sostenuta dal vuoto, come nei palloncini colorati.
Anche su l'Unità trovo la notizia, felpata come farebbe un giornale d'opinione.
http://www.unita.tv/focus/bombe-italiane-sullisis-per-decidere-passaggio-in-parlamento/
Non è proprio più l'Unità di una volta! Se non si cambia in fretta la direzione del partito, con Renzi si va a sbattere.
einrix- Messaggi : 10607
Data d'iscrizione : 10.04.13
Età : 82
Località : Bergamo e Rimini
Re: La crisi umanitaria
Questo articolo della Stampa racconta un sacco di retroscena, molto verosimili. Sta di fatto che la Russia sta rompendo le uova nel paniere alla NATO, accelerando il contrattacco siriano e iracheno contro ribelli e Isis.
http://www.lastampa.it/2015/10/07/esteri/putin-rafforza-loffensiva-in-siria-pioggia-di-missili-su-ibdil-e-hama-TmK346foJ5hJrOm66kFo4M/pagina.html
Se si lasciasse fare, nel giro di pochi mesi, ribelli siriani e Isis verrebbero spazzati via. Non credo che lo si lasci fare, e così o si raggiunge un compromesso, oppure la scontro diventa uno scontro tra stati, per un conflitto mortale, in cui Russia e Stati Uniti, potenze nucleari, vi sarebbero coinvolte, non si sa fino a che punto e con quali conseguenze. Obama non potrà trascorrere senza grattacapi questi ultimi mesi di presidenza, e se sino ad ora ha tenuto tutto sottotono, per far passare il tempo e lasciare il cerino ad un repubblicano, adesso dovrà sforzarsi di prendere una decisione, e non sarà facile.
Ultime notizie!
07/10/2015 14:12
Siria,Putin:cooperare con Usa e Turchia
14.12
Siria,Putin:cooperare con Usa e Turchia
Il presidente russo, Putin, ha dato or-
dine di interagire per le operazioni in
Siria con Usa, Turchia, Arabia Saudita,
Iran e Iraq.
Secondo Putin, il presidente francese
Hollande avrebbe proposto di unire gli
sforzi di Assad e dell'Esercito libero
siriano. Mosca fa anche sapere di aver
colpito obiettivi Isis in Siria con
quattro navi lanciamissili della flot-
tiglia del Mar Caspio ad una distanza
di circa 1.500. Elogiate le prestazioni
dell'industria militare e il buon adde-
stramento del personale.
Insomma, continua l'altalena con guerra e pace nei confronti di Turchi & Co., ma intanto "se mena", e si ricorda che anche la Russia ha dei missili da crociera, nel mar Caspio, pronti per l'uso.
http://www.lastampa.it/2015/10/07/esteri/putin-rafforza-loffensiva-in-siria-pioggia-di-missili-su-ibdil-e-hama-TmK346foJ5hJrOm66kFo4M/pagina.html
Se si lasciasse fare, nel giro di pochi mesi, ribelli siriani e Isis verrebbero spazzati via. Non credo che lo si lasci fare, e così o si raggiunge un compromesso, oppure la scontro diventa uno scontro tra stati, per un conflitto mortale, in cui Russia e Stati Uniti, potenze nucleari, vi sarebbero coinvolte, non si sa fino a che punto e con quali conseguenze. Obama non potrà trascorrere senza grattacapi questi ultimi mesi di presidenza, e se sino ad ora ha tenuto tutto sottotono, per far passare il tempo e lasciare il cerino ad un repubblicano, adesso dovrà sforzarsi di prendere una decisione, e non sarà facile.
Ultime notizie!
07/10/2015 14:12
Siria,Putin:cooperare con Usa e Turchia
14.12
Siria,Putin:cooperare con Usa e Turchia
Il presidente russo, Putin, ha dato or-
dine di interagire per le operazioni in
Siria con Usa, Turchia, Arabia Saudita,
Iran e Iraq.
Secondo Putin, il presidente francese
Hollande avrebbe proposto di unire gli
sforzi di Assad e dell'Esercito libero
siriano. Mosca fa anche sapere di aver
colpito obiettivi Isis in Siria con
quattro navi lanciamissili della flot-
tiglia del Mar Caspio ad una distanza
di circa 1.500. Elogiate le prestazioni
dell'industria militare e il buon adde-
stramento del personale.
Insomma, continua l'altalena con guerra e pace nei confronti di Turchi & Co., ma intanto "se mena", e si ricorda che anche la Russia ha dei missili da crociera, nel mar Caspio, pronti per l'uso.
einrix- Messaggi : 10607
Data d'iscrizione : 10.04.13
Età : 82
Località : Bergamo e Rimini
Re: La crisi umanitaria
Se non fosse un gioco pericoloso, mi verrebbe proprio da ridere. Sentite questa:
07/10/2015 21:10
Jet Usa cambia rotta per evitare russi
21.10
Jet Usa cambia rotta per evitare russi
"Se la Russia vuole contribuire alla
coalizione anti-Isis in modo costrutti-
va ben venga, ma se continuerà agendo
unilateralmente non c'è spazio per il
dialogo". Lo dice il portavoce della
Casa Bianca, Earnest, spiegando che gli
Usa aspettano da Mosca proposte su come
coordinarsi per evitare una escalation.
Intanto, riferisce il Pentagono, almeno
un jet militare Usa ha dovuto cambiare
rotta negli ultimi 6 giorni mentre sor-
volava la Siria, per evitare di avvici-
narsi in modo pericoloso a aerei russi.
Ora, i russi sono gli unici, insieme agli iraniani e ai libanesi, a coordinarsi con Assad, che è ancora il Presidente della Siria, mentre gli americani, vogliono sorvolare il territorio siriano, per colpire Isis - dicono loro - ma sembra che non sia proprio vero e che gli scopi siano di far fuori Assad manovrando con i ribelli siriani e Isis come se fossero rubinetti da aprire o chiudere per regolare l'evoluzione politica di quel paese e portarla sino a cadere tra le loro braccia. Ora i russi gli stanno sfasciando il rubinetto Isis e di quelle componenti quediste che seppure orfane di Bin Laden, or sono prese sotto tutela da Arabia Saudita e Quatar. Già da tempo questi gruppi terroristi si coordinavano con Isis, non dandosi troppo fastidio, uniti contro il nemico comune. Ora comune è la loro sorte sotto i bombardamenti russi, mentre così non era, quando bombardavano - si fa per dire - gli statunitensi.(stelline nere)
Per avere una idea dei bombardamenti statunitensi (fonte nyt) dal 25 settembre a 4 ottobre:
Quelli russi, dal 30 settembre al 4 ottobre, sono questi.
a scopo documentativo, un articolo con tante notizie:
http://www.corriere.it/esteri/15_ottobre_07/siria-raid-russi-tappeto-hama-mosca-pronta-ad-accordo-gli-usa-8ccafc78-6cc6-11e5-8dcf-ce34181ab04a.shtml
07/10/2015 21:10
Jet Usa cambia rotta per evitare russi
21.10
Jet Usa cambia rotta per evitare russi
"Se la Russia vuole contribuire alla
coalizione anti-Isis in modo costrutti-
va ben venga, ma se continuerà agendo
unilateralmente non c'è spazio per il
dialogo". Lo dice il portavoce della
Casa Bianca, Earnest, spiegando che gli
Usa aspettano da Mosca proposte su come
coordinarsi per evitare una escalation.
Intanto, riferisce il Pentagono, almeno
un jet militare Usa ha dovuto cambiare
rotta negli ultimi 6 giorni mentre sor-
volava la Siria, per evitare di avvici-
narsi in modo pericoloso a aerei russi.
