La crisi umanitaria
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Re: La crisi umanitaria
Notizia in un certo senso strana, questa:
05/11/2015 08:48
Siria, Russia invia missili antiaerei
8.48
Siria, Russia invia missili antiaerei
Mosca ha inviato in Siria missili an-
tiaerei per proteggere i propri caccia
impegnati nei raid contro l'Isis. Lo ha
affermato il comandante dell'aviazione
militare russa, generale Bondarev, nel
corso di un'intervista al tabloid "Kom-
somolskaya Pravda".
Finora, secondo le forze dell'Alleanza
atlantica, era noto che Mosca avesse
dispiegato 12 Sukhoi Su-24, 12 Sukhoi
Su-25, 4 Sukhoi Su-30, 6 Sukhoi Su-34,
un Ilyushin Il-20 e un numero tra 15 e
34 elicotteri di attacco e trasporto
truppe.
I guerriglieri non hanno aerei, a che servono missili antiaerei in Siria? E perché non sono stati previsti prima. Per una sorta di priorità o perché sta cambiando, adesso, il quadro.
In subordine potrebbero servire per abbattere droni che devono essere intervenuti in questa fase del conflitto, e qualcuno è già stato abbattuto. Se ricordo bene, in Turchia. Si disse che si trattava di un drone russo, ma da Mosca sono arrivate smentite, che potrebbero persino sembrare credibili. Se qualche stato, come Israele, o l'Arabia Saudita, la Giordania, la Turchia, o chiunque altro, volesse informare i ribelli, quello sarebbe un mezzo per organizzare un comando delle operazioni con la visione del teatro delle operazioni.
E qui intervengono i russi con i missili anti aereo, che da questo momento preferisco chiamare antidrone, che tolgono la vista a quel centro di comando, in un momento che potrebbe essere quello della contro offensiva dei siriani, su molte direttrici d'attacco.
Insomma, appena quei sistemi lanciamissili saranno messi in azione, inizierà la contro offensiva del governo siriano.
Per capire quali saranno gli obiettivi dei russi (e dei siriani), occorrerà vedere contro quali forze si muoveranno le loro truppe. Se non si dirigeranno verso le posizioni tenute dai ribelli con cui si vuole trattare, ciò significherà che la politica di Mosca e di Damasco sarà per comporre il conflitto interno e per cacciare gli invasori dalla Siria.
Sarà a quel punto, se questa manovra avesse successo, che le batterie di missili anti aereo potrebbero essere utili contro gli aerei dell'Arabia Saudita che potrebbe essere tentata di svolgere qualche azione di disturbo a protezione delle proprie truppe mercenarie e Isis che loro spingono, riforniscono e proteggono.
Il tutto non dovrebbe succedere tra troppo tempo, poiché un mese di bombardamenti avrà sicuramente messo fuori uso un migliaio e mezzo di obiettivi, tra strutture difensive, depositi d'armi e logistica, centri di comando e mezzi bellici. E poi vi è il fattore sorpresa - l'inizio dei bombardamenti russi - che dopo un mese, non può durare in eterno, senza che i nemici non prendano contromisure. Quell'effetto sfumerà entro una o due settimane al massimo, dopo di che, arriveranno nuove truppe, nuovi armamenti ai ribelli filo sunniti, e promesse di maggior supporto logistico.
Insomma, la guerra in Siria sta arrivando ad uno dei suoi momenti cruciali. Non sarà la fine del conflitto, ma il consolidamento della controffensiva di Damasco sia sul piano militare che politico, e metterà di sicuro in difficoltà i suoi avversari. Saranno tempi duri anche per i siriani non combattenti e le loro famiglie, e l'impulso della crisi umanitaria, ci arriverà presto con un'altra ondata di profughi, che passeranno dalla Turchia alla Grecia e poi all'Europa.
einrix- Messaggi : 10607
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Re: La crisi umanitaria
Il giochino Isis sta diventando controproducente e tutti ora lo buttano a mare.
05/11/2015 11:24
Turchia: presto azione contro Isis
11.24
Turchia: presto azione contro Isis
La Turchia lancerà nei prossimi giorni
un'operazione militare contro l'Isis.Lo
ha detto il ministro degli Esteri
uscente,Feridun Sinirlioglu,durante una
visita a Erbil, nel Kurdistan iracheno.
"L'Isis minaccia il nostro modo di vi-
vere e la nostra sicurezza. Abbiamo in
programma di agire militarmente contro
di loro nei prossimi giorni,lo vedrete.
Dobbiamo essere uniti contro questo pe-
ricolo",ha detto Sinirlioglu,aggiungen-
do: "Agiremo in modo responsabile così
che la regione curda e l'Iraq possano
vincere la lotta contro il terrore".
Quanto finto amore hanno per quelle regioni curde, che hanno lasciato per anni in balia di Isis.
Questa volta sono stati sconfitti dalla Russia, a cui si è accodata in queste settimane, almeno politicamente Obama, ma la fase più difficile è quella di questo mese di novembre, in cui Damasco e gli insorti contro Damasco dovranno trovare una intesa per poi sbattere fuori sauditi, turchi, quatariani, e giordani, dal loro paese, risolvendo così, a qualche modo la crisi interna e quella con l'esterno.
05/11/2015 11:24
Turchia: presto azione contro Isis
11.24
Turchia: presto azione contro Isis
La Turchia lancerà nei prossimi giorni
un'operazione militare contro l'Isis.Lo
ha detto il ministro degli Esteri
uscente,Feridun Sinirlioglu,durante una
visita a Erbil, nel Kurdistan iracheno.
"L'Isis minaccia il nostro modo di vi-
vere e la nostra sicurezza. Abbiamo in
programma di agire militarmente contro
di loro nei prossimi giorni,lo vedrete.
Dobbiamo essere uniti contro questo pe-
ricolo",ha detto Sinirlioglu,aggiungen-
do: "Agiremo in modo responsabile così
che la regione curda e l'Iraq possano
vincere la lotta contro il terrore".
Quanto finto amore hanno per quelle regioni curde, che hanno lasciato per anni in balia di Isis.
Questa volta sono stati sconfitti dalla Russia, a cui si è accodata in queste settimane, almeno politicamente Obama, ma la fase più difficile è quella di questo mese di novembre, in cui Damasco e gli insorti contro Damasco dovranno trovare una intesa per poi sbattere fuori sauditi, turchi, quatariani, e giordani, dal loro paese, risolvendo così, a qualche modo la crisi interna e quella con l'esterno.
einrix- Messaggi : 10607
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Re: La crisi umanitaria
Ecco, adesso anche noi (ENAC) chiediamo controlli aggiuntivi sugli aerei che partono da Sharm El Sheik... E pur essendo passata quasi una settimana, gli elementi per capire, c'erano già poche ore dopo la tragedia, specie dopo il video Isis ed il ritrovamento dell'aereo caduto in picchiata per aver perso la coda e la distruzione di molti comandi.
05/11/2015 18:56
Enac:c ontrolli sicurezza voli a Sharm
18.56
Enac:c ontrolli sicurezza voli a Sharm
Nuova disposizione dell'Enac, l'Ente di
controllo per l'Aviazione civile, per i
voli con rotta sul monte Sinai in Egit-
to, a seguito dell'allarme terrorismo
dopo l'abbattimento del volo russo del-
la Metrojet.
Tutte le compagnie aeree nazionali che
hanno voli in programma in partenza da
Sharm El Sheik debbono effettuare con-
trolli di sicurezza aggiuntivi rispetto
a quelli che vengono normalmente ese-
guiti presso lo scalo di Sharm. E'
quanto si legge in una nota dell'Enac.
05/11/2015 18:56
Enac:c ontrolli sicurezza voli a Sharm
18.56
Enac:c ontrolli sicurezza voli a Sharm
Nuova disposizione dell'Enac, l'Ente di
controllo per l'Aviazione civile, per i
voli con rotta sul monte Sinai in Egit-
to, a seguito dell'allarme terrorismo
dopo l'abbattimento del volo russo del-
la Metrojet.
Tutte le compagnie aeree nazionali che
hanno voli in programma in partenza da
Sharm El Sheik debbono effettuare con-
trolli di sicurezza aggiuntivi rispetto
a quelli che vengono normalmente ese-
guiti presso lo scalo di Sharm. E'
quanto si legge in una nota dell'Enac.
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Re: La crisi umanitaria
06/11/2015 02:11
Obama: in M.O. né pace, né negoziati
2.11
Obama: in M.O. né pace, né negoziati
A quasi 7 anni dal suo insediamento
Obama ha riconosciuto che la pace tra
israeliani e palestinesi, che riteneva
un obiettivo alla sua portata, era in
realtà un traguardo estremamente più
complicato di quanto avesse pensato
all'inizio del suo mandato.
Il presidente americano ha dichiarato
di essere "realista" che non solo non
ci sarà alcuna intesa nei 14 mesi che
mancano alla fine del suo mandato alla
Casa Bianca ma che non saranno possibi-
bili concreti negoziati di pace tra le
due parti.
In questo sta la sua grandezza.
E' rammaricato per non aver potuto conseguire la pace, così come avrebbe voluto. L'America che investe seicento miliardi di dollari in armamenti e soldati, è molto di più di un Presidente.
Il ricordo dei Kennedy aleggia su queste sue parole. Anche quella è una democrazia in libertà vigilata, con seicento giovani neri ammazzati ogni anno dalla polizia, con due milioni di cittadini americani in prigione, su circa cinque milioni in libertà vigilata, o con il bracciale elettronico, con centinaia di basi militari sparse nel Mondo. Manca solo un Pasternak per farci sopra dei romanzi o delle poesie.