Ora, i russi sono gli unici, insieme agli iraniani e ai libanesi, a coordinarsi con Assad, che è ancora il Presidente della Siria, mentre gli americani, vogliono sorvolare il territorio siriano, per colpire Isis - dicono loro - ma sembra che non sia proprio vero e che gli scopi siano di far fuori Assad manovrando con i ribelli siriani e Isis come se fossero rubinetti da aprire o chiudere per regolare l'evoluzione politica di quel paese e portarla sino a cadere tra le loro braccia. Ora i russi gli stanno sfasciando il rubinetto Isis e di quelle componenti quediste che seppure orfane di Bin Laden, or sono prese sotto tutela da Arabia Saudita e Quatar. Già da tempo questi gruppi terroristi si coordinavano con Isis, non dandosi troppo fastidio, uniti contro il nemico comune. Ora comune è la loro sorte sotto i bombardamenti russi, mentre così non era, quando bombardavano - si fa per dire - gli statunitensi.(stelline nere)
Per avere una idea dei bombardamenti statunitensi (fonte nyt) dal 25 settembre a 4 ottobre:
Quelli russi, dal 30 settembre al 4 ottobre, sono questi.
a scopo documentativo, un articolo con tante notizie:
http://www.corriere.it/esteri/15_ottobre_07/siria-raid-russi-tappeto-hama-mosca-pronta-ad-accordo-gli-usa-8ccafc78-6cc6-11e5-8dcf-ce34181ab04a.shtml
einrix- Messaggi : 10607
Data d'iscrizione : 10.04.13
Età : 82
Località : Bergamo e Rimini
Re: La crisi umanitaria
se volete avere una visione globale delle spese militari
Italia ed Arabia Saudita sono intorno ai 40 miliardi, l'Iran 9, la Siria 1,8 miliardi
Fatta questa premessa vediamo un poco cosa significa una guerra tra sunniti e sciiti, e perché noi dovremmo fomentarla, o prenderne parte. Sentite il commento di Hollande.
07/10/2015 17:50
Profughi,Hollande:non domini la paura
17.50
Profughi,Hollande:non domini la paura
L'azione in Siria deve "unire tutti,
Russia, Iran, Paesi del Golfo, Usa e
Europa",dice il presidente francese
Hollande all'Europarlamento, sottoli-
neando che se lo scontro tra sunniti
e sciiti crescerà ancora "porterà al-
la guerra totale".
Poi parla del problema della crisi umanitaria...
Sul fronte profughi, Hollande invita a
non lasciarsi"dominare dalla paura" e
ricorda che anni fa l'Europa accolse i
cittadini dell'Est "senza chiamarli ri-
fugiati".Sui migranti, ammonisce, "Ita-
lia e Grecia non possono essere lascia-
te sole, così come i paesi balcanici".
E noi cosa dovremmo andare a bombardare, da quelle parti... non bastano i pasticci che stanno combinando sauditi, americani e inglesi? dobbiamo metterci la testa anche noi in quel sacco? Rinsavisci giovane ed inesperto Renzi, non fare il citrullo. Rottama la guerra se sei capace e te ne sarò grato, ma non farlo come con la riforma del Senato. Pasticciare un po va bene, ma così è troppo.
Per chi sa l'inglese, l'articolo di oggi del Nyt
http://www.nytimes.com/2015/10/08/world/middleeast/russia-syria-conflict.html?hp&action=click&pgtype=Homepage&module=first-column-region®ion=top-news&WT.nav=top-news&_r=0
Tra quello che scrivono: i russi chiedono di sapere dagli americani - per non bombardarli - chi tra i ribelli siriani combatte Isis, ma non hanno ancora ricevuto risposte...
Italia ed Arabia Saudita sono intorno ai 40 miliardi, l'Iran 9, la Siria 1,8 miliardi
Fatta questa premessa vediamo un poco cosa significa una guerra tra sunniti e sciiti, e perché noi dovremmo fomentarla, o prenderne parte. Sentite il commento di Hollande.
07/10/2015 17:50
Profughi,Hollande:non domini la paura
17.50
Profughi,Hollande:non domini la paura
L'azione in Siria deve "unire tutti,
Russia, Iran, Paesi del Golfo, Usa e
Europa",dice il presidente francese
Hollande all'Europarlamento, sottoli-
neando che se lo scontro tra sunniti
e sciiti crescerà ancora "porterà al-
la guerra totale".
Poi parla del problema della crisi umanitaria...
Sul fronte profughi, Hollande invita a
non lasciarsi"dominare dalla paura" e
ricorda che anni fa l'Europa accolse i
cittadini dell'Est "senza chiamarli ri-
fugiati".Sui migranti, ammonisce, "Ita-
lia e Grecia non possono essere lascia-
te sole, così come i paesi balcanici".
E noi cosa dovremmo andare a bombardare, da quelle parti... non bastano i pasticci che stanno combinando sauditi, americani e inglesi? dobbiamo metterci la testa anche noi in quel sacco? Rinsavisci giovane ed inesperto Renzi, non fare il citrullo. Rottama la guerra se sei capace e te ne sarò grato, ma non farlo come con la riforma del Senato. Pasticciare un po va bene, ma così è troppo.
Per chi sa l'inglese, l'articolo di oggi del Nyt
http://www.nytimes.com/2015/10/08/world/middleeast/russia-syria-conflict.html?hp&action=click&pgtype=Homepage&module=first-column-region®ion=top-news&WT.nav=top-news&_r=0
Tra quello che scrivono: i russi chiedono di sapere dagli americani - per non bombardarli - chi tra i ribelli siriani combatte Isis, ma non hanno ancora ricevuto risposte...
einrix- Messaggi : 10607
Data d'iscrizione : 10.04.13
Età : 82
Località : Bergamo e Rimini
Re: La crisi umanitaria
Il filmato mostra il lancio dei missili cruise russi dalle navi del Mar Caspio.
Secondo gli USA dei 26 lanci, quattro sono finiti sul territorio iraniano, non si sa se atterrando o esplodendo, per qualche malfunzionamento.
I russi smentiscono. Questa è la guerra.
einrix- Messaggi : 10607
Data d'iscrizione : 10.04.13
Età : 82
Località : Bergamo e Rimini
Re: La crisi umanitaria
Questa è una analisi interessante di Guido Olimpo sul Corriere:
http://www.corriere.it/esteri/15_ottobre_06/siria-analisi-duelli-aerei-jet-scenario-c4b6fec4-6c2c-11e5-bbf5-2aef67553e86.shtml
Spiega come i russi abbiano preso l'iniziativa, strappandola di mano alla coalizione che aveva come scopo di cacciare Assad, altro che Isis, di cui per altro si sono serviti proprio per quel proposito. Senza la scusa di Isis, non c'erano motivi per entrare direttamente in guerra. Così invece, i popoli che credono ai propri governi ed alla propria stampa, finiscono per essere d'accordo anche per questo intervento contro uno stato sovrano.
Peccato per l'alleanza che l'ONU non sia d'accordo, tanto che muoversi senza l'ONU, comporta sempre dei rischi e dei costi in più.
Stando così le cose, la crisi umanitaria può aspettare; intanto si fa la guerra.
Nel Mar Caspio, le navi avranno ricaricato i silos dei missili da crociera e saranno pronte di nuovo a spararli nei cieli della Siria, contro terroristi e ribelli al regime.
http://www.corriere.it/esteri/15_ottobre_06/siria-analisi-duelli-aerei-jet-scenario-c4b6fec4-6c2c-11e5-bbf5-2aef67553e86.shtml
Spiega come i russi abbiano preso l'iniziativa, strappandola di mano alla coalizione che aveva come scopo di cacciare Assad, altro che Isis, di cui per altro si sono serviti proprio per quel proposito. Senza la scusa di Isis, non c'erano motivi per entrare direttamente in guerra. Così invece, i popoli che credono ai propri governi ed alla propria stampa, finiscono per essere d'accordo anche per questo intervento contro uno stato sovrano.
Peccato per l'alleanza che l'ONU non sia d'accordo, tanto che muoversi senza l'ONU, comporta sempre dei rischi e dei costi in più.
Stando così le cose, la crisi umanitaria può aspettare; intanto si fa la guerra.
Nel Mar Caspio, le navi avranno ricaricato i silos dei missili da crociera e saranno pronte di nuovo a spararli nei cieli della Siria, contro terroristi e ribelli al regime.
einrix- Messaggi : 10607
Data d'iscrizione : 10.04.13
Età : 82
Località : Bergamo e Rimini
Re: La crisi umanitaria
04.09
Gentiloni:raid Iraq non sono scontati
Quella dei bombardamenti in Iraq "è una
decisione che l'Italia non ha preso e
può darsi che non prenda".
Lo ha detto il ministro degli Esteri,
Gentiloni, a margine della conferenza
annuale Euromesco a Milano. "Darla per
scontata, come è stato fatto in questi
giorni,e addirittura ipotizzare che la
si prendesse all'insaputa del Parlamen-
to - ha aggiunto - non mi pare all'al-
tezza della serietà di questa materia".
Gentiloni:raid Iraq non sono scontati
Quella dei bombardamenti in Iraq "è una
decisione che l'Italia non ha preso e
può darsi che non prenda".
Lo ha detto il ministro degli Esteri,
Gentiloni, a margine della conferenza
annuale Euromesco a Milano. "Darla per
scontata, come è stato fatto in questi
giorni,e addirittura ipotizzare che la
si prendesse all'insaputa del Parlamen-
to - ha aggiunto - non mi pare all'al-
tezza della serietà di questa materia".
Solo l'idea che Renzi abbia promesso quei bombardamenti, e ciò non è stato ancora smentito, è rivoltante. Anche Gentiloni è pregato di non fare lo spiritoso, e smentisca l'intervento italiano, senza se e senza ma, e lasci quegli stupidi di francesi, americani e inglesi, da soli, con i loro terroristi e colpi di stato. Ormai è chiaro, la crisi umanitaria è stata prodotta da Arabia, Turchia e Quatar, con la complicità degli americani, che stanno provocando troppe guerre ai confini dell'Europa, anche per metterci in crisi.
einrix- Messaggi : 10607
Data d'iscrizione : 10.04.13
Età : 82
Località : Bergamo e Rimini
Re: La crisi umanitaria
In questo articolo Gentiloni spiega meglio la posizione del Governo:
http://www.corriere.it/politica/15_ottobre_09/lettera-italiana-paesi-fondatori-costruire-un-europa-due-livelli-68758416-6e50-11e5-aad2-b4771ca274f3.shtml
Sarei d'accordo che i quattro tornado italiani fossero di supporto al governo dell'Iraq, se dovesse servire per rioccupare città occupate da Isis. Ho dei dubbi sulla complessità regionale in cui entrano anche i curdi. Iraq e Turchia, in special modo, vedono molto male la nascita di uno stato curdo, e quindi si comportano in maniera molto furba: quando vedono che Isis attacca i curdi, non li aiutano, allo scopo che subiscano perdite e si indeboliscano, anche se Isis guadagna territorio, armi e si rafforza. E questo non è buono. Io sarei proprio per aiutare i curdi quando si trovano in quelle condizioni. Non sarei neppure contrario ad aiutare il governo dell'Irak a sconfiggere e cacciare Isis dal suo territorio, ma non farei nulla in accordo con gli stati che hanno ben altri interessi nella zona, come i sauditi. Non essendo possibile muoversi agevolmente in quel covo di vipere, terrei i miei quattro tornado nel Qwait, e me ne starei buono in attesa di impiegarli quando davvero fosse utile per la protezione del governo Iracheno, dei curdi e per sconfiggere Isis, non per assecondare quella politica medio orientale degli Stati Uniti, che sino ad ora è stata devastante per tutta quell'area.
Sulla Libia i segnali sono buoni. Sembra che si sia giunti ad un accordo tra le fazioni in lotta e che un governo di unità nazionale sia la premessa per voltare pagina. Qui, l'Italia e l'ONU hanno lavorato bene.
Purtroppo, i venti di guerra stanno esacerbando il clima in Palestina, dove i coloni ebrei sono all'attacco per costruire nuove case a Gerusalemme ed in Cisgiordania, e le vittime non mancano. Dietro a questi disastri medio orientali c'è anche Israele, e la sua politica ostile alla stabilizzazione di quell'area. Facesse la pace con i palestinesi, quello sarebbe il primo vero segnale di una inversione di tendenza in quella zona. Senza quello sviluppo, la tensione e le minacce di conflitti saranno perenni in quell'area e nel mondo. In questo secolo in cui le popolazioni si sono abbastanza stabilizzate, non è concepibile che un popolo fondi sulla razza la colonizzazione di un territorio, perché quello è genocidio per sostituzione, com'è avvenuto nelle Americhe e in Australia e si è impedito appena in tempo,che avvenisse in Sud Africa, ma è ancora ciò che sta vergognosamente avvenendo in Palestina.
http://www.corriere.it/politica/15_ottobre_09/lettera-italiana-paesi-fondatori-costruire-un-europa-due-livelli-68758416-6e50-11e5-aad2-b4771ca274f3.shtml
Sarei d'accordo che i quattro tornado italiani fossero di supporto al governo dell'Iraq, se dovesse servire per rioccupare città occupate da Isis. Ho dei dubbi sulla complessità regionale in cui entrano anche i curdi. Iraq e Turchia, in special modo, vedono molto male la nascita di uno stato curdo, e quindi si comportano in maniera molto furba: quando vedono che Isis attacca i curdi, non li aiutano, allo scopo che subiscano perdite e si indeboliscano, anche se Isis guadagna territorio, armi e si rafforza. E questo non è buono. Io sarei proprio per aiutare i curdi quando si trovano in quelle condizioni. Non sarei neppure contrario ad aiutare il governo dell'Irak a sconfiggere e cacciare Isis dal suo territorio, ma non farei nulla in accordo con gli stati che hanno ben altri interessi nella zona, come i sauditi. Non essendo possibile muoversi agevolmente in quel covo di vipere, terrei i miei quattro tornado nel Qwait, e me ne starei buono in attesa di impiegarli quando davvero fosse utile per la protezione del governo Iracheno, dei curdi e per sconfiggere Isis, non per assecondare quella politica medio orientale degli Stati Uniti, che sino ad ora è stata devastante per tutta quell'area.
Sulla Libia i segnali sono buoni. Sembra che si sia giunti ad un accordo tra le fazioni in lotta e che un governo di unità nazionale sia la premessa per voltare pagina. Qui, l'Italia e l'ONU hanno lavorato bene.
Purtroppo, i venti di guerra stanno esacerbando il clima in Palestina, dove i coloni ebrei sono all'attacco per costruire nuove case a Gerusalemme ed in Cisgiordania, e le vittime non mancano. Dietro a questi disastri medio orientali c'è anche Israele, e la sua politica ostile alla stabilizzazione di quell'area. Facesse la pace con i palestinesi, quello sarebbe il primo vero segnale di una inversione di tendenza in quella zona. Senza quello sviluppo, la tensione e le minacce di conflitti saranno perenni in quell'area e nel mondo. In questo secolo in cui le popolazioni si sono abbastanza stabilizzate, non è concepibile che un popolo fondi sulla razza la colonizzazione di un territorio, perché quello è genocidio per sostituzione, com'è avvenuto nelle Americhe e in Australia e si è impedito appena in tempo,che avvenisse in Sud Africa, ma è ancora ciò che sta vergognosamente avvenendo in Palestina.
einrix- Messaggi : 10607
Data d'iscrizione : 10.04.13
Età : 82
Località : Bergamo e Rimini
Re: La crisi umanitaria
Se questa è una notizia vera, come si può pensare...