A pensarci... basta guardare la loro filmografia, per capire quale genere di problemi li assillino. In Europa o in Giappone, si vive profondamente meglio, purché li si tenga ideologicamente e materialmente lontani, chiusi nelle loro basi e nelle loro ambasciate, piene di congegni di spionaggio, e talvolta sedi di comando per terroristi e strategia della tensione, come in Italia, in Germania, in Grecia, in Cile, ed ora in Siria, dopo aver distrutto l'Iraq.
Obama: in M.O. né pace, né negoziati
2.11
Obama: in M.O. né pace, né negoziati
A quasi 7 anni dal suo insediamento
Obama ha riconosciuto che la pace tra
israeliani e palestinesi, che riteneva
un obiettivo alla sua portata, era in
realtà un traguardo estremamente più
complicato di quanto avesse pensato
all'inizio del suo mandato.
Il presidente americano ha dichiarato
di essere "realista" che non solo non
ci sarà alcuna intesa nei 14 mesi che
mancano alla fine del suo mandato alla
Casa Bianca ma che non saranno possibi-
bili concreti negoziati di pace tra le
due parti.
In questo sta la sua grandezza.
E' rammaricato per non aver potuto conseguire la pace, così come avrebbe voluto. L'America che investe seicento miliardi di dollari in armamenti e soldati, è molto di più di un Presidente.
Il ricordo dei Kennedy aleggia su queste sue parole. Anche quella è una democrazia in libertà vigilata, con seicento giovani neri ammazzati ogni anno dalla polizia, con due milioni di cittadini americani in prigione, su circa cinque milioni in libertà vigilata, o con il bracciale elettronico, con centinaia di basi militari sparse nel Mondo. Manca solo un Pasternak per farci sopra dei romanzi o delle poesie.
A pensarci... basta guardare la loro filmografia, per capire quale genere di problemi li assillino. In Europa o in Giappone, si vive profondamente meglio, purché li si tenga ideologicamente e materialmente lontani, chiusi nelle loro basi e nelle loro ambasciate, piene di congegni di spionaggio, e talvolta sedi di comando per terroristi e strategia della tensione, come in Italia, in Germania, in Grecia, in Cile, ed ora in Siria, dopo aver distrutto l'Iraq.
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Re: La crisi umanitaria
Per qualcuno ci sono ancora dubbi...
Aereo caduto, sale l’ipotesi attentato
«Esplosione rilevata da scatola nera»
Putin: stop a tutti i voli russi in EgittoAereo caduto, sale l’ipotesi attentato
«Esplosione rilevata da scatola nera»
Putin: stop a tutti i voli russi in Egitto
http://www.corriere.it/esteri/15_novembre_06/aereo-precipitato-sinai-bbc-stata-bomba-piazzata-stiva-1a2c1968-845e-11e5-b29e-3b4e1335d833.shtml
"Non solo: dagli interrogatori e da altre indagini sarebbe emerso come probabilmente la bomba sarebbe stata messa con la complicità di uno più addetti allo stivaggio dei bagagli. "
La scatola nera rivela il rumore di un'esplosione. Mosca conferma e ordina lo stop dei voli sull'Egitto
http://www.repubblica.it/esteri/2015/11/06/news/aereo_metrojet_intercettazioni_confermerebbero_la_pista_della_bomba_is-126736408/?ref=HREA-1
"Fonti coinvolte nelle indagini hanno riferito che la pista di un attentato terroristico è da "privilegiare notevolmente" come causa del disastro. "
Ordigno o portato a bordo da un passeggero o, ipotesi ritenuta più probabile, nascosta in un bagaglio fatto salire sul velivolo probabilmente a causa degli scarsi controlli nello scalo (...) con la complicità di un addetto alla sicurezza dell'aeroporto di Sharm el Sheikh.
Ridda di ipotesi e pioggia di dubbi anche sulla Stampa:
http://www.lastampa.it/2015/11/06/esteri/una-bomba-nella-stiva-ha-fatto-esplodere-lairbus-russo-sul-sinai-BZ3bpPXA9EORtwpUVSEGzK/pagina.html
Per me non ce ne erano già molti giorni fa!
- Cedimento strutturale della coda: impossibile.
- abbattimento con missile, a quella quota: impossibile
- bomba infilato da un addetto ai servizi d'aeroporto: possibile
- il doppio filmato che registra l'esplosione e la caduta di un aereo: può essere fatto solo da chi accende la telecamera, inquadra l'aereo e poi preme il pulsante di un radiocomando.
Se non avessero disseminato di segni di ruote, quel deserto, forse c'erano e si vedevano dall'alto, quelle degli attentatori che hanno fatto esplodere l'aereo...
Adesso occorre punire i finanziatori di ISIS, a cominciare dagli emirati del Golfo, i sauditi, i giordani e i turchi, tutti coinvolti in quella guerra vergognosa e in questo attentato. I sauditi faranno bene anche a smettere di bombardare lo Yemen!
Aereo caduto, sale l’ipotesi attentato
«Esplosione rilevata da scatola nera»
Putin: stop a tutti i voli russi in EgittoAereo caduto, sale l’ipotesi attentato
«Esplosione rilevata da scatola nera»
Putin: stop a tutti i voli russi in Egitto
http://www.corriere.it/esteri/15_novembre_06/aereo-precipitato-sinai-bbc-stata-bomba-piazzata-stiva-1a2c1968-845e-11e5-b29e-3b4e1335d833.shtml
"Non solo: dagli interrogatori e da altre indagini sarebbe emerso come probabilmente la bomba sarebbe stata messa con la complicità di uno più addetti allo stivaggio dei bagagli. "
La scatola nera rivela il rumore di un'esplosione. Mosca conferma e ordina lo stop dei voli sull'Egitto
http://www.repubblica.it/esteri/2015/11/06/news/aereo_metrojet_intercettazioni_confermerebbero_la_pista_della_bomba_is-126736408/?ref=HREA-1
"Fonti coinvolte nelle indagini hanno riferito che la pista di un attentato terroristico è da "privilegiare notevolmente" come causa del disastro. "
Ordigno o portato a bordo da un passeggero o, ipotesi ritenuta più probabile, nascosta in un bagaglio fatto salire sul velivolo probabilmente a causa degli scarsi controlli nello scalo (...) con la complicità di un addetto alla sicurezza dell'aeroporto di Sharm el Sheikh.
Ridda di ipotesi e pioggia di dubbi anche sulla Stampa:
http://www.lastampa.it/2015/11/06/esteri/una-bomba-nella-stiva-ha-fatto-esplodere-lairbus-russo-sul-sinai-BZ3bpPXA9EORtwpUVSEGzK/pagina.html
Per me non ce ne erano già molti giorni fa!
- Cedimento strutturale della coda: impossibile.
- abbattimento con missile, a quella quota: impossibile
- bomba infilato da un addetto ai servizi d'aeroporto: possibile
- il doppio filmato che registra l'esplosione e la caduta di un aereo: può essere fatto solo da chi accende la telecamera, inquadra l'aereo e poi preme il pulsante di un radiocomando.
Se non avessero disseminato di segni di ruote, quel deserto, forse c'erano e si vedevano dall'alto, quelle degli attentatori che hanno fatto esplodere l'aereo...
Adesso occorre punire i finanziatori di ISIS, a cominciare dagli emirati del Golfo, i sauditi, i giordani e i turchi, tutti coinvolti in quella guerra vergognosa e in questo attentato. I sauditi faranno bene anche a smettere di bombardare lo Yemen!
einrix- Messaggi : 10607
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Re: La crisi umanitaria
07/11/2015 18:24
Egitto,aereo russo è esploso in volo
18.24
Egitto,aereo russo è esploso in volo
Si sente un rumore "anomalo" all'ultimo
secondo della registrazione della sca-
tola nera. Non è esclusa alcuna ipotesi
compresa quella dell'attentato terrori-
stico, ma fino ad ora non si è giunti a
una conclusione definitiva. Così in
conferenza stampa il ministro dell'A-
viazione civile egiziano a capo della
commissione inquirente sul disastro
dell'Airbus russo caduto nel Sinai.
I resti del velivolo disseminati su un
raggio di 13 km sono compatibili con
un'esplosione in volo. I detriti sono
stati portati al Cairo per le analisi.
07/11/2015 19:20
Aereo Sinai, inchiesta su staff scalo
19.20
Aereo Sinai, inchiesta su staff scalo
E' stata aperta un'indagine su tutto il
personale dell'aeroporto di Sharm el
Sheikh che è entrato in contatto con
l'aereo russo schiantatosi una settima-
na fa nei cieli del Sinai.
Lo hanno annunciato funzionari dello
scalo e della sicurezza egiziani al-
l'Associated Press.
Gli inquirenti hanno già cominciato gli
interrogatori e stanno sorvegliando
tutti quelli che hanno lavorato sul-
l'Airbus della Metrojet, rivelano le
fonti.
Alla buon'ora!
Egitto,aereo russo è esploso in volo
18.24
Egitto,aereo russo è esploso in volo
Si sente un rumore "anomalo" all'ultimo
secondo della registrazione della sca-
tola nera. Non è esclusa alcuna ipotesi
compresa quella dell'attentato terrori-
stico, ma fino ad ora non si è giunti a
una conclusione definitiva. Così in
conferenza stampa il ministro dell'A-
viazione civile egiziano a capo della
commissione inquirente sul disastro
dell'Airbus russo caduto nel Sinai.
I resti del velivolo disseminati su un
raggio di 13 km sono compatibili con
un'esplosione in volo. I detriti sono
stati portati al Cairo per le analisi.