09/10/2015 11:46
Ong:Isis avanza su Aleppo,molto vicino
11.46
Ong:Isis avanza su Aleppo,molto vicino
I miliziani dell'Isis avanzano verso A-
leppo, nel Nord della Siria.L'Osserva-
torio siriano per i diritti umani sot-
tolinea che i jihadisti hanno cacciato
i ribelli da diverse zone dell'area.
"L'Isis non è mai stato così vicino a
Aleppo", malgrado i raid russi, affer-
mano gli attivisti dell'Ong siriana.
Un generale iraniano, comandante di
spicco dei pasdaran, è stato ucciso in
Siria nella regione di Aleppo mentre
lavorava come consigliere dell'esercito
di Damasco. Lo riferisce la tv irania-
na.
Significa che non solo la Russia intensificherà i bombardamenti, ma che potrà farlo sicura che Turchia e Stati Uniti non potranno ribattere alcun ché, visto che i loro sodali, stanno ripiegando proprio sotto la pressione di Isis. Così la Russia approfitterà per liberare un altro pezzettino del campo di battaglia da chi è ostile al governo di Damasco.
Ovviamente gli Stati Uniti e la Turchia restano privi di iniziativa, dato che tutto quello che avessero a fare, sul campo, contro Isis, aiuterebbe Damasco, e perciò non faranno più nulla in attesa, più che di eventi, di decidere se accrescere la tensione con la Russia per bloccarla, oppure darsi per sconfitti. Chi ha investito molto in quel massacro: turchi e sauditi, andranno alla ricerca del casus belli per coinvolgere gli USA, che per ora paiono riluttanti ad intervenire in loro sostegno, più pesantemente. Fino a che si trattava di mettere il pepe sulla coda di Abbas, stavano al gioco, ma adesso che la coda è della Russia, pensano che sia troppo, e credo che Obama ci rifletterà a lungo, pensando anche al conflitto ucraino...
09/10/2015 11:46
Ong:Isis avanza su Aleppo,molto vicino
11.46
Ong:Isis avanza su Aleppo,molto vicino
I miliziani dell'Isis avanzano verso A-
leppo, nel Nord della Siria.L'Osserva-
torio siriano per i diritti umani sot-
tolinea che i jihadisti hanno cacciato
i ribelli da diverse zone dell'area.
"L'Isis non è mai stato così vicino a
Aleppo", malgrado i raid russi, affer-
mano gli attivisti dell'Ong siriana.
Un generale iraniano, comandante di
spicco dei pasdaran, è stato ucciso in
Siria nella regione di Aleppo mentre
lavorava come consigliere dell'esercito
di Damasco. Lo riferisce la tv irania-
na.
Significa che non solo la Russia intensificherà i bombardamenti, ma che potrà farlo sicura che Turchia e Stati Uniti non potranno ribattere alcun ché, visto che i loro sodali, stanno ripiegando proprio sotto la pressione di Isis. Così la Russia approfitterà per liberare un altro pezzettino del campo di battaglia da chi è ostile al governo di Damasco.
Ovviamente gli Stati Uniti e la Turchia restano privi di iniziativa, dato che tutto quello che avessero a fare, sul campo, contro Isis, aiuterebbe Damasco, e perciò non faranno più nulla in attesa, più che di eventi, di decidere se accrescere la tensione con la Russia per bloccarla, oppure darsi per sconfitti. Chi ha investito molto in quel massacro: turchi e sauditi, andranno alla ricerca del casus belli per coinvolgere gli USA, che per ora paiono riluttanti ad intervenire in loro sostegno, più pesantemente. Fino a che si trattava di mettere il pepe sulla coda di Abbas, stavano al gioco, ma adesso che la coda è della Russia, pensano che sia troppo, e credo che Obama ci rifletterà a lungo, pensando anche al conflitto ucraino...
einrix- Messaggi : 10607
Data d'iscrizione : 10.04.13
Età : 82
Località : Bergamo e Rimini
Re: La crisi umanitaria
In Arabia Saudita a una domestica indiana che cercava di fuggire da una casa in cui veniva maltrattata, il suo datore di lavoro gli ha tagliato una mano.
La frase in francese è questa: "une Indienne qui travaillait en tant que domestique en Arabie saoudite, s’est fait couper la main par son employeur alors qu’elle tentait de s’enfuir de la maison où elle subissait de mauvais traitements". Si è fatta tagliare una mano...! Gli ha tagliato una mano!
C'è crisi diplomatica con l'India su questo caso. In Arabia Saudita ci sono molti stranieri, specie indiani, che lavorano come servi, e che sono trattati come schiavi.
Questo è il paese che vorrebbe cancellare Assad, forse per portare in Siria lo stesso tipo di pratiche in uso presso di loro. E' anche il paese di quel Bin Laden che ha trovato rifugio in Pachistan.
L'India ha altri problemi, ma se questa storia del conflitto Medio Orientale andasse avanti, potrebbe intervenire proprio in funzione anti pachistana-anti saudita.
E' un segnale debole, ma l'allargamento del conflitto può arrivare anche li. Le guerre si sa come incominciano, solo dopo che sono cominciate, e non si sa mai come finiscano, prima che finiscano.
http://www.lemonde.fr/proche-orient/article/2015/10/09/une-domestique-indienne-se-fait-couper-la-main-en-arabie-saoudite_4786661_3218.html
Inutile aggiungere che in Palestina è in corso un'altra mattanza su gente disperata e senza speranze per il futuro. E' anche quello il segno di tempi in cui i nodi si stringono tanto da strozzare i problemi.
Stiamone fuori, per favore, e facciamo ciò che è possibile per assistere le vittime di questo disastro.
La frase in francese è questa: "une Indienne qui travaillait en tant que domestique en Arabie saoudite, s’est fait couper la main par son employeur alors qu’elle tentait de s’enfuir de la maison où elle subissait de mauvais traitements". Si è fatta tagliare una mano...! Gli ha tagliato una mano!
C'è crisi diplomatica con l'India su questo caso. In Arabia Saudita ci sono molti stranieri, specie indiani, che lavorano come servi, e che sono trattati come schiavi.
Questo è il paese che vorrebbe cancellare Assad, forse per portare in Siria lo stesso tipo di pratiche in uso presso di loro. E' anche il paese di quel Bin Laden che ha trovato rifugio in Pachistan.
L'India ha altri problemi, ma se questa storia del conflitto Medio Orientale andasse avanti, potrebbe intervenire proprio in funzione anti pachistana-anti saudita.
E' un segnale debole, ma l'allargamento del conflitto può arrivare anche li. Le guerre si sa come incominciano, solo dopo che sono cominciate, e non si sa mai come finiscano, prima che finiscano.
http://www.lemonde.fr/proche-orient/article/2015/10/09/une-domestique-indienne-se-fait-couper-la-main-en-arabie-saoudite_4786661_3218.html
Inutile aggiungere che in Palestina è in corso un'altra mattanza su gente disperata e senza speranze per il futuro. E' anche quello il segno di tempi in cui i nodi si stringono tanto da strozzare i problemi.
Stiamone fuori, per favore, e facciamo ciò che è possibile per assistere le vittime di questo disastro.
einrix- Messaggi : 10607
Data d'iscrizione : 10.04.13
Età : 82
Località : Bergamo e Rimini
Re: La crisi umanitaria
Ad Ankara come a Brescia in Piazza della Loggia. 86 i morti tra i manifestanti che inneggiavano alla pace ed alla sospensione del conflitto tra la Turchia ed i curdi.
Erdogan è di fatto il mandante spirituale di quei terroristi, e mandante fisico di Isis e, insieme agli americani, dei ribelli che combattono contro il governo siriano; e se ne esce con una battuta: "attacco contro l'unità del paese", che è quanto di più bislacco potesse dire.
I curdi rivendicano autonomia e la risposta del governo turco è la repressione, quando non direttamente l'attentato contro un corteo che vuole un'altra politica.