07/11/2015 19:20
Aereo Sinai, inchiesta su staff scalo
19.20
Aereo Sinai, inchiesta su staff scalo
E' stata aperta un'indagine su tutto il
personale dell'aeroporto di Sharm el
Sheikh che è entrato in contatto con
l'aereo russo schiantatosi una settima-
na fa nei cieli del Sinai.
Lo hanno annunciato funzionari dello
scalo e della sicurezza egiziani al-
l'Associated Press.
Gli inquirenti hanno già cominciato gli
interrogatori e stanno sorvegliando
tutti quelli che hanno lavorato sul-
l'Airbus della Metrojet, rivelano le
fonti.
Alla buon'ora!
einrix- Messaggi : 10607
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Re: La crisi umanitaria
Questa sembra una bufala.
Egitto: "Aereo esploso in volo". Ipotesi 007: "Scoppiata una bombola da sub"
http://www.repubblica.it/esteri/2015/11/07/news/aereo_russo_precipitato_bombola_ossigeno_sub-126843436/?ref=HRER3-1
Chi si porta con se delle bombole per fare sub, quando trova tutto li! Pesano, in primo luogo, e poi credo che vi siano delle normative per il trasporto di gas compresso a bordo di un aereo. Come minimo una bombola caricata a 200 atm di aria, anche se con certificati in regola, viene scaricata, prima d'imbarcarla su di un aereo.
Le cercano proprio tutte pur di evitare di trovare la strada giusta.
Invece questa, sempre nello stesso articolo, è una notizia che può fare la differenza.
Il volo [...] è durato 23 minuti e 14 secondi, il velivolo era ancora inclinato nella fase di salita, ed era già guidato dal pilota automatico. Si trovava a 4mila metri di altezza e viaggiava a 477 chilometri.
A 4000 metri può essere abbattuto da un missile da guerrigliero...
La cosa strana è che prima danno delle notizie rilevate con i radar e sono diecimila metri, e poi adesso vengono fuori con i 4 mila metri.
Contemporaneamente parlano di esplosione a bordo... e poi di bombola da sub.
Hanno messo in moto il solito sistema di depistaggio per evitare di risalire alle cause dell'attentato, e questi sono governativi di diversi paesi: una vergogna, nella vergogna.
Egitto: "Aereo esploso in volo". Ipotesi 007: "Scoppiata una bombola da sub"
http://www.repubblica.it/esteri/2015/11/07/news/aereo_russo_precipitato_bombola_ossigeno_sub-126843436/?ref=HRER3-1
Chi si porta con se delle bombole per fare sub, quando trova tutto li! Pesano, in primo luogo, e poi credo che vi siano delle normative per il trasporto di gas compresso a bordo di un aereo. Come minimo una bombola caricata a 200 atm di aria, anche se con certificati in regola, viene scaricata, prima d'imbarcarla su di un aereo.
Le cercano proprio tutte pur di evitare di trovare la strada giusta.
Invece questa, sempre nello stesso articolo, è una notizia che può fare la differenza.
Il volo [...] è durato 23 minuti e 14 secondi, il velivolo era ancora inclinato nella fase di salita, ed era già guidato dal pilota automatico. Si trovava a 4mila metri di altezza e viaggiava a 477 chilometri.
A 4000 metri può essere abbattuto da un missile da guerrigliero...
La cosa strana è che prima danno delle notizie rilevate con i radar e sono diecimila metri, e poi adesso vengono fuori con i 4 mila metri.
Contemporaneamente parlano di esplosione a bordo... e poi di bombola da sub.
Hanno messo in moto il solito sistema di depistaggio per evitare di risalire alle cause dell'attentato, e questi sono governativi di diversi paesi: una vergogna, nella vergogna.
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Re: La crisi umanitaria
Le ultime notizie fanno sempre più chiarezza sulla distruzione dell'aereo ad opera di un ordigno , proprio perché seminano tante notizie improbabili, che quella vera non fatica a venir fuori.
http://www.repubblica.it/esteri/2015/11/08/news/aereo_metrojet_l_ombra_dei_foreign_fighters_britannici_dell_is_dietro_l_attentato-126871606/?ref=HREC1-6
Quello che fa specie è come un regime militare come quello egiziano non riesca a venire a capo di ribelli. Tutti sono bravi contro la gente inerme nelle piazze, ma quando si deve andare in cerca di lupi, allora il gioco cambia. I militari non riescono a mettere fuori gioco i ribelli, e per i ribelli ci vuole la dittatura militare. Così il popolo è stretto nella morsa dei militari e dei guerriglieri che fanno a gara per opprimerlo. E' la storia di sempre, di quando il popolo aspira alla libertà ed alla democrazia, e per forza maggiore non vi riesce.
Con una infezione così diffusa nell'Africa del Nord e nel Medio Oriente, provocata dalle bravate di Bush e Blair - senza dimenticare gli Israeliani, europei anche loro, a caccia di territori da colonizzare - è davvero difficile venirne fuori.
http://www.repubblica.it/esteri/2015/11/08/news/aereo_metrojet_l_ombra_dei_foreign_fighters_britannici_dell_is_dietro_l_attentato-126871606/?ref=HREC1-6
Quello che fa specie è come un regime militare come quello egiziano non riesca a venire a capo di ribelli. Tutti sono bravi contro la gente inerme nelle piazze, ma quando si deve andare in cerca di lupi, allora il gioco cambia. I militari non riescono a mettere fuori gioco i ribelli, e per i ribelli ci vuole la dittatura militare. Così il popolo è stretto nella morsa dei militari e dei guerriglieri che fanno a gara per opprimerlo. E' la storia di sempre, di quando il popolo aspira alla libertà ed alla democrazia, e per forza maggiore non vi riesce.
Con una infezione così diffusa nell'Africa del Nord e nel Medio Oriente, provocata dalle bravate di Bush e Blair - senza dimenticare gli Israeliani, europei anche loro, a caccia di territori da colonizzare - è davvero difficile venirne fuori.
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Re: La crisi umanitaria
Leggiamo dietro questa notizia, e vi potremo trovare alcune cose davvero interessanti:
10/11/2015 05:56
Siria, Isis: Obama ne parla con Erdogan
05.56
Siria, Isis: Obama ne parla con Erdogan
Il presidente Usa Obama ha avuto col-
loqui telefonici con il presidente tur-
co Erdogan e il premier Davutoglu. Lo
afferma la Casa Bianca.
I leader hanno parlato della "situazio-
ne in Siria e dell'importanza di am-
pliare gli sforzi congiunti per raffor-
zare l'opposizione siriana moderata e
aumentare la pressione contro l'Isis".
Obama, Erdogan e Davutoglu hanno di-
scusso anche "delle modalità per creare
le condizioni per una soluzione del
conflitto, inclusa una transizione po-
litica in Siria".
quell'importanza d'ampliare gli sforzi congiunti per rafforzare l'opposizione moderata è un intreccio di parole in cui splendono il "congiunti", per non far dimenticare che anche gli americani gli stanno mettendo la faccia, e quel "moderata" significa che devono lasciar perdere gli altri, definitivamente. Se non è un parlare chiaro, quello...
E poi, altrettanto splendido è quel per creare le condizioni per una soluzione del conflitto, diversa da quella che suonerebbe se si fosse detto: per creare le condizioni striscianti per mantenere acceso il conflitto, che era ciò che di fatto si faceva prima dell'intervento di Putin.
Infine, ultimo e più importante, quell'inclusa una transizione politica in Siria, a cui ha dato il consenso anche la Russia che si è messa già a raccogliere quelle forze di opposizione moderate che sono in conflitto, non solo con Damasco, ma anche con la Turchia e l'Arabia, stretti come sono da Isis che è il loro braccio militare.
Se l'America è quel mostro militare che alimenta i conflitti, Obama è la sua coscienza pacifista che sfrutta tutto il suo potere, per evitare che combini disastri.
Caro Obama, hai tutto il mio sostegno, contro l'America peggiore.
Enrico
10/11/2015 05:56
Siria, Isis: Obama ne parla con Erdogan
05.56
Siria, Isis: Obama ne parla con Erdogan
Il presidente Usa Obama ha avuto col-
loqui telefonici con il presidente tur-
co Erdogan e il premier Davutoglu. Lo
afferma la Casa Bianca.
I leader hanno parlato della "situazio-
ne in Siria e dell'importanza di am-
pliare gli sforzi congiunti per raffor-
zare l'opposizione siriana moderata e
aumentare la pressione contro l'Isis".
Obama, Erdogan e Davutoglu hanno di-
scusso anche "delle modalità per creare
le condizioni per una soluzione del
conflitto, inclusa una transizione po-
litica in Siria".
quell'importanza d'ampliare gli sforzi congiunti per rafforzare l'opposizione moderata è un intreccio di parole in cui splendono il "congiunti", per non far dimenticare che anche gli americani gli stanno mettendo la faccia, e quel "moderata" significa che devono lasciar perdere gli altri, definitivamente. Se non è un parlare chiaro, quello...
E poi, altrettanto splendido è quel per creare le condizioni per una soluzione del conflitto, diversa da quella che suonerebbe se si fosse detto: per creare le condizioni striscianti per mantenere acceso il conflitto, che era ciò che di fatto si faceva prima dell'intervento di Putin.
Infine, ultimo e più importante, quell'inclusa una transizione politica in Siria, a cui ha dato il consenso anche la Russia che si è messa già a raccogliere quelle forze di opposizione moderate che sono in conflitto, non solo con Damasco, ma anche con la Turchia e l'Arabia, stretti come sono da Isis che è il loro braccio militare.
Se l'America è quel mostro militare che alimenta i conflitti, Obama è la sua coscienza pacifista che sfrutta tutto il suo potere, per evitare che combini disastri.