Sono in genere sempre contrario alla concessione delle autonomie, perché ritengo un valore l'unità dello stato, ma sono contrario ad una repressione che non sia commisurata ai singoli fatti. Per non parlare di autentiche missioni coperte per assassinare nemici politici, finanziare terroristi o assoldare ribelli per mettere in crisi i popoli vicini. Ed oggi si dice che l'esecutore di quell'attentato venga proprio dall'Akp che è il partito del Presidente Erdogan. E questa gentaglia, che si tratti dei turchi, dei sauditi o dei quatarini vorrebbero portare che cosa, in M.O., se non quello che hanno portato negli ultimi secoli della decadenza, dall'impero arabo a quello ottomano, peggiori persino di ciò che hanno portato i colonialisti europei.
Se penso al sogno di Nasser, di Gheddafi, di Asad padre a cui si tentò di unire Iraq e Yemen, e se penso alla loro sconfitta, provocata, tra gli arabi, dai sauditi e giordani, e tra gli occidentali, da Israele, Francia, Gran Bretagna e Stati Uniti, si può ben vedere a quale disastro si sia ora approdati. Quegli uomini nuovi, moderni, liberi, erano orientati alla dignità nazionale e ad un laicismo che dopo di loro è stato abbandonato e sostituito dalla pelosa tutela americana e da un irrefrenabile fondamentalismo religioso, che ha imprigionato le coscienze di quei popoli ancora prima delle loro vite medesime.
http://www.corriere.it/esteri/15_ottobre_10/ankara-esplosione-manifestazione-la-pace-morti-222b4da2-6f21-11e5-98e3-5a49a4f4dd41.shtml
Erdogan è di fatto il mandante spirituale di quei terroristi, e mandante fisico di Isis e, insieme agli americani, dei ribelli che combattono contro il governo siriano; e se ne esce con una battuta: "attacco contro l'unità del paese", che è quanto di più bislacco potesse dire.
I curdi rivendicano autonomia e la risposta del governo turco è la repressione, quando non direttamente l'attentato contro un corteo che vuole un'altra politica.
Sono in genere sempre contrario alla concessione delle autonomie, perché ritengo un valore l'unità dello stato, ma sono contrario ad una repressione che non sia commisurata ai singoli fatti. Per non parlare di autentiche missioni coperte per assassinare nemici politici, finanziare terroristi o assoldare ribelli per mettere in crisi i popoli vicini. Ed oggi si dice che l'esecutore di quell'attentato venga proprio dall'Akp che è il partito del Presidente Erdogan. E questa gentaglia, che si tratti dei turchi, dei sauditi o dei quatarini vorrebbero portare che cosa, in M.O., se non quello che hanno portato negli ultimi secoli della decadenza, dall'impero arabo a quello ottomano, peggiori persino di ciò che hanno portato i colonialisti europei.
Se penso al sogno di Nasser, di Gheddafi, di Asad padre a cui si tentò di unire Iraq e Yemen, e se penso alla loro sconfitta, provocata, tra gli arabi, dai sauditi e giordani, e tra gli occidentali, da Israele, Francia, Gran Bretagna e Stati Uniti, si può ben vedere a quale disastro si sia ora approdati. Quegli uomini nuovi, moderni, liberi, erano orientati alla dignità nazionale e ad un laicismo che dopo di loro è stato abbandonato e sostituito dalla pelosa tutela americana e da un irrefrenabile fondamentalismo religioso, che ha imprigionato le coscienze di quei popoli ancora prima delle loro vite medesime.
http://www.corriere.it/esteri/15_ottobre_10/ankara-esplosione-manifestazione-la-pace-morti-222b4da2-6f21-11e5-98e3-5a49a4f4dd41.shtml
einrix- Messaggi : 10607
Data d'iscrizione : 10.04.13
Età : 82
Località : Bergamo e Rimini
Re: La crisi umanitaria
in questo articolo del NyTymes gli americani ironizzano dicendo che sei villaggi di ribelli, intorno ad Aleppo, bombardati dai russi, ora sono stati invasi dai ribelli dell'Isis.
http://www.nytimes.com/2015/10/10/world/middleeast/hussein-hamedani-iran-general-killed-in-syria.html?hp&action=click&pgtype=Homepage&module=first-column-region®ion=top-news&WT.nav=top-news#
Il che mostra chiaramente come ragionino gli americani, mentre per i russi, un bombardamento che elimini armi e strutture nemiche, lo fa e basta. Ora se altri nemici che si chiamano Isis, occupano loro quelle posizioni, è perché comunque Damasco non le avrebbe potute occupare, visto che i nemici in campo hanno ancora forti possibilità di manovra. Quando Isis si sarà accomodata in quei paesi, stendendo la sua rete protettiva e di logistica, i russi vedranno come infliggere loro, perdite, con nuovi bombardamenti. Anzi, i russi sperano proprio che data quella prossimità si dimostri che di fatto ribelli siriani ed Isis, sono dalla stessa parte contro il governo siriano, e di fatto alleati tra loro, ma non credo che la stampa occidentale li aiuti molto nell'affermare simili concetti, anzi!
La tecnica è di creare nell'opinione pubblica l'idea che i russi stiano combinando pasticci, in modo da screditarli, ed è molto facile che negli USA la gente finisca col crederlo, altrimenti che americani sarebbero.
http://www.nytimes.com/2015/10/10/world/middleeast/hussein-hamedani-iran-general-killed-in-syria.html?hp&action=click&pgtype=Homepage&module=first-column-region®ion=top-news&WT.nav=top-news#
Il che mostra chiaramente come ragionino gli americani, mentre per i russi, un bombardamento che elimini armi e strutture nemiche, lo fa e basta. Ora se altri nemici che si chiamano Isis, occupano loro quelle posizioni, è perché comunque Damasco non le avrebbe potute occupare, visto che i nemici in campo hanno ancora forti possibilità di manovra. Quando Isis si sarà accomodata in quei paesi, stendendo la sua rete protettiva e di logistica, i russi vedranno come infliggere loro, perdite, con nuovi bombardamenti. Anzi, i russi sperano proprio che data quella prossimità si dimostri che di fatto ribelli siriani ed Isis, sono dalla stessa parte contro il governo siriano, e di fatto alleati tra loro, ma non credo che la stampa occidentale li aiuti molto nell'affermare simili concetti, anzi!
La tecnica è di creare nell'opinione pubblica l'idea che i russi stiano combinando pasticci, in modo da screditarli, ed è molto facile che negli USA la gente finisca col crederlo, altrimenti che americani sarebbero.
einrix- Messaggi : 10607
Data d'iscrizione : 10.04.13
Età : 82
Località : Bergamo e Rimini
Re: La crisi umanitaria
Sono i turchi in piazza, in queste ore, ad accusare il governo, di questa strage.
10/10/2015 21:41
Strage Ankara: in piazza contro governo
21.41
Strage Ankara: in piazza contro governo
Migliaia di persone sono scese in piaz-
za a Istanbul, radunandosi nei pressi
della più grande piazza della città
turca, per denunciare gli attacchi che
stamane hanno provocato nella capitale
Ankara 97 morti e centinaia di feriti.
Lo riferiscono testimoni secondo i qua-
li i manifestanti hanno attribuito la
responsabilità degli attentati al go-
verno turco. I dimostranti hanno espo-
sto striscioni e cartelli con le scrit-
te "Stato assassino", "Conosciamo i
colpevoli", e hanno chiesto a gran voce
le dimissioni del presidente Erdogan,
Che vergogna. Dopo il laico Ataturk, sono venuti questi omuncoli che dicono di credere in Dio, a seminare la morte.
Dovevano lavorare per la pace, ed invece sono mostri capaci solo di seminare distruzione.
Sfruttare il potere taumaturgico delle religioni, dopo l'illuminismo, è davvero da esseri immondi, e la storia non li perdonerà. La religione deve elevare lo spirito, non vendere l'anima al potere e alla politica, e invece, in troppe parti del mondo, diventa pretesto per la sopraffazione, la dittatura e la guerra.
einrix- Messaggi : 10607
Data d'iscrizione : 10.04.13
Età : 82
Località : Bergamo e Rimini
Re: La crisi umanitaria
Non è la Guerra che c'è in Siria, ma è comunque una sequenza di avvenimenti drammatici, con israeliani e palestinesi che muoiono in queste ore, per colpa dell'inerzia che blocca la soluzione del problema palestinese. I governanti israeliani vogliono altro tempo, altri insediamenti, per sostituire con ebrei i palestinesi, su quel martoriato territorio. Insomma, è in atto un genocidio per sostituzione della popolazione palestinese con quella israeliana.
Dovrebbero smetterla, riconoscere due stati, e chiudere per sempre la partita dell'occupazione. E invece...
10/10/2015 21:25
Israele, polizia richiama riservisti
21.25
Israele, polizia richiama riservisti
La polizia israeliana ha deciso di ri-
chiamare in servizio centinaia di ri-
servisti della guardia di frontiera per
far fronte all'attuale situazione di e-
mergenza nello Stato e nei Territori.
Lo ha riferito la Radio militare, se-
condo la quale saranno dislocati nelle
città israeliane a popolazione mista.
Intanto, al confine con la Striscia di
Gaza sono ripresi gli scontri. Le pro-
teste si stanno estendendo, da Khan
Younis alla zona tra il valico di Kerem
Shalom e Rafah.
Sarà sempre peggio!
Dovrebbero smetterla, riconoscere due stati, e chiudere per sempre la partita dell'occupazione. E invece...
10/10/2015 21:25
Israele, polizia richiama riservisti
21.25
Israele, polizia richiama riservisti
La polizia israeliana ha deciso di ri-
chiamare in servizio centinaia di ri-
servisti della guardia di frontiera per
far fronte all'attuale situazione di e-
mergenza nello Stato e nei Territori.
Lo ha riferito la Radio militare, se-
condo la quale saranno dislocati nelle
città israeliane a popolazione mista.
Intanto, al confine con la Striscia di
Gaza sono ripresi gli scontri. Le pro-
teste si stanno estendendo, da Khan
Younis alla zona tra il valico di Kerem
Shalom e Rafah.
Sarà sempre peggio!
einrix- Messaggi : 10607
Data d'iscrizione : 10.04.13
Età : 82
Località : Bergamo e Rimini
Re: La crisi umanitaria
http://www.corriere.it/esteri/15_ottobre_11/richard-haass-faedcae0-702d-11e5-a08a-e76f18e62e8d.shtml
«Certo, ma già prima gli obiettivi di Usa e Turchia non avrebbero potuto essere più distanti: per noi la priorità assoluta è sconfiggere l’Isis. Per i turchi conta di più combattere i curdi ed eliminare il regime di Assad. L’Isis viene dopo, è marginale».Dopo le bombe di Ankara sarà più difficile, per Washington, tenere curdi e turchi impegnati contro il Califfato.
Quanto sopra lo si legge oggi sul Corriere, tanto che mi vien da dire: non era difficile fare il profeta, qualche giorno fa quando i giochi, prima dell'ingresso della Russia nel conflitto erano tenuti coperti e confusi apposta, mentre ora quello che c'era dietro di losco, sta salendo a galla. Insomma tra turchi, sauditi e Isis, Abas fa, nostro malgrado, ancora bella figura.
Obama, in certe circostanze potrebbe fare di più, ma se lo fa scardina il sistema di potere imperiale che l'America ha costruito in tutti questi anni, e non ha polsi robusti abbastanza per farlo. Non lo perdono, ma lo capisco. Se fossi al suo posto, potrei fare anche meno, ma sarebbe bello dire pane al pane e vino al vino. Quei seicento miliardi di spese militari sono un macigno per ogni presidente, comunque la pensi. L'apparato militare e produttivo che ha fondato tutto il proprio successo sulla guerra, non molla tanto facilmente. Già con Kennedy ha trovato come risolvere certi problemi. Si parla spesso di democrazia, ma quando certi poteri diventano troppo forti, è la stessa democrazia in pericolo. Tanto per dare un criterio di misura, la corruzione che c'è in Italia, alla pressione lobbistica degli Stati Uniti, non gli fa neppure un baffo. Anche se noi non siamo portati a pensare agli Stati Uniti in quei termini, quella nazione ha un sacco di primati negativi, nel campo della pace e della guerra, in quello della giustizia (con milioni di persone in galera) ed in quello dei diritti (seicento giovani neri vengono ammazzati dalla polizia ogni anno). Forse neanche nella Russia stalinista c'erano indicatori della qualità della vita così terribili.
E' chiaro che poi le conseguenze si pagano.
Sapete perché solo poche specie di animali si possono addomesticare? Perché gli altri, del peso superiore ai 45 chili, sono pericolosi per l'uomo. Sarà per questo che i palestinesi hanno cominciato ad accoltellare israeliani. Devono aver capito che gli israeliani vogliono addomesticarli e loro mettono in chiaro che ciò non è e non sarà mai possibile. Se vogliono, gli israeliani, possono sterminarli, ma non riusciranno mai ad addomesticarli e tenerli rinchiusi in recinti. Se ne facciano una ragione. La scelta per loro è se essere come i nazisti. I palestinesi hanno già detto di non voler fare la parte degli ebrei. Decidano in fretta perché la storia sta compiendo un altro giro.
«Certo, ma già prima gli obiettivi di Usa e Turchia non avrebbero potuto essere più distanti: per noi la priorità assoluta è sconfiggere l’Isis. Per i turchi conta di più combattere i curdi ed eliminare il regime di Assad. L’Isis viene dopo, è marginale».Dopo le bombe di Ankara sarà più difficile, per Washington, tenere curdi e turchi impegnati contro il Califfato.
Quanto sopra lo si legge oggi sul Corriere, tanto che mi vien da dire: non era difficile fare il profeta, qualche giorno fa quando i giochi, prima dell'ingresso della Russia nel conflitto erano tenuti coperti e confusi apposta, mentre ora quello che c'era dietro di losco, sta salendo a galla. Insomma tra turchi, sauditi e Isis, Abas fa, nostro malgrado, ancora bella figura.
Obama, in certe circostanze potrebbe fare di più, ma se lo fa scardina il sistema di potere imperiale che l'America ha costruito in tutti questi anni, e non ha polsi robusti abbastanza per farlo. Non lo perdono, ma lo capisco. Se fossi al suo posto, potrei fare anche meno, ma sarebbe bello dire pane al pane e vino al vino. Quei seicento miliardi di spese militari sono un macigno per ogni presidente, comunque la pensi. L'apparato militare e produttivo che ha fondato tutto il proprio successo sulla guerra, non molla tanto facilmente. Già con Kennedy ha trovato come risolvere certi problemi. Si parla spesso di democrazia, ma quando certi poteri diventano troppo forti, è la stessa democrazia in pericolo. Tanto per dare un criterio di misura, la corruzione che c'è in Italia, alla pressione lobbistica degli Stati Uniti, non gli fa neppure un baffo. Anche se noi non siamo portati a pensare agli Stati Uniti in quei termini, quella nazione ha un sacco di primati negativi, nel campo della pace e della guerra, in quello della giustizia (con milioni di persone in galera) ed in quello dei diritti (seicento giovani neri vengono ammazzati dalla polizia ogni anno). Forse neanche nella Russia stalinista c'erano indicatori della qualità della vita così terribili.
E' chiaro che poi le conseguenze si pagano.