Caro Obama, hai tutto il mio sostegno, contro l'America peggiore.
Enrico
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Re: La crisi umanitaria
Adeso si che si fa sul serio:
12/11/2015 20:42
Iraq, forze Usa tra combattenti curdi
20.42
Iraq, forze Usa tra combattenti curdi
Uomini delle forze Usa sono schierati
tra i combattenti curdi nell'offensiva
contro l'Isis per riconquistare Sinjarm
nel nord Iraq. Sono migliaia i soldati
curdi, peshmerga e miliziani yazidi im-
pegnati nell'operazione sulla città,
da un anno in mano ai jihadisti. Lo ri-
ferisce il Washington Post citando un
portavoce del Pentagono.
Per l'Ap, i soldati Usa sono stato vi-
sti su una collina a coordinare gli in-
tensi bombardamenti della coalizione
internazionale che hanno martellato per
24 ore oltre 70 obiettivi.
Ci volevano proprio i russi per passare dalla finta guerra contro Isis, mentre la guerra vera veniva scatenata contro i siriani e i curdi, da Sauditi, Giordani e turchi.
Adesso l'epilogo di quell'immane disastro può essere più vicino e rispettoso dei diritti dei popoli a non essere invasi e ben governati. Almeno le premesse stanno venendo fuori. Mentre scompaiono isis, al quaeda e associati.
12/11/2015 20:42
Iraq, forze Usa tra combattenti curdi
20.42
Iraq, forze Usa tra combattenti curdi
Uomini delle forze Usa sono schierati
tra i combattenti curdi nell'offensiva
contro l'Isis per riconquistare Sinjarm
nel nord Iraq. Sono migliaia i soldati
curdi, peshmerga e miliziani yazidi im-
pegnati nell'operazione sulla città,
da un anno in mano ai jihadisti. Lo ri-
ferisce il Washington Post citando un
portavoce del Pentagono.
Per l'Ap, i soldati Usa sono stato vi-
sti su una collina a coordinare gli in-
tensi bombardamenti della coalizione
internazionale che hanno martellato per
24 ore oltre 70 obiettivi.
Ci volevano proprio i russi per passare dalla finta guerra contro Isis, mentre la guerra vera veniva scatenata contro i siriani e i curdi, da Sauditi, Giordani e turchi.
Adesso l'epilogo di quell'immane disastro può essere più vicino e rispettoso dei diritti dei popoli a non essere invasi e ben governati. Almeno le premesse stanno venendo fuori. Mentre scompaiono isis, al quaeda e associati.
einrix- Messaggi : 10607
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Re: La crisi umanitaria
altri duecento morti...
Beirut, duplice attacco kamikaze
La Croce Rossa: «Almeno 40 morti»
Tre gli attentatori, le esplosioni lungo la vecchia strada che conduce all’aeroporto internazionale. Oltre 200 i feriti. La rivendicazione di Isis che indica luogo boato.
Scommetto un caffè che Israele è il mandante di quell'attacco agli Hetzbollah. In Iraq ufficiale israeliano è stato catturato con elementi di Isis. Pur di fare disastri non pongono limiti alla violenza ed alla brutalità. Poi si lamentano quando nel giardino di casa piove un razzo fatto nel garage.
einrix- Messaggi : 10607
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Re: La crisi umanitaria
Tutti bravi adesso...
13/11/2015 16:53
Obama: bloccata avanzata Isis in Iraq
16.53
Obama: bloccata avanzata Isis in Iraq
"I raid aerei della coalizione a guida
Usa contro l'Isis hanno permesso di
contenere l'avanzata in Iraq e in Si-
ria". Così il presidente Usa, Obama, in
un'intervista alla tv Usa Abc.
Obama ha parlato poche ore prima
dell'avvio dell'offensiva che ha
portato alla riconquista di Sinjar,
nord dell'Iraq. Ora manca "decapitare
il vertice delle loro strutture di con-
trollo e comando". La situazione reste-
rà problematica "fino a quando non a-
vremo risolto il problema della situa-
zione politica in Siria", ha aggiunto.
Meglio così!
13/11/2015 16:53
Obama: bloccata avanzata Isis in Iraq
16.53
Obama: bloccata avanzata Isis in Iraq
"I raid aerei della coalizione a guida
Usa contro l'Isis hanno permesso di
contenere l'avanzata in Iraq e in Si-
ria". Così il presidente Usa, Obama, in
un'intervista alla tv Usa Abc.
Obama ha parlato poche ore prima
dell'avvio dell'offensiva che ha
portato alla riconquista di Sinjar,
nord dell'Iraq. Ora manca "decapitare
il vertice delle loro strutture di con-
trollo e comando". La situazione reste-
rà problematica "fino a quando non a-
vremo risolto il problema della situa-
zione politica in Siria", ha aggiunto.
Meglio così!
einrix- Messaggi : 10607
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Re: La crisi umanitaria
"L'obiettivo adesso è comune: fermare la guerra civile e unire le forze per sconfiggere al-Nusra (al Qaeda) e lo Stato islamico".
Quanta ipocrisia in quelle parole. Se l'obiettivo fosse quello, la guerra continuerebbe ad oltranza.
L'obiettivo non può che essere dissuadere la Turchia e l'Arabia Saudita, dall'aggredire la Siria.
Con la fine della guerra civile, Damasco, da chiunque fosse governata, avrebbe forza e mezzi per difendersi da Israele, dalla Giordania e dall'Arabia,oltre che dalla Turchia. Visto che i suoi alleati sono l'Iraq e la Persia, per non dire della Russia che ha tutto l'interesse a mantenere una base militare nel Mediterraneo.
Comunque Bravo Kerry! Insieme a Obama stanno cambiando la politica tradizionale del Pentagono, che faticherà a recuperare i conflitti che gli stanno sfuggendo di mano.
Il link di La Repubblica
http://www.repubblica.it/esteri/2015/11/14/news/siria_accordo_per_dialogo_governo-opposizione_russia_de_mistura_scelga_i_rappresentanti_-127368498/?ref=HREC1-8
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Re: La crisi umanitaria
Anche queste sono parole difficili da capire per l'uso disinvolto che si fa dello stato di diritto anche solo se riferito alla guerra civile.
Armare guerriglieri contro lo stato legittimo ha poco a che fare con lo stato di diritto.
Ma oggi a Kerry gli perdoniamo tutto, purché facciano in modo che la guerra civile si concluda e diano garanzia di difendere Damasco dall'aggressione delle forze finanziate da Turchia e Arabia Saudita.
Non sono un patito di Assad o di qualcun altro, ciò che voglio è un regime laico e democratico, quanto basta, in compatibilità con le capacità di espressione della politica, di quel popolo. E sopra ogni cosa che sia uno stato indipendente da altri poteri imperialisti, russi o americani che siano, e tanto meno, sauditi, che sono una vergogna dinastica, nella vergogna della religione.
da Televideo:
15/11/2015 00:03
Siria,Kerry: sostenere stato di diritto
0.03
Siria,Kerry: sostenere stato di diritto
Il terrorismo in generale, e i recenti
attacchi a Parigi in particolare, au-
mentano la determinazione della comuni-
nità internazionale a sostenere lo
Stato di diritto e risolvere le crisi
come la guerra in Siria. Lo ha detto a
Vienna il segretario di Stato Usa John
Kerry.
"Una cosa si può dire a queste persone,
ha aggiunto, "ed è che ciò che fanno è
aumentare la nostra determinazione,
spingere tutti noi a reagire e a soste-
nere lo stato di diritto, che è esatta-
mente quello che stiamo facendo".
Armare guerriglieri contro lo stato legittimo ha poco a che fare con lo stato di diritto.
Ma oggi a Kerry gli perdoniamo tutto, purché facciano in modo che la guerra civile si concluda e diano garanzia di difendere Damasco dall'aggressione delle forze finanziate da Turchia e Arabia Saudita.
Non sono un patito di Assad o di qualcun altro, ciò che voglio è un regime laico e democratico, quanto basta, in compatibilità con le capacità di espressione della politica, di quel popolo. E sopra ogni cosa che sia uno stato indipendente da altri poteri imperialisti, russi o americani che siano, e tanto meno, sauditi, che sono una vergogna dinastica, nella vergogna della religione.
da Televideo:
15/11/2015 00:03
Siria,Kerry: sostenere stato di diritto
0.03
Siria,Kerry: sostenere stato di diritto
Il terrorismo in generale, e i recenti
attacchi a Parigi in particolare, au-
mentano la determinazione della comuni-
nità internazionale a sostenere lo
Stato di diritto e risolvere le crisi
come la guerra in Siria. Lo ha detto a
Vienna il segretario di Stato Usa John
Kerry.
"Una cosa si può dire a queste persone,
ha aggiunto, "ed è che ciò che fanno è
aumentare la nostra determinazione,
spingere tutti noi a reagire e a soste-
nere lo stato di diritto, che è esatta-
mente quello che stiamo facendo".
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Re: La crisi umanitaria
Sanders, candidato Dem per la Casa Bianca, dice che Isis nasce a causa dell'invasione dell'Iraq da parte degli Stati Uniti, e ci ricorda che nel 2003, la Clinton votò a favore di quella guerra, tanto per mettere in chiaro di chi siano le responsabilità.
Ma Isis cambia natura con l'avvento al potere in Iraq, degli sciiti, perché ha bisogno di nuovi alleati, che trova negli emirati del golfo e nei Servizi dell'Arabia Saudita. Non può essere andata diversamente se oggi, alcune fazioni legate ad Al Queda sono direttamente finanziate dagli Stati del Golfo e dal governo saudita.
Nell'ultima fase si aggiunge la Turchia perché vede in crisi la questione curda sia in Iraq che in Siria, e teme di perdere territorio. Così Isis viene armata per combattere i curdi, e ci riesce, in una prima fase. Poi, dopo gli eccidi, le decapitazioni, i proclami integralisti, sale l'indignazione del Mondo, e così si passa al piano B: alla finta guerra contro Isis per alimentare la guerra civile in Siria. E qui la Turchia trova come alleati i sauditi. Gli Stai Uniti entrano in quella vicenda come quelli che da tempo sobillano i siriani per far cadere il governo di Assad, che come alleato della Persia accresce di molto la sua pericolosità. Senza contare che anche l'Iraq sciita sta allentando i legami dagli USA, grazie alla politica di disimpegno di Obama. Così gli Usa sono presi in mezzo: farsi aiutare da Isis per combattere Damasco o combattere Isis. Problema che evidentemente turchi e sauditi non hanno, avendo scelto ormai da tempo la strategia di finanziare Isis e non certo i ribelli siriani, che pur sempre siriani sono.
L'intervento di Putin, mette in chiaro tutta la vicenda, svelando il mistero di questa Isis che viene combattuta ma non pare risentire troppo degli attacchi di chi la combatte.
Ed ora si sta arrivando all'epilogo di questa vicenda. Isis ha le ore contate grazie al fatto che viene demolita sul terreno e perde le alleanze che fino ad oggi l'avevano protetta ed istigata, divenendo troppo scomoda per la faccia delle monarchie saudite, del Golfo e giordana.
E' facile farsi esplodere in una sala da concerti piena di giovani, in una serata di festa. Il difficile è battersi sul campo con un nemico determinato a spazzarti dalla faccia della terra. E' per questo Isis lo sa, sa ché è giunto il momento della resa dei conti, e l'orologio della storia per loro sta tornando indietro per raccoglierli tutti tra le braccia della morte.
Grazie Putin, Grazie Obama
Attenti arabi del Golfo, attenta America del Pentagono.
Credo che i popoli abbiano il diritto di capire. Democrazia è quando si capisce, altrimenti è sempre la solita cosa camuffata da democrazia.
La notizia che ha ispirato queste righe:
15/11/2015 06:00
Usa, Sanders:invasione Iraq portò a Is
06.00
Usa, Sanders:invasione Iraq portò a Is
L'invasione dell'Iraq ha segnato l'ini-
zio del caos mediorientale che ha por-
tato alla nascita dell'Isis. Così Ber-
nie Sanders ha attaccato l'ex segreta-
tario di Stato, Hillary Clinton durante
il dibattito tra i candidati democrati-
ci alla Casa Bianca.
Sanders ha accusato Clinton di aver vo-
tato a favore dell'invasione dell'Iraq
nel 2003 e ha aggiunto che quell'opera-
zione "fu uno dei peggiori errori di
politica estera della storia recente
degli Stati Uniti.
Ma Isis cambia natura con l'avvento al potere in Iraq, degli sciiti, perché ha bisogno di nuovi alleati, che trova negli emirati del golfo e nei Servizi dell'Arabia Saudita. Non può essere andata diversamente se oggi, alcune fazioni legate ad Al Queda sono direttamente finanziate dagli Stati del Golfo e dal governo saudita.
Nell'ultima fase si aggiunge la Turchia perché vede in crisi la questione curda sia in Iraq che in Siria, e teme di perdere territorio. Così Isis viene armata per combattere i curdi, e ci riesce, in una prima fase. Poi, dopo gli eccidi, le decapitazioni, i proclami integralisti, sale l'indignazione del Mondo, e così si passa al piano B: alla finta guerra contro Isis per alimentare la guerra civile in Siria. E qui la Turchia trova come alleati i sauditi. Gli Stai Uniti entrano in quella vicenda come quelli che da tempo sobillano i siriani per far cadere il governo di Assad, che come alleato della Persia accresce di molto la sua pericolosità. Senza contare che anche l'Iraq sciita sta allentando i legami dagli USA, grazie alla politica di disimpegno di Obama. Così gli Usa sono presi in mezzo: farsi aiutare da Isis per combattere Damasco o combattere Isis. Problema che evidentemente turchi e sauditi non hanno, avendo scelto ormai da tempo la strategia di finanziare Isis e non certo i ribelli siriani, che pur sempre siriani sono.
L'intervento di Putin, mette in chiaro tutta la vicenda, svelando il mistero di questa Isis che viene combattuta ma non pare risentire troppo degli attacchi di chi la combatte.
Ed ora si sta arrivando all'epilogo di questa vicenda. Isis ha le ore contate grazie al fatto che viene demolita sul terreno e perde le alleanze che fino ad oggi l'avevano protetta ed istigata, divenendo troppo scomoda per la faccia delle monarchie saudite, del Golfo e giordana.
E' facile farsi esplodere in una sala da concerti piena di giovani, in una serata di festa. Il difficile è battersi sul campo con un nemico determinato a spazzarti dalla faccia della terra. E' per questo Isis lo sa, sa ché è giunto il momento della resa dei conti, e l'orologio della storia per loro sta tornando indietro per raccoglierli tutti tra le braccia della morte.
Grazie Putin, Grazie Obama
Attenti arabi del Golfo, attenta America del Pentagono.
Credo che i popoli abbiano il diritto di capire. Democrazia è quando si capisce, altrimenti è sempre la solita cosa camuffata da democrazia.
La notizia che ha ispirato queste righe:
15/11/2015 06:00
Usa, Sanders:invasione Iraq portò a Is
06.00
Usa, Sanders:invasione Iraq portò a Is
L'invasione dell'Iraq ha segnato l'ini-
zio del caos mediorientale che ha por-
tato alla nascita dell'Isis. Così Ber-
nie Sanders ha attaccato l'ex segreta-
tario di Stato, Hillary Clinton durante
il dibattito tra i candidati democrati-
ci alla Casa Bianca.
Sanders ha accusato Clinton di aver vo-
tato a favore dell'invasione dell'Iraq
nel 2003 e ha aggiunto che quell'opera-
zione "fu uno dei peggiori errori di
politica estera della storia recente
degli Stati Uniti.
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Re: La crisi umanitaria
Questo è uno dei colpevoli. Non lasciatevi ingannare dalla faccia bonaria: sta bombardano i civili nello Yemen, paga i guerriglieri di Al Queda, e sostiene Isis. I morti in Francia come quelli i Siria, le distruzioni del patrimonio storico in Siria, sono indirettamente opera sua. E' un monarca assoluto, se vi pare poco!
Dopo errori ed immani tragedie, questa è la prima bella notizia.
15/11/2015 18:25
Obama:importante azione russa in Siria
18.25
Obama:importante azione russa in Siria
Il presidente Usa Obama e quello russo
Putin hanno sigillato l'intesa raggiun-
ta a Vienna, che prevede una transizio-
ne politica in Siria, mediata dall'Onu,
e il coprifuoco.
Trovare una soluzione al conflitto -
spiega la Casa Bianca riferendosi all'
incontro durato 35 minuti tra i due
presidenti a margine del vertice G20- è
un imperativo reso più urgente dagli
attacchi a Parigi. Obama ha lodato gli
sforzi dei Paesi impegnati contro l'Is,
sottolineando l'importanza dell'azione
militare russa in Siria.
Turchi e sauditi resteranno con le pive nel sacco, e se non ritirano subito i loro uomini di paglia, verranno divorati tutti dal fuoco della guerra, finalmente giusta, contro di loro, gli aggressori, i fondamentalisti, gli usurpatori dei diritti elementari, quelli del medio evo perché a loro conviene.
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Re: La crisi umanitaria
http://www.corriere.it/esteri/15_novembre_15/attentati-parigi-morin-la-guerra-medio-oriente-arrivata-noi-66a3a664-8baa-11e5-85af-d0c6808d051e.shtml
Sarà anche un filosofo, ma è confuso. Mette assieme un sacco di cose che assieme non possono stare.
Vuole mettere assieme tutti gli arabi, ma se lo voleva fare Nasser e glielo hanno impedito, perché troppo amante della libertà per se e per gli altri, e perché segnava la caduta delle monarchie in tutta l'Asia Minore, quella che Sauditi, Giordani e principi del Golfo, vogliono mantenere.
E poi cos'è questo non volere Assad, che diritto ha la Francia di non volere Assad e di volere le monarchie assolute dell'Arabia. Sta in quello il principio dell'odio, mentre l'altra parte dell'odio sta in quel fascismo nazionalista che vede negli immigrati dei paria, degli inferiori da disprezzare. Quando c'è di mezzo la religione e la razza, il filtro funziona maledettamente bene, ed uno si identifica per quello che viene visto, non per quello che effettivamente è. Lo stesso Dreyfus se ne impippava di essere nato da famiglia così detta ebrea. Aveva scelto la carriera militare per servire la Francia, perché si sentiva francese, non ebreo. Ma alla condizione di ebreo è stato spinto da quei francesi che non lo volevano accettare, tanto più in quella veste, e così hanno trovato il pretesto per accusarlo di qualcosa che neppure sussisteva. Così si spingono le persone verso i recinti della razza e della religione, anziché coinvolgerli pienamente nella vita di un paese laico. E questo difetto ce lo hanno un po tutti i fascisti ed i leghisti che fanno della difesa del campanile o della stirpe, l'ultimo ridotto della loro coscienza. Ed è così che nascono i mostri che insanguinano il mondo, ovunque razze e religioni cerchino di mescolarsi, avversate da chi teme il confronto e la diversità. La politica e gli stati, sommano altri interessi generali su questi principi e accade l'inevitabile, lo scontro mortale.