Sapete perché solo poche specie di animali si possono addomesticare? Perché gli altri, del peso superiore ai 45 chili, sono pericolosi per l'uomo. Sarà per questo che i palestinesi hanno cominciato ad accoltellare israeliani. Devono aver capito che gli israeliani vogliono addomesticarli e loro mettono in chiaro che ciò non è e non sarà mai possibile. Se vogliono, gli israeliani, possono sterminarli, ma non riusciranno mai ad addomesticarli e tenerli rinchiusi in recinti. Se ne facciano una ragione. La scelta per loro è se essere come i nazisti. I palestinesi hanno già detto di non voler fare la parte degli ebrei. Decidano in fretta perché la storia sta compiendo un altro giro.
einrix- Messaggi : 10607
Data d'iscrizione : 10.04.13
Età : 82
Località : Bergamo e Rimini
Re: La crisi umanitaria
Da l'Unità...
Il vuoto sulla verità dei fatti di Ankara è stato coperto da una battaglia di opinioni politiche. In una manifestazione subito auto-convocata a Istanbul è apparso uno striscione che affermava perentorio: «L’assassino è lo stato». E il leader curdo Selahattim Demirtas ha ribaltato le parole di Erdogan, dicendo che l’attentato non è una minaccia all’unità dello stato turco ma un «attacco dello stato contro il nostro popolo». Il leader curdo ha ricordato che da poco prima delle elezioni dello scorso giugno sono morte «150 persone». Quattro il 5 giugno a Diyarbakir, la capitale della parte curda della Turchia, a un comizio pre-elettorale proprio di Demirtas. Trentatré sono state uccise a Suruc, il 20 luglio, sempre nell’area curda della Turchia, vittime di un attentato rivendicato dall’Isis. Dopo questi fatti sanguinosi — ha accusato Demirtas — «nessun responsabile è stato smascherato», sebbene in Turchia si può essere «arrestati per un tweet», come è capitato al direttore del quotidiano in lingua inglese Today’s Zaman, colpevole di aver ritwittato un pensiero del leader dell’opposizione repubblicana, Kemal Kilicdaroglu.
http://www.unita.tv/opinioni/ora-la-turchia-rischia-di-precipitare-nel-baratro-del-caos/
Ricordiamole queste parole, insieme alle altre che sono scritte nell'articolo, e capiremo sempre meglio come e perché ci sia questa catastrofe umanitaria. Il califfato era in Turchia, sino a quando Ataturk non lo abolì, e questi vengono ora a dirci che combattono Isis. Ma chi vogliono prendere in giro.
Il vuoto sulla verità dei fatti di Ankara è stato coperto da una battaglia di opinioni politiche. In una manifestazione subito auto-convocata a Istanbul è apparso uno striscione che affermava perentorio: «L’assassino è lo stato». E il leader curdo Selahattim Demirtas ha ribaltato le parole di Erdogan, dicendo che l’attentato non è una minaccia all’unità dello stato turco ma un «attacco dello stato contro il nostro popolo». Il leader curdo ha ricordato che da poco prima delle elezioni dello scorso giugno sono morte «150 persone». Quattro il 5 giugno a Diyarbakir, la capitale della parte curda della Turchia, a un comizio pre-elettorale proprio di Demirtas. Trentatré sono state uccise a Suruc, il 20 luglio, sempre nell’area curda della Turchia, vittime di un attentato rivendicato dall’Isis. Dopo questi fatti sanguinosi — ha accusato Demirtas — «nessun responsabile è stato smascherato», sebbene in Turchia si può essere «arrestati per un tweet», come è capitato al direttore del quotidiano in lingua inglese Today’s Zaman, colpevole di aver ritwittato un pensiero del leader dell’opposizione repubblicana, Kemal Kilicdaroglu.
http://www.unita.tv/opinioni/ora-la-turchia-rischia-di-precipitare-nel-baratro-del-caos/
Ricordiamole queste parole, insieme alle altre che sono scritte nell'articolo, e capiremo sempre meglio come e perché ci sia questa catastrofe umanitaria. Il califfato era in Turchia, sino a quando Ataturk non lo abolì, e questi vengono ora a dirci che combattono Isis. Ma chi vogliono prendere in giro.
einrix- Messaggi : 10607
Data d'iscrizione : 10.04.13
Età : 82
Località : Bergamo e Rimini
Re: La crisi umanitaria
meno male:
11/10/2015 21:28
Renzi: "Bombardare Isis? Non per ora"
21.28
Renzi: "Bombardare Isis? Non per ora"
"La decisione non è presa. In linea di
principio che si possa intervenire con
le armi in certe situazioni è un dato
di fatto ma la situazione irachena non
ha queste caratteristiche almeno per il
momento".
Così Matteo Renzi a "Che tempo che fa".
"Per ora non è questione all'ordine del
giorno", assicura il premier. "Bombar-
dare non è un specie di risiko - ha ag-
giunto - serve costruire nei punti di
crisi una strategia complessiva".
Questa flessibilità di Renzi, cannuccia al vento su molti temi, è meglio di quanto sperassi. Peggio è chi si impunta su cantonate tremende e non demorde.
11/10/2015 21:28
Renzi: "Bombardare Isis? Non per ora"
21.28
Renzi: "Bombardare Isis? Non per ora"
"La decisione non è presa. In linea di
principio che si possa intervenire con
le armi in certe situazioni è un dato
di fatto ma la situazione irachena non
ha queste caratteristiche almeno per il
momento".
Così Matteo Renzi a "Che tempo che fa".
"Per ora non è questione all'ordine del
giorno", assicura il premier. "Bombar-
dare non è un specie di risiko - ha ag-
giunto - serve costruire nei punti di
crisi una strategia complessiva".
Questa flessibilità di Renzi, cannuccia al vento su molti temi, è meglio di quanto sperassi. Peggio è chi si impunta su cantonate tremende e non demorde.
einrix- Messaggi : 10607
Data d'iscrizione : 10.04.13
Età : 82
Località : Bergamo e Rimini
Re: La crisi umanitaria
Diciamo che questa volta Eugenio Scalfari non mi convince. Avendomi letto capite perché
http://www.repubblica.it/politica/2015/10/11/news/i_protagonisti_sono_tre_obama_putin_e_francesco-124804296/?ref=HRER2-1
Vede da un altro punto di vista, ma credo che in parte la sua visuale sia offuscata.
Ormai però tutti parlano di allargamento del conflitto, anche se non assegnano allo stesso modo il ruolo dei comprimari.
Dopo l'intervento in Siria di Putin, ed il disastro della Turchia, credo che siano molti di più quelli che potranno aprire gli occhi per vedere finalmente la realtà.
Mesi fa non si andava oltre gli scafisti e gli sbarchi, e chi in Europa dovesse farsene carico. Oggi siamo già a capire perché ci sia questa crisi umanitaria e ci interroghiamo su come poterla ridimensionare, interrompere, agendo sulle cause, la guerra della Turchia per una cosa, dell'Arabia per un'altra, per gli USA per un'altra ancora, e così quella dei francesi e poi degli inglesi e Scalfari dice pure quella di Renzi, e infine quella dei russi. Isis? sicuro che sia ciò che ci dicono? E non invece quello che si incomincia a intravvedere? La longa man dei turchi che hanno seppellito Ataturk?
Buona notte.
Enrico
http://www.repubblica.it/politica/2015/10/11/news/i_protagonisti_sono_tre_obama_putin_e_francesco-124804296/?ref=HRER2-1
Vede da un altro punto di vista, ma credo che in parte la sua visuale sia offuscata.
Ormai però tutti parlano di allargamento del conflitto, anche se non assegnano allo stesso modo il ruolo dei comprimari.
Dopo l'intervento in Siria di Putin, ed il disastro della Turchia, credo che siano molti di più quelli che potranno aprire gli occhi per vedere finalmente la realtà.