Bisogna cambiare molte cose nella mentalità della gente ed il quarto potere fa di tutto perché non si cambi.
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Re: La crisi umanitaria
Pietra tombale sul disastro aereo del Sinai: bomba artigianale a bordo.
17/11/2015 09:37
Aereo russo,"è stato atto terroristico"
09.37
Aereo russo,"è stato atto terroristico"
E'stato un atto terroristico a causare
la catastrofe dell'airbus russo nei
cieli del Sinai:lo ha riferito il capo
dei servizi segreti russi (Fsb), Alek-
sandr Bortnikov, a Putin. Lo riporta
la Tass.
A causare la tragedia è stata l'esplo-
sione di un ordigno artigianale a bor-
do dell'aereo, dice Bortnikov, preci-
sando che sono state trovate tracce di
di esplosivo di produzione straniera
sui frammenti dell'aereo e che la
bomba aveva una potenza fino a 1,5 kg
di tritolo.
17/11/2015 09:37
Aereo russo,"è stato atto terroristico"
09.37
Aereo russo,"è stato atto terroristico"
E'stato un atto terroristico a causare
la catastrofe dell'airbus russo nei
cieli del Sinai:lo ha riferito il capo
dei servizi segreti russi (Fsb), Alek-
sandr Bortnikov, a Putin. Lo riporta
la Tass.
A causare la tragedia è stata l'esplo-
sione di un ordigno artigianale a bor-
do dell'aereo, dice Bortnikov, preci-
sando che sono state trovate tracce di
di esplosivo di produzione straniera
sui frammenti dell'aereo e che la
bomba aveva una potenza fino a 1,5 kg
di tritolo.
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Re: La crisi umanitaria
Al Corriere della Sera ed alla sua lobby filo Pentagono, è andata male:
17/11/2015 07:46
Renzi: "Non vogliamo entrare in guerra"
07.46
Renzi: "Non vogliamo entrare in guerra"
"Io sono prudente per varie ragioni
quando si parla di guerra. Dobbiamo
essere seri, non stiamo discutendo di
un congresso di partito, ma di un
conflitto e noi non vogliamo entrare in
guerra".
Il 'Corsera' scrive tra virgolette
queste parole del Presidente del
Consiglio Matteo Renzi, che aggiunge:
"Occorre agire con moderazione".
Sono queste le cose di Renzi che mi piacciono. Il ragazzo capisce alla svelta. Non basta per governare la complessità, ma è un buon inizio.
Gentiloni, perciò, se ne stia cauto e non dica neppure piccoli pezzetti di fesserie: faccia il diplomatico!
17/11/2015 07:46
Renzi: "Non vogliamo entrare in guerra"
07.46
Renzi: "Non vogliamo entrare in guerra"
"Io sono prudente per varie ragioni
quando si parla di guerra. Dobbiamo
essere seri, non stiamo discutendo di
un congresso di partito, ma di un
conflitto e noi non vogliamo entrare in
guerra".
Il 'Corsera' scrive tra virgolette
queste parole del Presidente del
Consiglio Matteo Renzi, che aggiunge:
"Occorre agire con moderazione".
Sono queste le cose di Renzi che mi piacciono. Il ragazzo capisce alla svelta. Non basta per governare la complessità, ma è un buon inizio.
Gentiloni, perciò, se ne stia cauto e non dica neppure piccoli pezzetti di fesserie: faccia il diplomatico!
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Re: La crisi umanitaria
http://www.lastampa.it/2015/11/17/esteri/la-guerra-di-hollande-legittima-weuAWWLjofMyDHscurSbYP/pagina.html
Questo articolo solleva molti problemi, di cui sarebbe bene discuterne.
Faccio un esempio:
- può la Francia rivendicare l'aiuto dell'Europa adesso che è in pericolo, mentre nulla ha chiesto all'Europa quando scelse di andare a bombardare in Siria?
Non entro nel merito delle regioni politiche e contingenti della Francia, che potrebbero essere anche ragionevoli. Affronto solo la questione dell'Europa, che viene chiamata e consultata solo quando fa comodo, e la si ignora sempre, quando si intenda fare i fatti propri.
Francia e Inghilterra si fanno gli affari propri quando vogliono, salvo ricordarsi dell'Europa quando faccia loro comodo. Così non va. O si sta dentro l'Europa e decide l'Europa per tutti, cosa si debba fare e non fare, oppure non c'è vera Europa.
Se fossi al posto della Mogherini, è questo che direi alla Francia.
E la conseguenza immediata sarebbe che dovrebbe essere l'Europa e non la Francia o la Gran Bretagna che dovrebbe decidere cosa fare in Siria. Solo così la Francia avrebbe il diritto di appellarsi al comma 7 dell'art. 42.
Questo articolo solleva molti problemi, di cui sarebbe bene discuterne.
Faccio un esempio:
- può la Francia rivendicare l'aiuto dell'Europa adesso che è in pericolo, mentre nulla ha chiesto all'Europa quando scelse di andare a bombardare in Siria?
Non entro nel merito delle regioni politiche e contingenti della Francia, che potrebbero essere anche ragionevoli. Affronto solo la questione dell'Europa, che viene chiamata e consultata solo quando fa comodo, e la si ignora sempre, quando si intenda fare i fatti propri.
Francia e Inghilterra si fanno gli affari propri quando vogliono, salvo ricordarsi dell'Europa quando faccia loro comodo. Così non va. O si sta dentro l'Europa e decide l'Europa per tutti, cosa si debba fare e non fare, oppure non c'è vera Europa.
Se fossi al posto della Mogherini, è questo che direi alla Francia.
E la conseguenza immediata sarebbe che dovrebbe essere l'Europa e non la Francia o la Gran Bretagna che dovrebbe decidere cosa fare in Siria. Solo così la Francia avrebbe il diritto di appellarsi al comma 7 dell'art. 42.
einrix- Messaggi : 10607
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Re: La crisi umanitaria
L'Italia ha dei bombardieri in Barein, mandati un anno fa con compito di ricognizione ed autodifesa, e fanno parte della coalizione che combatte Isis.
http://www.horsemoonpost.com/2014/11/23/medio-oriente-arrivati-in-kuwait-i-tornado-italiani-schierati-contro-lisil-versione-da-ricognizione-sorveglianza-e-intelligence/
L'intervento in Siria, di statunitensi, inglesi e francesi, è avvenuto dopo, e non fa parte del profilo di missione dei nostri velivoli. In Iraq c'è l'autorizzazione ai voli, da parte del governo iracheno, mentre non c'è in Siria (per la verità non viene richiesto di proposito), così che i nostri quattro Tornado non volano su quel territorio. Sentiamo ora cosa dice il ministro della difesa in proposito, oggi, rispondendo alla richiesta di aiuto da parte della francia.
17/11/2015 15:53
Is, Pinotti: pronti a sostenere Francia
15.53
Is, Pinotti: pronti a sostenere Francia
L'Italia "ha assicurato la massina di-
sponibilità alla Francia" nella lotta
all'Isis. Lo dice il ministro della
Difesa, Pinotti, che ha ricordato come
sul piano militare l'Italia "è tra i
primi contingenti in Iraq per la lotta
all'Isis", ma che è disponibile a dare
sostegno anche in altre forme.
Escludendo qualsiasi intervento in Si-
ria, il ministro non ha invece escluso
il rafforzamento dell'intervento in
Iraq".E' infatti in discussione in Aula
un decreto per portare da 500 a 750 gli
uomini della missione.
Spero solo che non si sbilanci troppo. Se fosse per me, visti i retroscena di quella "sporca faccenda", me ne tornerei a casa!
Non é tutto da prendere per oro colato, questo post, ma contiene un sacco di informazioni che aprono interrogativi e danno alcune risposte. Lo linko solo per tenerlo a mente.
http://lalibreriaculturale.altervista.org/irak-chi-arma-lisis-e-perche-gli-usa-non-intervengono/
http://www.horsemoonpost.com/2014/11/23/medio-oriente-arrivati-in-kuwait-i-tornado-italiani-schierati-contro-lisil-versione-da-ricognizione-sorveglianza-e-intelligence/
L'intervento in Siria, di statunitensi, inglesi e francesi, è avvenuto dopo, e non fa parte del profilo di missione dei nostri velivoli. In Iraq c'è l'autorizzazione ai voli, da parte del governo iracheno, mentre non c'è in Siria (per la verità non viene richiesto di proposito), così che i nostri quattro Tornado non volano su quel territorio. Sentiamo ora cosa dice il ministro della difesa in proposito, oggi, rispondendo alla richiesta di aiuto da parte della francia.
17/11/2015 15:53
Is, Pinotti: pronti a sostenere Francia
15.53
Is, Pinotti: pronti a sostenere Francia
L'Italia "ha assicurato la massina di-
sponibilità alla Francia" nella lotta
all'Isis. Lo dice il ministro della
Difesa, Pinotti, che ha ricordato come
sul piano militare l'Italia "è tra i
primi contingenti in Iraq per la lotta
all'Isis", ma che è disponibile a dare
sostegno anche in altre forme.
Escludendo qualsiasi intervento in Si-
ria, il ministro non ha invece escluso
il rafforzamento dell'intervento in
Iraq".E' infatti in discussione in Aula
un decreto per portare da 500 a 750 gli
uomini della missione.
Spero solo che non si sbilanci troppo. Se fosse per me, visti i retroscena di quella "sporca faccenda", me ne tornerei a casa!
Non é tutto da prendere per oro colato, questo post, ma contiene un sacco di informazioni che aprono interrogativi e danno alcune risposte. Lo linko solo per tenerlo a mente.
http://lalibreriaculturale.altervista.org/irak-chi-arma-lisis-e-perche-gli-usa-non-intervengono/
einrix- Messaggi : 10607
Data d'iscrizione : 10.04.13
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Re: La crisi umanitaria
17/11/2015 18:02
Gentiloni: reagiremo assieme a Parigi
18.02
Gentiloni: reagiremo assieme a Parigi
L'attacco a Parigi "ha colpito i nostri
fratelli francesi e tutti noi".Gentilo-
ni definisce al Senato "un attacco sen-
za precedenti" la strage terroristica
islamica nella capitale francese.
"Reagiremo insieme",l'Italia e presente
in Medio Oriente "ma possiamo e dobbia-
mo fare di piu", dice il ministro degli
Esteri. "Serve una transizione politica
in Siria per allontanare Assad" e "la
Russia puo avere un ruolo importante",
osserva. L'intervento di Mosca "ha avu-
to un impatto limitato" sul piano mili-
tare, "ma rilevante" sul piano politico
Ha ragione quando dice che ha avuto un impatto limitato sul piano militare e rilevante sul piano politico.
Sul piano politico salva la Siria dalle mire dinastiche dell'Arabia Saudita, perché comunque vadano le cose, e qualunque siano gli accordi per risolvere la guerra civile, sarà difficile che un hascemita diventi re di quel paese.
In quanto alle promesse d'agire insieme, sono promesse di marinaio. Faremo tutto con quei quattro Tornado che abbiamo nel Golfo. E che il resto lo facciano gli altri: tutti in coda per ricevere benedizioni e benemerenze dall'America munifica in spese militari e dispensatrice di flotte e basi militari su tutto il pianeta. Quasi da ridere se non fossimo già alla tragedia per milioni di siriani in fuga da quell'inferno.
Alcune letture interessanti:
https://it.wikipedia.org/wiki/Faysal_I_re_d%27Iraq
https://it.wikipedia.org/wiki/Faysal_II_d%27Iraq
http://www.ilsussidiario.net/News/Il-fuoripista/2008/7/14/IRAQ-Cinquantanni-fa-la-caduta-del-regno-in-Iraq-che-spiano-la-strada-alla-dittatura/3741/
https://it.wikipedia.org/wiki/Capi_di_Stato_della_Siria
Non vanno prese per oro colato, ma sono meglio di molti ritagli giornalistici.
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Re: La crisi umanitaria
Da Interfax è arrivata la notizia della bomba ad orologeria che avrebbe provocato la caduta dell'aereo russo.
Devo dire che la notizia non mi convince. In special modo per quelle due riprese filmate che hanno colto l'attimo dell'esplosione a bordo.
E' più realistico che quella circostanza fosse stata resa possibile dal fatto che il congegno fosse stato azionato da un radio comando, quando la ripresa del volo dell'aereo fosse già iniziata.
La rotta doveva essere conosciuta: è facile con gli attuali sistemi di tracking. Basta interrogare internet col nome del volo e compaiono videate in cui si mostra la traiettoria del velivolo.
A quel punto basta stare qualche giorno ad osservare, e quando si è certi che l'ora ed il luogo coincidono, ecco che si può decidere di mettere una bomba a bordo che possa esplodere con un radio comando.
https://it.flightaware.com/live/
http://tv.ilfattoquotidiano.it/2015/10/31/isis-la-rivendicazione-ecco-il-video-dellaereo-russo-colpito-in-egitto-nessuna-conferma-dellautenticita/433456/
Devo dire che la notizia non mi convince. In special modo per quelle due riprese filmate che hanno colto l'attimo dell'esplosione a bordo.
E' più realistico che quella circostanza fosse stata resa possibile dal fatto che il congegno fosse stato azionato da un radio comando, quando la ripresa del volo dell'aereo fosse già iniziata.
La rotta doveva essere conosciuta: è facile con gli attuali sistemi di tracking. Basta interrogare internet col nome del volo e compaiono videate in cui si mostra la traiettoria del velivolo.
A quel punto basta stare qualche giorno ad osservare, e quando si è certi che l'ora ed il luogo coincidono, ecco che si può decidere di mettere una bomba a bordo che possa esplodere con un radio comando.
https://it.flightaware.com/live/
http://tv.ilfattoquotidiano.it/2015/10/31/isis-la-rivendicazione-ecco-il-video-dellaereo-russo-colpito-in-egitto-nessuna-conferma-dellautenticita/433456/
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Re: La crisi umanitaria
18/11/2015 18:31
Obama:guidiamo campagna anti-Isis
18.31
Obama:guidiamo campagna anti-Isis
"Proteggere gli americani è la mia pri-
ma priorità. Con i nostri 65 partner
globali, stiamo guidando la campagna
per distruggere lo Stato Islamico". Co-
sì il presidente Usa Obama in un tweet,
risponde alle accuse di non agire
con sufficiente forza contro l'Isis.
In un altro messaggio Obama ribadisce
la volontà di accogliere almeno 20mila
rifugiati siriani "dopo che avranno su-
perato i più alti controlli di sicurez-
za. Sbattere la porta in faccia ai ri-
fugiati -dice- sarebbe un tradimento
dei nostri valori più profondi".
Chiacchiere!
I fatti li stanno facendo i russi ed i siriani, che si difendono proprio da quell'attacco concertato e a tenaglia: Isis-Guerra Civile.
Gli americani volevano prima far fuori Assad, e soltanto dopo si sarebbero interessati di Isis. Nel frattempo i turchi avrebbero sfruttato Isis in funzione anti curda. La ciliegina l'avrebbe messa l'Arabia Saudita che avrebbe patrocinato il governo siriano con il concorso delle bande quadiste che loro finanziano per diretta ammissione e che per qualche ragione che non mi sfugge, sono considerate criminali e terroriste in Russia. Mettendosi a girare più rapidamente, l'orologio della guerra, ha impedito i giochetti di Obama-Pentagono, dei sauditi e dei turchi, ognuno con un proprio obiettivo.
Caro Obama, mi sei simpatico ed apprezzo gli sforzi, ma le balle valle a raccontare ai tuoi generali, così mentre ridono, non fanno disastri.
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Re: La crisi umanitaria
Avete visto come stanno le cose? Nel 2014 la Cina ha più che raddoppiato le spese per la difesa, rispetto a qualche anno prima, o è solo la stima di SIPRI che è cambiata. Sta di fatto che 8o miliardi per l'Arabia Saudita fanno pensare ai progetti che hanno per quell'area, in cui anche la Turchia che appare anche più bellicosa, supera di poco i venti miliardi.
http://www.repubblica.it/economia/2015/11/18/news/armi_tutti_i_numeri_di_un_commercio_che_vale_quasi_1_800_miliardi_di_dollari-127586408/?ref=HREC1-4
A leggere l'articolo, apprendiamo che tra i nostri migliori clienti ci sono proprio quegli staterelli del Golfo,che finanziano Isis, e da altro articolo che mi pare d'aver pubblicato, sappiamo che l'Arabia saudita bombarda le città dello Yemen, con bombe made in Italy. Una autentica vergogna vendere armi a monarchie assolute fondate sul fanatismo e la religione. Quegli stati si che meriterebbero un embargo, specie sulle armi, anziché essere coccolati come fossimo dei pezzenti.
Il mio invito al nostro governo è di non vendere più bombe all'Arabia, fino a quando tenga aperto quel conflitto. Il PD, che è il Partito del Presidente del Consiglio, si dia una mossa per una questione che è in primo luogo di moralità, per non dire a fondamento della propria identità, vista da sinistra.
Questo è un altro articolo, ed una seconda conferma:
http://italian.irib.ir/analisi/articoli/item/203797-quelle-bombe-che-partono-da-cagliari-e-uccidono-in-yemen%E2%80%A6
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Re: La crisi umanitaria
A guardare questa foto, potrebbe trattarsi di un timer, quello sulla destra. Mi riesce difficile spiegare la coincidenza con quelle riprese filmate...
L'aereo poteva partire in ritardo e a quel punto la bomba, poteva esplodere a terra, non causando tutte quelle vittime.
Se è così ci sono state cause fortuite, tutte favorevoli ai terroristi.
Da La Stampa:
http://www.lastampa.it/2015/11/18/esteri/la-bomba-nascosta-in-una-lattina-di-schweppes-lisis-cos-abbiamo-fatto-esplodere-laereo-russo-EGnEZ8k9J9xhpsaWJcXvPN/pagina.html
C'è dell'ironia nel vedere come si spendano 1770 miliardi di dollari in armamenti, ogni anno, e come basti una lattina riusata di Schweeps, un po di tritolo, un detonatore ed un timer, per buttare giù un aereo e far morire più di duecento persone.
einrix- Messaggi : 10607
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Re: La crisi umanitaria
Precisazioni tra una bomba e l'altra...
19/11/2015 15:26
Siria,coordinare azioni o è aggressione
15.26
Siria,coordinare azioni o è aggressione
Monito della Siria su interventi mili-
tari nel proprio territorio.
"Qualsiasi intervento militare in Siria
contro il terrorismo non coordinato
con Damasco, compreso quello francese,
sarà considerato un'aggressione", ha
spiegato l'ambasciatore siriano a Mo-
sca, Riad Haddad". Poi precisa: "Qual-
siasi Paese che coordinerà le sue a-
zioni con la Russia, le coordinerà au-
tomaticamente anche con il governo si-
riano".
Più chiaro il Papa:
19/11/2015 11:29
Papa:"maledetti" quanti fanno le guerre
11.29
Papa:"maledetti" quanti fanno le guerre
"Rovine, migliaia di bambini senza edu-
cazione, tanti morti innocenti e tanti
soldi nelle tasche dei trafficanti di
armi. Questo è quello che rimane della
guerra che stiamo vivendo". Lo ha detto
Papa Francesco, celebrando la Messa a
Santa Marta.