Mesi fa non si andava oltre gli scafisti e gli sbarchi, e chi in Europa dovesse farsene carico. Oggi siamo già a capire perché ci sia questa crisi umanitaria e ci interroghiamo su come poterla ridimensionare, interrompere, agendo sulle cause, la guerra della Turchia per una cosa, dell'Arabia per un'altra, per gli USA per un'altra ancora, e così quella dei francesi e poi degli inglesi e Scalfari dice pure quella di Renzi, e infine quella dei russi. Isis? sicuro che sia ciò che ci dicono? E non invece quello che si incomincia a intravvedere? La longa man dei turchi che hanno seppellito Ataturk?
Buona notte.
Enrico
einrix- Messaggi : 10607
Data d'iscrizione : 10.04.13
Età : 82
Località : Bergamo e Rimini
Re: La crisi umanitaria
Senza parole
http://www.lastampa.it/2015/10/11/esteri/luomo-della-foto-simbolo-della-strage-di-ankara-morto-WpBqKraFCFTkorrniCnDSI/pagina.html
http://www.lastampa.it/2015/10/11/esteri/luomo-della-foto-simbolo-della-strage-di-ankara-morto-WpBqKraFCFTkorrniCnDSI/pagina.html
einrix- Messaggi : 10607
Data d'iscrizione : 10.04.13
Età : 82
Località : Bergamo e Rimini
Re: La crisi umanitaria
Gli americani dicono che i ribelli a cui hanno paracadutato 50 tonnellate di armi combattono contro Isis. E' terribilmente falso. Non combattono contro Isis, ma contro Damasco. Solo i curdi combattono Isis, ma purtroppo per loro combattono anche contro l'Iraq, la Siria e la Turchia, per mettere assieme un loro stato curdo, ma col cavolo che vengono aiutati dagli americani, e di sicuro vengono bombardati dai turchi.
Isis sta alla Turchia come Al Qaeda sta al Pakistan ed all'Arabia Saudita, tutti alleati degli Stati Uniti. Basta fare due più due e si trova il risultato.
12/10/2015 19:30
Siria,Usa: 50 t di munizioni a ribelli
19.30
Siria,Usa: 50 t di munizioni a ribelli
Gli Stati Uniti hanno paracadutato 50
tonnellate di munizioni ai ribelli si-
riani che combattono contro l'Isis. Lo
riferisce una fonte militare americana,
citata dalla Cnn, spiegando che sono
stati lanciati 112 pallet.
Dai C-17,scortati da caccia,sono state
lanciate munizioni per armi di piccolo
calibro e bombe a mano, nella provincia
di Hasakah, nel Nord della Siria. Le
munizioni erano destinate alla Coali-
zione Araba Siriana.Tutti i pallet
sono stati recuperati dal gruppo.
Speriamo che i russi distruggano quelle armi prima che finiscano nelle mani di Isis.
Isis sta alla Turchia come Al Qaeda sta al Pakistan ed all'Arabia Saudita, tutti alleati degli Stati Uniti. Basta fare due più due e si trova il risultato.
12/10/2015 19:30
Siria,Usa: 50 t di munizioni a ribelli
19.30
Siria,Usa: 50 t di munizioni a ribelli
Gli Stati Uniti hanno paracadutato 50
tonnellate di munizioni ai ribelli si-
riani che combattono contro l'Isis. Lo
riferisce una fonte militare americana,
citata dalla Cnn, spiegando che sono
stati lanciati 112 pallet.
Dai C-17,scortati da caccia,sono state
lanciate munizioni per armi di piccolo
calibro e bombe a mano, nella provincia
di Hasakah, nel Nord della Siria. Le
munizioni erano destinate alla Coali-
zione Araba Siriana.Tutti i pallet
sono stati recuperati dal gruppo.
Speriamo che i russi distruggano quelle armi prima che finiscano nelle mani di Isis.
einrix- Messaggi : 10607
Data d'iscrizione : 10.04.13
Età : 82
Località : Bergamo e Rimini
Re: La crisi umanitaria
Eccoli pronti anche loro a partecipare alla mattanza.
12/10/2015 22:56
Siria,Netanyahu:molti soldati iraniani
22.56
Siria,Netanyahu:molti soldati iraniani
"Il terrorismo vuole annientarci, non è
frutto della frustrazione palestinese
di non avere uno Stato"."La nostra vo-
glia di vivere distruggerà la voglia di
uccidere dei nostri nemici. Questa è la
nostra casa, la nostra patria". "Non
siamo in guerra con l'Islam, vogliamo
convivenza tra arabi ed ebrei". Lo ha
detto il premier Netanyahu alla Knesset
(parlamento) per l'apertura invernale.
"Molti soldati iraniani sono diretti
in Siria" a sostegno del regime:impedi-
remo loro "di minacciare il Golan e di
fornire armi a Hezbollah", ha aggiunto.
Spagnoli, italiani, tedeschi, francesi, ucraini, russi, (e altri) li hanno sempre trattati come appestati, ed ora loro si vendicano sulla pelle dei palestinesi. Possono inventarsi quello che vogliono: loro sono e restano europei maltrattati dagli europei che sono andati a colonizzare la Palestina, cacciandone il popolo che da sempre la abita.
Non hanno nessun diritto storico, dato che "chi va via lascia il posto all'osteria". Il solo diritto che possono rivendicare è quello della guerra, della conquista e della sottomissione di altri popoli. Come del resto si è sempre fatto. Ribellandosi alla carcerazione, il popolo palestinese mostra che in quelle condizioni non ci sarà pace.
Queste religioni monoteiste, in mano a certa gente, sono solo strumenti di morte. Senza contare che alcuni si ritengono anche razza eletta, facendo il paio con i razzisti delle razze pure, tanto in voga in Europa e loro competitori in scemenze. A me fanno pena!
12/10/2015 22:56
Siria,Netanyahu:molti soldati iraniani
22.56
Siria,Netanyahu:molti soldati iraniani
"Il terrorismo vuole annientarci, non è
frutto della frustrazione palestinese
di non avere uno Stato"."La nostra vo-
glia di vivere distruggerà la voglia di
uccidere dei nostri nemici. Questa è la
nostra casa, la nostra patria". "Non
siamo in guerra con l'Islam, vogliamo
convivenza tra arabi ed ebrei". Lo ha
detto il premier Netanyahu alla Knesset
(parlamento) per l'apertura invernale.
"Molti soldati iraniani sono diretti
in Siria" a sostegno del regime:impedi-
remo loro "di minacciare il Golan e di
fornire armi a Hezbollah", ha aggiunto.
Spagnoli, italiani, tedeschi, francesi, ucraini, russi, (e altri) li hanno sempre trattati come appestati, ed ora loro si vendicano sulla pelle dei palestinesi. Possono inventarsi quello che vogliono: loro sono e restano europei maltrattati dagli europei che sono andati a colonizzare la Palestina, cacciandone il popolo che da sempre la abita.
Non hanno nessun diritto storico, dato che "chi va via lascia il posto all'osteria". Il solo diritto che possono rivendicare è quello della guerra, della conquista e della sottomissione di altri popoli. Come del resto si è sempre fatto. Ribellandosi alla carcerazione, il popolo palestinese mostra che in quelle condizioni non ci sarà pace.
Queste religioni monoteiste, in mano a certa gente, sono solo strumenti di morte. Senza contare che alcuni si ritengono anche razza eletta, facendo il paio con i razzisti delle razze pure, tanto in voga in Europa e loro competitori in scemenze. A me fanno pena!
einrix- Messaggi : 10607
Data d'iscrizione : 10.04.13
Età : 82
Località : Bergamo e Rimini
Pagina 3 di 7 • 1, 2, 3, 4, 5, 6, 7
Argomenti simili
» La crisi siriana
» Diseguaglianze e crisi
» La crisi di governo
» La crisi irachena del '14
» Le crisi e l'America
» Diseguaglianze e crisi
» La crisi di governo
» La crisi irachena del '14
» Le crisi e l'America
AreaForum :: Civismo e pensiero :: 1
Pagina 3 di 7
Permessi in questa sezione del forum:
Non puoi rispondere agli argomenti in questo forum.