"Mentre i trafficanti di armi fanno il
loro lavoro, ci sono poveri operatori
di pace che danno la vita", aggiunge il
Papa che, ricorrendo a una "brutta pa-
rola", definisce "maledetti" coloro che
"operano per la guerra".
Come dargli torto.
19/11/2015 15:26
Siria,coordinare azioni o è aggressione
15.26
Siria,coordinare azioni o è aggressione
Monito della Siria su interventi mili-
tari nel proprio territorio.
"Qualsiasi intervento militare in Siria
contro il terrorismo non coordinato
con Damasco, compreso quello francese,
sarà considerato un'aggressione", ha
spiegato l'ambasciatore siriano a Mo-
sca, Riad Haddad". Poi precisa: "Qual-
siasi Paese che coordinerà le sue a-
zioni con la Russia, le coordinerà au-
tomaticamente anche con il governo si-
riano".
Più chiaro il Papa:
19/11/2015 11:29
Papa:"maledetti" quanti fanno le guerre
11.29
Papa:"maledetti" quanti fanno le guerre
"Rovine, migliaia di bambini senza edu-
cazione, tanti morti innocenti e tanti
soldi nelle tasche dei trafficanti di
armi. Questo è quello che rimane della
guerra che stiamo vivendo". Lo ha detto
Papa Francesco, celebrando la Messa a
Santa Marta.
"Mentre i trafficanti di armi fanno il
loro lavoro, ci sono poveri operatori
di pace che danno la vita", aggiunge il
Papa che, ricorrendo a una "brutta pa-
rola", definisce "maledetti" coloro che
"operano per la guerra".
Come dargli torto.
einrix- Messaggi : 10607
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Località : Bergamo e Rimini
Re: La crisi umanitaria
Qualche notizia e la da anche Assad:
"Definisce incomprensibile la politica occidentale che ha destabilizzato la regione, qualche volta supportato i gruppi armati e poi non ne ha controllato le conseguenze ultime. «Al Qaeda fu creata dagli americani basandosi sull’ideologia wahabita e i soldi sauditi. L’Isis e al-Nusra sono un’emanazione di Al Qaeda». E dice che solo l’intervento di Putin sta permettendo di avere più controllo. "
http://www.lastampa.it/2015/11/19/esteri/tranquillo-e-sicuro-di-s-assad-sembra-saldo-in-sella-kvgRDwxtOlJjq3q5lgKhBJ/pagina.html
Se lo dice lui che è sicuramente più informato di me, c'è da crederci...
einrix- Messaggi : 10607
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Località : Bergamo e Rimini
Re: La crisi umanitaria
Se è così, si sta avvicinando il momento della verità:
23/11/2015 20:50
Siria, truppe di terra russe con Assad
20.50
Siria, truppe di terra russe con Assad
Per la prima volta la Russia avrebbe
dispiegato truppe di terra in Siria al
fianco delle forze lealiste di Bashar
al-Assad, conquistando posizioni stra-
tegiche e costringendo le truppe ribel-
li a ritirarsi. Lo riferisce il quoti-
diano kuwaitiano al-Ray.
Secondo questa fonte,le forze militari
russe, con il sostegno dei caccia di
Mosca, hanno fornito copertura a tank
T-90 impegnati contro obiettivi dei ri-
belli a Idlib e Latakia, conquistando
posizioni e costringendo l'opposizione
ad Assad ad indietreggiare.
Per ora non si sa di che opposizione si tratti, ma è chiaro che se vogliono allargare il loro territorio, in qualche modo devono procedere secondo certe direttrici, e dipende molto da chi si trova su quelle direttrici.
Per gli accordi USA-Russia, l'Ideale è che restassero fuori gli avversari di Assad non coinvolti con Al Queda e Isis, ma mi rendo conto che meno ne restano in campo, è più facili potrebbero essere le trattative di armistizio per chiudere la guerra civile.
Non credo che gli americani stiano al gioco, salvo che adesso la Francia non abbia sposato la tesi di Putin per una Siria che dia stabilità a quell'area. Se così fosse e gli USA (intendo Obama, non certo il Pentagono) lasciassero fare, in pochi mesi si ribalterebbero le sorti di quel conflitto.
E' improbabile che entrino in campo i sauditi con il loro esercito, come è entrato in Yemen. Se così fosse, si scatenerebbe un conflitto globale e Obama non riuscirebbe a frenare i suoi militari, troppo coinvolti per interessi di casta e di apparato legato all'industria bellica che di sicuro non foraggia solo senatori, ma anche i militari che ordinano le armi. Parliamo di corruzione e bustarelle solo per l'Italia, ma in quel mondo la corruzione supera di gran lunga il valore dei militari (ufficiali di grado superiore) sul campo.
Ci prepariamo a vedere sviluppi che solo un anno fa sarebbero apparsi impensabili, e ovviamente qualche rischio in più lo corriamo, non certo per i bombaroli di Isis, ma per quell'apparato politico militare che con la guerra fa affari, credo, anche in Russia, adesso.
23/11/2015 20:50
Siria, truppe di terra russe con Assad
20.50
Siria, truppe di terra russe con Assad
Per la prima volta la Russia avrebbe
dispiegato truppe di terra in Siria al
fianco delle forze lealiste di Bashar
al-Assad, conquistando posizioni stra-
tegiche e costringendo le truppe ribel-
li a ritirarsi. Lo riferisce il quoti-
diano kuwaitiano al-Ray.
Secondo questa fonte,le forze militari
russe, con il sostegno dei caccia di
Mosca, hanno fornito copertura a tank
T-90 impegnati contro obiettivi dei ri-
belli a Idlib e Latakia, conquistando
posizioni e costringendo l'opposizione
ad Assad ad indietreggiare.
Per ora non si sa di che opposizione si tratti, ma è chiaro che se vogliono allargare il loro territorio, in qualche modo devono procedere secondo certe direttrici, e dipende molto da chi si trova su quelle direttrici.
Per gli accordi USA-Russia, l'Ideale è che restassero fuori gli avversari di Assad non coinvolti con Al Queda e Isis, ma mi rendo conto che meno ne restano in campo, è più facili potrebbero essere le trattative di armistizio per chiudere la guerra civile.
Non credo che gli americani stiano al gioco, salvo che adesso la Francia non abbia sposato la tesi di Putin per una Siria che dia stabilità a quell'area. Se così fosse e gli USA (intendo Obama, non certo il Pentagono) lasciassero fare, in pochi mesi si ribalterebbero le sorti di quel conflitto.
E' improbabile che entrino in campo i sauditi con il loro esercito, come è entrato in Yemen. Se così fosse, si scatenerebbe un conflitto globale e Obama non riuscirebbe a frenare i suoi militari, troppo coinvolti per interessi di casta e di apparato legato all'industria bellica che di sicuro non foraggia solo senatori, ma anche i militari che ordinano le armi. Parliamo di corruzione e bustarelle solo per l'Italia, ma in quel mondo la corruzione supera di gran lunga il valore dei militari (ufficiali di grado superiore) sul campo.
Ci prepariamo a vedere sviluppi che solo un anno fa sarebbero apparsi impensabili, e ovviamente qualche rischio in più lo corriamo, non certo per i bombaroli di Isis, ma per quell'apparato politico militare che con la guerra fa affari, credo, anche in Russia, adesso.
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Re: La crisi umanitaria
Fumoso, ma bello
23/11/2015 20:00
Renzi: l'Italia c'è, ma no a Libia bis
20.00
Renzi: l'Italia c'è, ma no a Libia bis
Intervento del segretario Renzi alla
direzione del Pd centrato sul terrori-
smo e sulla sfida per le Amministrative
"L'Italia non si tira indietro, ma non
ci possiamo permettere una Libia bis,
le conseguenze sarebbero superiori a
quelle che è lecito attendersi", sotto-
linea Renzi. "La politica estera oggi
si fa partendo dal governo delle peri-
ferie", servono "uno sguardo ampio e u-
na strategia". Poi ha annunciato una
proposta del governo a tutte le forze
politiche "per dare una risposta di si-
curezza e culturale" al terrorismo.
tutto sta nel vedere cosa si fa. Intanto accontentiamoci di quello che non si fa: mandare nostre truppe in Siria ed in Libia, a combattere contro i mulini a vento. Anche questa, espressione fumosa, ma che in se potrebbe essere concettuosa, se si pensa ai pasticci già fatti la, da Gran Bretagna e Francia.
23/11/2015 20:00
Renzi: l'Italia c'è, ma no a Libia bis
20.00
Renzi: l'Italia c'è, ma no a Libia bis
Intervento del segretario Renzi alla
direzione del Pd centrato sul terrori-
smo e sulla sfida per le Amministrative
"L'Italia non si tira indietro, ma non
ci possiamo permettere una Libia bis,
le conseguenze sarebbero superiori a
quelle che è lecito attendersi", sotto-
linea Renzi. "La politica estera oggi
si fa partendo dal governo delle peri-
ferie", servono "uno sguardo ampio e u-
na strategia". Poi ha annunciato una
proposta del governo a tutte le forze
politiche "per dare una risposta di si-
curezza e culturale" al terrorismo.
tutto sta nel vedere cosa si fa. Intanto accontentiamoci di quello che non si fa: mandare nostre truppe in Siria ed in Libia, a combattere contro i mulini a vento. Anche questa, espressione fumosa, ma che in se potrebbe essere concettuosa, se si pensa ai pasticci già fatti la, da Gran Bretagna e Francia.
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